Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1299 del 11 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1299/XIV - Reiezione di risoluzione: "Riduzione numero Assessorati".

Presidente - Chi intende prendere la parola? La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Questa risoluzione è di fatto una riproposizione di un atto, di un ordine del giorno che in data 8 luglio del 2013 venne presentato da tutte le forze di minoranza all'atto dell'insediamento del Governo regionale, per cui non si tratta di un atto nuovo, è un atto, uno dei primi atti che la minoranza tutta assieme presentò all'atto dell'insediamento del Governo regionale. È un atto che noi riteniamo motivato, nel senso che mi preme ricordare e precisare che in quelli che erano i programmi di legislatura di penso tutte le forze politiche che hanno partecipato alle elezioni regionali del 2013, vi era un passaggio molto chiaro, un passaggio peraltro, dicevo prima, condiviso da tutti, in cui si parlava dell'esigenza di promuovere una drastica riduzione dei costi della politica e una razionalizzazione degli organi istituzionali. Ricordo anche quella che è stata la risposta in quell'8 luglio del 2013, quando ci venne detto...sì, è vero che tutti avevano condiviso questi tipi di impegni pre-elettorali, però poi alla fine trattandosi di...avendo la necessità di accontentare un po' tutti ed essendo ormai risaputo che le maggioranze risicate sono quelle che richiedono tante poltrone perché ci sono un po' tutti gli appetiti da soddisfare, ci venne detto che non era possibile in questa prima fase riproporre una riduzione di quello che era il numero degli Assessorati. Ci venne anche detto che questa richiesta era un po' tardiva, nel senso che ormai i giochi erano fatti. Allora, noi, ormai venuti a conoscenza che nei prossimi giorni, nel Consiglio di luglio si procederà all'allargamento della maggioranza, abbiamo detto: beh, questo è un atto conseguente, un atto di coerenza con quelle che erano le prospettive, quelle che erano le richieste che in quell'8 luglio del 2013 avevamo sottoscritto. Sappiamo che nella politica il cambiare idea, il contorsionismo, la coerenza sono un po' un optional, però, a nostro avviso, ci sono anche degli impegni che si prendono e valgono a titolo personale. Proprio per questo, noi abbiamo voluto riproporre questa risoluzione nei contenuti di quell'ordine del giorno che avevamo proposto l'8 di luglio, perché? Perché anche se da questa partita siamo fuori e siamo ben felici di esserne fuori, è legittimo sperare che qualche punto di quel programma che tanti di noi hanno visto come uno spiraglio importante, uno spiraglio di prospettiva, che era Renaissance, possa essere avviato nella nuova maggioranza regionale e uno degli aspetti era proprio quello della riduzione del numero degli Assessorati. Assessorati che in questi anni si sono svuotati, perché è indubbio dire che non possiamo non tener conto che questi Assessorati sono stati svuotati di risorse. Ne cito due a caso per non fare dispetti, potrei citarli tutti, ma forse, salvo la sanità del mio amico Fosson che effettivamente ha avuto delle riduzioni ma ha ancora delle consistenti risorse, gli altri dall'Agricoltura all'Ambiente sono veramente degli Assessorati che svolgono gestione corrente. Una volta date le risorse di quella che è la gestione corrente, ben poco rimane dal punto di vista della scelta politica e dirigenziale. Devo dire che a seguito di questo c'è stato anche un ridimensionamento molto importante di quelle che sono le strutture dirigenziali e regionali, perché questa è una conseguenza di un bilancio, che è stato negli anni più che dimezzato. Allora, se non abbiamo più risorse, non abbiamo più strutture e dirigenze regionali, che senso ha mantenere degli Assessorati? Tutto questo perché? Perché noi crediamo che in un momento in cui c'è questa prospettiva di allargamento di maggioranza, una maggioranza più ampia, cada anche un po' quella che è la giustificazione politica che c'era stata detta prima quando si diceva: "beh, sai bisogna un po' accontentare tutti". Oramai non c'è più quella necessità di accontentare tutti, nel senso che con la maggioranza più ampia nessuno è indispensabile per cui meno appetiti probabilmente o comunque meno appetiti da soddisfare. Dico questo perché non abbiamo colto, letto in quella bozza di accordo di programma della nuova maggioranza alcun cenno alla riduzione degli Assessorati.

Ora, noi crediamo che ci debba essere un po' di coerenza su quella che è la situazione economica assolutamente grave. Non possiamo continuare a farci ripetere quando proponiamo qualcosa: "non ci sono risorse", dall'altra, c'è una riduzione di strutture per quello che riguarda la dirigenza. Beh, l'unica anomalia in questo panorama riorganizzativo rimarrebbe il numero di Assessorati, questo perché? Perché la gente lo dice, la gente continua a ripetere che la macchina organizzativa della Regione, la struttura regionale è una struttura molto pesante, a volte si ha l'impressione che strutture, soprattutto quelli che sono gli Assessorati vengano mantenuti più che altro per conservare alcune possibilità di incidere, ma a volte complicando la vita, il più delle volte complicando la vita dei cittadini.

Detto questo, non rimane molto da dire sul fatto che, se la politica va avanti...e non bisogna scandalizzarsi, io a volte sono uno di quelli che magari si arrabbia anche quando vede alcune decisioni che non sono condivisibili. Qualcuno giustamente mi ricorda che la politica è fatta anche di gente che cambia idea, di linee politiche che cambiano, di segreterie che decidono percorsi diversi, io però rimango ancora convinto che, oltre alle scelte politiche, ci sono delle scelte personali che impegnano più della politica, che, quando uno prende e si impegna personalmente su un percorso, su una riduzione - può essere qualunque aspetto della vita politica -, questo ti rimanga al di là delle scelte di segreteria e di partito. Allora, se questo era un impegno che tutti noi abbiamo preso, perché ricordo che tutti noi l'abbiamo preso in sede di campagna elettorale, tutti ne hanno parlato e hanno imperniato la campagna elettorale sulla riduzione degli Assessorati, è stato detto e scritto nel programma elettorale...non sto parlando del programma di maggioranza, ma del programma elettorale, gradiremmo che queste condivisioni venissero scritte anche nel nuovo programma di maggioranza, sarebbe un bel segnale per chi come noi - lo ricordo - l'8 di luglio del 2013 ha firmato un documento in cui si chiedeva esattamente questo: la riduzione di quelli che erano gli Assessorati. Ci dispiace se poi qualcuno è stato obbligato a cambiare idea, noi crediamo ancora nelle persone e siamo ancora convinti che ci sia ancora un minimo di coerenza a titolo personale, anche se poi nella politica l'arte del cambiare idea è una cosa che abbiamo vissuto e che purtroppo fa un po' male. Grazie.

Presidente - Grazie. Altri che chiedono la parola? Non ci sono altri che chiedono la parola. La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Intanto ringrazio il collega Chatrian per aver evidenziato che da parte della maggioranza, al di là di una corretta interlocuzione, vi è stata totale disponibilità nel discutere delle risoluzioni, ma ci ritorneremo, sarà un ragionamento che potremo fare in futuro, su una metodologia che possiamo prenderci per discutere delle risoluzioni, che ovviamente, ai sensi del Regolamento del Consiglio, possono essere presentate fino all'ultimo punto, com'è stato ricordato nei Capigruppo. Ai fini della discussione e ai fini di dare delle tempistiche, probabilmente sarebbe meglio all'inizio dei lavori programmare e capire come gestire. Vi chiederete: ma perché questa considerazione? Perché in quella sede abbiamo avuto modo di dire che questa risoluzione, pur legittima e pur portando degli argomenti che sono stati oggetto di una discussione, sono degli argomenti che tratteremo e potremmo trattare tranquillamente nelle prossime sedute quando si andrà - qualora si vada - a discutere di un nuovo assetto di nuove maggioranze, di nuovi equilibri. Questo è un tema che è stato molto ben esposto dai proponenti, ma è un tema che ci darà modo di ragionare nelle prossime sedute, per cui oggi anticipare una discussione che sicuramente andremo a fare qualora... Collega Gerandin, se si andrà a definire una nuova situazione, essendoci delle posizioni che in partenza erano diverse, mi pare ovvio, mi pare scontato che ci saranno degli adeguamenti e ci saranno delle convergenze che prima non c'erano, per cui io non anticipo come verrà risolto quest'argomento, perché ci sarà un confronto tra forze politiche, tra gruppi consiliari, che andranno a definire...per cui la nostra posizione è una posizione dove i contenuti saranno oggetto dei prossimi Consigli. Sarebbe un doppione, sarebbe una discussione che noi estrapoliamo da una discussione generale, credo di non fare torto a nessuno, sono tutti sufficientemente intelligenti...è una risoluzione che vuole andare a mettere la lente di ingrandimento, a mettere l'accento su delle situazioni che possono avere delle opinioni diverse. Vi chiedo quindi di evitare una doppia discussione, la facciamo oggi e la faremo domani, la faremo la prossima settimana per ovviamente ragionare correttamente. Qualora non vi sia questa volontà, su quest'argomento ci sarà la nostra astensione.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Noi volevamo intervenire a sostegno di questa risoluzione. Riferendomi a quanto detto dall'Assessore, mi sembra che noi arriviamo sempre o troppo presto o troppo tardi, cioè, quando si tratta di tagliare delle poltrone, non è mai il momento giusto...eh vede, infatti lei mi dà ragione...e quindi è un po' come per i costi della politica: c'è sempre il momento sbagliato. Allora, Assessore, quale sarebbe il momento giusto? Perché io mi rendo conto che è un grosso problema tagliare dei posti in Giunta, però lei non ci può rispondere che questa volta è troppo presto e l'altra volta quando voi presentaste...invece era troppo tardi, perché sennò sembra che ci stia prendendo in giro...non lo so, perché è questo quello che ha risposto. Allora, se vogliamo discutere seriamente, forse è il momento giusto per parlarne, proprio perché l'altra volta ci avete detto che era troppo tardi, sennò lei capisce che qua diventa una burla.

Allora, vogliamo parlarne seriamente, non so...potremmo prendere ad esempio la proposta che era stata fatta dal Consigliere Donzel quando disse: "per eliminare i costi, abbassiamo i costi, facciamo il rapporto a 25 rispetto a 35", quando parlavamo dei Consiglieri, potremmo farlo anche per le indennità della Giunta, restate in otto, ma vi pagate come se foste sette, e sarebbe già un bel segnale, o anche per questo ci va un ragionamento di quelli che devono durare 8-9-10 anni? È talmente complicata questa cosa...perché non so se si ricorda, ma abbiamo già accennato a questo fatto: che le nostre indennità, le vostre, per la precisione, sono le più alte d'Italia, le indennità di carica intendo...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...eh no, come "che cosa dico"? Dico quello che è venuto fuori dai numeri espressi dalla Presidenza...è così, comunque avrà modo...può darsi che non sappia leggere, lei, Assessore al bilancio, sicuramente ne sa più di me di numeri, però se interviene direttamente, è meglio, anziché, diciamo così, prendersela. Io le dico che le vostre indennità di carica sono superiori a tutte quelle che ci sono nel resto d'Italia e mi dimostri il contrario, sono qua, non c'è problema. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Altri? Se non ci sono altri interventi, possiamo chiudere la discussione generale...la parola al collega Chatrian, prego.

Chatrian (ALPE) - Sono firmatario.

Presidente - Per replica.

Chatrian (ALPE) - Era solo per dire che il mio intervento non era come dichiarazione di voto, ma, essendo firmatario, una piccola replica ci può stare, poi magari una parte della maggioranza potrebbe gradire qualche intervento di altri colleghi e magari - perché no? - cambiare idea...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...Assessore...no, Presidente Marguerettaz, qualora si vada, qualora si discuta...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...no, però chi ci ascolta...adesso proviamo...lei è della Coumba Freida, è bello diretto, così dicono, ma mi sembra che per una volta siete stati chiarissimi: le tre forze politiche hanno deciso un percorso, lo avete annunciato con una conferenza stampa martedì pomeriggio, sembra che tra ieri e oggi il posizionamento sia chiaro, legittimo, come tutti...com'è stato detto in questi due giorni di lavoro consiliare, quindi qualora si vada...qualora si discuta...il rinviare comunque a non so quando, probabilmente non il 15, ma il giorno dopo...nel momento in cui ci sarà il nuovo Governo, il Rollandin tris, discuteremo eventualmente della riduzione del numero degli Assessorati tanto invocata.

La faccio molto breve: i dirigenti sono diminuiti in un numero anche consistente, forse si poteva fare qualcosetta in più, qualcosa si è fatto, nel giro di cinque anni le disponibilità sono calate da 1.700 milioni di euro a 950, sette anni di battaglia sulla riduzione del numero di Assessori, condivisa con i colleghi in quest'aula, motivando indubbiamente il percorso e le intenzioni che abbiamo cercato sempre di mettere sul tavolo come gruppo ALPE. Questo Consiglio...io su questo sono invece un po' rigido probabilmente, sono abituato...il pubblico, l'amministrazione pubblica...forse è la formazione, non so...ma parla per atti amministrativi e parla per mozioni, risoluzioni, atti dove si scrive nero su bianco i desiderata, poi si schiaccia un bottone e si dice: "quella è la direzione da prendere" e in questi anni diverse volte abbiamo schiacciato diversi bottoni sulla riduzione degli Assessorati, a geometrie variabili magari all'interno di quest'aula, nella passata legislatura e nella nuova legislatura...quindi capisce la nostra volontà che è quella di avere...cercavamo di avere da parte sua, come in questo caso facente funzioni da Presidente della Regione, un confronto di natura politica. Lei ci ha detto: "ne parleremo più avanti", forse non sarebbe stato male darci subito la notizia: "ascoltate, questa modifica non ci sarà, perché abbiamo deciso comunque di mantenere gli 8 Assessorati, la Presidenza della Regione, la Presidenza del Consiglio...questa mattina non ci avete accolto il fatto di suddividere, perché magari da 10 cadreghe passavamo a 9, da 9 si passava a 8, 7 Assessori più Presidenza e chi ci ha ascolta poteva capire che c'era un vero cambiamento: quel cambiamento auspicato in quest'aula da diversi anni (cambiamento per noi, indubbiamente parlo per il gruppo ALPE, non parlo per gli altri: parlo per i 5 Consiglieri dell'ALPE). Avevamo comunque...come dire? era la volta buona, oggi 11 giugno 2015 avremmo potuto dare un segnale molto chiaro: niente cadrega da mettere sul tavolo (la Presidenza del Consiglio) per gli equilibri della nuova maggioranza, quindi disgiuntamente si votava il Presidente del Consiglio, magari il 24 giugno...e va beh, non è andata a buon fine. Da parte nostra c'è un grosso rammarico, perché sarà merce di scambio per trovare la quadra nella nuova maggioranza; doppio rammarico a seguito della risposta del Presidente Marguerettaz...era la volta buona, va beh, sulla Presidenza del Consiglio rimane quest'inquadramento comunque di suddividere la torta per gli appetiti interni che non ci interessano, ma anche sulla seconda proposta che nella stessa giornata vi facciamo non c'è nessuna volontà comunque di dare un segnale. Questo è il rammarico più grande dal punto di vista politico, indubbiamente la nostra iniziativa non era amministrativa come quella di prima sull'ineleggibilità, questa risoluzione che noi abbiamo proposto andava proprio nella direzione di avere un dibattito franco, diretto, politico e ci saremmo aspettati quanto meno una risposta secca: "abbiamo deciso di mantenere così com'è", altrimenti "no, andiamo in questa direzione, sosteniamo questa risoluzione, perché il segnale va dato, va fatto".

Nel momento in cui si presentano degli atti poi, oltre a metterci la firma, a schiacciare il bottone o approvare delle controfinanziarie, si devono scrivere anche delle relazioni, dove si motiva il perché si fanno certe scelte, scelte che noi oltretutto, come gruppo ALPE, ritenevamo persino esagerate a livello numerico, ma proprio per la complessità che fino a tre-quattro anni fa una Regione, un'Amministrazione regionale comunque aveva...era al suo interno articolata. Leggo un passaggio di una proposta dei colleghi del PD - la proposta di legge n. 6 dell'ottobre del 2013 - dove si spiegano le motivazioni: "si ritiene necessaria la definizione di un numero massimo di Assessorati regionali in quanto l'esperienza ci suggerisce che anche le maggioranze più solide sono tentate di istituire un numero elevato di Assessorati, anche con articolazioni molto diverse fra di loro, ma soprattutto - è la parte che mi interessa di più se devo dirlo dal punto di vista politico-amministrativo - poco funzionali sino ad essere strutture apparenti - e qui mi collego con il collega Gerandin... - o superflue col solo fine di garantire equilibri politici", come l'inefficienza in persona, no? Da una parte, quindi, c'è l'equilibrio politico pour l'appétit qui vient mangeant et, de l'autre côté, garantire invece quelli che sono gli equilibri politici. Niente, le sue non risposte, il fatto di affrontare per l'ennesima volta tra un mese questa proposta che noi abbiamo fatto nero su bianco, come abbiamo fatto da sette anni a questa parte...

Come gruppo ALPE, ci spiace che nello stesso giorno perdiamo due possibilità: la prima, quella di distinguere e di non mettere nel calderone delle cadreghe la Presidenza del Consiglio, la seconda figura istituzionale, l'arbitro, poteva essere distinta rispetto all'allargamento della maggioranza e i nuovi equilibri di natura politica nell'Esecutivo; la seconda: quella di ridurre almeno di uno...e oggi in questo scenario ci poteva essere da parte vostra...a meno che ci sia qualche collega di maggioranza che cambia idea - perché no? - il nostro auspicio è quello, l'obiettivo, il faro è quello, speriamo... Altri interverranno dopo di me, indubbiamente per argomentare e motivare qual è stato il...come abbiamo scritto a più mani questa risoluzione per andare a dare delle risposte più puntuali e soprattutto più performanti. È solo di questa mattina il documento che il Presidente Rollandin ci ha fatto pervenire in quanto relazione, memo dello stato dell'arte 2014-2015 sull'efficacia, sull'efficienza dell'Amministrazione regionale, sui report, sull'importanza di essere più performanti, ecco, bene, questa nostra iniziativa va in quella direzione, chiediamo...chiedo ancora a qualche collega della maggioranza se è interessato, perché forse la politica è fatta di segnali, la politica è fatta di bottoni, dal schiacciare il bottone, dal prendere delle decisioni che possono magari dare un po' di fiducia anche ai valdostani che ci stanno ascoltando. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Altri? Non vedo altre richieste. Possiamo passare alla votazione? La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Alcune precisazioni sono d'obbligo, perché ringrazio i colleghi che hanno voluto un chiarimento anticipato su un percorso che è ancora da compiere. Intanto, il percorso è ancora da compiere, perché l'ho detto più volte, oggi una commissione politica ha lavorato, un segretario con altri segretari hanno espresso il risultato del lavoro delle commissioni politiche, poi ci sono ancora altri organismi che si esprimeranno nel merito, siamo dei partiti democratici, magari qualcun altro che già dall'alto nomina il segretario sa già prima del congresso chi è il suo segretario... Tutte queste cose qui appartengono ad altre culture politiche, che rispettiamo, noi abbiamo un altro metodo di lavorare, scusateci, funzioniamo così... In qualche modo quindi potremmo uscire anche banalmente da questa cosa dicendo: "è un lavoro in corso, non sappiamo ancora nel dettaglio quali impegni sono stati presi e come si articolerà il percorso". Probabilmente il giochino sta nel dire: "ma come, vi smentite voi del PD rispetto ai percorsi...", eccetera, beh, è un giochino che potete portare avanti per qualche mesetto, perché naturalmente, se fossimo in grado di cambiare completamente la testa agli Unionisti e alle Stelle Alpine, avremmo raggiunto da gran tempo tutti gli obiettivi che volevamo raggiungere. Il problema è che...voglio dire a Gerandin di informarsi meglio prima di intervenire rispetto a dei suoi colleghi, perché non siamo riusciti proprio a far cambiare idea neanche a voi in alcuni passaggi, perché, se voglio, le trasmetto dei miei report, gli appunti che avevo di governi che abbiamo sognato insieme, in cui, nonostante le richieste del PD fossero sempre le stesse, il numero delle caselle era otto. Allora, io capisco che si può venir qui a fare gli splendidi...

(interruzione del Consigliere Gerandin, fuori microfono)

...non si preoccupi, io ho dei disegni...

(nuova interruzione del Consigliere Gerandin, fuori microfono)

...lei ne ha sette, va bene, lei sosterrà quello che sostiene, io le farò vedere le mie caselline. Probabilmente a me non avevano detto...probabilmente non ero informato come adesso dei fatti e delle trattative, probabilmente conto così poco che non ero informato su trattative e quant'altro e su ripartizioni di deleghe e quant'altro. Stia sereno comunque, questo percorso avverrà nelle sedi ufficiali del partito e avremo modo di discutere...se in qualche modo su quello che è il vostro cruccio il PD riuscirà ad incidere in qualche modo o se assolutamente non riuscirà ad incidere.

Certo è che sentir parlare di cadreghe chi si è scannato per riuscire ad ottenere la cadrega del Sindaco di Aosta e non è riuscito a trovare la quadra fa un po' specie... Certo è che dare lezioni sui costi della politica quando nell'ultimo bilancio non si è riusciti a mettere insieme le forze di minoranza su un unico documento rispetto ai costi della politica - abbiamo votato a zig-zag - ci vuole un bel coraggio, e voi ce l'avete, infatti abbiamo votato a zig-zag e si è tirato fuori che uno preferiva ridurre il numero dei Consiglieri regionali, anziché ridurre i costi della politica. Noi avevamo altre idee: avevamo detto che preferivamo non ridurre il numero dei Consiglieri regionali. Di idee diverse quindi ce n'è ed è difficile metterle insieme tra tutti i tipi di schieramento. Vedremo se tra qualche mese, visto che non avete sostenuto a suo tempo le proposte di riduzione dei costi della politica dei Cinque Stelle, magari in questa situazione tornerete a sostenere le idee di riduzione dei costi della politica dei colleghi Cinque Stelle che sono in minoranza e seguirete tutti insieme la loro strada.

Presidente - La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Ho aspettato l'intervento del collega Donzel, perché pensavo che fosse opportuno aspettare le sue precisazioni democratiche, perché credo che in questi anni abbiamo fatto un certo percorso e tante volte su questo tema ci siamo confrontati. Il collega Chatrian ha detto che c'è un rammarico nel vedere che in questo momento...il collega Cognetta ha detto: "troppo presto in questo momento, qualche mese fa era troppo tardi, insomma, se non ora, quando?". Abbiamo letto l'altro giorno che in conferenza stampa è stato detto che saranno dettati, saranno tracciati dei nuovi percorsi su delle tematiche...quattro, cinque. Noi non ci permettiamo sicuramente di dare suggerimenti a nessuno, ma pensiamo che queste potrebbero essere proprio alcune di queste tematiche da affrontare. Auspicavamo quindi che nel percorso di preparazione e di cammino verso la maggioranza si portassero questi argomenti, perché una cosa sicuramente non l'ho persa: la memoria e qualche anno fa, quando stavamo lavorando sul programma di coalizione, una delle cose che ricordo abbiamo lasciato in sospeso e non abbiamo definito nel numero è proprio il numero della composizione del Governo, perché alcune forze pensavano ad una riduzione a sette, mentre il PD voleva proprio una riduzione a sei, quindi lasciammo a... Per evitare di raccontare frottole, di prendere in giro i cittadini, avevamo lasciato come obiettivo quello della riduzione, oltre che dei costi della politica, anche proprio degli incarichi e dei posti del Governo, proprio per poi definirlo. Bene, noi aspettiamo davvero questo passaggio incisivo in maggioranza del PD, perché credo che, se quelle riunioni non sono state un bluff - e tanti cittadini vi hanno partecipato -, questo percorso verrà fatto.

Mi ha poi un po' sorpreso una considerazione che ha fatto Donzel: "l'obiettivo non è quello di cambiare e di incidere così profondamente nella testa degli Unionisti", beh, non so, se non è sugli argomenti e su queste tematiche mi chiedo su che cosa si inciderà, lo vedremo.

In ultimo potrebbe essere...non so se capita a tutti i colleghi, ma a noi capita spesso che ci chiedano: "ma come si definirà questa nuova maggioranza?". Chiaramente non possiamo essere noi a dare queste informazioni, ma la domanda che fanno tutti è: "ma rinuncerà Stella Alpina, rinuncerà l'Union Valdôtaine per fare posto a qualcuno del PD, al Capogruppo Donzel", queste sono tutte domande che credo qualsiasi Consigliere riceve in questi giorni. Credo che questa potrebbe essere veramente l'occasione - magari il traghettatore avrà già questo in testa, non lo so... - di probabilmente arrivare finalmente al numero di 6, perché rinunciano sia Stella Alpina che Union Valdôtaine, così si riesce ad arrivare ad un posto per il PD e magari anche nello stesso tempo alla riduzione dei posti in Giunta.

Presidente - Altri? La parola al collega Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Abbiamo ascoltato con attenzione l'intervento del Vicepresidente Marguerettaz, che, in assenza del Presidente Rollandin, abbiamo trovato particolarmente ringalluzzito. Com'è nella buona tradizione di questo Consiglio, quando anche dalle più piccole discussioni, dove magari siamo tutti d'accordo e c'è una gestione così irruenta magari su certi temi, che invece potrebbero anche vedere un po' di sintesi...non mi riferisco a quest'argomento evidentemente perché non abbiamo capito le posizioni di tanti, anzi si è parlato di tutt'altro tranne che invece dell'argomento in oggetto di discussione...è per quello che io voglio tornare a lei, Presidente Marguerettaz. Questo per dire che, al di là dei toni, che possono essere più o meno pacati, al di là di chi distribuisce in quest'aula patenti a tutti - probabilmente essendo in difficoltà con certe scelte, di cui noi peraltro non siamo responsabili, che rispettiamo -, non vorremmo che decadessero in altri argomenti e in altre discussioni che nulla hanno a che vedere con l'argomento in oggetto.

Allora, noi con questa risoluzione, visto che si è in procinto della creazione di un nuovo Governo, di un allargamento della maggioranza, abbiamo semplicemente voluto riproporre un tema che a noi sta particolarmente a cuore, null'altro e non capiamo...anzi forse la capiamo troppo bene, l'agitazione di qualcuno perché abbiamo osato tirare fuori la questione del numero degli Assessorati. Ne abbiamo parlato tante volte, pochissimi mesi fa, quando abbiamo presentato la questione dei costi della democrazia, addirittura in una sospensione, se lo ricorderà il Presidente Marco Viérin, eravamo con il Presidente Rollandin e ci fu qualcuno che si arrabbiò perché fu chiamata solo l'UVP che aveva presentato quest'argomento...si discusse della riduzione del numero degli Assessorati. Oggi noi quindi lo riproponiamo semplicemente per fare un minimo di "tagliando" alle idee di ciascuno, che poi legittimamente uno può anche cambiare, ma per posizionare la nostra idea. In questo momento di crisi e di difficoltà che tanti colleghi spesso sbandierano in quest'aula - abbiamo parlato di reddito di cittadinanza, di povertà - ci sembrava di riproporre un tema condiviso con tante altre sensibilità, anche di maggioranza se pensiamo ai programmi elettorali, come giustamente il collega Gerandin ricordava, perché tutti in campagna elettorale delle regionali hanno inserito la questione della riduzione del numero degli Assessorati. Vi è stata poi la gara a chi la sparava più grossa, riforme di legge, qualcuno l'ha citata...depositate..."la deposito prima io, così tengo testa al Cinque Stelle che ha fatto un'altra proposta", qui si faceva tutti...si giocava a fare i campioni semplicemente per dire chi la faceva più grossa.

Allora, noi semplicemente oggi vogliamo riproporre quest'argomento, senza nessuna polemica e senza nessuna arrière pensée. Ricordiamo anche che addirittura fu annunciata alla fine della scorsa legislatura dal Presidente Rollandin l'abolizione dell'Assessorato dell'ambiente ed è per questo che poi tutto il tema della campagna elettorale, di tutte le forze, ma ricordiamo in primis delle forze che poi oggi governano, cioè Union Valdôtaine e Stella Alpina, è stato questa questione dell'Assessorato. Allora, ci sembrava giusto nel corso di questa legislatura semplicemente ribadire questa questione e chiedere in questo momento di nuova fase politica, o comunque di dialoghi per formare una nuova maggioranza, se ci fosse la sensibilità di poter arrivare alla riduzione...non solo ad una riduzione dei costi, magari mantenendo il numero, come suggeriva il collega Cognetta...anche effettivamente accorpando certe funzioni che sono state moltiplicate negli anni e che oggi potrebbero ritrovare una certa unione di settori proprio che...chiaramente magari è difficile nella compatibilità di un organigramma da comporre con sensibilità politiche diverse, però potrebbe essere effettivamente qualcosa di interessante. Noi è a questa posizione che vogliamo stare, non capiamo certe posizioni che sono state più di polemica che di altro in questa discussione e noi crediamo che oggi non ci sia nessuna possibilità di riacquisire una certa credibilità nel momento in cui l'Amministrazione razionalizza in tutti i settori, accorpa - oggi la parola non è solo uno slogan, ma l'Amministrazione sta cercando di razionalizzare - e noi non razionalizziamo, diciamo, questi settori. Non crediamo quindi di avere così suscitato le ire o...non abbiamo voluto suscitare le ire di nessuno, semplicemente riproponiamo un tema che noi speriamo, come ci è parso di capire dalle parole del Vicepresidente Marguerettaz, potrà anche essere un tema di cui si parlerà. Nessuno qui ha detto: "ah qualcuno cambia idea, qualcuno...voi...", noi diciamo semplicemente che esprimiamo una sensibilità, e mi riferisco alle parole del Vicepresidente Marguerettaz. Se c'è una disponibilità, ben venga questa questione di discutere della riduzione del numero degli Assessorati. Sarà solo una parte di quelli che noi abbiamo definito costi della democrazia, ma noi crediamo che sia legittimo oggi riproporlo semplicemente per ritarare quella che era una posizione espressa da tanti in quest'aula e che vedremo se si materializzerà nel momento della creazione di un nuovo Governo. Grazie.

Presidente - La parola alla collega Fontana.

Fontana (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Non volevo intervenire, ma veramente adesso ci state tirando per la giacca. Intanto, da quello che so io, è stato fatto un percorso e tutti lo sapete che siamo arrivati in un momento di crisi e non si poteva andare avanti, perché penso che siete stati anche i primi voi a far cadere l'Ufficio di Presidenza. Abbiamo fatto cadere la Giunta, così non si poteva andare avanti. Io se vado a prendere le registrazioni, e prima del collega Chatrian...ha sempre detto al Presidente: "noi ci stiamo al cambiamento, noi siamo disponibili, perché così non si può andare avanti", lo stesso avete detto voi dell'UVP e lo stesso hanno detto i colleghi del Cinque Stelle: "se si tratta di cose sensate, si lavora per andare avanti, o si va ad elezioni, o si deve trovare una soluzione". Adesso non potete smentire queste cose, perché veramente se siete uomini, dovete dire le cose come stanno, ma qui state giocando col gatto e col topo. Io non ci sto a queste cose! Allora, intanto c'è un percorso che io non so come andrà a finire. Le cose che abbiamo detto, per quanto ci riguarda, noi le sosterremo e penso che le prime leggi sui costi della politica le abbiamo presentate noi, però non sono state votate da parte di nessuno, non potete venirci a dire che il PD non ha votato questo... Io poi non ci sto più a che si dica: "voi vi siete venduti...", noi non ci siamo venduti, non abbiamo fatto niente che non fosse trasparente, siete stati i primi che vi siete seduti a quel tavolo per un certo cambiamento. Io non so cos'è successo nel percorso che prima di dirci come stavano le cose...ve ne siete andati all'ultimo momento e ci avete lasciato lì: questa è la verità! Noi ci siamo presi la responsabilità di andare avanti, ma in modo trasparente, non abbiamo fatto niente di nascosto. Adesso non siete i paladini della trasparenza e lei, cara collega Certan, adesso la deve smettere! Si ricorda quando io le dicevo: "guardi, stia calma, non rompiamo quest'alleanza, perché io ci credo a quest'alternanza". Lei mi ha detto che non deve essere...che non va dietro né alla gabella, né a Brusson, che lei ha una sua testa e va per i fatti suoi. Guardi come si sta smentendo adesso. Adesso vi fondete, adesso fate l'alleanza, io davvero a queste cose non ci sto, mi avete stancato! Allora la gente deve sapere che le persone serie sono serie, ma uno non per farsi sentire fuori deve andare a cambiare idea cento volte, noi abbiamo mantenuto la parola, siamo persone serie, ci siamo presi una responsabilità davanti ai cittadini e la manterremo. Io mi auguro di riuscire a fare qualcosa di buono e la questione anche delle leggi...devo dire cosa dicevate voi sul reddito di cittadinanza? Visto che mi tira sempre per la giacca, Laurent? Che la diamo agli immigrati, che la diamo alle persone...che la gente non lo capisce. Voi non avete capito che la gente sta morendo di fame e ha bisogno di risposte, allora non facciamo il doppio gioco, okay? Cerchiamo di essere sinceri. A me questo gioco non piace, perché non siete corretti. Scusate lo sfogo, ma era necessario.

Presidente - La parola al collega Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Sì, solo due precisazioni per fatto personale, Presidente.

Presidente - Prego.

Viérin L. (UVP) - Intanto per dire che non capiamo questo sfogo visti i toni pacati che sono stati usati in questa discussione, sappiamo che probabilmente è un periodo di tensioni, non tanto in quest'aula, ma dalle sollecitazioni del territorio che effettivamente sta probabilmente giudicando in un certo modo certe posizioni, ma a noi qui forse ci è sfuggito...non abbiamo usato i toni che lei, collega Fontana, ha usato...

(interruzione della Consigliera Fontana, fuori microfono)

...se possiamo dire la nostra...

Presidente - Collega Fontana...

Viérin L. (UVP) - ...non vorrei che l'assimilazione vi facesse assumere certi atteggiamenti che avete combattuto e che invece oggi vi vedono così...forse con una certa arroganza, che non vi ha contraddistinto nel passato e che non ci piace. Allora, se possiamo esprimere un concetto, voi che siete democratici, e forse non siamo stati in grado di esprimervi, è che se la gente non arriva a fine mese, collega Carmela Fontana, forse il primo messaggio che potremmo dare, visto che è un anno e mezzo che ne parliamo, sarebbe quello, quando vi fate il vostro Governo, di ridurre il numero degli Assessorati. Questo è non in politichese quello che noi oggi stiamo cercando di farvi capire, che poi forse voi cercate di non capire. Allora, non abbiamo capito la vostra posizione, né nel suo intervento, né nell'intervento del collega Donzel, non importa, io mi sono riferito all'intervento del collega Marguerettaz, che rappresenta il Governo, nel quale voi oggi non siete ancora, quindi noi ci riferiamo a ciò, perché questo è un impegno che abbiamo rivolto alle forze politiche che si stanno avvicinando a questo nuovo Governo, quindi il nostro intervento è stato rivolto principalmente - il mio soprattutto - a ciò che il Vicepresidente Marguerettaz ha detto.

Detto ciò, non ci stupiamo sicuramente che chi è seduto all'estrema sinistra e chi è seduto all'estrema destra si unisca. L'ha detto qualcuno oggi: la politica è l'arte dell'impossibile, ma noi non ci stupiamo e non ci stupiremo, purtroppo noi non accettiamo attacchi personali, stiamo facendo politica, non accettiamo attacchi personali, quindi ci dispiace ed è per questo che ho chiesto per fatto personale la parola, perché si parla di politica qui, o almeno ci si prova e quindi lasciamo stare altre questioni che nulla hanno a che vedere. Se possiamo così riportare la discussione in ambito politico, che, secondo noi, rappresenta un po' queste istituzioni, con una certa dignità, senza dover scadere in gazzarre che non fanno onore all'istituzione che noi rappresentiamo...crediamo che oggi non si stia scrivendo una delle pagine migliori della politica valdostana, soprattutto di questa legislatura, se poi vogliamo giustificare l'ingiustificabile, ognuno è libero di farlo, ma noi non ci stiamo ad essere tirati in altre vicende che nulla hanno a che vedere. Il percorso politico di ognuno quindi lo abbiamo detto, forse non siamo stati abbastanza chiari, è legittimo, ma questa risoluzione sta trattando la questione della riduzione del numero degli Assessorati, allora qui s'excuse s'accuse, se tutta questa polemica deve uscire per la questione che deriva dal fatto di aver proposto la riduzione del numero degli Assessorati, noi...

Presidente - Collega Laurent, per fatto personale. Grazie.

Viérin L. (UVP) - ...sì, concludo il fatto personale che sta disturbando probabilmente...

Presidente - Un po' di silenzio per cortesia...per fatto personale sta concludendo...

Viérin L. (UVP) - ...poi faremo la dichiarazione di voto. Concludiamo dicendo che ci dispiace che si vada sul personale quando invece si stava trattando della questione della riduzione del numero degli Assessorati, che noi confermiamo oggi, perché non abbiamo cambiato idea e che vedremo se sarà confermata nelle intenzioni di chi oggi vuole sedersi al tavolo definitivamente.

Presidente - Grazie collega. Altri interventi per dichiarazione di voto? Non ci sono altri...la parola al collega Chatrian, ne ha facoltà perché ha fatto il primo intervento come proponente e adesso interviene per dichiarazione di voto, prego.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Era solo per cercare di inquadrare lo spirito della nostra iniziativa. Io ho partecipato in questi tre giorni di lavoro a quattro Conferenze dei Capigruppo, due giorni di lavoro in questo Consiglio, penso che sia d'obbligo affrontare, comunque, le questioni che sono state poste sul tavolo. Il nostro gruppo quindi non vuole accusare nessuno, a noi le questioni di natura personale non interessano e vorrei ribadire questo concetto: per noi la coerenza è alla base del nostro percorso, per noi quelli che contano sono i fatti e i voti che abbiamo espresso in quest'aula sui diversi argomenti, sulle diverse tematiche.

Detto questo, questa risoluzione che abbiamo scritto, sostenuto e abbiamo cercato di argomentare oggi verte esclusivamente su una questione, non diverse questioni, ma una. Il Presidente Marguerettaz ci ha detto che tutto sarà discusso il 15 di luglio. Il nostro obiettivo, il nostro ragionamento, la nostra argomentazione era quella di anticipare su questo tema tale confronto, tale discussione sulla riduzione del numero degli Assessorati. Non solo tanto invocata, ma sovente discussa e affrontata in quest'aula, in questa legislatura, ma anche nella passata e più volte votata da questo Consiglio regionale, ahimè sovente, anzi sempre, senza una maggioranza, cioè le proposte che abbiamo fatto in quest'aula non sono mai diventate operative perché non abbiamo raggiunto i 18 voti. Solo una precisazione per chi ci ascolta, perché altrimenti sembriamo forse un po' schizofrenici: la proposta che facemmo nell'aprile 2014 era quella comunque di ridurre un Assessorato, poco magari, perché è stata una sintesi tra le diverse sensibilità dell'allora opposizione e la proposta che facemmo a fine aprile 2014 in piena crisi, a seguito delle dimissioni di tutta la Giunta regionale, tranne il Presidente della Regione, proposta che noi facemmo un anno fa, che è stata oltretutto una sintesi delle forze di opposizione, era quella comunque di ridurre la Giunta passando da otto a sette Assessorati, ciò dovuto soprattutto alla riduzione delle disponibilità economiche, alla riduzione dei dirigenti, alla riduzione dei dossier, alla riduzione comunque di tutto quello che è l'iter amministrativo; questo era argomento di discussione, che poi è stato affrontato in quest'aula ed è stato votato da parte nostra indubbiamente in quell'aula.

Noi, come gruppo ALPE, quindi sosterremo questa risoluzione e termino dicendo solo questo: noi terremo la barra dritta sicuramente sul percorso che abbiamo fatto, sui voti che abbiamo espresso in quest'aula, sul cambiamento che noi crediamo...pensiamo di dare gambe e corso, e ribadisco il concetto: se i colleghi del PD porteranno tutte le battaglie che abbiamo fatto, le diverse battaglie che abbiamo fatto in questi sette anni di Consiglio regionale all'interno della nuova maggioranza e diventeranno o leggi o atti amministrativi, il nostro sarà indubbiamente un voto a favore, se andrà in quella direzione che abbiamo oltretutto scritto insieme in questi sette anni di lavoro, per noi quello è il cambiamento, collega Fontana, quindi se inciderete, noi ci saremo, perché noi siamo degli uomini e abbiamo votato certe cose in quest'aula e quindi le sosterremo. Se così non sarà, ci dispiace collega, ma noi non siamo per il non cambiamento e certe cose non le sosterremo, perché abbiamo la schiena dritta, abbiamo una nostra dignità, una nostra coerenza e per noi prima di tutto c'è il nostro percorso e soprattutto il rispetto di chi ci ha votato e ci ha dato una delega importante per poter modificare, portare il nostro contributo, elaborare dal punto di vista legislativo la modifica di quello che è il sistema Valle d'Aosta e quindi sosterremo con grande convinzione questa risoluzione. Grazie.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Semplicemente perché...non ho intenzione di rispondere al collega Donzel, ma solo per alcune precisazioni che ritengo dovute, nel senso che mi spiace, ma forse non ha letto bene quelle che sono le richieste della risoluzione, perché noi nella risoluzione diciamo: "impegna le forze politiche della futura maggioranza a procedere, nella costituzione del prossimo Governo regionale...". Ora, se il collega Donzel vuole smentire che ci sia una futura maggioranza ampliata, beh, ne prendiamo atto, sennò semplicemente era rivolto a tutta la futura maggioranza, con un impegno da prendere, un impegno che con i colleghi del PD - e l'ho ribadito - noi abbiamo condiviso questo percorso della riduzione. Io penso di non aver detto nulla di così scandaloso, se non che era un percorso condiviso, che in data 8 luglio 2013, all'atto dell'insediamento della Giunta regionale, noi abbiamo chiesto e sottoscritto tutti assieme, per cui non voleva essere un impegno particolarmente riferito al PD. È chiaro che i colleghi del PD rispetto agli altri forse hanno qualche...non so...qualche impegno sottoscritto in più rispetto agli altri, ma questo è un problema loro, un problema di coscienza, se il loro partito, il loro movimento ha deciso diversamente, io mi sono limitato a dire che ci sono degli impegni che si prendono e valgono anche a titolo personale. Io questa è una cosa che penso, penso di non aver offeso nessuno dicendo questo. Sul resto io sono assolutamente sereno, ho detto che noi a questo tavolo, a quest'allargamento non partecipiamo e sono felice che non ci partecipiamo, ma è risaputo, ecco, nel senso che non è una novità di oggi.

Per quello che riguarda la riduzione dei costi della politica, beh, collega Donzel, le ricordo che noi abbiamo fatto una finanziaria in cui noi avevamo chiesto una riduzione - e l'abbiamo sottoscritta tutti assieme - di quelli che erano i compensi, a partire dai Consiglieri regionali agli Assessori, fino ai Presidenti, in cui - e lo ricordo anche alla collega Fontana - noi avevamo addirittura destinato queste risorse al sociale. Ora, noi siamo ancora fermi a quella proposta, per noi quella proposta ha un valore: ha un valore perché l'abbiamo proposta e sottoscritta, per noi è la proposta base per andare verso la riduzione dei costi della politica. Certo che è poco comprensibile, poco spiegabile ai cittadini valdostani perché, a fronte di un bilancio regionale dimezzato, a fronte di strutture dirigenziali che sono state ridotte, ma non ridotte di poco, sono state ridotte di tanto, a fronte di una proposta della minoranza che chiedeva di non...mettere le risorse disponibili per quello che era il famoso Comitato di valutazione dei dirigenti, mettere a disposizione...perché era del tutto inutile valutare i dirigenti quando non gli assegni le risorse. Se io non assegno le risorse, come lo valuto il dirigente? Si è riusciti nel 2014 ad avere una barcata di risorse non impegnate: questa è la realtà! Allora cosa le teniamo a fare noi queste strutture? Ancora un motivo in più per capire cosa ci restano a fare gli Assessori...Assessori senza portafoglio. Assessore all'ambiente Bianchi, una volta che lei ha liquidato quello che è il compenso dell'ARPA, le rimangono quattro miserie; Assessore Testolin, la stessa cosa sull'agricoltura. Dica in quest'aula quanto era il bilancio del 2013 e quant'è il bilancio del 2015, così la gente capirà. È l'unico sistema per far capire alla gente che si tratta di gestire delle risorse che non esistono più e se non esistono più le risorse, non ha senso che esistano né le strutture, ma men che meno le cadreghe della politica. Noi chiediamo che la politica faccia un passo indietro in questa fase, e l'abbiamo detto perché se poi anche la risoluzione non verrà votata, rimanga agli atti questo, perché c'è l'assoluta necessità di dare un segnale, non volete darlo? Ricordo a qualcuno che questa famosa riduzione dei costi della politica non siamo noi che non l'abbiamo votata, è la maggioranza con cui qualcuno probabilmente andrà ad allargare questo tipo di maggioranza che non l'ha voluta. Allora, cominciamo a dare qualche segnale. Grazie.

Presidente - Grazie. Possiamo passare alla votazione dell'atto. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Testolin, Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Con quest'atto finiscono i lavori di quest'adunanza. Buona serata a tutti.

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L'adunanza termina alle ore 19,45.