Oggetto del Consiglio n. 667 del 30 luglio 2014 - Verbale
Oggetto n. 667/XIV del 30/07/2014 |
REVOCA DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 639/XIII DEL 25 GIUGNO 2009 E N. 1117/XIII DEL 24 MARZO 2010 ED APPROVAZIONE DI NUOVI INDIRIZZI E DI ORIENTAMENTI PER LA FORMULAZIONE DI UNA NUOVA PROPOSTA DI ADEGUAMENTO DEL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 3188/XI DEL 15 APRILE 2003 E RICHIAMATO DALLA LEGGE REGIONALE 3 DICEMBRE 2007, N. 31. |
Il Vicepresidente Andrea ROSSET dichiara aperta la discussione sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 34.04 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra l'Assessore al territorio e ambiente, BIANCHI.
Intervengono i Consiglieri ROSCIO, NOGARA, RESTANO, DONZEL, BERTIN, FOLLIEN, Chantal CERTAN, BORRELLO, COGNETTA e Patrizia MORELLI.
Replicano l'Assessore BIANCHI e il Presidente della Regione, ROLLANDIN.
Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri ROSCIO (voto favorevole) e BERTSCHY (voto favorevole).
IL CONSIGLIO
Richiamata la legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 recante "Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti" avente la finalità di promuovere livelli di qualità della vita umana che assicurino la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, nel rispetto delle disposizioni vigenti, con particolare riferimento al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modificazioni;
Richiamato il Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con propria deliberazione n. 3188/XI del 15 aprile 2003;
Richiamate le proprie deliberazioni n. 639/XIII del 25 giugno 2009 (Determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti) e n. 1117/XIII del 24 marzo 2010 (Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti), con cui si confermava l’obiettivo della valorizzazione energetica dei rifiuti urbani indifferenziati da attuarsi attraverso la ricerca, mediante procedura ad evidenza pubblica, di un sistema di "trattamento a caldo" di pirolisi e gassificazione;
Dato atto che:
- in data 4 luglio 2011, ai sensi della l.r. 19/2003, è stata depositata alla Segreteria generale del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, una proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo "Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)";
- in data 20 settembre 2011, la Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare, nominata ai sensi della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, ha deliberato l’ammissibilità ai sensi dell'articolo 7 della l.r. 19/2003 della proposta di legge di iniziativa popolare;
- con decreto 23 aprile 2012, n. 116, il Presidente della Regione ha provveduto ad indire il referendum propositivo, ai sensi dell'articolo 13 della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19, sulla proposta di legge regionale di iniziativa popolare n. 177/XIII, recante "Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)";
- in data 18 novembre 2012 si è svolto il referendum, il quale ha raggiunto un quorum pari al 48,93% degli aventi diritto al voto, con una percentuale di voti favorevoli pari al 94,02% e contrari pari al 5,98%;
- in data 27 novembre 2012 è stata pubblicata nel B.U.R. n. 49 la legge regionale 23 novembre 2012, n. 33: "Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)";
Considerato che la l.r. 33/2012, modificando l'articolo 7 della l.r. 31/2007 disponeva che "In considerazione delle ridotte dimensioni territoriali della regione e dei limitati quantitativi di rifiuti prodotti, in conformità agli obiettivi di cui all'articolo 10, comma 1, al fine di tutelare la salute e di perseguire criteri di economicità, efficienza ed efficacia, nel ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali non pericolosi non si realizzano né si utilizzano sul territorio regionale impianti di trattamento a caldo quali incenerimento, termovalorizzazione, pirolisi o gassificazione.";
Preso atto che il comma 5 dell'articolo 7 della l.r. 31/2007 come modificato dalla l.r. 33/2012 è stato dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con sentenza n. 285 depositata in data 2 dicembre 2013 e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale in data 4 dicembre 2013;
Richiamati gli obiettivi del programma della XIVa legislatura, avviata nel luglio 2013, consistenti nel definire la gestione dei rifiuti nel rispetto delle normative in vigore e della volontà espressa dai valdostani con il referendum propositivo regionale del 18 novembre 2012, nonché nell'investire nel riciclo e nella raccolta differenziata, con particolare riguardo alla sua "qualità", e nelle politiche per la riduzione degli imballaggi, allo scopo di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, ricercando, comunque, e attuando soluzioni all’avanguardia per lo smaltimento nonché per contenere al minimo la produzione di rifiuti, se necessario anche attraverso lo strumento della legge regionale;
Stante altresì l'urgenza di intervenire sull’attuale sistema di gestione dei rifiuti urbani e assimilati in Valle d'Aosta in un rinnovato contesto di grave crisi economica e di drastica riduzione della capacità di spesa dell'Amministrazione regionale e degli enti locali;
Considerata, pertanto, l'esigenza di assolvere agli obblighi della normativa vigente per quanto attiene agli obiettivi di raccolta differenziata e di massima riduzione del rifiuto da conferire in discarica, nel rispetto della gerarchia fissata dalla Unione europea con la Direttiva 2008/98/CE, attraverso la raccolta separata della frazione organica, nonché del suo trattamento attraverso idonee scelte impiantistiche, adeguate, sotto il profilo tecnico ed economico, ai predetti obiettivi, tali in ogni caso da rendere superfluo e antieconomico il ricorso a sistemi di "trattamento a caldo";
Dato, pertanto, atto che, con nota in data 6 settembre 2013, prot. n. 7891/AER, ai sensi dell'articolo 5 della convenzione vigente stipulata in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale n. 5200 in data 30 dicembre 2002, è stato richiesto a VALECO S.p.A., società partecipata regionale incaricata della gestione del Centro regionale di trattamento dei rifiuti urbani ed assimilati di Brissogne, di presentare uno studio di pre-fattibilità tecnica, economico-finanziaria e tariffaria, riferita alla riorganizzazione del Centro stesso, comprendente anche una proposta di trattamento del rifiuto indifferenziato secondo le disposizioni comunitarie e nazionali e che il medesimo è pervenuto completo da ultimo in data 13 febbraio 2014, prot. n. 1386/TA;
Dato atto che VALECO S.p.A. ha fornito possibili e progressive soluzioni tecniche all’esigenza di attuare gli indirizzi di politica di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta, forniti dal Governo regionale, tramite soluzioni impiantistiche che prevedono esclusivamente il "trattamento a freddo" di rifiuti;
Dato altresì atto della volontà politica di favorire l'organizzazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in forme, per quanto più possibile, omogenee, secondo criteri di economicità ed efficienza, come promosso dalla mozione n. 207/XIV assunta unanimemente dal Consiglio regionale in data 23 ottobre 2013, anche mediante la progressiva introduzione di sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un'applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga";
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 266 in data 7 marzo 2014 con cui il Governo regionale ha dato mandato all’Assessore competente ed alle strutture regionali del Dipartimento territorio e ambiente di dare attuazione, nelle opportune sedi istituzionali, ai nuovi indirizzi e agli orientamenti per la formulazione di una proposta da sottoporre al Consiglio regionale di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003 e richiamato dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 consistenti:
- nell'immediato incremento delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani mediante l’introduzione della raccolta separata sul territorio regionale del rifiuto organico (Forsu) secondo quanto previsto dall’articolo 182-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- nella valorizzazione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata) mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo "trattamento a freddo" dei medesimi, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano;
- nella riduzione della quantità di rifiuto da destinare in discarica, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua, o da destinare alla valorizzazione energetica in impianti siti fuori dalla Regione;
Richiamato il parere della Terza Commissione consiliare "Assetto del territorio", espresso in data 16 luglio 2014, in esito ai lavori svolti a partire dal mese di aprile 2014, con cui si confermano - ad unanimità dei componenti - gli indirizzi e gli orientamenti espressi dalla Giunta regionale con specifiche che riguardano la nuova pianificazione regionale, la riorganizzazione del servizio di raccolta e di trasporto, l’impiantistica, nonché la gestione della fase transitoria, come da allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante;
Preso quindi atto che il parere della Terza Commissione consiliare "Assetto del territorio", espresso in data 16 luglio 2014, è coerente con le determinazioni assunte dalla Giunta regionale con deliberazione n. 266 in data 7 marzo 2014;
Tenuto altresì conto che le determinazioni assunte dalla Giunta regionale con deliberazione n. 266/2014 ed il parere espresso dalla Terza Commissione consiliare in data 16 luglio 2014 si basano su valutazioni di natura tecnica ed economica che discendono da un radicale mutamento del contesto di riferimento sotto diversi profili:
- normativo: relativamente all'esigenza di adempiere alle strette scadenze fissate per il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di raccolta differenziata dei rifiuti urbani cui l'avvio della raccolta separata della frazione organica può dare un’immediata ed efficace risposta;
- economico e finanziario: grazie alla possibilità di compiere per fasi gli investimenti necessari per la realizzazione del sistema integrato di "trattamento a freddo", consentendo all'Amministrazione regionale ed ai sotto ambiti territoriali ottimali (sub-Ato) di distribuire in un ampio arco di tempo gli oneri economici e finanziari, con minore impatto sui bilanci degli enti stessi ed, infine, sul cittadino secondo il principio "chi inquina paga";
- logistico e fisico: a causa della sempre più pressante urgenza dettata dal futuro esaurimento della discarica regionale di Brissogne, cui si accompagna il divieto normativo del conferimento nella medesima del rifiuto privo di pretrattamento;
- organizzativo: dettato dall'esigenza di rivedere, alla luce dell'esperienza di riorganizzazione maturata nel corso degli anni, la delimitazione e le modalità di funzionamento dei sub-Ato per la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani;
Richiamata altresì la legge regionale 26 maggio 2009, n. 12 "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Autonoma Valle d'Aosta derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Attuazione delle direttive 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, e 85/337/CEE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Disposizioni per l'attuazione della direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno e modificazioni di leggi regionali in adeguamento ad altri obblighi comunitari. Legge comunitaria 2009" ed in particolare gli articoli 6, 12 e 13, relativi alla valutazione ambientale e strategica (VAS);
Dato, quindi, atto che la struttura regionale proponente il Piano dovrà avviare la procedura di VAS secondo le fasi previste al Capo II della l.r. 12/2009, e che a tale fine dovranno essere predisposti i documenti di cui all'articolo 9 (relazione metodologica preliminare, redatta ai sensi dell'allegato D) e all'articolo 10 (rapporto ambientale, redatto ai sensi dell'Allegato E), unitamente alla proposta del Piano in oggetto;
Ritenuto quindi necessario procedere alla revoca dellepropriedeliberazionin. 639/XIII del 25 giugno 2009, recante "Determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti? e n. 1117/XIII del 24 marzo 2010, recante "Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti", poiché in evidente discontinuità con gli obiettivi della XIVa legislatura, in contrasto con gli indirizzi espressi dal nuovo Governo regionale e con il parere espresso dalla competente Commissione consiliare "Assetto del territorio", e non più attuali rispetto al mutato contesto economico e finanziario;
Ritenuto necessario approvare i nuovi indirizzi e gli orientamenti per la formulazione di una proposta da sottoporre al Consiglio medesimo di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con propria deliberazione n. 3188/XI del 15 aprile 2003 e richiamato dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31, come espressi dalla Giunta regionale con deliberazione n. 266 in data 7 marzo 2014 e dalla Terza Commissione consiliare nel parere in data 16 luglio 2014, allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante;
Ritenuto, infine, necessario demandare alla Giunta regionale ed alle strutture regionali competenti in materia la predisposizione degli atti amministrativi attuativi dei nuovi indirizzi e degli orientamenti per la formulazione della proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato con propria deliberazione n. 3188/XI del 15 aprile 2003 e richiamato dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31, corredata della documentazione prevista dalla normativa vigente in materia di valutazione ambientale;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2186 in data 31 dicembre 2013 concernente l’approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2014/2016, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati, del bilancio di cassa per l’anno 2014 e di disposizioni applicative;
Visto il parere favorevole di legittimità sulla presente deliberazione rilasciato dal Coordinatore del Dipartimento territorio e ambiente dell'Assessorato territorio e ambiente, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22;
Visto il parere della III Commissione consiliare permanente;
Ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: trentaquattro);
DELIBERA
1) di revocare le propriedeliberazioni n. 639/XIII del 25 giugno 2009, recante "Determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti", e n. 1117/XIII del 24 marzo 2010, recante "Ulteriori determinazioni in merito alle azioni finalizzate alla attuazione e revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla l.r. 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti";
2) di approvare i nuovi indirizzi e gli orientamenti per la formulazione di una nuova proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato con propria deliberazione n. 3188/XI del 15 aprile 2003 e richiamato dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31, contenuti nel parere espresso unanimemente dalla Terza Commissione consiliare in data 16 luglio 2014, allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante, in coerenza con le determinazioni assunte dalla Giunta regionale con deliberazione n. 266 in data 7 marzo 2014;
3) di demandare alla Giunta regionale ed alle strutture regionali competenti in materia la predisposizione degli atti amministrativi attuativi dei nuovi indirizzi e degli orientamenti per la formulazione della proposta di cui al punto 2) del dispositivo della presente deliberazione, corredata della documentazione prevista dalla normativa vigente in materia di valutazione ambientale.
______