Oggetto del Consiglio n. 919 del 17 dicembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 919/XIV - Petizione per garantire ad operatori economici della città di Aosta un riconoscimento economico per i danni subiti dalla realizzazione della rete di teleriscaldamento. (Reiezione di una risoluzione)
Presidente - Eravamo rimasti con una sospensione in atto e poi è stata chiusa la seduta mattutina. Qualche collega vuol prendere la parola rispetto alla richiesta di sospensione? Collega Bertin, ne ha la facoltà.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Per intervento in discussione generale. Questa primavera, e soprattutto questa estate, la città di Aosta è stata interessata dai lavori per realizzare il teleriscaldamento, dei lavori che hanno avuto un impatto decisamente importante su tutta la città: traffico impazzito, ingorghi, difficoltà di mobilità per residenti e turisti, anche perché, come detto, questi lavori hanno riguardato anche il periodo di maggiore afflusso turistico, il mese di agosto. Come dico, difficoltà per tutta la città e, in particolar modo, evidentemente, per le attività economiche strettamente legate ai luoghi nei quali vi sono stati interventi per i lavori in questione. È un'opera sulla quale, diversamente da quanto ho sentito, continuo ad avere qualche dubbio sui benefici dal punto di vista ambientale, che mi paiono francamente minimi. È un intervento che avrebbe avuto invece un effetto positivo se fosse stato realizzato 30 anni fa; allora sì, avrebbe certamente avuto dei benefici positivi. Oggi, a 30 anni di distanza, mi pare poco significativo, e ai giorni d'oggi, con delle cifre certamente inferiori, si può ottenere lo stesso obiettivo intervenendo in modo diverso. Resta comunque un grande business, questo è evidente.
Questa petizione ha avuto il merito di porre l'attenzione su quanto è successo quest'estate, e bisogna ricordare che tutt'ora le strade che sono state interessate dai lavori sono degne di una Parigi-Dakar: buche, smottamenti, riasfaltature fatte in modo approssimativo e anche proprio malamente. Certo non lo si può prendere ad esempio come lavoro ben realizzato e che ha minimizzato i danni, i disagi per la collettività e per la cittadinanza. Ci ha permesso di mettere in evidenza anche l'inadeguatezza dell'Amministrazione comunale, del Sindaco Giordano e della sua Giunta, ad interloquire con l'impresa che ha realizzato i lavori, la Telcha. Si è avuta la netta impressione che la Telcha ha fatto tutto quello che ha voluto e che i 12 mila euro per le luminarie che sono state vendute come una sorta di risarcimento, paiono francamente piuttosto ridicole. Non riprenderò quanto già detto dai miei colleghi in precedenza riguardo a quanti benefici ha avuto la Telcha nel realizzare questi lavori, dal non pagamento del sottosuolo, all'occupazione della zone parcheggio blu, eccetera, eccetera. Non sto qui a riprendere questi aspetti, ma è evidente che i 12 mila euro sono una contropartita ridicola, sia per il Comune che per la cittadinanza. Una responsabilità innanzitutto del Sindaco e della Giunta di Aosta, ma vista anche la presenza del pacchetto azionario della Regione tramite CVA, un ruolo poteva averlo anche la Regione. I lavori si sarebbero dovuti fare e svolgere in modo diverso e i disagi, che inevitabilmente ci sono, avrebbero potuto essere contenuti. Invece, in questo caso, francamente si è andati oltre. Via Torino e le zone adiacenti sono state isolate e inaccessibili per lungo tempo. I danni per le attività commerciali sono innegabili, è del tutto evidente, non si può parlare di disagi, ma nel caso di attività economiche di veri e propri danni. Una zona che, tra l'altro, era stata interessata anche poco tempo prima da dei lavori di sistemazione e riasfaltatura della strada di via Torino, nel quale però non si erano verificati tutti questi problemi. È una zona nella quale, tra l'altro, se venisse utilizzato in modo intelligente lo spazio dello stadio Puchoz, che oggettivamente non ha più senso, ai nostri giorni, potrebbe certamente avere un rilancio da un punto di vista turistico e commerciale. Abito non distante dalla zona, a Sant'Orso e, per quel che vale, posso confermare che questi mesi sono stati estremamente difficoltosi per tutti, immagino soprattutto per quelli che vivevano e che lavoravano nelle zone interessate. Danni ci sono stati e in qualche modo bisognerà che Telcha e l'Amministrazione comunale vengano incontro a questi commercianti e, in generale, ai disagi procurati alla città di Aosta. La Regione deve avere un ruolo e credo che possa fare la sua piccola parte. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Abbiamo fatto distribuire una risoluzione che è pervenuta alla Presidenza in merito all'argomento. La risoluzione, per correttezza, è stata presentata dai Capigruppo Chatrian, Bertschy, Ferrero e Donzel. Ricordo che l'esame delle petizioni non portano al voto, se non su un'eventuale risoluzione, come in questo caso, e quindi si procederà al voto della risoluzione. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Brevemente, ne abbiamo parlato già questa mattina, tutti i gruppi firmatari di questa risoluzione si sono già posizionati, hanno detto chiaramente questa mattina quali erano le posizioni. Pur riconoscendo che il ruolo centrale in questa questione lo ha e lo ha avuto il Comune di Aosta, riteniamo però che il Consiglio regionale non possa liquidare la questione dicendo: "non è affare nostro". Sono criticità e problemi che sono sorti a dei commercianti della città di Aosta che chiedono l'intervento e la discussione in Consiglio regionale, e credo sia importante impegnare l'Assessore competente a rendersi portavoce nei confronti dell'Amministrazione comunale e della società Telcha, che noi abbiamo riconosciuto e individuato come i due Enti che hanno avuto in questi lavori dei benefici, quindi di farsi portavoce delle legittime rivendicazioni manifestate dai commercianti firmatari della petizione, al fine di definire misure di compensazione per i disagi, da una parte, e di danni, là dove sono stati oggettivamente subiti, a seguito dei lavori per la realizzazione della rete di teleriscaldamento della città di Aosta.
Chiediamo quindi che l'Assessore competente e la maggioranza ci esprimano la loro posizione al riguardo. Pensiamo che rispetto alle audizioni ci siano stati anche dei momenti e dei passaggi diversi, e quindi chiediamo...
Presidente - Per cortesia un po' di silenzio...grazie.
Certan (ALPE) - ...chiediamo, per favore, che ci venga illustrato. Grazie.
Presidente - Altri colleghi? Non ci sono altri colleghi che chiedono la parola? La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Chiederei cinque minuti di sospensione per analizzare la risoluzione presentata.
Presidente - Cinque minuti sono concessi.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 15,56 alle ore 16,08.
Viérin M. (Presidente) - Riprendiamo. I colleghi che chiedono la parola? La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
Credo che questa petizione sia stata ampiamente rappresentata e analizzata ed esprimo soddisfazione per il lavoro che è stato fatto in commissione, che ha dato modo a tutti i soggetti intervenuti di illustrare la situazione. È chiaro che quando degli interventi, si crea una situazione di disagio, dove la quotidianità viene interrotta. Ve lo dico anche come Assessore ai trasporti: tutte le linee di trasporto hanno avuto delle modifiche, ci sono stati ovviamente dei ritmi che si sono interrotti, dei cambiamenti di percorsi; quindi nessuno, in quest'aula, e credo nessuno in commissione, abbia l'intenzione di minimizzare un problema che correttamente è stato rappresentato da commercianti che hanno ritenuto di sottoporre questa loro situazione al Consiglio regionale.
Ciò detto, si ritiene che l'Amministrazione regionale non possa andare ad intervenire in tutte quelle situazioni che si vengono a creare nell'ambito delle attività comunali. Io stesso ho avuto delle rappresentazioni, dicevo prima ai colleghi, per quanto riguarda per esempio il Comune di Gressoney che forse tra un po' ritornerà alla normalità, ma per diversi mesi è cambiata completamente la viabilità, sono cambiati completamente i percorsi e sicuramente ci sono stati dei disagi, ma, così come per Gressoney, ci sono tantissime altre situazioni. Quindi nessuno vuole minimizzare il problema, nessuno vuole dire che questi lavori non hanno creato del disagio, ma si ritiene che questi rapporti debbano essere gestiti all'interno dei rapporti tra le Amministrazioni comunali, le rappresentanze dei commercianti e i commercianti stessi.
Ora, intervenire come Amministrazione regionale all'interno di questo dibattito non è condivisibile, per cui, pur assicurando di seguire l'iter delle eventuali compensazioni che, da quello che ci è parso conoscere, non sono state negate, nella vostra risoluzione, pur mettendo in evidenza che non è affare della Regione ma che deve intervenire, però voi indicate oggettivamente che ci sono dei danni. Ora, io non so se abbiate a disposizione delle perizie, delle valutazioni, perché generalmente quando ci sono dei danni ci sono delle perizie asseverate. Non è che i danni vengono quantificati semplicemente presentando i corrispettivi, cioè ci sono delle dinamiche - poi qualcuno di voi è imprenditore - che sono decisamente più complesse. Dall'alluvione del '93 in avanti, ogni qualvolta c'è stata una richiesta c'erano dei procedimenti molto articolati, molto rigorosi, e quindi anche noi non abbiamo questi elementi, magari voi li avete, ma noi non li abbiamo.
Quindi, ripeto, rispetto a questo tema, pur non sminuendo il problema, riteniamo di astenerci dal condividere questo impegno.
Presidente - Qualcuno chiede la parola? Non vedo richieste. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Il tono con cui lei, Assessore e Vicepresidente, ha detto di no a questa risoluzione l'ha dice lunga sull'imbarazzo che aveva nel dire di no. Nel dire di no ad una legittima richiesta, nata spontaneamente - l'avevamo detto già nel nostro intervento precedente - da parte di commercianti, cittadini che hanno delle difficoltà oggettive, lei si è trincerato dietro al fatto che ci vanno perizie asseverate per quantificare i danni. Noi qua non l'abbiamo scritto quanti sono i danni. Io penso che il buon senso...lei come Assessore l'ha detto, anche per quello che riguarda i trasporti, è stato Assessore al turismo, è Assessore al turismo, si è occupato nella sua professione di commercio, e io penso che abbia chiara la situazione di oggettivo danno che è stato causato. Ora, noi non siamo qua...non siamo tecnici, non siamo persone abilitate a certificare, ma la dice lunga il fatto che ci sia già una serie di autocertificazioni che hanno quantificato oggettivamente qual è stato il danno legato all'attività commerciale. Le dico questo, Assessore, perché quello che avevamo scritto era veramente il "minimo sindacale", potremmo chiamarlo così; un minimo sindacale legato al fatto che, è pur vero che il problema riguarda principalmente la società e il Comune, ma è anche vero - e l'abbiamo ribadito, da più parti, a più voci - che il problema riguarda anche una partecipata, una partecipata al 28 percento da parte dell'Amministrazione regionale! Lei ha risposto in quanto Assessore ai trasporti, ma guardi, nel mio intervento l'ho già detto, noi ne abbiamo basta di sentir dire che la Regione per l'autostrada non può interferire su quello che è il sistema tariffario perché siamo minoritari, qua la Regione non vuole prendersi nessuna responsabilità, neanche di provare ad indire un tavolo, comunque essere parte attiva in un momento di confronto...ma veramente, i cittadini, chi utilizza le autostrade, o chi, comunque...in questo caso i commercianti, sono veramente l'ultimo dei problemi della politica valdostana!
Io non penso che sia un bel messaggio, non penso che sia un bel messaggio, perché qua noi abbiamo fatto una bella distinzione, ma chiarissima, su chi ne è responsabile in prima persona e chi deve assumersi delle responsabilità dal punto di vista politico...perché? Perché comunque è una società partecipata! Noi siamo veramente stufi di questo scaricabarile, di questa politica dove ci si lava le mani quando conviene, quando conviene va bene, siamo partecipate, magari maggioritari, affidiamo i lavori direttamente anche senza preventivo e chi se ne frega dei costi, ma invece quando sono delle partecipate che creano disagio ai cittadini, agli utenti, allora noi in questo caso preferiamo passare la palla! È veramente un sistema dove la politica dà una brutta immagine di sé stessa, la maggioranza dà una brutta immagine, perché non le abbiamo chiesto, in nessuna maniera, di assumere delle responsabilità, non abbiamo chiesto che la Regione si accollasse dei danni, abbiamo chiesto esclusivamente di fare un tavolo di mediazione.
Noi pensiamo che rivolgersi alla Magistratura, come probabilmente qualcuno sarà obbligato, sia l'ultimo delle possibilità concrete. È meglio parlarsi, è meglio provare a dialogare. Noi su questo ci abbiamo creduto e ci abbiamo provato. Ci dispiace che una maggioranza sorda, in questo momento, si occupi più del discorso di facciata piuttosto che dei reali problemi dei cittadini...beh, non è così che si fa! Non è così che si fa, perché non abbiamo presentato una risoluzione che fosse impegnativa più di tanto, abbiamo presentato una risoluzione di buon senso, che la maggioranza avrebbe dovuto non solo accettare, ma probabilmente sottoscrivere. Questi sono dei modi che non sono più accettabili, non sono più accettabili, anche perché un'iniziativa comunque personale, nata dalla base, dai cittadini, merita il rispetto. In questo caso noi manchiamo di rispetto a chi ha proposto questo tipo di iniziativa e anche ai cittadini stessi che sapranno che, in un futuro, probabilmente faranno meno affidamento a quello che può essere il buon senso della politica e dovranno fare più affidamento a quegli uffici - che possono essere la Magistratura o quant'altro - che sono veramente l'ultimo dei luoghi dove noi vorremmo mandare i cittadini. Un po' di buon senso, magari, venire incontro in un momento di difficoltà, vuol dire per tutti prendersi e assumersi delle responsabilità che in questo momento vanno prese.
Presidente - Grazie collega. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Assessore, forse la sua risposta a noi potrebbe sembrare scontata, però mi lascia in qualche modo allibita, perché noi non abbiamo chiesto alla Regione di prendere posizione, di farsi garante di nulla, soprattutto capiamo anche che la valutazione dei danni non spetta a questo Consiglio farla e capiamo anche che, in questo caso, il ruolo dell'Amministrazione regionale c'era ma era marginale.
Noi abbiamo chiesto un impegno ad essere portavoce nelle sedi opportune, a trasmettere - e io direi a trasmettere "in modo politico" - queste criticità a chi, invece, deve rispondere sia dei disagi che riconoscete voi, sia dei presunti danni che chiaramente dovranno essere motivati e giustificati dai firmatari della petizione, perché la trasmissione pura e semplice è già stata fatta dalla IV Commissione. La IV Commissione ha fatto tutta l'analisi, ha trasmesso a tutte le varie parti chiamate in causa, fra le quali anche l'Amministrazione comunale di Aosta, ma la trasmissione di documentazione e della...diciamo messa in comune di tutte le données, di tutti i dati che avevamo, l'ha già fatta la IV Commissione, ma la IV Commissione non poteva prendere un impegno, direi un impegno morale, ecco.
Quello che noi chiedevamo oggi al Governo regionale e a tutto il Consiglio regionale era che venisse preso un impegno morale a portare queste criticità e ad analizzarle ulteriormente, sia presso il Comune di Aosta che presso Telcha, perché non è una petizione fatta da quattro-cinque persone che si lamentano di questioni personali, credo che le petizioni vadano sempre lette proprio come messa in comune dei problemi da parte di cittadini, e qua c'erano cittadini commercianti esercenti di un'intera zona di Aosta. Credo pertanto che non possa essere sottovalutata, non possa essere liquidata con un semplice passaggio...non vorrei banalizzarlo troppo, però, Assessore, lei ha parlato di "quotidianità che viene interrotta quando ci sono dei lavori"...tutti sappiamo che i lavori, per forza, quando iniziano, portano delle interruzioni della quotidianità...certo, ma tutta la vita è così, tutti i giorni, quando bisogna portare dei lavori in qualsiasi parte - e non solo per i lavori sulla rete stradale - dappertutto ci possono essere delle criticità. Credo che qua non si tratta solo di una quotidianità che viene interrotta, ma di un'attività lavorativa che, in un momento già di difficoltà, subisce un altro colpo.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Non era nostra intenzione arrivare alla fine di un percorso abbastanza difficile e travagliato con una posizione così divisa all'interno del Consiglio regionale. È vero che una mediazione più forte poteva essere trovata già in commissione, quindi siamo arrivati in Consiglio regionale senza essere stati già capaci in commissione di affrontare questa questione, eppure c'erano tutte le premesse per concludere positivamente questo percorso, perché qui, proprio per riprendere un suo passaggio, Vicepresidente, non c'era un impegno numerico con cifre precise da dare a questo o a quel commerciante, c'era l'impegno di andare a verificare come eventualmente risarcire danni e disagi, e quindi, in altra sede e non questa, individuare chi era il soggetto che doveva provvedere a ciò. È in quella sede che dovevano poi essere valutati, ovviamente, gli oggettivi danni e una valutazione sugli oggettivi disagi. Qui si trattava di affermare il principio che il danno c'era stato, e a me sembra che dal dibattito non è emerso nessuno che sia stato in grado di dire: "no, qui il danno non c'è". Io non ho sentito nessuno tra le file della maggioranza che ha detto: "qui abbiamo scherzato, c'è stata un po' di polvere, un po' di rumore", ed è finita lì, nessuno di voi si è alzato a dirlo!
Adesso ci dite non si può votare questa risoluzione...e perché? Perché non avete argomentato che i danni non sono quantificabili? Questo lei lo sa meglio di me, l'ha detto lei stesso che servirebbero delle perizie. Bene, fatele, fate queste perizie! Ma non diteci: "non possiamo dire niente perché prima dobbiamo avere le perizie"...è esattamente l'opposto! La perizia va a certificare se è 100, 50, o 20 o 10, ma che il danno ci sia non si può dire di no, questo è oggettivo, è palese! Quindi, lo spirito della risoluzione era proprio questo: andare a fare quel percorso che lei dice non si può fare. Astenendovi, cosa fate? Buttate questa petizione nel nulla, perché poi da che parte si riparte? Qual è la sua proposta, allora? Non si fa nulla? Fateci una controproposta, fateci sapere cosa volete fare, ma mi sembra assolutamente indecoroso, per un Consiglio regionale, prendere una petizione e metterla in un cestino e dire: "vabbè, abbiamo fatto un po' di cinema, li abbiamo ascoltati, siete venuti, vi abbiamo ricevuti, una chiacchierata e poi mettiamo tutto nel cestino". Non è serio, è più serio dire: "andiamo a vedere". Io sono per andare a vedere, per andare effettivamente a constatare quali sono le persone che hanno avuto il danno e vedere in che modo si può, oltre al danno specifico di alcune attività commerciali, intervenire sui disagi generali, che abbiamo visto essere riscontrati in quella zona, andando a intervenire su interventi più ampi...adesso non aspetta a me elencarli tutti, ma abbiamo visto la questione dell'asfaltatura, la questione del mettere a posto i marciapiedi, l'abbellimento della zona, cioè tutte quelle cose che danno anche quel decoro alla via che, dopo essere stata una via degli Avengers, una via che ricordava le città dell'Est, è veramente diventata la città dell'Est, la via abbandonata delle città in disarmo. Allora, queste sono cose che oggettivamente l'Amministrazione dovrà fare. È inutile dire: "facciamole fare al Comune di Aosta", sappiamo che il Comune di Aosta è il due di picche, è un disastro, è un Comune che non ha nessuna capacità economica, di iniziativa, di riorganizzazione, è un Comune a cui fate gestire - lasciamo perdere in che modo - gli appalti delle società dei servizi e quant'altro. È quindi la Regione che si deve far motore.
Quante volte avete detto che Comune di Aosta e Regione erano una sola cosa? Ovviamente adesso ve lo state dimenticando, perché stanno arrivando le elezioni e, siccome è fallito completamente quel progetto amministrativo di Aosta Capitale con la svolta al centro-destra, è stato un fallimento inguardabile, nessuna sinergia tra Regione e Aosta è andata peggio di questi cinque anni, è chiaro che fate finta di dimenticare tutto e dite: "mah, questa faccenda qua"...no, avevate chiamato in causa la Regione in un rapporto strettissimo, c'era una collaborazione strettissima, e adesso dite che in qualche modo la Regione non c'entra...come non c'entra? Su una questione così strategica come intervento qual è stato quello del teleriscaldamento sul quale non intervengo, con tutte le riserve che ho su quel progetto...ma, per dire, qui la Regione c'entra eccome! Non è una questione amministrativa del Comune di Aosta gestita male, siamo una sola cosa. La Regione insiste nel Comune di Aosta e con esso ha dei rapporti strettissimi di collaborazione o di non collaborazione o di mala collaborazione come c'è in questo periodo. Qui, francamente, non posso pensare che la maggioranza possa, di fronte ad una petizione, di fronte ad un percorso di questo tipo, venirsene fuori alla "Ponzio Pilato" dicendo: "ce ne laviamo le mani, astensione"...mi sembra davvero una pochezza assoluta che i cittadini della Valle d'Aosta non si meritano.
Presidente - La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Da parte di questa maggioranza un'altra pagina che separa ulteriormente quella che è la cittadinanza dalla politica; sempre questa lontananza che aumenta: ci sono i problemi dei cittadini e c'è una politica che è sorda. Una specie di "teatrino della democrazia" in cui: "ti sento, ma poi quello che hai detto non vale nulla"...questa è l'impressione che hanno i cittadini effettivamente, anche dopo i contatti con questo tipo di politica.
Certo, questa "specie" di Telcha, che ogni tanto ha semaforo rosso, ha semaforo verde, quindi è privata quando assume gli amici o gli amici degli amici, è pubblica quando deve ottenere lo spazio dei parcheggi gratuitamente, quando deve accelerare le procedure, perché deve finire i lavori e quindi d'estate va ad occupare le vie che sono vie turistiche, questa specie di senso unico alternato a seconda delle convenienze della maggioranza... E poi bisogna tenere conto di una cosa: al di là della questione danni, c'è un'altra questione che non pretendiamo abbia la sensibilità...quello scassato Consiglio comunale, ma direi Giunta comunale di Aosta, che è lontanissima dai problemi dei cittadini. Quando io pago un'imposta, pago l'imposta per poter transitare nella strada, pago l'imposta per poter avere il marciapiedi che sta davanti alla mia vetrina praticabile, pago perché ci sia un accesso normale al mio esercizio commerciale o artigianale da parte del pubblico. Se questo non mi viene garantito, è chiaro che, al di là del danno economico, c'è un servizio che non viene reso da parte dell'Ente pubblico, perché io per tot mesi, sono tre, sono quattro, sono cinque o sono due, pago e non mi viene dato nulla in cambio! Quindi c'è un duplice discorso: un danno che è il danno dato dal fatto della diminuzione del giro d'affari, un danno che invece è causato dal fatto che io non posso usufruire di un servizio che io continuo però a pagare! Quindi, anche da questo punto di vista, ci dovrebbe essere effettivamente una mano sulla coscienza da parte della politica comunale e regionale.
Anche in questa occasione si è ripetuto quanto abbiamo già visto per il parcheggio dell'ospedale. Ci sono sette, ma adesso dovrebbero essere arrivate forse a dieci, le cause civili di risarcimento danni da parte di cittadini che hanno le crepe in casa, ma chi ha avuto le crepe in casa è ancora fortunato, perché qualcuno ha avuto degli smottamenti che, addirittura, hanno compromesso la stabilità degli edifici. Anche in quel caso la Regione ha detto: "il parcheggio lo sta costruendo una ditta che è una ditta privata, a noi lo venderanno, e quindi a noi non interessa". Risultato? Una decina di procedimenti giudiziari in sede civile. Anche in questo caso succede la stessa cosa e succederà la stessa cosa. Da parte del nostro movimento, sicuramente la volontà di fare un percorso con i commercianti che sono stati colpiti da questa brutta operazione, ma anche un monito: il prossimo anno ci saranno le elezioni al Comune di Aosta, ricordatevi "chi" ha fatto "cosa".
Presidente - Grazie collega Ferrero. Altri chiedono la parola? Collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Vorrei fare due riflessioni a seguito di questa discussione.
Stamattina, il Presidente della IV Commissione, Isabellon, nel fare la sintesi delle audizioni svolte sulla questione dei "presunti" - a questo punto pare - danni a carico dei commercianti aostani dovuti ai lavori della rete di teleriscaldamento, mi pare abbia voluto evidenziare più gli aspetti positivi dell'operazione Telcha che non quelli oggetto della petizione. Eguagliando, se non addirittura superando l'Assessore del Comune di Aosta, Delio Donzel, il collega Isabellon si è lanciato in una sorta di spot promozionale per Telcha facendo in qualche modo sua l'idea che il teleriscaldamento sia una soluzione moderna ed ecologica, che non è possibile fare quantificazione dei danni occorsi al tessuto commerciale, e soprattutto pare che abbia fatta sua la tesi secondo cui non vi è danno poiché mai nessuno - lei ha fatto la sintesi, ovviamente, ma ha riportato un po' le cose - ha fatto ricorso per situazioni analoghe, riprendendo le parole del Presidente di Telcha, Trisoldi. Ricordo al Presidente della IV Commissione, che si è sforzato di far sintesi, ma con una, a parere mio, eccessiva partecipazione alle tesi degli auditi, che compito della commissione era di sentire le ragioni delle parti in causa così da portare in Consiglio le risultanze dell'audizione al fine di valutare se sia opportuno o meno sostenere le ragioni della petizione.
A parte questa piccola annotazione di metodo, vorrei riprendere alcune cose dette questa mattina e provare a rinforzarle nell'ottica di una maggior condivisione di quelle che secondo noi sono, contrariamente a quello che pare sia il parere della maggioranza, "legittime rivendicazioni", legittime in quanto sostenute da dati oggettivi e non dati aleatori come sostiene il collega Marguerettaz, da valutazioni che seppur fatte dalle categorie penalizzate e quindi da coloro che hanno subito i danni, non si possono dire, a nostro parere, viziate da una lettura corporativa o interessata. Qui abbiamo una serie di autocertificazioni che testimoniano - le avrete ricevute anche voi - un drastico calo degli incassi, e qua parliamo di incassi certificati rispetto all'anno passato. Qualcuno potrà dire, magari facendo una battuta, che gli incassi possono essere in qualche modo modificati, magari non battendo uno scontrino o chissà che cosa, ma il problema è che qua noi facciamo confronti tra periodi raffrontabili tra loro. Quindi, al di là dell'entità degli incassi, ciò che vogliamo far capire è che noi non vogliamo entrare nel merito di quanto è stato incassato, perché abbiamo degli incassi di 2 mila euro, di 3 mila, di 6 mila, di 4 mila, eccetera, a noi non interessa questo, ma vogliamo far rilevare che il calo dell'incasso è assolutamente constatabile e che ciò non può essere imputato alla crisi o a chissà quale altro effetto congiunturale...marginalmente lo potrebbe essere, ma di qualche punto percentuale, non, come in questo caso, dove gli incassi rispetto all'anno precedente al periodo raffrontabile sono stati del tutto decapitati, cioè qua parliamo di incassi che sono stati assolutamente dimezzati e sono dimezzati rispetto a un periodo precedente e confrontabile. Quindi questo, Assessore Marguerettaz, a noi pare quanto meno un dato. Poi, se è un dato valutabile, non valutabile, asseverabile o non asseverabile, è comunque un dato che ci dice che i commercianti nel periodo preso a riferimento hanno avuto un incasso decisamente inferiore rispetto al periodo di riferimento. La questione poi che vi siano parcheggi comodi a qualche centinaio o decina di metri e che quindi l'assunto "meno parcheggi, meno clienti" non è dimostrabile, com'è stato detto da qualcuno in sede di audizione...beh, colleghi, non venitemi a dire che il commercio non patisce la mancanza di parcheggi di prossimità...cioè quanti di noi, se devono andare a vedere delle vetrine, o farsi comunque un giro per gli esercizi commerciali, scelgono generalmente gli esercizi che hanno i parcheggi nelle prossimità.
La cosa però meno gradevole di tutta questa vicenda, a mio parere, è la presa di posizione di Trisoldi che, oltre ad essere Presidente di Telcha, cioè di una società a prevalente capitale privato, perché, com'è noto, di Telcha è maggiormente socia Cofely, quindi diciamo una società non pubblica, il signor Trisoldi è pure Presidente di CVA, oltre che dirigente di Finaosta, cioè della nostra finanziaria regionale che - non vorrei ci dimenticassimo - è totalmente partecipata dalla Regione, controllata così come CVA, anche se in forma diretta. Il Presidente Trisoldi fa una difesa strenua di Telcha assumendone in pieno le ragioni, ma in alcuna maniera il Presidente Trisoldi, che è pure Presidente di CVA, quindi di una controllata pubblica ed è pure dirigente di Finaosta, si fa portavoce di un disagio che tocca un settore importante della cittadinanza, cioè lui fa solo ed esclusivamente la difesa, in questo caso, di Telcha. Peraltro un settore, quello del commercio, che oltre a contribuire ad aumentare il PIL regionale contribuisce, attraverso le sue tasse, a rimpolpare le casse della Regione. Non dimentichiamoci che per il meccanismo del riparto fiscale meno incassano le nostre imprese e le nostre ditte, meno tasse entrano a beneficio di tutta la collettività; forse di questo aspetto noi ci dimentichiamo un po' quando parliamo dei commercianti come di un'entità altra. Noi siamo in un sistema dove tutti partecipano e se funziona il sistema tutti ne traggono un beneficio.
L'ho già detto in occasione di altre iniziative su Telcha e sul teleriscaldamento che l'unico motivo che può giustificare l'entrata del pubblico dentro un'impresa privata è una ricaduta positiva sul pubblico stesso, e cioè sulla cittadinanza. Se la partecipazione al 28 percento di CVA in Telcha è solo finalizzata a produrre utili, magari a discapito di commercianti e piccoli imprenditori, in questo caso anche dei cittadini che hanno dovuto comunque, pure loro, subire i disagi, allora noi non ci siamo per niente, non è questo l'obiettivo di una partnership pubblico/privata. La ragione di una partnership pubblico/privata, come più volte evidenziato anche dall'Assessore Perron quando abbiamo fatto la discussione sugli strumenti di partnership pubblico/privata, è quella di determinare un interesse collettivo e non di favorire interessi di cordate, tra l'altro straniere, perché non dimentichiamoci che Cofely fa riferimento a una multinazionale francese o, se non francesi, comunque praticamente tali.
È per questo motivo che il nostro gruppo, oltre a sostenere, avendola firmata, fortemente questa risoluzione, invita anche i colleghi della maggioranza a sostenerla a loro volta, perché non è una risoluzione - com'è stato detto dai colleghi - che impegna direttamente la Regione nella parte risarcitoria, ma è una sorta di moral suasion, una sorta di intervento, ma non a gamba tesa, di intervento...diciamo di tipo aggiuntivo rispetto all'intervento che altre entità possono fare in questa vertenza che non può che essere utile nella soluzione che noi ovviamente non possiamo individuare qua...risarcitoria, non risarcitoria, compensativa...questo poi lo determinerà eventualmente Telcha, il Comune di Aosta, e tutti i soggetti coinvolti, ma sui quali noi non possiamo tirarci indietro, e sui quali noi non possiamo far finta di non essere in qualche maniera coinvolti, essendo, com'è noto, CVA proprietà della Regione; quindi, in qualche maniera, la Regione e noi siamo responsabili di questi disagi e degli eventuali danni che questa vertenza determinerà o quantificherà. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Altri chiedono la parola? Non vedo altre richieste...prima di chiudere la discussione generale c'è ancora qualcuno che intende prendere la parola? Nessuno? Poniamo in votazione l'atto? La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Credo sia indispensabile intervenire nell'ambito della dichiarazione di voto, ma molto brevemente.
Il collega Guichardaz cita il Presidente della IV Commissione attribuendogli uno spot per i lavori di Telcha. Ora, io non credo che sia uno spot, un passaggio pubblicitario. Mi pare che sottostimiamo questo lavoro che è un lavoro che porterà un beneficio, così come il collega Ferrero dice: "io non ho nulla in cambio". Non direi che è così, perché abbiamo un'infrastrutturazione che, stando a quello che ci viene presentato, porterà dei vantaggi, anche economici, sensibili nell'ambito del costo della bolletta energetica di tutti i commercianti coinvolti; ovviamente c'è l'attività di Telcha, ma i dati ci dicono che la bolletta energetica costerà meno: io vi rappresento quello che ci è dato di conoscere.
Allora, non è che possiamo prendere le autocertificazioni di qualcuno come oro colato e le dichiarazioni degli altri come delle fandonie! Stando a quello che ha deciso il Comune di Aosta, che ha concesso le autorizzazioni, e ha organizzato i lavori, questo è un intervento che porterà delle economie, così com'è stato detto in commissione: è stata l'occasione per infrastrutturare la città, lavori che avrebbero dovuto comunque essere fatti: sostituzione di tubature, passaggio della fibra ottica. Quindi, nel momento in cui facciamo delle attività che vanno ad arricchire un contesto, mi pare che lo si debba prendere in considerazione. Non voglio rappresentarla in modo troppo leggero, ma ricorderete tutti nell'arco del nostro vissuto: "scusateci, stiamo lavorando per voi", e questo accade quando si fanno le reti del gas, si fanno le fognature, cioè c'è un'indicazione che dice: "sappiamo che ci sono dei disagi, ma stiamo lavorando per voi". Da questa rappresentazione sembra che non ci sia nessun aspetto buono. Ora, il collega Isabellon ha semplicemente rappresentato quello che è stato evidenziato in commissione, non è uno spot! Così come la programmazione dei lavori...la programmazione dei lavori è una programmazione che è stata concordata con il Comune, ci sono una serie di atti deliberativi. La concentrazione dei lavori in luglio e agosto è stata una richiesta, è emerso nell'audizione. Ricordo ovviamente a tutti che anche il mese di luglio e agosto hanno avuto - io parlo questa volta come Assessore al turismo - un calo notevole di arrivi e di presenze, quindi tutta la componente turistica di quei mesi è stata una componente che ha danneggiato i corrispettivi di tutta la Regione; sono dati, anche questi, oggettivi.
In ultimo, una questione di metodo: se rivendichiamo dappertutto l'autonomia degli enti, questo non sarà un intervento a gamba tesa, ma è comunque un intervento che si frappone nella corretta interlocuzione tra Comune, società che fa gli interventi e commercianti. Ricordo, peraltro, che l'Associazione dei commercianti, nell'ambito dell'audizione dice: "guarda che non è che solo questi 71 hanno avuto dei disagi, gli interventi sono degli interventi che sono stati fatti in tutta la città".
Io credo quindi che non è un'azione piratesca la nostra, ma è semplicemente un rispetto; dopodiché, se ci saranno delle occasioni in cui intervenire e cercare di dare un nostro contributo con gli interlocutori istituzionali, anche se c'è un'astensione, non è che ci tiriamo indietro.
Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Le dichiarazioni di voto seguono chiaramente quello che è già stato detto bene dal nostro collega Elso Gerandin. Senza rientrare nel merito, quello che stupisce è che non si abbia la forza per l'impegno, obiettivamente è impossibile non prendere un impegno nei confronti di qualsiasi cittadino! Quando si dice: "impegna l'Assessore competente a rendersi portavoce...portavoce...nei confronti dell'Amministrazione comunale di Aosta e della società Telcha, delle legittime rivendicazioni manifestate dai commercianti firmatari della petizione al fine di definire misure"...ma è un portavoce, cioè fa il portavoce oggi l'Assessore, eh...no, ma è un impegno politico...sì, ma è un impegno politico, non è una delibera, è un impegno politico! Se c'è qualche cosa da emendare si emenda, ma credo che a tutti interessi quanto meno andare a fondo di questa vicenda e vedere se c'è la possibilità di dare una risposta, una risposta che sia almeno una risposta politica! Tutti abbiamo interesse che da questa vicenda nessuno abbia dei vantaggi, ma se ci sono degli svantaggi, almeno che vengano approfonditi definitivamente, ecco! Mi sembra un impegno politico di così modesta entità che non assume...si dà l'impressione che si voglia spostare su altri piani il discorso.
Io quindi vi invito ancora piuttosto ad emendare il testo se c'è qualcosa da emendare, ma di prendervi una responsabilità che è una responsabilità di tipo politico. Qui abbiamo preso una responsabilità di tipo politico, Vicepresidente, di ben più ampia gravità e importanza, ci siamo impegnati per delegittimare dirigenti in società, abbiamo fatto delle cose di una natura che, rispetto a questo, mi sembra poca cosa. Questo a noi sembrava il minimo sindacale per rispettare chi ha avuto difficoltà da tutto questo. Poi nessuno dice che...anzi, tutti noi ci auspichiamo che il business plan che lei ha evidenziato trovi poi effettivamente il suo definitivo sviluppo, che tutti questi vantaggi che indirettamente avranno quelli che hanno subito degli svantaggi si evidenzino nei prossimi anni, però non tiratevi fuori da una partita politica di questo tipo!
Noi, comunque, voteremo a favore della risoluzione, chiaramente.
Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Solo per una precisazione. L'invito politico nelle mie parole era stato accolto, ho assicurato che mi farò portavoce per costituire un tavolo, a prescindere dal fatto che ci asteniamo su questo atto. Quindi se il ragionamento è in questi termini, ci sarà sicuramente da parte mia un tavolo che andrà a coinvolgere i firmatari della petizione, l'Associazione dei commercianti, Telcha e il Comune di Aosta per mettere i vari soggetti attorno al tavolo.
Qui, nella vostra risoluzione, ovviamente andate ad introdurre degli elementi che sono molto precisi. Nelle premesse parlate di un "danno economico oggettivo" di "legittime rivendicazioni" e mi pare che il Presidente della Regione, quando è andato in audizione, ha rappresentato la nostra posizione oggi, quindi non credo che vi stupisca la nostra posizione, ma il tavolo politico e il tavolo per mettere attorno i soggetti, quello ve lo posso assicurare.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Ma com'è generoso lei, Assessore Marguerettaz, costituisce il tavolo, fa fare la chiacchierata! Era di tutt'altra natura la nostra esigenza...ovviamente a quel tavolo non c'è più presente la minoranza a sostenere le ragioni della parte debole, perché quello che noi le abbiamo rappresentato sono alcuni soggetti colpiti. Ovviamente, se lei mi mette intorno al tavolo come dice lei l'Associazione di tutti i commercianti di Aosta dei quali ognuno dice: "vabbè, se ci sono dei soldi mettiamoli per tutta la città", cosa c'entra questo col danno subito dal singolo commerciante di via Torino rispetto al fatto che in tutta la città di Aosta, durante il periodo estivo, ci sono state delle piogge, hanno tutti avuto meno incassi...ma cosa c'entra? Ma non c'entra assolutamente nulla!
Lei ha cercato di spostare completamente fuori il discorso della petizione in un'altra dimensione, a costituire quei tavoli che lei è abituato a costituire quando fa le discussioni sui trasporti, infatti tutti le danno ragione e non funziona più niente in Valle d'Aosta...infatti tutti le danno ragione, i sindacati firmano con lei, le associazioni, tutti con lei, Trenitalia, tutti d'accordo con lei e i treni non vanno, le autostrade non vanno! Ma lo so che lei li vuole costituire quei tavoli, quei tavoli sono il simbolo del fallimento della politica valdostana! Ne vuol fare un altro per poi mandare un po' più lentamente a casa i questuati dicendo: "ma sì, pian pianino due lucine di Natale, due alberelli...ma vengo io a bagnarvi il fiore davanti al negozio...ma sì, a turno un Consigliere regionale passa"...ma siamo seri! O diciamo legittimamente che qui ci sono dei danni com'è successo per gli albergatori di La Palud, ci sono dei danni, si cerca di trovare una soluzione...non chiediamo dei risarcimenti faraonici, si prova a trovare. Dopodiché, ripeto, una via che doveva diventare la via simbolo del cinema hollywoodiano, la via degli Avengers è diventata la "Beirut valdostana"...scusi, se lei dice che questo è uguale in tutta la città di Aosta io le dico di no! Ci sono stati dei disagi in tutta Aosta, però non come lì, non come lì, non come in quella zona lì! Non lo volete riconoscere? E non riconoscetelo, però non ci venga a dire che è la stessa cosa la nostra risoluzione con la sua disponibilità a fare questi tavoli inconcludenti, quelli sono i tavoli del fallimento della politica valdostana!
Vediamo di fare invece dei tavoli pragmatici, concreti, dove c'è un impegno politico che si traduce in atti concreti. No! Si vuol far ripartire la discussione mettendo un soggetto debole circondato appunto da personaggi...abbiamo visto che razza di squali sono quelli della Telcha, eccetera, mica sono persone che vengono lì...no, dico squali...o c'è la pressione politica forte di un Governo regionale o sennò questi qui se ne fanno un baffo di quattro questuanti! Fate la causa, fatela, tanto noi abbiamo gli avvocati pagati magari anche coi soldi di "mamma Regione" perché in quel 28 percento ci sono anche i soldi degli avvocati di "mamma Regione" contro i nostri cittadini valdostani...è questo che vogliamo? Ma allora non mettiamo le persone in queste condizioni! O siamo in grado di trovare insieme una soluzione e noi abbiamo proposto una strada - come hanno detto i colleghi Gerandin e Bertschy - "moderata", una strada moderata che non implicava niente prima da costruire, oppure si dice che qui li si vuol prendere un po' in giro, si farà una grande festicciola lì, con due bignè lungo la via, lo facciamo un giorno, ci prendiamo quattro aperitivi in strada e questa è la rinascita di via Torino! Mi sembra...
Io personalmente sosterrò la petizione e sosterrò la risoluzione dei gruppi di minoranza, ma non mi sento di presentarmi davanti alle persone dicendo che il suo tavolo di lavoro è la soluzione ai loro problemi.
Presidente - Grazie collega. Ci sono altri? Se non ci sono altri che chiedono la parola, passerei alla votazione della risoluzione. Votazione aperta. Votazione chiusa...ah, è arrivata adesso la Consigliera Certan. La rifacciamo, va bene, non c'è problema, rifacciamo la votazione. Avete votato tutti? Votazione chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 17
Favorevoli: 17
Astenuti: 17 (Baccega, Bianchi, Borello, Farcoz, Follien, Fosson, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Testolin e Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Il Consiglio prende atto della petizione e della documentazione relativa ad essa.