Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2902 del 26 luglio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2902/XIV - Reiezione di mozione: "Studio di fattibilità economico della gestione di attività promozionali della Regione nella capitale francese".

Rosset (Presidente) - Punto n. 28 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Ritorniamo anche in questo Consiglio sulla questione relativa alla gestione e alla presenza della Regione Valle d'Aosta a Parigi. È noto che la Regione Valle d'Aosta, tramite Finaosta, da anni è proprietaria e gestisce un immobile situato nel centro di Parigi, con finalità istituzionale e di promozione. Un investimento, quello relativo a questa Maison du Vallée d'Aoste, decisamente significativo, perché negli anni abbiamo visto che sono stati spesi, sin dalla sua costituzione, oltre 7 milioni soltanto per la gestione, a cui si deve aggiungere il costo per l'acquisto e la ristrutturazione dell'immobile e, se vogliamo, anche una parte relativa ai funzionari di Finaosta che gestiscono questa struttura, di cui sono responsabili. Una cifra, come dicevo, molto significativa, per la quale però i risultati, soprattutto per l'aspetto che riguarda la promozione della Valle d'Aosta, sono francamente minimi, non misurabili e che nel tempo hanno lasciato molte perplessità. È necessaria - ritengo - una presenza della Valle d'Aosta a Parigi sia per una ragione storica: l'emigrazione valdostana si è rivolta in primis verso la capitale francese, vuoi per ragioni linguistiche e anche per la grande opportunità economica che può rappresentare una presenza in quel sito, ma ovviamente non può essere la presenza che abbiamo avuto in questi anni, che è costata moltissimo, ma che certo non ha dato dei risultati.

Il rapporto con les immigrés è stato spesso utilizzato come un pretesto per mantenere questa struttura, che di per sé non credo che per les immigrés valdôtains ci fosse una preferenza rispetto all'ubicazione o alla gestione di questa struttura. L'importante - credo per tutti, per loro in particolare - è di avere un punto di riferimento, dove e com'è gestito non credo che rappresenti per loro una priorità. Il bilancio è che questa Maison du Vallée d'Aoste in questi anni certo non ha dato i risultati che ci aspettavamo e che a questo punto, anche in ragione della diminuzione delle risorse, che vede tagliare anche investimenti di primaria importanza, va rimessa in discussione, trovando delle soluzioni diverse rispetto a questa gestione e in generale rispetto alla presenza istituzionale della Valle d'Aosta a Parigi, sentito anche l'intervento del Presidente della Regione nello scorso Consiglio regionale, e richiamata la risoluzione approvata all'unanimità che andava in quella direzione, nel senso di cambiare rapidamente e ridurre i costi di gestione di questa struttura valutando tutte le opportunità. Bisogna dare un segnale, perché dal 2017 le riduzioni di costi sono state poche, la gestione è rimasta sostanzialmente identica. A questo punto, per accelerare e per dare un segnale di cambiamento, è opportuno, a mio avviso, almeno fare uno studio, che preveda forme diverse di gestione, modalità anche in siti diversi da quello attuale per la presenza della Valle d'Aosta a Parigi, che coinvolga evidentemente le associazioni degli immigrati valdostani e tutti quegli attori economici che possono avere qualche interesse ad avere una presenza in quell'area economicamente molto importante per la Valle d'Aosta. Uno studio che, considerando anche dei siti diversi da quello attuale, in coerenza con una mozione approvata nel gennaio di quest'anno, prenda in considerazione anche un'eventuale dismissione dell'immobile e un recupero di risorse per il bilancio regionale, nel caso specifico per Finaosta e poi per il bilancio regionale.

Presidente - Non ci sono interventi, dichiaro chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Il collega Bertin ci dà la possibilità, insieme al collega Padovani, di ritornare sull'argomento della Maison du Vallée d'Aoste che era già stato oggetto nell'ultimo Consiglio di un'interrogazione, quindi di un'iniziativa in cui si era fatta un'analisi sulla situazione. Credo che vada sottolineata l'importanza di questa presenza a Parigi, che è consolidata da anni sia per ragioni di carattere socio-culturale nel rapporto con gli émigré, e quindi come punto di riferimento della Valle d'Aosta a Parigi, ma nel contempo anche quale opportunità per un nostro sviluppo economico. Riuscire a monitorare i risultati di questa presenza non è facile dal momento che si tratta di rapporti instaurati sotto il profilo socio-culturale; credo che oggi sia comunque più che mai importante condividere un aspetto, che ha sottolineato il collega Bertin: quello che bisogna pensare a monitorare il risultato, ma per ciò che concerne le attività che portano dei ritorni economici. Noi crediamo che oggi la Valle d'Aosta abbia la necessità di aprire la sua economia all'estero, all'esterno, perché abbiamo subito una crisi profonda in questi anni, abbiamo avuto un calo dell'export del 30 percento. Il rapporto con la Francia è un rapporto importante per la Valle d'Aosta: è il primo Paese in cui esportiamo e credo che questo rapporto vada consolidato, credo sia importante cercare di sfruttarlo sotto il profilo della rappresentanza e del dare visibilità ai nostri prodotti in una vetrina al centro di Parigi.

È evidente che bisogna cercare di fare dei passi avanti rispetto a quello che è stato sino ad oggi e pertanto può essere utile uno studio di fattibilità che abbia al centro queste prospettive, questi obiettivi e queste volontà da perseguire. Occorre tuttavia tenere conto che questa struttura è di proprietà della Regione, quindi occorre fare anche tutta una serie di valutazioni sia riguardo alla localizzazione, sia riguardo a delle opportunità di eventuali spostamenti rispetto alla medesima. Riteniamo quindi positivo predisporre uno studio di fattibilità, però riteniamo che alla base dello studio non ci debba essere una precondizione di fare un ragionamento sulla dismissione di quell'immobile, perché ci vedrebbe già condizionare e orientare la decisione finale degli obiettivi che vogliamo perseguire. Pertanto, pur condividendo l'esigenza di vivacizzare, di rivalutare e di riposizionarci sotto il profilo del mercato, dando riscontro anche della necessità di potenziare i nostri aspetti turistici, la nostra visibilità in quel luogo, riteniamo che non possiamo condividere il secondo punto così com'è stato presentato e proponiamo un'astensione sulla proposta, pur andando nella direzione di recepire la necessità dello studio di fattibilità e quindi di provvedere in quella direzione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - La discussione sulla Maison du Vallée d'Aoste è un must, si ripropone da anni e ancora prima che io arrivassi in Consiglio regionale so che era argomento di dibattito. Si è più volte cercato - io parlo per questo Consiglio regionale, avendo presentato svariate iniziative - di aprire un ragionamento su una gestione non voglio dire migliore, anche se alcuni elementi, comprese alcune critiche che recentemente sono addirittura apparse su Facebook di persone che si sono recate nei cosiddetti "orari canonici" e hanno trovato la sede chiusa... Io penso che siccome paghiamo e nel disciplinare c'è scritto che la sede va aperta - mi sembra - dalle 10:00 alle 18:00, quando ci sono queste segnalazioni, è vero che Parigi è lontana, ma qualcuno dovrebbe verificare. Io quindi credo che un controllo, una verifica sull'efficienza e soprattutto sull'efficacia di questa importante - come la definisce qualcuno - sede di rappresentanza deve essere fatta. Anche perché questa sede costa alla Regione Valle d'Aosta oltre 300 mila euro all'anno, di cui - se ben ricordo - 160 mila di stipendi per due operatori, che, siccome mi sembra che non siano pochi soldi, dovrebbero quanto meno assicurare una presenza costante presso quella sede. Le dico, Presidente, che non è la prima volta che leggo su Facebook e che vedo fotografie di affissioni, di bigliettini dove c'è scritto: "ci scusiamo, ma la sede è chiusa", e via dicendo. Una qualsiasi altra attività e sede presente presso il nostro territorio sarebbe stata oggetto di controllo e di vigilanza; in questo caso invece, siccome è lontana, chi controlla e chi vigila? Gli stessi che evidentemente magari tengono aperto, chiudono o gestiscono come ritengono e non come dovrebbero invece gestire da disciplinare.

Al di là della questione, forse un po' provocatoria, relativamente all'eventuale alienazione dell'immobile che è anche quella una riproposizione che probabilmente serve più per sollecitare una presa di coscienza e per attenzionare questo tipo di problema, l'iniziativa nella sua complessità va nella direzione corretta, che è una direzione, tra l'altro, che noi abbiamo proposto un sacco di volte, anche lì spesso inascoltati, che è proprio quella di capire se questa benedetta sede di Parigi è produttiva di risultati. Quando le associazioni, magari durante gli incontri che avete fatto, vi dicono che sarebbe opportuno una maggiore sinergia, un maggiore dialogo con le associazioni, perché sappiamo che le associazioni, in quanto tali, non hanno la disponibilità di una gestione diretta, significa che chi gestisce quella sede probabilmente deve obbligatoriamente - lì avreste dovuto metterlo nel disciplinare, Finaosta avrebbe dovuto indicarlo nel disciplinare, cosa che non ha fatto - interagire con le associazioni, altrimenti quella sede diventa un pied-à-terre di Parigi di qualcuno di cui non si sa nulla.

Noi voteremo a favore di questa mozione, ma, al di là che voi vi asteniate o non vi asteniate, quello è un patrimonio che va valorizzato e che deve essere vigilato e controllato, perché altrimenti i risultati tanto auspicati non arrivano e quindi il motivo per cui quella sede è stata acquistata e per cui si investono oltre 300 mila euro l'anno non viene poi in qualche modo onorato.

Io penso che si debba studiare un sistema di verifica e di controllo e chi più degli operatori che hanno interesse, al di là degli immigré, che potrebbero farlo diventare un punto di riferimento per alcune occasioni, sappiamo L'arbre de Noël e le varie feste...però chi più degli operatori deve essere coinvolto nella programmazione delle attività? Un invito a chi oggi gestisce è quello di ottemperare a ciò che è stato richiesto anche dalle varie risoluzioni, dai vari impegni che vi siete assunti voi: quello di operare in sinergia in modo tale che ci sia un controllo biunivoco rispetto ai risultati e rispetto alla gestione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Je crois que ce qui a été proposé de la part du collègue Bertin va dans une direction contraire à ce que pendant ces années nous avons essayé de porter de l'avant avec des difficultés: avant tout le siège pour les immigrés. Depuis des années on louait un logement qui n'était pas adapté aux exigences des différentes associations et au moment donné on a eu cette possibilité d'acheter cet immeuble, dont la valeur, depuis qu'on l'a acheté jusqu'au aujourd'hui est doublée, alors je crois qu'il a été en bon investissement.

Au-delà de cela, je crois qu'on ne peut que partager l'attention qu'il doit y être de travailler dans un siège qui est dans un site important à Paris avec les différents opérateurs touristiques, avec les opérateurs commerciaux et tous ceux qui ont la possibilité de travailler avec et à Paris. Cela est ce qui on est en train de faire ; encore dans les différents Arbre de Noël on a discuté avec les représentants des différentes associations de France et pas seulement sur ce qui est l'intérêt des différentes associations même d'avoir ces contacts, qui vont primer l'attachement qu'il y a, depuis toujours, des immigrés envers la Vallée d'Aoste. D'ici à peu il y aura la rencontre valdôtaine à Lillianes; je crois que si vous aurez l'occasion d'y participer, vous verrez quelle est l'attitude des immigrés par rapport à ce site important, après qu'on le puisse utiliser au mieux je crois que soit sans doute un aspect important et je ne peux que partager cette idée.

Toutefois, les deux personnages (Linty et Savioz) pendant les années ont quand même porté de l'avant avec compétence et surtout avec beaucoup d'amour le travail qu'ils sont en train de faire, après peut-être il y a des problèmes de temps à autre, mais c'est une autre question. Je crois que le travail porté de l'avant soit avec les étudiants qui veulent faire des stages à Paris, avec les différents groupes qui veulent aller à Paris et qu'ils s'appuient sur cette présence valdôtaine il a été toujours très apprécié. C'est la raison pour laquelle nous voterons contre cette motion.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Io voterò a favore di questa mozione. Visto chi la firma, è una mozione che in qualche modo mi fa piacere averla letta, perché sono esponenti della maggioranza che esortano la maggioranza a fare delle scelte direi tranchant da un certo punto di vista. La cosa mi piace, le avessi lette certe mozioni da parte della maggioranza anche su altri argomenti! Non so, siccome la sede di Parigi non funziona, chiudiamola, giusto? Magari potevamo dire lo stesso del Casinò, chiudiamolo. INVA funziona benissimo? Io chiuderei anche INVA. C'è qualche reparto dell'ospedale che non funziona Assessore Bertschy? Lo chiudiamo? C'è qualche Assessorato che non funziona, sicuramente; potremmo chiudere anche quello...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...uno l'avete già chiuso mi suggeriscono, in effetti, si vede che non funzionava...

Alla luce di queste considerazioni...di mozioni così ne possiamo fare di continuo e io le voterei tutte perché d'altronde sono un Grillino e giustamente devo essere un esponente del "nuovo che avanza", quindi chiudiamo qualunque cosa non funziona, provare a farla funzionale è decisamente più difficile, quindi noi la chiudiamo.

Spero che la vendita sia fatta a prezzi di mercato, perché poi comincio a fare dei ragionamenti del tipo: se la vendiamo e non la vendiamo al prezzo giusto, sapete cosa succede, sono qua apposta, quindi se la vendete, vendetela al prezzo giusto mi raccomando. Visto che compriamo parcheggi a prezzi esorbitanti, al doppio del prezzo di valore, almeno quando vendiamo, vendiamo al prezzo giusto già che ci siamo.

Un ragionamento sul fatto però che non funziona e che forse andrebbe fatto funzionare forse ci andava, anche perché nel primo impegno: quello di poter permettere agli operatori economici valdostani una promozione nell'area parigina, io avrei aggiunto "e anche in tutto il resto del mondo", perché solo parigina? Non vedo perché. Magari potremmo promuovere in Svizzera, in Canada e in tutti i Paesi francofoni perlomeno, però dobbiamo ridurre le risorse.

Io voto la mozione, però magari la prossima volta sistemiamola un attimo prima di presentarla così, perché se non la votassi..."ah, se non la voti, vuol dire che sei favorevole"...per carità! Una cosa così, ma scherziamo, la votiamo! Chiudiamo tutto, io sono favorevole.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Io l'ho scritta e non leggo da nessuna parte della mozione l'esortazione a chiudere la Maison du Vallée d'Aoste, o una presenza della Valle d'Aosta a Parigi, anzi l'obiettivo non è quello di chiudere, ma è di avere una presenza in forme, modi ed eventualmente siti diversi, che nulla ha a che vedere con la chiusura. Non è la chiusura l'obiettivo, ma è quello di avere uno studio nel quale si hanno tutte le possibilità per poi fare una valutazione avendo a disposizione tutte le possibilità per scegliere qual è l'opportunità migliore per una presenza della Regione Valle d'Aosta a Parigi, ma nulla ha a che vedere con la chiusura. La Maison du Vallée d'Aoste rimarrà aperta, non è la chiusura l'obiettivo, l'obiettivo è avere un panorama chiaro, uno studio, tra l'altro, si tratta di uno studio che poi permetta a valle di prendere delle decisioni, niente di preordinato e niente a che fare con una chiusura. Anzi l'obiettivo è avere tutti gli elementi a disposizione, compreso quello di un'eventuale alienazione dell'immobile, che potrebbe essere conveniente, io non lo so, o magari rivelarsi un atout per una presenza a Parigi della Regione. Noi non lo sappiamo, ci può essere l'opportunità di cederlo oppure quella di mantenerlo. Lei dice che il valore è raddoppiato, magari se è raddoppiato, può essere anche più conveniente cedere e affittare l'immobile. Non lo so, ci sono delle valutazioni da fare e sulle quali bisogna avere tutti gli elementi e non soltanto una parte degli elementi, perché altrimenti non si può prendere una decisione chiara se non si hanno tutti gli elementi a disposizione, compreso questo, che non mi sembra un elemento secondario, ma che non mette in nessun modo in discussione la presenza della Regione a Parigi, anzi l'obiettivo è quello di dare un senso a questa presenza, di certo non è quello di chiudere niente. Io non vedo in questa mozione da nessuna parte la volontà di chiudere la Maison du Vallée d'Aoste, non c'è scritto da nessuna parte.

L'obiettivo è quello di fare uno studio serio, che ci presenti tutte le possibilità per poi poter fare una scelta, ma si tratta di uno studio. Tra l'altro, è coerente - ripeto - con una mozione votata all'unanimità appena qualche mese fa, che vedeva proprio anche in questo caso un'eventualità nel procedere all'alienazione dell'immobile, la stessa mozione è stata votata. Qui si fa uno studio, alla fine del quale si hanno gli elementi per valutare se il mantenimento di questo immobile può essere un fatto positivo. Ma come si fanno le valutazioni se non si hanno tutti gli elementi a disposizione? Certo è che, così com'è, conveniamo tutti che la presenza della Regione a Parigi non è efficace. Questa mancanza di efficacia non dipende, a mio avviso, dal gestore che segue l'appalto che gli è stato dato. Se poi è inadempiente, la responsabilità è di chi non fa adempiere le indicazioni, certamente non di chi vince l'appalto. Non è un problema di sostituzione: è un problema di cambiamento dell'approccio rispetto a questa presenza a Parigi, che deve essere fatta a 360 gradi, che va dalle forme ai modi e anche i siti. Ci può essere la riconferma della presenza del sito di rue des Deux Boules, perché alla luce di uno studio si valuta la soluzione migliore, altrimenti si valutano altri immobili nella città di Parigi, che magari a costi minori possono produrre lo stesso risultato.

Certamente fare peggio diventa difficile, pertanto non capisco questa interpretazione, che è tutta vostra, di una chiusura, o di una determinazione a monte degli effetti. Qui si tratta soltanto di avere a disposizione tutti gli elementi per poi fare una scelta, una scelta che non è obbligatoriamente quella di rimanere in rue des Deux Boules. La Maison du Vallée d'Aoste può starci anche in un'altra via, ma certo questo lo si può fare e lo si può valutare soltanto se si fa uno studio a 360 gradi su in che sito e con quale modalità di gestione avere questa presenza a Parigi della Regione Valle d'Aosta. Pertanto francamente faccio fatica e mi sembra un po' un pretesto quello di sollevare questa questione dell'eventuale alienazione: "eventuale" nel senso che valutiamo, questo è uno studio che valuta anche quella possibilità, bisogna valutare tutte le possibilità. Non è che se partiamo dicendo: "no, si parte da un dato fisso che è "manteniamo questa struttura""...tra l'altro, l'ex Presidente Rollandin ci dice che ha avuto anche un incremento di valore, bene, andiamo a vedere se questo corrisponde al vero e di quanto, e quali sono le opportunità che questo può generare. D'altronde non capisco sinceramente l'atteggiamento rispetto a questa mozione, che è chiara e che non ha nessun intento di chiudere la Maison du Vallée d'Aoste a Parigi.

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, possiamo mettere in votazione la mozione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti: 32

Votanti: 17

Favorevoli: 6

Contrari: 11

Astenuti: 15 (Bertschy, Borrello, Certan, Chatrian, Fabbri, Fosson, Grosjean, Marquis, Morelli, Nogara, Norbiato, Restano, Roscio, Rosset, Viérin)

Il Consiglio non approva.

Con questo punto i lavori sono conclusi. Buona serata a tutti. La seduta è chiusa.

---

L'adunanza termina alle ore 19:30.