Oggetto del Consiglio n. 667 del 30 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 667/XIV - Revoca delle deliberazioni del Consiglio regionale n. 639/XIII del 25 giugno 2009 e n. 1117/XIII del 24 marzo 2010 ed approvazione di nuovi indirizzi e di orientamenti per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003 e richiamato dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31.
Presidente - Possiamo procedere, come concordato nella riunione dei Capigruppo, con il punto 34.04 all'ordine del giorno. Qualcuno intende prendere la parola? Chiede la parola l'Assessore Bianchi, ne ha la facoltà.
Bianchi (UV) - Sì, intanto buon pomeriggio a tutti e grazie Presidente.
Comincerei con il ripercorrere le tappe principali che ci hanno portato all'approvazione del documento all'esame dell'aula. In primo luogo vorrei richiamare gli obiettivi del programma di governo di questa legislatura, consistenti nel definire la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta nel rispetto delle normative in vigore e della volontà espressa dai valdostani con il referendum del 2012, volontà ribadita anche successivamente nel momento in cui è intervenuto il giudizio della Corte costituzionale, che ha fatto venir meno l'obbligo di legge circa il divieto di trattamento a caldo dei rifiuti. Sul piano amministrativo a settembre dello scorso anno è stato richiesto a Valeco, società incaricata della gestione del centro regionale del trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati di Brissogne, di presentare uno studio di prefattibilità tecnica ed economico-finanziaria e tariffaria, riferito alla riorganizzazione del centro comprendente anche una proposta di trattamento del rifiuto indifferenziato, secondo quanto previsto dalle disposizioni e dalle normative in materia. Sicuramente l'atto che ha segnato la svolta sulla questione dei rifiuti è stata la deliberazione della Giunta regionale n. 266 del marzo scorso, con tale deliberazione il Governo ha inteso fornire linee di indirizzo e orientamento generali per la formulazione di una nuova proposta di sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta, finalizzata all'adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti. Riassumo appunto brevemente i nuovi indirizzi fissati da tale deliberazione: "l'incremento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani mediante l'introduzione della raccolta separata sul territorio regionale del rifiuto organico (FORSU), secondo quanto previsto dall'articolo 182 ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; la selezione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo "trattamento a freddo" dei due flussi che dai medesimi ne derivano, al fine di perseguirne la massima valorizzazione, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano; la massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo da destinare alla valorizzazione in impianti siti fuori dalla regione o nella discarica regionale, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua". Avevo espresso allora l'auspicio che tali linee potessero costituire il punto di partenza di un percorso cui aggiungere progressivamente valutazioni e elementi di natura politica e tecnica nel modo più ampio e condiviso possibile. Oggi posso dire che questo percorso è stato compiuto. La III Commissione, allargata anche alle forze politiche non presenti nella commissione, ha lavorato alla predisposizione di un documento, votato all'unanimità, che fissa i nuovi indirizzi per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti.
Esprimo anche oggi la mia soddisfazione per il lavoro compiuto e ringrazio tutti coloro che hanno dato il loro contributo per giungere all'elaborazione del documento che oggi approviamo in quest'aula. Permettetemi un ringraziamento particolare al Presidente della commissione Stefano Borrello. Le scelte su un tema come quello dei rifiuti - che tocca la sensibilità di tutti, che è stato centrale nel dibattito politico di questi anni e che ha coinvolto i cittadini e le istituzioni a tutti i livelli: i Comuni, le Comunità montane, le autorità di Sub-Ato, oltre che la Regione - devono avvenire in quest'aula, l'ho detto più volte nei mesi scorsi e, quando sono ampiamente condivise - in questo caso fino ad oggi adottate all'unanimità -, costituiscono sicuramente una base solida da cui ripartire per continuare il lavoro finalizzato all'adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti.
Entrando nel merito invece della deliberazione all'ordine del giorno di oggi, vorrei soffermarmi sui punti del deliberato. Innanzitutto la deliberazione stabilisce la revoca delle deliberazioni del Consiglio regionale 639 e 1117 della tredicesima legislatura: si tratta di deliberazioni relative rispettivamente allo studio del termovalorizzatore e alla scelta del pirogassificatore con sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta, votate anche allora ampiamente, entrambe con l'astensione del gruppo ALPE. La revoca di tali deliberazioni è necessaria al fine di avere nuovamente il quadro normativo di riferimento coerente e corretto rispetto alla legge regionale 31/2007, tenuto conto della sentenza n. 285 del dicembre del 2013 e della necessità di adeguare il piano regionale di gestione dei rifiuti alla luce delle diverse valutazioni di carattere politico e tecnico intervenute. Sarà un piano del tutto nuovo e diverso dal precedente non solo perché sono passati ormai più di dieci anni.
Circa il secondo punto del deliberato, infatti i nuovi indirizzi e gli orientamenti per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti, contenuti nel parere espresso all'unanimità dalla III Commissione, costituiscono un cambiamento di enorme portata rispetto all'attuale piano del 2003. I nuovi indirizzi si fondano su valutazioni di natura politica, tecnica ed economica che derivano da un radicale mutamento del contesto di riferimento. Dal punto di vista normativo, ricordo l'esigenza di adempiere alle scadenze fissate per il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla normativa comunitaria e statale in materia di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, cui l'avvio della raccolta separata della frazione organica può dare un'immediata ed efficace risposta. Senza la raccolta separata della frazione organica, quelle percentuali non sono realisticamente raggiungibili.
Richiamo poi solo brevemente i vincoli introdotti dall'Unione europea: i conferimenti in discarica ormai sono solo più ammessi dopo forme di pre-trattamento e solo per frazioni con basso potere calorifico. Dal punto di vista economico e finanziario, la crisi e le difficoltà economiche delle famiglie e delle amministrazioni sono sotto gli occhi di tutti, quindi, grazie alla possibilità di compiere per fasi gli investimenti necessari per la realizzazione del sistema integrato di trattamento a freddo, l'Amministrazione regionale e i Sub-Ato avranno la possibilità di distribuire in un ampio arco di tempo gli oneri economici e finanziari, con minore impatto sui bilanci degli enti stessi e, infine, sul cittadino, secondo il principio "chi inquina paga".
Dal punto di vista organizzativo, come già ampiamente dibattuto in questo Consiglio, alla luce dell'esperienza di riorganizzazione maturata nel corso degli anni, è necessario rivedere la delimitazione e le modalità di funzionamento dei Sub-Ato per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti urbani, così come peraltro abbiamo votato anche in questo caso all'unanimità una mozione del 24 ottobre scorso. La volontà è quella di continuare a lavorare al fine di ricercare soluzioni che possano continuare a garantire efficienza ed economicità del servizio di raccolta dei rifiuti, i servizi di raccolta e di trasporto saranno sicuramente tra i primi a dover essere portati alla massima efficienza possibile nel momento in cui sarà attuata la riforma degli Enti locali.
Il piano del 2003 si fondava quindi sulla scelta di concentrare tutto sul centro di trattamento di Brissogne, ora con i nuovi indirizzi che approveremo oggi il centro di Brissogne diventa una parte della rete, dove la raccolta e il trasporto dei rifiuti diventano importanti e fondamentali.
Riassumendo brevemente nel dettaglio il contenuto del documento in esame, evidenzierei come per la raccolta ed i numeri dei flussi sia fondamentale l'introduzione della raccolta separata della frazione organica, preferibilmente secondo il principio di far percorrere meno strada possibile ai rifiuti. L'introduzione della raccolta della componente organica consentirà di ridurre il quantitativo di rifiuto da destinare allo smaltimento, prolungando la vita residua della discarica di Brissogne, unico impianto regionale ad oggi esistente ed operativo, di incrementare le percentuali di raccolta di differenziata e di raggiungere gli obiettivi imposti dalla legge. Per potenziare la raccolta differenziata, è indispensabile introdurre progressivamente sistemi di riconoscimento dell'utenza, soprattutto su alcune frazioni per favorire forme di tariffazione puntuale e proporzionale al conferimento del secco indifferenziato, anche finalizzato a debellare la pratica appunto dell'assimilazione di fatto.
Per gli impianti da realizzare, è necessario operare attente valutazioni economiche di sostenibilità ambientale e di salvaguardia della salute. Le scelte impiantistiche dovranno essere caratterizzate da un adeguato grado di flessibilità al fine di adattarsi alle variazioni dei livelli quantitativi e qualitativi di rifiuto conferito e trattato nell'arco di vita degli impianti medesimi, garantendo il mantenimento nel tempo del necessario equilibrio tra sostenibilità economica e sostenibilità ambientale per i nostri cittadini.
Infine, dato che la riduzione dei quantitativi di rifiuti prodotti è un obbligo di legge, sarà necessario investire nelle buone pratiche di riuso, di riparazione e più in generale di prevenzione nella produzione e con il concorso della popolazione e il supporto degli enti del terzo settore.
A questo punto mi permetto di fare una riflessione sulla proposta di legge n. 19, relativa alla modificazione della legge 31 del 2007. Mi sembra che il contenuto del documento in esame in qualche modo superi quanto espresso nella proposta di legge, nel senso che indica in maniera chiara in generale la strada che vogliamo intraprendere e quanto dobbiamo fare in futuro. Ad ogni modo sicuramente ci sarà modo di approfondire la questione, immagino in autunno.
Sul terzo punto del deliberato, l'Assessorato sta lavorando per predisporre gli atti attuativi dei nuovi indirizzi, in primo luogo la predisposizione della deliberazione di conferma della revoca della gara che prevedeva la realizzazione dell'impianto di trattamento a caldo, si procederà mediante avviso pubblico all'affidamento dell'incarico per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti con i documenti previsti per la valutazione ambientale strategica. Parallelamente occorrerà valutare sin da subito come realizzare gli impianti che ci consentiranno di rispettare nei termini previsti gli obblighi imposti dall'Unione europea e dallo Stato.
Oggi siamo chiamati ad assumere una decisione su un tema molto importante come quello del ciclo dei rifiuti, che, come dicevo prima, qui nella nostra regione è stato centrale negli ultimi anni. Ci sono stati molti studi ed approfondimenti da parte di enti e professionisti, cittadini e associazioni, la commissione consiliare competente, quella speciale istituita nella scorsa legislatura, l'Osservatorio regionale dei rifiuti, tutti con diverse modalità di espressione e partecipazione hanno dato il loro contributo per giungere alla predisposizione degli indirizzi contenuti nel documento oggi in approvazione. Nel rispetto di quanto prevede la normativa comunitaria prima e statale poi, abbiamo delineato uno scenario che credo possa rispondere alle esigenze della nostra regione. Sappiamo che l'ambiente alpino in cui viviamo, la sua specificità richiedono un'elevata qualità ambientale che vogliamo mantenere nel tempo, così come vogliamo continuare a garantire efficienza ed economicità del servizio di raccolta dei rifiuti, con particolare attenzione all'aspetto tariffario che tocca le tasche dei cittadini. Mi piacerebbe un giorno poter affermare che abbiamo contribuito tutti alla realizzazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti all'avanguardia ed efficiente, anche attraverso un'importante riqualificazione ambientale del centro di Brissogne, particolarmente sentita dagli abitanti dei comuni limitrofi, e che abbiamo restituito ai nostri figli un territorio migliore. I nuovi indirizzi troveranno attuazione nel nuovo piano, che mi auguro potrà dare le risposte di cui tutta la comunità, tutti i valdostani hanno bisogno, ai quali occorre però chiedere ancora un impegno per operare una corretta raccolta differenziata e attenzione per tutto ciò che può contribuire alla riduzione dei rifiuti. Allo stesso modo mi auguro che in particolare con i Comuni, che sono gli enti più vicini ai cittadini, si possa portare avanti un lavoro condiviso e congiunto per raggiungere gli obiettivi che ho evidenziato. Grazie.
Presidente - Grazie Assessore. Ci sono richieste di interventi in merito al punto all'ordine del giorno? Qualcuno intende prendere la parola? Ha chiesto la parola il Consigliere Roscio, ne ha la facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Ho ascoltato la relazione dell'Assessore e devo dire che la prima impressione è di constatare come solo poco tempo fa le parole pronunciate dall'Assessore in quest'aula sarebbero state impensabili. Oggi abbiamo ascoltato insieme concetti e non solo parole che non possono che trovarci soddisfatti: come riuscire a trovare un sistema all'avanguardia ed efficiente nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e risistemare dal punto di vista ambientale la zona della discarica di Brissogne. Sono cose che da un po' di tempo andiamo dicendo e che fino a poco tempo fa sembravano irrealizzabili e neanche pronunciabili quasi. Veramente quindi, da un certo punto di vista, una particolare soddisfazione soprattutto per quanto riguarda tutto il percorso seguito nell'approvazione degli indirizzi nella commissione, perché, per quanto ci può riguardare, noi lavoriamo nella commissione, non abbiamo facoltà di poter fare delibere di Giunta. Devo dire che il lavoro che abbiamo svolto nella commissione è stato un lavoro sicuramente impegnativo con tempi piuttosto serrati, con delle difficoltà, perché ovviamente le posizioni non erano tutte identiche, ma che alla fine ha avuto un buon prodotto. Il prodotto è stato quello del documento con gli indirizzi, che è proprio un documento di indirizzi, nel senso che non va ad entrare nei dettagli impiantistici, non va a fare analisi e approfondimenti economici, non va a spingere su certe direzioni...probabilmente qualcuno come me e il gruppo ALPE avrebbe magari fatto dei passi ulteriori, ma capiamo che, quando si devono trovare dei punti di incontro, è necessaria una giusta mediazione. Mi sembra che questo documento rappresenti quella giusta mediazione che va, da un lato, a rispondere a quello che è stato chiesto dai cittadini nel novembre 2012 col referendum e, dall'altro, va a non essere un libro delle fiabe, un libro dei sogni, ma ad essere qualcosa di realizzabile concretamente, anche se in questa fase non va ad elencare nel dettaglio cosa bisognerà fare, ma si limita agli impegni e agli indirizzi.
Devo dire che particolarmente importante in questi indirizzi è riconoscere che finalmente bisogna, da un lato, rispettare le norme e, dall'altro, adeguare il nostro piano di gestione dei rifiuti, che è datato, che prende atto di uno stato di fatto della gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta estremamente eterogeneo ed estremamente inefficiente, addirittura poco efficace, che non raggiunge gli obiettivi che la legge impone. Riconosce quindi che ci devono essere dei passi che devono essere fatti anche in fretta e riconosce che certi passi...oggi davvero per la prima volta sento dire che gli obiettivi previsti dalla legge per la raccolta differenziata non potrebbero essere raggiunti senza l'introduzione della frazione organica. Questa è una novità importantissima, finalmente...dire che la parte umida dei rifiuti deve essere raccolta su tutto il territorio valdostano e che deve essere trattata separatamente rispetto alle altre frazioni pena il risultato di vanificare tutto il processo è una novità assoluta ed importantissima. Qualche passo ulteriore che è contenuto implicitamente negli indirizzi c'è, perché gli indirizzi dicono, pur senza entrare nei dettagli impiantistici, quali sono le criticità anche di questa parte, cioè vanno a dire: "benissimo la raccolta dell'organico, ma teniamo presente che, quando dovremo andare a scegliere gli impianti, noi dovremo avere dei prodotti in uscita. Questi prodotti in uscita, se devono rispondere a quella gerarchia dei rifiuti che stabilisce le priorità che noi abbiamo condiviso, dovranno per forza avere un prodotto in uscita riutilizzabile, quel famoso compost utilizzabile in agricoltura, in vivaistica, ma comunque un prodotto utilizzabile e che non vada a finire in discarica, perché sennò si rischia di vanificare tutto il processo". Queste sono comunque cose importanti.
Altro aspetto di questo...è tenere presente che alcune parti, come i fanghi, come il sottovaglio, devono trovare una collocazione che non può essere mischiata con quello che deriverebbe, perché sennò vanificherebbe tutta la cosa. Altre parti importanti sono...finalmente dire che gli unici impianti per il trattamento dei rifiuti saranno basati su trattamenti a freddo...e va nella direzione finalmente di recepire quello che veniva richiesto dai cittadini col referendum pur dopo la sentenza della Corte costituzionale, com'è stato ricordato, ma l'impegno politico è stato quello di rispettare questo, quindi, nonostante la Corte costituzionale abbia detto: "quell'articolo lì non è applicabile", la politica ha detto: "va bene, noi però il volere dei valdostani lo rispettiamo" e su questo non si può che dire bene.
In questo contesto quindi la revoca delle precedenti deliberazioni del Consiglio...qui ho apprezzato anche il passaggio che ha fatto l'Assessore, ricordando che quelle delibere...l'unica forza che aveva avuto una posizione di astensione era stata allora ALPE e di questo ne va dato merito, insomma, è una constatazione. La revoca di queste due delibere è un atto dovuto, perché in queste delibere era contenuto ancora l'indirizzo di andare verso i trattamenti a caldo: la termovalorizzazione da un lato e la pirogassificazione dall'altro. Era quindi in contrasto stridente con i nuovi indirizzi che andiamo noi ad approvare che finalmente ottemperano alle norme di legge, non si poteva non fare diversamente, lasciando perdere poi tutte le altre questioni che si tirano poi dietro. Se vogliamo rispettare la volontà dei valdostani, non potevamo noi oggi non andare a revocare quelle delibere approvando questi nuovi indirizzi.
Noi del gruppo ALPE condividiamo il passaggio dove si dice: "dare alla Valle d'Aosta un sistema all'avanguardia per chi verrà dopo" ed è quello su cui abbiamo fatto tutta la campagna elettorale referendaria, su cui abbiamo fatto tutte le iniziative di proposta con le mozioni, interpellanze che abbiamo fatto in poco più di anno, in questa legislatura. Rimane però la constatazione che noi oggi approviamo qualcosa che ha a che fare con gli indirizzi, quindi, come ha detto l'Assessore, bisognerà poi dare un incarico per predisporre il nuovo piano dei rifiuti, bisogna pensare a quali impianti sistemare sul territorio e tutto ciò comporta delle riflessioni che non siamo qua a fare oggi, ma comporta che dovremo seguire attentamente, passo per passo, tutte queste evoluzioni per far sì che gli indirizzi che oggi approviamo siano poi coerenti con la declinazione che troveranno negli impianti, nella riorganizzazione del servizio e quindi delle ricadute che avranno sui cittadini. L'auspicio è quello che noi continuiamo a dire: che si arrivi finalmente a criteri omogenei su tutto il territorio valdostano, che i cittadini paghino in base al rifiuto conferito, che veramente si riesca a realizzare queste cose e non solo rimangano dei pourparlers e che tutta l'impiantistica realizzata sia fatta in base al maggior rispetto possibile innanzitutto della salute e conseguentemente anche dell'ambiente, del paesaggio...e non ultimo anche delle tariffe che andranno a pagare i cittadini, so che l'Assessore è particolarmente sensibile a questo, ma è giustamente sensibile, nel senso che nessuno vuole fare delle scelte che poi comportino, anche a fronte di vantaggi ambientali, costi insostenibili per la collettività. Deve essere chiaro che le scelte che andranno fatte dovranno rispondere a tutti questi criteri, non solo ad alcuni. Noi riteniamo che queste scelte possono essere realizzabili, possono essere coerenti con gli indirizzi che ha approvato la commissione, che oggi spero approverà anche il Consiglio e davvero l'auspicio è quello che finalmente recuperiamo il tempo perduto, perché il tempo perduto è stato moltissimo. Oggi la Valle d'Aosta ha una gestione dei rifiuti tutt'altro che eccellente, tant'è vero che, com'è stato ricordato, noi ancora oggi portiamo in discarica il rifiuto senza pretrattamento, cosa che non solo le norme vietano da anni, ma ormai anche il Ministero ha sancito dicendo: "non possiamo più farlo, passato quello, bisognerà prendere dei provvedimenti", quindi dobbiamo fare in fretta, dobbiamo recuperare questo tempo perduto, dobbiamo essere coerenti e noi dal canto nostro, per quel che ci compete, seguiremo con attenzione il lavoro con l'auspicio che quello che siamo riusciti a realizzare, cioè il metodo di lavoro che abbiamo seguito in questi mesi che hanno portato alla stesura di questi indirizzi, sono stati faticosi, ma sono stati comunque nel complesso positivi...e ricorda un po' quel passaggio di Ariosto, dove dice che i cavalieri nemici ad un certo punto per uno scopo comune salgono sullo stesso cavallo e fanno un pezzo di viaggio insieme, sanno che sono diversi, sanno che...
Presidente - Per gentilezza, chiederei un po' di silenzio in aula, non si riesce a seguire l'intervento del collega. Grazie.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
...per uno scopo comune riescono a fare un pezzo di strada insieme, ecco, noi auspichiamo che questa parte possa essere replicata nell'interesse della comunità valdostana. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Roscio. Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara, ne ha la facoltà.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Volevo intervenire anch'io, come gruppo UVP, diciamo, per accordarmi, per allacciarmi a quello che ha detto il collega Roscio e anche a quello che ha detto l'Assessore nel suo intervento. Innanzitutto è d'obbligo un ringraziamento a tutti, perché devo dire che, per quanto riguarda il problema dei rifiuti in Valle d'Aosta, c'è stato un impegno continuo da parte della III Commissione e devo ringraziare anche il Presidente Borrello, che è sempre stato molto disponibile su queste problematiche. I miei ringraziamenti non si fermano qua, non vanno esclusivamente agli addetti ai lavori, diciamo, ma anche a tutte quelle persone...mi riferisco anche ai comitati con cui noi ci siamo confrontati e ci siamo trovati e sono stati utilissimi per darci delle indicazioni e ci hanno aiutato in questo percorso. Non mi fermo solo a loro, ma anche agli incontri che abbiamo avuto, che sono stati organizzati da vari movimenti, partiti sul territorio per sentire anche quanto all'esterno della Valle d'Aosta è stato fatto in questo campo e vi dirò è stato molto utile poterci confrontare per capire quali sono le problematiche effettivamente della Valle d'Aosta in questo settore. Noi quest'esperienza l'abbiamo portata in III Commissione e dalla III Commissione è uscito questo documento, che forse non soddisfa tutti, però dà delle linee generali che se seguite...e siamo sicuri che verranno seguite, perché sono uscite da una commissione consiliare e votate all'unanimità, siamo sicuri che verranno seguite dalla Giunta regionale per arrivare ad una gestione dei rifiuti oculata. È chiaro che in questa documentazione, in questi documenti noi troviamo l'indirizzo gestionale dei rifiuti, che è molto importante, l'introduzione di una raccolta separata anche della frazione organica, che in questo momento non c'era, la valutazione economica di sostenibilità ambientale nella scelta delle tecniche impiantistiche di smaltimento, non vorrei ripetere quello che ha già detto il mio collega Roscio, ma è chiaro...e qua speriamo che le scelte che verranno fatte dalla Giunta regionale siano le scelte per i migliori macchinari per salvaguardare soprattutto...sia l'ambiente, ma anche la salute delle persone. Innanzitutto si è introdotta una cosa importantissima che è il riconoscimento dell'utenza...e per i controlli e la tariffazione adeguata e puntuale per chi conferisce appunto i rifiuti.
Un'altra cosa importante - ne abbiamo discusso a livello di commissione - è stata la riorganizzazione soprattutto dei Sub-Ato. Su questo abbiamo avuto una discussione, perché da un momento all'altro non si può arrivare a decidere di cambiare completamente quella che è l'organizzazione dei Sub-Ato in Valle d'Aosta, anche perché molte Comunità montane hanno investito dei soldi non indifferenti. Io però colgo l'occasione per chiedere adesso all'Assessore che in tutte quelle Comunità montane che in modo imminente...che subito verranno fatti degli appalti per gestire nuovamente i rifiuti nelle varie Comunità montane...ci si avvicini il più possibile, visto che si rifanno questi appalti, a quanto è specificato nelle linee previste in questo documento. Io altro non mi sento di dire, ma penso che il lavoro che è stato fatto è un lavoro importante per la Valle d'Aosta, spero che venga, come ho già ripetuto altre due volte, seguito dalle decisioni della Giunta, soprattutto per quanto riguarda la scelta sugli impianti. La ringrazio e ringrazio tutti per l'attenzione. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Nogara. Ha chiesto la parola il Consigliere Restano, ne ha la facoltà.
Restano (UV) - Grazie Presidente.
È difficile intervenire su questa materia dopo l'intervento dell'Assessore e di chi mi ha preceduto, che ha già bene illustrato i contenuti della proposta deliberativa. Mi sembra però necessario ripercorrere un pochino i passi di quanto è stato fatto a partire dal referendum del 2012. Una scelta che ha sconvolto, diciamo, quelli che erano i progetti che erano stati fatti in precedenza e che apparentemente ha un pochino fuorviato chi sosteneva il referendum portandoci a pensare che ormai la scelta più difficile era stata fatta e che il percorso era da allora tutto in discesa. Queste scelte invece si portano appresso dei percorsi, diciamo, ad ostacoli, difficili, impegnativi, perché si inseriscono su un tessuto che è già stato sviluppato in precedenza. Abbiamo infatti poi visto una commissione speciale che ha lavorato tanto, ma poi, a seguito della fine della legislatura, ha interrotto il suo percorso e lì ci sono state le elezioni. In tale frangente tutti i movimenti si sono espressi in favore di quella che era stata la scelta popolare e abbiamo mantenuto fede a questi impegni. Probabilmente la minoranza...i colleghi di minoranza ci hanno sollecitato più volte con risoluzioni, mozioni a prendere delle posizioni rispetto a quelli che erano gli intendimenti del referendum. È stato parallelamente portato avanti un discorso da parte dell'Assessorato e della commissione competente che riguardava nella globalità quello che è il discorso rifiuti, senza fare delle scelte mirate a dei singoli problemi che si presentavano via via sul percorso. In effetti è stato un lavoro non facile, perché è un lavoro che ha tenuto conto degli adeguamenti a quella che è la situazione attuale, la situazione di oggi che prevede diverse modalità di raccolta sul territorio, che si sviluppano attorno a delle scelte fatte dalle Comunità montane e presenta quindi dei punti sensibili. Certo, è difficile paragonare la raccolta nella città di Aosta e nel fondovalle con quella che avviene nelle vallate, ancora di più all'inizio della vallata e in cima alla vallata, che vede, per quella che è la mia esperienza di amministratore, dei metodi di raccolta diversi.
Le linee di indirizzo che ci accingiamo ad approvare tengono conto di questa realtà date le diverse sensibilità presenti all'interno della commissione e all'interno di questo Consiglio, soprattutto hanno tenuto conto anche di quelle che sono le indicazioni e le professionalità che si sviluppano sul territorio. L'obiettivo era ovviamente più di uno: in primo luogo quello di tutela dell'ambiente, della salute del cittadino, che è fortemente messa in discussione anche da quelle che sono le scelte ambientali e, in secondo luogo, ovviamente quello di salvaguardare quelli che sono gli investimenti fatti in precedenza. Parecchie Comunità hanno già investito in tal senso da più anni, sviluppando un metodo di raccolta diverso rispetto a quanto avviene in città. Ci troviamo infatti con delle raccolte attraverso metodi seminterrati, che sviluppano almeno quattro flussi e noi bene abbiamo fatto a verificare quelle che sono le criticità di questi metodi e di introdurre la raccolta anche dell'organico e quindi di un flusso in più, dare un indirizzo in tal senso, perché, com'è stato detto in precedenza, con la raccolta dell'organico, in termini di quantità di rifiuto, andiamo a differenziare molto più rifiuto rispetto a quello che viene fatto oggigiorno. A dire il vero, per esperienza vissuta, vi sono delle realtà che hanno avviato dei percorsi sperimentali in tal senso e che hanno dato dei buoni esiti. Devo dire che sono delle scelte che non sono state portate avanti singolarmente dai Comuni, e questo ci tengo a puntualizzarlo, ma da scelte collettive portate avanti da intere Comunità montane, quindi non esistono in quei contesti i più bravi, i meno bravi, ma sono scelte che sono state prese di comune accordo, insieme da tanti sindaci.
Una criticità che posso rilevare è quella del passaggio da tassa a tariffa, perché? Perché questo passaggio non è automatico e non è basato solo sull'identificazione dell'utente e il peso del rifiuto indifferenziato, ma va ad inserirsi su quelli che sono degli appalti già in essere, lo diceva bene il collega Nogara: bisognerà prevedere un rapido adeguamento per chi si accinge ad appaltare questi servizi, ma bisognerà anche tenere conto di chi questi servizi li ha già appaltati e il costo del servizio è determinato da quello che è l'appalto in essere. Non si avranno quindi sin da subito dei risparmi, ma si dovrà cercare di spalmare il costo di questo servizio sulla tariffa, che è un percorso difficile, lo posso affermare perché l'abbiamo già vissuto all'interno della Comunità montana dove io risiedo. Lo diremo quindi anche dopo e l'abbiamo previsto nel progetto di legge che discutiamo dopo sugli Enti locali...la possibilità tra Unité des Communes di appaltare e condividere attraverso convenzioni anche questo servizio è un'opportunità che cade a proposito e che va colta, perché ci porterà ad uniformare ulteriormente quelli che sono i nostri metodi di lavoro...e la possibilità di uniformare le tariffe, così da avere una Valle che non funzionerà a diverse velocità, ma tenderà a lavorare ad una velocità unica per tutto il territorio. Come dicevo prima, è un percorso difficile, siamo ancora forse - credo - solo all'inizio. L'auspicio è quello che in tempi brevi, per quella che è la politica, per quelli che sono i discorsi tecnici ancora da avviare, si riesca a raggiungere un buon risultato.
Ringrazio anch'io la commissione, l'Assessore che si è impegnato e tutti quelli che hanno collaborato all'interno della commissione, perché erano presenti, come ho detto prima, diverse sensibilità e tutti hanno saputo adeguarsi a quello che è il bene collettivo. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Restano. Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel, ne ha la facoltà.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Cari colleghi, a distanza di quasi due anni dal referendum del 18 novembre 2012, dopo un confronto alle volte molto intenso, proficuo, una commissione speciale, ricordo la Commissione speciale Bertin che lavorò assiduamente sull'attuazione di quel risultato referendario, dopo che anche la vicenda referendaria e la questione della gestione dei rifiuti è stata oggetto di una forte campagna elettorale sul tema dei rifiuti...mai come nell'ultima campagna elettorale è stata oggetto di dibattito, di discussione, persino nella campagna elettorale delle elezioni politiche valdostane del 2013 questo tema era all'ordine del giorno nei programmi elettorali... Si trattava di dar corso a quella che era una volontà popolare chiara, netta che si era manifestata soprattutto, da una parte, per tutelare la salute dei cittadini e, dall'altra, per garantire una forma diversa e più efficace di gestione dei rifiuti, che non prevedesse il trattamento a caldo, ma prevedesse invece una forma di trattamento a freddo. È stato un percorso animato soprattutto dai movimenti ambientali, diciamo, dal civismo dei cittadini valdostani, che sicuramente è stato di esempio per tutti quelli anche che fanno politica e che si è concretizzato anche nella costituzione di un'associazione, che poi ha dato corso con intensità a questo sentimento civico: penso all'Associazione Valle Virtuosa di cui un nostro collega era un eminente esponente, il collega Roscio, e penso anche a storiche associazioni ambientalistiche, come Legambiente, che molto si sono spese in questa direzione, facendo anche capire a chi faceva politica gli errori che stava commettendo, tant'è che in questa stessa sede mi ricordo come in uno dei più difficili interventi che feci in questo Consiglio regionale comunicai che, come Partito Democratico, avevamo preso coscienza che la scelta del pirogassificatore era sbagliata e che, piuttosto che cadere in un burrone, era meglio cambiare rotta. Allora qualcuno si mise a ridere, oggi, però, per fortuna, tutti insieme stiamo lavorando in quella direzione e devo sicuramente complimentarmi per come è stata condotta la commissione in questa legislatura dal collega Borrello, con cui alle volte abbiamo opinioni molto diverse, atteggiamenti diversi anche in aula, che però nella conduzione della commissione su questo difficilissimo tema è stato davvero esemplare, glielo riconosco perché fino all'ultimo ha lavorato ad una mediazione di alto profilo, cui ha collaborato lo stesso Assessore con disponibilità e credo che tutte le forze politiche abbiano potuto dare un contributo fattivo e ritrovarsi in alcune anche espressioni del testo finale emerso dalla commissione. Ha fatto particolarmente piacere - oltre naturalmente al coraggio che comunque bisogna riconoscere ad un'Amministrazione che mette in discussione le scelte passate, cioè abroga delle delibere, accoglie e fa una delibera nuova - il vedere all'interno del testo di commissione finalmente riconosciuta la prospettiva della strategia "rifiuti zero", cioè quella che è un'ambizione molto forte, che nessuna Regione ha ancora osato sposare pienamente, ma che alcuni Comuni che si stanno moltiplicando in Italia hanno sposato con la consapevolezza delle difficoltà che ci vogliono per mettere in atto fino in fondo una simile strategia, ma certamente questo passaggio linguistico dice il salto di qualità che in questi due anni c'è stato all'interno del Consiglio regionale e torno a dire per il merito anche di quei cittadini che mai dopo il risultato del referendum hanno tirato i remi in barca, dicendo: "eh beh, il referendum è fatto, torniamo alle nostre case, alle nostre faccende", eh no, sono rimasti in campo a lottare affinché finalmente la politica, con i suoi tempi, con le sue lungaggini, recepisse in questo primo passaggio finalmente quello che era lo spirito di quel referendum. Troviamo quindi la necessità di ridurre al minimo la quantità di rifiuti, cioè le prime azioni proprio della strategia "rifiuti zero" e per noi valdostani un fatto non indifferente il tendere ad azzerare progressivamente lo smaltimento in discarica, cioè finalmente scriviamo un documento che mette forse fine, speriamo al più presto, a quella discarica di Brissogne che stava diventando una vera e propria bomba ecologica.
Altro aspetto non indifferente è che si andrà a rivedere anche l'intero piano regionale di gestione dei rifiuti. Quali sono i punti cardine da cui partiamo questa volta? Intanto la necessità evidente di raccogliere in modo differenziato l'organico, affidando naturalmente alla natura organizzativa per adesso ancora diversa dei singoli territori delle scelte comunali, ma il principio è che non possiamo più gettare l'organico insieme all'indifferenziato, che è la causa poi di tantissimi problemi di gestione, in particolare della discarica. Naturalmente è introdotta inevitabilmente in un documento di questo tipo una certa gradualità, però l'impegno forte che si dovrà prendere è che questa gradualità non sia usata per allungare i tempi, ma sia la gradualità necessaria per costruire effettivamente un meccanismo efficiente. Sarebbe sbagliato dire: "partiamo domani mattina" se non siamo in grado di farlo, quindi questo è lo spirito della gradualità: non perdere tempo, ma costruire i percorsi corretti per raggiungere l'obiettivo. Obiettivo che, come hanno ricordato bene i colleghi, guarda anche molto ai cittadini, perché noi abbiamo detto ai cittadini: "guardate che bisogna fare la raccolta differenziata, bisogna farla bene", ma il primo obiettivo che ci siamo posti è la tariffazione puntuale, quindi in qualche modo non andare ad incidere su una di quelle tasse che per molti cittadini sono fra le più vessatorie, perché un cittadino che dice: "io faccio bene la raccolta differenziata e mi aumentano tutti gli anni i costi dei rifiuti, perché questo?", perché c'è una gestione unitaria complessiva... Allora la tariffazione puntuale è il principio che riconosce al cittadino che opera secondo quanto è organizzato nel suo territorio...riconosce la sua virtuosità e quindi interviene anche a ridurgli la componente, riduzione di questa tassa che non può essere immediata, perché qui non dobbiamo illudere nessuno, ma che è uno degli obiettivi a cui si può arrivare laddove quest'operazione sia condotta con coerenza.
Altro punto molto fondamentale è un'organizzazione più omogenea all'interno del territorio valdostano, quindi il superamento dei vecchi Sub-Ato. Anche questa non è soltanto un'espressione così teorica, con tutte le difficoltà e i tempi che ci vorranno, però quest'idea è rafforzata da quello che spero sarà il provvedimento che approveremo successivamente, cioè quello sugli Enti locali, dove viene fissato in legge il principio di un graduale superamento dei Sub-Ato.
Altro concetto secondo me molto importante che viene introdotto è che ci sarà...l'Amministrazione regionale...su questo saremo vigilanti soprattutto lo sarà, più che il Consigliere regionale, soprattutto tutto questo mondo ambientalista, che ha seguito con attenzione queste cose, sarà attento a guardare la natura impiantistica che verrà scelta, soprattutto se questa sarà tarata, come correttamente viene descritta nei testi di commissione, su quella che è l'effettiva produzione di rifiuto nel nostro territorio, quindi se noi andremo ad essere capaci a gestire bene i rifiuti, sicuramente non serviranno i mega impianti. Io devo dire che sono stato particolarmente contento di vedere che tutta la commissione ha riconosciuto che, qualora si dovesse anche ricorrere ad impianti di biometano, si punterà su impianti di dimensioni contenute e poco impattanti, e questo è un altro concetto fondamentale che è importante che sia fissato. Lasciamo perdere quindi i gigantismi per andare a guardare alla qualità del sistema di gestione e poi naturalmente, tenendo conto del rispetto dell'organizzazione territoriale comunale e di quelle che saranno le nuove Unités des Communes, comunque lo sforzo di limitare il concetto del trasporto del rifiuto, quindi anche di trovare delle soluzioni di trattamento dell'umido a livello territoriale, cioè quello delle piccole frazioni, delle case isolate, per evitare un giro continuo di mezzi a raccogliere i rifiuti.
Non possiamo non dirci molto soddisfatti dell'esito di questo percorso, quand'anche ci sia il rammarico di dire: fossimo partiti prima. Abbiamo preso dei tempi lunghi, però la tenacia dei cittadini ha fatto sì che l'obiettivo alla fine venisse colto e credo che alla fine se come sembra, diciamo, dalle dichiarazioni che sono arrivate in commissione e che arrivano in quest'aula, se quest'obiettivo è colto da tutto il Consiglio regionale, penso che ne siamo orgogliosi tutti. È un obiettivo importante della nostra Regione, che dimostra come la politica anche del confronto duro, forte deve avere poi la capacità di fare sintesi. Credo quindi che un'esperienza politica come questa sia comunque esemplare e debba essere tenuta in conto anche per altri tipi di esperienza dove il confronto deve essere arricchente per tutte le parti e deve poi portare a risultati che sono quelli che i cittadini attendono, cioè avere dei servizi più efficienti, un servizio di qualità e possibilmente nell'arco di qualche anno portarli anche a ridurre l'impatto delle tasse, e questo è un obiettivo che in tempi di crisi è un obiettivo più che mai un obiettivo che dobbiamo guardare con grande, grandissima attenzione.
Presidente - Grazie Consigliere Donzel. Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha la facoltà.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Sarò telegrafico, anche perché gli interventi che mi hanno preceduto hanno ben illustrato i contenuti di questa deliberazione. Oggi finalmente si chiude un capitolo apertosi nel 2008 con la scelta dell'allora Giunta Caveri, Assessore Cerise, di costruire un mega inceneritore a Brissogne, scelta folle e sproporzionata, oltre che estremamente costosa per le casse pubbliche, decisione che aveva all'epoca fortunatamente suscitato molte perplessità, soprattutto nell'opinione pubblica e nei comitati civici. Una mobilitazione importante già all'epoca del Comitato Rifiuti zero, Legambiente ed altre organizzazioni di questo tipo aveva permesso almeno in parte di rallentare questa realizzazione, poi sfociata nella scelta del pirogassificatore in continuità però con l'inceneritore. La mobilitazione dei cittadini è stata fondamentale e il ruolo di Valle Virtuosa, da questo punto di vista - lo abbiamo visto - è stato essenziale per la vittoria del referendum, una vittoria inaspettata, ma che è stata appunto il frutto di una mobilitazione e una partecipazione dei cittadini, cosa importante sulla quale bisognerà basare anche le attività future, coinvolgere i cittadini è essenziale in questo settore se si vogliono ottenere dei risultati positivi. Come dicevo, si chiude questo capitolo, si sarebbe potuto chiudere prima se avessimo...la commissione speciale ad hoc costituitasi dopo il referendum non fosse stata volutamente fatta fallire in extremis avremmo recuperato molto tempo rispetto a quanto dobbiamo andare a fare. Da questo punto di vista, abbiamo perso del tempo ed è ora che lo recuperiamo in fretta andando ad agire nelle linee indicate da questo documento, soprattutto non perdendo altro tempo. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Bertin. Ha chiesto la parola il Consigliere Follien, ne ha la facoltà.
Follien (UV) - Merci Président.
Sarò molto breve, credo però sia giusto intervenire per dare il mio apporto alla discussione, avendo seguito il percorso che ha portato all'approvazione di quest'atto come membro della III Commissione. Permettetemi di riaffermare, come già fatto da altri colleghi, la validità del percorso e del lavoro svolto all'interno della stessa, in un clima che è stato estremamente costruttivo, a dimostrazione che, quando ci si cala sui problemi, poi anche all'interno del Consiglio, delle commissioni, in particolare della III Commissione, si riesce poi ad avere dei risultati. Io credo che anche le forze politiche non appartenenti alla stessa, che hanno partecipato a questi lavori, il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle, hanno dato un apporto fondamentale per definire e redigere questo documento di indirizzo e di predisposizione di linee guida, che è stato poi propedeutico alla delibera di Giunta...approvata dalla commissione, che ora arriva in aula consiliare.
Il tema della gestione dei rifiuti dal momento del referendum ha diviso le forze politiche e, senza voler entrare nel merito delle posizioni che avevamo, che erano probabilmente posizioni opposte, credo che però ci dobbiamo ormai concentrare sul futuro, che parte comunque da quest'atto. Da oggi si segna un punto e parte sul tema dei rifiuti, credo, una nuova stagione. In questa delibera si trova finalmente un percorso che è comune, un percorso che è fatto di obiettivi comuni, di indirizzi precisi, che sono condivisi tra le forze politiche, con l'Assessore, con la Giunta e con gli Enti locali, c'è stato comunque un percorso. Voglio ringraziare di questo l'Assessore, per la disponibilità dimostrata in questi mesi nel buon senso di voler da subito - lo sottolineo - creare le condizioni per questo momento di sintesi, che poi la commissione ha autonomamente concretizzato.
Ora, l'obiettivo è quello di dare gambe a questi indirizzi e nel deliberato si definisce chiaramente qual è la volontà da seguire, quali sono le finalità condivise: puntare a ridurre al minimo il rifiuto, portando ad azzerare progressivamente lo smaltimento in discarica, nel rispetto delle normative. Si dovrà agire sulla raccolta dei rifiuti, chiaramente sul territorio, sul sistema di raccolta rifiuti, introducendo l'opportunità di aggiungere un nuovo flusso dedicato all'organico e puntando a potenziare la raccolta differenziata, anche rivedendo - è anche citato nell'atto - nel senso della cooperazione e della collaborazione fra gli stessi Sub-Ato, riorganizzando quindi il servizio di raccolta e di trasporto e attraverso, com'è ribadito nel documento, dei sistemi di riconoscimento dell'utenza che sono fondamentali per arrivare ad un sistema...a formare delle tariffazioni puntuali.
Concludendo e senza volersi ripetere, credo che non sia il caso di dilungarsi, colleghi che hanno seguito molto più di me il tema - penso al collega Roscio - hanno sintetizzato molto bene quello che è stato lo spirito, quello che è stato anche il lavoro. Credo che ora la Giunta abbia degli indirizzi precisi per porre in essere tutta una serie di azioni per adeguare il piano gestionale dei rifiuti e per ottenere in breve tempo - abbiamo poco tempo - dei risultati che siano positivi su questo tema che è sentito in modo particolare dai cittadini e dai nostri amministratori sul territorio. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Follien. Ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha la facoltà.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Credo che il percorso di questi indirizzi...il percorso che hanno dovuto fare per essere oggi una realtà e per essere oggi pratici, scritti è stato ricordato dal collega Bertin, dal collega Roscio, dall'Assessore stesso, è un percorso che ha seguito diverse vicissitudini. Oggi non può che esserci anche da parte mia una grande soddisfazione perché credo che questi indirizzi siano davvero il risultato di un lavoro comune e di tante sinergie, sinergie che, se non fossero state così numerose e non fossero confluite insieme, soprattutto nell'Associazione Valle Virtuosa, ma comunque anche in altri organismi, non avrebbero sicuramente potuto dare questi frutti.
Sono una dei quaranta amministratori locali che nel 2010 ha firmato fra i primi un documento che chiedeva proprio che venissero in qualche modo valutati assolutamente quest'indirizzo e questa gestione e abbandonato il discorso incenerimento e pirogassificazione. Oggi quindi è una doppia soddisfazione e devo dire che ringrazio, beh, anche l'Assessore, che è stato di parola, un anno fa mi disse che avrebbe comunque portato avanti la volontà popolare espressa il 18 novembre del 2012 e in qualche modo, come ha ricordato Roscio, con sicuramente degli accordi e qualche rinuncia da parte di tutti, ha portato avanti questo discorso e siamo riusciti ad ottenere comunque una linea e degli indirizzi ben chiari, che sicuramente solo nel 2010 - e non andiamo neppure a ricordare il 2008 - erano davvero tabù. Parlare di questi argomenti, di questi indirizzi - sui quali non mi soffermerò perché i colleghi l'hanno già fatto -, di queste parole era quasi un tabù, oggi sono diventati di dominio pubblico. Credo che ha avuto un grande risultato la partecipazione popolare al referendum, ma credo che oggi sia una vittoria non solo del mondo ambientalista, di Valle Virtuosa, di tutte le associazioni del territorio valdostano che hanno lavorato in modo volontario e direi anche inlassablement, con grande impegno, ma sia una vittoria di tutta la comunità valdostana e direi anche soprattutto di quei cittadini che hanno esercitato il loro diritto di voto. Non dimentichiamo che, per arrivare oggi qua, c'è stato un grandissimo passaggio politico, direi un confronto, anche uno scontro, e molti cittadini...e la comunità valdostana ha preso posizioni e oggi credo che questo sia anche merito suo.
Ho ringraziato l'Assessore e il collega Borrello, Presidente della commissione, che ha sempre cercato di mettere insieme tutte queste sensibilità per arrivare comunque ad un documento comune. Devo ringraziare chiaramente il collega Roscio, che credo in questi anni abbia davvero portato avanti in modo molto coerente e preciso, piano piano, ma direi anche con molta costanza con grande competenza questo tipo di indirizzo; credo quindi che debba essere riconosciuto il merito a chi lo ha.
Lei, Assessore, diceva che sicuramente oggi il centro di Brissogne fa parte della rete, ma questa rete, questo discorso dovrà essere allargato perché assumerà anche una grande importanza la raccolta, il modo di raccolta che verrà fatta sul territorio. Ecco, è chiaro che anche su questo noi auspichiamo che il confronto continui ad essere quello che c'è stato finora, perché è chiaro che anche riguardo al modo di raccolta e soprattutto al modo di intervenire in modo puntuale con le tariffe sui cittadini (e quindi tutto il discorso della tariffazione è ancora da approfondire) dovrà essere fatto e auspico, in comune, perché è chiaro che su questo non abbiamo ancora approfondito.
Lei ha parlato di una delibera che supera il decreto legislativo 19, che in qualche modo andava a correggere la legge...il disegno di legge 31 del 2007, però credo che gli indirizzi che approviamo oggi non siano in contrasto con questo, quindi non credo che questo in effetti porrà nessun tipo di problema. Dicevo prima...penso che oggi siamo di fronte anche ad un cambiamento epocale a livello sociale, perché credo che questo sia un esempio di un passaggio dalle camere segrete, diciamo, della politica, dalla teoria alla pratica, dal Consiglio (se n'è discusso dal 2008, ricordava il collega Bertin) si è discusso di questo in quest'aula, ma se n'è discusso tantissimo sul territorio e oggi...lo vediamo attraverso la televisione, lo vediamo nella città di Aosta ad esempio, ci sono veramente gli esempi che queste cose sono riuscite...questi argomenti sono riusciti a diventare di dominio pubblico. Penso al film Trashed, che solo qualche settimana fa è stato fatto vedere su RAI 3 e che solo qualche anno fa era difficilissimo reperire, io so che Valle Virtuosa l'aveva messo a disposizione di tutta la comunità valdostana, ma non fu così semplice, invece oggi è diventato di programmazione di una rete televisiva nazionale, per dare l'idea di quanto quest'argomento sia assolutamente à la une. La tendenza a Rifiuti zero, che qualche anno fa pareva essere anche questo un tabù, una cosa irraggiungibile, oggi vediamo che con un percorso anche abbastanza facile, fatto a tappe, è possibile raggiungerlo, lo vediamo perché ci sono esempi concreti, che credo anche lei abbia detto essere disponibile ad andare a vedere e approfondire, anche perché gli esempi virtuosi sono a disposizione e quindi non solo sono da copiare, ma probabilmente anche da perfezionare.
È un paio di giorni che passo davanti, ad esempio, alla Cittadella dei giovani e c'è questa scritta: "dal compost nascono i fiori" ed è una campagna di sensibilizzazione del compostaggio e della raccolta dell'umido. Beh, credo proprio che questi siano degli esempi veramente di una vittoria dei cittadini che sono riusciti a far diventare degli argomenti, che - ripeto - fino a poco tempo fa parevano essere tabù degli argomenti di forte richiamo, anche perché come ha ricordato anche lei...ci ha detto prima: "noi ci teniamo all'ambiente alpino e vogliamo garantire la qualità elevata", beh, credo che tutti i valdostani questo lo condividano e non possano che metterlo come un primo obiettivo. Sicuramente in questi anni tutta la battaglia che è stata fatta è stata anche proprio per garantire sicuramente la qualità della vita che abbiamo in Valle d'Aosta. All'indomani del referendum avevo scritto un articolo intitolandolo: "Grande gioia", beh, ecco, oggi, potendolo condividere credo con tutta la comunità valdostana, ma anche finalmente con degli amministratori che hanno capito l'importanza di scegliere quest'indirizzo, credo che la gioia sia doppia.
Presidente - Grazie Consigliera Certan. Ha chiesto la parola il Consigliere Borrello, ne ha facoltà.
Borrello (SA) - Grazie Presidente.
Il mio intervento sarà molto breve perché i colleghi che mi hanno preceduto hanno già illustrato in maniera opportuna quello che è stato il lavoro prodotto e sono entrati anche negli aspetti tecnici, così come ha fatto l'Assessore, che ha fatto un excursus generale rispetto a questo tema. Già solo nell'analisi del titolo si capisce l'importanza di quest'atto che noi ci apprestiamo a votare, un titolo che si diversifica in due punti: da una parte, la revoca e nell'altra parte un ragionamento di approvazione dei nuovi indirizzi. Di conseguenza, noi chiudiamo e riapriamo un discorso, chiudiamo il ragionamento ante referendum e ripartiamo con dei nuovi indirizzi programmatici, frutto di un lavoro condiviso in prima battuta dall'Assessore, che ringrazio per la disponibilità prodotta, e della III Commissione che ho l'onore di presiedere in questo momento.
La soddisfazione è doppia, una soddisfazione personale e una soddisfazione istituzionale: una soddisfazione personale perché su questo tema - che ricordo è un tema che ha tanto diviso - la commissione che, ripeto, ho l'onore di presiedere ha trovato delle convergenze e le ha manifestate all'interno di un documento e la soddisfazione istituzionale è legata al fatto che il lavoro della commissione tutta, allargata alle forze politiche che non erano rappresentate, quindi i colleghi del PD e i colleghi del Movimento Cinque Stelle, ha prodotto un documento di indirizzi, che, com'è stato definito nel deliberato, è allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante. Questo avvalora il lavoro della commissione allargata ai colleghi, un lavoro che è stato sicuramente lungo, ma è stato formativo, perché il percorso che ci ha portato a produrre il documento che avete avuto modo di leggere è un documento corposo, che dà degli indirizzi, che fa delle valutazioni anche di qualità rispetto a quelle che sono le prospettive programmatiche della gestione dei rifiuti, che arriva dopo - ripeto - un percorso lungo, ma formativo, con tanti passaggi e discussioni che abbiamo prodotto, abbiamo audito tantissime professionalità, ricordo una su tutti il professore Paul Connet. Abbiamo avuto l'opportunità anche di scontrarci su alcuni temi, ma la capacità di chi fa politica è quella di cercare di trovare una mediazione, una mediazione che però possa poi portare a dei risultati, una mediazione che però poi abbia una concretezza nelle azioni successive. Io quello che posso dire nel ringraziare tutti i colleghi della commissione e non, quindi soprattutto i colleghi Donzel e Cognetta, che in maniera continuativa hanno partecipato con noi membri della commissione ai lavori...voglio rinnovare l'impegno a non finire qui l'attività della III Commissione, ci sono altri aspetti che abbiamo già detto che faremo, che valuteremo come l'approfondimento della visita di alcuni impianti per poter cercare sempre più di prendere coscienza di questo tema che appassiona tutta la popolazione, appassiona tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.
Presidente - Grazie Consigliere Borrello. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha la facoltà.
Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.
Anch'io mi associo a quanto detto dagli altri colleghi, dall'Assessore e dal Presidente della III Commissione, collega Borrello, rispetto al risultato che abbiamo raggiunto con questa delibera, che avete integrato chiaramente con quanto è uscito dalla III Commissione. Noi, come voi sapete, siamo un pochino più guardinghi quando diciamo: "sì" a qualche documento, infatti abbiamo lavorato parecchio tutti assieme per arrivare a questo risultato, ci soddisfa, diciamo, non completamente, perché noi avremmo voluto qualcosa in più, perché noi siamo sempre così, vorremmo sempre qualcosina in più, perché quello che poi vorremmo raggiungere è sempre il 100 percento di quello che ci poniamo come obiettivo. Ci sembra però di poter condividere quasi tutto quello che c'è qui e quindi voteremo favorevolmente rispetto a questo provvedimento. Chiaramente stiamo aprendo, diciamo così, una porta di fiducia verso il lavoro dell'Assessore, quindi saremo molto guardinghi rispetto a quello che accadrà successivamente all'approvazione di questo, perché ci sono alcune cose che ci stanno molto a cuore, che sono state riprese in parte in maniera più approfondita, in parte meno, tipo appunto il fatto che vorremmo dei piccoli impianti sparsi sul territorio per la gestione dell'umido, per avere un minore impatto del trasporto dell'immondizia e utilizzare il compost direttamente laddove si produce, oppure vorremmo, come hanno già ricordato altri colleghi, che l'adeguamento dei Sub-Ato fosse successivo in maniera tempestiva rispetto a questi indirizzi; non vorremmo che ripartissero alcune cose e poi, diciamo così, si aspettasse successivamente la costruzione dell'impianto per mettere tutti i Sub-Ato d'accordo.
Un'altra cosa che ci preme sottolineare è che ad Aosta, per esempio, si è fatto un passo indietro, mentre invece noi avremmo voluto che il porta a porta venisse incentivato, invece pare che loro tornino indietro, anche questo non ci fa piacere, ma vorremmo che questo venisse considerato. Si comincia comunque con una prospettiva di coerenza con la strategia "rifiuti zero", che è già, devo dire, qualcosa di positivo. Noi avremmo scritto tout court: "vogliamo rifiuti zero", però va già bene così. Si comincia a valutare il fatto che la salute è un argomento piuttosto importante anche rispetto a questo tema, lei d'altronde ha un Assessorato che è stato vilipeso in passato, ma, in realtà, è fondamentale per quanto ci riguarda, cioè l'ambiente e il territorio ci interessano particolarissimamente, quindi sicuramente è un Assessorato difficile. Detto questo, quindi io non rubo altro tempo alla votazione e ringrazio i colleghi.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Morelli, ne ha la facoltà.
Morelli (ALPE) - Merci Monsieur le Président.
Vorrei citare una frase che ha pronunciato l'Assessore Bianchi: "restituire ai nostri figli un territorio migliore", beh, questa frase, credo che, riferita alla gestione dei rifiuti, fino a poco tempo fa pronunciata da un Assessore di maggioranza sarebbe stata abbastanza impensabile. Oggi quindi la nostra soddisfazione è duplice: primo perché con questo documento si risponde in modo concreto e realistico, anche se per il momento a livello di indirizzi, al quesito, alla questione posta dai cittadini con l'esito del referendum: secondariamente - permettetemi questo passaggio - perché, per giungere a questo risultato condiviso, l'apporto del nostro gruppo credo sia stato un apporto particolarmente costruttivo e competente grazie in particolare - ed è giusto ricordarlo - al collega Roscio. Credo che comunque l'apporto di tutti i membri della III Commissione, del Presidente e dell'Assessore sia stato fondamentale.
Quando nella scorsa legislatura, nell'aprile 2012, i colleghi mi avevano fatto l'onore di nominarmi relatrice della proposta di legge di iniziativa popolare sul trattamento dei rifiuti, francamente non nutrivo grandi speranze che si sarebbe riusciti ad invertire la rotta su modalità di trattamento che sembravano ormai definite e che, dal nostro punto di vista, non erano degne di una Regione moderna e attenta all'ambiente come la nostra. Vi erano - lo ricordiamo bene - all'interno di quest'Assemblea sensibilità molto molto diverse. Tutto questo è stato possibile grazie innanzitutto alla partecipazione attiva dei cittadini singolarmente, ma anche attraverso le Associazioni, Valle Virtuosa direi in primis, che hanno portato le forze politiche tutte a fare una riflessione e a tornare sui propri passi. Naturalmente questo è ancora un primo passaggio, non è un punto di arrivo. Le scelte riguardo agli impianti dovranno essere valutate attentamente, così come la riorganizzazione dei Sub-Ato, così come l'aspetto sensibile della tariffazione, è già stato ricordato da tutti i colleghi che mi hanno preceduto, ma riteniamo che questo sia un passo importante fatto nell'interesse generale della comunità e con lo spirito giusto e di questo non possiamo che rallegrarci.
Presidente - Grazie Consigliera Morelli. Ci sono altre richieste di intervento in discussione generale? Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione...chiudo la discussione generale. Per la replica, l'Assessore Bianchi, ne ha la facoltà.
Bianchi (UV) - Vorrei prima di tutto ringraziare tutti i Consiglieri che sono intervenuti in questo dibattito per le osservazioni e gli spunti che ci hanno fornito. Ho sentito degli interventi interessanti che sono tutti sulla stessa linea, di questo non posso che compiacermi e evidenzio il fatto che comunque nella discussione nessuno ha voluto prendere e mettersi il cappello per l'obiettivo raggiunto. È stato evidenziato da tutti che il risultato è stato il frutto di una condivisione da parte di tutti. Il ringraziamento l'ho già fatto nei confronti del Presidente della III Commissione, ma forse ho tralasciato i componenti di tutta la commissione, allargata, come ha detto già qualcuno, ai colleghi Cognetta e Donzel.
Per rispondere ad alcuni quesiti che mi sono stati fatti dal collega Nogara e da qualcun altro sul fatto della riorganizzazione sul territorio, soprattutto sugli appalti che sono in scadenza o già scaduti, immagino che lei pensasse alla Comunità montana Evançon e alla Mont Rose tanto per capirci...A quanto ne so, l'Evançon ha ridato, diciamo, l'appalto per un anno proprio per valutare attentamente le novità...visto che noi stavamo approvando le nuove linee guida. La Mont Rose, comunque, lo sta facendo perché non può fare quest'operazione ma, a quanto le posso dire, alla Mont Rose sono già state trasmesse le linee guida, quindi saranno già intraprese tutte le modalità, diciamo, per queste nuove linee di indirizzo. Tra parentesi ci sarà anche un'appendice in cui potrà anche allargare l'appalto anche ad altri territori, quindi se magari poi l'Evançon un domani volesse entrare dentro la Mont Rose, questo potrà accadere.
Sul fatto degli impianti, molti hanno riparlato appunto degli impianti, giustamente, ma io posso solamente dire che il confronto che è già nato tempo fa non può che continuare, proprio perché, a mio avviso, il lavoro fatto è un buon lavoro e sulle tempistiche...permettetemi di dire che in quest'anno di insediamento abbiamo lavorato tutti insieme e non si è perso tempo, ad oggi sicuramente vi è un primo risultato che spero che in poco tempo ne dia altri... Vi ringrazio.
Presidente - Grazie Assessore. Ci sono altre richieste? Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, prego.
Rollandin (UV) - A conclusione di questo percorso credo sia giusto fare una sottolineatura, oltre a tutti gli interventi che già sono stati fatti nel merito. Nel programma che era stato inserito...di legislatura noi avevamo scritto in modo chiaro che avremmo rispettato il referendum: questo lo abbiamo scritto prima ancora che ci fosse la decisione finale, dove si dice che il referendum era comunque illegittimo, nel senso che non si poteva fare. Noi non abbiamo cambiato idea da quel momento, in quanto abbiamo ritenuto che fosse una sfida che dovevamo affrontare insieme. Io voglio quindi solo dire che la maggioranza, facendo questa scelta, ha fatto un cambiamento radicale rispetto ad una legge che era stata approvata e su cui c'era stata tutta una serie di iniziative, anche molto avanzate, perché non dimentichiamoci che c'era un appalto chiuso. Ora, voi sapete, come me, che questo cambiamento di rotta ha portato a delle problematiche non indifferenti che sono ancora aperte e che noi stiamo affrontando anche da un punto di vista normativo e legale...non sono indifferenti... Questo lo voglio dire per correttezza, perché noi siamo a questo punto, credo, tutti coinvolti in una scelta, che è quella che oggi voi avete giustamente ricordato, con tutti i meriti che è giusto che ognuno si riconosca. Voglio solo dire che questa scelta della maggioranza, che all'inizio era stata vista un po' con un occhio così...non molto benevolo, nel senso che si diceva: "ma sarà solo per prendere tempo", invece l'idea era quella di fare una verifica e correttamente oggi siamo ad un punto di svolta, non ancora di conclusione, perché io ho apprezzato anche alcuni interventi che non hanno sottaciuto problematiche che ancora esistono. La prima sfida è quella di far pagare, come altri hanno detto, poco l'utenza, perché questo è un tema...ripeto: lo risottolineo, perché è un elemento non indifferente in questo momento, non voglio dire che è preminente rispetto a quello che è il sistema ambientale, il sistema di scelta che garantisce quindi una possibilità di andare in una direzione sicuramente innovativa, perché su questo ci sono esperimenti, non è che dappertutto fanno...Credo che sarà l'unica regione senza un termovalorizzatore, perché le altre ce l'hanno tutte, anzi altre stanno raddoppiando, penso che non è quello che dobbiamo guardare... Credo che le modalità con cui si cerca di dare questi indirizzi vadano nella direzione di optare verso un sistema che ci garantisca l'opzione "rifiuti zero", nel senso che è stato ampiamente spiegato sia dalle associazioni, che devo dire che sicuramente hanno fatto tutto il loro possibile per andare a sensibilizzare su questo tema, come c'è un'azione di sensibilizzazione molto positiva sulla raccolta differenziata, anche se anche lì dobbiamo dire che ogni tanto cambiano: prima è l'aggregazione vetro-alluminio, adesso non è più alluminio, quindi non è che sia sempre facile anche per la gente...come dire? la continua rivoluzione sotto quest'aspetto, c'è già un po' il problema di andare tutte le volte...però poco a poco la gente ha preso questo tipo di logica, quindi si adegua anche volentieri sapendo che si va nella direzione giusta.
Io credo che l'attenzione oggi sia soprattutto sul prosieguo di questa delibera, sugli atti che seguiranno, che devono andare nella direzione, lo ripeto, del rispetto dell'ambiente, ma del rispetto anche dell'utenza, che deve poter pagare il meno possibile. Sappiamo che ci saranno degli oneri all'inizio anche un po' pesanti, che però dovranno essere progressivamente rivisti nella logica che ho appena detto. Con questo quindi ringrazio anch'io tutti quelli che hanno lavorato per arrivare a questa conclusione, che sono tanti. Grazie.
Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Il Consigliere Roscio, ne ha la facoltà.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Brevemente per dichiarazione di voto. Credo che il referendum sia stato un momento nella storia valdostana di altissima partecipazione democratica dei cittadini a delle scelte che li riguardavano e li coinvolgevano direttamente. Le posizioni allora erano molto diverse, quindi oggi è sicuramente con soddisfazione che noi accogliamo invece una convergenza con l'intento di riuscire a risolvere un problema comune.
Ha ricordato il Presidente Rollandin che il percorso non è ancora concluso, siamo ad una svolta importante, ma bisogna lavorare per migliorare i risultati della raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti, le tariffe, eccetera, e brevemente... Altrettanto ha fatto il Trentino e l'ha ricordato l'Assessore Gilmozzi che avevano preso una direzione, che era quella dell'incenerimento dei rifiuti, sono tornati indietro, hanno fatto una strada completamente diversa, il Trentino...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...il CCS è un'altra cosa, è andare oltre...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...ma quella è ancora un'altra cosa, ma l'incenerimento tout court, fine a sé stesso, è che noi facciamo un impianto dedicato, quella è stata una strada completamente stravolta ed è stata una cosa anche di un certo spessore politico dichiararlo pubblicamente, dicendo: "noi volevamo fare una cosa, abbiamo capito che la gente ne voleva un'altra, abbiamo avuto la maturità per cambiare".
Sulle problematiche che hanno causato questo cambiamento di rotta io posso solo dire che avrebbero potuto essere evitate a suo tempo e non mi dilungo oltre. L'auspicio è che oggi, nel prendere queste decisioni condivise, si continui a lavorare in questa direzione e si riescano anche a raddrizzare anche alcune storture nel sistema organizzativo valdostano, che ci hanno caratterizzato, per evitare che in futuro si possano ripetere, per avere una gestione lineare e che risponda alle esigenze dei cittadini, della loro salute e della tutela dell'ambiente.
Una piccola nota finale sul referendum. Sul referendum si è fatta una battaglia anche aspra e delle volte anche fuori dal merito, che riguardava, voglio ricordarlo, la richiesta di astensione. Questa sarebbe una cosa superabile se veramente si intervenisse nella legge che regolamenta...andando ad abolire quel famoso quorum in modo che le battaglie per il "sì" e per il "no" siano battaglie nel merito, non diventino battaglie ideologiche, ma sui contenuti. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Roscio. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Consigliere Bertschy a lei la facoltà.
Bertschy (UVP) - Sì, una brevissima dichiarazione a nome del gruppo UVP, che, grazie al collega Sandro Nogara, ha seguito questo progetto e questo percorso. Noi chiaramente voteremo a favore del provvedimento e riteniamo di portare in aula e sottolineare un aspetto importante che credo un po' tutti abbiamo a cuore, ma magari non sempre riusciamo ad esprimere in azioni concrete. Al di là dell'unità delle forze politiche, delle intenzioni e di quelli che sono i progetti che riusciamo qui a deliberare, in questo caso, per fortuna, all'unanimità, dobbiamo riuscire a trasferire la stessa capacità, la stessa voglia nella gente, nella popolazione, perché questo provvedimento avrà una forza nella misura in cui riuscirà a penetrare e ad essere interpretato dai nostri cittadini. Giustamente, come ha ricordato anche il Presidente, i due aspetti dovranno andare assieme: la voglia di inseguire la strategia "zero" e ridurre i costi, sarà più semplice farlo capire e sarà più semplice inseguire il grande progetto di una Valle d'Aosta e di un territorio migliore in futuro. Lo dovremo fare ponendo attenzione al fatto che di qui a poco discuteremo della riforma degli Enti locali, che, per ovvia necessità, ha bisogno di una semplificazione, di rendere più efficace il nostro metodo di governo e di qui a settembre parleremo di legge elettorale e potrà anche darsi che si parlerà di ridurre le rappresentanze, tutto questo non si dovrà trasformare in uno scollamento con il territorio, con le nostre popolazioni. Nell'insieme quindi bisognerà porre la necessaria attenzione, perché la base...il grande progetto, l'esempio di Valle Virtuosa su una battaglia come quella referendaria si dovrà trasformare in qualcosa di ancora più grande, estendendosi a tutta la comunità e - ripeto - questa sarà l'arma vincente per far sì che questo provvedimento che oggi le forze politiche benedicono sia anche sostenuto e voluto dalla nostra popolazione, perché la Valle d'Aosta si merita sicuramente, rispetto alla gestione rifiuti, un esempio migliore di quello attuale e quindi complimenti a tutti quelli che ci hanno lavorato e d'ora in avanti bisogna lavorarci seriamente sul territorio. Grazie.
Presidente - Grazie Consigliere Bertschy. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Se non ce ne sono altre, mettiamo in votazione. La votazione è aperta. Chi è d'accordo? Chi è contrario? Hanno tutti votato? Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il provvedimento è approvato all'unanimità.
Passiamo al punto successivo: il punto 34.06.