Oggetto del Consiglio n. 1327 del 24 giugno 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1327/XIV - Reiezione di risoluzione: "Riforma della cosiddetta "Buona scuola"".
Presidente - La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.
"L'école, toujours l'école" écrivait Emile Chanoux, voilà pourquoi nous insistons toujours sur l'école...sur nos écoles valdôtaines.
Parliamo ancora della cosiddetta "Buona scuola", che, a nostro avviso, di buono ha ben poco. Non è colpa dei nostri Amministratori locali, bien évidemment, non è colpa del Consiglio Valle, ma come ogni volta che un Governo che sia di destra o di sinistra arriva in Italia pensa di cambiare le cose o cerca di cambiare le cose, beh, bisogna fare una riforma della scuola. Allora, questa che si è già autodefinita "Buona scuola" - e non ci pare che le reazioni siano poi molto nell'ottica di considerarla una buona scuola, e noi neanche non la consideriamo una buona riforma della scuola, anzi - prima di tutto è una riforma non condivisa, non lo diciamo noi, ma ci crediamo, nel senso che la condivisione andava fatta non online. Con tutto il rispetto dei social media e della modernizzazione dell'approccio democratico, ma la "Buona scuola", o comunque una riforma della scuola, con tutte le difficoltà che questa può avere, si fa con concertazione e soprattutto si fa dopo aver udito le sensibilità e non imponendo qualcosa tout court per poi dire: "ma vediamo" e magari anche per invece confondere le cose dicendo: "o si vota o sennò non faremo la parte che più vi interessa", cioè quella delle assunzioni.
È una riforma che non ci convince per tanti aspetti e che, al di là della lettura che pare, ma che è così, di una privatizzazione della scuola, facendo diventare anche questo pezzo di Paese un angolo manageriale da riformare tanto per far vedere che si fa qualcosa, e che era uno dei pochi luoghi dove non entrava l'ingerenza politica o altro...facendo diventare, invece, la scuola qualcosa di diverso...noi lo abbiamo ribadito nell'incontro con gli insegnanti: siamo per una scuola pubblica, siamo per una scuola repubblicana e siamo anche e soprattutto per una scuola valdostana.
Ciò che ha di negativo questa riforma è che ha della negatività anche per la Valle d'Aosta, anche con la clausola di salvaguardia, che oggi sembra diventata la ricetta: si mette la clausola di salvaguardia in una riforma e si salva la scuola valdostana...non è così! Anche perché il solo fatto che questa riforma non riforma la scuola dell'infanzia: aspettando una non ancor ben definita riforma 0-6 anni, va a rovinare e a mettere in discussione tutto quello che è stato fatto in Valle d'Aosta per la scuola dell'infanzia. Oggi qualcuno è andato a Bionaz al cimitero a commemorare Maria Ida Viglino, ma sulla scuola dell'infanzia quello che è stato fatto da Maria Ida Viglino e da Rita Decime, che è stata insignita recentemente dell'onorificenza in Valle d'Aosta...ma tutto il lavoro che è stato fatto per una riforma che non tiene in conto dell'infanzia, per arrivare poi ad una riforma 0-6 anni che molto probabilmente renderà la scuola dell'infanzia una cooperativa, magari una gestione da affidare alle cooperative...beh, questa è una riforma che non ci piace e che rifiutiamo anche e soprattutto per la Valle d'Aosta, senza dimenticare, come alcuni sindacati di sinistra nelle riunioni sindacali di questi anni ci dicevano sempre, che, beh, giustamente non bisogna solo pensare alla Valle d'Aosta, ma una riforma scolastica è una riforma che coinvolge il Paese. Al di là del Consiglio Valle, noi abbiamo dei rappresentanti a Roma che si occupano di temi anche nazionali, non basta svegliarsi solo quando si sente parlare di Valle d'Aosta, è giusto che i nostri, tra l'altro, difendono gli interessi della Valle d'Aosta, ma è giusto che anche i nostri Parlamentari si occupino di temi nazionali per far sentire soprattutto quello che pensa la Valle d'Aosta su certi temi, perché questi non sono temi etici o trasversali, la scuola è, sì, trasversale, ma è una scuola che, per quanto riguarda la Valle d'Aosta, ha un acquis, una storia.
Allora, ricordando che questa clausola di salvaguardia non basta, noi ci eravamo impegnati qui, a seguito di audizioni degli insegnanti, nell'approvare una risoluzione. Assessore, l'abbiamo votata all'unanimità, quindi non è che è una risoluzione...è partita dalle forze di opposizione, ma è stata condivisa dalla maggioranza. Al di là del fatto che le audizioni dei nostri Parlamentari noi le avevamo intese come le audizioni di tutti e due i Parlamentari visto che il nostro Deputato, il Deputato della Valle d'Aosta si era già espresso in aula e la riforma è già stata votata alla Camera, rimaneva il Senato, quindi era importante audire il Senatore, non tanto il Deputato, il Senatore non è stato possibile audirlo e...
Ma perché acceleriamo al di là dell'audizione che dovrà arrivare? Acceleriamo perché questa riforma nei metodi non ci piace, al di là dei contenuti, perché c'è un'accelerazione in questi giorni: ecco perché l'urgenza, altrimenti non avremmo presentato una risoluzione sulla scuola, che è l'argomento di queste settimane, ma questa riforma viene posta come una questione...intanto di fretta e soprattutto viene posta come una questione di ricatto, perché si pone la fiducia senza un parere della Commissione Senato, senza i relatori, si porterà in aula, da quello che apprendiamo col passare dei minuti dal web, probabilmente domani...si pone una sorta di ricatto, intanto un maxi-emendamento e poi si dice: "bisogna votarla perché ci sono 100 mila assunzioni". Beh, intanto ricordiamo a tutti...ma lo ha ben fatto un rappresentante del PD che è Presidente di quella commissione, che fa parte di quella commissione...in TV l'altro giorno diceva: "ma non è vero, perché le assunzioni si possono fare con decreto", quindi si può tranquillamente fare il decreto delle assunzioni e fare in un secondo momento la riforma con le modifiche e non di fretta con un maxi-emendamento che... Tra l'altro, per la Valle d'Aosta, speriamo...c'è l'impegno dei nostri Parlamentari di condividere il maxi-emendamento, noi faremo le nostre richieste che sono duplici sia sulla questione della clausola di salvaguardia, ma soprattutto sulla questione di richiedere che sulla scuola dell'infanzia ci sia la salvaguardia dell'acquis valdostano e soprattutto la questione sollevata dalla collega Certan: la questione dei precari che sono fuori dalle graduatorie, perché effettivamente le 100 mila assunzioni potrebbero essere inserite come possibilità per assumere in prospettiva, anche se non c'è capienza, nel senso che ci sono più graduatorie che disponibilità, ma in prospettiva risolverebbe quella questione, per non creare precari di serie A e precari di serie B. Allora, diciamo questo perché il ricatto delle 100 mila assunzioni non ci piace per niente, alla faccia dei metodi! E soprattutto noi vorremmo capire oggi - ed è questa la richiesta che questa risoluzione mette in campo - il voto della Valle d'Aosta, perché questo è un voto di fiducia su una riforma scolastica. Allora, noi chiediamo che ci sia o un voto contrario o perlomeno un'astensione, cioè che non ci sia, Presidente, un voto favorevole su questa riforma della scuola, fiducia o non fiducia, perché non può esserci oggi un voto favorevole su una riforma della scuola che è ancora fumosa anche e soprattutto per la Valle d'Aosta, al di là del maxi-emendamento...nella speranza che siano almeno accolte le nostre richieste, ma, oggi come oggi, non abbiamo gli elementi per dire che questa è una riforma positiva, anzi questa è una riforma negativa.
La richiesta è semplice: "invita i Parlamentari - non abbiamo esasperato dicendo che dovevano essere contrari - a non sostenere con il voto valdostano questa riforma della scuola", anche perché sarebbe una forzatura che non rappresenta la comunità valdostana, al di là della politica, perché sappiamo tutti benissimo, al di là di chi non lo vuole vedere, eh, magari per difendere l'indifendibile, che il mondo della scuola chiede ancora di poter dialogare e di poter arrivare ad una maggior condivisione su quest'argomento sulla parte di riforma. La nostra richiesta come Valle d'Aosta quindi potrebbe essere appunto quella di non essere favorevoli proprio perché lo stralcio e le assunzioni sono una cosa, una riforma che non ci convince è un'altra.
Presidente - Grazie collega. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Molto brevemente, perché il collega Viérin è stato molto chiaro e preciso nell'illustrazione. Anche a complemento di quello che abbiamo detto prima, giustamente lei, Assessore, diceva che l'assunzione o comunque tutta una serie di azioni devono essere fatte seguendo la normativa nazionale, soprattutto per quanto riguarda l'assunzione. Ad esempio, riguardo a quello che nello specifico avevamo posto precedentemente per i laureati, per l'inserimento dei laureati 2009 chiamiamoli...2014...nelle graduatorie ad esaurimento c'è una legge nazionale che dice proprio che è possibile fare quest'apertura per le classi di concorso numero...e adesso le do anche gli estremi della legge...nonché per i corsi di laurea in Scienze della formazione primaria negli anni accademici 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011 ed è istituita una fascia aggiuntiva alle predette graduatorie, quindi è possibile fare delle fasce aggiuntive: ecco perché noi oggi abbiamo fatto sia attraverso l'interpellanza, sia attraverso questa risoluzione proprio degli esempi concreti di intervento.
Come ricordava Viérin, è importante che domani la Valle d'Aosta su questo chieda dei punti...intervenga su dei punti precisi. La clausola di salvaguardia - lo abbiamo detto in commissione e lo ripetiamo oggi - è importantissima e la riteniamo un grande passo, ma non è sufficiente. Io mi auguro veramente che l'intervento domani dei nostri Parlamentari sarà chiaro politicamente, molto chiaro, perché è chiaro che questo voto di fiducia che viene chiesto, come ricordava il collega, quasi sotto forma di ricatto è inaccettabile, quindi io spero che veramente ci sarà una posizione chiarissima: ecco perché sollecitiamo e sosteniamo questa risoluzione.
Presidente - Altri colleghi che chiedono la parola? Non vedo altre richieste. Chiudiamo la discussione generale. La parola alla Giunta per la replica? La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Grazie Presidente.
Grazie colleghi, credo sia importante soprattutto perché è stata ricordata la fase delicata che sta vivendo quest'atto, che è stato oggetto di diverse discussioni in quest'aula, e non solo, anche in momenti pubblici, in dibattiti che ci hanno visti tutti coinvolti. Innanzitutto vorrei condividere con il collega Laurent Viérin la considerazione di base: siamo per una scuola valdostana, da qui credo che si debba partire, da qui abbiamo cercato di iniziare questo percorso sin dal suo inizio, sin da quella bozza di progetto di cosiddetta "Buona scuola" che circolava, che ancora non era declinata in articolato, che appunto abbiamo cercato di analizzare con attenzione e soprattutto coinvolgendo tutti gli attori principali del mondo scolastico, tutti! Non solo quindi gli insegnanti, ma gli operatori, le famiglie e tutti coloro che, appunto, gravitano intorno al mondo della scuola.
Condividiamo poi con il collega, con la collega Certan quando evidenziano uno dei punti che maggiormente ci sta a cuore, forse non il più delicato - perché, quando penso al più delicato, mi viene sicuramente in mente tutta quella che è la parte organica delle assunzioni e quindi del reclutamento degli insegnanti -, ma sicuramente un punto per noi valdostani fondamentale è proprio quello della scuola dell'infanzia. Questo provvedimento rimanda ad una fase successiva non ben chiara e quindi noi di questo siamo preoccupati e vorremmo intervenire subito con un provvedimento ad hoc nostro valdostano che vada a declinare in maniera puntuale e, come lei ricordava, credo che sia peraltro sufficiente declinare quello che si sta facendo. Anch'io condivido che è importante fare questo passaggio...ricordarlo proprio oggi nella giornata del Trentesimo anniversario della morte di Maria Ida Viglino.
Venendo al dettaglio però del testo di questa risoluzione, allora, innanzitutto anche prima si è fatto riferimento alla clausola di salvaguardia. Qua mi sembra giusto puntualizzare quello che è stato il percorso. È vero che la clausola di salvaguardia era generica ed era volutamente generica, quella clausola di salvaguardia, iscritta all'interno del testo che è stato analizzato alla Camera, perché volutamente generica? Perché volevamo anche comprendere quali erano i contenuti specifici settore per settore del testo stesso che poi sarebbe approdato al Senato, anche perché - e qua faccio una considerazione anche più di tipo politico - alla Camera ovviamente anche i numeri sono diversi e quindi hanno un peso diverso.
Ora, all'analisi del Senato, così come abbiamo avuto modo di dire, di ricordare durante la riunione della V Commissione, nell'audizione...credo che quello sia stato un momento importante di confronto, io ringrazio il Presidente Restano e tutti i membri della commissione, insieme al Sovrintendente e con il Deputato, e qua vorrei anche...ad onor del vero, si è parlato di un'assenza del Senatore Albert Lanièce, che non era presente perché era in commissione a Roma a discutere e a votare proprio questo testo e proprio per portare avanti quelle che erano le nostre prerogative, ha però delegato...credo che l'Onorevole Marguerettaz abbia in maniera molto puntuale sintetizzato quello che è il quadro e in quell'occasione abbiamo anche avuto modo di fare il passo successivo, ovvero di analizzare insieme anche alla V Commissione il dettaglio del testo dell'emendamento che abbiamo proposto e questo...credo il Sovraintendente...c'è il verbale...abbiamo ripercorso quello che era proprio il dettaglio del testo dell'emendamento che abbiamo richiesto venga inserito all'interno del testo che verrà approvato, il testo quindi definitivo.
Superata la questione della genericità di un emendamento, siamo ora ad affrontare invece un testo che, qualora vedrà l'accoglimento dell'emendamento che abbiamo presentato in commissione, che è un emendamento che realmente entra nel dettaglio e che realmente va a salvaguardare quelle che sono le prerogative, nel dettaglio tutta la parte del reclutamento del personale, ma anche con il primo articolo proprio la specificità del nostro ordinamento...e quindi anche penso a tutta la questione del dirigente scolastico, della valutazione, della scuola per l'infanzia...quindi io credo che la posizione - ed è poi anche quello che avevamo anche già anticipato in seno alla V Commissione - sia quella appunto di monitorare con attenzione all'interno del maxi-emendamento che verrà alla luce presumibilmente entro le prossime ore, quindi approderà in aula domani...qualora quest'emendamento - e questa è la posizione che ha espresso anche il Senatore Lanièce per il nostro tramite, il tramite di Marguerettaz che era presente - non venisse accolto, ovviamente il voto sarà un voto negativo, perché le stesse perplessità che avete esplicitato voi le abbiamo esplicitate dal primo giorno, cioè diversi punti critici sono presenti in questa riforma, che noi non condividiamo, diverse questioni noi vogliamo declinare meglio, e forse "meglio" non è la parola esatta...ma declinarle in maniera più adatta al nostro territorio, alla nostra realtà. Soprattutto per la salvaguardia di tutto quello che è stato fatto fino ad ora per la scuola valdostana e - perché no? - anche osare sognare delle sfide future per la nostra scuola. Abbiamo parlato tanto della questione linguistica, c'è tutta la parte anche dell'insegnamento della lingua inglese, che potrà trovare proprio qua una risposta e tutto questo percorso verrà fatto, come abbiamo avuto modo di dire anche in commissione, in maniera parallela alla discussione che è già iniziata sulla riforma degli adattamenti della scuola valdostana.
Concludo quindi dicendo che noi, condividendo la preoccupazione e la perplessità espresse dai colleghi su questo tema, come abbiamo già avuto modo di farlo più volte, noi ci asterremo su questa risoluzione, perché, come ho detto, qualora l'emendamento venisse accolto, ovviamente il voto sarà favorevole poiché le nostre prerogative saranno fatte salve. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. Dopo la replica dell'Assessore chi intende prendere la parola? Non c'è nessuno? La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Semplicemente, Assessore, in commissione abbiamo avuto modo di confrontarci e anche di sentire l'iniziativa e l'emendamento, che però non è stato consegnato comunque...oltretutto...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, quello che dico oggi...siamo in Consiglio, quindi sarebbe utile per la discussione generale averne copia in modo da poter quanto meno avere la possibilità di prenderne visione.
Presidente - Ci sono altri colleghi che chiedono la parola? La parola al collega Laurent Viérin., Collega, aspettiamo che arrivi la fotocopia? Allora aspettiamo due minuti che gli uscieri facciano le fotocopie. Cominciate a distribuire ai colleghi dell'opposizione, grazie. La parole au collègue Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Sì, grazie Presidente, per chiedere cinque minuti di sospensione per una riunione delle forze che hanno proposto l'iniziativa e poi eventualmente un incontro con l'Assessore e il Presidente.
Presidente - Sono accordati cinque minuti di sospensione.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,52 alle ore 19,03.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo i lavori, la parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Sì, grazie Presidente.
Altri colleghi interverranno...ma semplicemente per spiegare la sospensione. Abbiamo letto con attenzione questa nota che è stata trasmessa, se non abbiamo capito male, dal Presidente e dall'Assessore ai Parlamentari, che avevano e hanno il compito di chiedere di fare inserire queste richieste all'interno del famoso maxi-emendamento. Abbiamo anche il maxi-emendamento, che di tutte le cose richieste non recepisce un bel niente. La versione aggiornata è quella che c'è sul sito del Senato...è quella che andrà in aula domani...che dice solo ad un certo punto - poi, se vuole, Assessore, gliela forniamo -: "restano salve le determinazioni che la Regione Autonoma Valle d'Aosta e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno adottato e che possono adottare in materia di assunzione del personale docente ed educativo in considerazione delle specifiche esigenze riferite agli organici regionali e provinciali". Tutta questa relazione ha delle parti che, insomma, sono interessanti, che sono condivisibili, ma la nostra posizione andava oltre a questo.
La prima considerazione, e su questo ci siamo confrontati con i colleghi, è che noi vorremmo che effettivamente le prerogative della Valle d'Aosta fossero prese in considerazione non solo attraverso una clausola di salvaguardia, che dice tutto e dice niente, nelle richieste c'è ben altro, beh, c'è ben altro! Ma al di là di questo, ripetiamo e torniamo a dire che questa è una riforma che non condividiamo. Allora, oggi non è il Presidente, l'Assessore, o un Consigliere più o meno vicino ad una sensibilità governativa o meno, è che, quando si esprime un Senatore in un Senato che ha i numeri molto limitati in termini di maggioranza a destra e a sinistra, è la Valle d'Aosta che si esprime. Allora, la Valle d'Aosta cosa dice al di là del proprio "tornaconto" o della propria volontà di far valere le proprie prerogative che sono acquisite (perché non abbiamo competenze in certi ambiti, ma l'abbiamo di fatto esercitate)? Il vero problema è che questa riforma già solo per il fatto che la scuola dell'infanzia non è oggetto di riforma e per tutta l'impostazione è una riforma che non ci piace e noi vorremmo che la Valle d'Aosta a Roma schiacciasse il bottoncino dicendo che la Valle d'Aosta sarà felice o meno felice se viene accettato il riconoscimento delle proprie prerogative, ma su questa riforma è contraria, perché altrimenti è difficile che ci si confronti su una riforma che, sinceramente, Assessore, arriva con un maxi-emendamento perché qualcuno ha fretta. Ripetiamo...quando invece le assunzioni possono essere fatte...e su questo sono tutti d'accordo e possiamo fare tutti gli emendamenti, anzi facciamo degli emendamenti sulle prerogative delle assunzioni, sulle possibilità di differenziarci anche e soprattutto per ciò che è stato detto, ma non possiamo essere a favore di questa riforma perché, quando ci si pone davanti ad un voto di fiducia, o si è a favore o si è contro, nel senso che, al di là dell'astensione o meno, o si vota per una riforma o non la si condivide, allora la Valle d'Aosta deve esprimersi in questo senso. È chiaro che sarebbe stato interessante magari un po' più di tempo, ecco, non dipende da quest'aula il fatto di aver accelerato così, è chiaro che mette in difficoltà tutti, però noi ci siamo confrontati su questo e vogliamo che la Valle d'Aosta si esprima chiaramente: o si è a favore, o si è contro questa riforma. È una riforma che a noi non piace, il mondo della scuola la sta rifiutando, vogliamo considerare o meno questo mondo della scuola al di là delle necessità della Valle d'Aosta, che effettivamente potranno essere inserite...noi speriamo che possano essere inserite nelle condizioni molto forti che la Valle d'Aosta richiede e che, come abbiamo potuto vedere, nel maxi-emendamento non sono recepite...ma, al di là di questo, vorremmo che il voto della Valle d'Aosta, che non è un voto personale di qualcuno che ha più o meno promesso di sostenere un certo Governo, è la posizione della Valle d'Aosta...e in questo senso noi vorremmo che la Valle d'Aosta si esprimesse non votando a favore di questa riforma.
Presidente - Altri proponenti? La parola al collega Cognetta, prego.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.
Anche noi siamo estremamente contrari a quella che abbiamo ribattezzato la "Pessima scuola", la riforma si chiama la "Buona scuola", per noi invece diventerebbe una pessima scuola, l'abbiamo detto a Roma, lo abbiamo detto anche qui. Rispetto alla proposta che ci è stata fatta dall'Assessore e dal Governo, come giustamente ha detto il collega Laurent Viérin prima di me, ci sono delle cose che possono essere anche condivisibili, ma il punto è sempre lo stesso: badare esclusivamente al nostro orticello non ha più un gran senso rispetto a quest'argomento. L'unica cosa che mi sento di dire visto che abbiamo una...come dire? una sensibilità su questo discorso più allargata rispetto ai nostri confini è la seguente: vorrei sapere effettivamente qual è l'idea di fondo dei colleghi del PD seduti in quest'aula, perché...d'altronde è successo in passato in un confronto pubblico, un passato piuttosto recente...non hanno trovato modo allora di spiegare la loro posizione, alla fine è stata, diciamo così, travisata, mentre invece questo penso sia il momento per loro di poterci spiegare se effettivamente sono d'accordo con ciò che viene chiesto con questa risoluzione o se invece va bene tutto quello che viene proposto dal Governo nazionale e che noi invece assolutamente rifiutiamo.
Presidente - Grazie collega. Altri interventi? La parola alla collega Certan, prego.
Certan (ALPE) - Abbiamo sempre dato valore a quanto detto dal Deputato Marguerettaz, che parlava anche a nome del Senatore, ma ALPE è sempre stata contraria a tutte le cose calate dall'alto. Noi siamo assolutamente contrari a questa riforma, che è per l'ennesima volta calata dall'alto. Non l'abbiamo condivisa con il mondo della scuola, tant'è che domani in tutta fretta si chiederà un voto di fiducia al 99 percento, poi magari le ultime notizie della notte ci porteranno altro, non lo sappiamo, ma il fatto che si sia preparato un maxi-emendamento per raggruppare più o meno tutto...tutto quello che interessa...ma giustamente, lo ha ricordato il collega Viérin, per la Valle d'Aosta c'è ben poco. Crediamo che questi due elementi: il maxi-emendamento e il voto di fiducia in fretta e furia domani, il non coinvolgimento del mondo della scuola e comunque questa relazione che ci è stata data, che è comunque sia abbastanza superficiale...ci fanno dire che questa riforma, che è nata male e sta finendo peggio, non ci piace e a più forte ragione proprio perché, Assessore Rini, bisogna ancora monitorare, dobbiamo ancora...ci ha detto lei: "monitoreremo ancora", quindi vuol dire che non è certo nulla e che non è certo che venga salvaguardata questa possibilità per la nostra Regione di non essere ricattata e, proprio perché oggi riteniamo che questa risoluzione sia un ultimo salvataggio, chiediamo di votarla. In realtà, è un impegno a non scendere ai ricatti del Governo centrale, è una riforma che probabilmente farà male alla scuola, ma farà male anche alla nostra Regione. Credo che la parola centrale sia quella che ha detto lei: "monitoreremo", ecco, non abbiamo tempo purtroppo di monitorare, domani mattina si voterà. Noi ci rendiamo conto che non è colpa sua e non è colpa del Governo valdostano, però non prendiamoci in giro, non c'è più tempo per monitorare! Noi quindi siamo convinti di mantenere questa risoluzione e la nostra posizione è di ferma contrarietà a tutte le disposizioni che vengono calate dall'alto e non condivise.
Presidente - Grazie. Chiudiamo con le repliche? Passiamo alle dichiarazioni di voto? La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Una brevissima precisazione, ovviamente da questa mattina...abbiamo seguito subito il deposito del maxi-emendamento, che ricordo essere il maxi-emendamento uscito dalla commissione, dove abbiamo visto che la clausola è quella generica. Ovviamente siamo in continuo contatto con il nostro Senatore e il voto sarà favorevole solo nel caso in cui venisse accolto l'intero nostro emendamento con tutti i commi che vanno a tutelare tutti i punti delicati che abbiamo toccato: la scuola dell'infanzia, con il comma 1, del dirigente scolastico con il comma 2 e tutta la questione delle assunzioni e dell'organico. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. Ricordo che siamo in dichiarazioni di voto, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Per riepilogare brevemente qual è la posizione del Movimento cinque Stelle, che è coerente a quello del Movimento Cinque Stelle a Roma. Questa è una riforma che fa male alla scuola, è una riforma che va nel senso di favorire la scuola privata e non la scuola pubblica e quindi contro i principi costituzionali. È una riforma che sostanzialmente va a definire delle assunzioni che dovevano essere fatte: si parla adesso non più di 100 mila, ma di 40 mila e poi di 60 mila, c'è incertezza sulle coperture finanziarie.
Per quanto riguarda i precari, precari in senso lato, si va ad intaccare dei diritti che erano diritti semi-acquisiti. Ci sono persone che hanno fatto dei percorsi formativi, che hanno speso dei soldi e che attualmente si trovano magari a dover sostenere un concorso. Certo, si parla di clausola di salvaguardia, ma non sappiamo effettivamente - e anche il Deputato non è stato chiaro in questo senso - fino a quanto potrà salvaguardare questa clausola che viene inserita. Attualmente stiamo assistendo ad un semplice ricatto a livello romano, il Governo deve dimostrare la sua forza, deve far passare questa riforma in toto, riforma che potrebbe essere tranquillamente stralciata per quanto riguarda le assunzioni che sono previste e, di conseguenza, si potrebbe fare un percorso diverso, ma questa ormai è diventata una questione di un braccio di ferro interno tutto al PD nazionale.
Per quanto riguarda poi la delega, c'è all'interno del provvedimento una delega ampia al Governo, quindi senza trattare poi della questione dei super presidi che vengono creati, cosa che ricalca una norma che è di sapore fascista e che quindi ci riporta indietro. C'è poi tutta una serie di problemi che derivano dalla non condivisione del provvedimento. Questo quindi è un provvedimento che fa male alla scuola in generale, farà male anche alla scuola valdostana anche se ci sarà l'emendamento. Adesso noi volevamo vedere da parte vostra un atteggiamento sinceramente un pochettino più deciso: più deciso perché si tratta veramente di salvaguardare anche le posizioni lavorative di molte persone, non abbiamo colto questo segnale. Non vorremmo soprattutto che, per i trenta denari del Patto di stabilità, qualcuno avesse venduto la scuola valdostana. Sentire o non sentire certe persone parlare qui direi che è già un fatto che denota certi atteggiamenti, io quindi incoraggerei chi finora non ha parlato di parlare, a non temere...qui non c'è il popolo che fischia e quindi può parlare liberamente, Consigliere Donzel.
Presidente - Chiedo scusa, evitiamo personalismi, per favore. Per dichiarazione di voto, chi chiede la parola? Passiamo alla votazione? La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Per dichiarazione di voto e preciso non stimolato dalle corrette provocazioni di Cognetta e Ferrero, i quali spesso votano risoluzioni senza dirci il perché le votano o non le votano. Noi invece del PD abbiamo abbastanza l'abitudine, quasi sempre, di dire perché votiamo "no", voi invece vi prendete la libertà di fare quello che volete, avete per esempio...siete di quei movimenti che hanno dei capi scelti per acclamazione e poi venite a dare lezioni sul fascismo in aula. Guardatevi quindi un po' a casa vostra e poi prenderemo lezioni!
È una riforma molto delicata, sicuramente oggetto di critiche e contestazioni, non è perfetta, ma certamente sono sorpreso che chi non ha detto una parola rispetto al voto dei nostri Parlamentari ai tempi della Tremonti e della Gelmini venga qui a chiedere di invitare il Consiglio regionale a votare secondo la sensibilità del popolo valdostano, bisogna essere eletti per rappresentare il popolo valdostano, non partecipare alle elezioni. È stato eletto un Senatore, è giusto che vi siano delle valutazioni politiche, però nessuno qui da solo rappresenta il popolo valdostano e il suo sentire. Ricordo che in altre occasioni le riforme sono state recepite senza richiesta di voto contrario, se c'erano altri patti, allora non lo so. So che in questo caso non c'è nessun patto e so che può darsi che qualcuno del Governo, come si dice qui, giochi sulla pelle di qualcuno, ma intanto le assunzioni vengono fatte. In passato non erano fatte, in passato i tagli fatti dalla destra a chi oggi si rappresenta progressista hanno portato alla chiusura di scuole nella zona di Saint-Vincent e nella Bassa Valle per i numeri delle classi che non erano più quelli del passato. Allora, chi ha avuto la possibilità, per esempio, di regionalizzare le scuole paritarie non venga a dare a noi lezioni di scuole statali e dell'amore per la scuola statale. Poteva, quando era al potere, fare certe scelte che invece non abbiamo visto, ma può capitare appunto di cambiare idea, noi non abbiamo cambiato idea sulla discussione fatta in pubblico davanti ai cittadini. È la stessa posizione, Cognetta, la stessa che in contrapposizione avevano quelli del Cinque Stelle. Vedo oggi qui che quelli che quel giorno davanti agli insegnanti dicevano: "ci sono luci ed ombre" oggi vedono soltanto più le ombre, quindi probabilmente senza la claque non è il PD, ma è qualcun altro che cambia opinione...
Quello che ci sarà è che le assunzioni ci saranno e invece slitta una parte della riforma, quindi ci sarà un anno per dare una parte applicativa, non slitta, per esempio, la parte della valutazione di merito, ma qui è stata ripetuta una forte questione, vorrei che almeno questo...perchè qui si è parlato solo di ideologia, vorrei che qualcuno entrasse nel merito delle questioni. La valutazione questa volta è affidata ad un comitato in cui sono presenti gli insegnanti, in cui è presente un genitore...due genitori per le scuole, diciamo, dove i ragazzi sono minori e uno studente nelle scuole dove c'è un maggiore...e addirittura potrebbe esserci un quarto insegnante se la Sovrintendenza nominerà il membro esterno, cioè sono quattro insegnanti, addirittura la maggioranza del Comitato di valutazione ad esprimere la valutazione di merito. Avviene questo nel pubblico impiego? C'è questo sistema democratico nel pubblico impiego per attribuire la valutazione? No. Allora non è che c'è un imperio del dirigente, il dirigente è uno su sette persone di una commissione di valutazione. Da questo punto di vista, quindi la situazione è profondamente diversa.
Si aprono ovviamente degli spiragli e anche qui si dice: "si era obbligati ad assumere?". Si era obbligati ad assumere stante le regole, le regole sono sempre quelle di avere il titolo che si ottiene attraverso un concorso. In passato altri Governi hanno aperto finestre e finestrelle, siamo per aprire finestre e finestrelle a tutti? Io non credo...lei è un esperto di diritto perché si rivolge sempre alla Magistratura, Ferrero, ma il diritto semi-acquisito francamente nel diritto del lavoro non c'è. Lei non sa quante cause anch'io come sindacalista ho perso nel sostenere dei lavoratori per diritti semi-acquisiti, i diritti o sono acquisiti o non lo sono, quindi il diritto semi-acquisito serve per aizzare le folle, per fare populismo, ma non è un diritto. Da questo punto di vista, quindi, siamo ben lontani dall'idea che questa sia la miglior riforma del mondo, però è un processo riformatore in un mondo in cui non cambia nulla, in cui il corporativismo del popolo italiano spesso si unisce e mette insieme sensibilità completamente contrapposte pur di dire: "io sono contro il Governo". Allora, io potrei dire che voi usate la gente che sta aspettando un posto di lavoro per buttare giù un Governo, magari domani ci riuscirete e manderete a casa il buon Renzi e avrete vinto la battaglia...
Presidente - Collega, la prego di chiudere.
Donzel (PD-SIN.VDA) - ...chiudo...ma non l'avrà vinta la scuola, ma avrà vinto solo l'obiettivo di abbattere un Governo, non di far vincere la scuola.
Presidente - Per dichiarazione di voto, altri chiedono la parola? Per dichiarazione di voto, la parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Non volevamo intervenire per esserci già espressi, ma siamo obbligati, perché...è un po' come nell'ultimo Consiglio...dopo tanti toni pacati durante questa giornata...bisogna sempre scadere in un'aggressività che probabilmente appunto deriva da tensioni che sono al di là della discussione sulla scuola e che non ci riguardano. È certo che però farsi dire dal PD che qualcuno ha cambiato idea in questo periodo fa ridere o, meglio, fa sorridere. Noi comunque su questo non ci esprimiamo e siamo contenti che voi oggi vi sentiate "governativi" al punto da rispondere al posto del Presidente del Consiglio su un altro argomento e dal dover difendere il modello di scuola del PD nazionale che neanche il Presidente e l'Assessore stanno difendendo, anche perché forse tra autonomisti ci si capisce, anche fra chi, pur appartenendo ad un movimento nazionale, avendo uno spirito autonomista e non volendo difendere l'indifendibile...ecco, tra persone che forse nel buon senso si riconoscono...ci si capisce. Forse il silenzio deriva dal fatto che non si era capita molto la discussione.
Al di là di questo, fa specie che si venga qui a dare patenti a tutti, noi non abbiamo distribuito patenti a nessuno, abbiamo cercato di mettere in campo la nostra contrarietà ad una riforma nazionale...se poi qualcuno si sente investito da una nuova missione di difesa a tutti i costi di ciò che viene fatto a Roma, ci dispiace...è un problema suo! Noi abbiamo sempre lavorato per la scuola valdostana, caro Donzel, perché le assunzioni in Valle d'Aosta le abbiamo sempre fatte al di là di Renzi o dei Governi nazionali, al di là di Tremonti, che non abbiamo capito cosa c'entri, della Gelmini e di altre riforme che sono state fatte dal buon Berlinguer, che lei ha citato l'altro giorno, facendosi fischiare dagli insegnanti valdostani, quello è il mondo reale... Ora, noi le assunzioni le abbiamo sempre fatte, senza bisogno di altri, le abbiamo fatte negli anni, non abbiamo fatto rumore, perché, quando un sindacato poi ha annunciato l'assunzione, abbiamo rischiato anche a livello nazionale di avere dei problemi. Oggi quindi se vi scoprite pseudo-autonomisti e se pensate di far diventare autonomisti quelli che già stanno governando, auguri, ma noi crediamo - e non vogliamo interpretare il pensiero altrui - che chi già è autonomista non abbia bisogno di voi, avrà bisogno di voi per i numeri, non per altro, quindi non fatevi illusioni al di là di Centoz e del cambio del Segretario comunale al Comune di Aosta!
I fischi che avete ricevuto per difendere l'indifendibile quindi è il mondo reale, altre cose a noi non interessano. Qui ci siamo espressi su una riforma, abbiamo chiesto al Presidente e all'Assessore di monitorare una situazione, altre tensioni vostre non ci riguardano, sono problemi vostri e noi ne facciamo volentieri a meno, però non prendiamo lezioni da nessuno, soprattutto in un Consiglio che aveva avuto toni su un tema trasversale come la scuola che erano toni di condivisione tra chi crede ancora che a Roma si possa fare un lavoro al di là dell'appartenenza politica o partitica per difendere la scuola valdostana. Qualcuno si è spinto oltre dicendo che al di là della difesa delle prerogative valdostane...noi crediamo che sia comunque una brutta riforma, le assicurazioni sull'emendamento sono arrivate, bisogna arrivare a mischiare tutto...quindi, benissimo, per noi l'importante oggi è che da quest'aula escano le posizioni di ognuno di noi. Noi ribadiamo che, come UVP, al di là del lavoro che i nostri Parlamentari riusciranno a fare domani su quel maxi-emendamento raffazzonato all'ultimo minuto e che speriamo possa avere tante delle richieste che sono state avanzate...al di là di questo, noi crediamo che soprattutto per una parte di riforma che non è compresa, cioè quella dell'infanzia, sia una riforma per la quale bisogna essere contrari come Valle d'Aosta, ma non mischiamo altri discorsi! Crediamo che la dignità della scuola valdostana non sia di nessuno o, meglio, sia rappresentata da tante persone che lavorano ogni giorno nella scuola e le perplessità che abbiamo sono le perplessità che hanno le persone che lavorano all'interno della scuola valdostana: ecco perché su certi temi noi rivendichiamo che l'unità o, meglio, il dialogo...o, meglio, la condivisione tra le forze autonomiste e le forze che condividono una certa possibilità di arginare quelle che sono riforme nazionali e che sono negative già a livello nazionale, che possono essere negative anche per la Valle d'Aosta...possa essere un fronte comune interessante, che piaccia o meno a qualcuno.
Presidente - Collega Donzel chiede la parola? Se ci spiega solo il fatto personale, per correttezza. Per un breve periodo perché altrimenti qui continuiamo a...prego collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Collega Laurent, lei ha avuto tutto il pomeriggio per esporre le sue posizioni in modo sereno, nessuno l'ha interrotta, quando sono intervenuto brevemente per dieci minuti, lei ci ha tenuto a dire che sono stato fischiatissimo, ha messo dentro Centoz e il Comune di Aosta, ha fatto un pot-pourri di tutto, cercando in qualche modo di far vedere che il PD ha una posizione isolata in quest'aula. Io ribadisco, quando perdo un congresso...
Presidente - Spieghi il fatto personale.
Donzel (PD-SIN.VDA) - ...non esco dal mio partito, ma faccio la mia parte. Sono qui a dire che è una riforma che ha delle criticità, noi, come PD, non chiediamo di non votarla, punto, fine della fiera.
Presidente - Grazie collega. Per dichiarazione di voto, la parola al collega Cognetta, ne ha la facoltà.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Non citerò nessun collega onde evitare altri fatti personali, ma mi atterrò ovviamente a quanto espresso nella risoluzione fino a questo momento. Per quello che riguarda ciò che succede normalmente su questa riforma, sostanzialmente il Governo nazionale utilizza la questione dei precari per far passare una riforma: questa è la cosa più schifosa che c'è in questa "Buona scuola", si utilizzano delle persone che sono in un evidente stato di difficoltà, perché sono dei precari, magari anche da lunghi anni, e questo viene "preso e sbattuto" insieme ad un provvedimento per far passare le peggio porcate sulla scuola perché "sennò poi non possiamo assumerli", quando invece sono cose assolutamente disgiunte tra di loro.
Per quanto riguarda poi la questione rispetto a...diciamo così: a quante volte si interviene o non si interviene, come in questo caso stiamo intervenendo, è perché a volte è meglio fare i fatti che le parole. Lo fanno spesso anche altri colleghi, non ha senso, secondo noi, parlarsi addosso, infatti, se notate, spesso i nostri interventi sono brevi, perché non siamo innamorati della nostra voce, noi siamo persone che preferiscono dire le cose in maniera semplice, concreta e soprattutto breve.
Infine, per quanto riguarda le questioni tecniche, noi continuiamo a sostenere che è insostenibile da parte di qualcuno piegarsi a ragioni di partito rispetto a certi temi, quale appunto quello della difesa dei diritti delle persone che lavorano.
Presidente - Grazie collega. Non vedo altre richieste per dichiarazione di voto? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Non citerò assolutamente nessun collega, noi rispettiamo chi cambia idea, è legittimo, ma le considerazioni che vorrei fare sono due: la prima di natura politico-amministrativa positiva se ci sarà l'approvazione dell'emendamento che ci avete fornito poc'anzi; la seconda invece di natura più politica: in quest'aula ho sentito delle parole forti, nel senso che le assunzioni ci saranno...parole molto forti...ho sentito parlare di copertura finanziaria. Noi abbiamo cercato di studiare, di prepararci, di leggere nel merito, mi hanno sempre insegnato che i ricatti sono una cosa bruttissima e che la libertà è alla base di qualsiasi scelta. Spero che questa non sia una brutta pagina per i valdostani e per la scuola valdostana.
Presidente - Grazie collega. Non vedo altre dichiarazioni di voto, la parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - La discussione che è collegata con questa mozione mette in campo due aspetti: l'aspetto generale della riforma e le modalità con cui adeguare o immaginare questa riforma per la Valle d'Aosta. Quello che abbiamo cercato di fare in questo tempo limitato, perché l'accelerazione sicuramente ha penalizzato un dialogo, che poteva essere portato avanti forse con più tempo e quindi dando anche magari risultati diversi...quello che non vorremmo che si pensasse è che...quando noi parliamo della scuola valdostana, abbiamo parlato di come possiamo - com'è stato sempre fatto, voglio sottolinearlo - adattare le riforme che sono state fatte e che saranno fatte a quello che è il nostro sistema di vedere la scuola valdostana. È intervenuto l'Assessore e ha detto quello che è stato proposto, ha detto quali sono, a nostro avviso, gli emendamenti che tutelano la possibilità di pensare ad una scuola valdostana come noi l'abbiamo voluta, con le prerogative, con il discorso sulla scuola dell'infanzia, con la possibilità di vedere e verificare come l'attuazione di questi principi...li regionalizziamo, nel senso che li portiamo come scuola valdostana e su questo noi ci siamo espressi e ci esprimiamo. Noi non abbiamo nessuna possibilità di incidere, quindi non è la questione del ricatto, qui di ricatto non se ne parla proprio, perché non siamo interessati a quest'appuntamento con i 100 mila, non ci interessa, anzi il discorso è fatto a livello regionale ed è quello che da altre parti non hanno fatto, in Valle d'Aosta si è fatto, l'ha già detto qualcuno...
Allora, qui non si confonda la posizione della maggioranza su questo tema rispetto a motivazioni che da altre parti, in altre Regioni possono essere valide, qui non è così! Non mettiamo quindi il discorso del ricatto, non c'entra niente per quanto riguarda le posizioni che noi vogliamo esprimere oggi e la posizione è molto chiara: il mandato che noi abbiamo conferito ai Parlamentari è quello di seguire l'azione che è stata portata avanti insieme sulla possibilità di adeguare i principi alla scuola valdostana e, siccome quello è il punto di snodo, noi abbiamo detto...è stato ripetuto che, se ci saranno questi emendamenti nel maxi-emendamento...è stato sottolineato che in quello uscito dalla commissione non c'è, noi lo sapevamo, non è che...abbiamo detto che c'è la notte per arrivare domani mattina alla presentazione del maxi-emendamento. Noi quindi abbiamo dato e stiamo dicendo che vogliamo dare questo mandato preciso, se non c'è il maxi-emendamento, che è la tutela allargata, perché è vero che c'è la norma di salvaguardia, ma è riduttiva rispetto a quello che ci serve. Se ci sarà quest'approvazione dell'emendamento...degli emendamenti che sono stati presentati, noi siamo per dare un mandato pieno di votare "sì" a questa riforma. Non c'è quindi ricatto, non c'entra nulla, la nostra scuola valdostana la vogliamo vedere e costruire con delle basi che sono quelle che abbiamo detto, che abbiamo sempre rispettato sia nella scuola privata che nella scuola pubblica, quindi non abbiamo bisogno di avere ulteriori elementi per fare in modo che ci sia la decisione, che è una decisione tecnico-politica: tecnica nel senso che dobbiamo avere gli strumenti per legiferare e politica perché noi crediamo alla scuola valdostana: ecco perché noi non possiamo votare questa risoluzione, ma chiaramente il perché lo abbiamo espresso e ripetuto. Grazie.
Presidente - Possiamo passare alle operazioni di voto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 21 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Presidente - Con questa votazione si chiudono i lavori di questa giornata. Grazie a tutti per il lavoro.
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L'adunanza termina alle ore 19,39.