Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 486 del 12 marzo 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 486/XIV - Reiezione di mozione: "Istituzione di un tavolo operativo per la stesura del piano regionale trasporti".

Presidente - Riprendiamo i lavori, siamo al punto 37 all'ordine del giorno.

Ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz per l'illustrazione, ne ha la facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Perché questa mozione? Qualcuno potrebbe dire: "abbiamo appena approvato nello scorso Consiglio una mozione sulla ferrovia, che differenza potrà mai esserci con questa?". Beh, quando vi siete approvati la volta scorsa la vostra risoluzione: quella che lodava l'azione dei vostri Parlamentari, della vostra Giunta e che di converso criticava Trenitalia e lo Stato centralista, eravate sull'onda dell'euforia per aver scampato la sospensione di metà delle corse da parte di Trenitalia. Come già era successo per i fantomatici 521 milioni di euro, il simpatico Assessore Marguerettaz attribuì il merito di questa sospensione a lui medesimo e ai suoi efficientissimi uffici e collaboratori, tanto da lodarli in diretta televisiva. Pareva l'Assessore Marguerettaz l'emulo del Senatore Zeller del SVP, ve lo ricordate quello che dichiarò di aver stressato ininterrottamente per un mese i Ministri Delrio, Franceschini e il Ragioniere generale dello Stato sfiancandoli al punto tale che, pur di toglierselo dai piedi, alla fine fecero in modo di far passare un emendamento che concedeva alla Provincia di Bolzano una serie di importantissimi benefici fiscali e di competenze (un po' come i nostri Parlamentari d'altronde)? Dicevo, lo scampato pericolo di sospensione delle corse veniva presentato dall'Assessore come il risultato di un lavoro di alta diplomazia, un successo calcolato per intenderci, ma a rompere le uova nel paniere era poi intervenuta una nota di Trenitalia, che smorzava gli entusiasmi e preannunciava sfaceli se la Regione, o chi per lei, non avesse trovato in tempi rapidissimi i 70 milioni dovuti per la gestione della tratta: 23 milioni l'anno dal 2011 al 2013.

Nei giorni successivi alla nota di Trenitalia veniva poi approvata una disposizione inserita nel cosiddetto "salva-Roma", il decreto n. 16 del 6 marzo 2014, che, secondo me, è una vera e propria doccia gelata per la nostra Regione: infatti, da una parte, conferma il trasferimento dal Ministero delle finanze a Trenitalia di 23 milioni di euro, attenzione, perché il finanziamento riguarda, almeno a leggere il dispositivo, solo il 2013; dall'altra, mette fine al balletto del come e del quando - balletto di cui è esperto il nostro Assessore - scrivendo nero su bianco che "lo Stato concorre...", dice proprio: "concorre al pagamento dei costi..." di gestione di conduzione della tratta valdostana per i primi sette mesi del 2014 fino al 31 luglio. Aggiunge - poi, Assessore, ha tutto il tempo per replicare e per fare poi le sue considerazioni - al comma 2 che se entro tale data non si sarà perfezionato il trasferimento delle funzioni da Trenitalia alla Regione Valle d'Aosta, Trenitalia è autorizzata a ridurre il servizio "garantendo l'effettuazione dei servizi minimi essenziali".

In buona sostanza, il gestore sarà autorizzato a tagliare all'osso i convogli e chi si è visto si è visto. Si tratta di una vera e propria accelerazione normativa che stronca ogni intendimento dilatorio da parte della Regione, che individua una deadline, il 31 luglio appunto, oltre la quale non sarà più possibile andare...quanto meno a situazione immutata. La norma nazionale stoppa ogni tentazione tattica e ci obbliga a concentrarci sul passaggio di funzioni: il cosiddetto "trasferimento delle competenze" dallo Stato alla Regione, passaggio che comporta tutta una serie di adempimenti che non possono sicuramente essere presi sotto gamba: ad esempio, dovranno essere concordate le modalità di trasferimento del personale, delle dotazioni, ma soprattutto la Regione dovrà reperire il denaro necessario, da agosto in poi, per far funzionare la tratta. Per fortuna che almeno i 9,6 milioni di euro per la seconda parte del 2014 e i 23 per il 2015 dovrebbero essere esclusi dal Patto di stabilità e dico dovrebbero, perché la cosa ha già sollevato non poche perplessità e proteste da parte di alcuni Parlamentari, che non si capacitano - ovviamente non Parlamentari valdostani - del perché di quest'esclusione dal vincolo del Patto di stabilità debba valere solo per la Valle d'Aosta e non anche per le altre Regioni. Resta comunque nel limbo la questione di chi pagherà i milioni di differenza tra i pretesi 70 da parte di Trenitalia e i 23 stanziati dallo Stato, ma questo per il momento potrebbe essere considerato un problema secondario vista l'urgenza di predisporre il piano di trasferimento delle funzioni e delle competenze e il 31 luglio, come sappiamo, è dopodomani.

Come vedete, cari colleghi, la proposta di risoluzione che presentammo l'altra volta non era poi così campata in aria. Quando discutemmo della possibilità che la Regione mettesse dei soldi sul tavolo del negoziato a titolo di garanzia - per il futuro naturalmente parlavamo già allora del periodo dal 2014 in poi - con l'intenzione di mantenere aperto uno spiraglio, un dialogo per dare un segnale di buona volontà a Trenitalia e allo scopo soprattutto di sventare il preannunciato taglio delle corse, forse non avevamo tutti i torti. Non sappiamo se questo segnale di disponibilità da parte nostra avrebbe cambiato il decorso di questa norma, chissà se una manifesta disponibilità a fare la nostra parte allora avrebbe stoppato, quanto meno rallentato la messa in legge della parola fine: fine dell'eterno dissidio tra Regione, Stato e Trenitalia e soprattutto fine della pietosa melina su chi paga che cosa e, soprattutto, quando e, nel momento in cui interviene una norma a chiudere un negoziato, una controversia, cari colleghi, è ormai tardi. Qualcuno dovrebbe cominciare ad interrogarsi sulla capacità di concertazione e di persuasione dei cosiddetti "negoziatori".

Oggi la seconda parte della nostra mozione, quella che prevede appunto di mettere sul tavolo a titolo di garanzia delle risorse a partire dal 2014, appare quasi superflua vista la formulazione della legge che impone alla Regione autonoma Valle d'Aosta di prendersi carico degli oneri di gestione dal 31 luglio prossimo, ma ci serve per aprire un serio ragionamento su un problema che avete colpevolmente sottovalutato: quello appunto della presa in carico della tratta ferroviaria e di tutto ciò che ne consegue.

Il primo punto della mozione invece si propone di coalizzare intorno al tema più complessivo dei trasporti soggetti portatori di interesse, oltre ai gestori e agli attuali proprietari della linea, oltre allo Stato, al Consiglio regionale e al CPEL, i sindacati, le associazioni dei consumatori, le associazioni dei pendolari, ma anche una rappresentanza della Regione Piemonte, Regione con cui sarebbe miope non raccordarsi. Coalizzarli intorno ad un tavolo allo scopo di perfezionare le modalità di passaggio delle funzioni, che non saranno asintomatiche, cari colleghi, ed implementare un piano regionale dei trasporti, perché non si può più ragionare a comparti stagni, infatti la ferrovia non può prescindere dai trasporti pubblici su gomma, non si può non ricomprendere nel ragionamento l'aeroporto sia che si intenda mantenerlo, sia che si intenda smantellarlo direzionando su Caselle i passeggeri, è inammissibile che non vi sia, ad esempio, un collegamento pubblico tra la Valle d'Aosta e l'aeroporto di Caselle.

Ci sembra utile fare notare ai colleghi in aula che la mozione che presentiamo oggi non si limita a considerare i soli interessi dei nostri concittadini, quello della messa in pericolo dei nostri interessi è un refrain che lei, Assessore Marguerettaz, tira fuori ogni volta che vuole interpretare la parte del gladiatore, del super eroe in lotta contro i nemici romani, ma si propone di guardare oltre i nostri cortili. Spiega la nostra mozione, o quanto meno cerca di spiegare, che il problema della ferrovia non riguarda solo i valdostani, un po' come il servizio postale o ogni altro servizio universale, ma è un problema che riguarda il sistema paese, come si dice oggi. Collegamenti monchi tra le regioni e tra le regioni e gli Stati confinanti hanno ricadute negative sull'economia dell'intero Paese, minano la coesione sociale e, oserei dire, anche l'unità nazionale, forse lo hanno capito di più a Roma.

I nostri legislatori - non so se lo avete colto - inseriscono il collegamento funzionale tra la Regione Piemonte e Valle d'Aosta nello stesso comma (il secondo dell'articolo 18 della legge 69 del 2013), in cui si parla di completamento delle infrastrutture di rilevanza strategica nazionale in corso di realizzazione e di potenziamento dei nodi dello standard di intera operabilità dei corridoi europei. Dicono proprio: "corridoi europei", parlano della linea ferroviaria Piemonte-Valle d'Aosta come di un'infrastruttura di rilevanza strategica nazionale e lei, Assessore, voi colleghi della maggioranza cosa fate? Scrivete nella vostra risoluzione dell'altra volta che il problema principale è che Trenitalia e lo Stato non ci capiscono! Provate a leggere gli interventi stenografici dei nostri Parlamentari, non troverete un riferimento all'interesse nazionale o alla rilevanza strategica del collegamento ferroviario, tutto si riduce ai 23 milioni per il 2013 e ai fantomatici 521 milioni stanziati per l'ammodernamento della tratta: quelli da prima apparsi, poi scomparsi, poi di nuovo riapparsi sotto altra forma. Non voglio in questa fase aprire un dibattito parallelo sui 521 milioni, ci sarà modo più avanti di parlarne.

Voglio dirvi però, Assessore, Presidente e colleghi della maggioranza, che questa storia del refuso, dei soldi che ci sono e non ci sono è davvero grottesca, i 521 milioni di euro sono in bilancio. È vero, sono assegnati a RFI, è scritto nella famosa tabella E della finanziaria 2014, ma sono assegnati, caro Presidente, con il mandato di utilizzarli per l'ammodernamento del collegamento ferroviario tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. Oltre a dirlo il disegno di legge di stabilità nella versione iniziale depositata al Senato, oltre i numerosi riferimenti normativi che citano il collegamento ferroviario come intervento finanziabile, mi riferisco, ad esempio, all'articolo 18 del decreto-legge 69 del 2013, esiste anche un ordine del giorno dei Parlamentari piemontesi che impegna il Governo a ripartire i 521 milioni in parti uguali tra Valle d'Aosta e Piemonte. Sicuramente ne siete a conoscenza, ma questa è un'altra questione di cui parleremo dopo. Grazie.

Presidente - Grazie.

È aperta la discussione generale. Qualche collega intende prendere la parola? Non vi sono richieste di intervento? Nessuno vuole intervenire? Se non vi sono richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale. La discussione generale chiusa. Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha la facoltà.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Cercherò di portare un po' di chiarimenti rispetto ad una serie di affermazioni che, sono tutte legittime, ma non so se sono a disposizione tutti gli elementi per fare delle valutazioni. Rispetto a questa risoluzione, partiamo dalla precedente seduta del nostro Consiglio regionale. Ora, la nota di Trenitalia è una nota assolutamente ininfluente rispetto ai processi decisionali e la nota di Trenitalia del 27 febbraio, sono quattro righe, posso leggerla tranquillamente, dice: "Gentile Assessore - rispondendo ovviamente a delle nostre istanze - con riferimento all'oggetto, preso atto dell'impegno del Ministero dei trasporti, che ha confermato la necessità di chiarire definitivamente la questione contrattuale e, in attesa degli esiti dell'incontro tecnico definitivo richiesto anche dalla Regione Valle d'Aosta, il provvedimento viene sospeso e sarà pertanto assicurato il mantenimento degli attuali servizi.". L'intervento del Ministero è chiarissimo, è un intervento dove il Direttore generale del Ministero delle infrastrutture scrive a Trenitalia e, in buona sostanza, dice esattamente quello che abbiamo detto nella risoluzione: "Trenitalia, come puoi prendere la decisione di sospendere il servizio stante la legge di stabilità che pone entro il 30 giugno il raggiungimento dell'intesa e preso atto del decreto-legge 151, precedente "salva-Roma", dove si dice che ci sono 23 milioni per il 2013, quindi lo Stato si fa carico di tutte le spese del 2013? Ecco, un ragionamento assolutamente super logico.

Rispetto al passato Consiglio regionale, abbiamo un nuovo decreto-legge. Ora, non so se il collega Guichardaz ha avuto modo di leggerlo bene, ma nel decreto-legge n. 16 del 6 marzo non si parla più del 2013, si parla del 2014, non si parla più dei 23 milioni. Magari poi glielo do, magari lei ha una versione vecchia o non l'ha letto bene, ma per il 2014 si dice che viene pagato il servizio fino al 31 luglio 2014. Allora, abbiamo in sequenza, un decreto-legge, il 151, che dice lo Stato paga tutto il 2013, poi questo decreto-legge decade, ma rimane il fatto che lo Stato paga il 2013, dopodiché ne fanno un altro e dicono: "paghiamo fino al 31 luglio" e quindi stanzia non 23 milioni, ma 13 milioni e 400 mila euro. Prendiamo la registrazione, hanno detto così. Si parla di 23 milioni del 2013, quindi cosa vuol dire che quegli oneri sono a carico dello Stato.

Ora, facciamo un passo indietro, ma solo per dare una logica alla nostra discussione, perché, in caso contrario, noi non ci capiamo. Il trasferimento delle competenze statali in materie di ferrovie risale al decreto Bassanini del 2000. In tutte le regioni italiane il comparto ferroviario passò dallo Stato alle Regioni, ma passarono anche i soldi, cioè in allora, nel 2000, trasferirono le competenze ferroviarie alle Regioni e di pari passo trasferirono anche le risorse, quindi quello che lo Stato spendeva con Trenitalia, dallo Stato venne trasferito alle Regioni: ecco perché da noi non ci fu il trasferimento delle risorse, ma non ci fu il trasferimento delle competenze ed ecco perché in questo quadro il trasferimento delle competenze alla Regione autonoma Valle d'Aosta è condizionato ad una norma di attuazione, una norma di attuazione dove vengono definite puntualmente le attività da effettuare. Non è un capriccio, dappertutto tutti gli studi che abbiamo, gli accordi di programma, gli studi fatti d'intesa con il Ministero dell'economia, con il Ministero dei trasporti, con RFI danno evidenza del fatto che la nostra linea ferroviaria ha bisogno di interventi importanti e quindi condizionano il trasferimento delle competenze ad una serie di passaggi ed è quello che noi stiamo facendo. Avremo modo magari di parlarne ed io sono disponibile anche a venire in commissione a descrivere puntualmente tutte le attività fatte.

Noi dall'inizio del 2011 chiediamo in modo formale sui tavoli di lavoro che venga fatto questo percorso e posso citarvi una lettera del 27 febbraio, anche questa scritta dal Direttore generale del Ministero delle infrastrutture, che evidenzia, come: "già a partire dalla prima riunione istruttoria del mese di settembre 2011 con i rappresentanti di codeste Amministrazioni in indirizzo sono emerse alcune criticità che sono state oggetto di approfondite discussioni nel corso dei successivi incontri e che non hanno, tuttavia, trovato soluzione causando un rallentamento". Prosegue poi, ma la frase che le voglio sottolineare, dove c'erano quegli impegni è questa: "a fronte di tale previsione, i rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze hanno, tuttavia, sempre confermato l'assenza della necessaria copertura finanziaria", lo scrive il 27 febbraio...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...di quest'anno, il 2014. Se questi 521 milioni ci fossero, bisognerebbe chiedere ai rappresentanti del Ministero dell'economia se hanno letto bene il bilancio, perché dei due l'una: se voi dite che i 521 milioni ci sono e noi abbiamo il Ministero dell'economia che ci dice che, per i lavori che noi chiediamo che vengano effettuati sulla tratta, non c'è copertura finanziaria, rimaniamo, come dite voi - con un termine che usate sovente -, basiti. Allora, queste sono le documentazioni, dopodiché credo che abbiano...come dire? Ho sentito le dichiarazioni dell'amico Raimondo, che dice: "ah, ma qua sono lettere", allora, per evitare di fare solo lettere, noi dal precedente Consiglio abbiamo già fatto due riunioni a Roma.

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

Adesso non mi ricordo se Cognetta o Ferrero hanno chiesto la corrispondenza, daremo un elenco molto dettagliato di tutta la corrispondenza e si accorgeranno che l'attività è stata un'attività assidua. Allora, una riunione è stata effettuata venerdì 7 marzo e l'altra è stata effettuata ieri, sono due riunioni che hanno due ordini del giorno differenti. La riunione di venerdì, anche questa coordinata dal Ministero delle infrastrutture per il trasferimento delle competenze, per la norma di attuazione; l'altra riunione, effettuata ieri, per dare corso al percorso e all'intesa del comma 515 dell'articolo 1 della legge di stabilità. Credo quindi che, rispetto alle attività e all'impegno, questa mozione, come ha giustamente detto Guichardaz, sia superflua, perché quest'attività è un'attività che, dal punto di vista finanziario, è già molto chiara e, dal punto di vista delle attività e delle riunioni, la situazione è assolutamente in corso.

Dopodiché, non riteniamo di condividere questa mozione così come è formulata, anche perché giustamente era priva di tutta una serie di informazioni che spero di avervi dato. Sono assolutamente disponibile all'interno della commissione preposta di venire a portare tutti gli elementi, di acquisire tutte i possibili contributi.

Per quel che è del metodo di lavoro, l'incontro con i sindacati, con le associazioni dei consumatori, con le associazioni dei pendolari continuerà esattamente come è andato in questi anni, cioè a...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...cos'ha detto? Li ho intortati? Ha detto che li ho intortati? Ho capito male...io non intorto nessuno, cerco di mettere in condivisione quelli che sono gli elementi che abbiamo. Torno a dire che quest'intesa è un'intesa molto importante, ho avuto modo di dirlo e i dirigenti hanno avuto modo di dirlo anche a Roma. Noi abbiamo fatto uno studio di fattibilità, che è stato commissionato, che è uno studio, che porta il timbro del Ministero delle infrastrutture, del Ministero dell'economia, della Regione Valle d'Aosta. Può darsi che questo studio sia datato, ormai ha sette, otto anni, può darsi che vada rifatto, ma dobbiamo partire non da valutazioni che possiamo, con tutta la buona volontà, fare intorno al tavolo. Bisognerà che qualcuno, che è esperto del settore, ci dia delle indicazioni. Nello studio erano state date delle indicazioni precise, era stata fatta una cronologia dal punto di vista delle priorità degli interventi da fare. Se dobbiamo fare un lavoro serio, dobbiamo partire da una nuova mise à jour di questo studio e, ovviamente, pretendere non che vengano fatti tutti i lavori entro luglio, perché sarebbe assolutamente poco credibile, ma che ci sia un impegno formale affinché vengano fatte tutta una serie di attività sia sulla rete, sia sul materiale rotabile, perché è l'unico modo per poter immaginare di gestire correttamente una tratta ferroviaria. Quindi l'attività fatta dal Governo, in particolare, credo che l'attività dei Parlamentari, ma soprattutto del Presidente della Regione, sia stata molto efficace.

Presidente - Grazie. Qualcuno che vuole replicare? Ha chiesto la parola il collega Guichardaz, ne ha la facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Assessore, grazie per la lezioncina, ma attesta e dimostra che lei ascolta solo sé stesso. Siccome io ho l'abitudine di scrivermi gli interventi e ho l'abitudine di studiare e lei invece ha l'abitudine, probabilmente, mentre gli altri parlano, di baloccarsi con il telefonino, di giocherellare o di parlare con i suoi vicini, evidentemente non ha ascoltato quello che ho detto. Ho fatto riferimento esattamente alla norma che lei poi ha raccontato, urbi et orbi, come se fosse la novità delle novità. È tutto registrato, ma siccome è scritto qua, non sto...se vuole, glielo rileggo, ma non ho problemi a dire che conferma il trasferimento dal Ministero delle finanze a Trenitalia di 23 milioni di euro, che è quello che ha letto lei. Attenzione, perché lo stanziamento riguarda solo il 2013, dall'altra dice che lo Stato concorre al pagamento dei costi di gestione di conduzione della tratta valdostana per i primi sette mesi del 2014, fino al 31 luglio. Forse non l'ho risvegliata dalla sua indormia, perché non ho detto 13,4 milioni di euro, ma, siccome successivamente ho detto che la Valle d'Aosta avrebbe dovuto concorrere al pagamento dei rimanenti cinque mesi con 9,6 milioni di euro, lei, che è un commercialista, basta che si faccia il calcolo e la differenza e ne deriva che, anche se non ho citato i 13,4 milioni di euro per una questione, diciamo, di non mettere troppi dati sul tavolo, la prossima volta le metterò poi i dati sul tavolo, in modo tale da farle capire esattamente che cosa ho detto.

La prossima volta però anche lei abbia la compiacenza di ascoltare un po' di più, così poi non si fa il figurone di riprendere gli altri come se non avessero studiato, perché questa parte l'ho studiata. Lei cita la legge, io ho anche i lavori preparatori, sicuramente lei si è andato a leggere tutta la parte preparatoria in cui viene evidenziato il dibattito relativamente a quell'aspetto e da lì poi emana l'articolo che lei ha citato e nell'articolo che lei ha citato, caro Assessore, si dice esattamente che se entro il 31 luglio - poi io non lo so se lei è così bravo, se è così simpatico...magari porta giù qualche fontina e riusciamo a dilazionare ulteriormente i termini... - voi non completate il passaggio di competenze, Trenitalia è autorizzato - e lo dice l'articolo - a ridurre i servizi e a corrispondere solo i cosiddetti "servizi essenziali", cioè a ritornare alla situazione che lei ha un po' sdrammatizzato con quella letterina che ci ha letto, non ha però letto le repliche che poi Trenitalia ha fatto subito dopo, dicendo: "no, non è una sospensione così, perché siete stati simpatici, è una sospensione in attesa di sapere che cosa avverrà a livello di tavolo di confronto", ma in ogni caso Trenitalia ha detto: "se noi non riceviamo il dovuto, il servizio verrà sospeso", tant'è che quest'indicazione è specificata nero su bianco sulla norma, cioè c'è scritto che se entro il 31 luglio non ci sarà stato il passaggio di competenza, Trenitalia è autorizzata a ridurre i servizi, è scritto in legge.

Permane il problema, lei evidentemente non ha ascoltato, perché una risposta non l'ha data, della rimanenza tra i 70 milioni e i 23 milioni stanziati, quella rimanenza...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...ha ascoltato? No, quella rimanenza lì evidentemente...o lei ci dice dove verranno reperiti quei 46 milioni di differenza...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, non lo deve dire lo Stato, perché lo Stato ha fatto una norma e la norma prevede 2011-2013 lo stanziamento di 23 milioni, poi, come le dicevo, probabilmente, questo è un aspetto che può passare in secondo ordine, perché se dal 31 di luglio assumiamo noi le competenze sulla tratta, probabilmente rimarrà poi un debito non dico insolvente, ma un debito che dovrà essere poi saldato con il tempo.

Sulla questione delle riunioni che lei ha fatto con...o che hanno fatto i suoi funzionari, beh, siamo contenti che spendiate i soldi dei cittadini per andare a fare delle utili riunioni, evidentemente fino ad ora questi soldi li avete spesi per farvi così...dire che invece non avete ragione.

Riguardo ai 521 milioni di euro, l'ho anche detto, nella tabella E della legge di stabilità della finanziaria...e questo a dimostrazione che i documenti ci sono...quindi li estrapolo, poi magari non sappiamo leggerli come lei, siccome lei è avvezzo a leggere i documenti...somme assegnate a RFI per il miglioramento della rete ferroviaria, se lei si fa il calcolo, sono 521 milioni. È vero che sono indifferenziati e che modificano...scusate, poi ve la ridete poi dopo, magari mentre vi mangiate un panino nella pausa pranzo...adesso questi 521 milioni è vero che sono indifferenziati, non c'è scritto che sono per l'ammodernamento della tratta, però, lei mi spieghi, Assessore, per quale motivo i Parlamentari del Piemonte si sono, diciamo, presi la briga di fare un ordine del giorno in cui dicevano: "il disegno di legge di stabilità nella versione iniziale depositata al Senato prevedeva la tabella E, lo stanziamento delle risorse per il 2014-2015-2016 nella misura di 150 milioni per il 2014, 301 per il 2015 e 70 milioni per il 2016, relative all'articolo 18, comma 2.5, del decreto-legge 69 del 2013, ossia per il collegamento ferroviario funzionale tra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta, assegnando le somme alla sola Regione Valle d'Aosta. La destinazione di tali risorse, erroneamente indicate solo per la Regione Valle d'Aosta, è stata oggetto di modifiche in Senato - lo sappiamo anche noi, perché, voglio dire, abbiamo l'umiltà di leggere gli atti - che, tuttavia, invece di approdare alla correzione auspicata dalle parti interessate, con l'assegnazione delle somme alle Regioni Piemonte e Valle d'Aosta, si è risolta con una modificazione che ha riconosciuto gli importi originariamente previsti per il collegamento ferroviario funzionale tra le Regione Piemonte e Valle d'Aosta ed RFI per generici e non meglio specificati interventi di miglioramento della rete ferroviaria. Pertanto impegna il Governo a destinare come previsto dall'articolo 18, comma 2, punto 5 del decreto-legge 69 del 2013 - che è quello che ho citato, in cui vengono indicate le opere di rilevanza strategica - le somme inserite nella tabella E, esclusivamente per il collegamento ferroviario funzionale tra la Regione Piemonte e Valle d'Aosta, ripartendo le somme al 50 percento tra le due Regioni", i 521 milioni. Questo è un ordine del giorno firmato da Fregolent, Bonomo, Biondelli, Patriarca, Rossomando e Bonaccorsi; non vedo la firma dei nostri esimi Parlamentari.

Se voi vi leggete i resoconti di quello che scrivono i nostri esimi Parlamentari, viene un po' l'imbarazzo, perché dicono, diciamo, delle ovvietà, ma non è che il Deputato Marguerettaz...insomma, cosa dice il Deputato? "Sulla ferrovia rimane aperta anche la questione dei 521 milioni di euro nel triennio dati in un primo tempo dal Senato alla Regione Valle d'Aosta per il collegamento ferroviario con il Piemonte. Adesso siamo ancora in attesa di chiarezza, perché la voce è cambiata, noi speriamo - perché qua si spera, i colleghi piemontesi fanno gli ordini del giorno che impegnano il Governo, invece l'Onorevole Rudy Marguerettaz spera nella provvidenza, evidentemente si affida di più alla provvidenza che non alla pressione diplomatica o che non ai percorsi, diciamo, quelli Parlamentari - che questi soldi dati ad oggi a RFI vengano comunque investiti su questa tratta, che davvero merita un investimento". Questo è quanto, a confronto dell'ordine del giorno, invece, dei colleghi piemontesi, che evidentemente hanno dei dati, o hanno delle strategie che sono leggermente diverse dalle nostre.

Allora qua il problema è un problema del cercare di difendere le nostre possibilità. Io non dico che questa destinazione che è stata non modificata, ma è stata estesa, è stata diluita nella tabella E non sia una destinazione che poi non andrà tutta nell'ammodernamento della tratta ferroviaria, ma perché dobbiamo rassegnarci all'idea che questo sia un refuso? Dobbiamo rassegnarci all'idea che questi soldi non sono destinati alla nostra tratta? Perché? Perché i nostri Parlamentari non si attivano, non si alzano dalla poltrona e non presentano degli ordini del giorno, eventualmente anche unitariamente con gli altri Parlamentari, che hanno come noi interessi affinché questo denaro venga riversato su questo capitolo...non si attivano affinché questa cosa venga chiarita? Questo non riesco a spiegarmelo, non riesco a spiegarmi perché su un tema come questo lei fa dei distinguo, fa delle differenze.

Lei poi dice: "siccome lei ha detto che è superflua la mozione, è per questo motivo che noi...", non ho detto che è superflua...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...lei dormiva di nuovo o probabilmente chiacchierava con il vicino...ho detto che parrebbe superflua, ma che...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...a lei è parsa superflua, allora non attribuisca agli altri...eventualmente si prenda la matitina e si segni esattamente quello che dicono gli altri, perché io non ho detto che è superflua, ho detto: parrebbe superflua alla luce di ciò che è avvenuto dopo, perché, successivamente al Consiglio...perché lei sa che la questione è stata discussa in Consiglio dei ministri il 28 di febbraio, è stata portata il 6 di marzo dal relatore discussa in Parlamento e approvata il 6 di marzo, quindi i tempi sono quelli, sono successivi. È stata discussa in Consiglio dei ministri il 28 di febbraio ed è stata approvata il 6 di marzo con...no? È stata discussa alla Camera dei deputati e presentata il 6 marzo del 2014, allora "conversione in legge del decreto presentato il 6 marzo 2014...", vengono le varie spiegazioni, articolo 17, il comma 1 dispone il pagamento di 13,4 milioni di euro. Probabilmente allora sono io che non so leggere i testi, dopodiché viene esposto il testo dell'articolo 17 il giorno 6 di marzo...sì, faccia così, continui così a fare con la testa...qua c'è esattamente una discussione sul cosiddetto "salva-Roma", che dovrà essere, evidentemente, convertito in legge in Parlamento, lei ci insegna, perché è un giurista di primo pelo, che dovrà essere convertito, ma è stato presentato il 6 di marzo ed è stato discusso dopo il nostro Consiglio regionale dell'altra volta. Il testo è stato costruito ed è stato emesso dal Consiglio dei ministri due giorni dopo il nostro Consiglio regionale, è per quello che io dicevo: non è detto - sono stato possibilista - che un'eventuale intesa anche su...o un'eventuale garanzia su delle disponibilità che la Valle d'Aosta avrebbe potuto inserire attraverso la mozione che vi avevamo presentato noi, la risoluzione che avevamo presentato, magari avrebbero potuto dilazionare i termini, perché, come lei dice, il termine del 31 luglio è un termine piuttosto...diciamo che è difficile che si possa realizzare un passaggio nelle sua completezza al 31 luglio.

Siccome la legge è tassativa, se non si riesce a farla modificare, Trenitalia io non credo che aspetterà il 31 luglio dell'anno successivo, o che continuerà ad aspettare le letterine da parte del Ministero delle infrastrutture, o chissà che cosa per tardare, eventualmente, la sospensione delle corse, perché come le ho letto prima: "qualora l'intesa tra lo Stato e la Regione...non sia raggiunta entro il 30 giugno 2014, e comunque il trasferimento delle funzioni non sia completato entro il 31 luglio 2014, al fine di non aggravare la posizione debitoria nei confronti del gestore del servizio ferroviario, lo stesso provvede alla riduzione del servizio, garantendo l'effettuazione dei servizi minimi essenziali", questo è scritto sulla norma presentata il 6 di marzo alla Camera dei Deputati e trasformata in decreto.

Presidente - La parola alla Consigliera Chantal Certan, ne ha la facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Dei 521 milioni c'è un'altra mozione dopo, ne parlerò quindi successivamente. Capisco che il triangolo, o il quadrilatero da gestire sia difficile e che le relazioni da tenere tra Stato, Trenitalia, quando poi nello Stato ci sono due Ministeri che in qualche modo interagiscono...capisco che sia difficile. Il compito però di tessere la tela o, meglio, di tenere le relazioni e di dare una dignità alla nostra rete ferroviaria, in questo caso oneri ed onori ce l'ha, ce l'avete voi, ce l'avete avuta voi e la maggioranza deve...dovrebbe in questo, avrebbe dovuto e dovrebbe attivarsi. Lei oggi parla di incontri assidui, però mi sembra di poter dire che in questi quattro anni si sia dormito sull'applicazione delle norme di attuazione, perché, di fatto, c'è stato un passaggio di pallone da uno all'altro, si è giocato a rimpiattino e alla fine adesso siamo tutti a condividere che la nostra rete ferroviaria fa veramente pietà. In questi quattro anni probabilmente si dovevano fare degli altri passaggi, non sono stati fatti ed è questo che noi continuiamo a ripetere, così come, è questo che continuiamo a ripetere, è necessario anche per noi Consiglieri, per poter avere un quadro generale per poter discutere in modo opportuno, avere tutte le informazioni.

Quando al mese di novembre abbiamo votato tutti insieme, maggioranza e minoranza, una mozione che impegnava sia il Governo che i Parlamentari ad attivarsi, penso che sapessimo tutti quello che voleva dire e penso che fosse quasi evidente e chiaro che volesse dire: "l'Assessore verrà a riferire alla commissione competente quanto è stato fatto prima della legge di stabilità". Nulla di questo è successo, cioè si è approvata una risoluzione, che, tra le altre cose, avevate voluto modificare in parte e noi avevamo accettato proprio per cercare questa...in qualche modo una sintonia per poter dare uno scossone a questa situazione stagnante e alla fine la legge di stabilità è stata approvata, ma nulla è stato riferito in commissione. È questo che noi spesso, come gruppi di minoranza, continuiamo in qualche modo a ripeterle, Assessore! È necessario probabilmente anche per avere un quadro generale sapere, per esempio, quali...oggi lei ci dice abbiamo avuto due incontri con il Ministero delle infrastrutture per le norme di attuazione, ieri per un percorso e un'intesa sull'articolo...bene, okay, questo dà già un quadro della situazione e per noi è anche più facile capire e forse poi seguire le cose senza magari far perdere tempo a nessuno.

Tra le altre cose, proprio perché a me non piace continuare a parlare di cose che non conosco, quindi ho visto che lei fa ripetutamente dei riferimenti nelle sue lettere a Trenitalia ad una lettera che il Presidente della Regione avrebbe scritto ad agosto. Ho richiesto questa lettera proprio per capire di cosa si parlasse e lì, ad esempio, la situazione del 2011-2012 viene fuori chiara e si capisce. Leggendo questa lettera cioè si capisce a che cosa si faceva riferimento, la replica alla proposta regionale del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, nota..."ha negato la possibilità di portare in detrazione dalle spese soggette al Patto di stabilità interno le spese per il servizio ferroviario, atteso che le spese non risultano ancora a carico della Regione". È chiaro quindi che quello è un nodo che se però noi non lo sappiamo, nessuno ci dice e nessuno viene a riferirlo in commissione, non è che possiamo essere degli indovini, okay? È questo che noi chiediamo: la collaborazione, perché magari...e, quando chiediamo un tavolo, adesso con questa mozione, operativo e che in qualche modo dia la possibilità a tutti di partecipare è proprio in questo senso di collaborazione e in qualche modo di riuscire ad uscire da questa situazione, che è grave, è gravissima e la responsabilità non può ricadere su di noi che non siamo mai stati coinvolti.

Rimane poi in ultimo, e questo è il punto 2...ed è per questo che noi invitiamo veramente tutto il Governo a rivedere un attimo questa mozione. Possono poi essere le premesse che non piacciono, ma l'impegno è assolutamente fattibile, è un impegno interessante proprio nel senso della collaborazione. Trenitalia non ha detto che con la risoluzione dello scorso Consiglio era tutto risolto, anzi il giorno dopo è arrivata l'altra tegola: "si sospende fino a...", però dopo i servizi minimi verranno attivati, quindi ecco dov'è il ritardo. Probabilmente si è perso tempo prima, adesso bisogna correre. Bene, noi non siamo certo qui a dire: "metteremo il bastone tra le ruote adesso, in questa corsa finale per riuscire ad ottenere i finanziamenti e riuscire ad arrivare a capo di qualcosa per la Valle d'Aosta". Adesso però facciamolo, facciamolo di corsa e facciamolo insieme anche, perché il tempo perso ormai è perso, però si può rimediare magari per il futuro, poi lo so che a lei non piace l'idea del tempo perso, allora diciamo il tempo speso in malo modo o malamente. Grazie.

Si dà atto che alle ore 9,55 assume la presidenza il Presidente Emily Rini.

Rini (Presidente) - La parola adesso al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.

Anche noi volevamo sostenere questa mozione, ricordando appunto all'Assessore Marguerettaz quanto è accaduto nel passato Consiglio rispetto alle forze sindacali che sono intervenute per sostenere e per, diciamo così, renderci partecipi della loro preoccupazione rispetto a ciò che stava avvenendo, al taglio profondo che era stato chiesto da Trenitalia e in quel caso mi sono reso conto che le forze sindacali, diciamo così, spingevano affinché tutti quanti facessimo una risoluzione condivisa. In effetti, noi non eravamo d'accordo con quanto espresso dall'Assessore, ma poi ho visto che invece le forze sindacali erano contente, diciamo così, della vostra presa di posizione, infatti sui giornali questo è avvenuto. I rappresentanti sindacali cioè hanno fatto un plauso a lei per come era stata gestita la questione. A questo punto mi chiedo perché non vuole questo tavolo? In fondo capisco che lei voglia avere un rapporto privilegiato con i sindacati e le associazioni in maniera tale da potergli dire, a seconda dei momenti, che cosa è meglio e che cosa è peggio.

D'altro canto, però noi...poi vede con il 116 dobbiamo indicare in maniera, diciamo così, precisa e puntuale per capire cosa sta facendo e venire a fare un'attività ispettiva che in fondo, tutto sommato, ci compete fino ad un certo punto, se ci fosse maggiore scambio di informazioni, noi eviteremmo di, diciamo così, voler sapere la sua agenda, perché poi alla fine è questo che andiamo a chiedere, che è anche una cosa, devo dire, un po' fastidiosa, almeno per quanto ci riguarda, perché invece sarebbe molto meglio un franco scambio di idee. Lei dice: "va beh, potete venire in commissione", questo è lo standard, cioè non c'è mica niente di strano, ma qui andavamo un pochino più avanti rispetto a questo problema, che credo che coinvolga tutta la popolazione, non solo la commissione e i partiti qui rappresentati, perché vede, in un'ottica di condivisione e in un'ottica di miglior gestione, se vogliamo fare questo passaggio, è una cosa che voi spesso ci rimarcate, cioè vorreste maggior condivisione, vorreste che noi lavorassimo assieme, vorreste tutta una serie di cose. Ogni volta che invece prepariamo qualcosa di pratico, per la quale, diciamo così, andiamo in quella direzione, eh, lì ci si ferma...e non è mica tanto bella la questione, eh no, aspetta un attimo...è una fastidiosa perdita di tempo, il manovratore deve manovrare e quindi diventa un problema.

Allora, vede, al di là del fatto che, oltre alle organizzazioni sindacali e ai partiti, ci sono anche i rappresentanti delle associazioni, che l'altra volta sono stati tenuti da parte, cosa che a noi è piaciuta poco, perché insomma rappresentano effettivamente chi poi va avanti ed indietro con il treno. Dicevo, noi, come vede, vorremmo cercare tutti assieme, dovremmo aver messo addirittura il rappresentante del CPEL, quindi anche dei Comuni, insomma, degli Enti locali, che voglio dire, qui mi sembra che manchino, per vedere come tutti assieme cercare di risolvere questo problema. Io quindi la invito effettivamente a fare una piccola riflessione aggiuntiva rispetto a quest'impegno, perché, diciamo così, se lei cominciasse a fare un piccolo passo avanti, magari ci sarebbe meno una levata di scudi in continuazione qui rispetto al vostro operato. È solo un invito il mio, come al solito, come facciamo spesso qui in questo Consiglio, che dovrebbe farvi riflettere un pochino di più su come cercare di andare avanti assieme. Grazie.

Presidente - Altre richieste di intervento per dichiarazione di voto? O replica? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Merci.

Inutile ribadire le cose che sono state dette con estrema chiarezza dal collega Guichardaz e da chi ci ha preceduto. L'elemento nuovo di stamattina è che prendiamo coscienza che far parte di una Regione a statuto speciale, quando si parla di treni, è diventato un handicap, perché le Regioni a statuto ordinario dal 2000 hanno le loro possibilità, i loro contratti, possono, come fa Zaia in Veneto, dire a Trenitalia che i servizi non sono adeguatamente dati ai cittadini e noi nel 2014 siamo ancora qui ad arrovellarci il cervello su se ci sono dei soldi, se la norma potrà andare avanti, quante riunioni facciamo, quante riunioni non facciamo. Credo sia veramente deludente: deludente per chi come noi fa politica, deludente per la gente, deludente per chi crede che l'autonomia sia non un privilegio, ma un sistema per arrivare prima a risolvere i problemi per i cittadini. Mi dispiace perché non credo sia così. Noi abbiamo fatto finta di lavorare su questi dossier, abbiamo fatto passare gli anni, abbiamo perso sicuramente quell'entusiasmo che la norma di attuazione aveva creato, facciamo finta che la norma di attuazione sia qualche cosa di insuperabile, quando sappiamo bene che piuttosto si ricontrattano le cose che sono scritte, ma il contratto di servizio può andare avanti al di là di quelli che sono gli investimenti, perché oggi il treno funziona, male, ma il treno va sulle rotaie, va avanti ed indietro e qualcuno lo sta pagando e se non lo sta pagando in maniera legittima, probabilmente, ci saranno altri che lo controlleranno.

Se oggi quindi c'è un contratto e questo contratto prevede che qualcuno paghi Trenitalia per il servizio che dà, questo contratto potrebbe tranquillamente passare a noi e, piuttosto, ricontrattare quello che si deve fare, senza dire che senza i soldi per migliorare la linea le cose non possono funzionare. A mio avviso, se la norma oggi non ci prevede di far quello, si poteva e si può ancora andare a dividere il problema del contratto di servizio dagli investimenti, altrimenti passeranno altri anni, non anni, secoli, perché lo Stato...qualcuno ci dice che la tabella E prevede questi soldi, voi continuate a dire di no, magari vi riproporremmo una risoluzione dove si chieda tutti assieme allo Stato di non metterli, così non entriamo più in confusione e siamo sicuri che non ci siano.

Al di là di questi 521 milioni che la tabella E prevede all'articolo 18, comma 2, come abbiamo detto ieri che c'è un Senatore della Repubblica che viene a dirci che i soldi che ci sono, invece noi abbiamo il Presidente della Regione che ci dice che non ci sono e avrà anche ragione a dirlo, perché avrà letto nella sua maniera i dossier, al di là di questi soldi, a noi quello che oggi preoccupa veramente è il fatto che siamo distanti da avere un regime di controllo su una ferrovia, come hanno tutte le altre Regioni d'Italia. L'ha detto lei, Assessore, più volte, siamo rimasti l'unica Regione a statuto speciale, neanche...allora che comunque non può controllare questo contratto, che non ha il diritto di alzare la voce quando le cose non funzionano e noi sappiamo quante volte durante il giorno ci vengono fatte osservare queste cose qua.

La riflessione che abbiamo fatto e la riflessione politica che stava dietro questa mozione quindi era quella di provare, come ha detto anche il collega Cognetta, ad inseguire quelle che erano le volontà politiche espresse dai sindacati e da altri, che in questi giorni ci hanno chiesto di partecipare alle loro assemblee. Assemblee dove puntualmente è stato fatto rilevare che mancavano i gruppi di maggioranza, non dico l'Assessore, ma anche i Consiglieri di maggioranza potevano farsi vedere. Puntualmente da queste associazioni è stato fatto rilevare che erano presenti solo alcuni gruppi presenti in Consiglio regionale, le stesse associazioni che poi chiedono l'unità, allora noi l'unità la presentiamo attraverso questo documento.

Prendiamo atto ancora una volta che sui grandi temi l'alleanza non c'è, l'alleanza non la si vuole ricercare, c'è la forza di risolvere i problemi da soli, fatecela e noi continuiamo il nostro percorso di opposizione. Un'opposizione che, a questo punto, diventerà un'opposizione ancora più dura su questo tema, perché se non c'è la volontà di collaborare insieme, allora non si può trovare soluzione di collaborazione e andremo in assemblea non più a dire: "è un problema da risolvere con difficoltà, è un problema che da anni qualcuno si sposta e non vuole risolvere". Lo dico qua: il contratto di servizio, attraverso una riverifica delle norme di attuazione, secondo me e secondo noi, può essere spostato in capo alla Regione, piuttosto vanno discusse le cose che si devono pagare e diverse cose sono gli investimenti, altrimenti noi passeremo altri secoli ad aspettare di poter controllare un minimo di contratto per la nostra ferrovia.

Président - La parole à la collègue Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

Assessore Marguerettaz, questa mozione è una mano tesa della minoranza nei confronti della Giunta regionale e, veramente, io faccio un appello alla maggioranza e ai Consiglieri, come giustamente ha detto il collega Bertschy, che vorremmo vedere un po' più presenti anche sul territorio quando si parla di trasporti e di ferrovia. È una mano tesa, perché noi, pur sapendo quali sono le vostre responsabilità di questi quattro anni, quattro anni dall'approvazione della norma di attuazione nei quali voi non avete fatto abbastanza, è chiaro che non avete fatto abbastanza e per noi le motivazioni per le quali voi non avete fatto abbastanza rimangono una zona grigia, qualcosa che vorremmo veramente che ci spiegaste.

Qual è la strategia che sta dietro a questo vostro proclamare il vostro interesse per la nostra ferrovia, ma non riuscire mai ad ottenere risultati e sempre a rincorrere le prese di posizione di Trenitalia e di RFI? Questa è una mano tesa per la quale noi siamo disponibili a non sottolineare queste vostre responsabilità e a dirvi: da adesso in avanti, siamo nel 2014, siamo tutti consci che il momento storico è grave, che dobbiamo riuscire a razionalizzare i servizi e il servizio dei trasporti è uno dei servizi fondamentali per la nostra popolazione, assieme alla sanità e alla scuola, e quindi dobbiamo riuscire tutti assieme a sederci ad un tavolo con tutte le parti in causa, con tutti gli attori per fare un discorso da adesso in avanti. Se non volete raccogliere quest'invito che vi facciamo, beh, sono d'accordo con il collega Bertschy, la nostra opposizione sarà ancora più dura e spiegheremo alla gente in modo chiaro di chi sono le responsabilità.

Presidente - Altri? Se non ci sono altre richieste di intervento...ha chiesto la parola il collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Il dibattito di oggi, a mio avviso, doveva condursi all'insegna della gravissima emergenza che stiamo vivendo e quindi io ho apprezzato nella fermezza e nella precisione della relazione del collega Guichardaz il tentativo di evitare ogni vispolemica, ma di non sottovalutare la gravità di quanto sta accadendo. Ci siamo salvati in corner, all'ultimo minuto i treni non sono stati sospesi, ma non è salvo il trasporto ferroviario della Valle d'Aosta. È questo che qualcuno sta cercando di minimizzare e di non fare percepire questa gravità, quest'assoluta gravità. Io ho detto: questa è una partita a poker che il Governo regionale gioca da tre anni sul tavolo del Governo nazionale, però a mettere le fiches sono i cittadini. Chi perde la partita non è il Governo regionale, che la racconterà con la sua forza di controllo mediatico, per dire: "Governo cattivo, ce l'ha con noi, le Regioni a statuto speciale..." e quant'altro. Ci sta, è politica quella, ma chi non ha il servizio è il cittadino. Allora, in questo sforzo di dire: "proviamo a capirci e a coordinarci", chiediamo una cosa banalissima: che a quel tavolo che l'Assessore così ben controlla di tutte le forze sindacali, di tutte le associazioni, che, dopo tre anni di durissima battaglia, siamo riusciti a far entrare anche l'Associazione dei pendolari stanchi, non gradita all'Assessore, perché autonoma ed indipendente e lui ha cercato sempre di rifilargli sopra l'etichetta di un partito che...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...la invito a venire ad una di quelle riunioni, ma vede com'è lei, Assessore? Lei non viene alle riunioni della gente, si accorgerà che non ha l'etichetta del PD che lei vuole mettergli, a lei serve dire che quell'associazione è del PD, perché serve per sminuirla, per ridurla ad una parte della società valdostana. A me fa piacere che ci siano esponenti del PD che lavorano per quell'associazione, ma lei, se partecipasse a quelle riunioni, vedrebbe che ci sono i cittadini in quell'associazione. Lei ha troppo da sghignazzare e da far altro per occuparsi di quelle cose lì, comunque lì siamo riusciti.

Adesso che cosa chiediamo? Un passaggio ulteriore: chiediamo che sia coinvolta in questo tavolo di lavoro anche la rappresentanza dell'opposizione, perché dobbiamo fare squadra come altri stanno facendo. Noi abbiamo invitato un Senatore della Repubblica a darci delle informazioni sulla tratta, però chi era presente a quella riunione avrà visto, come ho ribadito, la volontà precisa di difendere gli interessi dei valdostani in questa difficile trattativa, però bisogna avere le informazioni. Allora le informazioni, che sono un decreto-legge che si chiama "salva-Roma, affossa Marguerettaz", dicono chiaramente che noi dobbiamo stringere i tempi di questa trattativa, perché altrimenti il servizio verrà sospeso. Allora, non è più il tempo di dire: "nella norma di attuazione...", la norma di attuazione, approvata a novembre 2009 nella Commissione paritetica, portata in Commissione, in I Commissione tra l'entusiasmo generale, mi ricordo il collega Caveri com'era entusiasta di questa norma. Il Presidente della Commissione Zucchi parlò di svolta epocale nella gestione del sistema di trasporto valdostano, la votammo all'unanimità in quest'aula, quindi l'abbiamo sostenuta in commissione, l'abbiamo votata in quest'aula, siamo convinti che bisogna fare questa battaglia. Se lei però continua a sostenere uno scontro con lo Stato sulla questione di quanti soldi devono darci per mettere a posto la linea prima di andare ad assumere, diciamo, l'onere del servizio, ebbene, dovrà far modificare il "salva-Roma, affossa Marguerettaz", perché, se lei non modifica il "salva-Roma, affossa Marguerettaz", questa trattativa salta nella forma in cui lei l'ha impostata. Questa è una legge dello Stato, io non ho letto l'intervento dei nostri due...il Senatore e Marguerettaz, che intervengono a gamba tesa e dicono: "fermate questa norma qui", perché questa norma, come ha letto benissimo il collega Guichardaz, che ha studiato bene la norma, dice chiaramente che, qualora non si giunga all'accordo entro luglio, il servizio viene ridotto ai minimi termini. Allora, il braccio di ferro fin qui condotto, che ha una sua logica: "dovete metterci a posto la linea e poi noi prendiamo il servizio", ha quest'ostacolo, almeno questo ce lo riconoscete? Noi abbiamo detto: siamo a disposizione per lavorare, per non vedere ridurre la trattativa ad una roba..."lo Stato non ci ha dato i soldi, cittadini valdostani andate a piangere a Roma che non avete i treni", ma, scusate, è questo che diremo a luglio? Eh no, non fateci vedere questo film, per cortesia. Vediamo di trovare la soluzione a questo problema.

Per quanto riguarda il...è inevitabile che quindi poi tutta la discussione si sposti dalla gestione del servizio alla norma di attuazione. Non è che si vuole uscire di pista, è la pista, è quella la pista, ma allora torniamo lì. Se abbiamo l'opportunità di accedere ad una parte di 521 milioni, non possiamo dire: vogliamo 1 miliardo o non se ne fa nulla. Quello è il primo pezzo per scrivere su un pezzo di carta la strada per arrivare alla norma di attuazione e al trasferimento dei servizi. Non possiamo dirci non ce ne frega niente, chi se ne frega, non sono soldi nostri, refusi e tutte queste storie qua, quello è il primo passo su cui muoverci verso quella logica. Riusciremo ad ottenere il miliardo che chiede l'Assessore Marguerettaz? Io non lo so, però dentro quel progetto, che qualcuno comunque ha guardato, ci sono vari step. Significa che si chiamano 300 milioni...la famosa ratificazione della galleria...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...no, va beh, lei ha sempre dei conti che sono sempre più alti di tutti gli altri...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...quel progetto lì...100 milioni l'elettrificazione, dentro quel progetto, 100 milioni dentro quel progetto...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...no, 100 milioni dentro quel progetto. Uno allora potrebbe dire: "l'elettrificazione costa 100 milioni, quindi molto meno dei 521 che lo Stato mette sul tavolo, poi andiamo a vedere gli altri quando arrivano". Allora, non vuol dire che non c'è niente, qui c'è qualcuno che conduce una trattativa, che ha una sua logica, ma se dall'altra parte ad un certo punto è arrivato il decreto "affossa Marguerettaz", lei ne deve prendere atto. Ha una strategia con i due Parlamentari per far modificare "l'affossa Roma"? Perché se non si modifica l'affossa...se dentro questo decreto qua, nella conversione in legge non sparisce la fatidica frase che ha letto due volte il collega Guichardaz, viene sospeso il servizio a luglio, se non si fa l'accordo, ebbene, io la invito a stare molto in guardia in questa trattativa, perché, basta togliere quella cosa lì...viene sospeso il servizio. Se riusciamo a far togliere quello, andiamo ancora a giocarci altri due anni di battaglia con lo Stato per ottenere il suo miliardo che non arriva, ma se non viene tolta quella frase lì, i servizi spariscono e la gente sta a piedi.

Noi quindi non abbiamo chiesto di risolvere oggi il problema, le abbiamo chiesto, con una serietà che ci deve riconoscere, anche dalle nostre diverse sensibilità politiche, di essere parte di una discussione attiva con tutti i soggetti. Lei, il Governo regionale...e veramente con grande stupore guardo i banchi dei colleghi con cui lavoriamo tutti i giorni, anche positivamente nelle commissioni, perché diciamocelo, ci si confronta, si discute, guardo i colleghi della maggioranza, c'è un tavolo molto importante sulla riforma degli Enti locali, ma perché non possiamo lavorare insieme su questo tema? Ma ce lo volete dire perché ci votate contro su questo tema, non ci volete lavorare con noi? Cosa vi abbiamo fatto che non volete lavorare con noi su questo tema? Perché volete lavorare con noi sulla riforma degli Enti locali? Ma allora pianto pista anche sulla riforma degli Enti locali! Allora perché sugli Enti locali si lavora assieme e sui trasporti no? Qual è l'inghippo? Eh, sul turismo lavoriamo assieme, ma perché ci fate questo lavoro qua? Stiamo facendo dei passi avanti in II commissione nelle partecipate, nella discussione, sull'agricoltura, sui trasporti non si può lavorare assieme, ma mi rivolgo a voi, ma perché fate questo lavoro qua? Ma fermate l'Assessore, ditegli che su tutto stiamo lavorando e collaborando, e su questo no? Ma dove siete finiti? Allora, tutte le volte che c'è una commissione facciamo l'opposizione, quella che fa...opposizione come fa l'Assessore, per puntiglio, per non darla vinta agli altri. Questo è sbagliato, è un atteggiamento incomprensibile in un momento in cui stiamo anche noi, con le nostre sensibilità, facendo uno sforzo per dire: bisogna fare delle riforme, quindi non è che vogliamo puntare i piedi su tutto...sui trasporti non si può collaborare, c'è un mistero, questa trattativa, eccetera, non si può saperne di più, bisogna per forza che la conduca l'Assessore con i suoi funzionari, per conto suo. Io dico che è talmente delicata questa partita, in cui è intervenuto un decreto-legge a cambiare lo scenario della partita che l'Assessore stava giocando sul tavolo nazionale...e quindi davvero rinnovo l'appello che hanno fatto i colleghi, in particolare la collega Morelli, guardando e dicendo: ma perché, secondo voi, non si può lavorare insieme su questo tema? Che cosa abbiamo detto che vi sconcerta...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

...eh sì, guardo voi...che cosa vi abbiamo detto che vi sconcerta a tal punto che non si possa fare insieme un tavolo per dare...per evitare ai valdostani il rischio di rimanere a piedi a luglio? Perché questo c'è scritto nel decreto "salva-Roma, affossa Marguerettaz".

Président - Pour la déclaration d'intention, la parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.

Noi probabilmente abbiamo modi diversi di leggere. Riteniamo che il decreto salva-Roma sia un decreto molto importante per noi, lo interpretiamo come un successo, al di là del fatto che vengono tolte quelle spese dal Patto di stabilità, ma questo è veramente un successo, come sono un successo, e lo voglio dire anche a coloro che ci seguono, tutte le azioni - che poi legittimamente la minoranza potrà interpretare come vuole - portate avanti fino ad oggi da questa maggioranza che di fatto ha salvato il trasporto ferroviario, con tutti i limiti e con tutte le carenze che ha. Non voglio pensare che la sospensione dei tagli non vi sia stata gradita, ma quell'azione è un'azione importante ed è perfettamente in sintonia con quello che hanno chiesto i sindacati di fronte a tutti i Capigruppo: "la priorità è far sospendere questi tagli". Questo loro desiderio è stato perfettamente esaudito e quindi io credo che sia super corretto che i sindacati abbiano apprezzato il lavoro dell'Amministrazione regionale. I tagli sono stati sospesi, ma non perché ci hanno fatto un regalo, ma perché, evidentemente, lo Stato è inadempiente nelle sue norme., Il fatto che il decreto-legge sia arrivato al Parlamento il 6 marzo è semplicemente perché c'è stato un Consiglio dei ministri il 28 febbraio e il 6 marzo c'è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi, fatta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, viene trasmesso al Parlamento. Quindi, la discussione dei decreti-legge si fa nel Consiglio dei ministri, non in Parlamento, nel Parlamento c'è poi l'iter per la sua approvazione. Torno a dire - e lo dico per coloro che ci ascoltano - che il servizio ferroviario non è a rischio, non ci sarà nessuna sospensione il 1° agosto, quindi non andiamo ad alimentare delle paure e dei dubbi, questo tipo di decreto-legge dà il tempo sufficiente per sistemare le partite finanziarie per prendere gli impegni che competono all'Amministrazione regionale, quindi il servizio ferroviario viene garantito. È chiaro che noi pretendiamo di poter garantire il servizio ferroviario avendo voce in capitolo. Sarebbe stato veramente assurdo il fatto che l'Amministrazione regionale andasse a pagare un servizio di cui non decideva le corse, non decideva le frequenze, non poteva applicare le sanzioni, non poteva bloccare il contratto di servizio; ovviamente noi pretendiamo in questi sei mesi di fare questo tipo di trattativa.

Ora, collega Bertschy, sicuramente questa situazione era nota, poi, probabilmente, le posso dare come riferimento la discussione che è stata fatta il 24 maggio 2007, dove probabilmente il clima era diverso: è stato approvato all'unanimità del Consiglio regionale un documento molto importante sulla mobilità, dove ci sono tutte queste questioni. C'è proprio anche una tabella dove c'è, Regione per Regione, il trasferimento dallo Stato delle competenze. Come vedrà in questa tabella, ci sono le Regioni a statuto speciale che non hanno avuto il trasferimento, perché hanno bisogno delle norme di attuazione.

Rispetto a quello che mi dice il collega Donzel, è chiarissimo. Lo studio fatto nel 2006 non dice: "abbiamo bisogno di un miliardo", ma che gli interventi che sono previsti valgono un miliardo e che devono essere fatti con una determinata sequenza. In questa sequenza si fissa la variante, le geometrie e, infine, per ultima, l'elettrificazione, che è quello che vi ha detto il rappresentante di RFI in questa sala nell'ultima legislatura. Noi quindi non siamo contro niente, c'è un documento, dopodiché se ne può fare anche un altro. Ecco che, allora ben vengano, i 521 milioni, che ce li diano, noi continuiamo a chiedere dei soldi per la ferrovia e non ce li danno. Da questo punto di vista, quindi siamo perfettamente allineati. La disponibilità, comunque, a lavorare nella commissione c'è, l'ho dichiarata ed è mantenuta a prescindere da questa mozione.

Président - D'autres? La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Dopo il grande successo che ci ha annunciato l'Assessore Marguerettaz, alcune riflessioni sono proprio obbligato a farle, nel senso che ci venga dipinto come un successo per l'Amministrazione regionale, per l'Assessore, il decreto salva-Roma...ci sono delle chiavi di lettura probabilmente un po' diverse, Assessore! Nel senso che non solo questo decreto non garantisce, ecco, quello che è il futuro della ferrovia e chi mi ha preceduto l'ha detto molto bene, ecco, quali sono i termini o quant'altro, ma questo decreto passa l'onere e la palla in mano all'Amministrazione regionale: ecco, questa è la vera novità di tutto questo decreto, perché, per garantire questo servizio, l'Amministrazione regionale dovrà, da agosto in avanti, comunque trovare risorse finanziarie importanti che in questo momento non avete da nessuna parte neanche ipotizzato.

L'unica nota positiva forse è che, almeno così pare, che non rientreranno nel Patto di stabilità, per cui probabilmente qualcosa riuscirete a trovare, magari applicando qualcosa di avanzo, però, di fatto, sposta il boccino in mano all'Amministrazione regionale. Ecco, questa è la grande novità, per cui, io non capisco veramente dove sia questo successo di cui vantarsi, perché? Perché di fatto questo supera anche in parte quella che è la normativa di attuazione, perché da adesso in avanti se la Regione vorrà avere la ferrovia, pagherà, metterà mano al portafoglio e pagherà e certo che è così, Assessore, è esattamente così, perché il decreto le dà 13 milioni e 4, che garantiscono fino a luglio, se da agosto vorremmo avere la ferrovia, l'Amministrazione regionale dovrà impegnare risorse proprie, per cui io non solo non penso che sia un successo, anzi forse qualcosa di peggio, perché l'unica cosa che avete portato a casa nella legge di stabilità era che i 27 milioni per quest'anno erano ancora a carico dello Stato, con il salva-Roma ve ne accollate una parte di questi se volete garantire il servizio della ferrovia, per cui veramente non sappiamo dove siano i vantaggi dal punto di vista economico. Certo, adesso non potrete più accampare scuse, nel senso che lo Stato non paga le ferrovie, però, ecco, il vero problema è che si pone per il futuro della ferrovia...e su questo io sono assolutamente d'accordo con quello che dicevano i colleghi che mi hanno preceduto, quello che non riesco a capire è perché non volete parlarne tutti assieme del futuro della ferrovia. È tanto semplice, ecco, perché è un problema vero, è un problema serio, è un problema che riguarderà anche e soprattutto una parte finanziaria, una parte importante.

Ieri abbiamo passato la serata a discutere perché non si riusciva a trovare tra le pieghe del bilancio regionale alcune risorse, neanche tanto così importanti rispetto al bilancio regionale, per garantire l'occupazione agli over 45, over 50. Adesso improvvisamente siamo ricchi, possiamo permetterci di pagare questo servizio, anche perché, attenzione, dovremmo pagarlo se vorremmo garantirlo, per cui, Assessore, è chiaro che lei dice che il servizio non è a rischio, non è a rischio se la Regione metterà mano e pagherà, sennò è un servizio non ad alto rischio, è un servizio che non ha futuro, per cui viene difficile, ecco, capire qual è il senso per dire che è un successo, sinceramente, non capiamo il successo, ecco. Io intervengo perché non riesco a capire dove lei possa vedere una virgola di successo, lo Stato vi ha imposto di mettere mano, vi ha detto che da agosto in avanti pagherete, pardon, pagheremo se vorremmo mantenere questo servizio. Pagheremo sulla base di che cosa? Sulla base di normative di attuazione non attuate e soprattutto su nulla, ecco, nel senso che in questo momento si sta vivendo alla giornata, sperando che tra le pieghe di un decreto-legge ci sia magari un minimo di appiglio per dare un futuro a questa ferrovia, per cui, Assessore, ribadisco che sono veramente allibito, anche perché lei di finanza sicuramente ne capisce, che lei dipinga questo come un successo. Secondo me, è l'ennesima longa manus dello Stato, che mediante un decreto-legge le ha imposto di pagare un servizio.

Presidente - Altri? Non ci sono altre richieste? Possiamo procedere alla votazione? La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Per non uscire dalla discussione generale, per non dare la soddisfazione all'Assessore Marguerettaz, il quale si è infilato in discussione generale pensando che fossimo già in dichiarazione di voto, purtroppo per lei, ci deve ascoltare ancora un attimo, magari riusciamo a convincerla.

Siamo contenti di apprendere che il merito della sospensione dei tagli è vostro. Oggi non siamo qua a discutere di chi sia il merito, siamo a discutere di una mozione che noi presentiamo e che non ha lo stesso contenuto della risoluzione che avete presentato la volta scorsa. Chiedo un attimo di attenzione anche ai colleghi della maggioranza, perché la volta scorsa voi avete approvato una risoluzione in cui il Consiglio regionale impegna "il Governo regionale a richiedere con urgenza la costituzione di un tavolo con il Ministero, Trenitalia e RFI per definire l'intesa con lo Stato ai sensi del comma 515 dell'articolo 1"...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, appunto, va bene, avete fatto il vostro dovere, vi siete autoimpegnati e vi siete attivati in questo tavolo, ma, se voi leggete bene la nostra mozione, è una cosa diversa, cioè la nostra mozione, al di là che il tavolo è già attivato con questi interlocutori istituzionali, colleghi della maggioranza, va in un'altra direzione: va nella direzione che è quella che voi avete infilato in premessa della vostra risoluzione, perché voi qua citate i sindacati, le associazioni dei pendolari, li citate come soggetti che vi hanno sollecitato ad attivare un tavolo, che peraltro avreste già dovuto fare senza bisogno di una risoluzione, che non è una risoluzione, ma mi viene quasi da definirla un'autoassoluzione, perché avete bisogno di qualcuno che vi assolva dai peccati che avete fatto. Voi li citate in premessa, ma poi, quando c'è da trattare, chi è che tratta? I soliti: il Governo regionale, RFI, Trenitalia e il Ministero. Qual è il passo avanti della vostra risoluzione? Non c'è. Allora, per quale motivo citare questa grande condivisione di intenti con i sindacati, con le associazioni e poi dopo fare come sempre, che vi recate a Roma e fate i vostri tavoli, inconcludenti, perché fino ad ora non avete concluso niente?

Noi vi diamo l'alternativa e l'alternativa non è in contraddizione con la risoluzione dell'altra volta: l'alternativa è di costituire un tavolo operativo presieduto dall'Assessore - pensi, Assessore, potrà mettersi lì a presiedere questo, a fare ogni tanto anche le sue belle battute - composto da organizzazioni sindacali, associazione dei consumatori, associazione dei pendolari, associazione delle forze politiche presenti in Consiglio, una rappresentanza del CPEL, con l'obiettivo di riunire tutte le forze sociali, sindacali e politiche, al fine di supportare e sostenere il Governo regionale nella difficile trattativa in corso tra MIT, MEF, Regione autonoma Valle d'Aosta, Regione Piemonte, Trenitalia e RFI per la stesura del piano regionale dei trasporti. Assessore Marguerettaz, è un'altra cosa. Questo nostro documento, questa nostra iniziativa, questa nostra risoluzione mira a costituire un tavolo che dia, diciamo, un sigillo a questo tipo di trattativa che farete voi, per forza che farete voi, ma dall'altra parte si concentrerà su un problema che è più ampio, lo abbiamo detto prima. Il problema dei trasporti non può essere visto a comparti stagni, deve essere ragionato con chi utilizza i trasporti, in modo tale che ci sia una sinergia.

Sul punto 2, mi ricredo, se lei ha capito male, non è per nulla superfluo, anzi è necessario. Oggi diventa obbligatorio, perché dice: "ad utilizzare con riferimento all'anno 2014, ogni strumento utile, compresa la garanzia di anticipazioni economiche compatibili con il bilancio regionale, al fine di sventare la minacciata riduzione delle corse", perché i 9,6 milioni di euro, a far data dal 1° di agosto di quest'anno, devono essere trovati, quindi questo significa il punto 2. Sediamoci intorno ad un tavolo con i funzionari dell'Assessorato delle finanze, con chi vogliamo per capire come fare a stanziare questo denaro e dove trovare questo denaro, cercare di capire la sostenibilità del passaggio di funzioni. Qual è la novità? Questa è diversa, è cosa completamente diversa rispetto alla vostra risoluzione, pertanto votabilissima.

Président - La parole au Président Rollandin.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Probabilmente se discutevamo le due mozioni assieme e anche la terza, quella sul...che succede che è prevista dopo per quanto riguarda i 521 milioni, facevamo una cosa, credo, che poteva anche ragguagliare, perché ne abbiamo parlato, però dicendo: "ne parliamo dopo", di fatto, poi è giustamente stato così...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, sto solo dicendo che nella sostanza la terza riprende il tema di cui stiamo parlando, ma non...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...si potevano mettere insieme come discussione, adesso non si è fatto, lo riprenderemo fra un momento.

Tre brevissime riflessioni. La prima: il decreto che è stato citato non è un'imposizione, il decreto è conseguenza del fatto che il precedente decreto, che era stato il 151, è stato ritirato, il salva-Roma, e quindi è stato riproposto. Voglio spiegare che riproponendolo è obbligatorio cambiarlo, perché il Capo dello Stato non lo accetta se riprende gli stessi temi, deve essere riproposto in termini diversi. In più quello che credo sia molto importante è il fatto che c'è un impegno per il 2014 di quei 13,6 milioni, che non erano assolutamente scontati, non erano...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...chiedo scusa 9,6, non erano assolutamente previsti. Allora qualcuno dice: "ma dov'è il successo?", e dite poco, ma cioè io credo che, se si leggono le cose, magari si riesce anche a capire l'importanza di questo passaggio. È vero dobbiamo giustamente trovare i 9,6 perché non ci sono problemi, voglio dire che negli anni pregressi noi a titolo cautelativo mettevamo 23 milioni con la speranza di arrivare all'accordo e quindi, come hanno detto alcuni colleghi qui, nel momento in cui c'è l'accordo, è logico che, come avete ricordato, paga la Regione, ma paga la Regione nel momento in cui si chiude una partita importante che vede per quanto riguarda la gestione...con la gestione ci deve anche essere il passaggio del discorso ferrovia e naturalmente si deve vedere quali sono gli impegni connessi, collegati, che è una cosa molto importante, ma questo decreto è molto importante per tutte queste situazioni che sono declinate in modo specifico.

Io poi vedo come molto importante il discorso dell'esclusione dal Patto di stabilità, tant'è che questo è un altro aspetto essenziale, perché uno dei limiti che noi abbiamo nel bilancio è proprio quello del Patto di stabilità, non ci permette di andare oltre una cifra, questo lo possiamo mettere oltre quelle che sono le cifre oggi previste dal bilancio che abbiamo presentato, quindi sono due dei tanti aspetti estremamente chiari ed importanti del decreto che voglio sottolineare.

Per quanto riguarda il confronto, io credo che il confronto sia giusto. Noi siamo dell'idea che il confronto con l'Associazione consumatori, con i sindacati, con tutti quelli che hanno interessi su...con i sindaci va benissimo. Diverso è il tavolo di lavoro, il tavolo può essere visto, naturalmente c'è un impegno forte dell'Assessorato di competenza da vedere con la commissione, da condividere, da portare in quella sede per discuterne, per riuscire quindi a lavorare insieme per un risultato che sia condiviso: questa è la differenza. Qui, invece, si parla di fare un tavolo con tutti, mi permetto di dire che un tavolo con tutti sarebbe difficilmente oggettivamente spiegabile e difficile da gestire. È giusto che ci sia la parte, che è la commissione, a cui si portano le proposte e che vengono discusse prima di arrivare alla conclusione dei lavori, come è giustamente ripreso.

Terza considerazione: voi dite il secondo punto della mozione è ancora interessante, ma voi usate un termine che, mi permetto, ha un significato specifico: anticipazione, ma l'anticipazione è il concetto che ci avevate espresso nella seduta precedente e che invece noi abbiamo giustamente tenuto a dire: "no, noi non andiamo ad anticipare, perché quelli che sono i compiti dello Stato rimangono dello Stato". Quando assumiamo noi le condizioni, rispettiamo noi gli impegni che prendiamo, ma non anticipiamo per lo Stato. Questo è un altro punto essenziale: noi riteniamo che è veramente un assurdo che si vada a mettere che la Regione anticipa per lo Stato. Ora, questi credo che siano tre aspetti molto importanti.

L'ultimo è stato...e riprenderemo il discorso del 521. Io su questo ho già detto che non voglio fare polemiche con nessuno, ma invito e darò copia a tutti, anche a chi viene ogni tanto in Valle d'Aosta, delle tabelle dove è scritto in modo inequivocabile il cambiamento tra la vecchia tabella che c'era nel decreto del fare e la nuova tabella, dove il discorso...nella precedente tabella c'era il collegamento tra Piemonte e Valle d'Aosta che non c'è più: non c'è più nel titolo, non esiste, c'è solo RFI con tutte le sue declinazioni. Nella legenda, nell'allegato dove si spiega a che cosa serve questo capitolo, il punto 18.2.5 è detto, tra le altre, c'è anche in mezzo a...io poi adesso quando sarà, lo leggo tutto in modo che tutti abbiano chiarezza di che cosa c'è, c'è di tutto: dagli intermodali, i collegamenti internazionali, ma non il collegamento internazionale Aosta con il resto, collegamenti internazionali che sono tutto un altro discorso, non c'entra niente con questo. Allora lì riprenderemo questo testo, per far capire che di questi soldi noi giustamente, nell'altra parte dell'intervento che è previsto, quello di capire quanto e come intervengono per ammodernare la rete. Noi diciamo se è possibile anche questo: discutere su una rete nuova, perché l'ammodernamento non darà mai dei risultati, come voi sapete bene, allora lì sì ci inseriamo in questo discorso, in modo tale da avere la possibilità di partecipare a questo monte di 521, che, come dico, ha una lista lunghissima, che poi vi leggerò, in modo che sia chiaro il perché noi abbiamo sempre detto: "guardate che non è così". Ribadisco che nella prima dizione la tabella diceva chiaro che era un refuso, perché, invece di andare su una riga, si andava a quella sotto che parlava di discorsi di RFI. Ora, queste sono scritte, sono le tabelle qui specifiche che sono in grado di dissipare una volta per tutte questo problema. Noi quindi riteniamo che sia giusto il confronto nella commissione, in modo tale che ci siano corretti modi per gestire questo passaggio, che venga visto, ci sia l'interlocuzione, si possa audire quelli che sono i portatori di interessi, quindi associazioni, sindacati, i sindaci, per carità, va tutto bene, che vengano sentiti, ma poi sarà con la commissione che si discute questo passaggio.

Per quanto riguarda le affermazioni sicuramente forti del collega Bertschy, che dice: "ma noi a questo punto rinunciamo a certe cose, andiamo direttamente solo su questo tema". Ecco, io mi permetto di dire che noi...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...no, ma non dicevo dell'opposizione, chiedo scusa...sul discorso del rapporto per quanto riguarda la norma di attuazione che prevede sia la parte gestionale, sia la parte degli investimenti. Allora lei diceva che sarà difficile completare il discorso sugli investimenti entro il 30 giugno, per cui non andiamo nella logica di rischiare una riduzione di corse, perché non abbiamo fatto l'accordo sulla parte gestionale. In questo senso io dicevo tanto per chiarezza e su questo voglio dire che sicuramente è prioritario il discorso gestionale, ma non rinunciamo certo al discorso dell'investimento...ecco, solo chiarire che sono due fasi che vanno gestite in modo tale da non uscire da quella che è la norma di attuazione, ma da chiarire bene quello che è il nostro obiettivo finale. Grazie.

Presidente - Possiamo procedere alla votazione? Collega Guichardaz per richiedere...prego.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Ho fatto il relatore, dopo ho fatto...

Presidente - Ha fatto la replica e la dichiarazione di voto...

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Volevo solo...

Presidente - Ha già fatto la replica. Ha già fatto la dichiarazione di voto, c'è l'altro punto...

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - ...no, è perché...è un fatto...è solo per specificare al Presidente.

Presidente - Se l'ha citata su un pensiero e vuole specificare brevemente...se è un fatto personale...

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - ...voglio solo specificare un secondo solo. Presidente, la correggo solo in un punto, lei ha detto: "va bene il tavolo di discussione con le organizzazioni sindacali, ma poi è il Governo che tratta", è quello che è scritto qua: "istituire un tavolo operativo, presieduto da...al fine di supportare e sostenere il Governo regionale nella difficile trattativa...". Questo è...il tavolo operativo vuol dire quelle robe che fate e che io ho fatto un sacco di volte per parlare di "salva-precari", di precari, della sanità, di qualsiasi altra cosa in cui si discute, si fissano e si sentono le associazioni, dopodiché non è che si dà mandato, ma si sostiene e si supporta: questo è scritto. Non c'è scritto che noi vogliamo andare a Roma a farci la gita e a seguire il Presidente durante le sue trattative.

Presidente - Colleghi, possiamo procedere alla votazione? Ci sono altre richieste? Collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Présidente.

Solo per due considerazioni in merito a quanto già esposto prima il Presidente. Prima considerazione è perché noi vorremmo capire, ecco, perché con legge ordinaria o, meglio, con decreto-legge si vuole superare una normativa di attuazione. Noi avevamo...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...è così...poi lei ce la dipinga come vuole, Presidente, ma è così, nel senso che è solo per ricordare...mi piace ricordare che il fatto di accollarsi i costi della ferrovia faceva parte dell'accordo che lei ha firmato nel 2010. Faceva parte dell'accordo sul federalismo che aveva firmato nel 2010, che prevedeva, tra l'altro, per la carità, che tutto questo avvenisse...ed era un po' il suo cavallo di battaglia, come peraltro quello dell'Assessore Marguerettaz, il cavallo di battaglia che diceva che noi ci saremmo accollati questi costi solo dopo l'applicazione della normativa di attuazione, solo dopo che la ferrovia avesse sistemato e quant'altro...per la carità! Adesso siamo di fronte ad uno scenario totalmente diverso, perché, attenzione...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...e certo perché adesso voi...noi ci accolleremo comunque i costi indipendentemente dall'applicazione della normativa di attuazione e indipendentemente dal fatto, scusate, dopo che in leggi di stabilità ci avete elogiato l'azione dei nostri Parlamentari che per quest'anno ancora erano riusciti a non accollarci il costo della ferrovia. Bene, adesso noi da agosto ci accolleremo i 9 milioni e 6, nel futuro non avremo più nessuna possibilità di far valere eventualmente o accelerare l'applicazione della normativa di attuazione...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...beh, è così, dopo...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

...ma dovevate farlo prima! Adesso col decreto-legge, abbiate pazienza, lo Stato vi ha superati, giocate in recupero e meno male se li avete accantonati...ma meno male che li avete accantonati! Io sono felice che li abbiate accantonati, ecco. No, ma...

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...almeno così mi è stato detto: "sono stati accantonati negli anni a titolo precauzionale". Presidente, io volevo solo dire che sono felice, e l'ho detto nel mio primo intervento, che non facciano parte del Patto di stabilità. Penso che l'ho detto, per cui non è che io sto qua a...diciamo, a sperare che le cose vadano male, per fortuna, sono fuori dal Patto.

Detto questo, io torno a dire e sono veramente convinto che di successo non ci sia nulla, perché da adesso in avanti ci accolleremo questa spesa, non avremo più possibilità di trattare, perché comunque, se vorremo avere il servizio ferroviario, dovremo mettere mano al portafoglio, pagare con soldi nostri, dopo che siamo in una situazione che definire alla canna del gas è forse un complimento, per cui ribadisco ecco che non vedo...abbiamo due posizioni chiaramente diverse, poi tutto rimane da decidere quello che sarà il futuro, però, ecco, non è...è un futuro totalmente diverso rispetto a quello che ci avevate dipinto e quello che...soprattutto vi eravate fatti forza sino ad oggi dicendo: "per la carità, noi non andremo ad accollarci le spese se non daremo applicazione alle normativa di attuazione". Bene, in quest'aula oggi capiamo che la partita è diversa, la Regione, se vorrà mantenere la ferrovia, pagherà, pagheremo e soprattutto la normativa di attuazione...chi vivrà vedrà.

Presidente - Altri? Non ci sono altre richieste di intervento? Possiamo procedere... Ha chiesto la parola il collega Donzel, prego.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Sarò brevissimo. Noi siamo convintissimi di questa mozione. Ci rammarica che non si sia voluto cogliere l'importanza di fare quel fronte comune su temi specifici che condividiamo nei confronti dello Stato, si vede che questo Governo pensa di avere un'autorevolezza tale di trattare alla pari con il Governo nazionale senza avere con sé il sostegno di tutta la popolazione valdostana. Ne siamo assolutamente rammaricati e non ci convincono sui conti, sui numeri dati dal Presidente della Regione, perché 9 milioni di euro da tirar fuori da questo bilancio, come prima ha detto Guichardaz e poi Gerandin, sono 9 milioni di euro, non sono noccioline, sono extra pacto, ma sono 9 milioni. Ieri avevamo qui i lavoratori della forestale, demain, domani avremo i lavoratori delle microcomunità e degli assistenti domiciliari, c'è la rivolta che sta per partire dappertutto, c'è il caos ovunque e voi dite che 9 milioni di euro sono un successo, io ci piangerei sopra. Avessimo fatto questa trattativa in altro modo...ormai è andata ad impiantarsi lì. Vediamo almeno di recuperare le risorse per mettere a posto la ferrovia, vediamo almeno di recuperare quelle. Il decreto però, così come scritto, ci accolla 9 milioni di euro e noi dovremo spiegare ai valdostani che abbiamo tagliato sanità, abbiamo tagliato servizi perché qualcuno ha trattato e già quest'anno ci accolla 9 milioni di euro...solo per sei mesi, eh ragazzi, perché l'anno prossimo sono 23 e oltre.

Président - Pour déclaration d'intention, la parole au collègue Fabbri.

Fabbri (UVP) - Merci Madame.

Anch'io vorrei dire quello che è già stato detto tante volte, però, da quello che ho capito, siamo in una posizione di ulteriore debolezza, perché dal prossimo anno ci accolleremo queste cose qui, per cui io invito i colleghi della maggioranza ad approvare questa mozione, che, se non altro, potrà...come possiamo dire? fare in modo che tutto il Consiglio possa supportare l'azione poi del Governo visto che si parte già da una situazione di maggiore debolezza. Grazie.

Presidente - Altri? Possiamo mettere in votazione? La parola al collega Guichardaz per chiedere...prego.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - È solo per chiedere il voto segreto.

Presidente - Procediamo alla votazione, quindi. Possiamo chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 16

Contrari: 17

Il Consiglio non approva.

Possiamo passare al punto 38 all'ordine del giorno.