Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 496 del 12 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 496/XIV - Reiezione di risoluzione: "Impegno a reperire entro 90 gg. i fondi necessari al finanziamento dei piani di riordino fondiario già autorizzati e a definire la graduatoria dei riordini da finanziare".

Président - Il y a quelqu'un qui souhaite intervenir pour l'illustration? A demandé la parole le collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Nella passata legislatura, nel mese di luglio, il Consiglio regionale aveva approvato una nuova normativa per dare delle risposte ai vecchi piani di riordino fondiario iniziati negli anni '85/'90, quindi in quest'aula si è legiferato in materia. All'interno di quel provvedimento, la Giunta regionale avrebbe dovuto, in 6 mesi, approvare e redigere i criteri applicativi per poi dare corso e gambe e finalmente a chiudere il cerchio non chiuso negli ultimi anni per quanto riguarda i riordini fondiari, riordini che, per chi non è...

Presidente - Scusate colleghi, interrompo il collega Chatrian, e me ne scuso, gli ridarò subito la parola. Stiamo verificando con gli uffici in merito alla votazione sul punto precedente...scusate, la risoluzione non viene approvata, il sistema ci ha dato che approvava, ma i votanti erano 17 e gli altri non risultavano presenti, quindi...

Chatrian (ALPE) - Non avevamo dubbi, Presidente!

Presidente - Chiedo scusa, ma è il sistema che non va bene. Dichiariamo non approvata la risoluzione di cui al punto 41.03. Collega Chatrian, prego, se vuole continuare con l'illustrazione...e mi scuso ancora per l'interruzione.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente, quindi il Consiglio non si prende nessun impegno...

Illustro la risoluzione che abbiamo presentato, scritta a più mani dai 17 Consiglieri di minoranza. Il riordino fondiario consiste nel riassetto catastale e nell'accorpamento delle proprietà frammentate e polverizzate. Conosciamo tutti, soprattutto nella media e alta montagna, la frammentazione della proprietà privata, e da decenni l'Amministrazione regionale ha cercato di bonificare, ha cercato di canalizzare, ha cercato di rendere...diciamo più agevole il terreno agricolo per poterlo sfruttare...se magari la maggioranza deve chiedere una sospensione...no, no, ma scusi lei, Presidente, ascolto lei...no, no, ma...

Presidente - Scusi, collega. Prego.

Chatrian (ALPE) - Ma non mi dispiacerebbe parlare al Presidente, dato che stamattina e ieri, per quanto riguarda i riordini fondiari, mi sembra che abbia risposto il Presidente e non l'Assessore competente...faccia tranquillamente, io posso aspettare, Presidente.

Presidente - No, colleghi, per cortesia, continuiamo la discussione...il Presidente è in aula e la ascolta...continuiamo. Vada avanti, collega.

Chatrian (ALPE) - Non ho impegni, non ho impegni, Presidente Rini, siamo qui, abbiamo presentato questa risoluzione per dare una risposta puntuale ai riordini fondiari valdostani.

Riteniamo importante, a nostro avviso, come vi dicevo poc'anzi, terminare. Sappiamo tutti che portare avanti un piano di riordino non è stato e non è semplice; sappiamo che occorre tempo per la parte propedeutica allo studio preliminare in cui è necessario conciliare le idee e le proposte dei singoli proprietari con le esigenze di miglioramento delle condizioni agronomiche e di razionalizzazione del lavoro agricolo.

Detto questo, come vi dicevo, la Giunta regionale, il 26 aprile 2013, in piena propaganda elettorale, aveva approvato i criteri applicativi della legge approvata nel 2012; scadenza per consegnare i vari piani: 15 novembre 2015. La faccio breve, perché ieri mi sembra abbiamo discusso con l'Assessore Testolin su questo tema. La minima unità particellare quale estensione minima attribuibile all'esito del riordino fondiario è in funzione alla tipologia di culture che il piano fondiario di riordino prevede...stiamo parlando di riordino fondiario, non stiamo parlando di bonifiche, non stiamo parlando di irrigazione...culture foraggere 2.000 metri quadri, e seminativi, vigneti e frutteti 1.000 metri quadri. Ciò detto, 40 consorzi hanno riattivato il piano mettendo in campo un verbale dell'assemblea dei consorzisti, una relazione tecnica, una stima dei costi e la previsione di spesa riguardo agli oneri fiscali necessari per la registrazione e trasferimento dei diritti reali di proprietà...stiamo parlando di 40 piani che devono essere terminati, tutto il lavoro è già stato praticamente fatto, bisogna chiudere il cerchio per poter, a questo punto, accorpare le varie proprietà.

Dato che ieri mattina non abbiamo avuto risposte puntuali dall'Assessore e che riteniamo urgente e necessario quanto meno che questo Consiglio prenda una decisione forte in merito - stiamo parlando, ripeto, di piani che hanno 20-25 anni, se non 28 anni, non ancora terminati per quanto riguarda solo il discorso di proprietà - chiediamo un impegno al Governo regionale, alla maggioranza...so che qualche nuovo Consigliere dell'Union Valdôtaine forse ha seguito in questi anni questi dossier...chiediamo a voi, veramente...penso che sia arrivato e giunto il momento di prendere una decisione, prendere una decisione che vada in un senso unico, che è quello di chiudere il pregresso, chiudere tutti i lavori che il pubblico ha fatto in questi anni e, a questo punto, accorpare esclusivamente le proprietà. Quaranta sono i consorzi che hanno riattivato i piani, 40 sono quelli che hanno depositato la richiesta entro il 15 novembre; in questi 4 mesi i tecnici e i funzionari dell'Assessorato hanno richiesto ai vari consorzi ulteriori documentazioni ed eventuali nuove assemblee. Però, scusatemi, lasciamo fare il lavoro ai Dirigenti, lasciamo fare il lavoro ai funzionari, lasciamo fare il lavoro ai tecnici incaricati di questi piani. Noi abbiamo un altro ruolo, che è quello politico e la richiesta che noi abbiamo scritto, nero su bianco, su questa risoluzione è di reperire i fondi entro 90 giorni; poi se i 90 giorni non includono il riassetto del bilancio regionale legato all'avanzo di amministrazione 2013, possiamo tranquillamente modificare i 90 giorni ai 120 o ai 150 giorni, ma l'obiettivo - come avete ben capito - è di natura politico-economico-finanziaria, di reperire i fondi finalmente per chiudere il cerchio e dare delle risposte.

Ieri, intervenendo su questo dossier ho cercato di essere diretto. Su questo tema avete fatto propaganda elettorale, avete vinto probabilmente le elezioni, avete illuso centinaia di persone che aspettano delle risposte a livello di comproprietà e a livello di accorpamento di proprietà, agricoltori, non agricoltori e persone che danno in affitto dei piccoli appezzamenti in montagna e media montagna. Io penso che sia dovere nostro dare una risposta puntuale e, scusatemi, anche seria, in merito.

Presidente - Apriamo la discussione generale. Ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Merci.

Un minuto velocissimo...fra l'altro, volevo capire cos'era successo intorno al tavolo della Presidenza e della dirigenza della Presidenza del Consiglio rispetto alla votazione, se c'è un'offesa politica rispetto al fatto che non abbiamo partecipato al voto o se c'è qualcos'altro, ecco...no, perché c'è stato un conciliabolo particolarmente nervoso da quelle parti. Volevo anche dire che noi abbiamo sempre cercato di votare - seppur la maggioranza in questo momento non sia in grado di garantire la maggioranza - anche provvedimenti come quello dell'Assessore al turismo e dell'Office du tourisme, della delibera e altre cose...quindi non vorrei solo che si facesse confusione. Noi oggi siamo qui e siamo rimasti in sala, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Rispetto a questo, per una volta abbiamo voluto far capire che i numeri per portare avanti il Governo in questo momento non ci sono...se è questo il problema, fatecelo solo sapere, perché non voleva essere assolutamente uno sgarbo, voleva essere una presa di posizione politica.

Presidente - Collega Bertschy, le rispondo volentieri. C'è stata solamente una discussione tecnica sul fatto che il nostro sistema di voto dava approvato, quando invece non c'era il numero legale, quindi era questo l'oggetto del chiarimento. Non è una gestione...ce ne siamo accorti subito, è un sistema che non è governato da noi o da questa Presidenza, e chiunque fosse stato seduto qua avrebbe letto quello che è il responso...ma abbiamo immediatamente rettificato con l'ausilio degli uffici. Prego, collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Vabbè, motivo in più per essere scocciati, allora, soprattutto per come è stato trattato l'intervento del collega Albert Chatrian, che trattava un argomento che interessa una buona parte della popolazione dei Comuni che sono stati coinvolti da questo riordino, che attendono risposte dall'Amministrazione regionale da un bel po' di anni; uno di questi Comuni, in questo caso, non è quello della cabina elettrica, ma del riordino fondiario, che è anche il Comune di Hône. Si sta attendendo che si concluda un riordino fondiario che è cominciato praticamente qualche tempo dopo l'alluvione, e che oggi sta mettendo in forte difficoltà i passaggi di proprietà e tutte quelle attività che si fanno purtroppo nelle compravendite come nei passaggi di eredità. Credo non sia serio non chiudere procedimenti come questi da parte dell'Amministrazione regionale, soprattutto non sia serio nella misura in cui si avviano altre progettazioni, altri investimenti, e si mette a repentaglio una serie di situazioni che possono veramente comportare, nell'immediato futuro, anche delle grandi difficoltà. Diventa sempre più difficile, anche per amore del colloquio dei colleghi di minoranza, in questo caso, che, lasciati in libertà dai Capigruppo, vedete come si lasciano andare anche loro...io dico solo che sui riordini fondiari bisogna avere il coraggio di mettere la parola "fine".

La risoluzione che presentiamo è una risoluzione che vuole far vedere che l'Amministrazione regionale ha ancora della serietà e, soprattutto, ha ancora un'attenzione per quelli che si sono spesi e per quelli che mantengono oggi una responsabilità legale di queste cose, perché i Presidenti di consorzio sono veramente in difficoltà, sono veramente in difficoltà perché i procedimenti vanno sulle loro spalle. Quindi le chiedo, Assessore Testolin, di fare attenzione a questo momento, le chiedo il massimo impegno nel valutare la nostra risoluzione e di fare tutto quello che le è possibile per reperire le risorse nel tempo necessario, per dare una risposta concreta a dei problemi che si vivono ormai con una certa quotidianità e che stanno, fra l'altro, mettendo in difficoltà anche dei lavori pubblici...per esempio l'allargamento di strade a fianco di porzioni di territorio che sono state organizzate dove sono stati fatti questi riordini, dove si va ad allargare delle proprietà che non sono più di proprietà degli stessi proprietari, ma sono proprietà di altri che hanno avuto l'assegnazione del pezzo, nel riordino, in un'altra porzione di campagna. Attenzione quindi a fare in modo che appunto l'Amministrazione dia una risposta certa a un problema che è un problema impellente per tante persone.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Spero non vi siano ulteriori sorprese regolamentari, c'è un mio conoscente che si è appassionato di Consiglio regionale, ha voluto avere il Regolamento del Consiglio regionale, ma io gli ho detto "guarda non sono tanti articoli, è una cosa facile da capire", ma tra interventi per fatto personale a gogò e sorprese nel voto, insomma...forse sono stato un po' troppo leggero nel dire che non era complicato.

Spero di avere ancora tutta la lucidità e l'energia per sostenere questa risoluzione con la passione con cui l'ha sostenuta il collega Chatrian e con l'impegno di anni di battaglie su questo tema, perché non è la prima volta che questo tema arriva in Consiglio regionale; l'abbiamo raccontata più volte, è una situazione di difficoltà, di emergenza, che vive il settore agricolo in Valle d'Aosta. Uno degli strumenti che in qualche modo in questi anni ha sicuramente aiutato e fortemente sostenuto l'agricoltura valdostana, sia la zootecnia, ma anche il settore vitivinicolo, con importanti interventi di riordino fondiario, è stato proprio quello di questi consorzi e di questo importante sforzo finanziario che ha fatto l'Amministrazione, uno sforzo importantissimo, che ha toccato l'intera Regione Valle d'Aosta (in tutte le parti sono stati attivati questi lavori), però è chiaro che in molti casi il non aver concluso, il non aver fatto la tappa finale, ha determinato veramente delle situazioni che adesso si stanno verificando con un effetto boomerang. Se prima l'intervento ha favorito...diciamo la possibilità di coltivare dei terreni, di utilizzare dei territori, adesso, il fatto che non si chiuda questo percorso crea dei problemi che stanno portando verso l'insostenibilità e la difficoltà di gestione. Quindi, ragionando nello spirito positivo che ha promosso queste iniziative, bisogna far sì che uno sforzo economico, ma io dico anche umano, importante, perché c'è stato dietro questi lavori che hanno anni alle spalle, anche un importante lavoro culturale da fare per convincere determinate persone ad accettare la logica del riordino.

Sappiamo quanti nostri valdostani erano attaccati al loro fondo, al loro piccolo appezzamento, era difficile farli entrare nella logica del riordino fondiario; poi le esigenze hanno favorito, però...di colpo, culturalmente, era passato questo messaggio, arrivavano domande su domande, tutti volevano fare, tutti vogliono fare ancora adesso riordini fondiari, ma non possiamo lanciare...no, no, ci sono ancora importanti situazioni che chiedono riordini fondiari, soprattutto nel sistema dell'irrigazione, vi posso garantire che tantissime situazioni ancora avrebbero bisogno di risposte. Però non possiamo spargere delle situazioni che poi adesso stanno diventando un boomerang.

Ecco quindi la necessità, già ribadita nella passata legislatura, ma che torniamo con forza a chiedere in questa situazione, di dare una risposta chiara a questo problema. Io spero che davvero questa volta non siano le premesse a impedire di votare una risoluzione sulla quale la maggioranza non può che convenire sull'impegno, perché penso che sia un lavoro che l'Assessore ha sicuramente a cuore di svolgere. Sicuramente i termini che mette la minoranza, i 90 giorni, non sono dei termini così facili da superare, ma io penso che il principio che muove...e anche la tempistica stringente che noi chiediamo è stringente perché viene da anni e anni di richieste...ecco, solo per farvi capire che non è che c'è un impazzimento con lei. Analoghe interpellanze erano state presentate negli anni passati e, davvero, questa volta può essere la volta buona per dare una risposta a questo problema.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Se non ci sono richieste d'intervento, possiamo chiudere la discussione generale. Chiudiamo la discussione generale. In replica, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Credo che l'argomento sia stato dibattuto già ieri con una serie di informazioni che erano state richieste e che ci portavano a capire quali siano le difficoltà dal punto di vista del determinare una graduatoria definitiva che possa permettere quindi di procedere ai pagamenti. Peraltro, quello che viene chiesto all'interno di questa risoluzione, risoluzione secondo me importante...peccato che alcuni di questi riordini si trascinino effettivamente da più di 25 anni, e il momento del "dunque" arrivi senza sapere quale sia la somma da dover impegnare in merito alla chiusura di questi stessi riordini.

Conosco bene la situazione spiegata prima dal collega Bertschy, perché è già stata presentata nel dettaglio; però, nonostante l'attenzione che si può avere in questo momento, senza sapere quali possano essere le necessità finanziarie e senza conoscere le possibilità di copertura delle stesse, credo che la risoluzione non possa essere accettata, anche perché accettare una risoluzione che ti impegna senza sapere quali debbano essere le risorse e come poterle reperire, nel giro di 90 giorni, diventa un po' improbabile! Quello che rimane è sicuramente un'attenzione verso il problema, al quale si cercherà di trovare una risposta nel momento in cui ci sarà una definizione anche delle risorse a disposizione.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento in replica o dichiarazione di voto? Ha chiesto la parola il collega Grosjean.

Grosjean (UVP) - Grazie Presidente.

Sono allucinato! È da 25 anni che è stata fatta una mezza legge o una legge non fatta completamente, un "aborto" di legge sul riordino fondiario! A questa legge mancava un pezzo per finire il percorso, per riassegnare le nuove parcelle ai proprietari, e siamo ancora lì, dopo 25-26 anni, a dire: "non sappiamo quanti saranno i soldi, quanti saranno gli impegni, dal punto di vista finanziario, per poter risolvere questa situazione! Ma credo sia veramente una cosa unica al mondo! Non so se ci sono altre Regioni o altri Paesi democratici che hanno delle situazioni di questo genere! Ma ci sono aziende che veramente hanno dei grossi problemi! Parlavo con dei giovani agricoltori che hanno fatto il contratto di affitto del terreno che non è più quello perché è stato spostato: il proprietario dell'altro terreno non può far loro il contratto perché non è quello che coltivano, quindi questa gente perde anche la possibilità di avere dei sostegni, la possibilità di avere delle concessioni edilizie per mettere la serra, perché non ha la sua proprietà! E abbiamo continuato imperterriti, negli anni, a finanziare gli interventi di riordino fondiario senza mai chiuderne neanche uno!

Io credo che qui bisogna veramente studiare una normativa, perché ormai le spese, Signori, non sono più le spese per andare a fare la bonifica, l'appalto all'impresa edile...sono le spese burocratiche, di registrazione al catasto...ma il catasto di chi è? Ma di chi è il catasto, non è regionale? Ma con lo Stato non si può parlare? Allora probabilmente c'è qualcosa che non funziona in questa benedetta Valle! Perché...non vorrei che le norme di attuazione della ferrovia facessero la stessa fine, che dopo 25 anni siamo ancora lì a dire: "è lo Stato che non ci risponde"! Fatto il primo e il secondo riordino, bisognava cambiare sistema, bisognava trovare una soluzione, non continuare imperterriti a fare dei riordini e adesso ci troviamo in questa situazione! Sarei curioso di conoscere qual è la superficie di ettari che sono stati sistemati e che sono in questa situazione. Ma è passata una generazione dal primo consorzio, dal primo lavoro: 25 anni! È impensabile! Qui bisogna mettere una boccia ferma e dire: "qui non si fa più niente finché non si trova una soluzione", ma bisogna trovare una soluzione!

Io credo che ci sia un modo per venirne fuori...non ce l'abbiamo fatta quando c'erano i soldi e, adesso, diciamo che non ci sono più i soldi...ma la proprietà è sacra! Come possiamo continuare in questa situazione? Io veramente non riesco...ma non oggi, è una vita che non riesco a capire come mai l'Assessorato dell'agricoltura, in questi ultimi 25 anni, non abbia trovato una soluzione a questo. Io ho lavorato in Svizzera negli anni '70: a fine lavoro, quando i nuovi proprietari riprendevano i fondi sapevano di cosa erano proprietari! Qui, invece, si va avanti così, e poi vengono fuori i problemi come diceva il collega Gigi: il Comune deve fare una strada e non sa più sulla proprietà di chi deve passare, eh? ...ma veramente siamo...qui bisogna cambiare sistema, Assessore! Qui bisogna veramente...altro che chiedere ai consorzi quali sono i lavori e quali sono gli interventi che bisogna fare, io non riesco veramente a capire come mai con lo Stato italiano non riusciamo ad avere delle risposte...ci sarà un problema! Ma che cosa facciamo, aspettiamo? Ma son 25 anni! Altro che "non è che aspettiamo"!

Comunque, Assessore, veda di trovare una soluzione...qui bisogna mettersi tutti insieme, altro che commissione o che...qui bisogna venirne fuori! Non basteranno 90 giorni, ci vorranno 1-2 anni, ma qui bisogna incominciare a trovare delle soluzioni e assolutamente, prima di fare altri interventi di bonifica in questo senso...piuttosto facciamoli fare ai privati gli interventi di bonifica e le sistemazioni, aiutiamo un po' di più i privati, e in quel caso andiamo ad aiutare soprattutto chi ha intenzione di fare i lavori e chi è coltivatore, perché coi consorzi siamo andati sovente ad aiutare terreni di gente che non lavora e poi li affitta, quindi questo è ancora un altro capitolo, questo è ancora un altro capitolo...ma non si può, dopo 25 anni, essere fermi al punto di partenza, questo è ineccepibile!

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Non ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Colleghi, non ho le parole giuste per esprimere l'amarezza e la profonda delusione. Capisco che ai colleghi di maggioranza nulla interessa, sto capendo perfettamente anni di battaglia fatti in quest'aula... Abbiamo discusso in quest'aula, nel mese di luglio 2012, quando si è riscritta la legge sui riordini fondiari, dopo un vuoto normativo durato 5 anni e la sintesi fatta all'epoca è stata...dato che il mondo è cambiato anche in Valle d'Aosta, la politica quanto meno avrebbe dovuto chiudere il pregresso, e ascoltando le sue parole, Assessore Testolin, veramente non ho più nulla da aggiungere, non ho veramente più nulla da aggiungere! Mi fa...non voglio utilizzare delle parole scorrette...ma perché avete illuso centinaia di persone durante la campagna elettorale? Perché avete raccontato frottole durante la campagna elettorale? Lei forse ha fatto campagna elettorale l'anno scorso, come l'abbiamo fatta noi...

Io, su questo tema...stiamo parlando solo di pregresso, non stiamo parlando di bonifiche, non stiamo parlando di irrigazione, stiamo parlando di accorpamento di proprietà, accorpamento di proprietà di migliaia di cittadini valdostani, migliaia...e la sua risposta, Assessore, a una risoluzione del genere, è "peccato"? E ci dice: "non abbiamo nessun..." sì, ma un impegno di natura politica, c'è stata una delibera di Giunta nell'aprile 2013, si apre un bando, ci sono dei criteri applicativi, c'è la chiusura di un bando, il 15 novembre 2013, i 40 consorzi hanno incaricato dei tecnici per redigere le relazioni tecniche, i conteggi e tutto, hanno fatto delle assemblee, Assessore Testolin...abbiamo riunito centinaia di persone e avete raccontato loro delle frottole? E oggi lei viene a dirci "peccato"? Io non so, non ho altri vocaboli...se questa è la politica, se questo è il suo modo di governare, se questo è il suo modo di fare l'Assessore...non dico altro, perché altrimenti mi dicono che sono troppo aggressivo in aula.

Cos'avremmo fatto noi, cos'avremmo fatto noi, se fossimo stati al suo posto, Assessore Testolin? Io dico che un impegno politico l'avremmo preso, avremmo preso un impegno politico, non solo i 90 giorni, potremmo inserire anche 180 giorni, ma l'impegno è che i 40 consorzi che hanno riattivato il piano, hanno riattivato il piano...lei conosce i piani? Conosce i 40? Noi ne conosciamo un po', ne conosciamo diversi. Non so...collega Restano, lei ha seguito un po' i consorzi, i riordini, ma potete veramente...è qui che si decidono le cose, non è colpa di Roma, non sarà colpa del cattivo o del Presidente che decide tutto! Avrete una coscienza, una dignità su temi che comunque abbiamo fatto in questi anni! Poi probabilmente non interessa, va bene così, e lei scherza Presidente...va benissimo, eh, nessun problema, ma noi riteniamo importante...come? ...l'educazione solo, chiedo solo l'educazione che, come prima, lei non mi ha rivolto.

Presidente - Altri? Ci sono altre richieste d'intervento? Non ci sono altre richieste d'intervento. Colleghi, possiamo mettere in votazione? Mettiamo in votazione. Chiudiamo la votazione.

Presenti: 33

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 17 (Baccega, Bianchi, Borrello, Farcoz, Follien, Fosson, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin e Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Con questo abbiamo terminato i lavori di questa seduta del Consiglio regionale. Buona serata a tutti.

---

L'adunanza termina alle ore 20,57.