Oggetto del Consiglio n. 2582 del 25 gennaio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2582/XIV - Approvazione di risoluzione: "Rimozione da parte del Consiglio di amministrazione di CVA degli incarichi conferiti al dott. Trisoldi e al dott. Giachino".
Rosset (Presidente) - Punto n. 25.01 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Con questa risoluzione, insieme ai colleghi di opposizione di ALPE e Gruppo Misto, riprendiamo l'iter cominciato nel passato Consiglio rispetto a quanto emerso fino a questo punto relativamente alla questione delle giranti acquistate dalla Water Gen Power da CVA e la conseguente convocazione in commissione dei vertici e dei tecnici soprattutto di CVA per chiarire la questione rispetto ai rendimenti famosi di queste giranti. I punti che ci sono nella presentazione di questa risoluzione per metà sono quelli che riprendono la mozione passata; sono state aggiunte alcune questioni relative a ciò che è emerso in commissione: in particolare, al fatto sostanziale che le prove di rendimento richieste da quest'aula alla società sono presenti solo per 3 delle giranti acquistate rispetto alle 30 complessive. Questo è un dato che ci ha lasciato sorpresi perché avevamo dei valori che però erano empirici, erano dei valori non suffragati dai fatti e volevamo avere riscontro dei fatti. I fatti dimostrano che non c'è stato, a nostro avviso, un riscontro tecnico rispetto ai dati stessi. A questo punto si chiama in causa chi in qualche modo ha gestito fino ad oggi la società, chi di fatto mantiene le redini di questa società e che ha gestito tutta quanta l'operazione sia prima che durante che dopo la gestione, l'acquisizione e successiva dismissione, peraltro non ancora conclusa, di Water Gen Power. Si chiede sostanzialmente quindi al Presidente della Regione per il tramite di Finaosta, che è la proprietaria della società, "di dare mandato al Consiglio di amministrazione di CVA per rimuovere dai rispettivi incarichi il dottor Trisoldi e il dottor Giachino visto il venir meno del rapporto di fiducia". Si dice questo perché alla fine si pensa chiaramente che questa società - che è la più importante che abbiamo, che è la società che genera più utili e quindi è quella vista con maggior riguardo da questo Consiglio, così come penso da tutti i valdostani - deve lavorare senza macchia, deve lavorare al massimo delle sue possibilità.
Io non voglio addentrarmi nelle questioni tecniche che ci sono perché saranno i colleghi che sicuramente lo faranno meglio di me, però la questione che viene evidenziata è tutta qui: se vogliamo avere contezza di ciò che abbiamo e avere dei risultati coerenti, dobbiamo essere sicuri che le cose che vengono fatte all'interno della società siano fatte nella totale trasparenza e soprattutto nel totale interesse della società stessa. In questo caso abbiamo rilevato, dati alla mano, che ciò non è stato fatto, di conseguenza chiediamo questo. Nei vari impegni chiaramente chiamiamo in causa anche il Presidente Rollandin, perché noi riteniamo che sia lui che ha gestito in qualche modo con le nomine fatte ed è per questo che chiediamo a lui di fare la stessa operazione: di rimuovere tali nomine.
Credo che non è mai facile per nessuno chiedere determinate cose, però in questo caso è stato fatto in maniera molto chiara, è stato dato modo al Consiglio e anche a chi lavora in CVA di venire a spiegare in maniera esaustiva tutto ciò che gli veniva richiesto, quindi non è da parte di nessuno una ritorsione politica, è una presa d'atto tecnica del fatto che il rapporto di fiducia è venuto a mancare. Chiedo quindi a questo Consiglio un atto di responsabilità. Noi abbiamo a cuore - penso di poter parlare anche a nome dei colleghi - le sorti di questa società, di conseguenza non vogliamo in alcun modo creare un danno, ma al tempo stesso chi la gestisce deve farlo nel migliore dei modi e pensiamo che in questo caso abbia avuto delle mancanze. A questo punto credo che non ci sia altro da aggiungere se non lasciarvi alla discussione alla quale mi riservo poi di partecipare successivamente agli interventi dei colleghi.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Leggendo questa risoluzione del collega Cognetta, mi sembra di tornare un po' indietro nel tempo, perché sono tutte tematiche che negli anni abbiamo già discusso in quest'aula, abbiamo discusso in commissione. Come gruppo, su quanto viene riportato in questa risoluzione e anche su quanto viene riportato nell'impegno finale non si ha assolutamente niente da eccepire. Come dicevo già questa mattina, quello che preme al nostro gruppo è esclusivamente di sapere se il materiale che è stato acquistato, di cui si parla, di questo materiale cinese che viene usato adesso nelle centrali idroelettriche ha le caratteristiche adeguate per fare quanto dovrebbe svolgere. Purtroppo ieri abbiamo avuto una brutta sorpresa, perché quello che chiedevamo non ci è stato consegnato: si chiedevano le rese di tutto questo materiale, rese che d'altronde sono previste da tutti i contratti.
Io una cosa solo le chiederei, collega: di emendare questa risoluzione negli ultimi due commi. Si chiede al proponente la disponibilità di eliminare gli ultimi due commi della risoluzione che, dopo una discussione che c'è stata in maggioranza, non ci sembravano consoni e adeguati.
Presidente - Altre richieste di intervento? Ricordo che siamo in discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Volevo scusarmi con i colleghi, io mi sono sempre riferito al Consigliere Cognetta perché ha presentato la risoluzione, ma questa risoluzione è stata presentata anche dal gruppo di ALPE e dal Consigliere Gerandin. Volevo solo fare questa precisazione.
Presidente - È stato detto nella presentazione. Altre richieste di intervento? Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Se ho capito bene, almeno il gruppo UVP, poi non ho sentito l'espressione degli altri, però penso sarete concordi...mi sembra di capire che vogliate togliere dalla mozione non l'impegno, quindi ciò che viene poi deciso e votato, ma la parte precedente, ossia gli ultimi due punti: "visto che sia nella passata legislatura che in quella attuale molti consiglieri hanno evidenziato e reso noto al Governo regionale e al Presidente Rollandin tutti gli interrogativi relativi all'affare CVA-Water Gen Power; considerato le grandi responsabilità politiche ascrivibili al Presidente della Regione Augusto Rollandin", questi sono i due punti che verrebbero tolti. Se possiamo avere un minuto di sospensione per discuterne con i colleghi di opposizione...
Presidente - La sospensione è concessa.
La seduta è sospesa dalle ore 19:52 alle ore 19:54.
Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Ci siamo confrontati brevemente con i colleghi e siamo disponibili a fare questa modifica, quindi ad eliminare i due punti: il "visto" e il "considerato", com'è stato proposto dal collega Nogara, immagino che valga anche per tutti gli altri. Non so se poi prosegua la discussione, oppure no.
Presidente - Se non ci sono altre richieste di intervento, metto in votazione con la modifica accettata. Se nessuno chiede di intervenire, io chiudo la discussione. Dichiaro chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Era solo per capire se il Governo, o qualche rappresentante dello stesso prendeva la parola e sinceramente, dopo aver ascoltato il collega di maggioranza che ha messo in evidenza che la maggioranza avrebbe votato questa risoluzione, siamo interessati come gruppo ALPE, dato che in questi otto anni ci siamo interessati più volte di questo colosso di proprietà di tutti i valdostani, a sentire, ad ascoltare le riflessioni del Governo perché in questi otto anni sovente in quest'aula abbiamo diviso quali sono i ruoli tra Consiglio regionale ed Esecutivo: quello che mette in campo, fa eseguire le azioni e soprattutto detta l'agenda alle nostre società partecipate.
Qualche considerazione. Innanzitutto se questo Consiglio approverà - e da come ho capito lo si farà - questo documento, si certificherà nero su bianco il fallimento del percorso intrapreso, quanto meno sul terreno della Water Gen Power. Oggi il Consiglio regionale, al di là della modifica finale che abbiamo accettato, perché bisogna sapere anche fare un passo indietro eventualmente su certe dichiarazioni se poi la parte importante...qui si certifica nero su bianco il percorso intrapreso da quella commistione gestionale, politica, e dare corso all'input di qualche amministratore...oggi si mette un punto e a capo sul dossier Water Gen Power che la scelta è stata sbagliata. Il danno è pesante, è importante perché io penso che i colleghi di maggioranza non avrebbero mai sostenuto un impegno così violento e importante e non si giustificano le scelte e i passi che sono stati messi in campo in questi otto anni.
Colleghi, con questa mozione/risoluzione approvata indubbiamente da domani si aprirà un'altra partita estremamente importante, perché voi avete deciso di quotare un mese fa la società in Borsa, quindi mai come in questo momento noi pensiamo - e ne eravamo consci quando abbiamo presentato questa risoluzione - che ci debbano essere persone libere in posti importanti, via possibilmente persone che rispondono ad una persona e non a questo Consiglio regionale; è il momento in cui non devono esistere segreti, è il momento in cui la collegialità e la politica devono fare la sua parte, invece la Dirigenza deve fare la sua, ma soprattutto la battaglia che abbiamo fatto che va oltre questa risoluzione in questi otto anni con le persone in questione...non dobbiamo nasconderci dietro un dito, abbiamo con queste persone nominate dalla politica, fra queste pochissime persone...abbiamo sempre avuto delle grosse difficoltà ad avere un rapporto tra proprietà, Consiglio regionale e i nominati. Abbiamo avuto difficoltà ad avere delle informazioni importanti per poter espletare il nostro mandato con queste persone non perché le persone sono state cattive o non in grado, ma perché erano sotto copertura, perché non potevano fornirci degli elementi, perché qualcuno glielo impediva: questo è il passaggio principale.
Io penso che i colleghi di maggioranza votando la nostra risoluzione sappiano che oggi si chiude un percorso estremamente importante del colosso delle nostre società partecipate, è il metodo che va di mezzo, perché queste persone rispondevano a pochissime persone e non hanno mai risposto a questo Consiglio regionale, intendo risposto nei propri ruoli, sapendo perfettamente che abbiamo dei ruoli distinti: noi siamo degli eletti e dobbiamo legiferare e dare degli indirizzi e qualcun altro invece deve mettere in campo delle azioni e portare a casa dei risultati che devono essere ottimi.
Se ci sono delle zone non chiare, io penso che ogni eletto debba avere la possibilità di avere delle risposte puntuali, chiare, importanti perché altrimenti questo diventa un metodo e diventa soprattutto la prassi. Io penso che oggi votando questa risoluzione - da come abbiamo potuto capire, all'unanimità perché il collega deve aver parlato a nome di tutta la maggioranza - oggi si chiuda una prassi, speriamo un'era per quanto riguarda il rapporto nominato-eletto, che non ci sia più quel rapporto di natura personale privatistica ma ci sia quel rapporto di proprietà e i 35 del Consiglio tutto, al di là di maggioranza e opposizione...poi un'altra cosa è il discorso invece sulle scelte, sugli indirizzi, sulle scelte operative da mettere in campo anche dal punto di vista politico.
Termino il mio intervento come gruppo ALPE, spero che questo sia uno spartiacque importante, in questi anni non abbiamo potuto mettere in evidenza...perché c'era quella cappa, in questo caso i due Dirigenti in questione non potevano, perché sotto tutela, fornire a noi Consiglieri per espletare il nostro mandato di eletti quelle giuste informazioni per poter mettere in evidenza il lavoro che veniva fatto e che viene fatto all'interno della più importante società di proprietà di tutti i valdostani.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Penso che con questa risoluzione si giunge alla fine di un percorso che, a mio parere, bisognava avere il coraggio di affrontare prima. L'ho detto anche in commissione, l'ho detto nell'ultima commissione quando c'erano tecnici rappresentanti della Dirigenza. Forse questa società, che è il gioiello della Valle d'Aosta, andava gestita in altra maniera, ma soprattutto questa società doveva fare chiarezza sul percorso che nasce da lontano, quando si decide di costituire una società, di cui CVA viene a farne parte come socio, con l'intento di arrivare all'obiettivo finale: quello dell'affidamento diretto delle forniture. Poi le scuse del monopolio, "evitiamo il monopolio": si è evitato il monopolio e se n'è creato un altro, per cui alla fine si è arrivati a questa gestione a dir poco trasparente - ma penso sia un complimento in questo caso -, ad una società che gestisce e fattura milioni di euro.
La voglio fare molto breve: non si arriva a fare le scelte che sono state fatte in questi anni se non c'è la copertura politica, economica e finanziaria: politica significa che le persone che sono state nominate ai vertici facevano comunque riferimento ad una parte politica perché sono stati incaricati dalla politica, per cui le poche volte che siamo riusciti a ottenere...o si è provato a fare luce abbiamo avuto la sensazione o, meglio, la certezza che rispondevano quello che volevano perché la politica in un primo tempo non ci ha dato neanche la possibilità di verificare, non rispondevano neanche ai 116, erano terra di nessuno, per cui non dovevano rispondere se non a chi li ha nominati; economica perché comunque fa parte della galassia della nostra finanziaria regionale.
Un punto da chiarire sarà nel breve anche il ruolo di questa finanziaria regionale, perché tra gestione speciale e il fatto che comunque era questa finanziaria che andava a nominare i vertici, qualcosa da chiarire penso che nel breve ci sarà. Mi dispiace che quando si è parlato, nel DEFR prima e poi nella legge finanziaria, del discorso della quotazione in Borsa di questa società si sia sottovalutato il fatto che si era già deciso chi fosse che pilotava questo percorso di quotazione in Borsa. È stato detto in quegli incontri che abbiamo avuto che erano persone assolutamente all'altezza di questo percorso di quotazione. Oggi con questa risoluzione che presentiamo voi voterete le dimissioni di queste persone che erano il non plus ultra per il percorso della quotazione in Borsa, qualcosa da pensare c'è, però meglio tardi che mai.
Il gioiello è un gioiello che ha un valore patrimoniale, ha un valore assoluto per il sistema Valle d'Aosta, è un gioiello che va salvaguardato. Peccato che questa chiarezza si sia volutamente e politicamente, da parte di qualcuno, voluta fare con grande ritardo. Non ho null'altro da aggiungere se non: meglio tardi che mai, soprattutto augurando che questa chiarezza che si vuole fare e che, a seguito anche di quanto emerge per la società Casino, sia veramente un voltare pagina di una politica che mente sapendo di mentire.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (SA) - Esprimersi sull'operato delle persone non è né facile, né bello, ma il ruolo a volte ce lo impone, ci richiede anche di avere coraggio e ci richiama alle nostre responsabilità. La risoluzione presentata, sulla quale si è cercato di trovare una mediazione, credo che nasca da un percorso in cui sono state fatte tutta una serie di forniture per importi significativi, di procedimenti che non sono io nelle condizioni di giudicare, immagino che siano stati tutti effettuati nell'alveo della legittimità. Questo è anche un tema che ha interessato in diverse occasioni la discussione e il dibattito in questo Consiglio; è stata fatta in questi anni da parte dell'opposizione una forte attività ispettiva che non è riuscita nel suo intento di esaurire tutti i dubbi e a fornire ogni chiarezza a coloro che hanno alimentato queste iniziative. Abbiamo poi parlato questa mattina della seduta della commissione di ieri, dove sono intervenuti diversi colleghi che hanno espresso disagio, imbarazzo sia per la forma che per i metodi, e anche nei contenuti, però credo occorra fare qualche riflessione sull'argomento se vogliamo approcciarlo in modo costruttivo. A volte vengono creati degli aloni di mistero, di incertezza su degli argomenti e credo che questa sia un po' la conseguenza di una mancanza di dialogo e di confronto. Probabilmente ci fosse stato più dialogo, maggiore capacità a condividere, a mettere anche i Consiglieri nella condizione di poter fare il proprio lavoro, che è un lavoro di controllo, di monitoraggio, di valutazione dell'operato, delle attività svolte nelle società partecipate...a volte - e questo dobbiamo dircelo, l'abbiamo sottolineato anche questa mattina - non sappiamo se il nostro lavoro porta a dei risultati perché abbiamo delle difficoltà a poterlo svolgere.
Questa è una società che opera in ambito privatistico, ma è una società al 100 percento a capitale pubblico e credo che questo imponga anche al personale un'attenzione maggiore rispetto a quando si agisce in nome e per conto proprio. La società ha avviato un percorso di quotazione in Borsa, che abbiamo approvato con la recente finanziaria e io credo ancora adesso fortemente e fermamente in questa iniziativa, perché credo che consenta di aprire alla Valle d'Aosta una finestra verso l'esterno. Consentirà di migliorare le condizioni in cui si sviluppa la nostra economia, dare la possibilità di avere dei rapporti con l'esterno della Valle d'Aosta per creare sviluppo e occupazione. Credo pertanto che siamo chiamati a fare una valutazione di carattere complessivo, ma sempre nell'interesse della società, sempre nell'interesse dell'azionista, che è la Valle d'Aosta; sempre nell'interesse dei valdostani per cercare di creare le migliori condizioni per garantire lo sviluppo e l'azione di questa società sul mercato.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Questo argomento risulta essere quello più sensibile tra quelli discussi questa sera, certo la Maison du Val d'Aoste e la commissione speciale hanno una loro rilevanza anche politica, ma su CVA sono state spese delle ore in discussioni, sono state fatte delle battaglie, anche politiche, anche dal nostro gruppo quando eravamo in minoranza e oggi che siamo in maggioranza crediamo anche di aver posto tra gli argomenti in discussione e tra gli argomenti anche presenti nel programma allargato di maggioranza questo tema in maniera molto chiara. Io ricordo che il collega Donzel nella scorsa legislatura affrontò per conto del gruppo l'argomento, anche addentrandosi in questioni tecniche. Oggi noi non siamo qua e non vogliamo fare - come ha detto il collega Marquis - del giustizialismo, è molto delicato quando ci si addentra in delle valutazioni personali e forse nemmeno abbiamo noi legislatori, noi Consiglieri - quanto meno io parlo del nostro gruppo, poi ci sono dei colleghi che hanno approfondito molto l'argomento, quindi evidentemente le hanno acquisite nel tempo - quelle competenze tecniche adeguate che qualche collega probabilmente ha più di noi.
Crediamo che la responsabilità di disfunzioni, di eventuali problematiche, anche solo magari di una comunicazione tra l'azionista e la Dirigenza e tra coloro che sono nominati direttamente dall'azionista, debba essere in qualche modo analizzata, svelata e alla fine bisogna assumersi noi, che siamo i rappresentanti della proprietà, la responsabilità delle decisioni. Noi l'abbiamo detto nel caso di Frigerio, io lo ripeto tutte le volte che c'è da ragionare sulle decisioni anche in merito ai vertici...noi dicemmo all'epoca che chi veniva e chi aveva la responsabilità di vertice doveva fare un passo indietro perché è vero che non tutte le responsabilità possono essere ascritte ai vertici e ai dirigenti, ma esiste un principio quello proprio della vigilanza ed è un principio sacrosanto - io credo -, che è quello di portare la parola dell'azionista, che non può non essere tenuto in considerazione.
Oggi noi quindi siamo qui a votare questa risoluzione e a chiedere che venga investito il CdA di CVA di rimuovere dai rispettivi incarichi i dirigenti e la persona che ricopre oggi, per conto della Regione, la responsabilità di condurre l'azienda, anche in ottemperanza - l'ho detto prima e lo ripeto adesso - ad un principio contenuto nel nostro programma di legislatura che era un principio - il nuovo programma di maggioranza - legato alla valorizzazione e all'attualizzazione della mission di CVA.
Per quanto ci riguarda, la valorizzazione e soprattutto l'attualizzazione richiedono energie nuove, idee nuove, richiedono anche poi che ci sia un accordo negli equilibri di maggioranza e negli equilibri di governo, quindi a noi interessano i risultati. Crediamo che, dopo che questa risoluzione verrà votata, ci si dovrà muovere speditamente, si dovrà essere molto rapidi nell'individuare una nuova governance perché è un momento estremamente delicato, è un momento in cui CVA decide di fare un passo importante, che è il passo proprio della quotazione in Borsa. È necessario quindi che su questo argomento ci sia la massima celerità e poi anche la massima condivisione e quindi si proceda per il bene dell'azienda, che credo sia - qualcuno lo ha definito - uno dei gioielli della Valle d'Aosta, credo che sia una buona azione, un'azione per il bene di tutta la comunità.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano, ne ha facoltà.
Restano (PNV) - Il gruppo che rappresento è un gruppo che intende portare un cambiamento nel panorama politico, nel modo di determinare le decisioni, di confrontarsi e quindi di certo non si oppone ai rinnovamenti, anzi li vede di buon grado, soprattutto quando la politica sa assumersi le proprie responsabilità e le conseguenti decisioni. Non è di molte ore fa che in audizione, due giorni fa, qualcuno ha sottolineato che nel mondo della politica è consuetudine prendere delle decisioni, ma mai le conseguenti valutazioni; è stato detto: "mai nessuno paga". In questo caso non si vuole fare il processo alle persone, però è stata fatta una serena valutazione e soprattutto valutate le responsabilità di una Dirigenza che ha delle responsabilità gestionali, di rappresentanza, ma ha anche altresì il dovere di rapportarsi a quello che si chiama l'azionista di maggioranza in quest'aula, quindi al Governo, ma alle istituzioni che rappresentano il Consiglio. Ciò non sempre è avvenuto nelle dovute maniere, oggi il Consiglio ha preso atto di tutti questi risultati e ha assunto le proprie decisioni e noi, insieme al Consiglio, abbiamo determinato questa scelta.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, chiudo la discussione generale. Metto in votazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
I lavori terminano con questo punto all'ordine del giorno. La seduta è chiusa.
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L'adunanza termina alle ore 20:20.