Oggetto del Consiglio n. 323 del 10 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 323/XV - Approvazione di mozione: "Adozione di provvedimenti per l'eliminazione graduale, nelle varie sedi della Regione, degli articoli in plastica monouso".
Rollandin (Presidente) - Passiamo al punto n. 53 dell'ordine del giorno. La parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - Vorrei iniziare l'illustrazione di questa iniziativa con una buona notizia: il Parlamento e il Consiglio dell'Unione europea hanno raggiunto mercoledì 19 dicembre 2018, quindi recentemente, un accordo politico sulla proposta relativa alla riduzione ed eliminazione della plastica monouso, presentata a maggio 2018 dalla Commissione europea nell'ambito della prima strategia globale sulla plastica. Ciò al fine di proteggere i cittadini e l'ambiente dall'inquinamento, causato da rifiuti di plastica e favorendo al tempo stesso la crescita e l'innovazione. La nuova direttiva dell'Unione europea sulla plastica monouso sarà lo strumento giuridico più ambizioso a livello globale, che affronta il problema dei rifiuti marini. Essa prevede misure diverse da applicare alle diverse categorie di prodotti. Quando le alternative sono facilmente disponibili e accessibili, i prodotti in plastica monouso saranno banditi dal mercato ed è questo il caso - l'avete sicuramente letto - dei bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande, aste per palloncini, prodotti in plastica oxodegradabile, contenitori per alimenti e bevande di polistirene espanso. Per altri prodotti l'attenzione si è concentrata, invece, sulla limitazione del loro uso, riducendo il consumo a livello nazionale... sui requisiti di progettazione ed etichettatura e sugli obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti previsti per i produttori. Una decisione che potrebbe essere epocale, che guarda sia al futuro, ma anche al presente. La plastica avvelena letteralmente il nostro ambiente, giorno dopo giorno, richiedendo decine, se non centinaia di anni, prima di essere smaltita. Essa ha invaso i mari, viene mangiata dai pesci, che poi mangiamo a nostra volta, ingerendo così la plastica che avevamo buttato. La plastica è responsabile di tre quarti dell'inquinamento degli oceani e rappresenta il 95 percento dei rifiuti presenti nel Mar Mediterraneo. Entro il 2021 la comune plastica usa e getta sarà vietata nei 21 Paesi dell'Unione europea, ma la stessa sorte toccherà anche ad altri oggetti contenenti plastica. Entro il 2025, dovranno essere dimezzati i mozziconi di sigaretta, entro il 2030 dovranno arrivare all'80 percento della quota attuale.
Oltre al problema della plastica negli oceani, per cui circa 100 mila esemplari marini muoiono ogni anno, oggi in Italia si parla di microplastiche nel sistema acquifero superficiale, laghi e corsi d'acqua. Purtroppo, e questa è una notizia recente, dopo il mare, gli oceani, le spiagge, i giardini e i marciapiedi - e potrei continuare a lungo nell'elenco -, adesso sappiamo che la plastica si è infilata anche nell'acqua dei nostri rubinetti: quella che usiamo per lavarci e, come spesso succede, che beviamo. Lo sappiamo grazie a un'autorevole Onlus, che si chiama Orb Media, che ha prodotto un vero e proprio studio su ben 159 campioni di acqua potabile, presi in diversi Paesi del mondo in collaborazione con alcune università americane. Siamo quindi nel perimetro della documentazione scientifica e non delle suggestioni e degli allarmi integralisti dell'ambientalismo a buon mercato. Quali sono i reali danni alla salute per queste microscopiche fibre di plastica ritrovate nell'acqua potabile? È una materia ancora tutta da approfondire. I pesci, per esempio, con le microplastiche, ingoiate dal mare, possono anche soffocare. Ancora non è chiaro che cosa succederà a noi. Le misure proposte aiuteranno l'Europa a compiere una transizione verso un'economia circolare, a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e a onorare gli impegni assunti sul fronte del clima e della politica industriale. Per dare dei numeri, le nuove misure permetteranno di realizzare, al tempo stesso, benefici economici e ambientali: per esempio, si eviterà l'emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, si scongiureranno danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di euro, entro il 2030, e si genereranno risparmi per i consumatori dell'ordine di 6,5 miliardi. Una normativa che, quindi, cambierà il nostro stile di vita e lo farà in meglio, responsabilizzandoci al rispetto dell'ambiente e del mondo in cui viviamo.
Strettamente connesso a questo tema vi è il problema del riciclo della plastica, che in Italia è un'eccellenza, riusciamo, infatti, a riciclarne il 25 percento circa, e non avviene in tanti altri Paesi europei, una percentuale alta dovuta anche alla presenza di buone aziende che hanno sviluppato il settore del riciclo. È un dato che però non deve nasconderne un altro, secondo i dati diffusi dal Consorzio Corepla e Legambiente, abbiamo poca plastica da riciclare: solo il 25 percento rispetto a quella che potremmo avere. Il motivo è chiaro: in Italia, soprattutto la plastica, finisce in quantità enorme nelle discariche. Il primo vero obiettivo, che anche la nostra Regione deve prefissarsi, è di prevenire la formazione dei rifiuti, cioè rendere più efficiente l'uso delle risorse impiegate, minimizzando la generazione di scarti e rifiuti per unità di produzione e per unità di consumo per fare in modo che la nostra società piano, piano inizi, attraverso innovazioni negli stili di vita e di consumo, a rendere sempre più efficaci e coerenti gli obiettivi generali, che ci dobbiamo porre, di sostenibilità ambientale e di contenimento dei costi della gestione dei rifiuti.
Siamo, inoltre, certi che un importante e indispensabile parte di questo processo deve essere fatta dai cittadini e dalle istituzioni. La quantità di plastica utilizzata può essere ridotta quotidianamente dal comportamento concreto di ognuno di noi, che diventa agente di cambiamento. Il ruolo delle istituzioni è essenziale: esse hanno il dovere di attivare politiche finalizzate all'utilizzo e al consumo della minor quantità possibile di plastica monouso. Ricordiamo, inoltre, che la Valle d'Aosta nel 2015 aveva iniziato a percorrere il sentiero virtuoso della riduzione di plastica con il progetto "Ecolo-Fête", che prevedeva un decalogo con le regole da seguire per una sagra a impatto zero di cui la stampa locale e quella nazionale avevano dato un'ampia visibilità per la nostra Regione, all'avanguardia per il rispetto all'ambiente.
Fatte queste premesse, impegniamo la Giunta: "a predisporre ogni azione necessaria affinché nelle varie sedi della Regione Valle d'Aosta vengano eliminati gradualmente tutti gli articoli in plastica monouso, con particolare riguardo a quelli legati alla vendita per mezzo di distributori automatici; a eliminare la plastica monouso dalle sagre e dai catering legati agli eventi e ai convegni organizzati dalla Regione, anche al di fuori dei propri uffici; a promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti regionali in forza presso gli uffici e presso le scuole, nonché per le aziende le cooperative che gestiscono servizi socio-sanitari per conto della Regione, ove risieda somministrazione di cibi e bevande".
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Grazie collega Russo per aver illustrato nel merito la mozione che ci avete presentato. Condividiamo che a dare non solo il buon esempio siano le istituzioni, ma che dalle parole si passi ai fatti. Non starei quindi questa sera a elencare cosa l'Amministrazione regionale ha messo in campo in questi ultimi cinque anni, dal 2013 al 2018. Ha citato il passaggio importante fatto nel 2015, ma permettetemi solo un piccolo approfondimento su un ordine di grandezza per quanto riguarda la plastica importante. Diverse azioni hanno portato la Regione ad essere tra le più virtuose nella raccolta differenziata della plastica, con quantitativi pro capite raccolti doppi rispetto alla media nazionale e superiori alla maggior parte delle Regioni del nord Italia ed è nelle intenzioni dell'Amministrazione adottare le necessarie misure di prevenzione, condividendo la seconda parte che lei metteva in evidenza, fondamentale: quella legata alla prevenzione, cioè alla riduzione della produzione dei rifiuti, è da lì che dobbiamo partire.
Per quanto riguarda un'altra attività che è stata fatta nel 2017, un esempio che vorrei fare è proprio quello della Cofruits di Saint-Pierre in collaborazione con la struttura Attività estrattive rifiuti e tutela delle acque a seguito della quale sono state avviate le seguenti attività nel rispetto delle norme vigenti in materia di igiene e degli alimenti... Quanto previsto dalla Regione ad oggi è in linea con quanto proposto dalla mozione che oggi ci ponete e ci presentate, ma riteniamo che ci sia sempre l'obbligo di fare meglio, di mettere ulteriori azioni, eventualmente di creare quelle condizioni. Per far questo, per quanto ci riguarda, siamo disponibili come maggioranza a sostenere questa mozione perché va nella direzione che l'Amministrazione si auspica, ma non è sufficiente. Se questo documento potrà aiutare, stimolare e, di conseguenza, come dicevo, passare dalle parole ai fatti, nel merito predisponendo, come inserito nel primo punto; promuovendo, come esplicitate bene nel terzo punto e cercando (secondo punto) di eliminare la produzione di rifiuti... per quanto riguarda la competenza e i convegni organizzati dall'Amministrazione regionale, metteremo in campo le misure e azioni per poter andare in questa direzione.
È fondamentale un altro passaggio, che non sarà imminente, non perché è difficile, ma perché ci sono dei contratti in essere: coinvolgere tutte le strutture regionali, per esempio, nell'eliminare la vendita nelle sedi dell'amministrazione delle bevande quali l'acqua in bottiglia di plastica, agevolando la progressiva sostituzione degli erogatori con attrezzature collegate all'acquedotto comunale che possano fornire anche acqua gassata. Ne cito uno, ma potrei citare altri esempi: inizieremo a diffondere delle informative per quanto riguarda gli uffici, per quanto riguarda le numerosissime sedi dell'Amministrazione regionale per andare in questa direzione per quanto riguarda i tre punti che avete proposto.
Terminerei dicendo: tanto è già stato fatto, numeri alla mano, all'interno anche dell'amministrazione, si può fare di più. Questa maggioranza, il sottoscritto, il Governo regionale cercheranno di fare un ulteriore passo, alzando un po' l'asticella.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Volevo ringraziare i colleghi Cinque Stelle per questa mozione che ci trova particolarmente sensibili, vigili e favorevoli. Vorrei soltanto aggiungere che siamo nel mese di gennaio, tra non molti giorni avremo il piacere di partecipare alla Fiera di Sant'Orso a Donnas e poi ad Aosta, e forse ancora di più alle rispettive veillà (traduzione dal patois: veglia), peccato ancora una volta che in quest'aula non abbiamo la possibilità di proiettare le immagini, che mi piacerebbe mostrarvi, dove potreste vedere che, a parte il clima della festa, poi ci sono delle scene desolanti. Parlo in particolare della via centrale di Donnas al termine della veillà , quando centinaia di stoviglie in plastica monouso sono ancora abbandonate nelle crotte (traduzione dal patois: cantine), sui muretti, in ogni angolo del borgo. Noi sappiamo dall'Associazione Valle Virtuosa che l'anno scorso le conseguenze sono state meno gravose perché ci sono stati gli attivisti che, insieme ai ragazzi migranti residenti a Donnas, in collaborazione con il Comitato incremento Fiera di Sant'Orso, hanno organizzato la raccolta differenziata della veillà . Sappiamo anche che l'associazione ha più volte sollecitato il comitato promotore in modo che venisse adottato materiale sostitutivo della plastica. Noi avevamo già sottolineato - tra l'altro, appena giunti in quest'aula a luglio - che si tratta di adottare le stoviglie in Mater-Bi compostabile e così sarebbe più facile organizzare tutta la raccolta dei rifiuti perché la frazione organica, cioè l'umido, potrebbe essere raccolta subito insieme alle stoviglie senza distinguere i piatti dagli avanzi. Questo è solo per fare un esempio, parlando di una delle ricorrenze più frequentate, che aspettiamo come appuntamento piacevole tutti gli anni. Il problema però è che trasformiamo queste feste in una brutta vetrina e in una spiacevole visione d'insieme. Eliminando la plastica e sottolineando quanto detto dalla collega Russo, quindi prenderemo i classici piccioni con due fave.
Nella mozione poi si parla del progetto Ecolo-Fête senza plastica, si tratta di un progetto davvero antico, chi di voi era già qui nel 2009 forse si ricorderà l'impegno dell'allora Assessorato del territorio ambiente e l'impegno del Presidente dell'Unione nazionale pro loco per questo progetto, che è proseguito in Valle d'Aosta con l'approvazione di una delibera regionale, solo per rievocare un po' di storia, che ha visto poi un importante finanziamento di 45 mila euro, 30 mila per le pro loco, 15 mila per promuovere la raccolta differenziata e per il personale specializzato e per l'informazione e la comunicazione. Fa un po' specie pensare che sono passati ben dieci anni e che in tutto questo tempo in cui avremo potuto essere, come sembrava che fossimo nel 2009, precursori nella realizzazione di progetti da fare invidia alle altre Regioni, oggi ci ritroviamo ancora a dover intervenire, a dover pensare a delle soluzioni e a doverci impegnare per trovarle in modo da poter finalmente forse un giorno dire addio a questa plastica monouso. Vista l'ora, non ripercorriamo le soluzioni che avevamo già proposto, lo faremo in un'altra occasione, perché poi non sono state tenute in grande considerazione, forse si potrebbe cominciare a dare il buon esempio. Mi viene da sorridere... in conclusione vi racconto questo fatto brevemente: quando insegnavo, arrivavo in classe con la mia piccola borraccia e, dopo un po' di risatine da parte degli alunni che dicevano: "chissà che contenuto la borraccia della prof", dopo poco tempo quasi tutti gli studenti avevano la loro bella borraccia in acciaio e da lì ho capito quanto l'esempio conti.
Presidente - La parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Sarò brevissima, per dichiarazione di voto. Ringraziamo anche noi i colleghi del Movimento Cinque Stelle, che sono sempre sensibili su questo tema dell'abolizione della plastica. Ricordo che in una seduta precedente era anche stato chiesto che all'interno del Consiglio regionale di questo Palazzo riuscissimo a cominciare a dare noi il buon esempio e ad abolire i bicchierini di plastica che ci sono nell'atrio. Io credo che questo potrebbe essere un piccolo gesto di buona volontà, che va nella direzione auspicata dalla mozione perché altrimenti un'approvazione di qualcosa che non si mette in pratica in prima persona non ha molto senso.
Presidente - Prego, Assessore Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Ringrazio ancora la collega Russo per la mozione, ma, per quanto riguarda la Fiera di Sant'Orso abbiamo già fatto diversi incontri e stiamo dando indicazioni, che vanno già nella direzione di questa mozione, sapendo che ci sono dei costi molto alti per poter mantenere la filosofia e la visione di questa mozione. Diversi sono gli incontri fatti, soprattutto per la fiera, e quindi questo sarà il nostro impegno, dall'oggi al domani non si potrà passare da zero a cento, ma ci vogliono determinazione, indicazioni, informazioni per andare in quella direzione. Cerchiamo di mettere anche positività nelle cose, c'è la volontà, certi passi sono stati fatti. Mettiamo in evidenza che c'è la volontà di andare in questa direzione, altrimenti non l'avremmo sostenuta.
Presidente - Non ci sono altri interventi. Pongo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti e votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.