Oggetto del Consiglio n. 2583 del 7 febbraio 2017 - Resoconto
OBJET N° 2583/XIV - Communications du Président du Conseil régional.
Rosset (Président) - Con 31 presenti, iniziamo i lavori.
Je vous communique que la proposition de loi suivante a été déposée à la Présidence du Conseil:
- Proposition de loi n. 100 présentée par les conseillers régionaux La Torre, Cognetta, Chatrian, Gerandin, Fabbri, Marquis, Fosson et Grosjean le 6 février 2017: "Disposizioni urgenti per il risanamento finanziario della Casino de la Vallée S.p.A..", à l'examen de la deuxième et de la quatrième Commission.
Je vous informe aussi que, à partir du 25 janvier 2017, les réunions suivantes ont eu lieu:
Bureau de Présidence: 2
Conférence des Chefs de Groupes: 1
Ie Commission: 1
IIe Commission: 1
IIIe Commission: 1
IVe Commission: 1
Ve Commission: 1
Prima di iniziare i lavori, permettetemi di commemorare la scomparsa di Francesco Salzone, mancato all'affetto dei suoi cari il 31 gennaio scorso. Francesco Salzone è stato consigliere regionale della Stella Alpina per due legislature dal 2003 al 2013. Uomo dalla profonda umanità, di lui ricordiamo la giovialità, la voglia di mettersi in gioco, ma anche l'impegno politico, sociale e personale, in ultimo nella lotta alla malattia che lo ha portato via. Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari e la più sentita partecipazione per questa grave perdita.
Ha chiesto la parola la consigliera Fontana, ne ha facoltà.
Fontana (PD-SIN.VDA) - A nome mio e del gruppo PD-Sinistra VDA vogliamo esprimere il nostro grandissimo dispiacere per la scomparsa del collega e amico Francesco. Lo ricordo come una persona solare e sempre pronta ad aiutare il prossimo: aveva sempre una parola di conforto per tutti. Politico di lungo corso, molto pacato e aperto, virtù che lo hanno sempre contraddistinto e caratterizzato. Anche se avevamo idee politiche diverse, era sempre disponibile al confronto per il bene della comunità valdostana. Nonostante la sua malattia, non si è mai arreso. Anche nella sua ultima battaglia più difficile, ha saputo dimostrare un grande coraggio e tanta umiltà. Il nostro pensiero va alla sua famiglia, che lo ha sempre sostenuto fino alla fine. Voglio dirti che ci mancherai tantissimo: ciao, Franco!
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (SA) - Iniziava quarant'anni fa la nostra esperienza politica nel Partito Repubblicano con Piercarlo e con te, caro Franco. Voi due un po' più grandi, amici da sempre, ma tutti e tre pronti a operare per il bene della nostra città prima e della nostra regione poi. Da allora, presenti e vincenti in ogni appuntamento elettorale, abbiamo contribuito a far crescere la nostra forza politica con l'entusiasmo della gioventù, capaci di contagiare molti giovani desiderosi di impegnarsi per la nostra comunità. Così, tra l'altro, si chiamava il nostro giornale: "La Comunità Valdostana". Questo era il nostro DNA, questo l'impegno che abbiamo poi portato in Stella Alpina.
Caro Franco, tutti in questo Consiglio hanno conosciuto le tue capacità, le tue doti umane, la tua abnegazione, il tuo saperti spendere per i più deboli e per i bisognosi, per la tua voglia di confrontarti con tutti da vero democratico, senza mai considerare l'avversario un nemico. Tutti in questo Consiglio conoscono il tuo cursus honorum, tutti hanno avuto modo di apprezzarti e la grandissima partecipazione alle tue esequie è stata lì a dimostrarlo.
Ci mancherai, mi mancherai, caro Franco! Ti prometto che farò tesoro di quello che ho imparato da te e di quello che mi hai detto negli ultimi giorni della tua vita, e a questo mi atterrò nel mio mandato. Ciao, Franco: ti salutano gli amici, il movimento della Stella Alpina e il gruppo consiliare.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - A nome mio e di tutto il gruppo di ALPE, ci uniamo al ricordo del nostro collega Franco e porgiamo alla sua famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze.
La scorsa legislatura ho avuto modo di confrontarmi con Franco, avendo dei ruoli opposti e diversi, con anche delle origini e dei percorsi completamente differenti, ma c'è sempre stata quella voglia da una parte di ascoltare, dall'altra di sapere e conoscere il perché di certe posizioni, il perché di certe proposte, il perché della differenza che c'è, all'interno di questa piccola comunità che è la Valle d'Aosta, tra chi - è questo un passaggio su cui più volte ho scherzato con lui nella passata legislatura - vive in montagna e vive la montagna, e chi invece ha fatto una scelta di vivere nel nostro capoluogo, nella città di Aosta.
Io me lo ricordo così. Avevamo dei ruoli e dei percorsi completamente diversi, ma comunque era una persona che politicamente sapeva ascoltare e sovente sapeva anche fare qualche passo indietro, nel momento in cui non conosceva fino in fondo le esigenze di chi invece aveva dei percorsi e delle necessità diverse rispetto alle sue, soprattutto nella passata legislatura 2008-2013, durante la quale il sottoscritto e il gruppo di ALPE hanno avuto la possibilità di confrontarsi con lui. Quindi lo ricordiamo: ciao, Franco.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Fosson, ne ha facoltà.
Fosson (PNV) - Anch'io voglio dire due parole, a nome mio e del mio gruppo, per ricordare l'amico Francesco Salzone. Uomo sicuramente intelligente, acuto e aperto al dialogo: era un piacere rapportarsi con lui. Oltre a quello che hanno detto i colleghi, io vorrei parlare del periodo della malattia e della prova, un periodo arrivato in modo improvviso e senza annunci. Ha affrontato questo problema con consapevolezza. Dopo la diagnosi e il responso di non operabilità fatto qui in Italia nel nostro ospedale, non si era arreso ed era andato anche in giro per l'Europa, lui e la sua famiglia, per cercare un centro di chirurgia epatica che potesse affrontare il problema. Dopo alti e bassi, dopo risposte di un certo tipo subito negate, è risultato che la malattia non era sottoponibile a un intervento chirurgico. Ma anche allora non si era arreso e ha intrapreso con forza la strada della chemioterapia, un percorso difficile, duro, ma che lui aveva sostenuto anche con una certa ilarità, come era capace di fare.
Vorrei sottolineare la lucidità, ma anche l'obiettività con cui ha affrontato questo percorso, che è stato di esempio a me e penso a molti altri, con un coraggio sostenuto da principi ben precisi, chiari e non confusi. Le grandi domande sul senso della vita e della malattia erano ben presenti nel suo ragionamento: ci siamo incontrati in ospedale alcune volte e lui mi ha raccontato tutte queste cose. Questo raffronto e rapporto con il mistero mi ha colpito molto, e lo ricorderò soprattutto per questo.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Fabbri, ne ha facoltà.
Fabbri (UVP) - Ci associamo anche noi come Union Valdôtaine Progressiste e io personalmente nell'esprimere le condoglianze alla famiglia, al gruppo politico valdostano e a tutta la società valdostana, per questa perdita di un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita al benessere e allo sviluppo della nostra società.
Io politicamente non l'ho conosciuto, anche perché allora non mi occupavo troppo di questo aspetto della vita sociale. Quello che posso dire è che è stato un uomo che ha affrontato con coraggio la vita. L'ha affrontata con coraggio una prima volta, quando purtroppo ha avuto una disgrazia che lo ha segnato profondamente, io credo: l'avevo conosciuto in gioventù e so la sofferenza che ha avuto in quel momento, e che gli ha insegnato quanto la vita fosse preziosa e da affrontare con coraggio. Quel coraggio lo ha nuovamente dimostrato nel sopportare la malattia e nell'affrontarla, come ha detto adesso il nostro collega. Per cui, dal punto di vista umano noi esprimiamo solidarietà e avremo anche un esempio da seguire, per quando le difficoltà della vita si presenteranno a ciascuno di noi.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Farcoz, ne ha facoltà.
Farcoz (UV) - Ceux qui, tout comme moi, sont à leur premier mandat au sein de ce Conseil n'ont pas eu la possibilité de partager le travail quotidien dans cette institution avec Salzone, qui a été membre de l'Assemblée régionale de 2003 à 2013. Cependant, sa renommée dépassait bien les frontières de ce palais. À chaque rendez-vous important de l'agenda politique, où la négociation et le dialogue entre forces devaient démarrer, il comptait dans la délégation de Stella Alpina. Tous ceux qui l'ont connu dans le temps ont pu apprécier sa forte capacité politique.
La réponse aux exigences des gens était pour lui la traduction pratique de cette vision, comme peuvent bien le témoigner les collègues au sein de cette Assemblée qui avaient partagé avec lui les premiers pas dans la politique, avant de la Ville d'Aoste et après de la Région. Tant qu'en qualité de président de l'organisme qui aujourd'hui est nommé ARER qu'en en qualité d'élu régional, il s'est mis en évidence pour une contribution spontanée et offerte toujours en regardant à la substance plus qu'à la forme. C'est pour cela que le groupe de l'Union Valdôtaine s'associe aux condoléances à sa femme, à toute sa parenté et au groupe de Stella Alpina en particulier.
L'Assemblea si alza in piedi e osserva un minuto di raccoglimento.
Presidente - Proseguo le comunicazioni portando a conoscenza dell'Assemblea il ricorso in appello della dottoressa Maria Grazia Vacchina. In data 25 gennaio 2017 è stata trasmessa alla Presidenza del Consiglio copia della sentenza, con la quale la II Sezione giurisdizionale centrale d'appello della Corte dei conti ha respinto l'appello di Maria Grazia Vacchina in materia di riconoscimento dell'assegno vitalizio previsto per i consiglieri regionali, nell'ambito delle funzioni di Difensore civico da lei espletate in passato. Copia del dispositivo è a disposizione dei consiglieri presso la Segreteria generale.
Porto a conoscenza che il 3 febbraio scorso il consigliere Cognetta ha comunicato il ritiro dell'interpellanza iscritta al punto n. 17 dell'ordine del giorno di questo Consiglio.
Venerdì 3 febbraio, a seguito dell'impegno assunto durante l'ultima adunanza del Consiglio, ho convocato i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti al fine di fornire alcuni chiarimenti in merito ai ruoli degli organi consiliari. In particolare, ho provveduto a distribuire due memorie: la prima riguardante le consultazioni e le audizioni delle Commissioni, la seconda in merito alle conseguenze derivanti dall'inosservanza delle leggi.
Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Vorrei chiederle, a nome del gruppo di ALPE, se in queste due settimane ha avuto modo di confrontarsi con i principali responsabili della Finaosta, dato che si era assunto l'impegno di sentirli, convocarli o confrontarsi con loro, perché a oggi la legge n. 20, approvata a metà novembre, non è ancora applicata e i siti delle varie società partecipate non pubblicano ancora gli esiti delle forniture, dei servizi e dei lavori. Due settimane fa lei si era preso l'impegno, come Presidente del Consiglio, di fare da garante, visto che a oggi la legge non è ancora applicata. Se può gentilmente informare l'Assemblea.
Presidente - Io voglio ricordare all'Assemblea che esiste la divisione dei poteri: quello legislativo legifera e agli altri il compito di rispettare le leggi. Questa Assemblea ha legiferato, ma il compito di rispettare tali leggi sta all'organo preposto. Non ho altri metodi per poter imporre l'applicazione della legge. Da questo punto di vista, il mio mandato si ferma a questo potere.
Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Io non ho parlato di poteri, io ho semplicemente chiesto a lei, in quanto Presidente del Consiglio, se ha dato corso a quella verifica e a quell'impegno che si era assunto due settimane fa: non so se poteva convocare, o se ha potuto magari scrivere una lettera ai vari responsabili. Sta di fatto che a oggi la legge approvata a novembre in quest'aula non viene applicata.
Presidente - Come già riferito, se non viene applicata, qualcuno dovrà poi rispondere di questa mancata applicazione della legge. Il mio compito si ferma al ruolo che mi compete.
A proposito del rispetto dei tempi di deposito di interrogazioni, interpellanze e mozioni, il 3 febbraio scorso ho trasmesso una lettera ai consiglieri regionali, nella quale ricordo i termini per la presentazione di tali iniziative, invitando al rispetto delle norme del Regolamento interno all'Assemblea, al fine di garantire un buon funzionamento dell'istituzione. Conseguentemente a una riunione con i capigruppo, considerato che questo rispetto difficilmente viene mantenuto, ho ritenuto opportuno sollecitare con una singola comunicazione.
Venerdì 3 febbraio il Difensore civico della Valle d'Aosta Enrico Formento Dojot si è insediato negli uffici di via Festaz 52, ad Aosta, dopo la sua elezione per ulteriori cinque anni disposta dal Consiglio nell'adunanza dell'11 gennaio scorso. A nome mio personale e del Consiglio, formulo a Enrico Formento Dojot i nostri migliori auguri di buon lavoro, oltre che un ringraziamento per l'attività già svolta durante gli ultimi cinque anni che, con il suo impegno e la sua professionalità, è riuscito a consolidare la figura del Difensore civico, diventando un riferimento per la comunità valdostana.