Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 577 del 26 giugno 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 577/XIV - Approvazione del Piano triennale 2014-2016 per l'edilizia residenziale, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge regionale 13 marzo 2013, n. 3 (Disposizioni in materia di politiche abitative). Ripartizione delle risorse finanziarie non vincolate.

Presidente - La parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Presidente.

A me l'onore di presentare un piano triennale che è stato predisposto dall'ex Assessore Marco Viérin, in una logica di continuità. Ieri nel dibattito sul rendiconto più interventi hanno sottolineato la problematica che vivono molte famiglie, quella della crescente disoccupazione, per effetto della mancanza di occupazione e di lavoro e quindi per effetto di queste non riescono a pagare l'affitto della casa locata. Io ringrazio la Conferenza dei capigruppo e la Presidenza, che ha voluto discutere questo progetto nella seduta di oggi, perché ormai questo provvedimento è diventato urgente, in quanto dispone indirizzi in materia di politiche abitative e va ad allocare le risorse disponibili. Il piano previsto dalla legge 3 è stato già sottoposto all'approvazione della Consulta regionale per la casa nel marzo 2013, con parere favorevole, e successivamente all'assemblea del Consiglio permanente degli Enti locali, che anche qui ha espresso parere favorevole.

Quali sono gli obiettivi del piano? Gli obiettivi sono programmare le azioni, definire le linee di intervento con l'indirizzo di sostenere le famiglie e ridurre il disagio abitativo, con particolare riferimento alle famiglie meno abbienti. Lo abbiamo già detto nell'intervento di inizio pomeriggio: la legge 3 sarà modificata per effetto della sentenza della Consulta e questa sarà l'occasione, questo mese, per ridefinire alcuni passaggi della legge, che ci consentiranno di dare risposte più efficaci rispetto a quanto si è approvato quindici mesi fa.

Lo strumento di pianificazione, appunto detto Piano triennale, si articola secondo la conoscenza delle esigenze e il coinvolgimento delle categorie interessate, che annovera oltre alla Regione, i Comuni, le cooperative edilizie, le imprese di costruzioni, l'Unione piccoli proprietari e altri sindacati di categoria, oltre all'ARER, che è il nostro ente strumentale per la gestione delle politiche abitative. Successivamente a questo provvedimento, ogni anno noi approveremo un piano operativo annuale, che è il documento attuativo appunto del Piano triennale.

Questo è un documento che ripercorre l'attività svolta nel periodo 2010-2013, un quadriennio che ha visto la crisi acuirsi e che ha marcato e amplificato le difficoltà delle famiglie. Vorrei sottolineare quali sono le azioni significative del piano: l'edilizia convenzionata che vede una minore richiesta, i bandi per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, quelli dei Comuni e quelli del Comune di Aosta, del 2009, del 2011, approvati con la legge 39, quello di Valpelline approvato con la legge 3; su questi andremo a fare una riflessione nei prossimi giorni con l'ufficio legale. E poi ancora, l'emergenza abitativa per l'assegnazione di alloggi di risulta e per il fondo affitti, laddove abbiamo dato risposte a 158 domande. Il sostegno alla locazione: sono circa tremila le domande all'anno che vengono espletate; e il recupero - importante questo passaggio - il recupero del patrimonio edilizio. Quindi dal 2010 disponiamo di una banca dati importante sul fabbisogno abitativo, una banca dati corposa che ci consente di avere una fotografia chiara rispetto al patrimonio di ERP: tra Comuni e ARER sono 1.590 in Valle d'Aosta gli alloggi in gestione pubblica.

Il fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni, 4 milioni 187 mila; il contributo per l'edilizia convenzionata, 927 mila; e poi ancora i mutui prima casa, un provvedimento importante che ha cercato di dare negli anni la prima casa direi a più dell'80 percento dei valdostani. Però anche qui vediamo un netto calo: nel 2012 sono state 437 le domande approvate; nel 2013 il calo è stato netto, sicuramente per effetto della crisi, e sono state 325. Poi ancora, il sostegno ai Comuni per l'emergenza abitativa, che vede una crescita continua, che dai 96 casi ammessi passa a 130. I dati sulla morosità: noi nel prossimo mese dovremo approvare una delibera che dovrà dare risposte a quel concetto di morosità incolpevole che è indicato nella legge 3, ma che anche lo Stato ha già sottolineato. Oltre ai dati sull'edilizia convenzionata.

Vanno rimarcati gli interventi di edilizia residenziale pubblica, che sono pianificati sul territorio, da realizzare e completare. Il piano prevede nove interventi, nei comuni di Aosta, di Arvier, di Valpelline, di Verrès, di Allein, di Hône, di Saint-Pierre e ancora di Verrès: interventi importanti, che ovviamente hanno bisogno di risorse. La tabella delle risorse che trovate a completamento, alla fine del Piano triennale, prevede come fonti di finanziamento 4 milioni e mezzo, che vengono distribuiti con 4 milioni per il sostegno alla locazione, 396 mila euro per il sostegno agli affitti e per l'emergenza abitativa, che passa da 234 mila a 396 mila nel 2014, e tutta una serie di altri interventi per l'ARER. Non sono previste risorse in entrata, aggiuntive, per i Comuni e per l'ARER, ma va sottolineato che sono già stati approvati da questa Giunta i due piani vendita, quello dell'ARER e quello del Comune di Aosta, e per prudenza abbiamo preferito non allocare poste di entrata. Sarà una fase successiva, che permetterà di allocare risorse là dove si ritiene necessario e opportuno per dare risposte.

Per questo vi chiedo di votare questo importante provvedimento che darà già risposte ai comuni. Grazie.

Presidente - Ci sono colleghi che intendono intervenire? Prego Collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Interessante la lettura di questo documento, di questo piano triennale 2014-2016, interessante anche verificare i dati relativi al precedente triennio...

Presidente - Chiedo scusa, un po' di silenzio per rispetto del Consigliere, grazie.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - La cosa che non ho capito e magari l'Assessore potrà delucidarmi nel merito, è che nello stanziamento che voi avete individuato per il prossimo triennio, negli anni 2014-15-16 avete concentrato la gran parte delle risorse sul fondo di sostegno alla locazione, sostegni ai Comuni per l'emergenza abitativa, e una quantità minima pari all'1 percento dello stanziamento complessivo, mi sembra, agli interventi di edilizia convenzionata. Poiché nella relazione voi ad un certo momento indicate, quale obiettivo e azioni da attuare prioritariamente, il recupero degli edifici esistenti, dando un'indicazione chiara relativamente al fatto che è preferibile recuperare il patrimonio abitativo esistente, evitando per quanto più possibile la costruzione di nuove abitazioni e ritenendo prioritari gli interventi destinati al recupero, mi interessava capire - forse mi è sfuggito, non so se l'Assessore lo ha già accennato - se vi è l'intenzione comunque nei prossimi POA, nei prossimi piani annuali, di individuare delle risorse o se la procedura, per esempio nel caso appunto del recupero degli edifici esistenti da destinare a edilizia convenzionata, è una procedura che voi in qualche maniera intendete implementare, intendete prevedere per il 2015 e quindi nel 2014 evitare ogni tipo di finanziamento, ogni tipo di sblocco di risorse. Giusto per capire come riuscite con queste previsioni, quindi con queste risorse che tra l'altro vanno a diminuire nel 2015, essendo pari allo 0,50 percento del complessivo, come intendete agevolare e potenziare il recupero degli edifici esistenti.

Presidente - Altri che chiedono la parola? La parola all'Assessore Baccega.

Baccega (SA) - Grazie Consigliere Guichardaz, perché è pertinente il suo quesito. In realtà l'elenco degli interventi che ho evidenziato poc'anzi, i nove interventi sul territorio, tranne quello del contratto di quartiere 1 che è quello direttamente dietro il CRAL Cogne, quell'edificio di nuova costruzione, tutti gli altri sono interventi di recupero.

Per quanto riguarda l'edilizia convenzionata, invece, c'era una carenza di richieste e pertanto quando si è composto questo piano triennale le risorse non servivano: sarebbe stato superfluo inserire risorse per poi non utilizzarle. Come ho detto nella relazione, noi abbiamo dei piani operativi annuali, che possono andare a modificare in percentuale gli interventi nei vari settori; nella misura in cui gli uffici prenderanno atto che c'è la richiesta di interventi di edilizia convenzionata, sarà nostra cura intervenire per finanziare quei passaggi. Sicuramente nel POA 2015, che sarà presentato immediatamente dopo il bilancio, quindi a gennaio-febbraio, noi opereremo in quella direzione. Come? Qualora non ci fossero risorse disponibili, abbiamo detto che ci saranno le risorse dal piano vendite ancora da allocare, perché (punto F, risorse aggiuntive dei Comuni) noi abbiamo scritto in entrata zero euro, ma siamo convinti che nei prossimi tre mesi ci saranno delle vendite di alloggi che potranno andare a finanziare quei capitoli.

Presidente - Colleghi, se andiamo a votare l'atto, proporrei di evitare due votazioni, perché c'è solo un emendamento della III Commissione su un mero errore formale, dove anziché scrivere 36 si è scritto 3.

La parola ancora al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Solo per fare una precisazione, siccome mi interessa capire questo aspetto. Nella vostra relazione, a pagina 9, avete detto che sull'edilizia convenzionata vi sono stati bandi fino al 2011, mentre invece dal 2012 in poi non sono stati finanziati altri bandi. Allora una cosa da capire è se le persone devono presentare autonomamente, senza che vi sia il bando relativo a questo tipo di normativa, la legge regionale 5 del 2003, o se si presenta "alla carlona" negli uffici dell'Assessorato, dopodiché vengono prese in considerazione. Perché da quello che ho capito qui fino al 2011 sono stati fatti degli appositi bandi, relativamente all'edilizia convenzionata, almeno così è scritto. Se intendete, invece, stabilire una procedura diversa, sarebbe il caso che la formalizziate, perché altrimenti parliamo proprio di una cosa che non è stata codificata. Ecco, era solo per capire.

Presidente - Grazie collega Guichardaz.

Proporrei quindi la votazione, come detto prima, inserendo l'emendamento che corregge un mero errore nel testo. Prego i colleghi di votare... C'è una richiesta di dichiarazione di voto. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Scusi Presidente, con quella prassi dell'altro giorno di votare in fondo saltiamo le dichiarazioni di voto che normalmente...

Presidente - Ha ragione.

Donzel (PD-SIN.VDA) - È importante precisare che noi ci asterremo su questo atto. Al di là dell'importanza dell'impegno di spesa che noi riteniamo positivo in un momento di emergenza, come ha illustrato prima il collega Guichardaz su quell'aspetto, ci sono sicuramente delle correzioni che lo stesso Assessore con correttezza ha detto dovremo correggere con dei piani specifici annuali di intervento. Questo è il senso della nostra astensione: riconosciamo l'importanza economica dell'intervento, ma riteniamo che così come sono presentati questi numeri meritano una correzione. Non vogliamo dire che è tutto male e ribadiamo l'importanza. Però, per esempio, nella proiezione pluriennale, di fronte al fatto che stanno esplodendo tutte le domande, è impossibile che ci sia una riduzione dei fondi, a meno che si dica che si abbandonano i senza casa e si metteranno in mezzo alla strada le famiglie. Non è possibile che ci siano queste cifre in proiezione. Bisogna sicuramente correggere anche l'impostazione del piano, perché noi non possiamo immaginare di continuare a far fronte semplicemente a un problema, che è quello della casa e della famiglia, soltanto sostenendo gli affitti. Qui c'è un problema più generale, perché quando a un certo punto il costo dei contributi in affitto mi vanno sopra una certa soglia, è quasi meglio che io crei lavori socialmente utili e quelle persone le faccia lavorare, quelle che possono: parlo degli anziani, degli ammalati e di tutti gli altri. Cioè, bisogna stare attenti che stiamo andando al di là di una certa soglia.

C'è poi tutta la parte dell'emergenza abitativa, che richiede anche quella una riflessione, perché le domande a cui non riusciamo a far fronte crescono di anno in anno; anche lì c'è una domanda a cui dobbiamo immaginare di rispondere. In particolare una riflessione va fatta sul ripensamento che noi avevamo lanciato, soprattutto con la collega Fontana, anche rispetto ai mutui casa, che vedono in diminuzione le domande. Perché? Perché noi avevamo chiesto un'analisi (noi non abbiamo la presunzione di essere i soli capaci a farla) più attenta alla sociologia della famiglia valdostana, sempre più mononucleare, sempre più, ahimè, costretta a quelle difficili condizioni di separazione (aumentano le separazioni e i divorzi), ci sono tanti individui da soli. C'è quindi bisogno di una tipologia di casa più piccola, bisogna immaginare anche risposte diverse e avevamo detto di intervenire. Soprattutto i tanti giovani che non lasciano la casa: come fare per...? Su tutto questo abbiamo fatto una riflessione rispetto a come erogare il mutuo casa: probabilmente siamo in ritardo e questo spiega perché diminuiscono le domande. La diminuzione delle domande ha poi una ripercussione sull'economia valdostana: sappiamo che quello edile è un settore importante.

Questo è il senso della nostra astensione, che non vuole essere una bocciatura, ma vuole essere la necessità di una correzione in corso d'opera di questo piano.

Presidente - Grazie collega Donzel.

Altri per dichiarazione di voto? Allora, come avevo prima annunciato, possiamo mettere in votazione il piano insieme all'emendamento che è una mera correzione di quel numero da 3 a 36.

Prego i colleghi di votare. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 16 (Bertin, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)

Il Consiglio approva.

Passiamo ora ai punti 34 e il 35 che possiamo trattare insieme.