Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2922 del 8 aprile 2013 - Resoconto

OGGETTO N. 2922/XIII - Elezione del delegato della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'elezione del Presidente della Repubblica. (Approvazione di un ordine del giorno)

Presidente - L'articolo 83 della Costituzione prevede che all'elezione del Presidente della Repubblica partecipino anche i rappresentanti delle Regioni eletti dai Consigli regionali e che la Valle d'Aosta ha diritto ad essere rappresentata da un proprio delegato. Il Parlamento sarà convocato in seduta comune per l'elezione del nuovo Presidente, mercoledì 18 aprile. Il Consiglio regionale è invitato a procedere all'elezione del delegato regionale che parteciperà all'elezione del Presidente della Repubblica. Dichiaro aperta la discussione generale sulla proposta in oggetto.

Ha chiesto la parola la collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

Au nom du groupe ALPE, Partito democratico et Union Valdôtaine Progressiste je demande une suspension, s'il vous plaît.

Président - Le Conseil est suspendu pour une quinzaine de minutes. Merci.

Le Conseil est suspendu de 10 heures 26 minutes à 10 heures 48 minutes.

Presidente - Colleghi, possiamo riprendere i nostri lavori. Comunico che è stato depositato a questa Presidenza un ordine del giorno, che credo che sia in fase di fotocopiatura; lo distribuiremo appena ci giungerà. Ha chiesto la parola il collega Empereur.

Empereur (UV) - Merci Madame la Présidente.

Au cours des semaines prochaines le Parlement italien réuni en séance commune et les délégués de chaque Région élus par les Assemblées respectives, participeront ensemble à l'élection du douzième Président de la République. Aujourd'hui nous devons donc élire le délégué de notre Région pour cet important rendez-vous. Dans toutes les occasions précédentes cette Assemblée a choisi, pour remplir cette tâche, le Président de la Région: c'est la raison pour laquelle je vous propose, en tant que représentant de notre Région qui participera ensemble au deux Parlementaires à l'élection du Président de la République, le Président de la Région, monsieur Augusto Rollandin.

Président - Merci. Il y a quelqu'un d'autre? La parole au collègue Donzel.

Donzel (Pd-Sin.VdA) - Grazie Presidente.

Anche se questa è l'ultima seduta del Consiglio regionale di questa legislatura, questo atto, che è in questo momento all'oggetto del Consiglio regionale, è di grandissima importanza, perché è l'atto che consente a questo Consiglio regionale di eleggere il delegato della Regione autonoma Valle d'Aosta per l'elezione del Presidente della Repubblica; una carica, sappiamo, la carica prima dello Stato italiano, che ha un'importanza straordinaria anche per noi valdostani. Abbiamo ricevuto in quest'aula, abbiamo avuto l'onore, il privilegio di ricevere la visita del Presidente Napolitano; sappiamo che il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione. Proprio questa mattina c'è stata anche un'interpellanza discussa tra il collega Caveri e il Presidente della Regione sulle norme di attuazione, sappiamo la delicatezza che vivono le Regioni autonome, sappiamo l'importanza che ha per noi avere una figura istituzionale che sia garante della Costituzione quindi anche garante delle norme che prevedono le Regioni a Statuto speciale.

In questi giorni si è fatto un gran parlare della situazione difficile della nostra regione e spesso, dai banchi della maggioranza, arriva...come dire? l'invito: non fate sempre la minoranza che non è disposta a discutere... Allora può darsi che a noi del Partito democratico-Sinistra VdA sia sfuggito magari l'invito con cui le forze di maggioranza chiamavano tutte le altre forze politiche di questo Consiglio a condividere una candidatura che fosse unificante per tutti i valdostani, che fosse la candidatura che ci facesse sentire tutti fortemente rappresentati, che potessimo tutti, con forza, sostenere nell'interesse della Valle d'Aosta. Devo dire che questo garbo istituzionale è mancato, perché ho appreso adesso, dalle parole del collega Empereur, il nominativo - naturalmente autorevole, ci mancherebbe! - e che rappresenta, di fatto, quella che è stata sostanzialmente una prassi istituzionale di questa Regione. Però, perché non condividere insieme una prassi istituzionale? sapendo che in passato, spesso, le opposizioni in ben altro contesto economico, in ben altra situazione, spesso contrapponevano delle candidature alla candidatura della maggioranza...allora, sui giornali proclami all'unità, al mettersi tutti assieme, all'esigenza di fare uno sforzo comune, poi il solito metodo: la maggioranza ha i numeri e impone e...nell'aula il suo candidato! Beh, signori miei, questo metodo non ci piace!

A noi sarebbe piaciuto anche scambiare prima due opinioni con il potenziale candidato per capire un po' l'orientamento, per capire se magari...io auspico che ci sia proprio anche la stessa sensibilità nei confronti della figura istituzionale, perché le cose che ho detto prima rispetto a un ruolo di Presidente garante della Costituzione, garante delle Autonomie...sono francamente convinto che non ci sia nessuno che siede qui, in questo Consiglio, che non abbia in testa almeno questi punti come idea da individuare rispetto a un Presidente della Repubblica!

Penso che nessuno di quelli che siede qui dentro immagina che il delegato della Valle d'Aosta vada a votare qualcuno che ha in mente una riforma della Costituzione che spiani le Regioni a Statuto speciale, come potrebbe magari anche essere nella testa di qualcuno tra i possibili candidati alla Presidenza della Repubblica, eh...non dobbiamo escludere questa cosa qui...quindi la delicatezza di questo momento, la delicatezza di questo ruolo imponeva, dal mio punto di vista, un garbo istituzionale e soprattutto un metodo, un metodo che la maggioranza rivendica di qua e di là quando si tratta di dire che la minoranza fa demagogia, fa...e poi, regolarmente, non attua, cioè impone, qui comandiamo noi e il candidato ve lo beccate e lo dovete votare!

Beh, per quanto ci riguarda noi abbiamo un'altra idea del modo di condurre queste vicende. Noi pensiamo che la fretta e l'autoritarismo siano cattivi consiglieri in questi casi e ci vorrebbe un altro atteggiamento. Avremmo anche voluto avere modo di sentire un'opinione da parte dei nostri rappresentanti parlamentari, non c'è questa volontà, noi cercheremo magari di esplicitarla anche attraverso un ordine del giorno, perché se non funziona al primo round, chissà se magari al secondo round, cioè dopo l'elezione, ci sarà la sensibilità di provare a sentirci, di provare a vedere che idea abbiamo noi rispetto a un passaggio così delicato, perché è chiaro che bisogna portare la voce della maggioranza dei valdostani, però manco sentire la voce della minoranza, che idea ha la minoranza rispetto a un'idea di Capo dello Stato è sicuramente un gesto che noi non apprezziamo e, per questo motivo, abbiamo delle forti riserve ad accettare questo modo di proporre una candidatura che ha tutta l'autorevolezza (la prassi istituzionale la conferma), ma nel metodo ci vede completamente contrari a questo modo di procedere.

Président - A demandé la parole la collègue Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

Je ne veux pas répéter ce que vient déjà d'exprimer très bien le collègue Donzel, mais je crois que tous nous sommes conscients de l'importance de ce moment, de l'élection du Président de la République italienne, car dernièrement nous avons tous eu la possibilité d'apprécier et de nous rendre compte pleinement de quel est le rôle joué par le Président de la République, d'autant plus que notre Région n'a droit qu'à un représentant, ce qui signifie que ce représentant doit être la personne la plus représentative et la plus partagée, condivisée possible.

Donc nous nous serions attendus préalablement, comme groupe de l'opposition, en ce moment particulier où les Autonomies spéciales et donc notre Région aussi est mise sous attaque très souvent, nous l'avons dit, nous l'avons répété pendant toute la campagne électorale des élections politiques, en ce moment particulier, donc, nous nous serions attendus à un partage afin de atteindre une candidature qui soit le plus possible condivisée et représentative. Cela n'a pas été fait, nous en sommes très déçus. Nous croyons, au contraire, que c'aurait été l'occasion vraiment de mettre en pratique ce que le Conseiller Caveri disait tout à l'heure en discutant son initiative: que dans des moment particuliers il faut dépasser les divisions, il faut dépasser les contrapositions majorité-minorité et essayer d'arriver à un résultat qui soit le plus possible commun et partagé.

Donc nous sommes très déçus par cette méthode qui est simplement une annonce d'une candidature, même si nous sommes conscients que pendant les décennies passés toutes les fois qu'on a, qu'il a fallu nommer le délégué de la Vallée d'Aoste le choix a toujours été porté sur le Président de la Région. Evidemment un choix représentatif, mais un choix de part et, en ce moment, nous aurions souhaité un autre parcours.

Président - La parole au collègue Caveri.

Caveri (UVP) - Andando a vedere i precedenti della discussione si trova un po' di tutto, in occasione di questa scelta del delegato regionale che siederà assieme agli altri delegati regionali e ai Senatori e ai Deputati che nell'aula di Montecitorio saranno chiamati alla "chiama" per l'elezione del Presidente della Repubblica.

Io ho avuto l'onore di poter eleggere i tre ultimi Presidenti della Repubblica, Scalfaro, Ciampi e Napolitano, e so quanto questo impegno sia un impegno importante e anche interessante, perché molto spesso le cose vengono date per scontate alla vigilia e poi si creano delle situazioni e delle dinamiche particolari (ricordo come l'elezione di Scalfaro avvenne sull'onda dell'emozione di un terribile attentato della mafia in Sicilia). Io credo che in passato il giochino fosse stato anche da parte di chi oggi è in maggioranza, allora all'opposizione, era quello di candidare in genere il Presidente del Consiglio al posto del Presidente della Regione...noi non faremo questo gioco delle parti. Credo che sarebbe stato forse elegante, come è stato ricordato poco fa, prima dell'annuncio ufficiale che il Capogruppo dell'Union Valdôtaine ha fatto in aula, magari comunicare agli altri Capigruppo di questa decisione di confermare un'antica prassi, e cioè del Presidente della Regione, ma sappiamo che il bon ton non sempre fa parte della politica, e quindi ci rendiamo conto che in questo caso ci troviamo di fronte ad una candidatura che è una candidatura, lo ripeto, perché lo hanno già detto i colleghi, comunque si rifà a un'antica tradizione.

Credo che sia però legittimo quanto contenuto nell'ordine del giorno, cioè immaginare che il Presidente della Regione e anche i Parlamentari che sono desaparecidos, nel senso che normalmente i Parlamentari valdostani, prima di andare a qualunque tipo di incontro a livello governativo, un "passaggino" in Consiglio lo fanno...tra l'altro, hanno anche due graziose sedie in cui purtroppo non abbiamo mai visto i neo-eletti neanche per un atto di...come dire? di cordialità e di educazione nei confronti del Consiglio...però devo dire che sarebbe interessante fare questo passaggio politico che viene richiesto all'ordine del giorno, pur sapendo ovviamente che poi, nelle dinamiche delle votazioni, soprattutto quando si passerà da una maggioranza rinforzata ad un tipo di maggioranza più facile da raggiungere, è probabile che in tempi abbastanza rapidi si possa giungere a un qualche tipo di determinazione. Però, appunto, credo che per noi sia importante far passare questo principio di un minimo di dialogo su un tema che è tutt'altro che banale, perché, come ricordavo nella discussione avvenuta pochi minuti fa, alla fine il Presidente della Repubblica è, anche per un'Autonomia speciale come la nostra, una figura di garanzia...si dice che sia una sorta di "controllore", di "notaio" della buona applicazione della Costituzione...tale lo riteniamo, e devo dire che molti Presidenti della Repubblica, in passato, in momenti molto delicati, si sono dimostrati utili e collaborativi, e quindi anche il Presidente che verrà scelto non sarà per nulla banale.

Presidente - Grazie. Ci sono altre richieste di intervento? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Sì, grazie.

Vorrei solo sottolineare due aspetti. Le osservazioni fatte dai colleghi di una condivisione del metodo fanno, credo...vanno nella logica che non ha alcun impedimento a questo tipo di ragionamento; ci sono due aspetti però da sottolineare. Io credo che immaginare che il voto della Valle d'Aosta - sia di chi è delegato da questo Consiglio che dei due Parlamentari, diventi determinante - credo che sia pensare un po' alto, con tutto il rispetto di quello che succede con i delegati della Valle d'Aosta. Ora, io, rivedendo anche come sono andate le votazioni precedenti, e credo che le esperienze le abbiamo, non è mai successo; come credo si sappia che a oggi circolano nomi, ma non c'è un candidato ufficiale, quindi il discorso è, credo, il più aperto possibile. Allora, il trovarsi e, se vogliamo, nel momento in cui c'è questa possibilità...trovarsi per vedere come o se ci sono degli indirizzi, personalmente io son ben contento, non ho nessuna esclusione o priorità, io sono ben contento di tenere nella dovuta considerazione le valutazioni che vengono da tutte le parti politiche, però credo che oggettivamente immaginare che questo sia determinante per quello che è il voto, tenendo conto come si ricordava, come ricordato qui da qualcuno, che poi le dinamiche laggiù passano da ora a ora, da un'elezione e l'altra...ci sono delle situazioni oggettivamente...

Io, quindi, non ho nessuna preclusione, anzi, ben venga se ci si trova un momento per avere un confronto su quelle che sono una...così, un orientamento, quello che è, ecco, però vi rendete conto che non è immaginabile ingessare su una persona piuttosto che un'altra, questo credo che onestamente, ecco... Per il resto, se mi posso permettere, è il problema, quindi, con tutto il rispetto della figura che sarà nominata come Presidente della Repubblica e di cui credo non posso che condividere le valutazioni che abbiamo detto coralmente sull'attuale Presidente, come su alcuni che hanno in qualche modo occupato questo posto, questo scranno il più alto della Nazione e che sicuramente hanno avuto, nel momento in cui vi sono state delle visite ufficiali in Valle d'Aosta, parole di elogio e di rispetto per il nostro Statuto.

Chiaramente la funzione è quella di ricordare anche quello che sarà il nuovo, perché nella votazione non credo che si possano svolgere delle dinamiche, se non quelle legate agli accordi che credo vadano su numeri molto, molto diversi. Quindi, personalmente, se la scelta sarà questa, io...ma la scelta che va in quello che, come è sempre successo...ecco, io non penso che sia né un titolo di merito, né un'opzione che è particolarmente, tra l'altro...sì, particolarmente importante, però ecco io spero che non duri troppo, perché sennò il tema diventa obiettivamente molto frastagliato e difficile.

Quindi io non ho nessuna...tanto per chiarire le cose, non si tratta di escludere il dialogo, anzi, ben lungi da questo, vengano pure tutte le suggestioni possibili che, se raccolte, fanno un tema a cui attenersi, ben vengano, io non ho nessuna difficoltà quindi a fare questa riunione, una riunione che può essere fatta durante questi giorni, quando lo si vuole, nell'attesa, perché se vengono confermate le date sarà il 18 che iniziano le votazioni, quindi chiaramente durante questo Consiglio se si vuole fare una riunione con la Presidente, se c'è la possibilità di fare una riunione in tal senso con le forze politiche, personalmente, tanto per sgombrare il campo da quelle che sono le interpretazioni non corrette, non c'è nulla in contrario.

Presidente - Grazie Presidente. Ci sono richieste o...non so se possono essere accolte le proposte fatte dal Presidente Rollandin. Come Presidenza, assolutamente siamo disponibili a convocare anche durante questa seduta del Consiglio regionale un incontro, o nella giornata di mercoledì...come volete. Visto che siamo entrati nel merito dell'ordine del giorno, propongo di votare quindi prima l'ordine del giorno.

La parola al collega Rigo.

Rigo (Pd-Sin.VdA) - Grazie Presidente.

Il Presidente ci ha fatto presente le sue osservazioni in merito all'ordine del giorno stesso, ma credo sia necessario sintetizzare quanto meno quello che i gruppi dell'UVP, dell'ALPE, del Pd-Sinistra VdA hanno proposto al Consiglio.

Fra pochi giorni, il Parlamento sarà chiamato a eleggere il Presidente della Repubblica, ed è importante il metodo per raggiungere il massimo consenso per l'elezione del Capo dello Stato, anche perché, in questo periodo particolarmente difficile per il nostro Paese, devono essere chiari due riferimenti: corresponsabilità e trasparenza, per portare al Quirinale una figura che sappia interpretare con sagacia e con intelligenza quel bisogno di unità quanto mai necessario in questo travagliato momento, e di custode autentico dei valori rappresentati dalla nostra Costituzione repubblicana.

Lo hanno già detto i Consiglieri: la Costituzione italiana stabilisce che all'elezione del Presidente partecipino anche i rappresentanti delle Regioni, e alla Valle d'Aosta spetta di diritto un rappresentante. Tenuto conto che appunto la posizione del delegato dovrebbe esprimere il frutto di un coinvolgimento delle forze politiche nell'individuazione di un voto o di un posizionamento che interpreti la più larga condivisione rispetto a un metodo più che a un nome, a un "metodo" per l'elezione del Presidente della Repubblica, nell'ordine del giorno impegniamo il Presidente del Consiglio a organizzare una riunione delle forze politiche presenti in Consiglio regionale con il delegato eletto dall'Assemblea consiliare e invitando anche i Parlamentari valdostani, al fine di condividere un percorso che individui un orientamento capace di raggiungere il massimo consenso nel voto da esprimere in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica. Questo è, in sunto, il testo dell'ordine del giorno.

È evidente che sarà difficile che la Valle d'Aosta possa orientare il voto di centinaia di Deputati e dei rappresentanti delegati delle altre amministrazioni; credo però sia importante il metodo adottato in Valle d'Aosta per ricercare il più alto consenso rispetto ad un appuntamento politico per i prossimi sette anni. Per noi è importante il coinvolgimento delle forze politiche, perché a sostegno della presenza del nostro delegato si crei un orientamento, un'indicazione la più larga possibile. Grazie.

Presidente - Grazie, ci sono altri? Scusate, il testo quindi viene modificato così come proposto dal Presidente Rollandin, di fare un incontro quindi anche nei prossimi giorni? No, scusate, no, qua così chiede proprio un iter "al fine di condividere un percorso"...cioè magari specifichiamo un po' meglio, un incontro da effettuare anche in questi giorni di seduta consiliare o, come dicevo prima, nella giornata di mercoledì...è un po' diverso. Possiamo forse essere più chiari nella formulazione specificando l'incontro, un incontro, una riunione, un incontro preliminare. Va bene? Modifichiamo quindi in questi termini. Mettiamo giù magari una...sì, sì assolutamente, certo...

(interruzioni di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

Presidente - La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Chiedo scusa, io credo che non ci debbano essere dei malintesi su quello che è il senso del "al fine di condividere...condividere un percorso che individui un orientamento capace di raggiungere il massimo consenso nel voto"...voi capite che non essendoci un'idea di dove si va a parare... Mettere oggi il discorso del "raggiungere" e "condividere un percorso", obiettivamente la vedo difficile, cioè se è una riunione per analizzare quelli che sono degli orientamenti più generali, ma non posso...per condividere, cioè, scusate, poi può venire fuori di tutto laggiù, dopodiché cosa succede? Che se non è completamente...dobbiamo tornare qui o dire: no, non hai rispettato, il rischio è quello, cioè onestamente possono venir fuori delle persone, perché qui andiamo sulla persona! La persona che verrà eletta non è che prima dice: "guardate, io farò in modo che..." non è così, viene fuori la persona che è indicata in quel momento, la proposta di voto e si vota. Un conto è il mandato e dire facciamo in modo che ci sia un orientamento, ma non possiamo andare così nel dettaglio, è questo che vorrei, non trovarmi dopo a dire: "mah, non è stato rispettato il mandato che è stato dato"... Ecco, io onestamente lo dico prima, perché un conto è trovarci per dire: bene, le sensibilità sono queste, non so, per dire, l'elezione...tanto per tornare, di una donna, rispetto a...faccio un esempio, ecco, su questo possiamo dire se è preferibile a...dopodiché, se viene fuori però che la scelta è un uomo di assolutamente...cosa dico? no, siccome abbiamo deciso che deve essere una donna non lo voto? Attenzione! Rischiamo di trovarci, ma lo dico per evitare equivoci adesso e dopo nel dire: "ah, non hai rispettato il mandato", cioè non vorrei che fosse in questi termini, non è mai successo!

Io sono disponibile a fare una riunione per trovare, per raccogliere le sensibilità, però finisce lì! Non possiamo condividere, non si sa dove si va a parare...a parte il fatto che, ripeto, non sarà assolutamente determinante né il mio, né quello dei colleghi Parlamentari, purtroppo lo dico, perché sennò sarebbe troppo facile, ma, ecco, non vorrei che ci fossero veramente degli equivoci poi su come è messo lì..."il massimo consenso del voto da esprimere"...il massimo consenso...magari rispetto a quello passa per 30, 50, 100 voti, il massimo consenso cosa vuol dire? Che se non è all'unanimità non lo votiamo? Cioè sono tutte situazioni che si vengono a creare di cui non si sa il risultato, perché la votazione quando...Tizio, che effetti avrà questo sui vari gruppi parlamentari? E chi lo sa! Io non so le dinamiche che avverranno da adesso a quando si vota! Questo lo dico in modo obiettivo, perché non è...ecco, io dico se vogliamo fare una riunione per fare un pourparler per dire quali possono essere... Stamattina si diceva: le sensibilità...questo avviene nel momento in cui è eletto. Dico: bene, io chiedo, però non posso farlo prima, perché magari oggi viene fuori un nome, non passa, il giorno dopo decidono di metterne un altro, o di insistere, perché non sempre si insiste sul nome presentato alla prima votazione, come è già successo...all'ultimo minuto viene fuori in termini diversi, quindi io non vorrei veramente...

Se ci si limita ad organizzare una riunione delle forze politiche presenti in Consiglio regionale invitando i Parlamentari al fine di discutere quelle che possono essere le...la tematica, va bene, però non possiamo andare oltre, perché non ci sono elementi. Ecco, io non...

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Donzel.

Donzel (Pd-Sin.VdA) - Su questo argomento diciamo che quando si sbaglia la partenza poi...è facile che poi intervengano dei problemi nel percorso, perché se questa chiacchierata la si faceva anche solo due ore fa, nel foyer, non venivamo a farla qui, no? Poi adesso mi arriva e la presenterà probabilmente l'onorevole Caveri, un suggerimento di correzione rispetto a quest'ordine del giorno, ma io intendevo precisare alcune cose, perché fosse chiaro che qui non si fa, si sta strumentalizzando una situazione.

In altre Regioni ci sono...no, no, ma era solo per chiarire come giustamente lei ha illustrato. Sono convinto anch'io che sia praticamente impossibile che da qui parta un nome, sarebbe ridicolo! Nessuno di noi ha questa presunzione, sarebbe ridicolo che andiamo a dare un elenco di nomi, prima questo, poi l'altro...sarebbe ridicolo, non era questa l'intenzione. Ma noi dobbiamo partire da un dato oggettivo: le altre Regioni hanno più Parlamentari che esprimono più sensibilità diverse dal punto di vista politico, e quindi già solo a livello di Parlamentari c'è un'attenuazione del tema in oggetto rispetto ai delegati, dopodiché possono eleggere tre delegati, voi sapete che è molto facile col tre nella classe politica, due alla maggioranza, uno alla minoranza, tutti contenti...generalmente la cosa va per quello che ho sentito dire io, più o meno in questi termini.

Qui abbiamo due Parlamentari, alcuni che hanno preso anche un orientamento un po'..."legandosi le mani", perché rispetto agli impegni che sempre prendiamo prima delle elezioni, facciamo parte del Gruppo Misto, Gruppo delle Autonomie...qui abbiamo un Parlamentare che mi fa un accordo politico con un altro partito...cioè, dico, proprio stavolta, stavolta proprio la minoranza manco ci mette becco...chissà dove andiamo a finire! Almeno il delegato dice: terrà conto che esiste in Valle d'Aosta una sensibilità che non è proprio quella en bloc della maggioranza, no? Con un orientamento...sì, con un orientamento magari smaccatamente rispetto a un partito addirittura minoritario a livello nazionale? Questo vogliamo semplicemente capire, perché è un momento delicato, siamo anche a ridosso di elezioni regionali, io non so quali patti, sottopatti, eccetera...

Quindi dal nostro punto di vista era evidenziare la peculiarità della situazione Valle d'Aosta rispetto a questo passaggio, rispetto ad altre Regioni dove un numero maggiore, non tutte, un numero maggiore di sensibilità politiche si sono espresse in quell'aula. Qui no! Qui però ci sono proclami sui giornali, qui però ci sono impegni presi in campagna elettorale e poi smentiti, e poi smentiti! Si dice: siamo nei Gruppi Misti a rappresentare tutti, la Valle d'Aosta prima di tutto...poi così non avviene! Allora le forze di minoranza hanno anche il dovere, in quest'aula, di rappresentare quei valdostani che dicono: ma, signori miei, ci stiamo mettendo nelle mani di un unico partito di minoranza a livello nazionale perché c'è l'esigenza delle elezioni regionali? Domanda: è più importante l'elezione di un Presidente della Repubblica, Capo dello Stato, che sia garante delle Autonomie o c'è un interesse altro, magari alle porte? Queste cose sono importanti, secondo me andavano chiarite prima, ecco perché c'è un ordine del giorno del "poi".

Président - Merci. A demandé la parole le collègue Caveri.

Caveri (UVP) - Sì, credo che prendendo atto delle considerazioni che ha svolto il Presidente si potrebbe modificare l'ordine del giorno dicendo, con maggior semplicità: "invitando anche i Parlamentari valdostani", e poi mettere: "per individuare le diverse sensibilità presenti in vista dell'elezione del Presidente della Repubblica", in maniera che si tratta di una discussione nella quale il Presidente prenderà atto delle diverse posizioni. Poi sappiamo che il Presidente agisce senza vincolo di mandato, nel senso che nel momento in cui andrà a votare va a votare di fronte alla sua coscienza, però a quel punto, ovviamente, ha di fronte a sé uno spettro di opinioni che ha potuto raccogliere nel corso di questa riunione.

Presidente - Bene, possiamo quindi mettere in votazione l'ordine del giorno così come modificato da questa ultima revisione. La votazione è aperta. Tutti hanno votato? Possiamo chiudere la votazione.

Presenti: 33

Votanti: 33

Favorevoli: 33

L'ordine del giorno è approvato.

Possiamo ora procedere alla votazione del delegato e invito gli uscieri a distribuire la scheda per la votazione e poi il Consigliere Segretario a procedere con l'appello per la votazione.

Appello nominale

Presidente - Invito anche i colleghi scrutatori Impérial, Morelli e Comé, grazie. Allora, l'esito della votazione:

Presenti: 33

Votanti: 33

Schede bianche: 11

Ha riportato voti:

Rollandin: 22

Passiamo ora all'analisi...sì, facciamo solo distribuire le relazioni e gli emendamenti che sono stati presentati alla Presidenza. Passiamo ora all'analisi dei punti 13, 14 e 15.