Oggetto del Consiglio n. 2313 del 28 luglio 2016 - Resoconto
OBJET N° 2313/XIV - Renvoi à la prochaine réunion du Conseil régional de la résolution: "Constitution d'une commission spéciale du Conseil pour les réformes institutionnelles".
Rosset (Presidente) - Punto n. 17.01 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Con correttezza il collega Chatrian aveva chiesto in merito a questo punto. Di questo avevamo parlato nella riunione con tutti i Capigruppo e con i gruppi, sono emerse comunque delle esigenze di approfondimento, soprattutto su...non solo il modo, la composizione, la presenza o meno di alcune figure, per cui chiediamo di rinviare alla prima riunione di settembre.
Nel contempo cominceremo a lavorare su come - com'è stato fatto in altre Regioni - si possa affinare e, senza dover fare altre sospensioni, chiederemo di fare anche prima una riunione tra tutte le forze, con tutti i gruppi, in modo da non avere una discussione soprattutto su come organizzare, tenendo conto che è una commissione che ha una rilevanza di alto profilo. Chiediamo quindi di avere questo lasso di tempo per poterci organizzare in modo corretto.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Capiamo le difficoltà che ci possono stare in tutte le famiglie. Il collega Farcoz ieri e oggi mi aveva pressato su questa cosa, che doveva essere assolutamente approvata oggi ed essere operativa da domani mattina, tant'è vero che ho detto che noi su questo, come gruppo ALPE, non solo ci siamo, ma vogliamo portare il nostro apporto, vista la situazione, visto anche il referendum in essere, poi non sto ad elencare l'importanza dal punto di vista politico e da autonomista penso che sia basilare nella sfida del futuro.
Spiace constatare che se il tema è così importante, così rilevante, colleghi di maggioranza o di maggioranza nuova, che non riusciate a trovare una sintesi su un Presidente, su qualcuno che traghetti questa importante commissione, dal momento in cui siete stati voi a proporci la risoluzione - come ha detto bene lei ieri e oggi - non trovare una sintesi su una Presidenza di questo genere fa un po' specie, e non utilizzo altri vocaboli perché non ha nessun senso.
Termino dicendo che è brutta la pagina che avete comunque deciso di mettere in atto, colleghi, e soprattutto mi rivolgo a quelli con cui abbiamo fatto delle battaglie istituzionali in questi tre anni, che non sia la minoranza a decidere il suo candidato e ad eleggere chi indica è brutto dal punto di vista istituzionale. Questo era successo la volta scorsa - prima non l'ho detto, mi perdoni il Presidente Rosset - ma quando sento da chi vuole giocare a farci delle lezioni, o a deviare la questione, non lo accetto sinceramente, perché noi abbiamo indicato il collega Alberto Bertin come ALPE e la maggioranza ha deciso di votare un altro non indicato, non candidato dell'opposizione. Qui non è una guerra tra opposizioni, ma la correttezza istituzionale non c'è stata e la questione è vostra, non nostra. Prima non l'ho detto, volevo dirlo soprattutto per chi ci ascolta. Se correttezza istituzionale è, il gruppo ALPE, il gruppo più numeroso all'opposizione indica il Vicepresidente e la maggioranza volutamente nei suoi giochetti di Porta Palazzo decide di deviare la questione. Non l'ho detto prima, ho voluto, soprattutto per chi ci ascolta, riportare cos'era successo qualche settimana fa. Siamo ben contenti in questo momento di stare fuori dalle vostre bagarre, ma, per favore, non venite a farci il giochetto delle tre carte, sono cose vostre.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.
Bertin (ALPE) - La questione della revisione dello Statuto è una questione seria ed è triste constatare che questa commissione non si costituirà per difficoltà di un parto dovuta a questioni esclusivamente di equilibrio interno alla maggioranza a 27, che non riesce a trovare una sintesi e che dimostra qual è l'operato. Era facile immaginare, peraltro avevo anche detto che 15, 18, 27, se non si ha una visione e un programma politico da realizzare, i problemi sorgeranno sempre, sorgono anche su una questione seria come questa.
Stamattina ci avete presentato una risoluzione di maggioranza e questa sera ci chiedete di rinviare la cosa e il fatto che non siete in grado di governare pare sempre più tristemente evidente. Sulla commissione speciale in sé, peraltro annunciata dal programma di maggioranza, attraverso addirittura una legge che avrebbe dovuto istituire una Costituente, dalla legge per la Costituente scritta nel programma di maggioranza, forse ispirata alla kermesse di Cogne inventata dall'UVP l'anno scorso, siamo un po' più modestamente...e giustamente a mio avviso, alla volontà di realizzare una commissione speciale...neanche una commissione speciale. Tra l'altro, si sarebbe istituita questa commissione in un contesto poco chiaro, nel quale non si sa quando ci sarà il referendum confermativo, con difficoltà di ogni genere, ma avete voluto farla, ma neanche capaci...e bisogna dire che questa incapacità è la cifra di questa nuova-vecchia maggioranza.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Mi dispiace, ma lo dico con un po' di amarezza, perché prima stavo sorridendo quando è stata presa la parola ed è stato detto che una commissione così importante come quella per la revisione dello Statuto non poteva decollare perché non c'era stato tempo di ragionare sulla sua composizione. Adesso ragionandoci bene un po' di amarezza mi rimane, perché penso che una riforma così importante come la riforma dello Statuto non debba mai essere solo ed esclusivamente un posto di poltrone, di visibilità, un posto che faccia parte di trattative politiche, proprio perché sulla riforma dello Statuto se non sapremo e non saremo in grado di parlare con voce unanime, probabilmente perderemo una grande occasione nell'interesse dei valdostani, per cui è amarezza la mia, perché da altre parti in una fase così delicata, mentre qui si parla di riforme costituzionali, stanno portando a casa dei risultati, noi stiamo ancora qua a discutere di chi farà parte di questa commissione speciale.
È tempo perso che potrà costare caro anche alla Valle e ai valdostani e, al di là di quelle che possono essere ambizioni personali, ambizioni politiche o posti da spartire, aveva ragione il collega Bertin: forse eravate più incisivi quando eravate a 18, perché probabilmente si decideva in meno e soprattutto si decideva prima. Non sempre i grandi numeri poi corrispondono a grandi risultati, mi dispiace.
Il Consiglio prende atto del rinvio.
Presidente - Non ci sono altre richieste, quindi chiudiamo i lavori di questo Consiglio.
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L'adunanza termina alle ore 21:40.