Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 370 del 16 gennaio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 370/XIV - Reiezione di risoluzione: "Invito all'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio a rassegnare le dimissioni".

Presidente - Colleghi, è stato presentato alla Presidenza un testo di risoluzione ed è già stato distribuito; dobbiamo procedere all'iscrizione all'ordine del giorno. Apriamo la votazione. Votate colleghi. Chiudiamo la votazione.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Il Consiglio approva.

L'oggetto è, quindi, iscritto al numero 42.03.

Qualcuno intende illustrarlo? La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente. Volevo soltanto chiedere una pausa tecnica di un minuto...se è possibile. Grazie.

Presidente - Il Consiglio è sospeso.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 20,30 alle ore 20,40.

Rini (Presidente) - Colleghi possiamo riprendere i nostri lavori. Qualcuno intende prendere la parola? La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

Sono qui per illustrare la risoluzione che abbiamo appena iscritto nel calendario di questo Consiglio. È una risoluzione con un invito: in questa risoluzione noi invitiamo l'Assessore Baccega a rassegnare le dimissioni dal suo ruolo in Giunta. È una risoluzione che ci pesa, ci pesa perché non era una cosa che era...diciamo così, nei nostri programmi, in questo Consiglio. Noi pensavamo invece di riuscire ad avere un rapporto di tipo diverso, con lei e con il suo gruppo, dato anche l'apertura che avevamo letto. Però, rifacendo un attimo tutto quanto il suo percorso fatto sino a questo punto e riassunto nel testo della risoluzione, questo invito ci sentiamo di farlo. Non lo facciamo, dicevo, a cuor leggero; non è stata una cosa premeditata, altrimenti sarebbe stata una mozione di sfiducia - che, ricordo, va presentata invece con tempi completamente differenti, però bisogna prendere atto delle cose come stanno e le cose, purtroppo, stanno in questa maniera: lei, prima, ha fatto una difesa d'ufficio del suo operato e, soprattutto, lei non è mai stato partecipe effettivo dei lavori di questo Consiglio rispetto al suo ruolo; questo ha avuto modo di dimostrarlo anche in altre situazioni, e l'ho già detto, ma d'altronde viene descritto tutto quanto qui.

Ora, questa non è una questione personale - penso che lei ormai l'abbia capito -, qui non si fanno questioni personali, almeno tra di noi, però la invitiamo veramente ad assumere questa situazione, in quanto ormai è chiaro - è stato detto dai miei colleghi prima, ma, voglio dire, ormai è palese a tutti - che chi decide e lavora sul bilancio non è lei...di questo ne deve prendere atto, ne dobbiamo prendere atto tutti e comportarci di conseguenza. Poi potete decidere se nominare qualcun altro che faccia effettivamente l'Assessore fino in fondo o se fare come magari è stato fatto in passato, e cioè dare l'interim al Presidente, ma questa è una decisione che valuterete voi e vedrete voi. Per noi, però, è chiaro chi decide...e allora è giusto che lo sappiano tutti e ci comportiamo, tutti, di conseguenza.

Presidente - Possiamo aprire la discussione generale. Qualcuno intende prendere la parola? Possiamo chiudere la discussione generale? No, scusate, ha chiesto la parola il collega Borrello...mi scusi. Prego.

Borrello (SA) - Grazie Presidente.

È strano, è strano dover affrontare questo tema, in questo momento, soprattutto in seguito alla discussione sulle due risoluzioni che sono state proposte, dove, al di là del ruolo maggioranza-opposizione, penso che sia chiaro ed evidente quello che è emerso, perché c'è stato un passaggio in diversi vostri interventi di quelle che sono le reali problematiche dei rapporti con lo Stato. Penso che siano evidenti le difficoltà legate anche a una mancanza di linearità del comportamento del Governo centrale, anche in virtù dei ritardi legati alla definizione dei vari Patti di stabilità (abbiamo parlato del 2013 e del 2014).

La domanda è la seguente: ma secondo voi, tutto questo è riconducibile all'azione politico-amministrativa di un Assessore che è insediato da soli 6 mesi? Sono sicuro che le vostre intelligenze non produrranno questa considerazione, io sono sicuro che la risposta è: "no, non è riconducibile a questo tipo di ragionamento". Ed è proprio per le competenze acquisite dall'Assessore Baccega nel Comune di Aosta - ricordo che lui ha avuto l'onore di condurre l'Assessorato del bilancio del Comune di Aosta per 8 anni - che gli è stata "demandata" questa delega, una delega che, in questo momento, è particolarmente pesante e difficile. Riteniamo che lo scopo ovviamente abbia una valenza politica per raggiungere quelli che sono gli obiettivi di una minoranza, e quindi ogni commento sarebbe superfluo.

Anticipo la dichiarazione di voto, così almeno rifuggo ogni sorta di problematica...ogni commento sarebbe superfluo. Respingiamo quindi l'invito che avete prodotto e sosteniamo l'Assessore Baccega.

Presidente - Grazie. Non ho altri iscritti e siamo ancora in discussione generale. Ci sono altre richieste d'intervento? Se non ci sono richieste, chiudiamo la discussione generale.

La parola al collega Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Grazie Presidente.

Intanto questa risoluzione non arriva al termine di una giornata di lavori, ma arriva alla fine di un periodo che, dall'inizio della legislatura, ci ha visto impegnati sulla questione finanziaria e dei rapporti Stato-Regione. Abbiamo cercato, oggi, attraverso questo dibattito, che è arrivato nei termini di un dibattito obbligato, perché sin dall'inizio di questa legislatura, ma già in coda all'ultima legislatura, tante sono state le iniziative che chiedevano la situazione reale e contabile della Valle d'Aosta.

Oggi abbiamo appreso che assolutamente tutto si sapeva, che questa non è una novità, che la situazione finanziaria grave e gravosa nella quale ci troviamo era a conoscenza di tutti. E sinceramente, non so se ingenuamente o a ragion veduta, noi non siamo stati coinvolti, e sin dall'inizio di questo percorso che è iniziato con la predisposizione unilaterale del bilancio di previsione 2012, c'è stata un'operazione che andava nell'ottica di tenere nascosta la reale situazione dei conti della Valle d'Aosta, prima per esigenze pre-elettorali, perché assolutamente non si doveva probabilmente creare allarmismo, non si doveva far percepire alla comunità in che disastro si trovava e si trova la Valle d'Aosta, ma, dopo le elezioni, noi abbiamo preteso chiarezza e sin dalle audizioni e da una mozione che impegnava il Governo a condividere a monte le linee programmatiche di predisposizione del bilancio 2014, noi avevamo chiesto responsabilità, coinvolgimento e avevamo chiesto, Assessore Baccega, lei se lo ricorda, soprattutto trasparenza. Questa "trasparenza" non è arrivata! Noi abbiamo saputo delle linee programmatiche di questo bilancio attraverso delle riunioni, che non sono state in ordine cronologico le riunioni con i Capigruppo e con la commissione competente, ma sono state altre riunioni, dove voi ci avete semplicemente esposto una situazione finanziaria che oggi, tra l'altro, è modificata, avete portato in quest'aula un dibattito sapendo che c'erano altri fatti che dovevano accadere, ma tutto veniva sempre rimandato. Si è approvato un bilancio, dicendo "poi vediamo". Oggi non saremmo qui a discutere dei 200 milioni mancanti, forse più, forse meno, se non ci fosse stata una sollecitazione, un'iscrizione di un atto, cioè l'atto appena discusso che poi si è aggiunto a un atto che, di corsa, avete predisposto per avere la vostra visione e poi mediata e non condivisa ha portato ai risultati che abbiamo visto, ma oggi noi siamo qui a richiedere un'assunzione di responsabilità che abbiamo riconosciuto nel Presidente in questi anni, ma che riconosciamo, Assessore Baccega, soprattutto in modo specifico nella sua persona, affinché ci sia un'assunzione di responsabilità e una presa di coscienza, come è stato detto da più parti, anche dalla sua forza politica di appartenenza, che questo dossier non può più essere gestito da una sola persona, ma che questo dossier dev'essere anche in capo a lei.

Questa nostra presa di posizione va quindi nell'ottica di una reale ammissione che tanto vale, visto che dovevamo avere meno di 8 Assessorati...a questo punto si potrebbe addirittura sopprimere l'Assessorato alle finanze, perché ci chiediamo, visto che l'Assessore Farcoz continua a parlare di razionalizzazione in campo scolastico...cominciamo a parlare di razionalizzazione nel campo della politica, aboliamo gli Assessorati inutili, perché se abbiamo i funzionari - come ricordava il Presidente - che seguono con dovizia i dossier, beh, noi limitiamoci ad avere i funzionari! Ma la politica dov'è? La politica dov'è? E, tra l'altro, oggi viviamo un ossimoro: lunedì apprendiamo dal Presidente del suo movimento, sul giornale, che ci dev'essere una grande condivisione...ma c'è un po' un ossimoro, nel senso che voi avete un Deputato e voi avete l'Assessore alle finanze! E quindi diventa difficile che voi usciate da questa situazione! Voi dovete assumervi le vostre responsabilità e lei in particolare, Assessore, se ancora appartiene a una certa sensibilità politica, deve avere il coraggio di capire che o si assume le responsabilità che il Presidente deciderà di darle e che questo Consiglio le sta chiedendo, svolgendo il ruolo di Assessore politico e non di mero funzionario tecnico, scaricandole il badò (traduzione letterale dal patois: "peso") di comunicare che un mondo è finito, che i contributi sono finiti (salvo poi essere escluso quando c'è da discutere il futuro finanziario di questa Regione), o assuma una decisione ed eviti che noi arriviamo al punto di proporre un atto e lei tragga le proprie conseguenze, le proprie considerazioni e faccia un passo indietro, perché noi oggi ci chiediamo veramente in che termini di dibattito noi ci poniamo con un Assessore di riferimento che, effettivamente, ha gestito una partita senza probabilmente sapere - a meno che non l'abbia tenuta nascosta anche lei - la reale situazione finanziaria della Regione autonoma Valle d'Aosta.

Tra meno di otto giorni avrete questo incontro a Roma. Abbiamo parlato tutti di condivisione, di maggiore coinvolgimento, a partire appunto, ripeto, dal suo Presidente di movimento... Noi chiediamo e ci chiediamo oggi, al di là dell'atto che da voi è stato approvato, cioè questa risoluzione che chiede un coinvolgimento maggiore, le audizioni delle commissioni (che sono atti dovuti), noi ci chiediamo che ruolo politico lei oggi svolga e che mandato lei oggi ricopra in questo Consiglio, perché il fatto di vedere smentiti degli Assessori, com'è successo nel caso dell'Assessore Bianchi sui rifiuti, com'è successo in altri fatti su altri Assessori, oggi si ripercuote anche...anzi, si ripercuote dall'inizio di questa legislatura, sull'Assessorato delle finanze che lei conduce.

Noi non facciamo quindi - come abbiamo sempre detto - delle questioni personali, ma noi oggi rileviamo che effettivamente il ruolo politico del suo Assessorato e dell'Assessorato che lei rappresenta è, da un punto di vista politico, un ruolo assente, e si riduce a mero ruolo tecnico. Noi sappiamo, attraverso questa risoluzione, di avere portato un atto che è un atto pesante da un punto di vista politico, però lo prenda veramente come un grido, un grido che noi lanciamo a questo Consiglio Valle, affinché - e chi è stato in Giunta lo sa - il ruolo di Assessore non sia veramente un ruolo ridotto ad un semplice ruolo di ratifica di ciò che altri decidono, soprattutto perché questo suo Assessorato, non solo con le deleghe aggiuntive che lei ha, è un ruolo e un Assessorato che è preminente in questo momento di crisi finanziaria. È un ruolo preminente, perché l'Assessore alle finanze è colui che ha la responsabilità del futuro contabile, insieme alla condivisione, chiaramente, di una linea di indirizzo del futuro di questa nostra comunità.

Noi crediamo quindi che l'efficacia e l'efficienza dell'azione di governo potrebbe essere aumentata attraverso due azioni: o veramente riprendere l'azione politica e il ruolo che lei oggi ha l'onere e l'onore di ricoprire, o avendo la dignità e l'umiltà di riconoscere che questo suo ruolo è svuotato, è svuotato da un punto di vista amministrativo, probabilmente è svuotato anche da un punto di vista politico, proprio perché isolato in questa sua funzione e nell'ossimoro di una battaglia politica che la vede ai margini, invece di una lotta ideale che il suo movimento sta facendo, oggi la riduce ad un Assessore non tanto senza portafoglio, col portafoglio svuotato, ma ad un Assessore che si limita a ribadire, con la politica del ventriloquo, ciò che qualcun altro suggerisce.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Per dare il contributo di ALPE su questa risoluzione, risoluzione che è...la partita è completamente politica, a noi le questioni di natura personale non interessano, ma interessa indubbiamente l'azione politica su argomenti di importanza capitale, che è quello del bilancio, che è quello della parte finanziaria, che è quello della parte di programmazione.

Tre esempi per declinare l'Assessore, in questo caso Baccega, che in questi 7 mesi...come possiamo dire? è un Assessore sotto tutela, un Assessore congelato, ma dobbiamo declinare, a nostro avviso, questa parte definita in questi 7 mesi di lavoro.

Il primo, in sede di dibattito, nei 5 giorni di dibattito del bilancio regionale 2014-2016: la contro-finanziaria proposta dai gruppi di minoranza propose di creare le condizioni per coprire parte delle leggi di settore che non avevano avuto copertura sul 2012 e 2013. Noi avevamo prodotto e proposto un emendamento di peso che trovava una parte di soluzioni, diciamo. Ebbene, la risposta dell'allora Assessore Baccega, nella prima settimana di dicembre, fu "tecnicamente non è possibile". Questa è stata la risposta dell'Assessore Baccega. Dopo un incontro in maggioranza, la maggioranza ci rispose che "politicamente era possibile", perché il Presidente Rollandin, obbligato e a rimorchio delle proposte fatte dalla minoranza...questa maggioranza fu obbligata a seguirci e ad approvare, in parte, al 50 percento, l'emendamento da noi proposto.

Il secondo...come posso dire? secondo fatto importante: questo Consiglio, il 26 di settembre, approvò all'unanimità una mozione molto importante che impegnava il Governo regionale, entro 30 giorni, a fornire alla commissione consiliare competente la reale situazione economica e di bilancio e condividere gli indirizzi di pianificazione strategica del Governo valdostano. Audimmo, all'epoca, il Presidente Rollandin e l'Assessore Baccega lo accompagnò, in commissione. Noi chiedemmo al Presidente La Torre, in II Commissione...avevamo bisogno di tutta una serie di informazioni, dati, e soprattutto raffronti, per poter discutere il bilancio 2014, partendo quanto meno dal 2009 e, anche su questa mozione, più volte riportata in quest'aula, all'epoca, abbiamo dovuto più volte discutere con l'Assessore sotto tutela, perché non avevamo avuto delle risposte puntuali alle richieste fatte; richieste normalissime, che di politico avevano nulla, ma che servivano alla minoranza per mettere in campo delle azioni politiche, per mettere in campo delle soluzioni, per mettere in campo delle strategie, tant'è vero...sotto tutela e congelato...che tutta la commissione, mi sembra fossimo in 17 Consiglieri...non facemmo nessun tipo di domanda o questione, perché fu un incontro molto tecnico, e di politico, mi ricordo, non ci fu nulla.

Terzo fatto importante, avvenuto comunque sempre sulle proposte fatte dalla minoranza, sulla casa da gioco, sempre in commissione: nuovo di nomina, l'Assessore Baccega ci disse che nei primi 20 giorni del suo Assessorato non aveva ancora avuto modo dire "no" a nessuno; quindi la volontà e la disponibilità c'erano, e quindi il "no" non esisteva...questo fu, mi sembra, il 22 o il 23 di luglio relativo a un quesito posto in II Commissione, comunque parlando di casa da gioco e di casinò...ma anche su altre informazioni la risposta fu che, all'epoca, lui non aveva ancora detto nessun "no" come Assessore al bilancio. Capimmo solo dopo, nella pausa estiva, nel mese di agosto, che l'Assessore al bilancio era al secondo piano e non era assolutamente al primo piano, quindi i no arrivavano dal secondo e passavano poi filtrati dal primo, tant'è vero che ieri pomeriggio il Presidente Rollandin ha illustrato a tutti noi Consiglieri, di maggioranza e di opposizione, di esser sceso a Roma con il Coordinatore del bilancio, dottor Peter Bieler, che mi sembra sia il Coordinatore del Dipartimento bilancio dell'Amministrazione regionale...quindi anche i tecnici, indubbiamente, portano il loro contributo, ma al Presidente e non all'Assessore collegato.

Questa situazione, collega Borrello, non è riconducibile ad un Assessore insediato solo da 6 mesi, ma ad una Giunta insediata da tanti anni, e il dibattito finanziario le assicuro - lei aveva un altro ruolo - più volte è stato fatto in quest'aula, dal 2008 al 2013, anche nella passata legislatura. Noi riteniamo in questo momento che questa figura, così com'è, dal punto di vista politico sia inutile e, ogni tanto, scusatemi, ma anche dannosa per il modello Valle d'Aosta. Grazie.

Presidente - La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Colleghi, giusto per dare un contributo e, contestualmente, fare la mia dichiarazione di voto e la dichiarazione di voto del gruppo PD-Sinistra VdA a favore, convintamente, di questa risoluzione.

Quest'ultima risoluzione credo sia un atto doveroso, dopo aver manifestato la sostanziale fiducia nei confronti del Presidente Rollandin o, se vogliamo chiamarlo in un altro modo, il necessario supporto alla sua azione politica extraterritoriale, la richiesta di un passo indietro da parte di chi, formalmente, e ribadisco "formalmente", ricopre il ruolo di Assessore al bilancio...era la naturale conseguenza. I motivi sono riassunti nella risoluzione, e vale forse la pena di declinarli, commentandoli brevemente.

Uno: "Ritenendo ormai assodato che l'Assessore al bilancio...Mauro Baccega non esprime un'azione incisiva rispetto alla soluzione dei gravissimi problemi di finanza regionale". Credo che ci sia poco da aggiungere, la frase già dice tutto e non voglio sicuramente dire: "Baccega chi?", non penso che servirebbe a farlo dimettere com'è successo con altri personaggi...diciamo in epoche recenti, ma non si può dire che l'Assessore abbia lasciato grandi tracce della sua presenza nell'azione di questo Governo...e per fortuna, mi verrebbe da dire! Certo le sue guasconate sui giochi d'acqua e di luce del Billia e l'indimenticabile descrizione delle sue gite nei casinò europei o i suoi laconici commenti detti qua e là, che in pillole ci somministra ogni tanto, credo che confermino ancora di più l'utilità del nostro invito, anche se in un momento così drammatico, potrebbe rallegrare un po' il clima.

Due: "Preso atto che le trattative riferite a questa situazione sono svolte dal Presidente della Giunta, Augusto Rollandin, che si reca a Roma per concordare e decidere senza informare il Consiglio e la Giunta, Giunta in cui all'Assessore Baccega spetta la gestione della finanza regionale". Beh, voi potrete dire che viaggiate d'amore e d'accordo, ma il fatto che il Presidente Rollandin si sia recato da solo a Roma, senza il rappresentante istituzionale dell'Assessorato al bilancio, la dice lunga sulla condivisione degli intenti che vige nella vostra maggioranza! In camera caritatis sento farfugliare, borbottare e non mi pare che siano proprio fusa di soddisfazione...comunque, diciamo che poi ognuno è responsabile anche del voto che alla fine decide di dare.

Tre: "Valutata la totale inadeguatezza nello svolgere il proprio ruolo, inadeguatezza manifestata già in modo completo durante la discussione relativa all'approvazione del bilancio di previsione 2014-2016 e successivamente smentito dai fatti". Collega Borrello, mi spiace contraddirla, ma non dica che l'Assessore Baccega è adeguato al ruolo! L'Assessore non è solo una carica politica, una poltrona da spartire con logiche spartitorie appunto. Lei, durante la discussione del bilancio, Assessore, ha molte volte dimostrato la sua incompetenza ed inadeguatezza, malgrado il refrain che ci propinava all'inizio, che lei è stato imprenditore, non credo sia la stessa cosa essere imprenditore di attività private e gestire la cassaforte, l'Assessorato del bilancio di una Regione, sono due cose completamente diverse e non sono assimilabili.

Quattro: "Constatato che gli enormi problemi di bilancio inducono a un risparmio stringente di tutte le spese e che il risparmio di un'indennità di carica inutile migliorerebbe l'efficacia e l'efficienza semplificando l'azione di governo". Sulla sua carica...beh, 4.000 euro al mese verrebbero comodi come contributo al risicato bilancio regionale; in più, si andrebbe nella direzione da voi auspicata, colleghi della maggioranza, di ridurre gli Assessori a 7 e di risparmiare contestualmente sui costi della politica.

Infine: "Invita l'Assessore al bilancio Mauro Baccega a rassegnare le dimissioni dal suo ruolo in Giunta". È un invito, non è una mozione di sfiducia. Lei, Assessore, può anche dimostrare che i nostri auspici e la nostra richiesta non sono ben riposte; saremmo felici se lei, con i dati, con i fatti, con gli atti sapesse e potesse dimostrarlo...ma ho dei dubbi che lei, Assessore Baccega, sia in grado di dimostrare la necessità, anzi l'utilità del suo contributo.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Io non so, effettivamente non posso dire né sì, né no, se l'Assessore Baccega abbia le competenze o meno per svolgere l'attività di Assessore al bilancio come ha detto il collega Borrello, che ha detto che al Comune di Aosta ha svolto un buon ruolo. Qui, sinceramente, noi non abbiamo potuto vederlo all'opera, è questo il problema! Non si tratta di giudicare l'operato: se l'obiettivo dell'Assessore Baccega era quello di sedersi in un ufficio per vedere il suo nome scritto "Assessore al bilancio", l'obiettivo è stato conseguito; se l'obiettivo invece era quello di fare effettivamente l'Assessore al bilancio...ahimè, l'obiettivo è stato fallito! E allora bisogna fare una riflessione, una riflessione anche rispetto alla posizione dell'Assessore Baccega e a quella della sua forza politica, dei leader della sua forza politica all'esterno, perché fuori si dice una cosa e qui poi se ne vota un'altra, fuori ci sono aperture e qui ci sono chiusure, e allora bisognerà riuscire a capire se c'è stato, nel frattempo, magari un cambio...non so, di forza politica, un avvicinamento o un allontanamento dalla sua forza politica...questo non riusciamo a capirlo, sinceramente diventa difficile.

Per fare l'Assessore, al di là delle competenze, che magari...anzi, non possiamo metterle in dubbio, l'Assessore le avrà anche...ci vuole una cosa che si chiama "carattere", bisogna sapere puntare i piedi, bisogna rivendicare il proprio ruolo e non bisogna stare lì, come le belle statuine, a prendere ordini (quello che è successo in questo caso). Di conseguenza non vediamo questa...e soprattutto non la vedo io, personalmente, una cosa così grave. Di fatto l'Assessore Baccega è stato esautorato dal momento in cui si è insediato, pertanto non andiamo a togliere nulla a nessuno, ma semplicemente questa è una presa d'atto doverosa, di una situazione che si è venuta a creare, che è stata creata nell'ambito della Giunta e, di conseguenza, non ci sentiamo nessuna...personalmente non mi sento nessuna grave responsabilità ad aver presentato questa risoluzione.

Presidente - La parola al collega Perron.

Perron (UV) - Grazie Presidente.

Ha ragione il collega Laurent Viérin quando dice che il tenore e il contenuto di questa risoluzione sono particolarmente gravi. Seguendo una prassi che esiste in Consiglio regionale, noi abbiamo votato comunque l'iscrizione, perché ci sembra un atto dovuto, di cortesia, ripagato dalla minoranza, perché nessuno qui ha i numeri per iscrivere le risoluzioni, nell'accettare la discussione di questa risoluzione. Non sta a me rispondere su tutta una serie di rilievi che sono stati mossi circa il ruolo che l'Assessore riveste all'interno della Giunta e del Governo regionale, sul modus operandi che esiste all'interno del Governo, perché credo che se si vorrà rispondere lo potranno fare altri.

Noi, semplicemente da un punto di vista più politico, dal punto di vista dell'Union Valdôtaine, rivendichiamo il rapporto con Stella Alpina come un rapporto corretto, leale, di ottima collaborazione, e oggi riteniamo che il giudizio che si può esprimere sull'operato dell'Assessore Baccega sia un giudizio sostanzialmente positivo, tenuto conto di una situazione di grande difficoltà generale che esiste nel contesto regionale. Quindi, molto semplicemente, ci pare non sussistano assolutamente le condizioni né per accettare, né per votare in modo favorevole una proposta di questo genere, una risoluzione che comporta in qualche modo le dimissioni, se pur fatto sotto forma di un invito e non di una mozione di sfiducia. Noi pensiamo che questo atto vada decisamente al di là della discussione fatta oggi, di un confronto di posizioni molto diverse, dove è emersa, a chiare lettere, una situazione di grave difficoltà che attraversa la nostra regione, e certamente questa situazione di difficoltà non può essere imputata unicamente ad una persona.

Seppur in qualche modo fatta sotto forma di invito, collega Guichardaz, è vero, non sotto forma di mozione di sfiducia, con tutti i meccanismi che ciò comporta all'interno del Consiglio regionale col suo Regolamento, noi la leggiamo, perlomeno io la leggo come una forma di sottile ed evidente provocazione di tipo politico. È una provocazione che ha un sapore di tipo politico, come tale la leggiamo e come tale, in qualche modo, la respingiamo. Se poi sussistono...credo che l'Assessore mai abbia fatto mancare questa disponibilità a migliorare i rapporti di collaborazione con le commissioni, visto che questo è stato evocato, credo che l'Assessore mai abbia mancato l'occasione di perfezionare questi rapporti di collaborazione che devono sussistere, che devono essere buoni, tra Governo regionale e organi paralleli del Consiglio.

Per il resto, noi questa risoluzione la leggiamo - sottolineo ancora - come una provocazione di evidente tipo politico, la leggiamo come tale e, come tale, la respingiamo. Grazie.

Presidente - Altre richieste d'intervento? Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - A chiusura del dibattito che aveva visto la ricerca di una condivisione per fare azione comune, viene presentata una richiesta di invito a dimettere l'Assessore competente, che - voglio ricordare - ha seguito fin dall'inizio, per questi pochi mesi, quella che è stata una procedura molto difficile come la predisposizione di un bilancio, che ha visto delle difficoltà crescenti legate all'insicurezza, all'indubbia impossibilità di avere certezze da parte dello Stato - cosa che abbiamo dimostrato nella discussione precedente - e quindi credo che, nell'ambito della sua funzione, abbia svolto con competenza il ruolo a lui assegnato.

Sui rapporti in Giunta credo di poter assolutamente dire che c'è non solo la massima collaborazione, ma quello che è il rispetto dei ruoli, e se il contendere è di andare insieme a Roma, non mancheremo di seguire i consigli, quindi andremo in due, invece che da solo, non è credo questo il punto se è questo che vi preoccupa. Quello che vi dovrebbe un po' far riflettere è che su queste tematiche...che è un po' il vizietto che vediamo in tante Assemblee, è quello di cercare d'individuare qualcuno, di solleticarne l'aspetto con un "mah, forse questa cosa qui poteva essere fatta in modo diverso" e tutte queste cose qui...le abbiamo già viste, ci sono state in diverse occasioni, c'è stato questo tentativo.

Qui il discorso è molto più serio. Il problema di far quadrato è proprio quello di dare la possibilità all'Assessore competente di continuare il suo lavoro com'è stato fatto fino adesso, con grande dedizione e competenza, e sotto questo aspetto c'è sempre stata una discussione ampia e una condivisione di quello che è stato fatto in tutti i settori: questo lo dico con molta tranquillità e senza ombra di poter essere smentito. Quindi questa è una delle tante ragioni che potremmo addurre per respingere questo invito che è - com'è stato detto - politico, e fatto a conclusione di una discussione che aveva avuto un aspetto importante: quello di mettere in evidenza questa disponibilità, che noi non abbiamo assolutamente respinto, noi l'abbiamo detto che noi siamo disponibili a questa collaborazione, al dialogo, basta capirsi sul ruolo di ognuno. Noi abbiamo detto questo e questo continuiamo a pensare. Il momento è difficile, non certo per mancanze nostre - e l'abbiamo dimostrato - e le ragioni che abbiamo spiegato qui sono ragioni che, se voi andate a vedere cosa succede nelle altre Regioni a Statuto speciale, sono all'ordine del giorno, sono all'ordine del giorno, come credo per altre problematiche che purtroppo dobbiamo affrontare, per cui la stessa cosa succede anche in quest'Assemblea.

Riconfermo quindi la piena fiducia nell'Assessore a nome di tutta la maggioranza.

Presidente - Per dichiarazione di voto, la parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. A nome di tutta la minoranza, chiederei il voto segreto. Grazie.

Presidente - Non ci sono altre richieste d'intervento? Possiamo procedere alla votazione, colleghi? Procediamo quindi alla votazione della risoluzione. Votate, colleghi. Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 16

Contrari: 18

Il Consiglio non approva.

Colleghi, con questo punto abbiamo concluso i nostri lavori. Buona serata.

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L'adunanza termina alle ore 21,20.