Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1406 del 30 luglio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1406/XIV - Reiezione di risoluzione: "Tutela degli interessi della Valle d'Aosta nei confronti di RFI S.p.A. in relazione alla chiusura del passante di Torino".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

In conclusione di un Consiglio abbastanza lungo arrivano tre risoluzioni sicuramente di importanza, per quanto ci riguarda, per gli interessi delle persone che rappresentiamo e i bisogni anche delle persone che rappresentiamo. La questione del passante è stata oggetto di due discussioni in Consiglio regionale, probabilmente, essendo anche un po' distante da noi questa questione, non è così facile trovare né la concentrazione, né la voglia di discuterne. Il passante di Torino è il tunnel che ha portato...che ha tolto dalla superficie stradale i treni che arrivavano a Porta Susa e che collegavano direttamente, per quello che ci riguarda, Aosta. Con la costruzione del passante e con l'apertura nel 2009 e 2012 poi definitiva la Valle d'Aosta ha perso un pezzo importante dei suoi collegamenti ferroviari, che già non erano di grande livello.

Perché sollecitiamo un ragionamento e un approfondimento con una risoluzione su quest'argomento? Perché c'erano lettere ufficiali - e sono le lettere che abbiamo richiesto -, c'erano documenti ufficiali che dichiaravano da parte di RFI che per la Valle d'Aosta - e sono documenti che, se avete piacere di leggere, sono qua, l'Assessore li conosce... - la costruzione del passante, ma soprattutto l'apertura del passante non avrebbe comportato ostacolo al collegamento diretto. Il problema qui non è cosa abbiamo fatto come Valle d'Aosta, ma cosa non abbiamo fatto. RFI si è trovata nella condizione di dire a noi che non ci sarebbero stati problemi, è stata aperta questa benedetta indagine, sono stati prorogati i passaggi dai treni termici ai soli Minuetto e poi dopo ci siamo trovati ad un certo punto con l'indagine che si è conclusa e l'impossibilità di continuare a passare.

La progettazione e le dichiarazioni fatte alla Valle d'Aosta quindi sono state smentite poi dalla costruzione del passante e noi ci siamo trovati...soprattutto gli utenti si sono trovati a vedersi complicare la vita dapprima con la rottura di carico a Chivasso e poi con la rottura di carico ad Ivrea. Ad Ivrea nel 2006 è arrivata l'elettrificazione, dati che ho già detto qui, cos'è successo alla Valle d'Aosta dopo? Prima intanto avevamo chiesto di poter...la sicurezza nell'acquisto dei bimodali, ai quali avevamo partecipato, se non ricordo male, Assessore, per una quota intorno ai 5 milioni di euro, la sicurezza che i Minuetto...scusate, prima di partecipare all'acquisto del materiale rotabile, avevamo chiesto anche che i Minuetto non avessero avuto dei problemi e ci era stato risposto appunto di no. Dopo la chiusura del passante - ed è questo il fatto che, secondo me, va fatto rilevare e speriamo che, come maggioranza, abbiate voglia di prendere in mano la questione seriamente - la Valle d'Aosta, l'Assessore in primis si è trovato nella condizione di riconvertire una programmazione, noi avevamo un accordo di programma, quello del 2007, che prevedeva degli investimenti sull'elettrificazione e sull'ammodernamento della linea. Quei soldi sono stati presi, perché non potevamo più transitare con i nostri minuetto, arrivare a Torino...sono stati presi, sono stati utilizzati per acquistare...anzi per fare la gara - perché l'acquisto non abbiamo ancora capito se si è concluso o no - per i treni Minuetto e siamo rimasti completamente sprovvisti di risorse per ammodernare la linea, quindi oggi ci troviamo beffati e non ci siamo ancora ribellati a questa beffa.

Se ben provocatoriamente diciamo all'Assessore di togliersi da questo dossier, quindi non è un attacco tanto alla maggioranza: è una richiesta di attenzione da parte vostra a far sì che si apra una seria vertenza contro RFI. RFI in questo caso ha danneggiato la Valle d'Aosta, ha danneggiato soprattutto i valdostani, ha danneggiato il nostro sistema di trasporto, il nostro collegamento di Torino. Perché da allora ad oggi non abbiamo voluto prendere in esame questa questione? Perché da allora ad oggi non siamo riusciti a fare qualche cosa quanto meno per obbligare RFI ad andare con noi a cercare dei piani di investimento sicuri nel tempo?

Il dato dell'elettrificazione di Ivrea lo ricordo solamente per dire che nel 2006 si è conclusa l'elettrificazione di Ivrea, 10 anni dopo noi non sappiamo che cosa faremo del nostro trasporto ferroviario proprio perché quest'errata progettazione, quest'errata costruzione ci mette in condizione di non poter usare neanche il materiale rotabile che oggi abbiamo. Il tutto è partito da un'interrogazione-interpellanza del collega Nello Fabbri che chiedeva: "proviamo a capire se possiamo limitare l'inquinamento prodotto dai Minuetto", poi, approfondendo la questione la questione, la questione si è rilevata quella che vediamo oggi, no?

Nell'impegno noi diciamo: intanto affrontiamo questo dossier seriamente, obblighiamo RFI a dirci perché non vuole trovare delle soluzioni, perché la possibilità non era solo quella di impedire il passaggio dei treni termici: era quella di intervenire sull'impianto di ventilazione, migliorare l'esecuzione delle opere, che oggi non sono ancora collaudate. C'è - l'ho ribadito ieri - un articolo recente, di fine luglio che dice che oggi le opere non sono ancora collaudate. Allora c'è il tempo di investire in tecnologia da parte di RFI e di riaprire una discussione, oppure ci deve essere da parte di RFI l'impegno a portare il piano di ammodernamento e di elettrificazione della linea in un carattere di urgenza e di aiutarci ad uscire da quest'isolamento totale. Se non c'è la volontà né di fare una cosa, né di fare l'altra, noi riteniamo che si debba approfondire la questione anche a difesa di una tutela legale della Valle d'Aosta. Abbiamo speso dei soldi per acquistare prima e acquistare dopo, ci siamo spogliati da investimenti che avevamo, quindi cosa facciamo ora di queste risorse che abbiamo impegnato? Come vogliamo uscirne fuori? La risoluzione vuole aprire un dibattito in questo senso e soprattutto vuol sollecitare ancora una volta l'Assessore a dare un segno in qualche maniera che c'è voglia di fare qualcosa.

Subentrare a questo dossier quindi vuol dire che, a nostro avviso, in questi cinque anni non si è fatto nulla a riguardo di questo problema, che è stato veramente un problema delle persone che hanno dovuto utilizzare il treno e oggi ci troviamo in una situazione di debolezza estrema perché non abbiamo né risorse, né collegamento.

Presidente - Grazie per l'illustrazione. Apriamo la discussione generale. Ci sono interventi? Se non ci sono interventi, chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

Quest'argomento è stato affrontato diverse volte. Cercherò solo di dare qualche elemento per valutare quanto dice il collega Bertschy, che sicuramente dice una cosa condivisibile: che questo lavoro di fatto ha penalizzato la comunità valdostana, ma non ha penalizzato solo la comunità valdostana, ha penalizzato tutti i treni che passano per Porta Susa, tutti i treni che arrivano da Biella sono treni che arrivano da una tratta non elettrificata e che obbligatoriamente producono delle rotture di carico.

Il passante di Torino è stato fatto per risolvere un problema della città di Torino e il progetto non è mai passato sui tavoli dell'Amministrazione regionale in quanto Ente decisorio. Il ragionamento che è stato fatto a suo tempo dicendo: "ma siete sicuri?" è un ragionamento che anche nella valutazione degli uffici difficilmente può permetterci di avere una vittoria, ma molto facilmente ci potrebbe procurare un danno per una lite temeraria, perché noi non abbiamo nessun ruolo. I contenziosi nell'ambito dell'Amministrazione regionale ovviamente vengono valutati anche con gli uffici legali, perché il dato di fatto è sicuro, il fatto di non avere un passante agibile per i treni termici è un problema per noi, ma vi assicuro che, a fronte di tutto questo disagio, gli uffici, il sottoscritto, la parte politica ha fatto tutti gli approfondimenti. Da nessuna parte è emersa una minima speranza, una minima possibilità per risolverlo, anche perché, quando hanno risposto, non è stata solo una risposta, c'era uno studio fatto da ITALFER, che lei sicuramente avrà visto, dove addirittura si diceva che, passando i treni nel passante, quel vortice avrebbe generato una corrente utile a portare via tutti i gas di scarico e tutto questo quindi è stato ampiamente supportato da valutazioni tecniche poi rivelatesi deboli o addirittura infondate e fu l'intervento della Magistratura che produsse poi l'obbligo di bloccare qualsiasi tipo di transito. Ecco che capendo il ragionamento che è stato fatto - così come quello di chiedere la possibilità di far transitare i treni Minuetto o anche quelli di nuova generazione, perché via via che l'evoluzione tecnologica procede gli inquinamenti diminuiscono - l'istanza ha avuto un "no" totale, si dice: "tutti i treni termici, indipendentemente dal fatto che siano euro 4 o euro 5", ecco perché, da questo punto di vista, tutti gli uffici e tutti i tecnici che hanno analizzato i dossier ci hanno dichiarato che non c'è nessuna possibilità di poter avviare un contenzioso.

Presidente - Grazie Assessore. Ci sono interventi? La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - È diventato un passante tra l'Assessore e il sottoscritto quest'argomento, ma non mi trova d'accordo. Intanto ha fatto bene a ricordare che ci sono altri treni di altri territori ed è proprio con questi che noi dovremmo allacciare delle alleanze per capire come stanno vivendo questa situazione, perché qui avete enunciato più volte, nel corso anche del dibattito sulla nuova maggioranza, la paura, il pericolo che il Piemonte interrompa un bel giorno il suo collegamento, costruisca una metropolitana leggera tra le stazioni di Chivasso o di Ivrea e interrompa questo collegamento tra Aosta e Torino, quindi motivo in più per lavorare al riguardo di un collegamento diretto è questo che avete enunciato in quella fase.

Io non capisco qual è la paura di prendere carta e penna e cominciare a scrivere a RFI: "avete sbagliato a progettare, avete sbagliato a costruire, ci avete creato un danno, ci avete lasciato in braghe di tela e noi abbiamo speso dei soldi per colpa vostra"...almeno dirglielo! Lei ha ricordato lo studio di ITALFER, poi tanto sono documenti che lei conosce, conosciamo un po' tutti...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...certo che c'è...c'è scritto! Ce l'hanno scritto loro che si poteva fare! Addirittura un grande progettista ha detto: "mano a mano che passano i treni elettrici puliscono l'area dal residuo di quelli a gasolio". Sì, ma chi l'ha scritto si prenderà le sue responsabilità o chi paga è sempre Pantalone, cioè l'ultimo, il cittadino? Alla fine per quell'errore progettuale le persone oggi, soprattutto i valdostani, ma anche i biellesi, come dice lei, si trovano ad essere fortemente penalizzati a perdere dei minuti tutti i giorni per strada, ad avere la paura di non rientrare, quindi che paura c'è di prendere carta e penna e scrivere a RFI? Non ho mica ancora detto di andare in tribunale, se la paura è questa...ma vi ho detto: prendete carta e penna e scrivete a RFI: "mettete a posto, fate un intervento tecnologico, o mettete a posto e aiutateci a trovare i soldi per l'elettrificazione della linea e per l'ammodernamento della linea", poi se ci diranno di no, valuterete se fare un'azione legale.

I punti sono in subordine: il primo è sostituirla da quest'incarico, perché la vediamo stanco su questo dossier, quindi magari con una nuova energia di qualcun altro si può fare qualcosa di meglio. Ripeto: non è questo il problema, l'importante è che la Valle d'Aosta dichiari a qualcheduno che i progetti non sono stati rispettati, ma ce li avete dati voi questi documenti qua, prendete questo e scrivete: "nel 2003 ci avete preso in giro, perché avete scritto quello, nel 2008 ci avete di nuovo preso in giro", loro ci diranno: "vabbè, ci piaceva prendere in giro quelli che usavano i treni a gasolio", poi decidiamo se fare un'azione legale, ma porco cane proviamo a sentire questo "Assessorino" del biellese, che conterà meno di quello del Piemonte, per dire qualche cosa? Vogliamo provare a far sentire la voce delle istituzioni valdostane, che da cinque anni vedono i loro poveri utenti perdere del tempo sulla ferrovia? Avremo la norma di attuazione tra un po', ma se abbiamo una macchina vecchia che non possiamo neanche sederci sopra, che cosa ce ne facciamo? Bravi, avete recuperato 120 milioni, li regaliamo a Trenitalia, che continua a darci un servizio sempre più scadente... Prima cosa che farei fossi Assessore, anzi fossi Presidente perché sostituirei l'Assessore in questo dossier, direi: "adesso apriamo un contratto, guardiamo il contratto e vediamo come mai io ti continuo a pagare 23 milioni dal 2011 in avanti, quando te mi fai salire e scendere la gente e non mi dai più la possibilità di collegarmi direttamente a Torino", poi loro ci direbbero: "non ce ne frega niente", perché tanto queste potenze nazionali non ascoltano il "solletico" dei valdostani, ma almeno la soddisfazione di dirgli in faccia quello che pensiamo! È questo l'atteggiamento politico che vorremmo vedere da parte sua, non vogliamo mica vederla in tribunale a testimoniare contro o a favore, ma prendete carta e penna e scrivete a nome dei gruppi UVP, ALPE, se ad altri non interessa, ma fate qualche cosa riguardo a questo, perché noi siamo distanti...Assessore, nel 2018 - tra l'altro, l'omologazione lei ci ha detto che c'è, speriamo che arrivi - risolviamo parzialmente i problemi coi treni bimodali! Sarà una scelta giusta o sbagliata, non ci torniamo sopra, ma risolviamo parzialmente i problemi. Quei soldi servivano per ammodernare la linea.

Ci sono quattro impegni, non ve ne va bene uno, non ve ne va bene un secondo, ma prendiamo una volta in mano questo dossier e completiamo almeno la nostra strada, se poi non si potrà far nulla di legale, lo verificherete voi, lo verificheremo noi, ma neanche dire come la pensi ad uno che ti ha sbagliato un progetto, che ti ha messo in condizione di avere un disagio mi sembra che qualcosa non funziona, ecco. Sono diritti che sono stati lesi, ma non perché li avevamo e li vogliamo ancora, ma perché qualcuno ci ha detto che potevamo averli, poi non è che voglio diventare il difensore dei viaggiatori dei treni, ma veramente pensate che la gente ne ha sempre più bisogno di questo trasporto, la gente sta facendo fatica e il trasporto pubblico ha un senso proprio in situazioni di crisi come questa.

Presidente - Grazie. La parola al Consigliere Fabbri.

Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.

Solo per precisare che - l'ha già detto nella sua chiusura il collega Bertschy - prima che di questa cosa si interessino magari le varie associazioni dei Pendolari Stanchi o dei cittadini, forse è meglio che sia l'Amministrazione, il Governo, a prendere, a cercare di seguire questa strada, prima di essere, come dico, scavalcati da queste associazioni.

Presidente -Grazie. La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie per l'opportunità, semplicemente per dare al Consiglio qualche elemento.

Ora, se è nato questo contenzioso sulle tre annualità 2011, 2012 e 2013, che poi oggi è stato risolto, è proprio per il fatto che noi sui 23 milioni non abbiamo mai avuto la possibilità di dire nulla, perché il contratto tra Trenitalia è con il Ministero e quindi se il servizio funziona, non funziona, se c'è rottura di carico, non c'è rottura di carico, non abbiamo purtroppo mai avuto voce in capitolo.

Rispetto poi alle istanze, con tutta la serenità possibile, cosa pensa che siamo andati a dire ai tavoli con la Presidenza del Consiglio dei ministri, con l'Onorevole Bressa, con tutti i tecnici del Ministero e della Ragioneria? Le nostre ragioni sono proprio su questo e la norma di attuazione dà proprio questo tipo di indirizzo: tutti i lavori da fare per migliorare la linea. Quindi il solco è la norma di attuazione, dove c'è un percorso che si è arenato per via della norma finanziaria, che non ha consentito di fare nessuno di questi interventi. È chiaro che questa debolezza nel servizio è l'argomento principe che utilizziamo ed è in tutti i verbali degli incontri paritetici che stiamo facendo con RFI, con il Ministero! Il tema quindi, mi creda, è stato ampiamente riportato in tutte le sedi.

Presidente - Grazie Assessore. Ci sono altri interventi? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Io mi riferisco in particolare al primo punto, su cui lei ha detto che...posso certificare come veterinario che non è stanco, ma è solo un po' svogliato, quindi la cosa...non possiamo accettare la mozione, sulle altre ha già detto l'Assessore, quindi credo che ci sia oggi la possibilità...al limite vediamo di studiare una lettera come vuole lei che possa risollecitare incontri chiarificatori. Grazie. Noi quindi respingiamo la mozione.

Presidente - Grazie Presidente. Se non ci sono altri interventi, possiamo mettere in votazione la risoluzione. La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Al di là dell'ironia, che ci sta anche in un momento di dibattito politico, mi ha fatto piacere che l'ha considerato da veterinario, quindi sicuramente c'è la possibilità di dargli ancora più energia, ecco, in questo senso e...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...la lettera non la deve...cioè non è tanto una questione, ripeto, del gruppo UVP o personale: il problema è veramente far capire alla gente che sul dossier ferrovia ci siamo per i contratti ci siamo...quindi va bene quello che ha ribadito l'Assessore, i verbali li vedete voi, chiaramente se noi non facciamo i "116", non li vediamo tutti, però facciamo sentire la nostra presenza forte, perché il disagio è grandissimo e soprattutto non si intravvedono delle soluzioni. Grazie.

Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione la risoluzione? La votazione è aperta. Colleghi, votate. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 14

Contrari: 19

Il Consiglio non approva.

Passiamo al punto 35.02 all'ordine del giorno.