Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 489 del 12 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 489/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno della commissione consiliare competente ad incontrare una delegazione degli studenti universitari e della scuola secondaria di secondo grado in merito alla riduzione dei finanziamenti previsti nei piani di offerta formativa".

Président - On est au point 39 de l'ordre du jour. On est en discussion générale. Est-ce qu'il y a des requêtes d'intervention? Pas de requêtes d'intervention? On peut fermer la discussion générale. Pour la réplique, la parole à l'Assesseur Farcoz.

Farcoz (UV) - Oui, merci Madame la Présidente.

Sì, in risposta ai due interventi di questa mattina - e poi verrò più precisamente sulla mozione - credo che gli incontri con gli studenti siano stati numerosi in questo periodo, proprio per venire in qualche modo incontro a quelle che sono le loro esigenze. Un incontro particolare è avvenuto con gli studenti universitari, ad inizio gennaio, per definire insieme quali potevano essere le linee guida su cui poi tracciare le nuove delibere, e quindi i nuovi bandi; ho poi avuto altri due incontri con gli studenti delle superiori, e da lì, in qualche modo, si sono evinti quali sono i problemi immediatamente risolvibili e quelli che non sono immediatamente risolvibili. Da notare che in questi gruppi delle superiori - e, ovviamente, non solo - c'è sempre chi ha più interesse a difendere quelli che sono i diritti degli studenti, ma anche chi, oltre a difendere i diritti degli studenti, magari ha anche una parvenza un po' para-politica e, di conseguenza, se si vanno a prendere alcune dichiarazioni, come citato nella mozione, credo che non sia questa la realtà dei fatti, perché a tutte le domande fatte sono state date delle risposte concrete e puntuali. Infine vorrei semplicemente ribadire il concetto che poco importa se ci sono dei gruppi che in qualche modo appartengono a gruppi politici o no; l'importante credo sia andare tutti nella stessa direzione e dare delle risposte dov'è possibile e, per quanto riguarda la programmazione, si cerca di fare il possibile.

Da notare che uno dei problemi in qualche modo evinto da queste riunioni è stato quello delle opere pubbliche e, di conseguenza, l'edilizia scolastica. Ho già fatto presente che con l'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, stiamo portando avanti un progetto di edilizia scolastica importante, sia per quanto riguarda la programmazione (quindi le linee guida), che per quanto riguarda quelle che sono le diverse manutenzioni a livello straordinario.

Venendo su quello che è il concetto di merito, ecco, con l'aver aumentato il merito dal 30 percento - era questo precedentemente - al 65 percento, credo che non abbiamo in nessun modo intaccato quello che è il diritto allo studio e, di conseguenza, credendo che il diritto allo studio si basi proprio su un criterio di merito, in qualche modo noi siamo andati a sottolinearlo. Ripeto, e sicuramente non sarà l'ultima volta che lo dirò: chi davvero volesse far valere il merito può chiedere all'università la borsa di studio, ma in quel caso il merito è in qualche modo simile al 100 percento degli esami dati in un anno. Sicuramente le stime, per quanto riguarda il bilancio di gestione 2014 e il triennio, sono state fatte su dei ragionamenti ben precisi, come ricordava prima il collega: i ragionamenti erano di circa il 90 percento per quanto attiene alla condizione economica e di circa il 60 percento per quanto attiene la condizione di meritocrazia. Sulla parte economica non me la sento di dare troppa importanza a quel numero, proprio perché la condizione economica può variare da un anno all'altro. Per quanto riguarda invece il trend del 60 percento, purtroppo è un trend che si attestava, e di conseguenza noi davamo le borse di studio a un 40 percento che non arrivava...cioè che arrivava a quel 30 percento di crediti in un anno. Credo pertanto che dovremmo farci un ragionamento anche su quello che è l'investimento sui nostri giovani, perché in qualche modo li aiutiamo a prendere la laurea, ma poi sicuramente anche per avere un indotto positivo in quella che è la nostra regione.

E poi, infine, per quanto riguarda le fasce...secondo me delle fasce potremmo parlarne per una settimana intera, anche come numeri, perché fino a 20.500 si appartiene a una fascia e da 20.501 si appartiene ad un'altra. Sono state fatte delle valutazioni con gli uffici, ed è ovvio che si potevano, si possono sicuramente fare dei ragionamenti e parlare di tutte le filosofie su quelle che sono le fasce 2, 3, 4, 5. Quello che mi preme far notare - ed è già stato detto in parte - è che il nostro delta tra una fascia e l'altra è minimo, è di 250 euro, mentre per quanto attiene altre borse di studio, altri bandi che sono stati fatti notare in commissione, lì si aveva un delta di circa 4.500 euro, e di conseguenza era sicuramente più ragionevole suddividere in maggiori fasce.

Ora, rivenendo a quella che è la mozione, per quanto riguarda il punto 1, ovvero dove si "impegna la commissione competente"...ecco, credo che la commissione competente, nel rispetto totale della sua autonomia, non abbia bisogno di un impegno del Consiglio, e soprattutto è un po' una ripetizione di tutti gli incontri fatti con gli studenti. Comunque io non entro nel merito, e sicuramente lascio alla commissione competente decidere autonomamente se sarà il caso o no di audire questi studenti.

Per quanto riguarda il secondo punto, il "reperire con misure di variazione di bilancio risorse aggiuntive sui capitoli", ho già detto qual è stato il ragionamento, ovvero: prima abbiamo fatto quelle che potevano essere le previsioni e, poi, abbiamo stilato nel bilancio quelle che erano le necessità. Ricordo solo che, a fronte di un 60 percento di potenziale domanda, noi siamo andati ad inserire in bilancio un 80 percento, mantenendoci, di conseguenza, questo margine che ci dà la tranquillità di poter soddisfare tutte le domande. Grazie.

Président - Pour la déclaration d'intention, la parole au collègue Fabbri.

Fabbri (UVP) - Merci Madame. Grazie colleghi.

Vorrei anch'io...forse ho sbagliato un po' la tempistica, avrei dovuto parlare prima, quando c'erano le dichiarazioni, comunque...vorrei prendere anch'io la parola sulla questione e perorare le ragioni di questa mozione, che è stata presentata dai colleghi della minoranza, ponendo l'accento sulla gravità del momento che la scuola e gli studenti valdostani stanno vivendo. Non era certo possibile pensare che i drammatici tagli di bilancio previsti non dovessero toccare anche il mondo della scuola. Ciò nonostante, vorrei mettere in guardia chi ci governa: tale ridimensionamento dovrebbe essere fatto con la maggiore accuratezza possibile. Si tratta infatti di incidere sull'istruzione, il settore che farà da volano della futura e sperata ripresa. In altre epoche, in epoche di povertà, di maggiore povertà, come gli albori della nostra Autonomia speciale, non a caso si scelse di concentrare lì una parte cospicua e importante delle poche risorse che avevamo.

Oggi, la diminuzione della scolarizzazione...abbiamo già sentito questa mattina che purtroppo sono molto bassi gli indici di diplomati e laureati nella nostra regione...dicevo, la diminuzione della scolarizzazione soprattutto universitaria non può essere che foriera di futura disoccupazione. Siamo giunti al capolinea di un sistema che garantiva tutto a tutti. Ci rendiamo perfettamente conto che le agevolazioni sui trasporti e sullo studio debbano, in qualche modo, essere legati al reddito familiare e al merito acquisito dagli studenti. È un fatto inevitabile, anche se, tutto sommato, anche tardivo. Come attuare questa politica è molto complesso e delicato. Un'applicazione di classi reddituali che non tenga conto di una certa gradualità di applicazione progressiva e di un'attenta considerazione degli effetti che questa suddivisione avrà sulle famiglie valdostane, deve essere fatta ascoltando una pluralità di voci. Così non è stato, come abbiamo potuto appurare nell'udienza, in V Commissione, degli Assessori competenti.

Ora, con questa mozione, ci proponiamo di poter in qualche modo sopperire e scoprire se ci possono essere altre soluzioni o migliorie a quanto già deciso, e ciò al fine di favorire le famiglie...torno a ripetere, "le famiglie" e gli studenti valdostani. Colgo inoltre l'occasione per riproporre qui il problema delle funzioni delle commissioni consiliari. Se è vero che si tratta di organi consultivi, forse è meglio che siano effettivamente consultati prima che le decisioni vengano prese, a meno che non siano considerati solo degli organi uditivi, a cui comunicare, magari con un po' di fastidio, ciò che è già stato deciso altrove. Nessuno vuole essere di intralcio all'operatività e al decisionismo, che pure chi governa ha il diritto e il dovere di esercitare, ma su alcuni argomenti di interesse comune - torno a ripetere il concetto delle famiglie valdostane che non hanno colorazione politica - forse sarebbe meglio consultare queste commissioni e non solo comunicare, per evitare errori clamorosi e, anzi, anche per condividere decisioni penose, ma che sono improcrastinabili.

Diamo quindi l'occasione, per l'ennesima volta, ai nostri colleghi della maggioranza di unirsi, di unirsi a noi nell'approvare questa mozione e di fare in modo che si possono consultare tutte le parti, come si diceva prima, tutte le parti coinvolte in queste decisioni e, perché no? modificare queste decisioni che penalizzano, a nostro modo, le famiglie della Valle d'Aosta. Grazie.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Torno un po' indietro nel tempo, per ritornare alle dichiarazioni che fece il Governo regionale...lei, Assessore Farcoz: "noi non taglieremo, noi non taglieremo nel settore della scuola"...queste sono le sue dichiarazioni, queste sono le dichiarazioni che ha fatto il Governo regionale, non le parole serie e pacate del collega Fabbri che ci avrebbero visto fare un fronte comune: bisogna fare dei sacrifici, li faremo tutti, li faranno anche le famiglie. Siete stati voi a dire che non avreste tagliato, e invece non è che avete modificato in parte, avete drasticamente tagliato, perché lei ce lo ribadisce. Lei, che è campione di algoritmi, ci ribadisce un calcolo matematico facilissimo: il 90 percento delle famiglie potrebbe rientrare nelle fasce...poi spiegherò il trucco...di questo 90 percento che rientra nelle fasce c'è però una percentuale di ragazzi che non raggiunge i livelli di credito, di meritocrazia e quelli che raggiungono la meritocrazia sono il 60 percento. Posto che dentro al 60 percento che raggiunge i crediti necessari c'è il 10 percento escluso, cioè quelle fasce reddito alto, noi arriveremo a dare, sì o no, il 50 percento dei contributi che davamo l'anno precedente ai ragazzi, alle famiglie.

E qui scatta la seconda mannaia: la doppia fascia, la doppia fascia che ovviamente darà l'intero importo a una parte che ha il reddito più basso e, siccome le ho spiegato prima che qui esiste il ceto medio in Valle d'Aosta, la maggior parte, la "stragrande" maggior parte delle famiglie valdostane, alla faccia della Stella Alpina che difende le famiglie e le famiglie numerose, verrà falcidiata nei contributi! Questo è il meccanismo che avete creato, questo è il meccanismo che avete creato! E avete la faccia tosta di dire che ci sono degli studenti aizzati politicamente! Intanto ha cominciato lei con le claques in Consiglio regionale e con la finta associazione di studenti della Jeunesse Valdôtaine. Dopodiché gli studenti indipendenti le hanno detto: "ne abbiamo piene le tasche di questo modo di fare" e hanno manifestato. Li avessimo noi, del PD-Sinistra VdA, tanti studenti così che militano nelle nostre fila! Sono studenti liberi, forse è una cosa che lei non capisce, "liberi", che non fanno riferimento a nessun movimento o forza politica, però che sanno che lei taglierà loro l'assegno di studio e la possibilità di continuare a studiare probabilmente!

Questa non è la meritocrazia, questo non è il fare un percorso graduale e dire a certi...ma lei si figuri se mi va a piazzare dei crediti, di colpo, al 3°, 4° anno a degli studenti che avevano le tabelle degli anni precedenti...nessuno ha ancora fatto questa valutazione! Lei che è giovane, che è appena uscito dall'università...io l'ho vissuta sulla mia pelle questa esperienza, se non c'era l'assegno di studio voleva dire stare a casa, non poter fare gli studi, so che cosa vuol dire battersi per raggiungere quell'esame che manca per avere l'assegno di studio! Lei cambia le tabelle a tutti, compresi quelli che avevano la garanzia magari di dire: "sono dentro, sto tranquillo, posso magari fare dei lavoretti per integrare il reddito familiare, tanto non ho problemi con i crediti". Se lei mi piazza il credito al 3° o 4° anno, altissimo...questi sono tutti spazzati via! Ecco perché a lei risulta che solo il 60 percento raggiunge il credito! Andava costruito anche un percorso di meritocrazia progressivo...la parola "progressività" non le dice nulla? Quindi non è solo un problema di reddito, e poi, insistere sulle due fasce berlusconiane...basta! Deve tornare in commissione, deve modificare queste fasce berlusconiane, è solo Berlusconi che ha insistito sulle due fasce! Dobbiamo uscire da questa logica, dobbiamo creare una progressività maggiore per rispondere ai bisogni delle famiglie valdostane!

Altra questione fondamentale: lei ha incontrato gli studenti...ma li ha incontrati lei, li ha incontrati la maggioranza? Noi chiediamo che maggioranza e minoranza incontrino gli studenti in commissione! Lei li può incontrare tutti i giorni che vuole, e fa bene, continui con questa politica del dialogo! Noi chiediamo di avere l'autorizzazione di farlo per mandato della Giunta regionale! Ma perché vi opponete a queste cose qui? Ma dove vi siete inventati questo modo di lavorare? Tagliate negando di tagliare, siete estremamente autoritari nel prendere queste decisioni, non rispettate neanche un metodo di lavoro. Io non so se la maggioranza, prima di sentirla in commissione, aveva condiviso con lei le fasce, i crediti...con chi avete deciso? con quale associazione studentesca avete deciso questo criterio dei crediti, la progressività nell'arrivare a quei crediti?

Di colpo l'innamoramento della meritocrazia...sono anch'io per seguire questa strada, le ho fatto i complimenti, le ho detto: "bisogna andare in quella strada", ma bisogna costruirla avvisando prima gli studenti di quello che succede! A questo provvedimento noi non abbiamo dato la ricetta pronta, non le abbiamo detto: "vogliamo le 13 fasce di Bolzano, anziché 38 crediti ne vogliamo 36, 32, 35...", le abbiamo detto: "se ne può parlare in modo più diffuso in commissione e provare a vedere se ci sono delle modifiche da mettere?"...ma scusi, non è interesse suo se una battaglia congiunta di tutto il Consiglio regionale recupera risorse in variazione di bilancio per aiutare e sostenere gli studenti? Ma non ci sono degli altri punti dove tagliare? Assessore Farcoz, guardi che stiamo parlando di 200-300.000 euro...possibile che lei non condivide una battaglia per recuperare 2-300.000 euro per integrare alcune voci? Non riusciamo, nei meandri del bilancio regionale, a fare questo recupero sugli studenti?

Io sono francamente deluso da questo atteggiamento, da questa caparbietà nel sostenere le delibere...sono scritte, sono lì, si procede in questo modo...e, soprattutto, nel doppio modo di condurre questa capacità di controllare i grandi media e dire: "non c'è nessun taglio", andare in TV con una faccia tosta bestiale, nei TG3, a dire che non c'è nessun taglio, vengono garantiti gli assegni di studio, quando è falso...è una bugia, non è vero, sono tagliati brutalmente! Lo urliamo in questa sede, non abbiamo altri luoghi dove farlo...i nostri comunicati sono carta straccia che nessuno legge...lo urliamo in questa sede: "basta con le menzogne, dite la verità alla gente"! Voi tagliate brutalmente e non avete nessuna volontà di sedervi intorno ad un tavolo e di discuterne davanti agli studenti e insieme noi...perché? Perché non volete fare un'azione così, che è normalissima, che è una procedura normale? La mozione qui non dice: mettete 500.000 euro, mettete dei soldi qua, fate quello; la mozione vi dice: per cortesia, ne ridiscutiamo con calma? Modificare le fasce di reddito - come dicevano bene la Morelli e il collega Fabbri - non cambia, non aggiunge un euro alla quantità di spesa, dice soltanto che la distribuzione è più equa fra le famiglie! Perché neanche questo vuole prenderlo in esame se è vincolato dal blocco della spesa?

Quindi noi, assolutamente, pensiamo che questa mozione rimanga valida e continueremo questa battaglia per altre vie, per altre strade, perché assolutamente questo provvedimento è inaccettabile e va modificato. E troveremo in commissione qualche meccanismo o quant'altro per riuscire a modificare questo meccanismo su cui lei si è intestardito, senza alcun buon senso. Devo dire che l'Assessore Marguerettaz, forse un po' più esperto di lei, ha detto: "mah, cammin facendo, vedremo se nel bilancio qualcosa viene fuori"...questo è quello che è registrato in commissione! Lei neanche questo è riuscito a dire! Quindi veramente non sappiamo chi è che le ha dato queste informazioni così rigide, così bloccate...quando si possono trovare soldi per il biglietto del treno, non capisco perché non si possano trovare soldi per l'assegno universitario!

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano, per dichiarazione di voto.

Restano (UV) - Sì, approfitto della dichiarazione di voto solo per prendere atto di quanto detto dall'Assessore e per ribadire che la commissione, qualora i suoi componenti ne ravvisino la necessità, può autodeterminarsi e procedere all'audizione con gli studenti, così come richiesto nella mozione. Do quindi fin da adesso la disponibilità, nella prossima commissione, per valutare la situazione e se, tutti assieme, se ne ravvisa la necessità, possiamo procedere con quest'audizione, al di là della richiesta della mozione, per poi confrontarci nelle dovute sedi.

Presidente - Per la replica, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie.

Solo per evitare che vi siano delle incomprensioni, perché facciamo riferimento a una discussione che abbiamo fatto in commissione e quindi, essendoci verbali e registrazioni, credo sia opportuno ritornare sul senso. Perché nell'ambito della discussione qualcuno ha posto una domanda legittima dicendo: "sulla base degli stanziamenti che avete, le risorse saranno sufficienti o non saranno sufficienti a coprire i contributi che saranno generati dall'applicazione di questo metodo?" Ho avuto modo di dire che il bilancio di previsione è sempre un bilancio di previsione, e quindi non è così raro il fatto che durante l'anno vengano fatte delle rettifiche, ma per rispettare l'applicazione dei criteri, ho già avuto modo di dire, in commissione, che abbiamo 3-400 persone che hanno già presentato le pratiche e quindi si sono già sottoposte al percorso con l'ISEE e con i documenti. Quindi, qualora durante l'anno dovesse emergere la necessità di integrare il capitolo per far sì che i criteri che ci siamo dati trovino adeguata copertura, durante l'anno si faranno le valutazioni del caso. Ecco, posto in questi termini, diamo un senso a quello che giustamente io ho detto, ma questo è accaduto anche negli anni precedenti per i contributi, perché tu fai una stima, e poi, in corso d'anno, ovviamente devi onorare quel patto e quell'impegno che hai preso con la comunità.

Presidente - Altri? Per la replica, la parola al collega Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente. Nous avons écouté les propos de l'Assesseur - et, en partie, des Assesseurs - sur ce sujet.

Je profite de l'occasion pour exprimer quelques considérations d'ordre général sur ce domaine, le domaine de l'éducation et sur ce qu'on s'est dit pendant ces moins. Notre communauté et nos institutions ont toujours eu une attention - le collègue Fabbri l'a rappelé - non seulement dans l'histoire récente de notre peuple, mais pendant toute l'histoire de notre communauté pour ce qui est de l'éducation et de certains domaines valdôtains, comme la culture, mais même l'agriculture...les domaines valdôtains: des domaines qui ont eu et qui ont le rôle fondamental pour l'essor de notre communauté en tant que peuple. Les domaines qui sont à la base de cette identité de peuple ce sont les domaines qui, par nature et par origine, sont les piliers du fondement qui, dans l'autonomie récente, ont seulement un aspect moderne, mais qui dans les siècles et dans les années, dans le temps, ont toujours représenté motif d'orgueil et de fierté, pour nous, les valdôtains. Mais la culture, avec son patrimoine matériel et immatériel, la fierté même d'être une minorité linguistique et culturelle, l'agriculture qui est née comme économie, mais qui, dans le temps, a été aussi territoire - le collègue Vincent Grosjean le rappelait pendant ces jours - est aujourd'hui aussi ressource, et donc transformée aussi en ressource touristique...voilà le domaine moderne du tourisme.

L'éducation, pour en venir à ce pilier, a été un pilier millénaire de notre civilisation alpestre, de notre civilisation valdôtaine, si l'on rappelle que même en 1600 nous avons eu un système d'éducation, un réseau de petites écoles d'hameau, un réseau de l'éducation sur le territoire dans les années, dans un temps ou l'éducation était quelque chose de loin de l'identitaire collectif, même de l'imaginaire collectif. Pendant ces années nous avons travaillé au patrimoine ecclésiastique et nous avons visité des lieux, je rappelle per exemple Charvaz, dans la commune de La Salle, où, avec le Président, nous avons été pour la restauration de cette chapelle. À Charvaz il y avait une école; à une quinzaine de kilomètres d'un pays comme La Salle, le fait que l'éducation était présente, là, est un élément tangible de comment le système scolaire a eu une évolution dans le temps, de comment ce système scolaire était présent partout dans notre communauté. Chanoux nous le rappelle, l'attention qu'il ne faut jamais abandonner l'éducation, car dans l'éducation et dans les jeunes il y a l'avenir de la communauté et donc Chanoux nous dit: "voilà pourquoi nous insistons toujours sur nos écoles valdôtaines". Et voilà pourquoi, au-delà de cette initiative et au-delà des propos même du collègue Restano...qu'on ne voit plus dans la salle, probablement il a eu son intervention d'une minute, et maintenant le sujet ne l'intéresse plus...mais, au-delà de ces propos...oui, Madame Péaquin, c'est seulement pour souligner le fait que dans des sièges de fauteuils vides c'est difficile de se rapporter avec les collègues...mais bon, c'est ça aussi la politique!

Alors, au-delà des bons propos de l'Assesseur et du collègue Restano d'aller en commission, qu'évidemment nous acceptons, au-delà de la motion que le collègue Donzel a très bien illustré (même dans les répliques il l'a remplie de contenus), nous croyons que le fait d'insister sur le domaine scolaire ce n'est pas faire de la politique sur la peau des étudiants, Assesseur Farcoz! Ce n'est pas essayer de vouloir toujours insister sur un domaine en disant: "il faut faire plus", car nous voulons faire les premiers de la classe, mais c'est simplement pour dire que l'attention sur le domaine scolaire est une attention qui doit toujours être à la une. Dans ces années, malheureusement, les domaines valdôtains que j'ai cités au début ont été un peu abandonnés, aussi à cause de la crise...donc je parle de l'agriculture, nous sommes tous là pour voir les coupes que l'agriculture a eues dans ces années, pas seulement cette année, mais dans ces années...mais nous avons toujours essayé de maintenir les dotations, surtout dans le domaine scolaire, et aussi culturel, pas parce qu'il y avait un Assesseur plutôt qu'un autre, mais parce que tous ensemble nous croyons dans la bonté de ces domaines.

Alors, aujourd'hui, et même ces derniers mois, lorsqu'on a dit: "mais il y a toujours eu de l'argent dans ce domaine, c'était facile de faire les choses"...moi je ne crois pas qu'il faut avoir cette approche politique au dossier! Les investissements doivent être présents dans un domaine si l'on croit dans un domaine, et pas dans une ou une autre personne. Donc les investissements dans le domaine scolaire, même dans la crise et même dans la rationalisation qu'il y a eu...parce qu'il y a eu des coupes dans ces dernières années, même dans le domaine scolaire...mais il y eu une capacité collégiale de savoir quelles sont les priorités.

Quindi, al di là delle altre questioni scolastiche, dei problemi che stiamo affrontando in questo periodo (altri colleghi lo hanno ricordato), la scuola vive un momento difficile; è inutile far finta di non vederlo, ci sono delle difficoltà, difficoltà oggettive di tagli, di razionalizzazione come vengono citate nel new deal, la nuova filosofia che oggi contraddistingue l'Amministrazione. In questo periodo ciò che alimenta il dibattito non è solo la manifestazione degli studenti in piazza, che ha contribuito ad argomentarne i contenuti, ma anche le sensazioni che si vivono quotidianamente sono qui a far emergere che c'è un allarme lanciato a partire dall'anno scorso, ma soprattutto quest'anno, sul fatto che le risorse sono molto limitate, e anche per quanto riguarda la scuola. E l'edilizia scolastica, al di là dei piani di finanziamento extra bilancio, sono dei finanziamenti...oggi dovrebbe essere varato il piano straordinario di edilizia scolastica nazionale, ma al di là di ciò che avviene a livello nazionale, in questi anni abbiamo sempre cercato di fare grandi investimenti nell'edilizia scolastica per dire: non aspettiamo da fuori quello che noi dobbiamo fare qui, in Valle. I tagli nell'edilizia scolastica ci sono, addirittura nelle manutenzioni degli edifici scolastici, e per quanto riguarda tutta una serie di contenuti della scuola, come lo sport, il binomio sport-scuola, altri argomenti che sono stati portati in quest'aula, esistono questi tagli, quindi anche nel "Baliverna tour" che è stato portato in Valle d'Aosta in questo periodo, dove si dice che non ci sono stati tagli...ma non c'è nessun problema, si viene in quest'aula o in commissione e si dibatte delle vicende.

Quello che fa veramente sorridere è questa volontà di voler continuare a far finta che i problemi non esistono. Allora, tutto questo viene nascosto o giustificato con la razionalizzazione, con un approccio economico alla scuola, Assessore Farcoz, che è un approccio sbagliato...matematico, l'ha chiamato il collega Donzel...è matematico ed economico e non si può avere un approccio economico quando si parla di scuola e soprattutto quando si parla di diritto allo studio.

Vorrei partire da qui: lei, in commissione, ha avuto un atteggiamento superiore...ecco la nuance che il collega Donzel ha voluto far percepire tra lei e il collega Marguerettaz, ed è vero, perché abbiamo discusso serenamente dei problemi che ci sono e che c'erano, dei nuovi criteri, dell'applicazione e noi abbiamo messo in discussione una cosa, un principio che io avevo già fatto emergere in quest'aula: che tutto si poteva fare, ma che noi avremmo voluto fare un dibattito, in commissione, di condivisione. Allora, collega Restano, va bene adesso dire: "io sono disposto a fare un'audizione con gli studenti, a fare una condivisione in commissione", ma la condivisione andava fatta prima, prima che questi criteri fossero adottati, com'è sempre stato fatto! Perché quando noi - e lei, Presidente, se lo ricorda - abbiamo introdotto i nuovi criteri che speravamo e poi sono stati migliorativi...ma ogni volta che ci sono nuovi criteri si fa un passaggio in commissione, si condividono le cose con gli altri commissari, in primis con quelli di maggioranza, sicuramente, ma con tutta la commissione, dopodiché si fa la delibera e si dice: "bene, abbiamo deciso di introdurre il merito", e su questo siamo tutti d'accordo...era un percorso che era già iniziato su sollecitazione del Presidente, che se lo ricorda bene.

Per quanto riguarda il resto - e ci arriverò - i criteri che sono stati adottati secondo noi sono penalizzanti; c'era la possibilità di introdurre il merito e di mantenere una parte di criteri legati al 730, per capirci, e non all'ISEE...e arriverò all'ISEE, che è un parametro iniquo, ed è per questo che in questi anni noi non lo avevamo introdotto, perché non calcola e non viene mediato con elementi che sono connotati nella natura anche economica, ma non solo sociale, della nostra regione. Allora, nessuno ha fatto la condivisione...Assessore, lei ha portato la delibera in Giunta convinto che questi siano e fossero i migliori criteri applicati, non si è confrontato con nessuno, con nessuno, perché dei commissari nessuno conosceva i contenuti di questo bando!

Noi abbiamo appreso dalla delibera di Giunta che dopo 7 anni, dopo 7 anni, erano stati modificati i criteri, senza pensare minimamente che forse c'è un Consiglio, ci sono le commissioni competenti, ci si confronta, si fanno le simulazioni e si dice: "benissimo, da quest'anno iniziamo a provare questo nuovo metodo, vediamo se funziona". Questo non è stato fatto. L'ISEE, che è un parametro che al proprio interno ha il reddito, le proprietà e le rendite finanziarie, è un indicatore unico che è spietato e che non tiene in conto di tutta una cosa. Io sono andato a prendermi la delibera del 2010, per prenderne una a caso, dove...forse, Assessore Farcoz, sarebbe anche utile per lei dare una piccola lettura a questa, perché tutti insieme, in Giunta, l'avevamo approvata, anche i colleghi che stanno seduti vicino a lei...allora, nella determinazione del reddito intanto c'era il 730 e non c'era l'ISEE; c'era l'abbattimento del reddito da lavoro dipendente, che è una cosa utile in una regione come la Valle d'Aosta, anche in una regione come la Valle d'Aosta; c'era la valutazione del patrimonio, ma vada a vedere... Il collega Guichardaz ha tirato fuori le fasce del Südtirol, ma senza andare a scomodare il Südtirol, le fasce erano state fatte anche in Valle d'Aosta! E nella valutazione del patrimonio, se un'azienda è gestita in forma di società da persone viene valutata soltanto quella parte dell'intero patrimonio sociale che corrisponde a...e poi avanti così...siamo in Valle d'Aosta, Assessore Testolin, quindi: azienda agricola, terreni coltivati, con i punteggi, in base ai terreni incolti, non incolti, a tutto ciò che in Valle d'Aosta contribuisce ad avere un reddito e che, secondo l'ISEE, è mera fonte di guadagno anche se non è una fonte di reddito...unità di bestiame bovino adulto, industria alberghiera, aziende alberghiere, commercianti, artigiani, industrie, liberi professionisti...avevamo parametrato, ma con un lavoro condiviso, in commissione, e con una mozione approvata dal Consiglio regionale...commercianti, rappresentanti di commercio, con - al di là del merito - tutta una serie di parametri che andavano ad adattare alle esigenze della comunità valdostana un indicatore che invece è un indicatore nazionale, nazionale! Allora, sui fondi che arrivavano direttamente dallo Stato avevamo fatto una borsa di studio applicando l'ISEE, perché eravamo obbligati (fondi statali: indicatori nazionali), ma sui nostri fondi avevamo scorporato quell'indicatore facendo un indicatore regionale, che era stato applicato solo per l'istruzione e solo per le borse di studio, e nel gruppo di lavoro degli altri settori avevamo deciso di vedere se poteva essere applicato in certi settori, moderatamente. Questi indicatori hanno permesso, negli anni, non quello che dice lei, Assessore, ma hanno permesso di dare la possibilità a due genitori che lavorano e che hanno, uno, o meglio, magari anche due figli, di avere la possibilità di accedere a delle borse di studio, che erano borse di studio modulate in base appunto a questi parametri; quindi quelle degli indicatori nazionali erano più alte, erano più di 3.000 euro, e quelle dell'indicatore valdostano erano 2.400 euro, ma abbracciavano però un gran numero possibile di persone. Allora, vogliamo mettere i parametri differenziando le fasce? Magari a chi ne ha meno bisogno si danno solo 500 euro, a chi ne ha più bisogno si danno 3.000 euro...cioè parliamo di queste cose, no?

Quello che noi contestiamo è, da un lato, i tagli alla scuola, indiscriminati, con l'indicatore di un parametro che divide solo in due fasce, e che è iniquo. E se voi oggi continuate a dire che non è iniquo, noi tanto saremo ancora qui, in quest'aula, e saremo qua a dimostrare che sarà iniquo, e sarà iniquo nella misura in cui le persone andranno a calcolarsi, come voi avete scritto in delibera, l'ISEE negli uffici competenti! Arriveranno e si renderanno conto che non potranno avere accesso a queste agevolazioni, che sono agevolazioni di diritto allo studio.

Allora ha ragione, ben fa il collega Donzel a rivolgersi alla Stella Alpina, perché, Assessore Marco Viérin, noi incentiviamo le case e poi le case diventano motivo di intralcio per avere la borsa di studio, diventano motivo di intralcio, e mi fermo qui, perché in commissione abbiamo anche avuto una discussione a microfoni spenti, molto interessante, su chi avrà accesso a queste borse di studio, su chi avrà accesso a queste borse di studio. E noi lo diciamo sempre nell'ottica di risolvere i problemi, non per fare demagogia, perché questo lo avevamo detto appena uscita la delibera. Io mi ero appellato al Presidente Rollandin dicendo: perché non fermiamo questa cosa? andiamo in commissione...Presidente, se è possibile avere ancora un po' di tempo, grazie...andiamo in commissione, facciamo una discussione tutti assieme e cerchiamo di risolvere il problema, perché se ci fossero strategie politiche è più conveniente lasciare che gli studenti, che le famiglie vadano, si sentano bocciare le domande e che si arrabbino, piuttosto che facciano le proteste per poi venire qui e dire: "ecco, non è possibile"!

Noi abbiamo cercato di fare la cosa in modo preventivo. Se poi lei, Assessore, non capisce quando noi cerchiamo di dare dei consigli o, meglio, lei è convinto di fare bene, lei vada pure per la sua strada! Noi continuiamo a dirle quello che noi pensiamo ed è per quello che fa un po' specie l'atteggiamento, in commissione, di chi sa tutto o di chi è convinto. Ci dispiace che la Sovrintendente non sia venuta in commissione...c'era il dottor Riccarand, che ben conosce comunque il problema. Alle nostre domande sulle simulazioni...ma sì, sono state enunciate alcune percentuali, ma è difficile, è difficile capire oggi, però si sa benissimo che applicando un criterio nuovo ci saranno delle modifiche.

Allora, la domanda è: ma se c'era un criterio che funzionava, vogliamo limitare alzando il merito? Benissimo, sicuramente quella percentuale...perché lei ha citato i beneficiari che andavano nel merito che oggi non è più previsto, quindi quelli comunque sarebbero stati esclusi dal merito...allora perché non avete semplicemente introdotto il merito lasciando un parametro che funzionava e che era adattato alla nostra realtà valdostana? Noi queste cose le abbiamo chieste 15 giorni fa, per non dire un mese, e le richiediamo oggi, al di là dell'incontro con gli studenti, che avrà la sua valenza, loro avranno le loro ragioni...nella confusione che c'è, già loro cercheranno di capire in che modo potranno continuare ad avere accesso, ma noi vi assicuriamo che ci saranno ben poche persone, tra quelle che hanno bisogno, che avranno accesso a queste borse di studio. Perché l'ISEE, tra l'altro...se uno si spoglia del conto in banca e lo intesta a qualcun altro, tanto per dirla tutta, e se si spoglia anche di un certo patrimonio, anche se ha altre fonti di reddito che non vengono computate nell'ISEE, è perfettamente consono ai parametri di legge, mentre chi magari ha due terreni incolti, un'azienda agricola, o magari un rudere, viene computato nella somma di questo parametro, ed è per questo che noi non ci eravamo inventati niente di supersonico, ma semplicemente avevamo cercato di andare incontro alle esigenze della comunità e non c'erano state proteste. L'anno scorso, a fine 2012, anche il merito era stato modificato leggermente e aveva chiaramente escluso certe persone, ma non c'erano state proteste perché la comunità aveva capito. Oggi la comunità si sta chiedendo se avrà ancora accesso, ma una famiglia media, con due persone che lavorano in Regione, un cantoniere e un B2 - o un livello minimo - non avrà la possibilità di accedere a questa borsa di studio, quindi noi diciamo semplicemente questo...poi questo può anche non piacere.

Per quanto riguarda la parte di trasporti, ecco, noi ci auspichiamo che dalle parole dell'Assessore Marguerettaz, nella possibilità di rivedere eventualmente in corso, ci sia invece questa disponibilità a dire: "beh, vediamo come va, eventualmente vediamo le ripercussioni". È chiaro che con i trasporti disagiati che abbiamo e con le persone che non hanno accesso alla possibilità di ritornare in Valle, tante volte i ragazzi probabilmente rimarranno fuori...valutiamo se questo è positivo o negativo, ecco, ve lo sottopongo come elemento. Però nei ragazzi si sente questa cosa: "beh, torno meno e rimango fuori". I trasporti sono anche costosi, lo sappiamo, al di là di essere un disagio, però su questo, se c'è una volontà con la commissione, con il Consiglio, a monitorare durante l'anno... Fatto sta che, in questo momento, al di là della confusione generale del momento che viviamo, il settore istruzione, per quanto riguarda il diritto allo studio, a noi pare essere stato leggermente sottovalutato nell'impatto che avrà, con questo atteggiamento un po' di presunzione di sapere tutto, di prendere sempre le remore o i consigli che noi portiamo avanti come qualcosa di demagogico, quando invece...senza bisogno di trincerarsi dietro reazioni nervose, anche in giro per la Valle, cercando di sbandierare famigerati "dossier" che non fanno paura, ma fanno ridere, fanno ridere...

Noi siamo consapevoli che qualche risparmio si poteva ancora fare, qualche risparmio si poteva fare, si poteva fare e cercare di tenere questi soldi per l'istruzione; non stiamo solo parlando degli archivi di Pollein, di altre opere o altre questioni che sono in ambito dell'istruzione o della cultura e dei tagli che sono stati fatti. Questo fa parte di una volontà politica...abbiamo almeno il coraggio di ammetterlo e abbiamo almeno il coraggio di dire che si sta rinunciando, piano piano, a dei settori cruciali per la Valle d'Aosta come l'istruzione e come la cultura. Anche le bufale e le bugie che vengono dette in questi mesi sul fatto che nessun taglio è stato fatto, che fa parte solo di un progetto che vuole aumentare la meritocrazia e forse anche fare diventare la Valle d'Aosta un diplomificio...chi lo sa, chi lo sa qual è...dimenticandosi che in Valle d'Aosta c'è tanta gente che non finisce il percorso di studi in senso di diploma, perché abbiamo anche i percorsi professionali, non dimentichiamolo questo! Abbiamo competenza primaria nella formazione professionale e abbiamo bisogno di tornare dalla politica dell'esclusivamente "sapere", anche a quella del "saper fare". Allora, i dati che si leggono magari su diplomi, o su lauree che non per forza arrivano, stridono tante volte con la realtà dei fatti. Questo per dire che però chi decide di frequentare l'università ha bisogno di sostegno, ha bisogno di aiuto, soprattutto in questo momento di difficoltà, e soprattutto ha bisogno di sapere la verità: qualcuno oggi sta abbandonando quello che è un settore cruciale da secoli, per non dire da millenni, della nostra comunità valdostana.

Président - Il y a d'autres requêtes d'intervention? S'il n'y a pas d'autres requêtes on peut procéder...la parole, pour déclaration d'intention, à l'Assesseur Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Madame la Présidente.

Sì, semplicemente per riprendere qualche punto...la questione del taglio, innanzitutto. Come dicevo, e come ho già detto numerose volte, la questione del taglio viene sempre vista dall'alto; se invece si fa il ragionamento opposto, ovvero si parte dal basso e si guarda l'iter con il quale è stato in qualche modo profilato quelle che erano le disposizioni in bilancio, si vedrà che non c'è stato nessun taglio e che tutte le domande, da quello che sembra, possono essere tranquillamente accolte, perché c'è un 20 percento destinato in più, appunto per il margine che in qualche modo si può prevedere.

Per quanto riguarda poi gli assegni di studio, per la fascia 1 - sia assegno di studio che alloggio - ci sono circa 3.600 euro e, per la seconda fascia, 3.900; di conseguenza credo che si possa tranquillamente pagare una buona parte di quello che è il contributo alloggio e tranquillamente quelle che sono le tasse scolastiche, compatibilmente con l'università.

Volevo poi fare un altro appunto su quello che è un po' l'investimento economico. È vero, come Regione Valle d'Aosta abbiamo tanto sempre investito sulla scuola, però forse questo non ha dato i suoi frutti, perché è dal 2004 che noi abbiamo un indice di dispersione scolastica del 22.4 e addirittura, forse, è aumentato dello 0.1 nel 2012; di conseguenza credo che l'investimento economico non vada sempre di pari passo con quella che è l'efficienza del sistema. È ovvio che determinate riforme dovrebbero essere fatte anche in funzione di migliorare questo sistema; ricordiamo che l'Europa, nel 2020, ci impone il 10 percento di dispersione scolastica, quindi abbiamo circa il 12,4 percento da recuperare.

Infine, per quanto riguarda la questione ISEE, ricordo che in alcuni bandi, come quelli passati, ma anche quelli che giustamente mi sono stati proposti in commissione, in base a quella che poteva essere l'attività di una famiglia, come ad esempio l'azienda, come ad esempio un patrimonio immobiliare, si gradua in base alla percentuale; di conseguenza si scala in base al 20, 50, 60 percento. L'ISEE, invece, gradua e taglia completamente questo che è il patrimonio immobiliare dell'80 percento fisso senza andare a graduare; di conseguenza, in questi casi, è sicuramente positivo. Solo per farvi un esempio di alcune stime reali che avevamo fatto: una famiglia con 37.000 di ISEE, quindi frutto di questo algoritmo, ha 77.000 euro lordi, con un patrimonio immobiliare di 210.000 e un patrimonio mobiliare di 30.000, quindi credo che, oltre a questo parametro...vabbè, c'è ancora un po' di margine fino a 40.500, ma credo che siano comunque delle famiglie che in qualche modo stanno decisamente...non decisamente bene, ma che comunque possono in qualche modo investire sul futuro dei loro figli, ovviamente prendendo quella che è la borsa di studio con i lori assegni. Grazie.

Volevo infine precisare che, per tutte queste motivazioni, su questa mozione noi ci asterremo.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Non ci sono altre richieste. La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Io non intervengo per completare un'illustrazione che credo sia stata esauriente. Tra l'altro, in commissione, il collega Guichardaz aveva annunciato, da parte nostra, come gruppi di opposizione, uno studio che poi proporremo, e poi aveva soprattutto annunciato come altre Regioni abbiano lavorato sulle fasce che prima facevano già riferimento alle cose che sono state dette...tutto lo studio che è stato fatto con queste fasce è stato buttato a mare! In particolare, un grande limite è rappresentato dal fatto che con solamente due fasce si crea una disparità a livello sociale di una rilevanza assoluta, soprattutto per quei valori, in termini di reddito, che sono vicini. Faccio un esempio perché, in questi giorni, alcune cose sono state dette: con un ISEE di 20.794 euro, una famiglia, uno studente ci rimette quasi un contributo di quasi 1.000 euro sulle due fasce di contributo, sia da una parte che dall'altra, perché lascia indietro 500 euro su un contributo e 500 euro sull'altro...e si tratta di casi che sono già stati verificati. Allora, avere più fasce avrebbe sicuramente dato la possibilità di evitare questa disparità sociale.

Quello che ci dà veramente la possibilità di dire che non c'è assolutamente la volontà politica di ragionare insieme è il fatto che non si sia voluta mettere a disposizione del Consiglio regionale l'esperienza precedente; l'esperienza precedente è stata lasciata da parte, d'emblée, semplicemente perché probabilmente non c'era la volontà di valorizzare quella che è stata una buona attenzione verso l'aiuto alle famiglie e verso il contributo allo studio. Allora, in una situazione come questa, il Presidente è lo stesso...cambia l'Assessore, cambia qualcuno del Governo, ma perché cambiare metodo di lavoro su un argomento di una rilevanza come questa, di una rilevanza, per le famiglie, assoluta? Perché evitare di fare un percorso che ha prodotto dei buoni risultati in termini politici e sociali per la comunità? È un appello, Presidente, che rivolgo a lei: perché cambiare sistema di lavorare sulla scuola, quando il sistema precedente, grazie anche al lavoro di opposizioni diverse, aveva contribuito a migliorare un lavoro della maggioranza? È un peccato che sulla scuola e sulla famiglia non ci sia voglia e soprattutto non ci sia la capacità di affrontare una difficoltà veramente grande che oggi si vive, una difficoltà che non permette forse, a qualche famiglia, già da quest'anno, di guardare con un po' di serenità a quella che può essere l'unica aspirazione che si possa avere oggi per i nostri figli: avere la forza economica di farli studiare, l'unico piacere che si possa avere, per chi lavora sodo e cerca di fare dei sacrifici, per dare la possibilità di studiare e di fare percorsi di studio, non limitandosi alla Valle d'Aosta, perché se studiare all'università per il prossimo decennio vorrà dire iscriversi ad alcune delle facoltà dell'università valdostana e limitare la possibilità di andare a creare una formazione ed una possibilità di creare delle professionalità diverse partecipando ai corsi ed agli studi universitari in altre città, se questo è l'obiettivo politico che ci si pone, bisogna anche parlarsi più chiaro! Con quei pochi contributi, come abbiamo detto in commissione, sicuramente il bilancio ha creato dei condizionamenti, ma il bilancio, proprio perché condizionato da una riduzione importante, ha bisogno di priorità, poche, ma sulle "poche priorità" bisogna essere sicuri di avere la capacità e la voglia di investire. A fronte di questo, noi abbiamo limitato di molto la possibilità dei nostri studenti.

Io spero che, come ha detto il Presidente della Commissione, il collega Restano si faccia velocemente un'analisi per capire se le cose che stiamo dicendo e sostenendo, anche grazie all'esperienza di ex Assessori all'educazione ed alla cultura come il collega Laurent Viérin, nonché di altre persone che hanno studiato questa materia, si voglia fare un ragionamento approfondito per fare veramente attenzione che tutto questo non comporti una difficoltà già a partire da questo anno di studio universitario.

Presidente, io mi rivolgo quindi a lei: faccia le dovute verifiche per capire se quello che avrete approvato è un miglioramento del sistema precedente o se, invece, è un allontanamento assoluto da un modello che, pur da migliorare o da riverificare in virtù del fatto che lo Stato ha approvato una nuova formulazione dell'ISEE...però faccio appello a lei perché verifichi se questo provvedimento risponde alle esigenze ed alla crisi che stiamo vivendo.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Non ci sono altre richieste? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Merci Présidente.

J'ai écouté avec attention les interventions faites à ce sujet et je crois que l'esprit avec lequel on a abordé ces changements était surtout celui d'essayer, en quelque sorte, de pousser la question du mérite, de façon que sur ce point il y ait le maximum d'attention, étant donné qu'il s'agit de contributions justement pour étudier et essayer d'avoir des résultats.

Sur le thème qui a déjà été évoqué, soit pour la question des transports que de l'ISEE, compte tenu des modifications qui ont été apportées même au niveau national, on avait imaginé ce qu'il a déjà été dit, c'est-à-dire d'apercevoir une façon - même s'il y a seulement deux niveaux - qui n'aille pas pénaliser les familles. D'après ce qu'on a vu, je crois qu'on aura la possibilité - et j'espère que ça se passe aussi pour la commission - de convaincre que cette estimation est correcte, autrement je crois que...on n'a jamais dit qu'on est contre l'aspect lié aux possibilités que tout le monde qui le mérite puisse étudier! C'est le point de repère que nous retenons important et je crois qu'il a été à la base des évaluations qui ont été faites. Je n'entre pas dans le mérite car je crois de n'être pas à même de le faire, vu la compétence de qui a parlé précédemment, mais je crois qu'on a toujours donné, dans ce sens, la disponibilité pour essayer d'examiner ensemble, si c'est le cas, des changements, le cas où on devrait s'apercevoir qu'il y ait effectivement des aspects qu'on n'avait pas considérés.

D'après ce qu'on a vu, je crois que le système puisse être en quelque sorte légitimé et vu comme un système qui ne va pas pénaliser les familles qui, quand même, sont dans ces conditions que le collègue avait répétées auparavant, car le nouveau ISEE, comme je le répète...et même ce système d'enlever, le dernier jour de l'année...essayer de modifier le compte en banque pour avoir l'ISEE différent, et cetera...je crois que ces systèmes puissent être franchement vus dans la logique nécessaire. Donc je crois qu'il y ait cette disponibilité de la part de nous tous d'examiner ensemble le modèle afin qu'il soit convainquant pour tous.

Presidente - Altri? Non ci sono altre richieste d'intervento, colleghi? Possiamo procedere alla votazione? La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 16

Favorevoli: 16

Astenuti: 17 (Baccega, Bianchi, Borrello, Farcoz, Follien, Fosson, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin e Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Passiamo ora al punto 40 all'ordine del giorno.