Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1298 del 11 giugno 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1298/XIV - Reiezione di risoluzione: "Approfondimenti in I Commissione consiliare in merito alle condizioni di ineleggibilità del Vice-sindaco del Comune di Pont-Saint-Martin".

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Prima di illustrare questa risoluzione, vorrei comunque ringraziare i colleghi di maggioranza che hanno accettato di inserire all'ordine del giorno le tre risoluzioni che abbiamo presentato. Non è una cortesia questa, ma sembrava...volevo dirlo perché non sarebbe stato un bel gesto e la possibilità comunque di confrontarsi pacatamente su delle posizioni che magari sono diverse, con obiettivi diversi e anche con la nuova maggioranza...non devono togliere comunque il vero confronto in quest'aula.

Ciò detto, questa nostra risoluzione vuole portare all'attenzione di questo Consiglio, dopo aver modificato solo nel gennaio 2015 la n. 4 del 1995, dei dubbi che sono sorti a Pont-Saint-Martin su delle potenziali condizioni di ineleggibilità da parte del Vice-sindaco. Il tutto indubbiamente è "rilevato" al fatto che la questione si incentra sul contenuto di una convenzione comunque approvata dal Consiglio comunale a Pont-Saint-Martin e sinceramente siamo preoccupati di quell'interpretazione semplicistica che il Segretario comunale ha fornito in sede consiliare. L'obiettivo quindi di questa nostra risoluzione, di questa nostra iniziativa va in questa direzione. È una legge nuova, le interpretazioni, dal nostro punto di vista, devono essere valutate attentamente dagli organi competenti o comunque da persone che possono avvalersi anche di collaboratori, e l'Amministrazione ha un suo ex, oltretutto neanche Dipartimento degli Enti locali, ma ha strutture che hanno seguito l'iter dell'approvazione, hanno uffici legislativi, abbiamo comunque una parte legale come Amministrazione regionale. L'obiettivo quindi di questa nostra risoluzione è quello di assicurare, dal punto di vista politico, quella serenità dopo il confronto serrato in campagna elettorale, quella serenità del Consiglio comunale di Pont-Saint-Martin al fine proprio di avviare la legislatura senza motivi di incertezza, dovuti eventualmente, ripeto, potenzialmente a dubbi di interpretazione su questioni di tale rilevanza, comunque giuridica.

Detto questo, la nostra risoluzione va in questa direzione: "il Consiglio regionale impegna - è un impegno comunque...chiedo veramente ai colleghi di maggioranza di approvare questa risoluzione perché è un impegno innanzitutto di approfondimento - il Presidente della I Commissione ad approfondire la segnalazione fatta in Consiglio comunale dal gruppo di minoranza del Comune di Pont-Saint-Martin avvalendosi della collaborazione del Dipartimento degli Enti locali, degli uffici legislativi e della Commissione elettorale" e poi "a riferire nella prossima adunanza del Consiglio del 24 e 25 giugno in merito agli approfondimenti compiuti".

Mi sembra una risoluzione di buon senso, una risoluzione che comunque, dal nostro punto di vista, crea quelle condizioni di chiarezza, di sgomberare eventualmente zone grigie, zone d'ombra o poco chiare e chiederemmo comunque al Governo regionale di approvare questa nostra risoluzione, in queste due settimane incaricare i nostri uffici di verificare, di studiare e sviscerare quelli che sono comunque i quesiti posti dal gruppo di minoranza del Comune di Pont-Saint-Martin e poi nell'adunanza del Consiglio regionale del 24 e 25 giugno a quel punto riferire l'esito della verifica e del controllo fatto da parte dei nostri uffici. Lo spirito con cui abbiamo scritto nero su bianco questa risoluzione va solo nell'evidenziare e nello sgomberare il campo da incertezze dovute a dubbi interpretativi oltretutto su una legge appena approvata da questo Consiglio nel mese di gennaio 2015.

Presidente - Grazie. Siamo in discussione generale sul punto 45.02, chi intende prendere la parola? Non ci sono richieste? Chiudo la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Questi approfondimenti in I Commissione, mi permetterà il collega Chatrian, potrebbero essere un precedente pericoloso, perché il soggetto, l'Ente che è preposto a fare le verifiche sull'eleggibilità o sull'ineleggibilità è il Consiglio comunale nel momento in cui si parla di Consiglieri comunali, è il Consiglio regionale nel momento in cui si parla di Consiglieri regionali, poco conta la norma da chi è stata approvata. Immaginate se in un caso di eventuale ineleggibilità in Consiglio regionale si demandasse una Commissione parlamentare di verificare, di fare degli approfondimenti, sarebbe un mostro dal punto di vista giuridico, un'interferenza insostenibile e inspiegabile. Non sto a giudicare se le motivazioni della minoranza sono delle motivazioni legittime, sostenibili, credibili o meno, non entro nella questione, ma immaginare di investire un Consiglio regionale e una Commissione consiliare di fare un approfondimento, ancorché la legge sia stata approvata dal Consiglio regionale, crea una situazione sulla quale sinceramente, collega Chatrian, le chiedo di riflettere...è effettivamente insostenibile. Andremmo ad introdurre delle valutazioni di natura politica, ovviamente con gli equilibri di un Consiglio regionale, a valutare un argomento di eleggibilità o di ineleggibilità che è decisamente codificato, cioè la verifica dell'eleggibilità e dell'ineleggibilità è data al Consiglio comunale qualora qualcuno legittimamente ritenga di avere degli argomenti che non sono stati valorizzati, esattamente com'è successo in Consiglio regionale, ci sono dei percorsi. Quale senso avrebbe un'espressione da parte di una Commissione consiliare? È un intervento a gamba tesa, che non avrebbe poi neanche degli effetti giuridici... A questo punto quindi io la invito evidentemente a ripensare e a ritirare questa risoluzione, in caso contrario, proprio perché non è un argomento del Consiglio regionale, anticipiamo un'astensione.

Presidente - Qualcuno chiede la parola? La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Non saprei giudicare se dal punto di vista giuridico questa proposta è un mostro e non saprei neanche giudicare se questa proposta che noi facciamo al Consiglio regionale sia insostenibile. La cosa certa che so è che l'obiettivo di questa nostra risoluzione è indubbiamente non di far posizionare una Commissione, l'organo politico non deve posizionarsi, l'obiettivo scritto nero su bianco su questa risoluzione è far lavorare, posizionare, studiare, entrare nel merito chi ha un altro ruolo: i dirigenti, i funzionari, alti funzionari che hanno collaborato con il gruppo di lavoro, di cui io facevo parte, che ha fatto il legislatore. Apriamo un precedente quindi, apriamo una porta magari persino pericolosa? Forse sì, ma l'obiettivo, l'asticella era un po' più in alto questa volta, perché non chiedevamo un posizionamento dal punto di vista politico, perché sappiamo distinguere, Presidente Marguerettaz, come lei, il ruolo che abbiamo rispetto al ruolo dei dirigenti, il ruolo politico che abbiamo, ma il nostro obiettivo indubbiamente è quello di far posizionare dei dirigenti, dei legali, degli avvocati, l'Ufficio legislativo e anche il Dipartimento, le strutture degli Enti locali: questa era la nostra filosofia, che lei ha colto perfettamente, Presidente Marguerettaz, talmente colto che ha citato: "potrebbe essere un precedente pericoloso". Io distinguerei quello che è il posizionamento di natura politica, che non ci interessa, ma ci risulta che invece, dal punto di vista legale/amministrativo, il Segretario non sia stato così convincente - questo indubbiamente - nello sviscerare, nel declinare questa potenziale dubbiosa ineleggibilità.

Detto questo, noi manteniamo la risoluzione che abbiamo presentato, convinti che dobbiamo scindere quelli che sono i due ruoli: quello politico e quello invece amministrativo-legale, ma il nostro obiettivo era quello di andare nella seconda direzione e avere invece un parere di natura legale visto e considerato che abbiamo comunque uffici, dipartimenti, personale, Enti locali che possono tranquillamente aiutare a sviscerare meglio e - perché no? - era anche un parere di natura giuridica su questo caso, ma - perché no? - su altri casi e probabilmente ce ne saranno altri. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Proprio due considerazioni a seguito del suo intervento, Assessore Marguerettaz, nel senso che lei ben sa e ben ricorda che la legge n. 6 ha avuto un percorso...uno dei pochi percorsi condivisi all'interno di quest'aula, un percorso non facile, perché ha ridisegnato quello che era il sistema delle autonomie locali, soprattutto per quello che riguarda il discorso della gestione associata. Sapevamo, eravamo ben coscienti - chi ha partecipato a quel tavolo - che avremmo potuto avere eventualmente delle difficoltà interpretative a seguito dell'emanazione di questa legge n. 6 del 2014. Tenuto conto che avevamo comunque un'urgenza nel procedere, si è detto: "beh, vedremo con il prosieguo quelle che potranno essere le difficoltà interpretative". Dico questo perché? Perché la nostra risoluzione non va nel senso di dire che la I Commissione è arbitro di questa partita. Nessuno pensa che la I Commissione debba essere arbitro di questa partita, ma, tenuto conto che la I Commissione, Affari istituzionali, è quella che, bene o male, ha dato il parere favorevole, ha trovato la sintesi in Commissione per questo disegno di legge, noi avremmo gradito che la I Commissione avesse potuto esaminare quella che è l'interpretazione autentica, perché a questo punto si tratta di un'interpretazione autentica da parte degli uffici, del legislativo...io non so chi si dovrà esprimere; questo perché? Perché noi riteniamo veramente assurdo, folle che dei Consiglieri comunali eletti debbano rivolgersi al TAR per avere un'interpretazione autentica. Allora, questo è lo spirito di questa risoluzione, non vuol dire essere noi chi deciderà, ma vorremmo essere a conoscenza, prima che magari venga notificato ai Consiglieri, se mai ci sarà la necessità di avere un'interpretazione autentica, quella che è la vera interpretazione.

Guardi, Assessore, che nella legge n. 6 ci sono altri problemi, li abbiamo visti adesso, un altro problema sarà quello della maggioranza qualificata per le modifiche dello Statuto. Lei lo sa che c'è anche questo problema. Allora, non è il caso magari di fare approfondimenti e di avere tutto l'apparato regionale, il Dipartimento Enti locali o il legislativo, eventualmente di fare un incontro in I Commissione per chiarire dove sono i dubbi e, se ci sono i dubbi, la modifichiamo, perché le sembra normale che si debba andare al TAR per avere un'interpretazione di una legge che abbiamo emanato noi? A me pare già un'assurdità che si debbano impugnare le leggi dello Stato, ma che un comune cittadino, un comune Consigliere debba andare al TAR per avere un'interpretazione mi pare che siamo alla follia: questo era il senso.

Aggiungo una piccola postilla su questo: il provvedimento che...questa discussione a noi interessava anche dal punto di vista che riguardava non un qualunque dirigente regionale, ma qualcuno che è responsabile del personale a livello regionale, un dirigente che comunque fa parte dello staff che emana le direttive all'ARRS regionale per la contrattazione, personale che comunque è titolare di questi tipi di convenzioni che sono state siglate...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...le ha firmate, Assessore, è inutile, questo è quanto. Allora, noi volevamo evitare strumentalizzazioni di qualunque sorta, fare una condivisione, un percorso condiviso esclusivamente per evitare subito e nel futuro qualunque tipo di problematica.

Ora, le ripeto non si vuole che la I Commissione sia arbitro di questa partita, si vuole solo che venga portata a conoscenza di quelle che sono le interpretazioni autentiche per quello che riguarda una legge, che, a mio avviso, ha avuto un percorso di condivisione e che debba avere nel futuro, anche nel futuro eventualmente una condivisione. Se c'è da cambiare qualcosa, lo cambieremo assieme senza strumentalizzazioni politiche. Grazie.

Presidente - Grazie collega, altri? Non vedo altre richieste. Possiamo porre in votazione? La votazione è aperta, prego colleghi. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 20 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Testolin, Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Punto 45.03.