Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 74 del 26 luglio 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 74/XIV - Approvazione di mozione: "Impegno per la risoluzione dei problemi del trasporto ferroviario in Valle d'Aosta".

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Viérin Laurent per mozione d'ordine.

Viérin L. (UVP) - Oui, merci Madame la Présidente.

Nous nous étions quittés hier sur les variations de bilan, sur l'engagement de deux informations sur deux délibérations...si c'est possible le long de la matinée, quand l'Assesseur Baccega arrivera, de pouvoir discuter ces deux questions... Merci.

Président - Je crois qu'il n'y aura pas des difficultés sur ça quand arrivera l'Assesseur... Il y a quelqu'un pour l'illustration? La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

Bonjour à tous. Je crois que cette interpellation soit - en reprenant les travaux je reprends aussi les mots du collègue Ferrero de hier soir - un des arguments que probablement nous devrions discuter en 35, c'est-à-dire un des arguments qui, plus que d'autres, concerne absolument nous tous et toute la Vallée d'Aoste.

Non è la prima volta chiaramente che si parla in quest'aula di ferrovia, anzi, il trasporto ferroviario anche nella passata legislatura è stato uno, diciamo, dei cavalli di battaglia anche dei nostri movimenti ed è un argomento che credo riguardi in particolare la vita di tutti i giorni, la vita quotidiana anche di molti valdostani. È per questo che oggi i nostri movimenti UVP, ALPE, Movimento Cinque Stelle e PD-Sinistra per la Valle d'Aosta riportano quest'argomento e riportano la discussione in aula. Ieri abbiamo parlato anche dell'autostrada, ma credo che la situazione per quanto riguarda il degrado della ferrovia sia veramente...crediamo ad uno stato di Far West.

In considerazione anche della lettera che tutti noi Consiglieri abbiamo ricevuto negli scorsi giorni dall'Associazione Pendolari Stanchi, che comunque ci ricordano quale contraddizione ci sia tra la vocazione turistica della nostra Valle e l'estrema inefficienza e dispendiosità delle tariffe autostradali e l'inaffidabilità e l'inefficienza del trasporto ferroviario (ecco, prendo oggi in prestito queste due parole) un servizio ferroviario inaffidabile ed inefficiente credo che non sia da sottovalutare per una regione a vocazione turistica e che ha comunque tantissimi lavoratori che dovrebbero e potrebbero utilizzare questo servizio. Teniamo anche conto che nel programma di legislatura che ci avete presentato, che la maggioranza ci ha presentato nel Consiglio dei primi giorni di luglio, c'era un passaggio su questo abbastanza superficiale e nello stesso tempo sibillino, quindi è anche per quello che oggi chiediamo di relazionare al Governo regionale. Nella prima metà di luglio, in particolare il 9 luglio, poi abbiamo sentito un'intervista, come tutti i cittadini valdostani, al telegiornale regionale dell'Assessore Marguerettaz, che andava abbastanza deciso - ma, direi, anche in modo un po' superficiale - a definire quale tipo di mezzi pensano già di utilizzare nel futuro. Teniamo anche conto che il "Governo Letta"...e, in particolare, le disposizioni col "decreto Lupi" hanno sganciato per il collegamento ferroviario della nostra regione 27 milioni di euro e, in particolare, si specifica che ci sono 27 milioni destinati al potenziamento della ferrovia Torino/Aosta, ma non tanto per ammodernare e potenziare l'infrastruttura, quanto piuttosto per l'acquisto di nuovi treni.

In virtù di tutti questi passaggi, anche del fatto che la ferrovia sicuramente ha cambiato la storia della Valle d'Aosta nel passato, l'arrivo della ferrovia ad Aosta ha cambiato sicuramente la storia della nostra regione, ecco, noi vorremmo che anche per il futuro la ferrovia possa cambiare la storia della Valle d'Aosta, ma in senso sicuramente positivo e non come sta andando adesso, quindi chiediamo un impegno dell'Assessore Marguerettaz, in particolare, a relazionare alla commissione competente come intende procedere in questo momento proprio perché è un momento delicato, ma è anche un momento di costruzione, di progettazione e di pianificazione. Chiediamo quindi di relazionare in commissione e di portare anche (sempre in commissione) un cronoprogramma, una pianificazione, tutte le valutazioni che sono state fatte dalla maggioranza e dal Governo regionale, valutazioni sia politiche che tecnico-economiche per poter, diciamo, arrivare a dire che questa soluzione dei treni, in particolare dei treni bimodali, è quella migliore. Grazie.

Presidente - Grazie. Apriamo la discussione generale, ci sono richieste di intervento? Nessuna richiesta? Ci sono richieste di intervento? Nessuno? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie.

Quest'inizio di legislatura, un po' come su altri argomenti, ci vede impegnati a riprendere tematiche che sono un po' già state oggetto di discussione in Consiglio e che sono ovviamente all'attenzione dei cittadini. Sul tema della ferrovia ha introdotto bene la collega Certan, l'interesse a portare questo documento in aula è quello di fare il punto della situazione e anche un po' per tutti noi nuovi eletti di riprendere gli argomenti che, appunto, sono già stati trattati e capire come alcuni elementi di novità dell'ultimo periodo sono oggi da riportare in questa discussione: mi riferisco soprattutto al discorso legato al "decreto del fare", dove sembrano allocate nuove risorse, che poi, invece, nella lettura integrale così...non risultano; mi riferisco ai contatti, all'aspetto più politico legato con la Regione Piemonte, per capire come stiamo seguendo e quali sono i contatti che appunto i rispettivi Assessori stanno tenendo, soprattutto il Sindaco di Ivrea mi pare abbia preso delle posizioni di un certo tipo, e poi, più in generale, ecco, un po' l'attenzione verso uno dei due argomenti che vede i valdostani costretti non più tanto in un carrefour d'Europe, ma, in termini di sistema dei trasporti, sempre più confinati e chiusi...ecco, in difficoltà, quindi su questo intendiamo cercare di capire bene quale sarà il futuro. Sono questi soldi allocati, che sono 27-35 milioni di euro...è ancora da capire bene...che sono fermi ormai dal 2006 per la nota questione...ecco, l'elettrificazione si è sospesa...si intendono acquistare i treni bimodali...come e quanti? Le risorse sono sufficienti e, soprattutto, quali sono le strategie a breve e lungo termine? Con una piccola nota di colore, per esempio, troviamo tutti i comuni che sono a meno di 100 chilometri dall'Università di Torino...a non poter utilizzare per i propri studenti universitari, per esempio, le detrazioni che sono previste per i canoni degli alloggi e per norme che sono chiaramente non riferite alla nostra regione...oltre al danno, la beffa, ecco, perché, per frequentare l'università, bisognerebbe oramai vivere sul treno per uscire dalla Valle. Voglio quindi anche differenziare la tratta interna da quella verso le regioni fuori dalla Valle d'Aosta, perché se per alcuni trasporti qui le cose funzionano e comunque le persone che salgono verso Aosta trovano trasporti puntuali, quando invece scendono dalla Valle il discorso peggiora e peggiora in maniera importante.

La nostra intenzione allora è quella di capire, appunto, ad inizio di legislatura se ci sono novità rispetto ad alcune delle cose che abbiamo detto e, soprattutto, ci interessa capire bene se ci sarà la possibilità di ragionare su due livelli, perché credo che la questione dei treni bimodali sia stata oggetto di discussione, ma non so se oggetto ormai di accordo, ecco, fuori dalla Valle. La volontà è quella di provare a portare qui in aula una richiesta di poter discutere su un programma che non sia solo un programma di breve termine, ma appunto su un programma a più lunga scadenza. Rispetto a questo, la mozione chiede degli impegni intanto a relazionare alla commissione competente e poi a produrre questo cronoprogramma, che forse necessita di una discussione ancora più articolata. In quest'inizio di legislatura credo sia anche importante fare chiarezza per tutti, soprattutto perché fuori di qui abbiamo ricevuto tutti, come eletti, la lettera dell'Associazione Pendolari Stanchi, che ci ha sollecitato un po' ad occuparci di questo tema e, soprattutto perché, visti i costi che ormai il trasporto su gomma ha assunto, diventa fondamentale per i servizi primari sui quali i cittadini devono contare, ma diventa fondamentale anche in termini turistici e anche per la nostra economia sviluppare un progetto che sia sostenibile, ma soprattutto chiaro verso le tante persone che aspettano delle risposte. Grazie.

Président - Il y a quelqu'un d'autre qui veut intervenir? Pas d'autres? La parole à l'Assesseur Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Sì, intervengo prima della chiusura della discussione, perché vorrei concludere con una proposta emendativa alla mozione, permettetemi però qualche piccola riflessione. Credo sia decisamente opportuno che un nuovo Consiglio regionale metta nella sua agenda politica la discussione sul trasporto pubblico e, in particolare, sulla ferrovia, ritengo che questo sia un tema che meriti di essere approfondito. Senza voler ripercorrere tutte le discussioni, fare tutti i richiami che abbiamo avuto modo di fare, perlomeno negli ultimi dieci anni, mi viene da dire a coloro che ovviamente siedono per la prima volta in questo Consiglio che questo non è un tema che non è stato particolarmente dibattuto. Nel 2004, quando vi era un altro Assessore ai trasporti, fu sottoscritto prima di tutto un accordo di programma con il Ministero, con RFI, anche con la Regione Piemonte, dove furono evidenziate tutte le difficoltà e tutte le carenze di questa linea e, credetemi, quando avremo modo di lavorare in commissione, sarà molto interessante vedere tutto lo studio e tutto questo lavoro. Già allora era stato individuato, grosso modo, un miliardo di euro di interventi, non tanto per fare una linea nuova, ma per ammodernare quella che esiste. Sembrano delle cifre importanti, ma io ho nel cassetto un progetto che mi è stato trasmesso da RFI, dove ci sono 10 chilometri di nuova ferrovia tra Montjovet e Châtillon. L'importo di questo progetto è di 430 milioni...perché quello è un tratto particolarmente ammalorato: bisogna rifare le gallerie, c'è un versante che è molto ripido. Mi ricordo gli interventi che mi furono sollecitati anche dalla collega Fontana su questo tipo di argomento, direi quindi che la lista della spesa è una lista molto importante.

Quegli studi del 2004 furono gli studi che nel 2006 permisero a due Parlamentari valdostani di fare un'iniziativa, che sembrava un'iniziativa risolutiva e anche lì, allora, furono inseriti 40 milioni di euro per migliorare la nostra linea e questi 40 milioni di euro non erano indefiniti, i lavori da fare erano abbastanza circostanziati ed erano stati individuati scegliendo tra tutti quegli interventi, il miliardo di interventi, quelli che avrebbero migliorato sensibilmente i tempi di percorrenza. Vi ricorderete la lunetta di Chivasso, mi interessa parlare della lunetta di Chivasso perché c'era un progetto di RFI, che iniziava con un costo che era poco superiore ai 10 milioni, poi via via, quando i progetti da progetti di fattibilità, progetti esecutivi arrivarono a progetti definitivi si arrivò a più di 30 milioni di euro, quindi i costi hanno avuto una certa lievitazione. Come tutte le infrastrutture, però, tutti le vogliono, ma nessuno le vuole a casa propria e quindi la comunità di Chivasso, che ha avuto una perfetta continuità tra Governo di centro-destra e Governo di centro-sinistra, si oppose in modo radicale a questa variante, risultato finale: quei 40 milioni non furono usati non per una negligenza della Regione autonoma Valle d'Aosta, ma perché la comunità piemontese si oppose totalmente a questo tipo di intervento. Morale: questi 40 milioni che dovevano servire a migliorare la nostra linea non furono usati. In modo pretestuoso qualcuno addebita la responsabilità alla Regione autonoma Valle d'Aosta, ma sappiate che non è così.

Ora, gli interventi, anche oggi, sono interventi che possiamo analizzare con particolare attenzione e, proprio ricordando il lavoro fatto nella precedente consiliatura, credo che ci sarà modo di avere tutti i dati e tutte le informazioni. L'Assessorato, il sottoscritto, i miei dirigenti, i miei collaboratori hanno mantenuto un rapporto costante, quasi settimanale, con i sindacati, sindacati che sono i rappresentanti dei lavoratori, quelli che tutti i giorni sono sulla ferrovia e conoscono molto bene il problema, i consumatori, le associazioni dei consumatori, i pendolari. Abbiamo continuato a lavorare in questa direzione e di tutto questo troverete anche riscontro in ampia documentazione. La IV Commissione, nella precedente legislatura ha avuto modo di coinvolgere in questa Aula tutti gli interessati, perché c'era la necessità di avere una grande condivisione, i colleghi che erano con me nella precedente legislatura lo sanno, abbiamo avuto modo di far parlare tutti e di acquisire tutte le informazioni.

Mi perdonerà la collega Certan, probabilmente, in virtù della sua esperienza di maestra, è abituata ad esprimere giudizi e quindi, voglio dire, mi prendo il giudizio di superficiale. Io mi inchino davanti a lei, ma prima di arrivare ad un voto definitivo, mi tenga in sospeso e, prima di elargire e di dispensare giudizi, dia il beneficio di valutare il lavoro che è stato fatto fino ad oggi, per poter concludere poi come meglio ritiene, perché, vede, quando io vado in televisione, non parlo a titolo personale! La scelta dei treni bimodali è frutto di due espressioni del Consiglio regionale: la prima è la risoluzione 1914 del 14 luglio 2012 e l'altra è ancora più recente: la 2753 del 19 dicembre 2012. Quella più importante è l'ultima: quella del 19 dicembre, perché è il riepilogo di tutto il lavoro che è stato fatto in commissione, laddove sono stati fatti tutti gli approfondimenti e quindi, quando è stata data quest'indicazione, è stata data in virtù di una valutazione politica espressa dal Consiglio regionale, quindi non è un'espressione superficiale.

Il collega Bertschy ha introdotto un ragionamento che è decisamente interessante, ovvero valutiamo anche quelle che sono le posizioni delle aree limitrofe della regione Piemonte, della comunità di Ivrea. Se qualcuno di voi è attento, avrà modo di convenire con me che la comunità canavesana, la comunità di Ivrea in questi ultimi tempi ha avuto solo benefici e i disguidi sono arrivati tutti in capo alla comunità valdostana, a causa della rottura di carico, che non è imputabile alla Regione Valle d'Aosta. Quando hanno fatto i lavori a Porta Susa, Trenitalia ci assicurato che i lavori a Porta Susa non avrebbero influito negativamente sul percorso, perché i treni termici avrebbero potuto circolare. Poi interviene Guariniello: "non si può più passare, bisogna impedire che i treni diesel entrino in Torino", ecco che a quel punto qual è la soluzione? Rottura di carico: da Ivrea a Torino ci sono i treni elettrici, da Ivrea ad Aosta i treni diesel. Ora, voi capite bene che tutti i problemi che possono esserci a monte sono ininfluenti da Ivrea in giù, per cui quelli di Ivrea si trovano il treno pronto in stazione, vuoto, ci possono salire sopra, se a monte ci sono dei problemi, questo comunque parte e loro hanno risolto il problema.

Oggi come oggi, qualcuno dice: "ma perché non utilizziamo questi soldi per fare il raddoppio tra Ivrea e Chivasso?", ancora di più quindi tra Ivrea e Torino risolviamo tutti i problemi, dopodiché da Ivrea ad Aosta lasciamo che le cose vadano per conto loro. Qual è il ragionamento? Il ragionamento è sottile: "ma comunque quelli di Aosta devono passare per Ivrea e quindi, se tutto a valle funziona bene, anche tu hai dei benefici". Peccato che, dal punto di vista poi del peso politico, la nostra utenza è un'utenza ovviamente marginale e quindi la vedo difficile mettere a posto anche la linea Ivrea-Aosta, ma queste sono solo alcune indicazioni che mi portano a dire - e lì concordo pienamente con quello che è stato detto in quest'aula dal collega Ferrero, o dalla collega Certan - che questo è un problema dei 35 eletti, un problema della comunità, quindi, se qualcuno ha delle buone idee, sostenibili, fattibili, non c'è motivo per non aderire.

L'ho fatta un po' lunga, ma era solo perché credo che la mozione lo meriti. Per conto del Governo, la mozione va benissimo, a condizione che il secondo capoverso dell'impegno, al quale ovviamente ho risposto venga tolto. L'impegno quindi ad andare a relazionare ed avviare tutti i lavori in commissione per noi va benissimo, anzi sono ben accetti tutti i vari contributi, con quest'impegno che si ferma al primo capoverso.

Presidente - Grazie Assessore. Chiediamo ai proponenti se sono d'accordo. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Ero preoccupato, perché credevo di aver capito male il contenuto di questa risoluzione, nel senso che ho assistito ad un intervento molto interessante, peraltro io riconosco su questo tema una preparazione all'Assessore Marguerettaz, nel senso che è da anni che riporta queste considerazioni in Consiglio regionale e quindi chi ha avuto modo di sentirlo non ha certo trovato delle novità, ma la conferma di una sua visione politico-strategica su questa vicenda della ferrovia. Non che l'Assessore abbia detto qualcosa che non sia vero, ha detto cose assolutamente vere: parla di progetti faraonici, irrealizzabili su questa linea, a dei costi impossibili. Naturalmente, con il suo stile, omette che esistono altrettanti progetti a costi più ragionevoli, magari non risolutivi in assoluto di questo problema, ma insomma...come dire? esiste un'altra visione di questa soluzione. Naturalmente l'Assessore non ha mai agito completamente di sua iniziativa, ma su mandato del Consiglio regionale, anche questo è vero, ma omette che il voto del Consiglio regionale era a maggioranza, quindi non era un voto che vedeva l'unanimità. Giustamente lei ha agito...io non sto dicendo che non ha detto il vero, ho detto che con grande abilità politica ha raccontato una versione dei fatti parziale, come parziale lo è la politica, e quindi la versione dei fatti che rappresenta la visione di questo problema da parte della maggioranza. Ci ha portato ad un excursus, partendo dal 2004 fino ad oggi, raccontando quelli che, secondo lei, in questi anni erano i fatti salienti di quella vicenda.

Dal nostro punto di vista, c'è un'altra narrazione, che non è mio compito ricostruire qui in questa sede, alla luce di questa risoluzione, perché questa è una risoluzione, guardate, di una semplicità incredibile, dice: "il problema della ferrovia è un problema strategico per la Valle d'Aosta, ne va di mezzo non più soltanto una questione non solo di trasporto di pendolari, ma ne va di mezzo il futuro di questa regione, lo sviluppo industriale, turistico e artigianale di questa regione, si gioca lì una partita fondamentale". Questo è un obiettivo condiviso da tutte le forze politiche, su questo siamo tutti d'accordo, bisogna trovare la soluzione. La preoccupazione allora che abbiamo avuto noi è la parola "cronos", tempo...il tempo. L'Assessore Marguerettaz in una dichiarazione al telegiornale ha detto: "per la soluzione di questi problemi, ci vogliono tempi lunghi, non basterà questa legislatura e, probabilmente, neanche la prossima", comunica tranquillamente che servono più di 10 anni. Questa era già la posizione della vecchia risoluzione di maggioranza, votata anche con il PdL, dove si diceva: "guardate che, per risolvere i problemi, ci vorrebbe l'Aosta-Martigny - e sappiamo tutti che è una favoletta - ci vorrebbe questo e quest'altro...", quindi...come dire? 30 anni, 40 anni, probabilmente...chissà che fine farà la Valle d'Aosta... Questa è la scelta che fece il passato Consiglio regionale, noi immaginiamo che ci siano in questo Consiglio regionale ben altre energie, ben altre motivazioni e che una parte consistente della popolazione valdostana abbia deciso per una strategia diversa rispetto a questa dei tempi biblici, infiniti e quant'altro... Allora, ritorno alla parola "cronos", che cos'è che vuole togliere l'Assessore Marguerettaz dalla risoluzione presentata dai colleghi dell'UVP, dell'ALPE, del PD e delle Cinque Stelle? La parola "tempo", il tempo di realizzazione non del nostro programma...del suo! Non ci vuole dire...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...mi lasci finire, Assessore, lei ci ha portati a spasso in una ricostruzione che non c'entrava niente con questa risoluzione, ci ha detto di tutto...tutto quello che non c'entrava niente con questa risoluzione. In questa risoluzione non si chiede una commissione speciale, si chiede di andare nella commissione competente, quindi quella cosa che ieri ci avete rimproverato, e avete detto "no" alla commissione speciale sul Casinò, perché c'è la commissione competente. Adesso vi diciamo: "andiamo nella commissione competente", bene, ma nella commissione competente io non voglio sentirmi di nuovo la sua storia dal 2004, dei progetti della galleria di Montjovet, eccetera, quelli li sappiamo a memoria, li conoscono tutti i valdostani e l'Associazione Pendolari Stanchi l'ha sentita mille volte quella cosa lì! Noi vogliamo che lei ci presenti quello che vuole fare lei, il suo programma, perché vuole togliere dalla risoluzione questa cosa qua? Non lo capisco. Dovrebbe essere lei che dice: "ma io vengo a presentarvi il cronoprogramma", quello che piace tanto all'Assessore Marco Viérin, che ogni volta giustamente ci dice: "io ho un cronoprogramma, io voglio fare questo...", noi lo chiediamo a lei, venga, ci presenti il cronoprogramma, poi veniamo qui a discutere se quello è il progetto che interessa ai valdostani, oppure se noi abbiamo delle idee alternative.

Per quanto riguarda il PD-Sinistra Valdostana, quindi noi questo vogliamo votare, ma vorrei far capire, non abbiamo parlato né di elettrificazione, né di questo, né di quello, abbiamo semplicemente detto: "venga a presentarci le carte in commissione, nella commissione competente", se neanche questo siete disposti a votare, allora francamente vi chiedo...questo è un atto dovuto quasi, è un atto dovuto, come fate a non votare una cosa così? Cosa volete modificare di questa risoluzione? Se lei vuole che cambiamo alcune parole per fare una risoluzione congiunta, facciamo la risoluzione congiunta, ma la parola "cronos", tempo, deve esserci!

Presidente - Si prenoti collega Certan che...la parola al collega Bertschy, scusi.

Bertschy (UVP) - Sì, riprendendo anche l'intervento del collega Donzel, evidentemente l'apertura dell'Assemblea serve anche un po' per posizionarci rispetto ai temi e quello che io volevo sentire dall'Assessore evidentemente sta anche per me in una piccola relazione, ma soprattutto per capire quali sono gli obiettivi futuri. La mozione non impegna nessuno se non a fare trasparenza e a dare un po' di certezze per il lavoro che c'è da fare e soprattutto è importante per quelli che sono gli sviluppi di tutto quello che sta avvenendo in termini economici, finanziari, ma anche in termini politici, per capire se la volontà è quella di guardare fuori dal confine non tanto con un occhio chi ci ruba qualche cosa o chi ci dà qualche cosa, è chiaro che siamo tutti qua in primo luogo per difendere gli interessi dei cittadini valdostani e nessuno di noi si sogna di fare scelte che possano ledere...a partire dai nostri cittadini, le esigenze in primo luogo dei pendolari, quindi non apriamoci ad una partita dove chi guarda fuori si scopre e chi sta dentro garantisce più sicurezze per la comunità. L'idea di guardare oltre confine è quella che ci sono più risorse in gioco, altre risorse da andare a cercare e ci sono probabilmente strategie da ridefinire proprio per come si stanno muovendo anche a livello nazionale con il Governo. Quando chiedo un tavolo politico, quindi non lo chiedo perché dico: sono d'accordo sulle idee di chi è fuori dalla Valle d'Aosta, ma lo chiedo perché soprattutto chi vive in Bassa Valle...e, ripeto, da Châtillon in giù cambia già, perché siamo a 100 chilometri nemmeno dall'università e ci sono già una serie di cose che cambiano rispetto...cioè la volontà di guardare e di provare a capire le prime risorse dove possono essere spese meglio, e col cronoprogramma possiamo capirlo, e capire come inseguire insieme un miglioramento della tratta soprattutto quando dobbiamo fare entrare la gente in Valle d'Aosta e quando la dobbiamo fare uscire.

Ribadisco, come ha detto bene il collega Donzel, che la nostra mozione quindi non pone nessun vincolo, se non quello di un punto di partenza uguale per tutti che permetta di avere tutti gli elementi, oltre alle risoluzioni che sono importanti, ma evidentemente sono sostenute dalla parte che le ha proposte e votate, ecco, quando non sono all'unanimità. Grazie.

Presidente - La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Passo velocemente alle considerazioni sulle professionalità di ognuno di noi...è proprio vero che ogni professionalità ha la sua specializzazione e l'Assessore Marguerettaz non sa che la scuola e gli insegnanti da tanti anni non danno più giudizi, ma fanno delle valutazioni formative, sommative, ma non giudizi, nessuno si permette di dare giudizi a nessuno e tanto meno a degli studenti, quindi la prego di essere preciso!

Sulla questione sono già stati abbastanza dettagliati sia il collega Donzel, sia il collega Bertschy e il termine "superficiale" era proprio sul fatto che lei abbia detto in quest'intervista: "ci vorranno tanti tanti anni, non basta questa...non basta la prossima..", allora la domanda che proprio noi facciamo con questa mozione è: ma interessa o non interessa a noi tutti di collegare la Valle d'Aosta, di renderla collegata e non isolata dal resto dell'Italia, ma anche dall'Europa e dal mondo? Oppure no? Perché continuare a dire: "ah tanto non serve questa, non basterà neanche la prossima...", è questo che noi riteniamo essere superficiale.

Vengo poi all'altro punto, che credo anche lei abbia condiviso, se siamo ad inizio legislatura...è proprio questo il momento di pianificare e di programmare, quindi penso che, se voi avete fatto delle valutazioni approfondite e non superficiali che si collegavano anche a tutto un passato, a quello che ci ha detto lei, a tutta la sua storia dal 2004, è partito solo da lì, ma ce ne sarebbe ancora...beh, proprio per questo, che problema c'è a venire in commissione e dare questa documentazione che sicuramente voi avrete e vi sarete fatti? Per confermare quello che già in qualche modo è stato detto. Chiediamo quindi di relazionare alla commissione oralmente e poi chiediamo di produrci documenti, ma penso che sia una cosa proprio normale, quindi non pensiamo che sia...anzi il secondo punto è quasi di dettaglio e di specifica al primo, però possono essere complementari. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Rosset.

Rosset (UVP) - Grazie Presidente.

Assessore, probabilmente non vedrò mai la fine del problema del trasporto ferroviario...tante cose dette, tante riflessioni, tante discussioni, ma un dato è certo: danno per gli utenti, danno per i lavoratori, danno per gli studenti, per i Pendolari Stanchi, che oggi potrebbero essere chiamati "disperati", e un danno per il nostro turismo, che è l'aspetto fondamentale.

Sul tema ferrovia nella scorsa legislatura, è vero, abbiamo discusso anche in questa sala parecchio, senza arrivare da nessuna parte, come se il treno fosse rimasto fermo in stazione. Addirittura abbiamo perso, credo, un sacco di tempo sulla discussione dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, quando oggettivamente il problema principale riguarda il futuro dell'Ivrea/Aosta.

I colleghi già hanno detto: siamo all'inizio di una nuova legislatura, penso che i tempi siano più che maturi per dare una risposta a questo problema e quale occasione se non andare in commissione e ripartire su queste problematiche. Ora, quali novità? Le novità sono due: una buona ed una cattiva. Quella buona è che c'è del denaro nel "decreto del fare" del "Governo Letta", sempre che questo Governo vada a buon fine, anche se non si capisce quanto, e bisogna capire bene come spenderlo in un disegno complessivo e non episodico. La commissione quindi ha questa funzione di fare delle scelte lungimiranti, in grado di risolvere una volta per tutte un problema di vitale importanza. La notizia cattiva è che in qualche modo connessa resta sulla carta la norma di attuazione sul trasporto ferroviario 2010 e questa norma di attuazione resta la madre di tutte le norme. Senza quella applicazione, non può esistere la necessaria regionalizzazione dell'esercizio e il possibile passaggio alla Regione della linea, passaggio della linea con garanzia dei fondi statali per la sua modernizzazione. Questo quindi è un altro aspetto fondamentale da portare avanti. Si può dunque a lungo discutere, ma i termini attuali del problema sono questi. Vista la difficoltà e vista la paralisi nel settore dei trasporti, che, ahimè ha coinciso, Assessore, malgrado la sua presenza come Assessore, oltretutto la sua rinnovata presenza nel ruolo...beh, ci auspichiamo che possa attivare quelle risposte chiare, rapide, condivise. Allora, provi a smentirsi, ad essere attivo, non perda questo treno perché rischierebbe, pure lei, di rimanere a piedi. Grazie.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Beh, noi arriviamo in questa legislatura, abbiamo seguito comunque le vicende da vicino della ferrovia e concordiamo pienamente con quanto è stato precisato dal collega Donzel. Qui c'è una serie di decisioni che sono state adottate a maggioranza, la maggioranza regionale si è presa quindi la responsabilità di intraprendere una strada in una direzione che sinceramente non è ancora ben chiara per quanto riguarda la ferrovia. Anche in quest'occasione assistiamo semplicemente ad una serie di dichiarazioni di intenti che sostanzialmente sono, per quanto ci riguarda, l'ennesima scatola vuota nella quale si vaga senza sapere poi alla fine dove si vuole andare a parare. Sarebbe necessario, sarebbe indispensabile non parlare di 5, 10 anni, ma parlare di un piano, parlare di un investimento che, per quanto ci riguarda, è strategico, strategico come è stato precisato dai colleghi per quanto riguarda lo sviluppo della Valle d'Aosta, per quanto riguarda l'immagine della Valle d'Aosta, dal punto di vista ambientale, a tutta una serie di aspetti che dovrebbero essere valutati in maniera complessiva. Constatiamo purtroppo anche in quest'occasione che le idee sono poco chiare, che si naviga a vista come sempre e che sostanzialmente quando si tratta poi di dare una risposta alla comunità valdostana...perché magari ogni tanto è bene anche ricordarlo...non tutti si possono permettere il telepass, non tutti viaggiano in SUV, c'è anche qualcuno che il treno deve prenderlo, perché ovviamente è costretto e non può permettersi altri mezzi di trasporto. Qui mi sembra che questa cosa sia passata in secondo piano, forse bisogna calarsi un pochettino di più nella realtà che vivono i cittadini e non stare lassù, eh, dove osano solo le aquile! Scendiamo magari un pochettino più, diciamo, con i piedi per terra e con un pochettino più di umiltà. Anche in quest'occasione purtroppo riscontriamo che, al di là di dichiarazioni di intenti, di precisazioni sulla difficoltà ad intervenire dal punto di vista tecnico e dal punto di vista del reperimento delle risorse...che ben sappiamo non ce le nascondiamo, ma qui si tratta di fare delle scelte, delle scelte che sono strategiche per il futuro della Valle d'Aosta e soprattutto per la qualità della vita dei cittadini. Scelte che, come al solito, vengono rimandate o comunque non vengono fatte. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - La proposta che ho fatto era una proposta che discendeva dalla spiegazione che ho dato rispetto al perché eravamo andati a dire determinate cose e quindi del perché c'erano delle valutazioni politiche che avevano consentito al sottoscritto di considerare la soluzione dei treni bimodali come soluzione conveniente, per cui, se volete mantenere questa dizione, la possiamo tranquillamente mantenere. Sappiate che quello che vi porterò è quello che ho avuto modo di dire a voce e quello che ho avuto modo di indicare in modo puntuale, per cui, detto questo, il secondo punto era ovviamente pleonastico. Se questo vi consente di fare un lavoro che ritenete più ampio in commissione rispetto ad un'audizione dell'Assessore, non è che ci stracciamo le vesti per andare a togliere.

Io però vorrei approfittare, semplicemente per la verbalizzazione, per dire che non è un'invenzione del sottoscritto il fatto che le comunità abbiano degli obiettivi diversi, perché voi prendete per oro colato quello che viene detto da una delle associazioni che si denomina "Pendolari Stanchi", ma non è l'unico universo! C'è quella dei Pendolari Stanchi ovviamente - anche lì Donzel ed io avevamo avuto modo di scambiarci delle opinioni, perché il Presidente in allora dei Pendolari Stanchi era anche Presidente di un partito politico, quindi il sospetto che i due vasi fossero due vasi comunicanti c'era, ma non la certezza -, ma abbiamo avuto modo di parlare con i sindacati, con altre associazioni dei consumatori, con altre associazioni di pendolari. La comunità, non solo il Consiglio regionale, indicava non unanimemente la rottura di carico a Chivasso o a Ivrea: c'erano delle visioni totalmente diverse. Tutti i sindacati, anche il Consiglio regionale, ma soprattutto tutti i sindacati, CGIL compresa, dicevano che la rottura di carico era meglio farla a Chivasso, dopodiché è successo che Trenitalia ha privilegiato Ivrea. Quando io parlo di tempi lunghi, anche la soluzione dell'elettrificazione, che qualcuno individua come soluzione importante, ha dei tempi di realizzazione, da quando viene consegnato il cantiere, sulla carta di quattro anni. Io lo voglio solo ricordare, ma la collega Certan si ricorderà molto bene, che, prima di arrivare al cantiere, ci sono le fasi progettuali e mi pare che una parte importante dei suoi ex cittadini abbia prodotto una petizione, trasmessa al Consiglio regionale, perché loro la sottostazione a Saint-Christophe non la vogliono. La richiesta dei cittadini di Saint-Christophe è: "non vogliamo dove è stata progettata la sottostazione". Ricordo che la sottostazione è quasi grande come un campo di calcio. In commissione, avremo modo di prendere atto della situazione. Così come alcuni malumori avevamo nel Comune di Hône, nel Consiglio comunale. Bertschy, lei si ricorderà, non era singolarmente soddisfatto della collocazione della sottostazione a Hône, mi pare, non è che avete tantissimo territorio.

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

Quello che voglio dire è che, da quel punto di vista, l'argomento è molto interessante.

Concludo anche sul discorso del piano strategico: esiste un programma fatto dall'Università di Torino, poi io non ho neanche gli elementi per dire: "sono tutte fesserie" o "è tutto oro colato", però il programma esiste e c'è una serie sistematica di azioni da fare per migliorare sensibilmente. Il problema diventerà poi la sostenibilità di quegli interventi e il reperimento dei fondi, che è un altro discorso, quindi, se questo vi conforta, io voto anche questo, ma vi ho anticipato già la risposta.

Presidente - La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Prendo atto di questo passaggio e di questo superamento da parte della maggioranza...questo passaggio delicato, ma che comunque apprezziamo. Assessore Marguerettaz, proprio perché le progettazioni sono delle progettazioni e servono poi per fare valutazioni più precise, le ricordo...e avevo il sospetto che arrivasse lì, eh, prima o poi, infatti c'è arrivato...le ricordo che i cittadini di Saint-Christophe hanno preso atto praticamente del progetto già ormai quasi confezionato, fatto e confezionato, ed è anche questa, ma ne parleremo in un'altra sede, una delle cose che noi contestiamo, proprio perché ci sono dei progetti che con le comunità e con il territorio vanno valutati prima di arrivare poi ad una soluzione finale, non presentare il pacchetto già con il fiocchettino confezionato e poi dire: "ti va bene?" e la comunità...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...però l'Assessore era già lei e quindi poteva occuparsene lei di questo. Allora, la comunità di Saint-Christophe ha fatto delle osservazioni e non ha detto che non era d'accordo che...certo non era d'accordo che la sottostazione, come dice lei, piccolina eh, una cosa grande come un campo di calcio, fosse posizionata all'interno praticamente di un villaggio, nell'unico terreno ancora disponibile dentro, incuneato dentro ad un villaggio. Forse non ha letto, non si ricorda il secondo passaggio, c'era stata da parte del Consiglio comunale - e lo so bene, certo, ero Vicesindaco - la disponibilità a dare lo stesso tipo di terreno sempre sul territorio comunale, ma in un altro luogo che non fosse adiacente ad un villaggio o, peggio ancora, dentro il villaggio, perché credo che una sottostazione di quel genere non fosse una cosa indolore all'interno di un villaggio. Era quindi stato fatto questo passaggio, poi se la commissione ha preso atto di altre cose, io non lo so, io le ripeto che dal Consiglio comunale di Saint-Christophe partì così. Nonostante queste precisazioni, apprezziamo che la maggioranza porti...e, in particolare, che l'Assessore venga in commissione e produca tutti i documenti. Grazie.

Presidente - Grazie. Non ci sono altri interventi, possiamo chiudere la discussione, possiamo mettere in votazione la mozione. La votazione è aperta. Tutti hanno votato, possiamo chiudere la votazione, la votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 35

La mozione viene accolta.

Passiamo al punto 56 all'ordine del giorno.