Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 487 del 12 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 487/XIV - Reiezione di mozione: "Impegno del Governo regionale a promuovere iniziative nei confronti di AGEA per la liquidazione dei contributi alle aziende agricole relativi alle superfici non interessate dalle indagini della Guardia di finanza".

Président - Pour l'illustration, la parole au collègue Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Assessore Testolin, nel Consiglio del 26 settembre 2013 avevamo presentato un'interpellanza in cui le chiedevamo di adoperarsi per scongiurare l'ipotesi di blocco dei pagamenti delle misure agroalimentari. In seguito a quella interpellanza, lei ci aveva dato le massime assicurazioni che, anche per le informazioni che avevate preso, non sarebbe in pratica successo nulla, invece abbiamo avuto, diciamo, una sgradita sorpresa quando circa 120-130...adesso esattamente quante sono le aziende bloccate per i contributi agroalimentari...sono state bloccate anche qui in Valle d'Aosta. Ecco, in seguito ad informazioni che abbiamo acquisito, a noi risulta che l'elenco degli agricoltori che hanno commesso eventuali truffe... Subito anche dai giornali si diceva che era stata un'indagine condotta autonomamente dalla Guardia di finanza, invece in seguito, appunto, come le dicevo, a nostre informazioni...l'elenco di queste aziende valdostane è stato fornito da AGEA agli uffici di Roma del Nucleo antitruffe per quelli che sono i finanziamenti europei o statali. Gli uffici di Roma li hanno trasmessi agli uffici qua di Aosta della Guardia di finanza.

È chiaro che, tra l'altro, ci piacerebbe anche sapere da dove è saltato fuori quest'elenco, perché molto probabilmente, sempre da quello che ci hanno detto, quest'elenco è partito qua dall'AREA è stato mandato giù all'AGEA a Roma e l'AGEA non ha fatto altro che trasmetterlo alla Guardia di finanza. Ecco, io le ho fatto tutto questo capello, perché? Perché lei, come rappresentante dell'Assessorato...vi siete, diciamo, adoperati per aiutare queste persone, che è chiaro che sono in grande difficoltà, perché tutti questi agricoltori, allevatori che facevano conto su questi soldi che dovevano arrivare da questi finanziamenti CEE si sono trovati ad avere tutto quello che avevano da pagare e con i contributi bloccati. Voi allora avete fatto da tramite per agevolare queste persone con le banche, cercando con dei tassi agevolati che, per quanto mi risulta, vanno dal 2 al 5 percento a seconda della solvibilità delle aziende...di poter avere come mutui o come prestiti delle somme di denaro, che sono circa l'80 per cento di quanto dovuto per i contributi. Per carità, è stata una buona iniziativa, però comunque questi allevatori, questi agricoltori si troveranno a scadenza a dover pagare, a parte gli interessi...a dover pagare subito degli oneri per poter aprire questi mutui che, come ricordava anche ieri il mio collega Grosjean, sono intorno ai 1.000-1.200 euro solo per poter attivare le pratiche e poi ci sono gli interessi e, quando sarà il momento poi di ridare questi soldi, si troveranno di nuovo in difficoltà.

Noi abbiamo appreso dagli organi di stampa una notizia, secondo noi, molto interessante. Le leggo appunto l'articolo che ha riportato questa notizia, una parte chiaramente: "i fascicoli interessati dall'indagine in Piemonte sono circa 5.000. Ora AGEA (Agenzia Nazionale per le Erogazioni Agricole) ci ha dato l'autorizzazione per liquidare la parte relativa alle superfici che non presentano problemi - qui viene messo così perché il Piemonte ha l'Agenzia che è ente pagatore, però comunque è AGEA che deve autorizzare l'Agenzia piemontese al pagamento - spiega Claudio Sacchetto, Assessore regionale all'agricoltura, vale a dire circa 55 milioni di euro sui 70 richiesti. La differenza di quella relativa ai terreni per i quali la Guardia di finanza deve completare gli accertamenti". Ecco, allora è chiaro che il ragionamento che è stato fatto è che, se una Regione come il Piemonte è riuscita con AGEA ad avere l'autorizzazione ad almeno liquidare le parti di terreno che non sono interessate dalle indagini...perché vi voglio ricordare che, in base all'indagine, se un agricoltore presenta una...cioè gli viene bloccata tutta la pratica, non è che gli viene bloccata solo la parte che è interessata...queste persone, questi agricoltori, è vero che lo sa benissimo, Assessore, hanno tutta la pratica bloccata. Allora AGEA...e questa è una dichiarazione dell'Assessore all'agricoltura, virgolettata, perciò penso che non siano delle storie, sono riusciti ad ottenere questo. Addirittura nei giorni susseguenti, immediatamente dopo, c'è un articolo sempre su La Stampa, dove alcuni coltivatori, grazie alla collaborazione che hanno con la Coldiretti...la Coldiretti ha subito messo degli avvocati per intraprendere...non intraprendere, per controllare, monitorare la situazione, perché ARPEA, che è l'Agenzia piemontese, eroghi immediatamente, qui si parla entro marzo, i 55 milioni che AGEA ha dato l'autorizzazione ad erogare.

Ecco, a questo punto cosa chiediamo noi con questa mozione? Non chiediamo altro che l'impegno da parte sua, Assessore, e da parte dell'Assessorato, di scendere a Roma, avere contatti e capire se è possibile anche per noi ottenere una situazione del genere. Anche perché le assicuro, io mi sono un po' informato, anche se siete riusciti ad avere queste agevolazioni con le banche per eventuali mutui, o per eventuali prestiti, non molti allevatori hanno aderito a questo, anche memori di quello che era già successo nell'anno 2007, 2008, mi pare, che ha ancora degli strascichi ancora oggi, perché ancora oggi ci sono degli allevatori che devono ancora restituire...

(interruzione dell'Assessore Testolin, fuori microfono)

...questo però non era con le banche, ha ragione Assessore, era soprattutto con l'Assessorato, hanno ancora dei debiti nei confronti dell'Assessorato ed è chiaro che i soldi sono sempre quelli, sono sempre al limite e ci sono grosse difficoltà per i rientri di queste cifre. Ecco, le chiediamo appunto con questa mozione di contattare, al limite anche vedere con la Regione Piemonte come si sono mossi, probabilmente lo avete già fatto e avere dei contatti con Roma per capire quali sono le iniziative che si devono attuare, visto che sono già state attuate con la Regione Piemonte, perché vengano attuate anche qui in Valle. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 11,00 assume la presidenza il Vicepresidente Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Abbiamo aperto la discussione generale. Qualcuno che vuole prendere la parola? Non vi sono richieste di intervento da parte di nessuno? Se non vi sono richieste, io dichiaro chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola all'Assessore Testolin, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Grazie della mozione, anche perché dà l'occasione di poter disquisire in sede pubblica di quello che ci siamo già più volte detti a partire da ottobre in avanti, anche per le vie informali proprio perché questo è motivo di preoccupazione un po' per tutti sia all'interno dell'Assessorato, sia all'interno del Consiglio e soprattutto all'interno degli agricoltori che si vedono bloccate delle pratiche. Tengo solo a sottolineare come l'indagine, come già ribadito precedentemente, è un'indagine a livello nazionale e, come forse erroneamente è emerso dai giornali, non c'è stata assolutamente nessuna trasmissione da AREA a Roma di informazioni che abbiano, diciamo, indicato ditte da segnalare piuttosto che no. I parametri sono stati fissati da AGEA, comunicati alla Guardia di finanza, che è andata direttamente ad intervenire su quelli che erano i fascicoli segnalati.

Per quanto riguarda la situazione in generale e la problematica, va comunque sottolineato che è stata subito oggetto di interessamento sia da parte dell'Assessorato, sia da parte di AREA per cercare di risolvere le criticità emerse in seguito al blocco dei pagamenti appunto e si è cercato di interloquire subito e prontamente con gli uffici di AGEA Generale a Roma dove si è scesi in data 20 novembre e si è parlato con i vertici di AGEA Coordinamento, che è quella che sostanzialmente ha disposto questi 50.000 blocchi a livello nazionale. Successivamente si è interloquito anche con la Guardia di finanza con un incontro che si è effettuato il 23 di dicembre scorso con il comando locale per capire quali potevano essere gli elementi di sostegno da parte dell'Assessorato e da parte di AREA nello specifico per poter far progredire con più rapidità quelle che erano le indagini in corso. A tal proposito si ricorda, peraltro, come già menzionato anche nei precedenti interventi in Consiglio riguardanti la stessa tematica, come AREA si sia impegnata appunto fin dal novembre scorso su due fronti: uno appunto quello della Guardia di finanza per l'attività di indagine al fine di garantire il più rapido progredire dell'inchiesta e con gli organi centrali di AGEA con l'obiettivo appunto di sollecitare i pagamenti relativi alle superfici non interessate da indagini.

Parallelamente all'attività di AREA si sottolinea come l'Assessorato stesso abbia inviato in data 11 febbraio 2014, quindi ben prima che ci fosse questo tipo di intervento in Consiglio, una nota scritta al Direttore generale di AGEA, il dottor Nanni, al Direttore dello sviluppo rurale, dottor Steidl, e al Direttore dell'organo pagatore di AGEA, dottoressa Lo Conte, chiedendo di essere messo a conoscenza delle tempistiche e delle modalità di pagamento delle domande 2013 relative ai beneficiari non sottoposti a sequestro da parte dell'Autorità giudiziaria e i provvedimenti che AGEA intenderà adottare nei confronti delle varie situazioni che provocano i blocchi; di conoscere, anche per il tramite di AREA, se è ipotizzabile una data massima di completamento delle indagini, nonché le tempistiche e le modalità di sblocco dei fascicoli sottoposti a misure preventive e, infine, di conoscere le modalità e i termini di pagamento delle domande relative alle annualità precedenti e comunque ammissibili ad aiuto, ma bloccate, proprio, come diceva lei, in seguito al succitato blocco e ribadendo anche la disponibilità immediata ad un confronto con gli organi competenti di AGEA. A seguito di questa richiesta, quindi ad un mese di distanza circa, in questi ultimi giorni i vertici di AGEA si sono resi disponibili ad un incontro e nelle reciproche intenzioni è già da tenersi prima della fine del mese; la prossima settimana quindi ci sarà la possibilità di confrontarsi proprio per portare avanti quest'istanza nella sede deputata.

A chiarimento della complessità comunque della situazione...e come questo sia un po' comune a tutte le realtà regionali...e della sua continua evoluzione, evidenziamo anche però come la criticità della situazione abbia portato proprio il 12 febbraio, quindi successivamente per un caso così...fortuito a quello che era stato il nostro invio, anche tutti gli organi pagatori di tutte le Regioni, compreso l'organo pagatore di AGEA, che è l'organismo pagatore per la nostra Regione, ad inviare una lettera firmata in maniera congiunta ad AGEA Coordinamento chiedendo con forza chiarezza sulla gestione delle attività di indagine e una maggiore autonomia interpretativa sulle singole situazioni oggetto dell'indagine stessa, segnalando l'elevato impatto economico che il blocco dei pagamenti riveste sul settore agricolo e il peso dell'imponente mole di lavoro e di verifica sull'attività degli organismi pagatori e confermando la tipicità del blocco imposte e pagamenti. Al fine di sollecitare risposte chiare da parte di AGEA Coordinamento sull'opportunità di mantenere il blocco dei pagamenti, gli organismi pagatori si sono resi disponibili ad attendere fino al 31 marzo del 2014; se entro tale data non saranno pervenuti specifici provvedimenti di blocco dei pagamenti emessi dall'Autorità giudiziaria, quale organo riconosciuto competente in modo inequivocabile in materia, gli organismi pagatori, quindi tutti, sia quelli regionali che quello, diciamo, nazionale, ventilano la possibilità di riprendere le ordinarie attività di erogazione e faranno comunque seguito specifiche attività di controllo e di approfondimento. Questo per spiegare che comunque c'è stato un intervento, diciamo, a livello nazionale, ivi compreso il nostro ente pagatore su sollecitazioni ovviamente di tutte quelle che sono le realtà che sono coinvolte e che coinvolgono, lo ripeto, 50.000 aziende in tutta Italia.

Per quanto attiene, invece, le dichiarazioni talvolta un po' così...magari sommarie, che anche noi abbiamo modo di cogliere sugli organi di informazione piemontesi e non solo, è di tutta evidenza che, nel riportare tali dichiarazioni, a volte in maniera parziale, non si considera con la dovuta accuratezza la normativa comunitaria a proposito di sanzioni e riduzioni. Entrando più nel merito, è pertanto un po' semplicistico affermare che è possibile pagare sulla parte che non è interessata da problemi. Tale affermazione ovviamente può trovare più comodo riscontro in riferimento al pagamento del premio unico, dove non c'è relazione diretta tra gli importi erogabili e le superfici, limitando a tale ambito e non è evidentemente riconducibile ai pagamenti relativi alle misure del PSR, che invece sono, diciamo, direttamente correlate con la superficie. Nel primo caso è sufficiente che i titoli detenuti dall'azienda, quegli stessi titoli che provocano la monticazione di aziende di fuori valle in Valle d'Aosta, è sufficiente che questi titoli siano coperti da altrettante superfici agricole che normalmente eccedono di gran lunga quelle che sono poi le richieste. Il fatto di individuare come limite il 20 percento di superfici regolari costituisce un elemento prudenziale che consente lo sblocco, ma solo appunto del premio unico. Inoltre le informazioni a disposizione parlano di sblocchi relativi a contratti stipulati con enti pubblici, una casistica che qua in Valle d'Aosta non era presente. Non parlano invece di sblocchi relativi ai contratti d'affitto effettuati con danti causa deceduti, che è la casistica per la quale sono state bloccate la maggior parte delle aziende in Valle d'Aosta. Questo quindi a dimostrare che anche in realtà come il Piemonte, come del resto in tutto il resto d'Italia, tali tipologie particolarmente onerose e più complicate da un punto di vista, diciamo, anche d'indagine...per queste tipologie non è ancora ipotizzata una soluzione a brevissimo termine se non quella già indicata, diciamo, dagli organismi pagatori e che dovrà vedere attuazione eventualmente dopo il 31 marzo, speriamo.

È importante comunque evidenziare che anche altre Regioni con organismo pagatore autonomo non abbiano ancora esplicitato alcunché in tal senso oltre alla lettera summenzionata, per esempio, da un confronto con le strutture della Provincia autonoma di Bolzano, con la quale abbiamo intrattenuto rapporti abbastanza stretti e per questa tematica, e per altre tematiche, è emerso che, data la delicatezza della situazione, i pagamenti resteranno comunque bloccati in attesa di una comunicazione ufficiale da parte di AGEA, così come sta avvenendo per la nostra realtà e per le altre realtà nazionali.

In linea con quanto già dichiarato nella seduta del 25 settembre, invece, relativamente al secondo, diciamo, impegno che viene richiesto all'interno della mozione, cioè quello di trasformare AREA in organismo pagatore, si sottolinea, come già fatto peraltro in quella seduta, che le scelte relative all'accreditamento dell'organismo pagatore debbano essere valutate sulla base di una serie di considerazioni tecniche ed economiche. In uno scenario che oggi è mutato rispetto alla scorsa programmazione, dove oggi AREA opera in base a delle procedure comunque condivise con AGEA sulle quali si è operato e migliorato molto in questi ultimi anni. La funzione di un organismo pagatore, solo per riassumere quelle che sono le sue caratteristiche, si delinea in tre elementi: una funzione di autorizzazione dei pagamenti, ovvero il determinare l'importo da pagare ai richiedenti; una funzione di esecuzione dei pagamenti, ovvero impartire alla tesoreria le istruzioni per il pagamento stesso e una funzione di contabilizzazione dei pagamenti, ovvero la registrazione dei pagamenti eseguiti nei libri contabili della commissione tramite l'organismo di coordinamento nazionale, cioè l'AGEA. Da questa breve esposizione consegue che la fase A, attualmente svolta da AREA, costituisce già il fulcro dei pagamenti, poiché AGEA non fa altro che eseguire gli ordini impartiti dall'Agenzia regionale. Attualmente 13 Regioni si appoggiano ad AGEA, mentre 7 hanno costituito un proprio organismo pagatore. La costituzione dell'organismo pagatore trae fondamento soprattutto dalla possibilità di gestire in aggiunta al PSR anche la domanda unica, che è quella di cui parlavamo prima relativamente ai titoli. Su scala italiana le domande uniche valgono 27 miliardi contro i 9 miliardi dello sviluppo rurale. Questo rapporto di 3 a 1 per la Valle d'Aosta si ribalta con un rapporto di 1 a 8, vale a dire che le domande uniche sono di molto inferiori a quello che è il valore del PSR. Tale aspetto può essere considerato un primo elemento di criticità nel giustificare un impegno oneroso come la costituzione di un organismo pagatore regionale. Un eventuale beneficio atteso dal riconoscimento a organismo pagatore regionale potrebbe riguardare una maggiore celerità nei pagamenti che mediamente può venire quantificata in una ventina di giorni, cioè il tempo intercorrente tra l'okay che parte da Aosta per arrivare a Roma, mentre a carico della struttura regionale ricadrebbero i controlli di primo e secondo livello di tutta la contabilità europea e nazionale, nonché la costituzione di una tesoreria. Gli oneri connessi a questo tipo di trasformazione aumenterebbero il costo, diciamo, della struttura per un importo che equivarrebbe alle 8-10 unità di personale suppletive, nonché la dotazione di un sistema di gestione e di controllo, di un sistema informatico, di un sistema territoriale e, infine, di un servizio di tesoreria.

In relazione allo specifico argomento legato al blocco dei pagamenti, come già esplicitato in precedenza, non si ritiene che le Regioni e le Province autonome del nord dotate dell'organismo pagatore proprio abbiano potuto risolvere quindi più celermente rispetto a noi la situazione. La questione del blocco dei pagamenti, diciamo, quindi non dipende squisitamente o esclusivamente da una maggiore autonomia erogativa. Una riflessione in merito alla costituzione di un eventuale organismo pagatore regionale potrebbe dunque essere sicuramente fatta, alla luce delle considerazioni sopra esposte, però diventa un po' insostenibile, considerata la situazione economica e le risorse ad oggi disponibili e quindi non si ritiene al momento di poter procedere in questa direzione.

In conclusione, considerato il vostro riferimento alle iniziative del Piemonte che non trova totale o comunque esaustiva risposta in merito allo sviluppo dello sblocco dei pagamenti, il punto 1 della mozione non può essere accettato nel suo complesso, mentre il secondo punto direi che, per le motivazioni sopracitate, in questo momento non è assolutamente accoglibile. Ricordando però come si sia pianificato proprio a breve, nella prossima settimana, un incontro con i vertici dell'organismo pagatore di AGEA per definire le varie questioni, ribadiamo fin d'ora l'impegno che comunque ha caratterizzato già dal mese di novembre fino ad arrivare ad oggi per cercare di trovare assolutamente una soluzione, nel più breve tempo possibile, con quelle che sono le strutture competenti che possono dare l'autorizzazione allo sblocco di queste pratiche.

Si dà atto che dalle ore 11,12 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - Possiamo aprire la discussione generale. La parola al collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

La ringrazio per le risposte che ci ha dato, Assessore, e le dico già che per il primo punto noi ci siamo basati su quanto abbiamo appreso dagli organi di stampa, ci siamo basati su informazioni che avevamo e, visto l'impegno che avete messo in questi mesi per poter risolvere la cosa, sul primo punto si potrebbe essere d'accordo sul fatto di emendarlo, emendarlo perché, effettivamente, quello che mi ha spiegato ci ha in parte soddisfatto.

Per quanto riguarda il secondo punto, invece siamo di nuovo alle solite con il fatto dell'ente pagatore. Vede, il fatto di avere un ente pagatore qui in Valle d'Aosta siamo consapevoli che è un onere in più per l'Amministrazione, ma è un onere forse relativo, anche perché molti...come posso dire? impiegati, molti lavoratori che sono impegnati adesso nell'Assessorato dell'agricoltura e foreste, per la situazione economica, per la situazione di crisi che versa in questo momento la nostra Regione, molto probabilmente potrebbero essere spostati in altri settori, come potrebbero essere spostati...come sono state spostate tante persone che lavorano adesso in AREA, potrebbero essere spostati lì e, diciamo, sotto l'aspetto economico, la cosa non cambierebbe molto, perché sarebbero sempre e comunque personale assunto dall'Amministrazione e quindi pagato.

I problemi grossi che abbiamo noi e soprattutto adesso con AGEA sono due o anche tre: innanzitutto il contenzioso che c'è sempre per le foto aeree che vengono fatte sul nostro territorio, o che sono state fatte, che comunque lei mi dice che c'è collaborazione, ma sa benissimo come funziona. A quest'Agenzia di Parma che viene a discutere qui in Valle sulle contestazioni che ci sono alla fine bisogna sempre mollarne un pezzo, dire: "magari 2 metri quadri...avete ragione", vengono scalati, perché altrimenti quest'Agenzia non viene pagata per il lavoro che viene fatto e questo lo sappiamo tutti ed è un problema, perché tutte le volte ci sono grandi code, grandi file lì in questi uffici, perché c'è la discussione con queste persone, che discutono... Noi abbiamo avuto...le dico solo un caso, per esempio, ci sono state delle discussioni a Cogne, perché l'avevano inserito come una risaia, perché avevano aperto l'impianto di innevamento in quel momento che è passato l'aereo a fare la foto aerea e il piano di Sant'Orso sembrava una risaia e, siccome sono automatiche queste interpretazioni delle fotografie, il prato di Sant'Orso era stato messo come risaia. È chiaro che questo è un problema che si risolve velocemente, perché è facile dimostrare che il prato di Sant'Orso non è una risaia, ma è per farvi capire quali sono le problematiche e i problemi su queste foto aeree che vengono fatte. Ad avere AREA con i suoi tecnici qui a disposizione sono problemi che si risolvono in cinque minuti, invece di risolverli in sei mesi come spesso accade, perché la pratica ti viene bloccata, viene bloccata da AGEA e non si muove niente, e questo lo sapete benissimo.

Un altro problema grosso che c'è - forse qua colpisce poche aziende, mi sembra che siano tre le aziende valdostane colpite - è che sopra i 1.000 numeri di catasto il programma di AGEA non l'accetta, perciò ci sono delle aziende valdostane che superano i 1.000 numeri di catasto...ecco, qui non si può entrare...e queste persone è dal 2008 che non prendono il contributo. Allora, sembra normale una cosa del genere? Lei, Assessore, mi dice che c'è collaborazione con AGEA, okay, si sta collaborando, stanno funzionando le cose, ma a me non mi sembra una cosa normale quando si va a Roma e si dice: "scusate, io ho più di 1.000 numeri, non riesco ad inserirli, perché sono più di 1.000 numeri e voi non mi pagate". Queste sono cose, secondo me, al giorno d'oggi pazzesche, ecco, me lo lasci dire.

Per il personale, come le dicevo prima, secondo me, abbiamo in questo periodo di crisi tanto personale nell'Assessorato che può essere trasportato, messo ad AREA, perciò quest'impegno oneroso, come mi ha detto lei, mi sembra che scemi un po'. Questo in che cosa si trasforma? Si trasforma in un servizio per i nostri agricoltori, è solo questo che io volevo dire. Come le dico, io per il primo punto, sono anche...vi ringrazio per l'impegno che avete messo, perché sappiamo qual è il problema e penso che lo conosciate tutti qual è il problema dell'agricoltura, degli agricoltori e degli allevatori adesso in Valle d'Aosta. Ci sono persone che sono veramente disperate per questo, perché non hanno una lira per pagare i loro debiti, in questo momento non è neanche tanto per tirare avanti, ma per pagare i debiti che hanno. Loro aspettano questi soldi per pagare i debiti che hanno con chi gli fornisce il fieno, con chi gli aggiusta i macchinari, con chi gli fornisce il concime, il mangime, con chi devono affittare gli alpeggi e via di questo passo. Ormai lo sapete benissimo, non è più come una volta che era sufficiente vendere un po' di mucche per riuscire ad aggiustare i conti, adesso non è più sufficiente neanche questo. Lasciatemi dire però che almeno prendersi un impegno di valutare. Siamo d'accordo per emendare l'articolo 1, ma prendersi almeno l'impegno per valutare attentamente il fatto di fare AREA ente pagatore. Io direi: al limite mettiamo che lo portiamo in commissione, ne parliamo, vediamo, ma almeno prenderlo in considerazione in base a tutte le cose che vi ho appena enunciato. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

L'Assessore è stato lapidario oggi, sul punto n. 2 è stato molto chiaro: "assolutamente non accoglibile". Nelle sue premesse, che ho ascoltato molto attentamente, ci ha dato un appeal interessante dicendoci: "trasformare l'Agenzia in organismo pagatore". L'Agenzia AREA VDA è nata per svolgere le funzioni di organismo pagatore, è l'articolo 2 della legge approvata, Assessore Testolin, nell'aprile 2007 e votata all'unanimità dal Consiglio regionale. Le consiglio di andarsi a leggere il resoconto del dibattito di quella giornata interessante del 26 aprile 2007, dove l'obiettivo era proprio quello di creare le condizioni, di mettere in campo e istituire l'Agenzia regionale per l'erogazione all'agricoltura per tutti i motivi che lei ci ha ben spiegato nel dire però adesso che assolutamente non è accoglibile: benefici attesi, domanda unica, velocità del pagamento, primo e secondo livello di controllo e, come ci ha ben esplicitato, qualche unità in più all'interno dell'Agenzia. Ecco, le stesse considerazioni che lei oggi ci ha fatto sono state fatte sette anni fa in quest'aula dicendo: "dobbiamo mettere in campo una nuova Agenzia regionale per l'erogazione all'agricoltura", per le motivazioni che lei ci ha ben illustrato e lei oggi, forse per la prima volta in questi nove mesi, ha deciso tranquillamente di dirci: "assolutamente questa vostra proposta non è accoglibile".

Colleghi, vi rubo qualche minuto, ma proprio per dire, anche per chi ci ascolta, cosa è stato fatto in questi anni per quanto riguarda l'Agenzia regionale AREA VDA. Nel novembre 2008 il Governo regionale rispose così ad una nostra iniziativa: "per ottenere il riconoscimento dell'organismo pagatore regionale, è necessario che vi siano i presupposti prima di pianta organica adeguata, formazioni locali e sistema informativo adeguato e predisporre i manuali. Sono in corso di predisposizione tutti questi obiettivi e si presume di presentare la documentazione entro giugno 2009, al fine di ottenere il riconoscimento..." e quindi dare delle risposte puntuali, Assessore Testolin. Successivamente più volte siamo intervenuti su questo dossier negli scorsi anni e abbiamo chiesto al Governo regionale: "quali compiti sono svolti dal personale di AREA, tenuto conto che le mansioni relative alle aree "Autorizzazione" e "Pagamenti" sono gestite rispettivamente dai patronati e da AGEA e quanto incide sulle spese di funzionamento dell'Agenzia...". Le risposte furono molto, molto vaghe e successivamente, sempre nel giugno 2009: "quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale, del Governo in merito alla riscontrata inefficienza di AREA e se è in previsione la riorganizzazione dell'intero organismo per ritornare nuovamente ai livelli di efficienza...", perché l'obiettivo dell'Agenzia era proprio quello di dare delle risposte puntuali, veloci, pagare e fare anche un primo e secondo controllo. Nei mesi successivi chiedemmo al Governo regionale, settembre 2009: "quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione regionale in merito al riconoscimento di AREA quale organismo pagatore" e la risposta, Assessore, fu questa: "è stata valutata l'entità delle problematiche che ancora oggi impediscono la regolare liquidazione dei premi, si ritiene che il riconoscimento dell'Agenzia regionale quale organismo pagatore sia un obiettivo non immediatamente perseguibile, pur rimanendo un obiettivo che l'Agenzia dovrà raggiungere in conformità alla legge... - anche perché è inserito in legge all'articolo 2: "l'Agenzia svolge le funzioni di organismo pagatore" - tale attività deve essere terminata il prima possibile per evitare eventuali riduzioni di premi dovuti a ritardi dell'Amministrazione...". Continuo se può interessare ai colleghi e a chi ci ascolta: "ad oggi quindi si ritiene che l'obiettivo del riconoscimento di AREA quale organismo pagatore potrà essere perseguito soltanto in una situazione a regime - quindi dovevamo portare a regime il tutto - ovvero quando l'Agenzia sarà in grado di gestire correttamente le misure del PSR...".

Con il Presidente Rollandin, poi nella scorsa legislatura più volte abbiamo discusso anche dell'efficacia, dell'efficienza e del costo di tale struttura, perché, se abbiamo una struttura, dato che il mondo è cambiato anche in Valle d'Aosta in questi ultimi quattro, cinque anni, dovevamo porci la domanda: organismo pagatore sì, organismo pagatore no? Manteniamo l'agenzia? Agenzia sì, agenzia no? Troviamo delle soluzioni alternative? Cerchiamo magari di...dato che, da come abbiamo capito, nel suo Assessorato, tante risorse in questo momento non hanno nulla da fare per il fatto che è stato deciso, dal punto di vista politico, di congelare tutta una serie di attività e, di conseguenza, probabilmente, potremmo trovare anche delle soluzioni alternative. Anche se...peccato che in quell'incontro che il Presidente Rollandin ci ha concesso qualche settimana fa, parlando di Patto di stabilità, nella saletta qui accanto, io feci una domanda al Presidente Rollandin per quanto riguarda come meglio ridare stimolo e dignità ai dipendenti pubblici che in questo momento hanno poco lavoro, perché non abbiamo più quattrini. Il Presidente Rollandin mi rispose: "sappia, collega Chatrian, che ci sono Assessori che mi stanno chiedendo del personale in più". Ecco, mi piacerebbe conoscere chi sono in questo momento gli Assessori che chiedono nel dettaglio personale in più, nel momento in cui, praticamente, ormai il 90 percento delle spese sono spese non di investimento, ma spese dirette e un minimo 10 percento... Il Presidente, rispondendomi, mi disse: "Chatrian, le dico che io ho dei colleghi Assessori che mi chiedono ancora del personale", nonostante non esistano più leggi di settore, nonostante non ci sia più trippa per i gatti, nonostante tutta una serie di operazioni siano scelta politica...portate fuori dall'Amministrazione regionale, ma gestite direttamente dalla brava nostra finanziaria Finaosta, dal nostro gruppo CVA, la casa da gioco e tutte le nostre partecipate e collegate che ben conosciamo.

Successivamente feci, nel 2010, altre iniziative, sempre riferite al Governo Rollandin. "Qual è la veste che si intende dare ad AREA per i rimanenti quattro anni - mancavano ancora quattro anni al termine della legislatura - di attuazione del programma di sviluppo rurale, poiché al momento, non essendo autorizzata a svolgere le funzioni di organismo pagatore, non è chiaro quanto la sua attività incida sulla semplificazione delle procedure o - come ha ben detto lei, Assessore Testolin - sulla velocizzazione dei pagamenti". Erano dubbi che avevamo già e il Presidente Rollandin sovente in quest'aula aveva qualche difficoltà nel risponderci, perché politicamente si era deciso di mettere in piedi quest'Agenzia, politicamente si era dato corso e gambe a quest'Agenzia, nell'articolo 2, collega Testolin - eventualmente le farò avere il testo della legge -, c'è il passaggio principale: "l'Agenzia svolge le funzioni di organismo pagatore", tutto questo però non ha avuto risposte. La risposta dal punto di vista politico fu questa: "il completamento del percorso di accreditamento di AREA ad organismo pagatore regionale è attualmente oggetto di valutazione in merito all'opportunità e alla modalità necessaria a completare l'iter".

Termino queste piccole premesse arrivando agli ultimi quesiti che avevamo posto al Governo. "Quale veste assumerà AREA nei prossimi anni in relazione all'apparente rinuncia alla richiesta di autorizzazione...", a questa domanda non ci fu mai stata data risposta in quest'aula, ma noi continuiamo a richiedere, perché comunque quegli obiettivi sacrosanti che lei oggi ci ha bene illustrato: velocità, controllo interno, benefici attesi da tale attività...non portarono mai dei risultati positivi. Chiedemmo: "quali indicazioni sono state eventualmente impartite ad AREA al fine di dare un'accelerazione alle procedure..." e al pagamento messo in campo. Nel rispondere praticamente a quest'ultimo quesito..."ad integrazione dell'ultimo punto, ricordo che AREA svolge comunque un ruolo attivo sia nelle fasi di inizio di campagna, sia nell'informazione agli agricoltori, sia ancora da supporto ai patronati...".

Ecco, questa è un po' la sintesi, Presidente Rollandin, io cerco di rivolgermi a lei, perché per la prima volta l'Assessore competente ci ha detto: "lasciate perdere", perché ha utilizzato, mi sembra, questo "assolutamente non accoglibile". Ci piacerebbe sapere cosa intendete fare, però. Abbiamo una struttura importante, strutturata, che fa una piccola parte di questo lavoro, molto piccola e il mondo è cambiato in questi ultimi cinque anni anche in Valle d'Aosta, nonostante questo, siamo sempre più scarsi delle altre Regioni, le altre Regioni hanno deciso dei percorsi alternativi...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...sì, guardiamo chi fa meglio di noi, guardiamo ogni tanto chi fa meglio di noi! Siamo stati abituati così, forse da montanari, forse perché abitiamo ancora nelle vallate laterali, forse perché ci piace la nostra piccola Regione, forse perché guardiamo anche chi fa meglio di noi anche in altri ambiti, ambito turistico e non solo, ma guardiamo chi fa meglio di noi! Non possiamo più permetterci ancora inefficienze, non possiamo più permetterci ancora una non risposta, anzi questa volta c'è stata una risposta, Assessore Testolin, lei ci dice che non è accoglibile. Va bene così, "vivèn a la dzournò", viviamo alla giornata, Assessore, proviamo un sussulto di dignità, proviamo a modificare qualcosa, proviamo a ristrutturare qualcosa. Ci sarà un dossier, non due, un dossier dove dice: "bene, prendo il toro per le corna" e finalmente diamo delle risposte, proviamoci. Ecco, questa è un'altra possibilità che diamo a tutto il Governo, alla maggioranza, non so se qualche collega Consigliere di maggioranza è interessato a questo tema. Ne va della nostra dignità di amministratori! "Prouvèn a tsandzé au mouèn" (traduzione letterale dal patois: "proviamo a cambiare quanto meno").

Si dà atto che dalle ore 11,32 assume la presidenza il Vicepresidente Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Grazie. Ha chiesto la parola il collega Donzel, ne ha la facoltà.

Donzel (PD.SIN-VDA) - Grazie Presidente.

Non ho molto da aggiungere a quanto bene hanno esposto i colleghi Nogara e Chatrian, ma ci tenevo ad esprimere la profonda distanza che ormai mi separa dagli interventi dell'Assessore all'agricoltura, che davvero non riconosco più. Letteralmente trasformato in questi ultimi mesi, insomma, da Assessore che voleva in qualche modo rispondere politicamente alla scelta della rimozione del collega Isabellon, che era stato eletto insieme a voi - adesso facciamo gli auguri di pronta guarigione al collega Isabellon -, era stato seduto nei ranghi dei Consiglieri semplici, dei soldati e aveva lasciato i banchi dell'Assessorato ad un ben più dinamico Assessore che avrebbe finalmente sbloccato la situazione. Ci troviamo invece di fronte un Assessore che svolge la funzione sempre più notarile, di spiegarci le norme che impediscono, che fermano, che non lasciano fare, e allora a che serve il Governo? A prendere atto della realtà? A comunicarci e a spiegarci le cose come sono? Beh, io penso che il Governo debba entrare in azione con delle misure che migliorino le cose come sono, perché per anni ci siamo trascinati in una battaglia con l'Assessore Isabellon, che diceva: "andiamo un po' meno peggio, andiamo male, ma un po' meno male" e alla fine la stessa maggioranza ha detto basta con l'Assessore Isabellon, giù, mettiamone uno nuovo e quello nuovo è peggio di prima, perché siamo peggio di prima, perché ci viene a raccontare e spiegare delle norme che magari io non conosco, ma sono sicuro che Nogara e Chatrian gliele spiegano a lei queste norme, ecco, quindi non venga qui a spiegarci le norme.

Io so, ed è un dato reale, che gli allevatori stanno chiedendo di rinunciare a parte dei premi, perché sono esausti, stanchi, sfiniti da..."e questa particella non va bene" e "quell'altra c'è l'ombra del castagno", "bisogna togliere 2.000 metri". Alle volte per una riduzione, e lei queste cose le sa, che comporta 100 euro in meno ad una pratica, viene bloccata un'erogazione di 30.000 euro. Allora gli agricoltori sono esasperati, dicono: "ma fammi sparire quella particella", "no, per farti sparire quella particella, devo scrivere a Roma, poi deve tornare su, poi deve tornare giù", poi alla fine uno preferisce perdere del denaro che gli è di diritto dovuto, perché è senza liquidità e quindi è esasperato. Allora, in questa vicenda, tormentata di anni, si è inserita un'ulteriore vicenda, una giusta indagine che bisogna fare, perché di tanto in tanto bisogna andare a controllare come sono le cose, ma in questa giusta indagine cosa succede? Blocco dei finanziamenti. Se noi fossimo a posto con i finanziamenti passati, sarebbe una situazione durissima, ma in qualche modo controllabile, ma non siamo in questa situazione. Aziende che già vantano crediti arretrati si trovano bloccate nuovamente e sapendo qual è la difficoltà della micro proprietà valdostana che genera per molte aziende un'infinità di contratti...veramente una miriade, alle volte un piccolo appezzamento di terreno gli allevatori lo lascerebbero lì, non lo toccherebbero, però è quell'appezzamento di terreno che consente di raggiungere quell'altro più importante, devi per forza prendere in affitto, 4-5, 20 metri quadrati di terreno per poter passare con un trattore. Questa è la realtà dell'agricoltura valdostana, ma qui dentro la conosciamo, non voglio dire delle cose che i colleghi non sanno, la conosciamo. Dobbiamo quindi...secondo me, il senso di un'attività governativa è fare uno sforzo per uscire da questo e qui è stato ricostruito bene come nel 2007 si inventa l'AREA, che è un'agenzia, che ha lo scopo, Agenzia regionale di erogazione, di erogare, pagare...per pagare. L'AREA non paga niente perché è diventata un tramite, svolge comunque un'operazione molto importante, non vogliamo sminuire il lavoro che viene fatto in quegli uffici, ma questo lavoro comunque importante, eccetera... Non nascondiamoci, in questo momento ha bisogno magari anche di maggior supporto, perché noi sappiamo che ci sono scene da Far West, cioè l'allevatore arriva lì e dice: "adesso qua, io mi metto qui finché non mi risolvete la pratica, non vado via", non è vero? Dico il falso? Oppure chi non se la sente arriva con due o tre pards, come nei film di Tex Willer, si mette lì e dice: "o la vita o la morte, perché la mia famiglia è sul lastrico, dovete...", allora si mettono lì tutta una giornata a tirar fuori pratiche e contro pratiche per sbloccare, ma noi dobbiamo trovare una soluzione per tutti. Non siamo nel Far West, non siamo nei film di Tex Willer e queste scene in cui uno deve andare all'Agenzia e dire: "qui o la vita o la morte, tiratemi fuori la mia pratica e svisceriamola"; qui bisogna creare un sistema anche per quelli che non hanno magari questa capacità di porsi in questo modo per ottenere la soluzione dei loro problemi.

Arrivo quindi alla frase più deludente che lei ha pronunciato oggi, in sintonia anche con i miei colleghi dell'opposizione, che è quella: "sarebbe opportuno avere l'Agenzia ente pagatore, ma in questo momento non lo possiamo fare perché costa troppo", ma io non ho sentito dire questo negli anni passati, non era per un problema di costi che non si faceva l'AREA, ma, scusate, mettetevi d'accordo prima di venirci a dare queste risposte, perché qui ho capito che è cambiato l'Assessore, ma a noi non era stato detto che non si faceva perché costava troppo, ma io prendo per buono quello che dice lei: "l'Agenzia costerebbe troppo, servono 10 dipendenti in più"...ma stiamo scherzando?

Oggi è arrivata una nota del Coordinatore Pasquettaz, ve la leggo perché qui siamo allo show totale: "a tutto il personale del Dipartimento agricoltura. Avendo accertato che diversi dipendenti, nonostante le circolari inviate - come le grida dei Promessi Sposi - ascoltano in diretta i lavori del Consiglio regionale, si precisa che tale pratica non è autorizzata. Si dispone pertanto che in orario di servizio il personale non deve collegarsi al sito del Consiglio regionale per seguire i lavori del Consiglio, fanno eccezione i dirigenti che seguono gli specifici interventi dell'Assessore all'agricoltura - quindi saluto i dirigenti che ci stanno seguendo - avendo predisposto le risposte alle interpellanze di propria competenza - solo quelli che hanno predisposto...le interpellanze - cordiali saluti. Il Coordinatore Edy Pasquettaz". Ma troviamogli qualcosa da fare! Mettiamoli all'AREA questi dipendenti, invece di mandargli queste cose qui!

Riorganizziamo quel servizio, diamo dignità a questi lavoratori, diamo risposte agli allevatori, ma non venite a raccontarci più fregnacce in questo Consiglio regionale, ma, per cortesia, possiamo dare delle risposte così agli agricoltori? È insostenibile questa situazione. Ci avete raccontato per anni che c'erano problemi burocratici, accordi, lo Stato, eccetera, non si poteva fare. Oggi ci dite: "è utile farla, ma non abbiamo soldi". Con l'Assessorato dell'agricoltura che ci troviamo non riusciamo a trovare 10 dipendenti per costituire un ente pagatore? Secondo me, c'è qualcosa che non va, l'ho detto da tempo, però, francamente, l'amarezza è totale, perché c'è stato anche magari qualche tono eccessivo in passato nei confronti dell'Assessore Isabellon, pensavamo che la cosa si fosse risolta in maggioranza, no, non c'è limite al peggio. Noi quindi rimaniamo fermi sulla questione, perché noi riteniamo che non sia un problema di liquidità. Si può costituire l'ente pagatore e, secondo noi - e io glielo avevo già suggerito, Assessore -, dovevamo trovare dei meccanismi non per fare quello che lei burocraticamente mi dice io so già, non si possono pagare tranches di un provvedimento che è bloccato, però si può, conoscendo una per una le aziende, sapere qual è l'entità del blocco di quell'azienda e permettere, con delle forme che deliberiamo, con una norma speciale, con una legge speciale, di intervenire a sostegno di quell'azienda con un anticipo. Io la sfido che si può fare questa cosa qua, la sfido qui davanti a tutti che questa cosa si può fare e lei non può dire che non si può fare. Lei invece legge solo la burocrazia, vuole...lei è qui come se fosse mandato qui da Bruxelles ad applicare le norme e non invece a creare quelle che permettono alla nostra agricoltura di vivere. Spero che non sia il nostro candidato a Bruxelles, ecco.

Si dà atto che dalle ore 11,49 riassume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - Per dichiarazione di voto, la parola al collega Grosjean.

Grosjean (UVP) - Grazie Presidente.

Allora, intanto, per ritornare con i piedi per terra, stiamo parlando di un sostegno agli agricoltori che si impegnano a coltivare un determinato terreno. La comunità mette dei soldi per un obiettivo ben preciso. Noi stiamo rompendo le scatole alla gente, in tutto il sistema, ci abbiamo lavorato anni per creare una burocrazia incredibile, per andare a creare dei vincoli a chi vuole lavorare il terreno, per trovare tutte le soluzioni per non dargli il contributo. Allora, la prima irregolarità che fa un agricoltore è quando fa un contratto di affitto, perché, quando fa un contratto di affitto un agricoltore, cosa fa? Va al catasto, foglio di mappa, particella, superficie 1.000 metri quadri. Va dal titolare, quando lo trova, dopo svariate ricerche...magari è all'estero, magari è deceduto, ma alla fine lo trova, fa un contratto di affitto, 1.000 metri quadri, lo scrive sulla sua bella domanda, chiaro, registra il contratto e paga, perché il contratto va registrato e soprattutto va pagato, poi gli arriva l'AGEA e gli dice: "non sono 1.000 metri, sono 998, quindi questa è un'irregolarità", ma vogliamo una volta dire alla gente dove devono guardare queste superfici? Questa cioè è la prima cosa che, veramente, ogni agricoltore si trova, ma non riusciamo a dire se il catasto è un'istituzione che esiste o che non esiste, ma questo è assurdo! Che arrivi uno che mi ha fatto le foto aeree, mi dice: "no, non è 1.000 metri, è 950 metri, quindi tu sei irregolare" e, se vuoi che la tua pratica vada avanti, accetti e ti trattengono 50, 60, 100 euro della tua domanda, perché queste aziende di controllo vivono di queste irregolarità. Questo è il sistema burocratico che siamo riusciti a creare in Italia, Valle d'Aosta compresa, per fregare chi si alza al mattino per lavorare la campagna. Io di queste cose sono decisamente stufo, quindi bisognerebbe politicamente lavorare in questa direzione e cercare di risolvere questi problemi.

La nostra situazione catastale è drammatica, abbiamo un frazionamento che non finisce più. È vero c'è stata, c'era una legge di settore, non so se c'è ancora, per l'accorpamento, ma purtroppo la situazione è critica. Diceva prima Sandro che abbiamo delle aziende che non possono fare la domanda perché hanno troppe particelle, o rinunciano ad una parte della superficie, o non fanno la domanda, ma queste sono cose assurde. Tra l'altro, vorrei capire qual è la differenza in soldi tra la superficie catastale e la superficie delle foto aeree. Dopo tutti questi controlli, quante milionate di euro cambia? Vi siete già chiesti? Io credo che la differenza sia molto vicina allo zero.

L'intervento che, secondo me, quindi va fatto a favore dell'agricoltura è la semplificazione di tutto questo "ambaradan", perché questo ci porta ad essere continuamente soggetti a tutti i vari controlli ed ad essere irregolari perché ho pascolato un pezzo di prato che non era di mia proprietà e non ho trovato il responsabile. Se non ho la superficie, non avrò diritto, non avrò le quote, non potrò produrre. Secondo me, quindi, prima di andare a pensare a tutte le altre cose che ci sono, bisognerebbe incominciare a pensare veramente politicamente di andare a rimodellare il sistema di domande e la semplificazione qui, veramente, ha una sua valenza. Sapete quanto costa un affido gratuito di terreni? Se io cioè volessi dare i miei terreni gratuitamente da gestire ad un'azienda agricola? A chi lo prende in affitto paga 250 euro di tassa di registro, quindi vedete che alla fine chi paga è sempre pantalone. Secondo me, quindi andrebbe rivisto tutto il sistema di presentazione di domande, di semplificazione e di controlli, perché qui continuiamo...abbiamo...qui si è trovato un mondo sul quale far vivere tutta una serie di società, di agenzie, di aziende che mangiano sul mondo agricolo. Basta! Gli agricoltori sono stufi di essere presi in giro!

Président - La parole au collègue Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Una breve precisazione, ha detto bene il collega Grosjean portando quegli esempi e ne potremmo portare degli altri perché con queste foto aeree gente che magari si è trovata un pezzo di un metro, un metro e mezzo di bosco che ha preso quello che era il pascolo ha avuto dei grossi problemi, ha dovuto ripresentare domande, vengono addirittura trattati come dei delinquenti. È ovvio che bisogna rispettare quelli che sono i dettami, perché sono comunque fondi che vengono erogati tramite tutta una serie di meccanismi e che quindi la Regione deve rispettare questi meccanismi, però dobbiamo fare attenzione ad una cosa, la cosa è questa: il contadino, il nostro agricoltore non si può trasformare in un commercialista. In questo senso la Regione deve essere a fianco del contadino per far sì che tutta questa questione di pratiche amministrative-burocratiche sia espletata in una maniera veloce, rapida e senza grossi problemi. Questo lo si può fare a prescindere dal fatto che la Regione deve rispettare quelle che sono le normative europee, che non può andare perché ci sono i paletti, però affiancare quelli che sono gli agricoltori nell'espletamento di queste pratiche e fare tutto quanto è possibile per facilitare questo lo può fare. Ecco che allora, come ha detto il collega Donzel, il Coordinatore Edy Pasquettaz, invece di mandare le missive, di fare le circolari che vietano in maniera assoluta ai dipendenti di guardare le sedute del Consiglio regionale, meglio farebbe a muovere le chiappe, lui, dalla poltrona e attivarsi per far sì che questi problemi vengano risolti perché la censura, queste censure di tipo fascista potrebbero essere evitate. Magari inizino certi coordinatori a fare il loro lavoro prima di dire ai dipendenti cosa devono fare, poi lo dicano anche ai dipendenti e li utilizzino in maniera proficua per risolvere i problemi dei cittadini!

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento? Possiamo procedere, colleghi, alla votazione? Ha chiesto la parola il collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Io volevo solo fare alcune precisazioni. Rispetto a quanto avevo detto, appunto, prima delle informazioni che avevamo. L'unica cosa certa che c'è è che quest'indagine non è partita dalla Guardia di finanza. Alla Guardia di finanza sono arrivati i dossier, sono arrivate le segnalazioni, non è che la Guardia di finanza è partita e ha avuto quest'input di fare le segnalazioni, per certo alla Guardia di finanza agli uffici a Roma sono arrivati gli elenchi delle ditte da controllare: questo è quanto io le volevo dire, non altro. Lei mi ha parlato invece dell'AREA, questo non lo so, se l'AREA ha mandato a Roma all'AGEA le liste delle aziende da controllare, questo non lo so e non gliel'ho neanche detto. Io le dico solo che per certo so che l'AGEA agli uffici a Roma della Finanza ha portato gli elenchi delle aziende da controllare, questo è quanto. Era solo per una precisazione di quello che le ho detto io.

Per quanto concerne invece i terreni in affitto, ci sono varie...è chiaro che ci sono...queste sono interpretazioni che vengono date da chi svolge le indagini. Succede spesso che gli affitti vengono rinnovati automaticamente. Le porto anche l'esempio, ci sono...è successo spesso dove ci sono tre, quattro fratelli che sono proprietari di un terreno, muore un fratello, teoricamente, è vero bisognerebbe forse rifare il contratto d'affitto, ma automaticamente vengono rinnovati gli affitti e tanti allevatori, tanti coltivatori, tanti agricoltori di questo non hanno mai tenuto conto. Ecco, forse di queste cose bisognerebbe sensibilizzare chi svolge le indagini o gli uffici dell'AGEA. Io già il 26 di settembre le avevo portato...e adesso mi spiace che non c'è il Presidente, che per certo le dico che lo conosceva benissimo, gli ho fatto anche una fotocopia della lettera che era stata mandata dal Ministero delle politiche agricole, dal Direttore generale, perciò non da uno qualunque, il dottor Giuseppe Aulitto, che aveva svolto un sopralluogo all'AREA qui in Valle e aveva detto che mancava del personale solo ed esclusivamente nel settore economico-contabile. Questo era quanto aveva detto il Ministero, perché, per il resto, io penso che lo sappia, Assessore, ci sono delle persone in AREA che sono già formate, sono delle persone che sono state formate negli anni, sono state formate per fare i sopralluoghi, sono state formate per usare tutta...lei mi ha parlato di apparecchiature, di computer, di programmi. Ci sono, c'erano tutte queste cose, ma mancava solo del personale economico-contabile e in questa lettera del Ministero - che vi ho già fotocopiato una volta, ma di cui comunque, ripeto, il Presidente era a conoscenza - c'era scritto questo.

Io poi vorrei fare un appunto così...io penso che in queste situazioni, come ieri per gli operai forestali, per i cantieri idraulico-forestali, secondo me, non ci dovrebbero essere delle sigle di partiti UVP, UV, PC, PD e tutte le varie sigle che abbiamo, ma dovremmo serenamente metterci qui e discutere di queste cose, perché sono cose importanti. Come ieri che non cambiava niente per quello che è il bilancio regionale spostare dei soldi sugli operai forestali. Qui oggi non bisogna continuare a parlare, dire: "sì, è vero, la situazione...c'è crisi, è vero gli agricoltori...", ma bisogna fare, bisogna muoversi, bisogna darsi da fare, perché delle nostre parole gli allevatori, gli agricoltori non se ne fanno proprio niente. Allora dovremmo essere noi ad avere il buon senso, il buon gusto di mettere tutti assieme questi problemi importanti e risolverli, ma risolverli in fretta. Grazie.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? Se non ci sono altre richieste di intervento, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Solo per ribadire un paio di concetti che ho già cercato di esprimere all'intervento del mio intervento, partendo dalla fine, per rispondere al Consigliere Nogara. Ribadisco che nessun tipo di elenco è partito da AREA e questo lo ribadisco con forza, perché sarebbe, diciamo, un'affermazione pesante. Per il resto, sempre per rispondere al Consigliere Nogara, condivido in pieno il fatto che si debba lavorare per la comunità e quello che si è cercato di fare in questi mesi, che poi sia sufficiente o meno, va in quell'ottica e il fatto che mi sia confrontato anche tranquillamente con lei dentro e fuori quest'aula ne è comunque una dimostrazione, dove, per risolvere un qualsiasi tipo di problema, non è che bisogna sempre mettere la bandierina e su questo ne siamo assolutamente convinti.

Solo per rispondere anche al Consigliere Grosjean, i soldi che vengono erogati con il PSR, è vero che una parte li mette la Regione, ma una parte li mette l'Europa. L'Europa detta le regole e le regole sono sostanzialmente, diciamo, imposte. Io posso condividere con lei al cento percento che queste normative sono vincolanti, sono pressanti, sono pesanti, sono incomprensibili molte volte, ma sono delle regole che sono...dalle quali non si può prescindere per poter erogare un contributo, poi che siano giuste o meno questo sono valutazioni più che legittime e nei confronti delle quali sinceramente mi trovo tutti i giorni a confrontarmi per cercare di dare soluzioni. Stessa cosa per quanto riguarda gli interventi da parte di AREA, AREA non è che fa un piacere ad uno, fa un piacere all'altro, è che le casistiche che ci sono all'interno di quelli che sono i problemi di ogni singola pratica presentata sono molto diverse, non sono tutte omogenee, non sono tutte, diciamo, risolvibili nella stessa maniera e quindi ci si attiva per cercare di dare delle risposte le più rapide possibile, le più puntuali possibile, confrontandosi anche con tutta una serie di problematiche a livello tecnologico, a livello di interlocutore, a livello di inserimenti. Ci sono talmente tante casistiche che purtroppo non vengono...non possono essere risolte tutte contestualmente.

Per quello che riguarda i controlli, faccio solo presente che c'è stata una richiesta per poter riportare tutta una parte di controlli in loco, quindi questo è un passo in questa direzione proprio perché ci si rende conto che determinati tipi di problematiche possono essere risolte in questo modo.

Un'altra riflessione che mi permetto di fare è quella relativa al personale. Al di là di quello che scrive un Coordinatore o meno, credo che anche il personale goda di una...debba godere di una dignità all'interno di quello che è il lavoro che sta facendo. È vero che sono diminuite le pratiche all'interno dell'Assessorato, non è così vero che del personale può essere preso e spostato da un'altra parte, perché non c'è più niente da fare. Siamo in una fase di chiusura di programmazione per quanto riguarda il PSR 2007/2013 che prevede circa 250/300 pratiche da ultimare, e questo con delle tempistiche che sono anche quelle disposte da una normativa europea e che necessitano di persone che sappiano a che cosa vanno incontro. Contestualmente si sta scrivendo il nuovo piano di sviluppo rurale che ha una tabella di marcia abbastanza serrata, perché, entro luglio, bisogna completare tutta una serie di adempimenti e, entro la fine dell'anno, bisogna presentare il piano. Il che vuol dire, diciamo, riciclare in situazioni nuove tutta una serie di dipendenti, quindi questo comporta in questo momento un carico di lavoro molto importante anche all'interno di un Assessorato che, per svariati motivi, vede diminuite le risorse così come erano concepite fino ad oggi.

Per quanto riguarda le pratiche particolari, sinceramente ne sono a conoscenza e abbiamo già cercato di trovare delle soluzioni per quelle parcellizzazioni che sono estremamente elevate. Si cerca quindi di avere la massima attenzione e di trovare delle soluzioni anche tecniche, alternative al mero inserimento da parte dei CAA.

Ecco, quello che mi sento di dire, al di là del fatto di sottolineare ancora una volta che l'AREA non è lì a far niente, è che l'AREA svolge in questo momento tutta la parte più importante di quello che è il processo di un organismo pagatore. Quello che voglio ribadire è che in questo momento un'aggiunta di costi su questo tipo di ente non è funzionale a quelli che sarebbero i miglioramenti e potrebbe portare a livelli di tempi di erogazione...questo è quanto stimato con gli uffici.

Al di là di questo e al di là del fatto di ribadire la contrarietà alla mozione, mi rendo disponibile fin d'ora a venire in commissione per poter discutere, magari in maniera un po' più tecnica anche, un po' più ampia, anche con...mi prendo l'impegno anche per il Direttore di AREA, perché sicuramente non c'è niente che non si voglia fare. È chiaro che vanno sempre valutati i costi e i rendimenti di un certo tipo di azione e su questo siamo sicuramente pronti a confrontarci.

Presidente - Grazie. Altri? La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Io ho cercato poc'anzi nel mio intervento di ripercorrere il dibattito avuto in quest'aula nell'ultimo quinquennio, dibattito anche serrato con il collega Isabellon che saluto, se magari ci sta ascoltando, ma serrato dal punto di vista politico, Presidente Rollandin, in quest'aula. Io posso capire umanamente le difficoltà dell'Assessore Testolin, lo posso capire. Lo ringrazio anche a titolo personale, a titolo del gruppo se gentilmente vorrà partecipare, illustrare le problematiche, le criticità in commissione, però lei, Presidente Rollandin, ben conosce la struttura e anche le criticità, noi abbiamo un altro ruolo, abbiamo un ruolo di natura politica e sinceramente altri colleghi hanno esplicitato lo sconcerto.

La mail di questa mattina di un Coordinatore ci fa un po' pensare male, Presidente Rollandin, per tanti motivi che lei ben conosce, ben sa, io penso che abbiamo dei ruoli diversi, noi abbiamo un ruolo elettivo, un ruolo politico, un ruolo che deve dare degli indirizzi, ma soprattutto che deve scegliere e fare delle scelte. La nostra iniziativa andava in quella direzione, di posizionamento di scelta, scelta anche ardita, nessuno...Assessore Testolin, non banalizzi, quando io poc'anzi ho esplicitato il concetto dicendo: "può trovare anche una situazione"...io non so se lei in questo momento ha fatto dei paragoni col passato quinquennio a livello di pratiche, ha parlato prima. Se lo faccia fare dal suo Coordinatore, se lo faccia fare e poi ce lo porti in Consiglio. Quante sono le centinaia di pratiche in meno rispetto al passato quinquennio nel suo Assessorato soprattutto per quanto riguarda consorzi di miglioramento fondiari, per quanto riguarda i riordini del miglioramento fondiario, per quanto riguarda i caseifici, per quanto riguarda le cantine, per quanto riguarda e...potrei andare avanti, Ufficio zootecnico, potrei andare avanti. Tutte cose che...non ci sono più risorse nel suo dicastero, non ci sono più pratiche e, oltre a quello, le scelte che questa...che la politica ha fatto ad esempio sui caseifici e sulle cantine di conferire il patrimonio ad una società partecipata. Scusi, quindi non racconti frottole a chi ci ascolta e neanche al suo Assessorato, ai suoi uffici, ai suoi dipendenti, poi se lei pensa che quello che noi stiamo dicendo non è corretto, venga in aula, ci smentisca e dica: "no". "C'erano 5.000 pratiche, ce ne sono 4.900", le assicuro che non è così. Il Presidente Rollandin sa perfettamente che non è così, sa perfettamente che in questo momento, dato che non ci sono risorse nel suo dicastero, il lavoro è inferiore, su questo possiamo essere, penso, d'accordo ed è proprio lì che noi gradiremmo avere una risposta politica. Valutate, valutiamo, noi possiamo portare il nostro apporto se probabilmente...per avere il riconoscimento di organismo pagatore, basta solo esclusivamente il discorso delle unità in più o in meno all'interno del comparto unico, mi sembra che in legge ci sia già questa possibilità, se non mi sbaglio, ci siano le condizioni per...solo questo, noi non abbiamo nessuna bacchetta magica.

Le assicuro, Assessore Testolin, che noi questo dossier lo abbiamo seguito e più volte abbiamo cercato di stimolare...non avendo un ruolo di governo e di esecutivo, abbiamo cercato di stimolare in quest'aula e in III Commissione tale dossier, tali ritardi, tali inefficienze cercando di portare sempre il nostro piccolo e umile contributo. Non banalizzi su certe cose. Faccia attenzione su questo, perché noi non scherziamo, non ci piace scherzare sulla pelle degli utenti, in questo caso dei coltivatori diretti e, se abbiamo presentato quest'iniziativa, l'unico scopo era migliorare i problemi e le criticità che continuiamo a riscontrare. Ecco, noi però, le dico ancora un'ultima...le faccio ancora un'ultima affermazione. Non abbiamo un ruolo né dirigenziale, né da funzionari, né da bancari, abbiamo un ruolo da politici e quindi dobbiamo scegliere e ogni tanto anche decidere.

Président - La parole au Président Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

La discussione sicuramente è stata interessante e aveva però due ordini di problemi: i problemi legati al funzionamento oggi delle norme esistenti, norme non decise a livello regionale, perché questa è la sottolineatura che è la base dell'equivoco. Quando io sento dire a Grosjean della validità del catasto rispetto alle foto aeree, credo che ci sia un equivoco di fondo: il catasto dà i dati che sono a sua disposizione, la foto aerea mette in dubbio che quella particella sia utilizzata tutta come coltivato. Questo è quello...

(interruzione del Consigliere Grosjean, fuori microfono)

...le superfici...

(nuova interruzione del Consigliere Grosjean, fuori microfono)

...certo, ma la superficie perché...questa è la logica con cui lavorano perché sennò non ci sarebbero le foto aeree, guardi, su questo abbiamo fatto delle riunioni specifiche con AGEA, quindi conosco bene questo problema. Per risolvere i problemi delle foto aeree, abbiamo dovuto fare tutta una serie di controdeduzioni per dimostrare che, dove c'erano le piante, il pascolo è possibile lo stesso, quindi conosco bene questo problema e, se le dico che è così, è così. Sul discorso quindi delle situazioni legate al tema che ha portato alcuni equivoci è che il non funzionamento...ad esempio, del fatto che si richiedano tutte le volte i contratti firmati, ha creato dei problemi enormi, ma non c'è possibilità di deroga. Avevamo tentato con i contratti verbali...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...ecco, appunto, si ricorda...questo poi non è più stato validato, ma non perché noi non volevamo, perché purtroppo la norma precisa entrava in funzione in questi termini...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, ma parliamo delle difficoltà, ne abbiamo parlato fino adesso. Il collega ha parlato esattamente di queste difficoltà e oggi vengo subito all'aspetto della mozione, perché queste difficoltà danno l'idea che, se ci fosse l'organo pagatore, questi problemi non ci sarebbero. Scusa, se io faccio tutto l'intervento a dire: "scusate, ci sono le agenzie di controllo che si mettono in moto", quasi che le agenzie di controllo si fossero messe in moto perché qualcuno dell'AREA o di non so dove l'ha messo...non è così, bisogna dichiararlo questo. Come ha già detto l'Assessore, nessuno ha portato dell'AREA gli elenchi giù a Roma. Non è così perché sennò qui dà l'idea che l'AREA attuale stia facendo un lavoro che non è suo, non è così. I contratti, l'abbiamo detto, la tassa di registro, non è certo una facoltà nostra di dire: "modificare la tassa di registro". Tutti questi passaggi quindi purtroppo...io condivido l'amarezza di tanti che devono fare tutte queste procedure, ma non sono derogabili, se ci fosse o da parte dell'Amministrazione...se noi mettessimo scritto: "al di là di AREA, anche ente pagatore" non cambierebbe niente. Di tutto quello che abbiamo detto, salvo quello che ha detto l'Assessore, spostare di 15 giorni i tempi di pagamento, 20 giorni e credo che questo sia importante, ma rispetto a quelli che sono i tempi di pagamento molto marginali. I controlli sono comunque da fare esattamente...i controlli non sono stati decisi da noi, i controlli che devono essere fatti è perché devono essere rendicontati. Allora tutto questo porta a dire che noi su questo, posso dirvi, ci siamo interrogati profondamente. Se ci fossero i minimi dubbi sul fatto che si possano escludere una serie di procedure, l'avremmo già fatto, il problema è che tutto questo rimarrebbe esattamente come prima, con l'unica differenza dei 20 giorni di pagamento. Tenendo conto che noi fin dall'inizio abbiamo continuato ad anticipare, voglio dire che noi abbiamo anticipato per anni le somme agli allevatori, questo magari non si ricorda, e ci sono ancora degli allevatori che non hanno ancora potuto prendere dei soldi del 2010, 2009, 2008.

È vero quello che diceva il collega Nogara: le difficoltà ci sono per lo spezzettamento del nostro parcellare per cui sopra i mille non si può...è un'assurdità, dovrà essere risolto, ma non può essere risolto dall'ente pagatore, deve essere risolto in accordo con l'interpretazione di una norma che sia in deroga. Questo per dire che cosa? Che la presenza dell'ente pagatore nei confronti del soggetto interessato, che è l'allevatore, interessa tutti noi. Quello che avete detto è legittimo, anzi lo sottoscrivo, delle difficoltà, ma il modo di superarle non è mettendo scritto anche ente pagatore, non sarebbe così, quindi il problema non è di trovare le persone in più, ma dove. Si potrebbe anche discutere. Troviamo le persone in più...ma, al di là del fatto che oggi ci siano magari persone che hanno qualche momento libero più di prima, può starci, ma non è lì il tema: il tema è che questo non risolve alla matrice quelle che sono le preoccupazioni di tutti, con un'aggiunta che credo non sia banale: che tutto il passaggio deve andare attraverso gli enti che raccolgono le pratiche e le trasmettono, perché ci sono anche gli enti che sono autorizzati... Allora, su questo dibattito che abbiamo fatto, la considerazione che viene svolta ad oggi è che gli enti sono quelli titolati a raccogliere e trasmettere, sono gli enti titolati, quindi oggi è così. Nella sostanza, quindi, noi non abbiamo difficoltà a presentare, a portare, come faremo, quello che abbiamo detto oggi, in modo tale che sia evidente la ragione per cui oggi non si mette in piedi questo meccanismo, non per non volerlo fare solo per il personale, ma perché il vantaggio, l'unico, sarebbe quello dei 20 giorni di differenza: questa è la realtà, questa è...ha detto così...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, ha detto così...l'ha detto, scusa, ho sentito...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

...allora, ho sentito tutto quello che ha detto...

(nuova interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

...no, io voglio solo evitare che ci siano...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, è inutile che facciamo...voglio solo evitare che ci siano interpretazioni sbagliate di quella che è la richiesta che viene fatta e questo è un errore...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...esattamente, anch'io le ho tutte. Sono...ne ha dette molte di più...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...certo, ma io ho detto qual è il sunto del vantaggio, qual è il vantaggio?

(nuova interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

...è esattamente uguale. Allora, con questa logica noi siamo disponibili al confronto, per vedere come risolvere i problemi sollevati, ma che non sono dipendenti dal discorso dell'ente pagatore.

Presidente - Per il fatto personale però deve aver chiamato la sua persona e quindi ci dica in...no, la dichiarazione di voto l'ha già fatta...allora lei risponda a quello per cui è stato chiamato in causa, prego, esclusivamente su quello.

Chatrian (ALPE) - Sì, esclusivamente per un fatto personale, Presidente Rini. Riascolterò le affermazioni del collega Testolin, diverse dal Presidente della Regione, chiedo al Presidente della III Commissione, quando andremo ad audire l'Assessore Testolin, che sia presente anche il Presidente dato che è lui l'Assessore all'agricoltura.

Presidente - La parola al collega Donzel, per dichiarazione di voto.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Per quanto ci riguarda, noi sosterremo questa mozione fino in fondo e oggi si prende atto di una novità assoluta che serve ad ogni Assessore la sintesi del Presidente della Regione, che riassume l'intervento prima sui trasporti, adesso sull'agricoltura, di fatto sappiamo che abbiamo un Presidente che assomma ormai tutti gli incarichi, li ha assorbiti a sé, vedremo nei prossimi giorni se farà anche l'Assessore all'ambiente e avremo capito che cioè, invece di avere otto Assessori, potremo avere un unico Presidente che fa tutto lui, perché anche le dichiarazioni, insomma, non è che siamo sordi...sono contradditorie e quelle sostenute dall'Assessore... Lei ha cercato di nuovo...siccome noi abbiamo obiettato che in passato si davano ben altre risposte, lei ha abilmente cercato di riportare la discussione nei ranghi, però, nonostante le sue abili, diciamo, conclusioni e sintesi e quant'altro, resta di fatto che la posizione della Giunta regionale in questo momento rispetto a questo tema è sempre più debole, sempre più insostenibile.

Presidente - Nogara per? Lo espliciti collega Nogara. Prego.

Nogara (UVP) - Merci Président.

No, volevo solo chiarire due cose, perché il Presidente ha un po' minimizzato quella che è la funzione di AREA e AGEA, cioè se lei guarda lo schema di come funziona per i giri, AREA in questo momento...

Presidente - Circoscriva però il fatto personale, collega, perché questa è la materia generale...

Nogara (UVP) - ...ma ha detto che avevo detto delle cose...

Presidente - ...se ha interpretato dei suoi pensieri, lei dica i suoi pensieri...

Nogara (UVP) - ...che non erano vere, io le sto spiegando...

Presidente - ...limitatamente ai suoi pensieri...

Nogara (UVP) - ...allora ci sono gli agricoltori che devono andare ai CAA, i CAA mandano tutto ad AGEA, mi ascolti, mandano tutto ad AGEA. Volendo si può andare direttamente anche ad AREA, prima era così. Mandano tutto ad AGEA, AGEA blocca se c'è qualcosa che non va come cartografie e manda solo ad AREA le pratiche che possono andare avanti. AREA per il tramite PSR elabora i dati, rimanda ad AGEA per il pagamento, AGEA dà l'autorizzazione ad AREA. Secondo lei, avere un ente pagatore che teoricamente è qua non dimezza un po' i tempi? Lei poi mi dice: "che per i controlli...", i controlli sono importanti...sa quante pratiche stanno ferme per dei mesi perché sono bloccate ad AGEA per i controlli? Qui ci sono dei ragazzi che sono già stati...hanno già fatto dei corsi per fare proprio questi controlli che adesso non fanno perché è AGEA che li fa. Avremmo dei controlli immediati, perché questi ragazzi conoscono il territorio e tutto. Ecco, è questo che volevo dirle. Forse avere AREA è aiutare, andare un po' incontro a quello che è il mondo agricolo, poi probabilmente in qualcosa mi sbaglierò, non lo so, però è solo per accorciare un po' i tempi della burocrazia, è solo questo che io intendevo. Grazie.

Presidente - Possiamo procedere alla votazione? Non ci sono altri iscritti a parlare? Procediamo alla votazione. La votazione è aperta. Chiudiamo la votazione.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 16

Contrari: 17

Il Consiglio non approva.

Passiamo ora al punto 39 all'ordine del giorno.