Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 490 del 12 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 490/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno dell'Assessore competente a non procedere all'aggiudicazione della gara per l'acquisizione dei treni bimodali e a riferire alla competente commissione consiliare in merito ai finanziamenti destinati all'ammodernamento della tratta ferroviaria Torino-Aosta".

Président - Pour l'illustration, la parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

Ritorniamo su questo tema, e quindi cercherò di non andare a ripetere ed a rifare tutte le premesse che abbiamo già fatto questa mattina poiché penso che sia importante arrivare agli impegni. Noi avevamo già presentato questa mozione negli scorsi Consigli; riteniamo che siano due punti essenziali che vanno ad aggiungersi a tutta la discussione fatta questa mattina, e in parte il collega Guichardaz l'aveva un po' anticipata. Due punti, come dicevo, importanti ed essenziali che partono, innanzitutto, come avevo anche anticipato questa mattina, dalla risoluzione che è stata approvata all'unanimità da tutto il Consiglio il 14 novembre 2013, quando, proprio perché era in ballo questo impegno di 521 milioni di euro per la Valle d'Aosta sulle bozze per la legge di stabilità, si chiedeva proprio di intervenire, ed in quell'impegno avevamo chiesto soprattutto che intervenissero i Parlamentari.

Ora, è vero che la documentazione è tanta e a volte anche contraddittoria, però a me sembra...partirò dal secondo punto, perché secondo me è importante che la IV Commissione, al più presto, possa avere un'illustrazione completa e dettagliata su qual è stato l'iter, a Roma, di questo punto, perché dalla documentazione che a noi risulta, nella bozza della legge di stabilità - come già ha ricordato questa mattina anche il Presidente, e lo avevamo messo anche nella nostra mozione - era facile risalire: il disegno di legge 1120 e, in particolare, la tabella E e l'allegato parlavano proprio di 521 milioni da assegnare alla Regione Valle d'Aosta per il collegamento ferroviario Piemonte/Valle d'Aosta.

Conosciamo la vicenda, ma la riassumo là dove il Presidente diceva che c'era un refuso. Noi non mettiamo in dubbio, ma vogliamo sapere veramente se questi soldi, alla fine, ci sono oppure no, perché, anche se questa era solo la bozza, nella documentazione che è stata poi approvata dal Senato questi soldi ci sono ancora. Non si trattava quindi di un refuso, ma è stata modificata la terminologia e all'articolo 18, punto 2, comma 5, è stato indicato: "somma da assegnare per il miglioramento della rete ferroviaria" e non è più stato specificato "alla Regione Valle d'Aosta". Nell'ultimo passaggio della legge di stabilità, nel decreto legge 69 del 2013 e, in particolare, del 27/12/2013, si parla sempre di articolo 18, comma 2, punto 5: "somme da assegnare a RFI per il miglioramento della rete ferroviaria"; quindi c'è stato un passaggio di 521 milioni che prima erano a capo della Regione, poi sono stati liberati a capo di non si sa chi, e poi sono andati a RFI. Questo articolo 18 fa riferimento al "decreto del fare" e, in particolare, al decreto legge n. 69 del giugno 2013. Noi lo abbiamo interpretato in questo modo, ma aspettiamo tabelle chiarificatrici e dettagli in più; aspettiamo che Assessore, Presidente, Governo e Parlamentari vengano in commissione e ci spieghino esattamente qual è stato l'iter, perché nel decreto legge "del fare" di giugno, l'articolo 18, comma 2, fa questo passaggio: "Gli interventi finanziabili ai sensi del presente comma riguardano: 1) il completamento delle infrastrutture di rilevanza strategica nazionale in corso di realizzazione; 2) potenziamento dei nodi; 3) lo standard di interoperabilità dei corridoi europei; 4) il miglioramento delle prestazioni della rete dei servizi ferroviari; 5) il collegamento ferroviario funzionale fra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta"...poi c'è una virgola, c'è un sesto punto, e ci sono altri punti. Spiegateci pertanto qual è il punto 5 della legge di stabilità di fine dicembre perché, a nostro avviso, in qualche modo, quei soldi sono destinati alla nostra infrastruttura e credo che, se ci fossero, farebbero piacere all'intero Consiglio regionale, non solo alla minoranza...questo è quindi il passaggio. Noi chiediamo, con la nostra mozione, di chiarire una volta per tutte - e di avere però chiaro tutti, bene - quali sono state le varie fasi dell'approvazione della finanziaria.

Nel punto precedente, il punto 1, siamo ancora più diretti: chiediamo, dopo il pasticcio delle varie gare d'appalto per la fornitura dei 5 treni bimodali per il trasporto ferroviario, anche in virtù di quanto lei ha detto questa mattina, Assessore, e cioè che voi avete un progetto per l'elettrificazione che però prima dell'elettrificazione richiede tutta una serie di interventi, ma che poi, in ultimo, prevede anche l'elettrificazione...se eventualmente è da modificare lo vedremo, però potrebbe essere una base di partenza...chiediamo, appunto, di lavorare, di mettere le risorse e le energie. Non andiamo a perderci sull'acquisto di altri treni che, come già più volte abbiamo ripetuto e sempre più ci viene ribadito, avranno dei tempi di omologazione lunghissimi. Questo lo sapete anche voi, perché è scritto chiaramente nei documenti che avete ricevuto e, soprattutto, proprio per l'omologazione che c'è in Italia, i tempi sarebbero a questo punto uguali a quelli dell'elettrificazione. Piuttosto concentriamo, se è possibile, le risorse, anche le risorse economiche, per l'infrastruttura e per un servizio che funzioni meglio...anche perché noi riteniamo che comunque i 5 treni bimodali, come abbiamo già detto, non risolvano il problema. Rimane il disguido del 31 dicembre 2013, data entro la quale dovevano essere impegnati quei soldi: a questo proposito lei ha detto che stava valutando e stava cercando di trovare un accordo...in questo accordo si potrebbe decidere di mantenere la somma o di dirottarla...penso che tutto sia possibile, basta volerlo. Grazie.

Presidente - Possiamo aprire la discussione generale. Ci sono richieste d'intervento in discussione generale? Se non ci sono richieste d'intervento, chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Cerchiamo di non perderci d'animo e di contribuire affinché qualcuno possa capire qualche cosa. Siamo già intervenuti diverse volte su questi temi, ma, nello specifico, ci sono due questioni abbastanza puntuali.

Ora, aveva ragione il Presidente nel momento in cui diceva che probabilmente sarebbe stato opportuno affrontare la discussione in modo congiunto, perché sicuramente non possiamo, in questa discussione, non partire dalla nostra norma di attuazione. La nostra norma di attuazione è una norma che condiziona il trasferimento delle competenze all'approvazione di 3 accordi di programma. Il primo è un accordo sulla "definizione delle risorse necessarie per gestire", ma molto più importanti sono gli altri due: "definizione degli interventi da attivare, incluso il rinnovo del parco rotabile" e, il terzo, "definizione degli interventi infrastrutturali necessari". Questi ultimi due APQ sono precisamente corrispondenti ai due temi che voi ponete. Il problema dell'infrastruttura è un problema che è stato affrontato da tanto tempo, tant'è che, forse in modo anche un po' noioso, vi ricordo quell'accordo di programma e quello studio fatto nel 2004, poi, se non avete la relazione finale, ve ne lascio copia, ma quello studio fa una serie di valutazioni. Peraltro, queste valutazioni sono state ridette in quest'aula. Sicuramente, Consigliera Certan, lei non c'era, ma c'erano altri colleghi: valutazioni espresse dai responsabili di RFI che sostengono che non è possibile eseguire a casaccio le opere individuate, ma occorre seguire una certa sequenza: tu non puoi fare il tetto se non hai fatto le mura, anche perché, se non rispetti questo ordine, butti via dei quattrini, e questo è stato detto in quest'aula. Quindi, immaginare di fare l'elettrificazione su un tracciato vecchio, con delle gallerie e dei versanti che sono a rischio, non è un'operazione ragionevole; prima devi definire il tracciato, devi sistemare il tracciato, e poi fai l'elettrificazione. Quindi nessuno ha mai detto che vi fosse una contrarietà nell'elettrificazione; abbiamo detto: "bisogna fare l'elettrificazione così come ci dicono gli esperti del Politecnico e di RFI", non lo diciamo noi! Molto modestamente, non ci riteniamo esperti, non siamo ingegneri ferroviari, ma, negli anni, sono stati fatti questi studi.

Ora, per questi investimenti, noi, ormai dal 2011, chiediamo un intervento preciso e specifico dello Stato, ma non è che lo chiediamo perché abbiamo una posizione parassitaria. Molte volte, anche il collega Viérin dice: "rivendicate le vostre prerogative, rivendicate i diritti della Regione", e quello è scritto in una norma di attuazione: pretendiamo che gli investimenti - è proprio scritto così - a carico dello Stato, vengano fatti, ma lì credo che sia condiviso da tutti, anche Donzel ha avuto modo di dirlo, e credo che nessuno metta in dubbio il fatto che lo Stato debba intervenire nell'ammodernamento della tratta. Il problema dei quattrini è un problema che, ovviamente, non stiamo ponendo noi: ben vengano questi 521 milioni, l'abbiamo sempre detto, anch'io con la mia dichiarazione: "meno male che ci hanno dato retta"! Il problema è che non ci hanno dato retta affatto! Ecco che le istanze sono delle istanze che sono state fatte sempre nella stessa direzione.

A prescindere dal risultato della mozione, mi sono dato disponibile per fare una riunione la prossima settimana, prima con tutti i Consiglieri che fossero interessati a questo argomento...per condividere anche i documenti, perché posso capire che possa diventare difficile se uno non ha tutti i documenti, ma questi 521 milioni dalla parte della Ragioneria dicono che non ci sono! Allora, il problema non è tanto di ordine politico: il Ministero dell'economia, la Ragioneria, dicono che per fare questi lavori non c'è la copertura, e quindi tutto il percorso è bloccato. Ecco perché possiamo disquisire fino alla noia su questi 521 milioni, uno dice: "guarda, sono per la Valle d'Aosta", ma tanto poi non c'è riscontro nelle carte, tant'è che la Ragioneria penso che parli in quanto soggetto più idoneo per capire se c'è copertura o meno, e dice: "non c'è la copertura".

Per quanto riguarda la dizione, sul fatto che in prima battuta sia stato scritto "Valle d'Aosta", devo dire che era un'anomalia perché in tutti i provvedimenti, e anche nel provvedimento del 2006, i famosi 40 milioni non erano stati dati alla Valle d'Aosta, ma erano stati dati a RFI, però lì c'era scritto "trasferiamo a RFI con un vincolo di destinazione", vincolo di destinazione che, in quella norma, non c'è. E qua vi rappresento una cosa non scritta. Gli interlocutori dei miei Dirigenti che hanno partecipato alle riunioni, sia di venerdì scorso, sia di ieri, martedì, su questo argomento hanno detto: "stando a quanto a noi risulta, c'è un elenco infinito di attività che sono nei progetti di RFI, ma abbiamo grossi dubbi a pensare che questi quattrini vadano tutti alla Valle d'Aosta ", e addirittura avevano dei dubbi sul fatto che ci fossero delle destinazioni. Basti vedere i grossi problemi che ci sono per il treno Ventimiglia/Nizza la cui tratta ferroviaria è interrotta, è crollata una galleria e devono trovare 30 milioni per rifare quella galleria. Insomma, le criticità della rete ferroviaria italiana sono infinite, e quindi sono quasi infinite le richieste, ma questo non ci farà diminuire l'intensità con la quale chiediamo degli interventi perché è il nostro compito: dobbiamo pretendere che vi sia l'applicazione della norma di attuazione. E, non dite che chiediamo 1 miliardo di euro! Noi abbiamo semplicemente rappresentato questo: ci sono una serie di interventi, dopodiché facciamo una mise à jour, andiamo ad identificare quelli che possono essere i più urgenti ed andiamo a selezionarli, sempre rispettando una logica, quindi di non fare il tetto prima di fare le mura perimetrali, ma partiamo da un documento tecnico.

Per quello che riguarda i bimodali, il discorso è lo stesso. Io devo ancora capire perché debba esserci un'ostilità sui treni. C'è scritto da tutte le parti che abbiamo dei treni obsoleti; abbiamo dei treni che, purtroppo, hanno una vita media di 30-35 anni. Mi dovete spiegare perché bisogna essere ostili ad un investimento che va a migliorare la qualità della vita e va a risolvere un problema che è la rottura di carico ad Ivrea o a Chivasso è veramente inspiegabile! Anche sui tavoli che abbiamo fatto con i sindacati, con le associazioni dei consumatori, nessuno ha mai detto, e anche in questa sala, che questi treni non sono i benvenuti, anche perché quei 27 milioni di investimento sono arrivati in più rispetto a tutti i discorsi che noi abbiamo detto; quel decreto che avete individuato di giugno dell'anno scorso ha introdotto delle risorse in più, non è andato a togliere delle risorse! Ecco perché noi diciamo che questa soluzione, se dovesse realizzarsi, darebbe subito un vantaggio. Allora qualcuno mi dice: "ma, se poi nel nostro percorso andiamo a fare l'elettrificazione, buttiamo via dei soldi".

Io ho avuto modo di dire, senza aver paura di essere smentito, che immaginando di chiudere un percorso positivamente, avendo delle disponibilità ed avviando un percorso di ammodernamento della linea, questi lavori non verranno ultimati prima di 10 anni. Qualcuno mi dice: "ma sei sicuro di quello che dici? Guarda che nel progetto preliminare c'è scritto 4 anni" sì, 4 anni di cantiere! Ma noi dobbiamo arrivare ad una progettazione, ad avere tutte le autorizzazioni, non sto di nuovo a dire delle cose che faranno arrabbiare la Consigliera Certan nel dire che i Comuni si sono opposti, l'amico Bertschy...non lo diciamo...diciamo allora che è comunque un iter di approvazione piuttosto complesso...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

...ma sono scritte! Quando c'è un progetto... il progetto arriva in Comune... al progetto si deve dire "sì" o si deve dire "no", però quando dici "no", vuol dire che devi rifare il progetto. Poi io non ho detto che qualcuno è ostile all'elettrificazione, non c'è nessuno ostile all'elettrificazione, nessuno! Però non gli va bene così com'è fatta. E, quindi, se non va bene com'è fatta, la devi fare in un modo diverso! Se ai concittadini di Bertschy non va bene avere la sottostazione elettrica nel centro, è chiaro che devi pensare a metterla altrove, ma non credo che ci sia la corsa dei Comuni che vogliono avere la sottostazione. Va bene, non dico più niente! Però era per dirvi che i bimodali, andranno a risolvere un problema e non saranno affatto dei soldi buttati via, anche perché, una volta che sono terminati i lavori, quei bimodali continueranno tranquillamente a viaggiare sulla nuova linea. Quindi ecco perché insisto: quell'acquisto è un acquisto di beni che non vanno cestinati, sono dei beni che hanno una durata di 20-30 anni, anche in occasione del rinnovo della tratta.

Allora, rispetto a questo, io credo che si debba evitare di fare proprio uno scontro ideologico, parliamo di cose concrete, di cose che interessano le persone. Io faccio gli incontri esattamente come voi e la gente mi dice: "guarda che se i bimodali mi risolvono un problema, io sono d'accordo con i bimodali perché, oggi, io, a Ivrea, devo scendere, salire, a volte devo passare per il Movicentro, ho un sacco di problemi; quindi, se tu mi dai una soluzione che mi eviti questo disagio, mi eviti il fatto che ci siano delle coincidenze che saltano, ci eviti tutta una serie di problemi, io sono d'accordo con i bimodali". Allora, su questo tema, io credo che si possa lavorare tutti assieme. Non c'è nessun obiettivo nascosto, non ci sono interessi di parte, c'è solo la volontà di risolvere un problema che non è semplice.

Presidente - Ci sono richieste d'intervento? Siamo in replica e in dichiarazione di voto. Non ci sono richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il collega Rosset.

Rosset (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Non avevo intenzione di prendere la parola. Il buon Assessore dice: "parliamo di cose concrete e lavoriamo tutti insieme", questa è la sua conclusione. Stranamente, però, lei attiva questa dichiarazione sempre quando le fa comodo, ma se un attento lettore di giornali avesse tenuto tutte le interviste che l'Assessore Marguerettaz ha concesso sulla ferrovia e avesse seguito attentamente tutti i Consigli regionali, ne uscirebbe uno spaccato interessante, che dimostra l'assenza di strategia sulla ferrovia valdostana.

Ora, io non ho capito bene, forse non ho seguito con attenzione, non ho capito bene dove vuole arrivare, perché lei ha iniziato con un "non perdiamoci d'animo e cerchiamo di capire qualcosa"...io, sinceramente, non ho capito! Ora, parafrasando un noto libro, mi verrebbe da dire che lei va dove la porta il cuore, ma lei non è andato dove sarebbe davvero dovuto andare, tutti i giorni...a Roma, a sciogliere nodi importanti! Presidente, a lei ne dirò un'altra più bella...ma torniamo a cose serie, perché c'è poco da ridere, la cosa è seria. In questo, brillantemente, lei, a Roma, avrebbe dovuto essere supportato...voglio ritornare un attimo sui due Parlamentari che, per la loro leggerezza nell'azione, resteranno credo nella storia: non c'è un dossier di cui si siano davvero occupati, presi forse da questa "ebbrezza" della nomina parlamentare, hanno dimenticato i veri problemi della Valle.

Ora, il Consiglio regionale da tempo chiede, con scarso successo, di contare di più sulla "questione ferrovia", perché le recenti minacce, poi rientrate all'ultimo, non si sa per quanto...gliel'ho detto già nel passato Consiglio che la certezza di nuove ulteriori soppressioni ai treni non era così garantita, non solo è la ciliegina di una totale inettitudine, ma c'è davvero da chiedersi che cosa facciano! Ora, ripeto, lei mi dice: "parliamo di cose concrete, mettiamoci attorno a un tavolo", ma questa mattina lei aveva fatto una proposta e "lei" l'ha stoppata... Aveva ragione il Presidente questa mattina, forse le due mozioni andavano discusse contemporaneamente, ma questa affermazione va nella direzione che noi questa mattina proponevamo: mettiamoci attorno ad un tavolo, proviamo a vedere che cosa si può fare! Lei continua a confondere, secondo me, l'esercizio con la proprietà della linea, sono due cose diverse e non vorrei...spetta a Caveri, però forse qualche risultato da questo punto di vista, e qui tornerò sulla norma di attuazione...grazie a Caveri, ma forse non solo a Caveri.

Io sono d'accordo, prendo per buono, parliamone, mettiamoci e ripartiamo in modo corale su questo dossier, capendo bene che cosa si intenda e quali parti siano da sfruttare della norma di attuazione ferma da 4 anni. Spetta a lei rimuovere questo stand-by della norma di attuazione. Vede, nel Sudtirolo una situazione così palese sarebbe stata attivata in modo diverso, con posizioni feroci nei confronti dello Stato. Da noi si tende a usare la parola d'ordine "vivacchiare"...vivacchiare perché? Perché si fissano sulle ferrovie procedure con leggi ordinarie quando c'è una norma di attuazione, e questo mi stupisce, questo mi stupisce fortemente. C'è una norma di attuazione che è prioritaria alla legge ordinaria ed allora ecco perché chiediamo un impegno forte, un impegno forte non solo sulla soppressione, sull'attendismo della petizione dei bimodali, ma proprio per smetterla di rimanere nell'attesa e di attivare un'azione definitiva.

Allora, noi prendiamo per buona la sua proposta di attivare tutti insieme un confronto sereno sulla ferrovia...vediamo se le sue parole corrispondono ai fatti!

Président - A demandé la parole le collègue Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

L'Assessore Marguerettaz ci ha un po' rimproverato dicendo che avremmo potuto accorpare, questa mattina, così non gli avremmo fatto perdere tempo...e infatti la sua replica è un disco rotto, quindi ha detto esattamente le cose che ha detto stamattina, con qualcosa, con un'aggiunta un po' folcloristica, qualche battutina rivolta al collega Bertschy, alla collega Certan, ma nel frattempo ci ha illuminato...diciamo con le sue "pillole di conoscenza", e quindi ci ha detto che gli piacerebbe che quei soldi ci fossero, ma i soldi non ci sono e sono un refuso. Beh, non mi sembrava così convinto, Assessore Aurelio Marguerettaz, qualche tempo fa, quando scriveva che queste risorse sono inserite nel disegno di legge di stabilità per l'anno 2014 e seguenti e devono essere sottoposte all'approvazione definitiva del Parlamento...si ricorda? il giorno dopo fu smentito dal più accorto Presidente che probabilmente aveva capito, e poi ve la siete fatta e ve la siete cantata che quello doveva essere un refuso.

Esprimo comunque soddisfazione per questo risultato. Ricordo che queste disposizioni sono il frutto di un lungo lavoro svolto negli anni dalle strutture dell'Amministrazione regionale che hanno operato congiuntamente con i Ministeri competenti e la società, insieme ai responsabili politici e ai Parlamentari della Valle d'Aosta. Lei oggi ci dice che quello era un refuso, era tutta una bufala, che quei soldi non c'erano, che sarebbe stato bello ci fossero stati...sarebbe bello ci fossero stati, l'ha detto...ma non mi dica che non è vero, perché l'ho ascoltata attentamente, lei ha detto: "ci mancherebbe, ci fossero stati quei soldi"...non mi riprenda sul fatto di non ascoltarla, perché lei è campione di non ascolto, quindi per favore...no, per favore! Non dica che non l'ho ascoltata, ha detto: "ma ci mancherebbe, se avessimo questi 521 milioni saremmo i primi ad essere contenti"...traduco, l'ho sintetizzato...la prossima volta le faccio un resoconto stenografico delle cose che ha detto! Peraltro non è l'unico ad aver preso un abbaglio...io qua lo voglio dire, perché i media riportano generalmente delle dichiarazioni che poi non possono essere cancellate: sulla questione dei soldi, dei 521 milioni, siccome oramai è diventata una leggenda metropolitana, noi abbiamo cercato di spiegarle, la collega ha cercato di spiegarle che è un problema politico, perché prima c'erano, poi dopo sono stati tolti, e che quindi la questione va affrontata politicamente cercando di muoversi come si sono mossi gli altri colleghi dei nostri due Parlamentari a livello romano, probabilmente cercando di fare moral suasion, cercando di fare muovere i tavoli giusti, cercando, con degli impegni e con degli ordini del giorno, di riportare quella famosa "tabella" che secondo alcuni è un refuso e secondo altri non lo è...perché dico "secondo altri non lo è"? Ferrovie (Senatore Lanièce): "i soldi ci sono, certi 150 milioni di euro per il 2014"...ma solo il Presidente Rollandin si è accorto che è un refuso? Cioè secondo il nostro Senatore - mistero svelato! - i soldi per la ferrovia ci sono e rimarranno in capo alla Valle d'Aosta...li mette lui, no? personalmente li tira fuori di tasca propria! La conferma arriva dal Senatore valdostano Albert Lanièce...e poi racconta che nella legge di stabilità c'è questa famosa "tabella" che destina 521 milioni di euro: 150 per il 2014, 301 per il 2015 e 70 per il 2016 e dice: "ci sono sicuramente"...parlatevi! Spiega Lanièce: "i 150 milioni sono per il 2014, per gli altri importi bisognerà vedere le disponibilità di anno in anno". Poi dopo c'è lo spiegone di questa diatriba con il Senatore Esposito, perché ovviamente il Senatore Esposito, secondo l'articolo, vorrebbe partecipare alla distribuzione della torta, della ricca torta. "Siamo riusciti - spiega ancora Lanièce - a non fare passare l'emendamento, soldi che dovranno essere spesi però in tempi rapidi. L'Assessorato competente - sottolinea il Senatore valdostano - si può attivare con il Ministero; credo comunque che Marguerettaz abbia in mente quali siano i progetti più urgenti per l'ammodernamento della ferrovia valdostana". Ecco, questi siete voi: siete veramente in stato confusionale!

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Ha chiesto la parola il collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Un minuto velocissimo, senza tornare sulle questioni degli Enti locali che le prendiamo come un momento di allegria. Tre cose: perché noi puntiamo a fermare questo investimento? Perché riteniamo che sulla ferrovia i prossimi soldi che andranno spesi saranno soldi che dovranno durare nel tempo. L'investimento nei treni bimodali per noi non è un investimento duraturo e non è un investimento che durerà nel tempo. È un investimento che si realizzerà ancora con la confusione del contratto di servizio perché, Assessore, lei ci ha abituato "bene" nel senso che funziona come treno e "male" perché è lento, e quindi facilmente rischieremo di avere un contratto non in essere dei treni bimodali da dare in gestione a Trenitalia che non sapremo ancora se avrà un contratto con noi. E, infine, perché di qui a un po', forse anche per le politiche europee, oltre che annunciare le grandi alleanze, occorrerà parlare di contenuti.

Nella futura Valle d'Aosta noi immaginiamo che sulla ferrovia bisognerà dire qualche cosa, soprattutto su questa grande possibilità che abbiamo di contare su grandi investimenti, che possono garantirci una visibilità come regione a cavallo e crocevia di più situazioni di passaggio, ecco. Sulla ferrovia e sulle prossime elezioni europee diremo ancora delle cose, e non credo che potremo andare a dire in Europa "comprateci qualche treno bimodale", ma dovremo dire "facciamo degli investimenti seri per il tempo che verrà".

Io non sono d'accordo con lei, ma ce lo siamo detti talmente tante volte che credo sia inutile insistere in un dibattito che, in questo momento, è tra sordi. Noi riteniamo questi 50 milioni buttati via. Sappiamo benissimo che in questo momento è credibile verso la gente dire: "noi vi risolviamo il problema nell'immediato", perché il progetto dell'elettrificazione è un progetto difficile da realizzare, che prevede e ha bisogno di impegno politico, di impegno di ogni tipo e di energia. Voi non avete voglia di mettere in campo questo tipo di impegno, mettete in campo dei soldi e comprate dei treni. Siamo contenti che realizziate il vostro progetto, ma la comunità valdostana si troverà, di qui a qualche anno, ad affrontare lo stesso problema se non si troveranno altre risorse per intervenire nell'elettrificazione.

Président - Est-ce qu'il y a d'autres requêtes d'intervention? La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Guardi, proprio brevemente...non è mia intenzione cercare di convincere nessuno, perché tanto ormai ne abbiamo parlato tante volte che ognuno ha la propria idea...

Voglio solo far due considerazioni in merito a quello che ha detto prima l'Assessore Marguerettaz, cioè sul fatto che lei ci ha elencato tutte quelle che sono le definizioni da fare per arrivare ad una normativa di attuazione. Io volevo semplicemente avere due risposte, e una è capire...è vero, lei ci ha detto che ci sono delle risorse, interventi strutturali e quant'altro, ma si è dimenticato di dire che c'è un punto iniziale che manca: è che per arrivare ad una normativa di attuazione dovremmo avere almeno la designazione della Commissione Paritetica...di questo ve ne dimenticate, se ne dimentica lei e se ne dimentica il Presidente, e noi vorremmo capire cosa impedisce la nomina di questi componenti! È davvero curioso, perché altre realtà autonome - vedi Trento e Bolzano - hanno rinnovato i Consigli regionali e due mesi dopo avevano la nomina delle Commissioni Paritetiche. Noi siamo ancora ad aspettarla ormai da...esatto. Per cui questa era una cosa molto interessante da spiegarci, perché manca il primo punto per la normativa di attuazione; poi i tre che ha elencato, per la carità, fanno parte di quello che lei ha definito una "serie di definizioni necessarie per arrivare alla normativa di attuazione", ma se manca la base (e lei ci ha parlato di fondamenta), se mancano le fondamenta, è inutile arrivare a parlare del tetto...non ci sono neanche le fondamenta, altro che le pareti, come ci ha ricordato!

Seconda cosa: volevo chiederle se magari gentilmente ci può dire...al di là del fatto che abbiamo opinioni diverse sui bimodali...noi vorremmo capire almeno se la Regione li ha persi parte di questi 50 milioni, perché erano ancora sub judice, nel senso che non li avete spesi nei tempi previsti. Lei non ci ha detto nulla di questo! Vorremmo capire almeno se nella scelta politica con cui continuate ad andare avanti c'è almeno la copertura finanziaria. Grazie.

Président - Est-ce qu'il y a d'autres requêtes d'intervention? Pas d'autres?

Siamo in replica per le dichiarazioni di voto. La parola, per dichiarazione di voto, all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Brevemente, perché non credo di dover riprendere...qualcuno ha detto: "può darsi che sia un dialogo tra sordi", ma io continuo a dire che noi chiediamo queste risorse, le chiediamo con forza, le abbiamo richieste ormai da anni! Se andate a vedere anche le lettere che sono state sempre inviate dal Presidente della Regione per tutte le opere di natura strategica, troverete sempre, in tutte le lettere che sono state inviate quando si fa il piano dei lavori e delle infrastrutture strategiche, la ferrovia.

Noi riteniamo di aver fatto un'azione costante, continua, e quando c'è un confronto noi sosteniamo la necessità di avere questi fondi, quindi chiediamo 521 milioni come chiediamo i finanziamenti per fare tutto, quindi la polemica che fate è una polemica che purtroppo direi sterile, non ci porta da nessuna parte.

Collega Gerandin, forse nella discussione mi sono perso qualche passaggio, ma noi abbiamo già la norma di attuazione, in questo caso non abbiamo bisogno di nessuna Commissione Paritetica! La norma di attuazione è già stata approvata, noi vogliamo solo l'applicazione della norma di attuazione! Quindi lei ha ragione a porre il problema della Commissione Paritetica, ma su questo argomento, è andato un po' fuori gioco, nel senso che oggi, a noi, questa Commissione Paritetica non interessa, siamo nella fase dove ci sono gli APQ...mi sono spiegato? La copertura finanziaria: è giusta la sua domanda, ma noi ovviamente non stiamo procedendo con l'appalto perché non abbiamo la garanzia. Abbiamo chiesto al Ministero di avere una proroga affinché venga completata una procedura i cui esiti ovviamente sono incerti, perché è un appalto dove, in virtù di una proposta non adeguata, sono state escluse le società che hanno partecipato. C'è la possibilità di fare una procedura negoziata, ma ovviamente per farla bisogna avere la copertura, quindi oggi siamo in una fase di stand-by in cui stiamo aspettando le risposte del Ministero per avere la certezza della disponibilità.

Essendo in dichiarazione di voto, cerco di completare la mia replica e la mia dichiarazione di voto: non c'è nessuna confusione tra la proprietà e l'esercizio, perché la norma di attuazione prevede dei passaggi che sono molto precisi; quindi quando questa mattina abbiamo parlato del contratto di servizio, abbiamo parlato giustamente di un rapporto che ci lega con Trenitalia. La proprietà dell'infrastruttura è di RFI, e nella stessa norma di attuazione c'è scritto che abbiamo la possibilità di rivendicare la proprietà di quella parte della ferrovia che viene considerata non di interesse nazionale, perché sennò non ci viene trasferita...quindi sono tutti punti diversi e sono tutti punti tra di loro legati, ma autonomi. Ecco che la disponibilità data non è una richiesta di comodo, quella del "lavoriamo insieme", perché alla fine della fiera, al di là di tutte le nostre discussioni, dobbiamo cercare di ottenere il miglioramento del servizio ferroviario per la Valle d'Aosta. Ovviamente, rispetto a tutto questo percorso, ogni contributo che non sia un contributo ideologico, non sia un "no" a prescindere, è ben accetto.

Président - La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Assessore, io accolgo quanto lei ha detto nelle sue risposte: "partiamo dalle cose concrete, e soprattutto dalle fondamenta e non dal tetto". Bene. Mi chiedo solo una cosa: lei è Assessore da 7 anni e adesso vorrei e vorremmo anche capire quand'è che pensa di iniziare a mettere le fondamenta a questo punto, perché mi sembra che lei abbia già fatto acquisti per i piani superiori, forse anche per il sottotetto, però delle fondamenta non abbiamo ancora visto neanche l'ombra! A questo punto chiedo quand'è che pensa di iniziare dalle fondamenta per - come dice lei - far avere alla Valle d'Aosta una rete ferroviaria; anche perché, continuare a fare le battutine sui Comuni che non vorrebbero questa elettrificazione...io gliel'ho già letta una volta, se vuole gliela rileggo una seconda volta la deliberazione del Consiglio comunale di Saint-Christophe, gliela rileggo...non dice quello che lei continua a sostenere! Sì, non gliela leggo oggi perché credo che non sia il caso e non si possa neanche abusare della pazienza altrui, ma credo che qua ci sia una differenza, non tanto...gliel'ho già ricordato una volta che non c'è miglior sordo di chi non vuol intendere, e qua il passaggio è ancora un altro, è la differenza fra il sentire e l'ascoltare...è sottile, ma c'è una grande differenza! Qua probabilmente tutti si sentono, si sente un rumorio di fondo, ma poi l'ascolto è un'altra cosa...e questo è un primo punto.

Sui bimodali il problema è chiarissimo: dal 2 dicembre siamo punto a capo e lei lo sa benissimo che ci sono dei problemi insormontabili, problemi che le sono stati detti e scritti, non da noi Consiglieri di minoranza, ma dalle imprese stesse, perché probabilmente è stata fatta questa gara, è stata fatta...non so se in modo frettoloso, troppo superficiale o poco approfondito, però il fatto che questa gara sia andata deserta, o comunque abbia avuto dei problemi, credo che metta chiaramente l'accento su quanto invece siamo indietro. E anche sull'acquisto degli arredi siamo indietro...come dice lei, no? partiamo dalle fondamenta...ecco, qua invece siamo già all'acquisto degli arredi e non troviamo nessuno che sia disponibile, e "forse" perderemo anche quei soldi a disposizione.

Allora, "forse" varrebbe la pena...ed è quello l'invito che viene dalle due mozioni e, se vogliamo, sintetizziamole...io e il collega Guichardaz siamo un po' pivelli in questo Consiglio regionale, e quindi non abbiamo pensato di chiedere la discussione congiunta dei due punti, ma credo che siamo anche un po' capaci di fare eventualmente una sintesi fra le due discussioni...quindi vogliamo incontrarci una volta per tutte in commissione e mettere veramente giù queste fondamenta o decidere come iniziare a fare queste fondamenta? Perché questo è il vero problema! Capisco, capiamo...siamo andati a cercarci tutta la documentazione e possiamo sicuramente anche aver fatto degli errori nelle valutazioni dato che ci mancano dei pezzi, ma capiamo le difficoltà dell'applicazione delle norme di attuazione, dei vari passaggi, dei vari livelli, di un punto che preclude l'altro, quindi necessariamente deve essere fatto così...ma quando iniziamo ad affrontarli questi punti, quando iniziamo a prenderli veramente in carico, quando? Le norme di attuazione sono lì almeno da 4 anni...allora sarà colpa dello Stato? Benissimo! Sarà colpa di Trenitalia? Benissimo! Sarà colpa della Regione o sarà colpa di tutti e tre? Ma la Regione Valle d'Aosta e i cittadini valdostani continuano ad avere una ferrovia che invece di andare avanti sta andando indietro...tra un po' succederà anche a noi quello che è successo ad Andora, credo. L'unica cosa che penso non possa dire è che sia colpa della minoranza, perché per ora le abbiamo solo sempre chiesto di poter collaborare, di darle una mano, ma non l'abbiamo mai fermata nelle varie cose che ha fatto.

La cosa che sollecitiamo ancora è: i Parlamentari, a Roma, non dovrebbero essere d'appoggio? Neanche quelli! E non sono né di ALPE, né del PD, né del Movimento Cinque Stelle, né dell'UVP...quindi quelli non dovrebbero essere a supporto suo?

Président - A demandé la parole le collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Solo per una brevissima puntualizzazione su un argomento che va avanti da anni, in modo abbastanza ripetitivo...poi, magari in attesa che intervenga l'unico Assessore bimodale o plurimodale, cioè il Presidente della Regione, magari a rettificare quello che hanno detto gli altri Assessori, a correggere il tiro, visto che ci vengono bocciate le mozioni ma di fatto vengono approvate, visto che di mattina si dice che non bisogna lavorare tutti assieme allo stesso tavolo e di pomeriggio bisogna fare fronte comune...insomma, siamo un po' così, stiamo un po' spiazzando magari anche chi ci ascolta, con questo comportamento.

Le novità, perché ci sono delle novità per essere qui...le novità sono nel decreto "salva-Roma", che dicono che entro il 30 giugno bisogna definire questa cosa delle competenze, ed entro il 30 luglio, se la cosa non è fatta, i treni si fermano. Questa è una legge dello Stato, cioè questo è per il momento; poi, se verrà modificata, come ho detto, grazie all'intervento del "favoloso" Senatore Lanièce - come citava bene prima il collega Guichardaz - che ha ottenuto i 150 milioni per le ferrovie e quant'altro, noi non facciamo altro che auspicare questo! Quindi la novità è questa terribile data di scadenza che incombe su tutti noi e che non vogliamo ci porti di nuovo a quella triste situazione di vedere minacciata la fermata dei treni. Dentro questa partita i famosi due APQ: quello che riguarda i treni e quello che riguarda la struttura. Ovviamente qui si sono confrontate due filosofie di pensiero, all'infinito. Una filosofia di pensiero, quella della ferrovia elettrificata, ha sempre avuto il deficit di non avere i soldi, cioè l'handicap che ci veniva rimproverato è: voi non avete i soldi. Oggi i soldi ci sono per elettrificare la linea; quindi, caduta quell'opzione lì, bisognerà inventarsene un'altra, e infatti si comincia a dire: "ma no, forse prima bisogna fare la galleria"...cioè non è più la mancanza di soldi, adesso spunta che ci vogliono 10 anni per fare l'elettrificazione, quando ho l'intervista di Iacono, responsabile di RFI in Commissione trasporti, che dice: "si fa in 3 anni senza bloccare la linea"...però questo è Iacono, responsabile di RFI, che ha dichiarato...eh, lo so che lei scuote la testa e non vuole sentire, Assessore Marguerettaz! Ma queste sono le cose registrate in commissione, ed è per quello che lei non vuole il tavolo comune: perché vuole raccontare la sua fandonia! E qual è la sua fandonia? Che i treni bimodali risolvono il secondo APQ...e qui ci arrivo. I suoi treni bimodali ci metteranno molto di più della linea elettrificata, perché? Perché sono solo alcuni treni bimodali, non sono tutti i treni che servono per coprire il servizio. Primo trucco: ci sarà un treno che non fa la rottura di carico e poi ci sarà il treno che fa la rottura di carico, e noi sappiamo come le gestisce Trenitalia queste cose, sarà il caos...sono salito sul treno giusto o su quello sbagliato, quello che si ferma, quello che non va giù, quello che va su, quello che va di là?

Altro problema...visto che lei in 10 anni non avrà i soldi, perché con 50 milioni di euro non li compra tutti i treni bimodali, non ha neanche l'accordo con Trenitalia su dove sistemarli, l'officina di riparazione, tutte queste problematiche non voglio tirarle fuori adesso, che sono risolte per due treni e non per tutti i treni...ma il problema è che lei ci metterà molto più di 10 anni perché non ha i soldi per avere tutti i treni bimodali, e lo sa benissimo, lo sa benissimo questo! E quindi ci continua a raccontare di alcuni treni bimodali...tra l'altro, altra grossa obiezione ai treni bimodali, è che arrivano fino ad Aosta! Come farà il servizio fino a Pré-Saint-Didier? Questa è una cosa che non ci ha ancora mai spiegato! Un giorno ci ha detto "vanno fin su", un altro giorno "no, forse questi sono troppo grossi, non vanno fin su, fin lì andrà il diesel"...insomma, questo tavolo che voi avete bocciato questa mattina era il tavolo che bisognava fare perché almeno tutti raccontavamo le stesse cose.

Lei sa raccontare bene la sua favola, ma stia pur certo che anche noi parliamo con i responsabili di RFI, anche noi parliamo con i responsabili di Trenitalia e, guarda caso, quando andiamo a parlare in posti come Chivasso dove ci sono Trenitalia, RFI e altri, lei è sempre tutto da una parte che dice una cosa che nessuno degli altri dice! Cosa succede? Come mai in queste situazioni lei ha una posizione che non è condivisa da nessuno? Questo ci lascia perplessi ed è per questo che noi sosteniamo questa mozione e la portiamo avanti.

Presidente - Ci sono altre richieste d'intervento? Non ci sono richieste d'intervento? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Sì, le richieste di chiarimento che la collega Certan aveva in qualche modo evocato credo siano già state esposte, in quanto nel tempo c'è stata sicuramente nei documenti una progressione che non ha fatto molta chiarezza. L'unica cosa certa sono le tabelle ufficiali allegate alla legge che dicono in modo chiaro che sono finanziamenti di RFI (che sono poi scomposti nei 3 anni, come lei ha ricordato); quindi io non tornerei sopra.

Vorrei semplicemente dire che dalla predisposizione dell'articolo 18 quello che è possibile fare è - come lei ha detto - un insieme di interventi, tra cui c'è anche il collegamento ferroviario funzionale tra la regione Piemonte e la regione Valle d'Aosta. Quello che è significativo - com'è stato ricordato dall'Assessore - è che purtroppo non ci sono cifre per dire c'è tanto per questo...tant'è che la premessa è che con successivi decreti verranno formulate le ripartizioni dei fondi che vanno dalle cose più...dall'individuazione di specifici interventi da finanziare all'assegnazione delle risorse occorrenti. Quindi credo che questo sia chiarito...poi, in commissione, si potrà esaminare tutto quello che si vuole.

In linea con questo, l'operazione che si cerca di fare nell'ambito dell'attivazione della norma di attuazione...che è del 26 ottobre 2010 e che, al punto 2, diceva che la Regione entro 12 mesi doveva...naturalmente non si è potuto fare per le ragioni che abbiamo detto, ma oggi vale ancora quel discorso che è stato specificato e a fare la contrattazione c'è Trenitalia tra Ferrovie e la Regione, tant'è che è al Ministero che devono...perché era esplicitato proprio in quella disposizione, al comma 4...vorrei ricordarlo, perché molte volte non viene..."Rimangono a carico dello Stato gli oneri finanziari derivanti dalle obbligazioni assunte con l'impresa ferroviaria nel periodo antecedente al predetto subentro e comunque alle stesse conseguenze". Credo che questo ci possa in qualche modo tranquillizzare su quella che è l'applicazione da noi sempre evocata. Non aggiungo altro, perché è già stato detto da tutti.

Quello che vorrei ancora solo brevemente ricordare è che il "decreto del fare" riportava nell'elenco una serie di interventi che non erano naturalmente per il collegamento Valle d'Aosta/Piemonte, ma riprendevano solo i 27 milioni dei bimodali, cifra che è stata evocata e che concerne i fondi in qualche modo recuperati nel momento in cui da parte dello Stato si è detto: "tutto quello che non è stato speso lo riassegniamo"...in questa ottica sono stati assegnati i 27 milioni. Sul resto è già stato detto tutto. Volevo solo specificare, perché correttamente la collega Certan aveva fatto un'analisi puntuale dei documenti che sono stati fatti in precedenza, cioè tra la vecchia tabella e la nuova tabella definitiva.

Presidente - Non ci sono altre richieste? Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 16

Contrari: 17

Il Consiglio non approva.