Oggetto del Consiglio n. 322 del 10 gennaio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 322/XV - Ritiro di mozione: "Definizione del percorso per la creazione di un'Agenzia per la famiglia".
Rini (Présidente) - Point n° 52 de l'ordre du jour. Pour l'illustration du texte de la motion, la parole au collègue Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - L'obiettivo di questa mozione è, da un lato, di fare chiarezza su un aspetto principale riguardante l'intenzione del Governo di creare un'Agenzia per la famiglia, dichiarata in più occasioni anche in sede di stampa e, dall'altro lato, di cercare di aumentare, o comunque di favorire la condivisione di questa tematica molto importante, relativamente a una scelta che sarebbe sicuramente condivisa dalla maggior parte, o quasi dall'intera aula. Penso che tutti siamo d'accordo sul fatto che le politiche a favore della famiglia - soprattutto favorire oggi la natalità e, pensando anche a una società che invecchia sempre di più, la transizione verso l'età adulta - siano molto importanti. Penso che anche oggi abbiamo avuto l'occasione durante la giornata, quando si è parlato appunto... e l'Assessore alla Sanità ha parlato, sollecitato anche dai colleghi del gruppo, delle politiche legate alla famiglia, del welfare regionale. L'importanza di questa tematica quindi penso che sia condivisa da tutti.
La mozione ha la finalità appunto di comprendere innanzitutto se effettivamente il Governo intende creare un'agenzia tout court della famiglia e lo chiediamo nel primo punto dell'impegnativa per comprendere se è un qualcosa di differenziato - io immagino di sì - rispetto all'Agenzia regionale del lavoro: questo lo chiediamo perché nel Documento di economia e finanza regionale approvato lo scorso 19 dicembre si parla giustamente della creazione di un'Agenzia regionale per il lavoro, però nulla nello specifico è detto a riguardo della creazione di un'Agenzia per la famiglia.
Detto questo, la mozione chiede appunto al Presidente, all'Assessore ma diciamo alla Giunta di presentare alla commissione, entro 30 giorni dall'approvazione della presente, appunto chiarimenti riguardo a cosa si intenda, o come tecnicamente si pensa di costruire l'Agenzia per la famiglia e quindi il percorso che il Governo intende definire a tal proposito. Un percorso che sicuramente dovrà fare chiarezza, o comunque organizzare, riorganizzare appunto la parte applicativa delle politiche della famiglia, perché pensiamo al coinvolgimento degli Enti locali o comunque di tutte quelle politiche... si è parlato di voucher, si è parlato di contributi, io penso anche a quelle realtà parallele, che sono di supporto alle politiche della famiglia a favore della natalità, che devono appunto essere messe in fila affinché quest'Agenzia possa operare correttamente soprattutto a favore di quegli obiettivi di cui parlavo poc'anzi.
Detto questo, ovviamente vorrei comprendere quale sia il budget, quali siano gli intendimenti relativamente al percorso che appunto si vuole identificare per costituire e costruire quest'Agenzia. L'intenzione appunto è quella di riuscire ad avere una maggior condivisione, proprio perché, come dicevo in precedenza, penso che tutti i programmi delle forze politiche elette, e non solo di quest'aula, parlino di favorire la famiglia, ma sappiamo che oggi la strutturazione delle politiche della famiglia regionale è di un altro tipo, la creazione di un'Agenzia comporterebbe oneri, onori e spese di altra natura.
Dalle ore 18:11 assume la presidenza il Vicepresidente Rollandin.
Rollandin (Presidente) - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Rispondo anche a nome del collega Baccega e del Presidente. Ringrazio il collega Aggravi del gruppo Lega per aver portato in aula quest'iniziativa, perché ci permette di chiarire quello che con un po' di urgenza, anche nel momento della discussione del cambio di Governo, abbiamo cercato di annunciare, ma probabilmente abbiamo anche creato qualche piccola confusione iniziale. L'aspetto è stato colto sia nelle premesse, sia nell'impegna, alle notizie stampa non ha fatto seguito un impegno sul DEFR, ciò significa che in termini amministrativi non siamo pronti per partire con un lavoro amministrativo e politico in questa direzione. La volontà della maggioranza e del Governo è invece di lavorare sul tema della famiglia con la massima attenzione a partire con il piede giusto, a definire un percorso e a cercare di lavorare seguendo l'esempio che realtà virtuose stanno portando avanti. Parlo in particolare della Provincia di Trento, dove da anni si sono sviluppate politiche... da una base di partenza che ha visto un coinvolgimento trasversale delle forze politiche hanno fatto un percorso che ha portato alla realtà virtuosa di oggi, dove esiste un'Agenzia intesa come struttura all'interno dell'Amministrazione regionale, struttura che è incardinata sotto la Presidenza e ha una delega che diventa trasversale su tutti gli Assessorati. Il loro modo di lavorare è un modo di lavorare estremamente interessante, perché non è un'agenzia di spesa, ma è un'Agenzia di controllo e allo stesso tempo di stimolo a far sì che negli Assessorati, nel Governo e nel lavoro politico si tenga in considerazione, con la massima attenzione tutto quello che può favorire una crescita della comunità partendo dalla famiglia. È una logica quindi un po' diversa da quella che ci ha accompagnato in questi anni alle politiche sociali ed è per quello che ne parliamo in maniera trasversale: non famiglia come indice di problema, ma piuttosto famiglia come punto di ripartenza per la costruzione di una comunità e non agenzia come ente esterno, ente strumentale, un ente in più. È un'agenzia che noi vediamo costruita con tempi che non sono quelli di questi primi mesi di lavoro... sotto questo profilo, immagino che un po' tutti siamo consapevoli che ci sono urgenze alle quali dare una risposta.
La nostra intenzione è quella di aprire una discussione, di favorire un punto di partenza comune per vedere quale percorso fare, magari immaginando anche che in particolare la V Commissione possa mettersi in contatto, in collaborazione e conoscere quello che a Trento hanno fatto per vedere se è di interesse e appunto se sia opportuno anche per il nostro territorio. Io, in qualità ancora di Assessore alle politiche sociali e alla sanità, nell'aprile scorso sono stato con la Dirigente Scaglia e la funzionaria Annalisa Renda a conoscere quella realtà, si è trattato di una giornata di lavoro. Eravamo stati accolti benissimo dal Dirigente Luciano Malfer, che ci aveva spiegato la loro storia e il loro percorso: un percorso che, a nostro avviso, potrebbe essere un buon percorso anche per l'Amministrazione regionale valdostana ma soprattutto per la comunità.
Vi chiederemmo quindi se fosse possibile di ritirare la mozione perché se la volontà politica era quella di far vedere che non siamo pronti a costituire un'agenzia, avete colto nel segno; se invece l'opportunità e la volontà politica è quella di fare un percorso comune per cominciare a fare un lavoro virtuoso nei confronti delle nostre famiglie e poi determinare le azioni, quindi agire su una strategia insieme e poi determinare le azioni, che sono quelle che questa mattina anche sono state elencate... Abbiamo notevoli misure di sostegno alla famiglia, però prima di tutto vorremmo riportare la famiglia al centro delle nostre attenzioni e poi definire tutto quello che riguarda la legislazione e tutto quello che vorremo fare per sostenerla. Vogliamo costituire un lavoro, immaginiamo in questo anno di continuare i nostri contatti e confronti con la Provincia di Trento e, se c'è la volontà, coinvolgere i gruppi del Consiglio regionale e la V Commissione a fare questo percorso. Perché non siamo pronti oggi? Perché credo nessun Governo avrebbe potuto essere pronto, perché costituire un'agenzia anche all'interno dell'Amministrazione regionale vuol dire mettere a disposizione delle risorse innanzitutto umane e professionali, persone che ci possano lavorare. Sappiamo le carenze che abbiamo nelle tante nostre strutture e quindi vorremmo dare questo come obiettivo in una prossima riorganizzazione e anche in un piano di potenziamento del lavoro che si andrà a fare, con la possibilità di assumere personale che si possa dedicare a settori specifici con competenze specifiche. Per quello che ci riguarda, quindi l'anno 2019 deve essere l'anno che ci deve portare a fare delle scelte per il bilancio 2020, 2021, 2022. Non abbiamo un modello definitivo da proporre ma ci ispiriamo a quell'idea che a Trento ha favorito una crescita importante e che ha permesso all'Amministrazione di diventare perno di più azioni di promozione verso la famiglia: il lavoro con i forum, il lavoro di sportello, il lavoro con gli Enti locali. In tanti conosciamo quella realtà ma abbiamo Enti locali che poi hanno fatto della promozione della famiglia la propria politica e hanno ispirato, in alcuni casi, azioni importanti come quella del fattore famiglia, anche qui qualcosa a fine legislatura avevamo avviato: la ricerca con l'Università di Verona, qualche piccola esperienza, qualche primo tentativo. Vi chiederemmo quindi la cortesia di non portare al voto questa mozione, con l'impegno di un lavoro aperto a tutto il Consiglio, a tutti i gruppi e alle proposte che si vorranno fare.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio il collega Aggravi, primo firmatario di questa iniziativa, per aver portato all'attenzione di quest'aula un tema importante, direi centrale, fondamentale per la nostra società, per la nostra regione come quello della famiglia. Dico come viene detto spesso da tante parti: "non volevo neanche intervenire ma alla fine...", anche se in realtà ognuno si prepara l'intervento e poi lo dice perché deve dirlo. Avrei voluto intervenire, me ne avete dato l'occasione.
Non interverrò nel merito dell'iniziativa, su cui ovviamente sarà sicuramente molto più centrato il collega Aggravi, ma è importante ribadire un elemento fondamentale: da diverso tempo con alcuni colleghi stiamo lavorando proprio nella direzione di definire l'introduzione del fattore famiglia nella nostra regione. È un dibattito che sicuramente è di assoluta importanza e assoluta centralità perché la famiglia rappresenta la pietra angolare della nostra società, un elemento positivo, tant'è vero che la Lega sia all'interno del Parlamento, sia all'interno delle Regioni, delle Province e dei Comuni che amministra l'ha messa al centro della propria azione politica. In un certo senso la famiglia definisce un valore assolutamente importante, una struttura sociale che va difesa da coloro che vorrebbero demolirla, rendendoci peraltro sicuramente tutti più soli, più fragili e più influenzabili.
È per questo motivo che mi ha fatto piacere vedere anche in quella occasione il collega Bertschy, abbiamo seguito i lavori dell'incontro che si è tenuto il 29 novembre ad Aosta proprio sul fattore famiglia e abbiamo potuto apprezzare e approfondire un tema fondamentale come l'introduzione di quello che è a tutti gli effetti uno strumento che consente di avere un quadro dettagliato della posizione economica delle famiglie, allo scopo di agevolare l'accesso ai servizi per chi ne ha realmente bisogno. Non mi dilungherò oltre, nel senso che avevo anche preparato alcuni dati per definire, per centrare, per presentare il fattore famiglia, però ritengo che ci sia stata anche sufficiente sportività da parte dell'Assessore nell'aver ammesso che l'iniziativa azzeccatissima del collega ha evidenziato una criticità. Mi limito semplicemente a ricordare che il fattore famiglia è stato sperimentato con esiti positivi in numerosi Comuni, ricordo invece - perché questo era un elemento che era emerso durante la serata di presentazione - che non sono soltanto i Comuni ad aver applicato questo fattore famiglia, che sostanzialmente è un indicatore che si aggiunge all'ISEE e che permette di andare a valorizzare e premiare le famiglie con dei minori, con persone disabili. Sappiamo che, a seconda dell'età, i bambini hanno esigenze differenti, sappiamo, per esempio, che due bambini gemelli che affrontano le stesse esperienze hanno delle necessità diverse rispetto a una famiglia con due figli con età completamente diverse uno dall'altro. Permettendoci quindi di entrare ancora più nel particolare, questo fattore, così com'è stato presentato nella serata del 29 novembre, permette di andare ad aiutare queste famiglie, tant'è vero che nei comuni dov'è stato applicato ha dimostrato un concreto aiuto, una concreta ripresa dell'indice di natalità rispetto ai comuni limitrofi e rispetto alla Provincia, e si tratta di indicatori importanti. Ha permesso di andare effettivamente a centrare nella maniera migliore un aiuto concreto. È questo il fattore che ha permesso anche per la prima volta in Italia alla Regione Lombardia di adottare a marzo 2018 il fattore famiglia a livello regionale: ecco perché, volendo seguire l'esempio di una Regione all'avanguardia come la Regione Lombardia, governata da diverse legislature dalla Lega, abbiamo intenzione di presentare una proposta di legge che vada in questo senso, che stiamo elaborando con i colleghi e che saremo felici di condividere con la commissione per andare a concretizzare così un intervento che possa valorizzare quella che abbiamo riconosciuto tutti essere una pietra angolare della nostra società.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Mi permetta una battuta, collega Bertschy, forse più che un'agenzia per la famiglia conveniva parlare di un tavolo per la famiglia visto che è un termine che abbiamo utilizzato in più di un'occasione in questa sede. La ringrazio per le specifiche, anche per aver già in parte dato delle spiegazioni sugli intendimenti del Governo.
Detto questo, sono ben disponibile a ritirare la mozione sub conditio: chiederei un'impegnativa del Presidente della V Commissione a poter dare atto o comunque dare attuazione a quanto lei precedentemente diceva e quindi sicuramente fare una valutazione rispetto a delle best practice, quale sicuramente è quella di Trento, e avviare un dibattito e una condivisione all'interno della commissione deputata sulla tematica della famiglia, che, come ho detto e come mi è sembrato di comprendere dalle sue parole, è un tema molto importante per tutti quanti.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Accettiamo anche la battuta, che è corretta nella forma in cui si deve costruire un modo di lavorare rispetto a quest'obiettivo che tutti ci diamo, che è quello di sedersi per lavorare con capacità di confronto, portando le differenti sensibilità su un tema che speriamo diventi inclusivo e che ci veda uniti verso una forte azione politica della quale le famiglie hanno necessità. Il lavoro è iniziato l'anno scorso, credo che la cosa più opportuna sia mettere a disposizione e sono sicuro che il collega Baccega, che ha ancora nella sua direzione la Dirigente Scaglia, che ha seguito questa prima parte di lavoro, potrà iniziare facendo una piccola relazione rispetto a quanto ha fatto finora, mettendo a conoscenza tutti dei primi approfondimenti compiuti. Abbiamo avuto anche occasione di partecipare a una conferenza di lavoro in Lombardia, che era stata organizzata dal Presidente del Consiglio sul modo di controllare le politiche sulla famiglia, fatte da un'agenzia, che metteva in condizioni sempre di controllare ogni legge che l'Amministrazione proponeva alla propria approvazione, quindi si può fare un lavoro importante, l'importante è partire con il piede giusto. Credo che la cosa migliore sia di mettere le informazioni a disposizione di tutti e andare a conoscere il lavoro fatto altrove per costruire qualcosa.
Per venire al fattore famiglia, è indispensabile cominciare a dare qualche segnale, l'anno scorso avevamo approvato questa ricerca con l'Università di Verona per dare un minimo di scientificità all'argomento, che è molto complesso, un consiglio che posso dare a partire da noi del Governo è di coinvolgere da subito gli Enti locali perché sono un attore importante di questa possibilità di applicazione, perché tante delle tasse e delle pressioni fiscali che gravitano sulla famiglia dipendono da loro. Cerchiamo di coinvolgerli e di partire nella giusta direzione.
Presidente - Ha chiesto la parola all'Assessore Certan.
Certan (ALPE) - Proprio a complemento di quest'ultimo passaggio dell'Assessore Bertschy, il 29 dicembre erano stati coinvolti - lo ricordava il collega Manfrin - anche tutti i Sindaci e le Comunità montane nel momento dell'esposizione di questo lavoro, della presentazione del fattore famiglia sperimentato in un comune della Lombardia e proprio in questa occasione, avevamo invitato anche tutti gli Enti locali. Il potenziamento e l'apertura di un tavolo in questo senso sono fondamentali.
Presidente - Ci sono altri interventi? La parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - In questo clima di collaborazione, che ha visto la volontà da parte dei colleghi della Lega di ritirare questa mozione e dell'Assessore Bertschy di prendere un impegno importante, vorrei far notare, se possibile, che nella fase di definizione di quelli che saranno i caratteri dell'Agenzia della famiglia mi piacerebbe si potessero prendere in considerazione alcuni aspetti: per esempio, il fatto che quando oggi parliamo di famiglia, parliamo di una situazione che vede una pluralità di tipologie familiari. Sicuramente quindi esiste la famiglia tradizionale, che va sostenuta, ma esistono anche delle tipologie diverse di famiglia, che sono una realtà che fa parte di questa regione, come di tutto il Paese e che, nel caso in cui vengano presi dei provvedimenti, devono essere tenute nella debita considerazione. Io credo che questo sia un elemento importante che potrà far parte della riflessione di chi dovrà occuparsi di questo argomento e di questo tavolo. Mi aspetto che ci sia su tale argomento la dovuta considerazione e sensibilità.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Avremmo espresso forte sostegno a questa mozione, sono anni che parliamo di trovare una soluzione per il welfare familiare, i colleghi che sono in Giunta in questo momento lo sanno, perché è anni che ne parliamo e sono anni che non riusciamo a venirne fuori. Facciamo annunci su annunci, mozioni e mega mozioni, discussioni di maggioranza e di opposizione ma alla fine concretamente non arriviamo mai a nulla. Io spero che finalmente sia la volta buona perché, se non è la volta buona neanche questa, continueremo a presentare mozioni, discussioni e ci posizioneremo in maniera diversa a seconda di quale opposizione siamo, di quale maggioranza siamo, senza però mai risolvere nulla. Ben venga a questo punto l'impegno dell'Assessore, che però sia concreto, perché di annunci ne ho sentiti da quinquenni, da lustri ormai, adesso basta, arriviamo a una conclusione!
Presidente - La parola al collega Distort, ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Intendo estendere il contenuto del mio intervento di questa mattina e colgo l'occasione di questo dibattito per riprendere alcuni temi e ampliarli. Vorrei ribadire e sottolineare che c'è stata una totale condivisione dell'importanza del tema della famiglia. Questo rivela che le idee in questa sala sono tendenzialmente chiare, questo ci fa ben pensare che ci siano elementi importanti, anche perché nel momento in cui noi andiamo a difendere, tutelare, semplicemente a sostenere un tema come la famiglia, e per "famiglia" io intendo i modelli esistenti, i modelli che troviamo nella famiglia che è dettata, a mio parere, principalmente con una scala di valori riconoscendo le diversità, riconoscendo la declinazione dei vari aspetti, ma non perdendo di vista minimamente una priorità che viene non da ideologie, non viene neanche da culture stratificate, da esempi storici, ma viene da qualcosa che è incredibilmente al di sopra di tutto ed è condiviso e oggettivo: si chiama madre natura. Questo è il punto di partenza, perché una società matura deve essere in grado di riconoscere la scala dei valori. Nel momento in cui non si riconosce la scala, la priorità, l'ordine gerarchico, si entra nella confusione e la confusione non aiuta e non aiuta nemmeno quelle categorie che escono dai parametri fondamentali e che potrebbero invece essere aiutate nel giusto modo senza creare nessuna confusione. Il fatto che la famiglia è un tema fortemente sentito e fortemente condiviso è stato dato dalla disponibilità del Governo, del nostro gruppo anche nel ritirare la mozione del Governo per proporsi addirittura artefice di un progetto ancora più ampio. Un certo richiamo, permettetemi, per la mia affezione all'esperienza, al bagaglio culturale di Tommaso d'Aquino, è il concetto del bonum ex integra causa, cioè si può pensare che qualcosa sia buono nel momento in cui si sviluppa in tutti i suoi aspetti e in tutta la sua interezza.
Un altro elemento dal punto di vista umano per placare qualunque tipo di tensione è stato il tenore dell'intervento del collega Manfrin, che è riuscito a non far arrabbiare nessuno, segno che il tema della famiglia veramente ha un potere di coesione fortissimo. Ricordo che - semplicemente a titolo di dinamiche di fondo - sono i punti di partenza che noi nel nostro progetto in corso su una legge della famiglia a cui noi, come gruppo Lega, stiamo lavorando, partiamo esattamente da quell'elemento, che citavo stamattina, di vedere l'aiuto nei confronti della famiglia non come un assistenzialismo: si tratta di operare una rivoluzione copernicana, si tratta di andare ad indagare, vedere e riconoscere nella famiglia esattamente la cellula base della società che permette di essere vivaio di tutte quelle attività che tranquillamente evitano l'impegno di una società a risolvere dei vuoti lasciati dalla famiglia quando la stessa non è messa in condizioni di operare. L'aiuto, il sistema e il sostegno di cui ha bisogno la famiglia è l'insieme di tutte quelle misure che una società matura e fedele ai valori, al vero mette in campo per fare quadrato intorno alla propria cellula fondamentale. Si tratta di uscire dalla logica dell'assistenzialismo per mettere la famiglia al centro di tutto lo sviluppo del mandato di un Governo.
Ricordiamoci che la famiglia così come noi la conosciamo, così come la storia della nostra comunità ce l'ha consegnata, svolge di per sé, se la si lascia operare, una funzione educativa e fondamentale. Immaginiamo la prevenzione di tutti quei fenomeni legati a un certo tipo di attività, un certo tipo di criticità nelle scuole, immaginiamo come possono essere presi in prevenzione da un certo tipo di impiego della famiglia. Penso che buona parte, se non tutti, di noi possiamo riconoscerci esattamente in questa linea. Noi siamo il frutto di questo tesoro che ci ha consegnato una famiglia che ci ha costruiti, educati, ci ha insegnato e trasmesso dei valori. Immaginiamo che le politiche giovanili, il disagio giovanile... in una famiglia che riesce ad essere vivaio, colloquio, sede di valori, le difficoltà, le criticità sono risolte a monte, perché la difficoltà in cui si trovano i giovani, le criticità di cui abbiamo parlato stamattina, anche nella giornata di ieri, trovano spazio laddove esistono dei vuoti di valore. Questo è il ruolo tipico della famiglia, che può risolvere solo la famiglia perché altrimenti la scuola, le strutture sociali, svolgono un ruolo palliativo, di tampone. Allora ecco che diventa investimento. Immaginiamo una famiglia che è in grado di accogliere, tenere gli anziani all'interno di sé stessa, non è forse uno sgravio del costo sociale dell'attività di assistenza per gli anziani? Una famiglia che riesce a risolvere e gestire, perché sostenuta, le disabilità non è la condizione che permette di diminuire i costi di una società? Queste sono le politiche, questi sono gli argomenti e, sulla base di questi, ne ho citati soltanto alcuni, potremmo anche parlare di una solidarietà alla famiglia per un'imprenditorialità familiare. Noi immaginiamo come la nostra struttura sociale, economica sia fondata fondamentalmente sulla microimpresa, sulla microimprenditorialità ma questa microimprenditorialità trova nella famiglia una forza titanica. È questo lo spirito su cui noi, come gruppo Lega, stiamo lavorando per avviare uno studio, un approfondimento, una legge relativa alla famiglia che sia a sostegno non sia assistenzialismo, semplicemente riconoscimento del valore della famiglia permettendo alle famiglie di svolgere il ruolo che è proprio, che è dentro di sé, che è la forza che è stata trasmessa di generazione in generazione.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bianchi.
Bianchi (UV) - Per prendere un impegno, visto che ha già evidenziato il collega Distort che il Consigliere Manfrin ha fatto un intervento senza far arrabbiare nessuno: mercoledì abbiamo commissione e potremo pianificare i lavori nel più breve tempo possibile.
Presidente - Ci sono altri interventi? La mozione è ritirata.
Il Consiglio prende atto del ritiro.