Oggetto del Consiglio n. 227 del 19 dicembre 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 227/XV - Inizio della votazione del DL n. 14: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (Legge di stabilità regionale per il triennio 2019/2021). Modificazioni di leggi regionali.".
Rini (Presidente) - Passiamo ora al punto 37.04 dell'ordine del giorno, all'esame del DL n. 14. La parola al collega Nogara.
Nogara (UVP) - Vorrei chiedere una sospensione per una riunione di maggioranza.
Presidente - Sospendo i lavori per dar modo ai colleghi di esaminare gli emendamenti.
La seduta è sospesa alle ore 11:34 e riprende alle ore 12:07.
Rini (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Passiamo all'esame dell'articolato del DL n. 14.
Articolo 1. Vi è l'emendamento n. 1 della II Commissione che sopprime l'articolo 1. Diamo per illustrati gli articoli portati avanti dalla Commissione, visto che è già stato fatto il lavoro in quella sede. La parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Non per essere noioso, ma vorrei sottolineare su questo articolo il nostro voto contrario, come già è stato annunciato in Commissione, proprio per le motivazioni esposte ieri, sia nella relazione che nella replica successiva.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Anche noi per confermare il voto contrario già espresso in Commissione. Questo è l'articolo che di fatto elimina lo sgravio IRPEF previsto nella Finanziaria a favore di non si sa bene cosa, quindi noi esprimiamo convintamente il nostro voto contrario a tale emendamento.
Presidente - La parola al collega Bertin.
Bertin (IC) - Anche nel nostro caso per annunciare un voto contrario, poiché questo era un intervento che utilizzava le nuove possibilità fornite dalla norma di attuazione dell'anno scorso ed è uno strumento comunque importante che va utilizzato, un utilizzo minimo, questo previsto dalla legge finanziaria del Governo Spelgatti, ma comunque almeno un utilizzo. Nel caso specifico noi avevamo presentato un emendamento che andava a correggere questo intervento sull'IRPEF per renderla progressiva, come è tra l'altro in molte altre regioni italiane, nel senso che chi ha un reddito maggiore paga di più e chi ha un reddito minore paga di meno. Pertanto do per illustrato l'emendamento che non verrà votato e annuncio il voto contrario a questo primo emendamento della nuova maggioranza.
Presidente - La parola al Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Come anticipato dal collega Aggravi, ne abbiamo parlato in maniera diffusa nella giornata di ieri, però è importante ricordare questo concetto e riprendere quello che sta votando quest'Aula in questo momento, perché così le persone al di fuori di quest'Aula che ci stanno ascoltando sappiano bene che cosa sta decidendo. Con questo emendamento della maggioranza si eliminerà quello che la Giunta Spelgatti aveva deciso, ovvero quello di lasciare nelle tasche dei valdostani quasi 5 milioni di euro, e quindi si impoveriranno ben 74 mila valdostani. Questo è assolutamente importante.
Il collega Bianchi aveva detto che ci voleva concretezza, ovviamente perché voleva rendere un po' più nebulosa la nostra presentazione, la nostra contrarietà nel merito. Io, però, che ho il vizio di leggere tutto quello che viene dichiarato, ho ripreso le dichiarazioni dell'Assessore Testolin, il quale, in una dichiarazione ANSA, ha detto: "dal punto di vista elettorale fa colpo dire aiutiamo le famiglie, bisogna però quantificare e dire quanto". Io sono quindi d'accordo con l'Assessore Testolin: bisogna essere concreti. E cosa avete dichiarato nel merito della manovra alternativa dell'IRAP? Destinando il taglio delle tasse alle imprese "possiamo" arrivare ad alleggerire l'IRAP con sgravi fino al 25 per cento. Quindi c'è la "possibilità", non la "certezza", non c'è nulla di scritto all'interno di questo bilancio, pertanto ad oggi voi decidete di non fare nulla, ma semplicemente di prendere dalle tasche dei valdostani quasi 5 milioni di euro e poi scrivete che potete arrivare fino al 25 per cento. Questo "fino a" mi ha ricordato quando su alcune note compagnie aeree low cost vedete il banner che si accende con scritto "biglietti per le più straordinarie destinazioni d'Europa a partire da 10 euro". Sono cifre clamorose, ma poi, se uno va nel sito per prenotare il biglietto, vede che quelle cifre clamorose in realtà non ci sono mai, perché è uno specchietto per le allodole per attirare qualche gonzo che prenoti il biglietto, affinché sia attirato da questa offerta straordinaria, ma in realtà rimane invece fregato, poiché quella cifra non c'è. Questo mi pare esattamente lo stesso tipo di impostazione, si dice: prendiamo quei 5 milioni di euro dalle tasche dei valdostani e poi magari un giorno forse potremmo arrivare, vedremo. Ad oggi c'è una sola certezza: voi state mettendo le mani nelle tasche dei valdostani, mentre noi invece avevamo deciso di aiutarli.
Saremo pertanto ovviamente contrari a questo emendamento.
Présidente - La parole à l'Assesseur Testolin.
Testolin (UV) - Per ribadire che la nostra è una scelta assolutamente fondata e per respingere al mittente le affermazioni poco realistiche espresse adesso dal collega Manfrin. Il 25 per cento esce dal fatto che su 20 milioni di IRAP incassati dalla Regione 4,8 milioni verranno abbattuti, quindi la percentuale di abbattimento complessiva è del 25 per cento dell'imposta introitata dalla Regione. Su questo assolutamente non c'è nessun tipo di valutazione che possa darle credito per quanto ha detto.
L'altro aspetto è quello che la nostra priorità - l'abbiamo ribadito ieri e lo riaffermiamo con forza oggi - è quella di dare un bilancio utilizzabile dall'1 gennaio di quest'anno. Per cui le variazioni che potevano essere già proposte in questa sede vengono rimandate, così come peraltro anche da voi proposto, dovrà esserci una variazione dall'1 gennaio con l'allocazione di poste che anche voi avete pensato di dover iscrivere a bilancio per i 20 milioni che arriveranno da ulteriori trasferimenti romani, ma senza averne una certezza, che solo noi, con la nostra serietà, siamo riusciti a darvi sulle destinazioni effettive già programmate, nel rispetto del lavoro di ognuno.
Noi il nostro impegno lo ribadiamo nei confronti delle aziende, del lavoro e della voglia di sostenere chi, oltre alla Regione, in questa Valle, dà la possibilità di creare reddito, benessere e quella dignità che solo il lavoro può garantire. Questo sicuramente non sarà l'unico e il solo passaggio per arrivare ad una creazione di nuove opportunità, ma è sicuramente un passaggio importante per le aziende che si vedono diminuire nel loro complesso del 25 per cento un'imposizione che attualmente vale 20 milioni e che, senza questi 4 milioni, varrà circa 15,2 milioni. Questi sono numeri inconfutabili.
Il nostro messaggio è forte e vuole essere ancora più forte in questa sede, perché non cadiamo nella mera polemica, ma vogliamo garantire uno sforzo concreto nei confronti di chi dà lavoro e crea opportunità per la Regione.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Ho ascoltato in questi due giorni con un po' di stupore gli interventi del gruppo della Lega su questo argomento; mi sarei aspettato da altri gruppi molto più calore rispetto al tema dell'IRPEF e dell'IRAP, ma mai me lo sarei aspettato da chi sostiene che, attraverso la libera impresa e il lavoro diretto, si deve cogliere e sviluppare economia. Mi fa sorridere il fatto che non si ricordi tutto quello che già si fa per i cittadini e che si continua a fare. Per esempio, da voi mi sarei aspettato di veder aumentato il limite di spesa sui 10 mila euro per la spesa farmaceutica che noi abbiamo introdotto l'anno scorso, i bonus per gli asili nido, tutte quelle attività che sugli anziani si possono limitare, compreso il ticket per la spesa sanitaria. Avete deciso un grosso aggregato, l'IRPEF, dicendo: "con questo miglioreremo la qualità della vita delle persone". Senza scendere al quanto, perché mi sembra molto riduttivo in una discussione politica, ai valdostani teniamo tutti, ai cittadini teniamo tutti, alle famiglie teniamo tutti, e ci sono tante possibilità per intervenire. Non ho capito se voi le imprese valdostane le ritenete piemontesi, se le ritenete fuori territorio, quindi non degne di un intervento che possa garantire un minimo di ripresa e di sviluppo. Il cittadino è valdostano e la famiglia è valdostana quando fa impresa e quando è lavoratore dipendente, quando occupa nella sua vita e nel suo agire un ruolo sociale e fa qualche cosa, quindi il fatto di scagliarsi in maniera così forte contro la riduzione IRAP mi fa dire che voi questo mondo non lo volete aiutare. Questa è una scelta di campo precisa.
Dire che noi non vogliamo aiutare le famiglie valdostane perché aiutiamo le imprese valdostane mi sembra come dividere il territorio in buoni e cattivi. Noi le famiglie valdostane le vogliamo aiutare. Ci sarà da discutere poi sul bon de chauffage e su tutto il resto, ci saranno da dire tante verità e poche bugie, già attraverso gli istituti che ci sono e portando avanti l'iniziativa di arrivare ad un unico istituto per aiutare la famiglia, ma soprattutto cercando di creare quella dignità che può essere creata solo attraverso il lavoro e lo sviluppo delle persone, che è poi quello che garantisce lo sviluppo sociale e armonico di una comunità. Se la vostra è una scelta di campo, non dite che noi non vogliamo aiutare le famiglie; le vogliamo aiutare con quello che già stiamo facendo e anche cercando di garantire sviluppo economico alla nostra regione.
Presidente - La parola al collega Bianchi.
Bianchi (UV) - Ha già detto bene il collega Bertschy, ma mi permetta di ricordarle una cosa, collega Manfrin: la norma di attuazione, quella sulla manovrabilità fiscale, è stata creata per creare reddito. Lei fa un inciso e dice: "mettete le mani nelle tasche dei valdostani". Glielo ha appena detto il collega: ma per lei le imprese o le microimprese che formano il tessuto economico valdostano non sono valdostane? È un approccio completamente diverso il nostro! Noi vogliamo creare redditività, creare posti di lavoro, e non come dice lei "noi mettiamo le mani nelle tasche dei valdostani", e non creare mancette mensili per i valdostani come volevate fare voi.
Presidente - La parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Una precisazione rispetto a quello che ho detto ieri. È tutto vero quello che ha detto il collega Bertschy, ma ieri ho puntualizzato due aspetti. Il primo: noi avevamo già previsto delle agevolazioni IRAP su cooperative, nuove imprese e rifugi alpini, quindi non è assolutamente vero che non pensiamo alle attività produttive valdostane, e ci interessano anche quelle piemontesi se si dovessero trasferire in Valle, questo sicuramente. Il secondo aspetto: indubbiamente questo tipo di intervento che può essere migliorato in termini di magnitudo, di fasce, è migliorabile moltissimo, ma sicuramente è certo perché l'abbiamo già definito.
Vorrei anche sottolineare che gli aiuti alle imprese sono state parte caratterizzante di alcune voci di bilancio che avete riportato e vorrei pure chiedere - forse il collega Sorbara ce lo può ricordare - quali sono i soggetti imponibili dell'IRPEF e qual è il tessuto produttivo della Valle d'Aosta che sicuramente non è fatto da grandi imprese, come ieri abbiamo avuto occasione di dire. Pertanto sicuramente l'attenzione per le attività produttive valdostane, come per le famiglie e i singoli, è una nostra priorità.
Présidente - La parole au collègue Marquis.
Marquis (SA) - Questo è un argomento su cui siamo già stati ieri ampiamente, ma credo sia da chiarire la nostra posizione. Condivido gli interventi fatti da colleghi della maggioranza quando hanno evidenziato che l'approccio da parte della Lega su questo tema è molto demagogico e mi dispiace che venga sfruttato in questo modo, perché credo che i valdostani abbiano bisogno di avere chiarezza.
Ci sono 4,8 milioni di euro di sgravi fiscali che voi avete previsto per delle detrazioni IRPEF. Questa maggioranza ha pensato di creare dello sviluppo e mi spiace constatare che nel vostro gruppo ci siano anche degli imprenditori che non abbiano detto niente su tale argomento, perché dovrebbero portare queste sensibilità a disposizione della discussione e del confronto!
Noi riteniamo che oggi sia fondamentale intervenire sull'IRAP. L'ex Assessore Aggravi ha detto: "in fondo noi avevamo previsto delle iniziative sull'IRAP"; sì, ma delle iniziative che toccavano 190 imprese valdostane su 6.500, quindi risibili, tanto per far vedere che facciamo qualcosa, noi buttiamo una pagnotta di pane e abbiamo toccato questo tema, però non è così che si risolve il problema! Il problema si risolve quando lo si affronta in modo strutturale.
Sull'IRAP toccavate il 3 per cento delle imprese valdostane, ma cosa pensavate di cambiare con quell'iniziativa? Niente, perché bisogna intervenire su una grande massa di soggetti passivi se si vogliono ottenere dei benefici. Per quanto riguarda l'IRPEF abbiamo già detto ieri: era un'iniziativa da dimensionare in modo diverso. Pare che non c'erano le risorse disponibili perché sono state individuate altre priorità, quindi noi abbiamo ritenuto che nebulizzare in quel modo un'iniziativa avrebbe solo creato parole e non risolto i problemi. Pertanto abbiamo cercato di gestire al meglio le risorse a disposizione per dare un vantaggio ai valdostani, perché gli imprenditori valdostani sono cittadini valdostani.
Presidente - La parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Dopo queste ultime parole di "nebulizzazione" mi sa che qualcuno ha perso un po' di chiarezza nel valutare le cose, perché se parliamo di nebulizzazione... c'è chi ha fatto dell'ironia sul fatto che io ho parlato ad esempio dei 500 euro del bon de chauffage che andavano ad integrare le spese mediche di qualcuno che non si poteva permettere certi tipi di intervento oppure sui pochi euro che derivavano dalla riduzione dell'IRPEF ai cittadini, ma qui - e lo chiedo ai colleghi Testolin e Marquis - voi pensate veramente che con i 4,8 milioni di riduzione dell'IRAP, con una pressione fiscale sulle imprese incredibile, si possa generare un solo mezzo posto di lavoro? Qui ci stiamo veramente prendendo in giro, altro che nebulizzazione, qualcuno si è nebulizzato la ragione! Bisogna essere seri! Sostenete la vostra tesi? Legittimo, ma non diciamo delle stupidaggini, perché queste sono stupidaggini! Da questa misura son un bene gli sgravi alle imprese, ma non diciamo che questo possa portare occupazione, perché questa è veramente una goccia nell'oceano. E io, a questa goccia nell'oceano che non si è ancora ben capito dove sarà spruzzata, preferirei un qualcosa di concreto che viene toccato subito dai cittadini.
Per quanto riguarda i discorsi imprenditoriali, guardiamo il disastro che avete fatto con le società partecipate che si sono mangiate tutta l'economia privata; guardiamo i finanziamenti dati al Casinò mentre c'erano aziende fuori che fallivano e che non potevano permettersi il mutuo in banca e qui, invece, si è attinto dalle casse della CVA a destra e a manca e si è fatto il bello e il cattivo tempo! Se parlate di propaganda lasciamo perdere, perché la propaganda, dicendo che le imprese assumeranno con questo sgravio, è veramente una bufala incredibile.
Presidente - La parola al collega Sorbara.
Sorbara (UV) - Penso che le bufale sia qualcun altro a dirle. Noi non togliamo assolutamente nessun soldo ai cittadini.
Ricordo solo che il pagamento dell'IRPEF e dell'IRAP è un dovere per ogni cittadino. Il fatto che poi si intervenga sull'IRAP o sull'IRPEF è una scelta politica e questa scelta politica io la sposo in pieno, dopo che in tutti i vari incontri della II Commissione è emerso da parte delle organizzazioni sindacali, del CNA, degli imprenditori e della grande impresa che c'è la volontà di avere un sostegno da parte del Governo. L'ho detto ieri e l'ho rimarcato in più di un'occasione che l'economia viaggia sulle aspettative: se noi dimostriamo alle aziende che un Governo è vicino a chi produce, a chi fa reddito e a chi crea lavoro, di conseguenza sono anche queste incentivate ad assumere. Ma perché si assume? Giustamente, come ha detto il collega Aggravi, l'IRAP all'interno delle imprese commerciali è la differenza, è la classificazione delle voci della produzione, come in maniera un po' ridotta per quanto riguarda le imprese agricole perché si ragiona sui corrispettivi.
La nostra volontà è proprio agire su quel fattore che porta l'azienda ad assumere. Penso che questa scelta, che forse ieri è passata in secondo piano, è la stessa che ha fatto anche la Regione Liguria, la quale aveva due possibilità: intervenire sull'IRPEF e intervenire sull'IRAP. In un momento come questo, in cui non c'è una certezza a livello nazionale, con un Governo comunque a trazione Lega-Cinquestelle che sull'IRPEF ha rimandato tutte le scelte per il 2020, sempre a condizione che ci siano le risorse, a condizione che il reddito di cittadinanza comunque non debba intaccare tutta una serie di risorse e via dicendo, loro su che cosa hanno agito? Su una prima iniziativa di sgravio dell'IRPEF sono andati ad ampliarla mettendo anche le attività commerciali. Noi invece non abbiamo posto questo limite: noi abbiamo posto una riduzione del 25 per cento reale nei confronti delle imprese.
Presidente - La parola al collega Lucianaz.
Lucianaz (LEGA VDA) - Io parteggio per gli imprenditori. Anch'io ho avuto il piacere di stare in II Commissione ed effettivamente il grido degli imprenditori è quello che c'è troppa burocrazia, non si sono lamentati dell'IRAP. Chiaramente tante tasse danno fastidio e la pressione fiscale - ha ragione Ferrero - è insopportabile, tutti lo sappiamo. Però qui è la burocrazia che dà fastidio a chi deve passare uno o due giorni a settimana negli uffici dell'Assessorato dell'agricoltura piuttosto che in altri uffici, a chi fa fatica a ricevere un finanziamento che aspetta per mesi da un istituto valdostano. Pensiamo a chi è qui sotto a scaricare la merce, che non ha neanche un parcheggio per posare un furgone, perché il Comune di Aosta non è capace di organizzare degli spazi per poter lavorare. Questa gente chiede di poter lavorare, non chiede di abbassare le tasse! Diamo loro le condizioni di lavorare e poi parliamo delle tasse. Qui, a mio avviso, c'è da fare. Il vostro impegno è ottimo, ma diamoci da fare sulle imprese. Io vi dico solo che l'altro giorno ho incontrato Marco che è tornato dalla Germania per aprire un ristorante ad Aosta e lo fanno aspettare tre mesi, quindi diamoci quindi da fare. Grazie.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Non sarei intervenuto, ma è solo per una precisazione.
La vedo un po' confusa, Assessore Testolin, perché non stiamo più discutendo del DEFR, stiamo discutendo del bilancio e non ritengo neanche esatto che lei faccia affermazioni sostenendo che noi in bilancio abbiamo impegnato risorse eventualmente oggetto di approvazione della Finanziaria. Noi su quelle risorse abbiamo dato delle indicazioni sul DEFR, per cui non siamo al punto precedente, siamo a quello successivo. Questo per dovere di precisione, perché questo bilancio darà atto che, rispetto al passato, è un bilancio di risorse effettive, disponibili e spendibili sin dall'1 gennaio. Siccome è stata una mia battaglia del passato, ci tenevo a precisarlo, perché non accetto che vengano fatte dichiarazioni dicendo che noi avremmo impegnato risorse non in disponibilità, in attesa dell'approvazione della Finanziaria.
Presidente - La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Credo sia necessario fare un po' di sintesi. Qui sembra che il mondo si divida tra i paladini dei cittadini (Lega e MOUV') e i paladini delle imprese (la maggioranza): io non credo sia così e mi sembra estremamente scorretto banalizzare in questo modo. Tra l'altro, quanto a stupidaggini e a toni forti, giusto ieri avevo fatto un piccolo passaggio per cercare di ricondurre la discussione a toni normali, proprio perché nei giorni precedenti le uscite sulla stampa e i comunicati della Lega e di MOUV' lasciavano già intravedere quale potesse essere il tenore della discussione. Sulla politica che affama la Valle d'Aosta credo che non ci sia niente da commentare, si commenta da sé.
È molto semplice: voi avete fatto una scelta e noi riteniamo che ci siano altre priorità, quindi abbiamo preso decisioni conseguenti. Questo non vuol dire che noi non siamo coscienti dei problemi dei cittadini (e lo ha ricordato benissimo il collega Bertschy). Credo che esistano misure a sostegno dei cittadini e delle difficoltà dei cittadini; sonno d'accordo che poi vadano migliorate, calibrate, indirizzate in modo puntuale per rispondere meglio, ma per favore non scambiamoci accuse che veramente lasciano il tempo che trovano!
Présidente - On peut mettre en votation l'amendement?
Metto allora in votazione l'emendamento n. 1 della II Commissione, soppressivo dell'articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 31
Favorevoli: 18
Contrari: 13
Astenuti: 4 (Mossa, Nasso, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Approvando l'emendamento n. 1 della II Commissione, oltre ad abrogare l'articolo 1, decade anche l'emendamento n. 1 dei colleghi Minelli e Bertin.
Passiamo ora all'esame dell'articolo 2, dove è presente un emendamento dell'Assessore Testolin, a cui cedo la parola per l'illustrazione.
Testolin (UV) - Ne approfitto per rispondere al collega Gerandin, in quanto mi ha messo in bocca parole diverse, o le ha male interpretate o non le ha capite. Io mi sono limitato a dire che le nostre non sono intenzioni, perché altrimenti sarebbero tutte intenzioni. Nel momento in cui voi non avete allocato in bilancio - perché non c'erano ancora le risorse - dei fondi che verranno assegnati con la prima variazione di bilancio, anche quelle potrebbero essere considerate delle intenzioni.
Visto che il collega di opposizione Manfrin mi accusava di dire cose che poi non verranno applicate, è corretto sottolineare che, se ci mettiamo su questo piano, ce n'è per tutti. Le nostre sono indicazioni talmente precise e ribadite che penso siano da considerarsi come assodate. Così come penso che le risorse che lei ha distolto dal bilancio - nel senso che non le ha inserite in bilancio - perché dovranno arrivare a gennaio, è un altro modo di dire le cose, ma il succo è quello: lei non le ha previste, anche su spese obbligatorie, perché sapeva che sarebbero arrivate. Anche quello è un aspetto tecnico che in questo momento potrebbe essere considerato come una mancanza. Non l'abbiamo sottolineato e non lo diciamo, ma è esattamente la stessa cosa. L'intenzione è intenzione e come tale va valutata.
L'emendamento n. 1 riguarda una modifica al comma 1 dell'articolo 2: a causa di un mero errore materiale, si fa riferimento per gli enti cooperativi alla riduzione dell'aliquota IRPEF del 2 per cento anziché alla riduzione della detta aliquota nella misura di due punti percentuali. In buona sostanza l'aliquota IRPEF passa dal 3,90 per cento all'1,90 per cento (meno due punti percentuali). Era una precisazione doverosa ed è un aspetto più che altro tecnico.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento. Metto in votazione l'articolo 2 comprensivo dell'emendamento dell'Assessore Testolin. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 17 (Aggravi, Bertin, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Sammaritani, Spelgatti, Vesan)
Il Consiglio approva.
Articolo 3. Non ci sono richieste di intervento, quindi lo pongo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Articolo 4. Vi è l'emendamento n. 2 della II Commissione che diamo per illustrato. Metto in votazione l'articolo 4 comprensivo dell'emendamento n. 2 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti. 35
Votanti : 29
Favorevoli: 29
Astenuti: 6 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Articolo 5: stesso risultato.
Articolo 6. Vi è l'emendamento n. 3 della II Commissione. Non ci sono richieste di intervento, per cui pongo in votazione l'articolo 6 comprensivo dell'emendamento n. 3 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 16 (Aggravi, Bertin, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Minelli, Mossa, Nasso, Russo, Sammaritani, Spelgatti, Vesan)
Il Consiglio approva.
Articolo 7. Vi è l'emendamento n. 4 della II Commissione e il subemendamento dell'Assessore Testolin, più gli emendamenti n. 5 e n. 6, sempre della II Commissione. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Vorrei sapere se è possibile trovare una sintesi, tenuto conto che la proroga delle graduatorie è oggetto di due emendamenti praticamente uguali. Onde evitare di mettere in votazione emendamenti simili riferiti al discorso della proroga delle graduatorie, io chiederei di evitare doppie votazioni che mi paiono quasi inutili.
Presidente - La parola all'Assessore Testolin.
Testolin (UV) - Il discorso delle proroghe delle graduatorie era identico e noi l'abbiamo riproposto, in quanto ci eravamo impegnati già dai banchi dell'opposizione a presentarlo (lo avevamo annunciato e ritardato in questa sede). Per il subemendamento, però, la cosa è leggermente diversa: si vanno ad ampliare tutta una serie di situazioni che sono state frutto di concertazione in seguito al confronto con gli enti locali, i quali hanno sottolineato la necessità di andare ad introdurre in questo articolo 7 tutta una serie di situazioni e criticità evidenziate, ripristinando quanto era già stato fatto nell'annualità 2018: ampliare le piante organiche o comunque l'utilizzo di personale in determinati ambiti. Questo va ad aggiungersi alle richieste emendate in Commissione che noi proponiamo, forti del fatto che si va a dare delle risposte agli enti locali.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Chiaramente la mia richiesta era riferita all'emendamento n. 4-bis sulla proroga delle graduatorie. Noi chiederemmo pertanto una votazione separata per il n. 4-bis e il subemendamento.
Presidente - Mettiamo prima in votazione l'emendamento n. 4 della II Commissione e poi il subemendamento. Apro la votazione sull'emendamento n. 4 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 29
Favorevoli: 29
Astenuti: 6 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Metto ora in votazione il subemendamento dell'Assessore Testolin. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 17 (Aggravi, Bertin, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Sammaritani, Spelgatti, Vesan)
Il Consiglio approva.
Possiamo mettere ora in votazione l'articolo 7 comprensivo dei due emendamenti n. 5 e n. 6 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Ora passiamo all'articolo 8, su cui vi è l'emendamento n. 7 della II Commissione che sopprime il comma 6 dell'articolo medesimo. Metto pertanto in votazione l'articolo 8 comprensivo dell'emendamento n. 7 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 17 (Aggravi, Bertin, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Sammaritani, Spelgatti, Vesan)
Il Consiglio approva.
Metto ora in votazione l'articolo 9. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Articolo 10: stesso risultato. Articolo 11: stesso risultato. Articolo 12: stesso risultato.
Articolo 13. Vi è l'emendamento n. 2 dell'Assessore Testolin e l'emendamento n. 8 della II Commissione che sostituisce il comma 13. La parola all'Assessore Testolin per l'illustrazione del subemendamento.
Testolin (UV) - Con questo emendamento si dà la possibilità all'azienda USL della Valle d'Aosta di incrementare per la sola dirigenza medica le risorse aggiuntive regionali fino a un massimo di 500 mila euro. Questo va nell'ottica di dare la possibilità di implementare le prestazioni e di contribuire in questo modo alla riduzione dei tempi d'attesa per le prestazioni specialistiche. Riteniamo sia un primo passo verso quanto esplicitato dal collega Baccega nella giornata di ieri e delle necessità da parte di chi attende di avere tempi di attesa più contenuti, soprattutto in determinate situazioni di urgenza.
Presidente - La parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Per illustrare il comma 13 relativo alle modalità di imputazione della spesa derivante dalla corresponsione dell'indennità di bilinguismo. Qui si fa riferimento anche all'ARPA che non c'era nel testo originale, e trovano applicazione, al pari del personale dipendente dell'azienda USL, i contratti collettivi nazionali di lavoro per il comparto della sanità. È bene specificare che la modificazione non comporterebbe nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio, atteso che ai costi sostenuti per tale indennità si provvede con le risorse del trasferimento regionale all'Agenzia di cui alla legge di riferimento.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento. Metto in votazione l'articolo 13 comprensivo dell'emendamento n. 8 della Commissione e dell'emendamento n. 2 dell'Assessore Testolin. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti : 32
Favorevoli: 32
Astenuti: 2 (Bertin e Minelli)
Il Consiglio approva.
Articolo 14. Non ci sono richieste di intervento, per cui lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)
Il Consiglio approva.
Direi di passare all'articolo 15, dove abbiamo l'emendamento n. 9 della II Commissione che sostituisce il comma 1, l'emendamento n. 1 della Consigliera Pulz e l'emendamento n. 1 del Consigliere Manfrin. La parola alla collega Pulz per l'illustrazione del suo emendamento.
Pulz (IC) - Questo emendamento è volto ad ampliare la valutazione del complesso di COUP S.r.l. (Complesso Ospedaliero Umberto Parini) e vorremmo aggiungere alle opzioni dell'ampliamento dell'ospedale o all'alternativa della realizzazione di un nuovo complesso ospedaliero anche una terza opzione: il ridimensionamento dell'ampliamento stesso. L'importanza di questo emendamento sta in questa terza via, che ci pare particolarmente interessante, perché non era stata messa in campo. Tra i criteri di valutazione sottolineiamo le circostanze relative al rinvenimento degli importantissimi e meravigliosi reperti archeologici, i tempi e i costi di realizzazione di un nuovo presidio in base innanzitutto ai fabbisogni della popolazione valdostana, in relazione ai cosiddetti "LEA" (livelli essenziali di assistenza), e poi il rapporto costi/benefici in base all'erogazione delle singole prestazioni. Questi due punti (i fabbisogni e il rapporto costi/benefici) sono da valutare in maniera comparativa ai fini della futura programmazione, cercando anche di valutare i costi delle prestazioni della mobilità passiva, quando i valdostani si devono recare in un ospedale fuori Valle a carico del Sistema sanitario regionale. Poi, come già dicevamo ieri, bisogna rivalutare la possibilità di riorganizzare i presidi già esistenti, compreso l'ospedale Beauregard che risulta sottoutilizzato.
Presidente - La parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - L'emendamento portato dal Governo a proposito del COUP a noi appare come un segnale di scarsa progettualità e di non volontà di porre rimedio, finché rimedio si può ancora porre; è un progetto nato male e probabilmente è anche peggio proseguito. La volontà del Governo precedente, del nostro Governo, era quella di effettuare, così come per la scuola di Tzamberlet, una valutazione a 360 gradi, vale a dire se nello stato attuale non era meglio riconsiderare completamente il progetto, anche nel senso di rivalutare se non sia meglio ipotizzare pure una delocalizzazione dell'ospedale in un luogo più decentrato rispetto al centro città, più facilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso come le ambulanze, l'elisoccorso, eccetera.
La collega Morelli, nel suo intervento di ieri, ha ricordato il referendum sulla localizzazione dell'ospedale che si era concluso con la sua permanenza in loco, secondo la volontà dei cittadini; dobbiamo però ricordare, come è già stato fatto ieri anche in quest'Aula, che quel referendum risale al 2007, ben undici anni fa, quindi non è più attuale. È cambiato il mondo in tutti questi anni.
Non era quindi meglio ipotizzare almeno una struttura più snella, più modulabile, più leggera, meno pesante, più moderna nei criteri costitutivi e, soprattutto, meglio adattabile alle esigenze che sempre più variano velocemente in tempi sempre più brevi? Una struttura pesante, costosa e lunga da realizzare, come attualmente prevista, verrà completata e consegnata quando ormai probabilmente l'epidemiologia e l'esigenza delle varie strutture sanitarie saranno già mutate. Allora perché non voler considerare questi elementi? Perché non copiare da altri Comuni e Regioni che sono andati in questa direzione nell'intento di realizzare strutture più moderne, più snelle, modulabili, con costi minori, con tempi di consegna più rapidi e, nel nostro caso, magari anche cogliendo l'occasione di realizzare il nostro nosocomio in un luogo più adeguato ed efficace? Per questo motivo voteremo contro l'emendamento del Governo che va a modificare una norma che, a nostro avviso, era di grande buonsenso e ispirata ad un principio di buona amministrazione, e coglieva un'occasione importante di ripensamento di un'opera così fondamentale per la nostra comunità regionale. In quest'ottica riteniamo che l'emendamento esposto dalla Consigliera Pulz sia invece da considerare estremamente valido, quindi voteremo a favore di quest'ultimo.
Presidente - La parola all'Assessore Baccega.
Baccega (UV) - Ho la sensazione che ci sia il Toninelli-pensiero che gira in quest'Aula, perché l'ospedale in centro non va bene, la scuola in centro va bene, per cui vorrei riassumere il percorso dell'ospedale Parini.
All'epoca, quando fu presentato il primo progetto, io ero in Consiglio comunale: eravamo attenti a valutare le opportunità per la città di Aosta, e proprio quella di togliere l'ospedale da lì significava trasformare quell'area in una zona di grande difficoltà commerciale per tutti coloro che erano in quel contesto, per cui la scelta fu proprio quella di mantenerlo in città, anche perché dal 2007 ad oggi, da quando vi fu il referendum con quel risultato ben definito, si sono fatti notevoli investimenti che fanno dell'attuale nosocomio una struttura ancora all'avanguardia per i macchinari, per gli interventi di ristrutturazione, per le opere realizzate e per l'aggiornamento dei reparti. Quindi, buttare via tutto quello che si è fatto per andare a fare un ulteriore spostamento... ma dove? Ieri il Presidente lo ha chiesto: ma dove, in che posto, in che ambito, con quale contesto? All'epoca fu fatta questa valutazione, però i valdostani hanno risposto in un altro modo.
Noi crediamo che l'emendamento n. 9 presentato dalla II Commissione ci permette di fare, sì, un ulteriore approfondimento sugli spazi, sul metodo, ma pensare ad una delocalizzazione così, senza avere nessuna certezza, ci vede fortemente contrari.
Presidente - La parola al collega Bertin.
Bertin (IC) - Non starò a ripetere quanto già detto ieri, perché sembrerebbe che siamo rimasti al 2007. Mi ha fatto un po' sorridere ieri il Presidente Fosson quando ha detto "quel referendum l'abbiamo voluto noi": sì, l'avete voluto voi e poi avete chiesto ai cittadini di non andare a votare, quindi mi sembra un po' paradossale come dichiarazione... non è proprio così, Presidente, la sua dichiarazione è stata un po' ridicola.
A parte questo, la domanda che nel 2007 si è posta ai cittadini valdostani era diversa. Oggi, visto che sono passati ben undici anni, in realtà nulla è stato realizzato, perché il progetto prevede la realizzazione di un nuovo ospedale in via Guédoz, h24, quello sopra al guerriero celtico, un nuovo ospedale nel centro: è questa la differenza. A mio avviso vanno valutate tutte le possibilità prima di prendere una decisione. Ricordo che nel frattempo abbiamo speso per l'ospedale nuovo di via Guédoz 15 milioni in progetti, in lavori preliminari di scavo per non avere, al momento, ancora realizzato niente.
Presidente - La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Per annunciare il nostro voto favorevole all'emendamento della collega Pulz. A noi pare che in questo momento occorra fare una serie di valutazioni, tra cui anche il discorso dell'eventuale opzione del ridimensionamento e dell'ampliamento, tenuto conto che vi sono tutta una serie di indicazioni che portano al fatto che nel Presidio ospedaliero ci devono essere le patologie più importanti e più critiche. Pertanto quella ci pare una saggia proposta, in un momento di difficoltà di vario genere, legata anche al contesto economico, perché tenete conto che in questo momento non ci sono risorse accantonate per l'ampliamento dell'ospedale.
Presidente - La parola al collega Rollandin.
Rollandin (UV) - A me spiace sentir dire delle non verità in quest'Aula sapendo di dirle.
Quanto è stato fatto per l'ospedale sicuramente ha dovuto tenere conto - e credo che i risultati siano di grande importanza - degli scavi nella zona interessata, il che non ha comportato una gran perdita di soldi; non sono 15 milioni, si sono spesi quasi 10 milioni per fare quel lavoro importante su tutta la zona, lavoro che sta terminando e che permetterà di andare avanti nel modo corretto. Mi pare che tutti abbiano confermato la grandissima importanza dei risultati di questi scavi, anche perché sono pure in collegamento con Saint-Martin. Nel contempo le strutture esistenti sono state tutte riammodernate; vi sarà una parte che potrà essere eventualmente realizzata rivedendo il progetto tenendo conto degli spazi cambiati, della zona degli scavi, ma si pensa di accorpare in un unico punto i tre ospedali esistenti. Questa è la filosofia da cui si è partiti e su cui non si è perso un attimo. Si sono utilizzati anche fondi statali: non dimenticatevi che una legge a livello nazionale dava dei fondi specifici per gli ospedali (purtroppo adesso non è più finanziata). Noi l'abbiamo utilizzata per riammodernare le sale operatorie, per mettere a posto il vecchio ospedale. Penso che tutti abbiano avuto occasione di andare a trovare degli ammalati all'ospedale e si siano potuti rendere conto di qual è il servizio che questo ospedale dà. Secondo voi questo è da buttare? Io credo sia impossibile. Tra l'altro voglio ricordare che il progetto della parte nuova, a parte gli scavi, è stato redatto e poi è stato messo all'attenzione delle Commissioni per circa un anno. Oggi quel progetto è sicuramente superato, perché è di tutta evidenza che la parte che dovrà essere mantenuta per valorizzare la zona degli scavi non è tutta lì, c'è la possibilità di continuare questo discorso.
Oggi pertanto si tratta di accelerare la possibilità di variare il progetto tenendo conto della conclusione degli scavi: è questo il problema sul tavolo, ed è chiaro che deve comportare una giusta valutazione sulle possibilità operative, considerando tutti i reparti, tutto quello che è cambiato e che è necessario. Ritengo, tenuto conto di quanto ho detto, che sia impossibile non valorizzare quanto è stato fatto fino ad oggi, pur vagliando le debite considerazioni che ognuno potrà fare per il futuro.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento. Metto in votazione l'emendamento n. 1 della Consigliera Pulz. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti : 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 18 (Baccega, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Fosson, Marquis, Morelli, Nogara, Restano, Rini, Rollandin, Sorbara, Testolin, Viérin)
Il Consiglio non approva.
Metto ora in votazione l'articolo 15 comprensivo dell'emendamento n. 9 della II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti : 20
Favorevoli: 18
Contrari: 2
Astenuti: 14 (Aggravi, Cognetta, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Sammaritani, Spelgatti, Vesan)
Il Consiglio approva.
Possiamo sospendere i lavori per questa mattinata, che riprenderanno alle ore 15:30. La seduta è sospesa.
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La seduta termina alle ore 13:10.