Oggetto del Consiglio n. 2262 del 22 febbraio 2012 - Resoconto
OGGETTO N. 2262/XIII - Conferma per l'anno 2012, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, del limite al traffico giornaliero medio (TGM) di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzato al transito in entrata e uscita, attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, stabilita con deliberazione del Consiglio regionale n. 3342/XII del 21 febbraio 2008.
Il Consiglio
Richiamate:
- la legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, recante "Disposizioni in materia di trasporto di merci su strada per la sicurezza della circolazione, la salvaguardia della salute e dell'ambiente ed altre disposizioni per il contenimento della produzione di inquinanti atmosferici", come modificata dalla legge regionale 20 novembre 2006, n. 25, e in particolare l'articolo 6, comma 1, il quale prevede che "sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche disponibili allo stato e delle informazioni derivate dalle iniziative di monitoraggio, studio e controllo disposte ai sensi dell'articolo 3, il Consiglio regionale definisce, ogni due anni, su proposta della Giunta regionale, la media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata ed uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e il traforo del Gran San Bernardo, in modo distinto, in quanto compatibile con le esigenze di salvaguardia della sicurezza della circolazione, di tutela della salute della popolazione e dell'ambiente";
- altresì la deliberazione del Consiglio regionale n. 3342/XII del 21 febbraio 2008 concernente la "Definizione della media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata ed uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e il traforo del Gran San Bernardo, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, così come successivamente modificata.", che ha stabilito la media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e uscita in 1.600 veicoli per il traforo del Monte Bianco e in 250 veicoli per il traforo del Gran San Bernardo;
- la mozione "Aggiornamento dei flussi di traffico relativi al trasporto merci attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo", approvata all'unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 10 marzo 2011 (oggetto n. 1693/XIII);
Ricordato che la predetta mozione impegnava la Giunta regionale a presentare, entro la fine del 2011, al Consiglio regionale, una proposta in ordine all'eventuale aggiornamento della media giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e in uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e del Gran San Bernardo;
Considerato che l'ARPA Valle d'Aosta ha trasmesso, in data 22 novembre 2011, una relazione relativa all'impatto sulla qualità dell'aria del traffico merci internazionale, costituente l'aggiornamento del precedente studio relativo all'impatto del traffico merci transfrontaliero sulla qualità dell'aria redatto da ARPA Valle d'Aosta nel novembre 2007;
Preso atto che dalle analisi effettuate risulta che i flussi del traffico pesante abbiano subito un rallentamento conseguentemente alla crisi economica con una diminuzione importante nel 2009 con 1420 veicoli al Tunnel del Monte Bianco e 124 al Tunnel del Gran San Bernardo, ed una ripresa nel 2010 con 1566 veicoli al Tunnel del Monte Bianco e 129 al Tunnel del Gran San Bernardo, come meglio evidenziato nella tabella a fianco;
Preso atto che allo stesso tempo il parco dei veicoli pesanti che sono transitati è in costante ammodernamento, infatti il parco relativo al traffico internazionale è composto per oltre il 90% da classi superiori alla Euro 3, con una presenza di oltre il 35% della più recente Euro 5 come meglio evidenziato nella tabelle che segue, e che tale fattore contribuisce ad un miglioramento della qualità dell'aria;
Considerato che, le analisi condotte da ARPA confermano un miglioramento progressivo della qualità dell'aria:
Evidenziato che, dalla succitata relazione, emerge che, per il Traforo del Monte Bianco, in cui è presente una postazione fissa di misura, è stato possibile eseguire un'analisi statistica considerando l'effetto di diversi volumi giornalieri di mezzi pesanti sui dati delle misure disponibili, e che detta analisi conferma che, per assicurare il rispetto del limite di concentrazione media annuale di ossidi di azoto al sito di Courmayeur-Entrèves, il numero massimo di transiti medi giornalieri di veicoli pesanti nell'arco di un anno è di 1.600 unità;
Considerato inoltre che, dalla già menzionata relazione, risulta che, per il traforo del Gran San Bernardo, le concentrazioni attuali misurate in prossimità della sede stradale sono molto basse e lontane dal limite normativo; il rispetto di tale limite, pertanto, sarebbe, in via del tutto teorica, compatibile con aumenti dei transiti giornalieri, ciò comporterebbe però un peggioramento della qualità dell'aria attuale, con un aumento della concentrazione di ossidi di azoto;
Valutato pertanto opportuno confermare, per l'anno 2012, la media giornaliera (TGM) di veicoli adibiti al trasporto di merci aventi massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e uscita, attraverso il traforo del Monte Bianco e attraverso il traforo del Gran San Bernardo dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 3342/XII del 21 febbraio 2008;
Ritenuto opportuno proseguire nel monitoraggio dei fattori che possono avere impatti determinanti sulla qualità dell'aria in conseguenza dei flussi internazionali delle merci e sulle concentrazioni di inquinanti lungo le direttrici del Monte Bianco e del Gran San Bernardo mediante le misure da effettuarsi da ARPA Valle d'Aosta;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 3580 in data 23 dicembre 2010, concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2011/2013 con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati, del bilancio di cassa per l'anno 2011 e di disposizioni applicative;
Visto il parere favorevole di legittimità sulla presente proposta di deliberazione rilasciato dal Direttore della Direzione ambiente dell'Assessorato territorio ed ambiente, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22;
Delibera
di confermare per l'anno 2012, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, come successivamente modificata, il limite al traffico giornaliero medio (TGM) di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzato al transito in entrata e uscita, attraverso il traforo del Monte Bianco in 1.600 veicoli, e attraverso il traforo del Gran San Bernardo in 250 veicoli, stabilito con deliberazione del Consiglio regionale n. 3342/XII del 21 febbraio 2008.
Allegati
(omissis)
Presidente - La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena.
Zublena (UV) - Grazie Presidente.
Il tema del traffico internazionale di mezzi pesanti diretti verso il nord Europa, per il potenziale impatto che crea attraversando l'intero territorio regionale, è stato oggetto di una precisa disciplina, al fine di renderlo compatibile, da un lato, con esigenze di sicurezza della circolazione e, dall'altro, con la tutela della salute, dell'ambiente e della popolazione. Per questo è previsto che venga definito e periodicamente riconsiderato il volume massimo giornaliero circolante di mezzi pesanti e che questo sia fatto sulla base di rigorose valutazioni tecnico-scientifiche, che derivino, da un lato, da monitoraggi sui punti sensibili dei tragitti e, dall'altro, anche da valutazioni previsionali di impatto sulla qualità dell'aria in base soprattutto all'evoluzione tecnologica del parco mezzi circolanti.
Con la mozione che abbiamo votato in quest'Assemblea un anno fa, il 10 marzo 2011, si è impegnata la Giunta a presentare una proposta in tal senso. Abbiamo incaricato ARPA di effettuare, in aggiornamento ai dati del 2007, una relazione sulla base di tutte le informazioni raccolte in questi anni, le cui conclusioni - che sono state dettagliatamente analizzate in commissione - portano ad evidenziare che, da un lato, i flussi di traffico pesante hanno subito una importante flessione a seguito della crisi economica del 2008, portando ad una contrazione dei volumi nel 2009; dall'altro, che il parco circolante si è aggiornato rapidamente, al punto da risultare per più del 90 percento composto da mezzi di classe superiore o uguale ad Euro 3, fatto che ha portato come conseguenza di registrare dei valori di qualità dell'aria misurati in un punto molto cautelativo in progressivo miglioramento.
Pur considerando tutti questi elementi che parrebbero a favore di un innalzamento del volume di mezzi consentito, tuttavia si è ritenuto di privilegiare un approccio cautelativo, considerando prioritario l'obiettivo di garantire il minore impatto sull'ambiente e sulla salute, in considerazione della particolare vulnerabilità del contesto. È per questo che abbiamo proposto la delibera per il mantenimento dei flussi di traffico massimi di TGM già stabiliti nel 2008.
Si dà atto che dalle ore 18,47 assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. Qualche considerazione. Innanzitutto vorrei ringraziare i due Presidenti, Empereur e Comé, per la disponibilità che ci hanno dato in commissione, visto che dopo aver audito l'Assessore competente ed i dirigenti ARPA, abbiamo audito, su nostra richiesta, il Comitato regionale di controllo dei flussi.
Detto questo, nel mese di marzo il nostro gruppo aveva presentato una mozione, votata dal Consiglio all'unanimità, che impegnava a fare una proposta entro 60 giorni in ordine ad un eventuale aggiornamento della media massima giornaliera dei veicoli, come citato dall'Assessore. Sicuramente, in questi anni, su questo atto notiamo il cambiamento del traffico dei veicoli, soprattutto legato all'Euro 3, Euro 4, Euro 5, quindi legato al transito dei veicoli pesanti all'interno del nostro traforo, ma soprattutto quant'è l'incidenza legata alla media giornaliera e al risultato delle analisi. Abbiamo audito tutto il Comitato regionale di controllo dei flussi, che ha fatto delle riflessioni interessanti, ed ha anche esplicitato alcune delle criticità. È stato chiesto da parte dei membri di partecipare in maniera più attiva nelle scelte, o quanto meno nelle analisi che l'ARPA sta facendo, ed è stato chiesto se il comitato può essere invitato nel momento in cui si faranno delle prove a livello di sicurezza nei vari trafori, sia del Monte Bianco che del Gran San Bernardo. In seconda battuta, le richieste che sono state fatte dal comitato vanno nella direzione di tenere molto alta l'attenzione sulle polveri fini e sulle polveri sottili. Facendo degli esempi, l'ARPA ha evidenziato il fatto che c'è stato un ammodernamento del parco mezzi, ma abbiamo delle polveri sempre più fini su cui sia la cultura scientifica, sia quella medica stanno ancora discutendo, per stabilire se facciano più o meno male di prima. Noi abbiamo presentato un emendamento in merito. Al riguardo abbiamo chiesto in commissione al direttore dell'ARPA, dottor Agnesod, e lui ci ha assicurato che sulle tematiche delle polveri fini c'è un nostro impegno prioritario, che è quello di considerare la natura degli agenti inquinanti. Cito testualmente: "Questo comporta un andare verso un particolato sempre più fine, PM10, PM2,5, per arrivare verso il PM1. In ogni caso quando si parla di PM10, PM2,5 e PM1, si parla di massa complessiva di particolato contenuta in un metro cubo d'acqua, prescindendo dalla natura del particolato".
La volontà è quindi quella di affinare per indagare la natura del particolato, in virtù del fatto che il parco macchine è mutato in questi anni, tanto che nel 2011 mi sembra che gli Euro 5 si attestino al 48 percento, quindi si innesca una nuova problematica che va monitorata, va affinata e va scientificamente verificata. Ci sembra un emendamento di buon senso. Poi, sul tempo, non sono due mesi in più che possono variare, ma l'obiettivo è quello di intervenire ed indagare nel dettaglio la natura degli agenti inquinanti, che vanno nella direzione auspicata in sede di commissione ed in sede di dibattito. Si è fatto tanto in questi quattro anni, il livello dei 1.600 viene confermato da questo deliberato, ma vorremmo un impegno di tipo politico e tecnico nel deliberato, dove si va a stabilire di realizzare questi interventi. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena.
Zublena (UV) - Grazie Presidente.
In relazione all'emendamento, ho riletto, anzi me le ha mostrate il collega Chatrian, le dichiarazioni del dottor Agnesod in occasione dell'audizione del comitato, oltre che della precedente, in cui ero stata audita anch'io. Audizione in cui il dottor Agnesod aveva detto come la caratterizzazione del particolato è un obiettivo di ARPA, anzi lo è stato, in quanto ARPA ha svolto nel corso del 2010-2011 delle misure delle frazioni ultrafini del particolato, oltre il PM10 e il PM2,5. Su questo particolato ha eseguito la caratterizzazione in particolare degli IPA, che sono quegli inquinanti organici tipicamente emessi dai mezzi pesanti. Ho sentito il direttore di ARPA, proprio in relazione a questo emendamento ed all'impegno per gli anni successivi, il quale mi ha detto - riferisco testualmente le parole che ha già riferito al collega Chatrian - che "ARPA ritiene, sulla base dei risultati di questi due anni di misure - ricordo che sono analisi molto complesse, dove c'è un lavoro di laboratorio, cioè non sono la quotidianità ovunque - che quello che è emerso è che i valori sono bassissimi". Ho parlato anche con il chimico responsabile, la dottoressa Gibellino, che mi ha detto che per poter leggere qualcosa a livello strumentale devono mettere assieme sette filtri, in modo da avere un po' di materia particellare su cui fare l'analisi. Il dottor Agnesod mi ha detto che, poiché l'obiettivo per ARPA è stato di garantire la caratterizzazione, non è necessaria una continuità in queste indagini, perché quest'anno ARPA ha previsto di fare la caratterizzazione in altri punti del territorio, rimandando all'anno prossimo questo tipo di analisi ad Entrèves, "nell'ottica di utilizzare - cito testualmente - in maniera ragionevole le attrezzature ed il personale evitando sovrabbondanti ed inutili misure". Sulla base delle sue indicazioni, e soprattutto del piano di attività che ARPA ha già programmato (fra l'altro Agnesod mi ha detto di sottolineare che oltre al sito di Entrèves ce ne sono altri meritevoli di questo affinamento di indagini delle nanopolveri) si ritiene, sulla base di queste considerazioni che sono prettamente tecnico-scientifiche, di non proseguire per il 2012 questo tipo di indagini, ma - sempre su indicazione del direttore di ARPA - di riprenderle invece a partire dal prossimo anno.
Sulla base di queste indicazioni proporrei di non accogliere l'emendamento, se si mantiene questa formulazione, oppure di mettere qualcosa di più coerente con quanto indicato da Agnesod: ad esempio che la Giunta, tramite ARPA, garantisca una caratterizzazione significativa delle nanopolveri, perché è questo che pare essere utile, anche al fine del controllo della qualità dell'aria in quel sito.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Per esprimere una certa soddisfazione rispetto al fatto che alcuni dati sono non eccezionali, ma comunque confortanti, non andiamo nell'ordine...
(interruzione dell'Assessore Manuela Zublena, fuori microfono)
...scusi, Assessore, possiamo esprimere la nostra posizione? sono dati non eccezionali...cosa devo dire? Che siamo soddisfatti, che...potremmo esprimere la nostra sensibilità, quindi prendiamo atto che la situazione migliora, e non solo perché la crisi economica ha rallentato il flusso dei TIR, ma perché è migliorata la qualità dei mezzi. Però perché ho detto che non esprimevo la totale soddisfazione? Perché mi volevo ricollegare all'intervento del collega Chatrian, che ho condiviso, sul fatto che oggi la comunità scientifica ha aperto un nuovo fronte di riflessione. Voi siete sempre molto più avanti, quindi ancora di più siamo sereni nel sapere che interloquendo con un'ARPA come quella della Valle d'Aosta, che è molto avanti in queste cose, ci viene da dire, visto che nella comunità scientifica cresce il dibattito verso nuove forme di inquinanti - spero di essermi espresso in modo ragionevole - è nostro interesse capire, visto che un certo obiettivo è pian piano raggiunto, cosa succede in quel mondo che non è conosciuto fino in fondo, come possiamo attivarci per conoscere la consistenza di nuove forme di inquinanti che sono più subdoli, meno percepibili.
Se prima riuscivamo con una certa strumentazione ad arrivare a raccogliere una serie di inquinanti, oggi, come ci ha ricordato lei, non bastano sette filtri; allora tanto più siamo dell'avviso che, proprio condividendo l'ottimo lavoro di ARPA, bisogna continuare su quella strada dell'approfondire la conoscenza degli inquinanti. Quindi senza interferire con l'attività economica, bisogna avere piena coscienza di cosa determina un'attività economica su un territorio; questo non vuol dire che si interferisce, si vuole conoscere cosa quell'attività economica produce. Oggi siamo in grado di conoscere determinate sostanze inquinanti, può darsi che domani ne scopriamo di nuove, e che magari sia proprio l'ARPA della Valle d'Aosta, che ha un osservatorio particolare, a portare avanti una ricerca di qualità ambientale che non farebbe che lustro a tutta la comunità valdostana.
Quindi dal nostro punto di vista i suoi suggerimenti rispetto all'emendamento sono interessanti, se mirano a non respingere l'emendamento; se mirano a farlo approvare, condividendo anche con i colleghi dell'ALPE, è possibile ragionare perché questo emendamento sia formulato in maniera accoglibile ed i suoi rilievi mi sembrano, come Partito Democratico, interessanti. Sentendo anche il parere di ALPE, saremmo disposti ad accoglierli nell'emendamento.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. Solo per mozione d'ordine, per chiedere una sospensione di cinque minuti del Consiglio per riformulare l'emendamento insieme all'Assessore.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,04 alle ore 19,09.
Presidente - Riprendono i lavori.
La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena.
Zublena (UV) - Grazie Presidente.
Dopo il confronto e visto che di fatto ARPA nella persona del suo direttore ha detto che nel 2012 questo tipo di indagini non verrà fatto, allora, per essere coerenti fra quello che si scrive e quello che viene fatto e per gli impegni che ci assumiamo, non approveremo questo emendamento.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian, per secondo intervento.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
La mia richiesta partiva su suggerimento suo, di chiedere una sospensione in quanto lei, in aula, ci aveva aperto una possibilità dicendo che si poteva integrare o esplicitare meglio, dato che da parte nostra non c'era chiusura sul discorso né temporale, quindi 30 giugno, né nel riformulare i nostri obiettivi di mettere nero su bianco nel deliberato questo impegno.
Lei ha utilizzato il termine "coerenza"; mi rammarico su questo termine un po' abusato, in quanto adesso ci dice che non può accettare eventuali modifiche proposte dal nostro gruppo e dal gruppo del Partito Democratico.
L'obiettivo nostro era semplice: era un impegno prima politico e poi scientifico, come abbiamo già ribadito io ed il collega Cerise in commissione, tant'è vero che ci eravamo astenuti su questo atto perché volevamo un impegno politico tecnico: non so se ci capiamo sul termine, ma penso che da una volontà si debba poi passare ad un impegno e indagare nel dettaglio la natura degli agenti inquinanti, come abbiamo in questo momento ribadito. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Louvin.
Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.
I colleghi mi permetteranno di astrarmi un attimo dalle questioni chimico-biologiche delle polveri sottili, che sono un punto di estrema delicatezza, e non posso che associarmi al rammarico del collega Chatrian per la mancata disponibilità ad una piccola integrazione di questa deliberazione. Credo che lo sguardo non possa e non debba essere limitato solo all'aspetto chimico, ma avere un'attenzione in termini di precauzione e di prevenzione sulla nostra salute, temi sui quali penso che anche nei prossimi mesi saremo spesso chiamati ad interventi e discussioni.
In ogni caso questo è un atto, per il quale ringrazio anch'io l'Assessore Zublena di averlo finalmente portato in aula in adempimento ad un impegno che ha preso tutto il Consiglio regionale un anno fa, sulla scorta della mozione che presentammo, ricordando che già da parecchi anni non si procedeva a questo aggiornamento, un atto che riguarda la problematica del limite al traffico giornaliero medio dei veicoli pesanti. Problematica che investe tutto il Governo regionale e che ci riporta al momento in cui adottammo questo atto, al 1994, con questa legge che fece prendere consapevolmente la decisione da parte della Regione di pronunciarsi in ordine ai limiti di traffico sulle reti internazionali.
Ricorderà molto bene il collega Caveri le discussioni che ci furono qui, in Valle, e anche su altri tavoli, sulla competenza della nostra Regione a pronunciarsi su queste questioni e ricorderanno i colleghi come sia il comitato che fu appositamente predisposto per il controllo sui flussi di traffico, sia la possibilità stessa della Regione di stabilire dei limiti quantitativi al traffico, fossero considerati degli strumenti di grande rilevanza, di assunzione di responsabilità della nostra Regione nel non considerarci come un semplice "corridoio di passaggio", sul quale qualunque decisione di mercato avesse potuto intervenire avrebbe tranquillamente potuto accentuare il carico sulla nostra Regione. Invece ci siamo dotati di organismi di verifica e di strumenti tecnici, come quello che si sollecita possa intervenire con un più attento monitoraggio, tenendo presente quanto è stato detto in sede di audizione. All'audizione hanno partecipato molti colleghi, metà del Consiglio quasi era presente, e credo attento nell'ascoltare la problematica complessa del tipo di sostanze che possono provocare delle lesioni alle persone e, anche, della relativa debolezza di determinati strumenti di analisi nel percepirle. Sappiamo bene che l'innovazione tecnologica sui motori, oggi molto più performanti di un tempo, ha portato comunque all'emissione nell'aria di sostanze sempre più piccole e difficilmente individuabili, ma proprio per questo sempre più problematiche per la nostra salute. Quindi l'innalzamento della soglia di attenzione rappresenta per noi un passaggio fondamentale.
D'altra parte c'è un altro versante che non è direttamente legato alla quantità di emissioni, quanto alla quantità del traffico che sopportiamo come Regione e delle modalità di attraversamento della Regione, in particolare dei trafori, che deve essere preso in considerazione. I colleghi hanno sentito, come abbiamo sentito noi, del ritorno da parte di alcuni componenti del comitato di un'attenzione alle problematiche di interdistanza, di cui è stato segnalato nell'audizione un frequente sforamento all'interno del Traforo del Monte Bianco - non già nel Traforo del Gran San Bernardo, oggi molto meno trafficato - e posso confermare, per averlo attraversato non più tardi ieri sera, che le problematiche sussistono, e che il rispetto delle regole di sicurezza - ma che sono anche di riflesso delle regole di contenimento, perché sappiamo bene la maggiore attenzione che c'è in questa nostra Regione nel rispetto delle procedure di passaggio - provoca una desistenza nell'attraversamento da parte di questi mezzi pesanti. Quindi si tramuta non già in un depauperamento della nostra Regione, ma in un miglioramento riflesso della qualità della nostra vita, che deve essere al cuore dell'attenzione di tutti.
Vorrei anche - sicuramente lo avrà fatto l'Assessore Zublena, ma il Presidente è giusto che lo valuti, siccome sarà presente nelle competenti sedi al momento delle discussioni - affrontare la problematica della localizzazione delle centraline. Problematica che è stata evidenziata in particolare per quanto riguarda il Traforo del Gran San Bernardo, con una sollecitazione a rilocalizzare la centralina, attualmente posizionata a Chez-Les-Blanc, a ridosso del curvone in prossimità dell'abitato di Etroubles (questo per delle ragioni evidenti di maggiore cautela che alcuni componenti del comitato hanno sollecitato). Questo è un problema del quale occorrerà farsi carico. L'altro problema, sempre di prospettiva, ma è giusto che questo Consiglio - che non ha ancora ad oggi, nel corso di questa legislatura, riaffrontato la questione - si ponga, è quello della possibile reintroduzione della cautela-principe, della sicurezza nel Traforo del Monte Bianco. Quando nei primi mesi del 2003 il Traforo del Monte Bianco fu riaperto al traffico pesante, fu stabilita una misura temporanea: la misura del senso alternato nella circolazione dei TIR. Sappiamo che questa misura ha dei riflessi di contenimento molto significativi rispetto ai flussi di traffico attuale, ma sappiamo anche che la larghezza che ci è stata ricordata della canna unica del Traforo del Monte Bianco - unica e preziosa anche per quanto ci riguarda, perché non crediamo ci sia al momento la necessità di un raddoppio delle canne del Traforo del Monte Bianco, e così si è espresso questo Consiglio due anni fa - sia problematica in termini di sicurezza del transito. Quindi l'invito che rivolgiamo al Governo regionale è a valutare con attenzione la possibilità di ripristino del senso alternato, è una valutazione che va fatta attentamente, non dobbiamo lasciare riscrivere la storia come è stata scritta una prima volta.
Vorrei semplicemente ricordare, perché è per me una ferita profonda nella mia esistenza politica ed amministrativa, una tragedia come quella del Monte Bianco, che avvenne in un periodo prolungato nel quale non c'era da parte di questo Consiglio, né dalla maggior parte delle autorità pubbliche politiche ed amministrative una grande attenzione alla sicurezza nei trasporti. Da quella tragedia scaturì una direttiva dei trasporti, con la quale ci misuriamo ancora, ed intorno alla quale si ragiona in termini di sicurezza, ma è bene che questo Consiglio tenga presente la possibilità di ripristino del senso alternato. Siccome non siamo una Regione che fa da gabelliere ed è interessata a pompare risorse attraverso una circolazione elevata, siamo una Regione ad alta vocazione turistica, siamo una Regione che ha interesse come comunità a mantenere alta la qualità della vita al suo interno, siamo in una Regione nella quale tutte queste problematiche devono essere prese in conto.
Il documento che andiamo a votare è un documento che si concentra sulle problematiche di tipo sanitario, di accertamento dei limiti per quanto riguarda la qualità dell'aria; saremmo stati molto più soddisfatti, Assessore, se si fosse già proceduto nella redazione di questo documento ad avere uno sguardo più largo. In ogni caso rimangono le perplessità rispetto alla volontà manifestata dal Governo regionale circa questa possibile, modestissima integrazione: la possibilità di stabilire che entro il 30 giugno 2012 - ma non è un termine perentorio che si aveva in mente - la Giunta attuasse per il tramite di ARPA interventi di indagine più dettagliata sugli agenti inquinanti, analizzando un particolato sempre più fine.
Ci rammarichiamo di questa mancata disponibilità, che avrebbe potuto significare un ulteriore piccolo passo avanti. Assessore, sa bene che le mieux est l'ennemi du bien, ma in questo caso un piccolo passo avanti non sarebbe stato di troppo!
Presidente - La parola al Consigliere Donzel, per il secondo intervento.
Donzel (PD) - Grazie Presidente.
Francamente non ho capito perché di fronte all'elogio dell'ARPA come organismo capace di svolgere appieno le sue funzioni, non sia seguito un impegno politico. Quello che si chiedeva non era la soluzione di un problema, su cui la comunità scientifica non ha ancora adesso certezze, ma era quello di avviare una ricerca in termini di garanzie, di dire che su questo territorio facciamo anche quel qualcosa in più, e l'impegno politico era rispetto alla ricerca e non rispetto ai dati attesi. Questa cosa francamente mi ha sconcertato, il fatto che non abbiamo raccolto un invito...non tanto a dare delle risposte, ma a ricercare le risposte: era un invito alla ricerca, non alle risposte. Non si diceva alla Valle d'Aosta di fare quello che altri non fanno...si chiedeva alla Valle d'Aosta di fare della ricerca, che già fa, ma che andava potenziata, ed era in questo l'impegno politico: non tanto l'impegno di dirci a fine anno se avevamo scoperto oppure no una cosa che gli altri stanno cercando, ma che noi valdostani, su quei temi, siamo all'avanguardia nella ricerca. E questo ce lo saremmo aspettati veramente!
Presidente - La parola all'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena.
Zublena (UV) - Grazie Presidente.
Non volevo replicare, però visto che tutti sono sconcertati, unisco anch'io il mio sconcerto. Credo che non si possa continuare a parlare di volontà politica disgiunta dalla ragionevolezza tecnica, solo perché pare evidenziare che la volontà politica è solo un aspetto formale; la ragionevolezza tecnica suggerisce di fare le cose quando servono e sono utili.
Il passo avanti che il collega Louvin auspica è già stato fatto, perché la caratterizzazione è stata già fatta con un dettaglio maniacale, ho visto i dati. Allora il buon senso - cito auspici che avete anche voi pronunciato - sta nel fare le cose che servono. Sono anch'io tecnico e conosco la materia, quindi non posso non approvare la linea assolutamente ragionevole espressa dal direttore generale di Arpa, cioè di fare le analisi secondo il programma già previsto, che le ha viste svolgere nel 2010-2011 con grande dettaglio e dare dei risultati, collega Donzel, che non sono buoni, sono ottimi, perché sono di cento volte inferiori ai limiti; bisogna "impaccare" - come ha detto il chimico - tanti filtri per riuscire a superare il limite di rilevabilità strumentale. Allora è proprio la ragionevolezza tecnica, soprattutto in un momento in cui sono richieste contrazioni di risorse, di tempo, di persone, che consiglia di fare le cose utili. Da un punto di vista politico, che ripeto non può prescindere dalla ragionevolezza tecnica, condivido il programma di ARPA che dice che quest'anno non ha senso farle.
Con questo resta l'impegno di cui abbiamo già detto, che ARPA ha già preso, perché abbiamo programmato un'attività nei prossimi anni per continuare a garantire un monitoraggio significativo del particolato in quel punto, ma non trascurando altri punti sensibili del territorio regionale.
Presidente - Si passa alla valutazione dell'atto. Ricordo che la III e IV Commissione in seduta congiunta hanno dato parere favorevole, a maggioranza, con due emendamenti. Pongo in votazione l'emendamento n. 1 presentato dalla III e IV Commissione, che recita:
Emendamento
La pagina 2 è sostituita dalla seguente:
tonnellate, autorizzata al transito in entrata e uscita in 1.600 veicoli per il traforo del Monte Bianco e in 250 veicoli per il traforo del Gran San Bernardo;
- la mozione "Aggiornamento dei flussi di traffico relativi al trasporto merci attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo", approvata all'unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 10 marzo 2011 (oggetto n. 1693/XIII);
Ricordato che la predetta mozione impegnava la Giunta regionale a presentare, entro la fine del 2011, al Consiglio regionale, una proposta in ordine all'eventuale aggiornamento della media giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e in uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e del Gran San Bernardo;
Considerato che l'ARPA Valle d'Aosta ha trasmesso, in data 22 novembre 2011, una relazione relativa all'impatto sulla qualità dell'aria del traffico merci internazionale, costituente l'aggiornamento del precedente studio relativo all'impatto del traffico merci transfrontaliero sulla qualità dell'aria redatto da ARPA Valle d'Aosta nel novembre 2007;
Preso atto che dalle analisi effettuate risulta che i flussi del traffico pesante abbiano subito un rallentamento conseguentemente alla crisi economica con una diminuzione importante nel 2009 con 1420 veicoli al Tunnel del Monte Bianco e 124 al Tunnel del Gran San Bernardo, ed una ripresa nel 2010 con 1566 veicoli al Tunnel del Monte Bianco e 129 al Tunnel del Gran San Bernardo, come meglio evidenziato nella tabella a fianco;
Preso atto che allo stesso tempo il parco dei veicoli pesanti che sono transitati è in costante ammodernamento, infatti il parco relativo al traffico internazionale è composto per oltre il 90% da classi uguali o superiori alla Euro 3, con una presenza di oltre il 35% della più recente Euro 5 come meglio evidenziato nella tabella che segue, e che tale fattore contribuisce ad un miglioramento della qualità dell'aria;
Consiglieri presenti: 34
Votanti e favorevoli: 26
Astenuti: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'emendamento n. 2 presentato dalla III e IV Commissione, che recita:
Emendamento
Il penultimo capoverso delle premesse è sostituito dal seguente:
"Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 3075 in data 23 dicembre 2011 concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2012/2014 con attribuzioni alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati, del bilancio di cassa per l'anno 2012 e di disposizioni applicative;".
Stesso risultato.
Pongo in votazione l'emendamento presentato dai gruppi ALPE e PD, che recita:
Emendamento
Dopo il primo punto del dispositivo è aggiunto il seguente:
"- di stabilire che, entro il 30 giugno 2012, la Giunta regionale attui, tramite l'ARPA Valle d'Aosta, interventi volti ad indagare nel dettaglio la natura degli agenti inquinanti, analizzando un particolato sempre più fine."
Consiglieri presenti e votanti: 34
Favorevoli: 8
Contrari: 26
Il Consiglio non approva.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel, per dichiarazione di voto.
Donzel (PD) - Il nostro partito si asterrà su questo documento, ma per una questione un po' di puntiglio. Chiedo scusa all'Assessore, ma siccome lei mi ha chiamato dicendomi: Donzel, con tutte le spese che abbiamo dobbiamo risparmiare...e allora non mi si può tirare per i capelli così, perché se c'è una cosa su cui non si risparmia è sulla ricerca volta a garantire la salute dei cittadini...
(interruzione dell'Assessore Manuela Zublena, fuori microfono)
...no, Assessore, lei quelle dichiarazioni le ha rese, sono registrate! Se c'è una cosa su cui non si risparmia, è proprio sulla ricerca scientifica in questo campo!
Invito ad una riflessione di maggiore sobrietà su altri fronti e a non rinunciare ad investimenti che migliorino la ricerca per quanto riguarda la conoscenza, in questo caso davvero "ricerca" e "conoscenza dei fattori ambientali". Da questo punto di vista non ho gradito questa considerazione sui costi della ricerca in questo campo. Grazie.
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
Solo per annunciare il nostro voto di astensione. Avevamo cercato di emendare il testo già in commissione modificando il deliberato ed impegnando a concretizzare nuove verifiche sulla qualità dell'aria. Un rammarico, perché si poteva rimodulare ed inserire tranquillamente, visto che la mozione è partita dal nostro gruppo nel marzo 2011, quindi l'obiettivo era quello di avere sul tavolo tutti gli elementi per poter verificare la qualità dell'aria, soprattutto all'entrata del Traforo del Monte Bianco.
Presidente - La parola al Consigliere Comé.
Comé (SA-UdC-VdA) - Solo per confermare il voto favorevole da parte della maggioranza su questo atto. Al di là delle considerazioni di tipo scientifico, che ha svolto l'Assessore, volevo sottolineare - come avevo detto già in commissione - che la richiesta presentata dalla minoranza avrebbe avuto la necessità di fare una modifica alla legge stessa, perché l'articolo 6, comma 1, recita che sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche disponibili allo stato delle informazioni derivate dalle iniziative di monitoraggio, studio e controllo, disposte ai sensi dell'articolo 3, il Consiglio regionale definisce la media massima giornaliera dei veicoli. Lo avevo già sottolineato in commissione e quindi avevo già negato l'accoglimento del vostro emendamento per questi motivi.
Volevo anch'io fare due brevi considerazioni sul discorso del comitato che abbiamo sentito, perché c'è stata una discreta soddisfazione da parte di tutti, anche dei due rappresentanti del comitato che hanno chiuso il discorso dicendo che per ora è sufficiente. Inoltre hanno sottolineato che, rispetto alla parte francese, il nostro è un monitoraggio attento, un controllo assiduo, quindi concludono (cito): "visto che per noi, ma immagino anche per i nostri rappresentanti istituzionali, la parola di solidarietà alpina ha comunque un valore ed un contenuto". Ho apprezzato molto le considerazioni di Glarey sulla solidarietà alpina degli altri, quando si guarda attentamente anche fuori dalla propria Regione rispetto a delle scelte che qualcuno fa, cercando invece di indirizzare verso altre Regioni altre questioni.
Presidente - Pongo in votazione l'atto nel testo così emendato:
Il Consiglio
Richiamate:
- la legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, recante "Disposizioni in materia di trasporto di merci su strada per la sicurezza della circolazione, la salvaguardia della salute e dell'ambiente ed altre disposizioni per il contenimento della produzione di inquinanti atmosferici", come modificata dalla legge regionale 20 novembre 2006, n. 25, e in particolare l'articolo 6, comma 1, il quale prevede che "sulla base delle conoscenze tecniche e scientifiche disponibili allo stato e delle informazioni derivate dalle iniziative di monitoraggio, studio e controllo disposte ai sensi dell'articolo 3, il Consiglio regionale definisce, ogni due anni, su proposta della Giunta regionale, la media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata ed uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e il traforo del Gran San Bernardo, in modo distinto, in quanto compatibile con le esigenze di salvaguardia della sicurezza della circolazione, di tutela della salute della popolazione e dell'ambiente";
- altresì la propria deliberazione n. 3342/XII del 21 febbraio 2008 concernente la "Definizione della media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata ed uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e il traforo del Gran San Bernardo, ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, così come successivamente modificata.", che ha stabilito la media massima giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e uscita in 1.600 veicoli per il traforo del Monte Bianco e in 250 veicoli per il traforo del Gran San Bernardo;
- la mozione "Aggiornamento dei flussi di traffico relativi al trasporto merci attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo", approvata all'unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 10 marzo 2011 (oggetto n. 1693/XIII);
Ricordato che la predetta mozione impegnava la Giunta regionale a presentare, entro la fine del 2011, al Consiglio regionale, una proposta in ordine all'eventuale aggiornamento della media giornaliera di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e in uscita attraverso il traforo del Monte Bianco e del Gran San Bernardo;
Considerato che l'ARPA Valle d'Aosta ha trasmesso, in data 22 novembre 2011, una relazione relativa all'impatto sulla qualità dell'aria del traffico merci internazionale, costituente l'aggiornamento del precedente studio relativo all'impatto del traffico merci transfrontaliero sulla qualità dell'aria redatto da ARPA Valle d'Aosta nel novembre 2007;
Preso atto che dalle analisi effettuate risulta che i flussi del traffico pesante abbiano subito un rallentamento conseguentemente alla crisi economica con una diminuzione importante nel 2009 con 1420 veicoli al Tunnel del Monte Bianco e 124 al Tunnel del Gran San Bernardo, ed una ripresa nel 2010 con 1566 veicoli al Tunnel del Monte Bianco e 129 al Tunnel del Gran San Bernardo, come meglio evidenziato nella tabella a fianco;
Preso atto che allo stesso tempo il parco dei veicoli pesanti che sono transitati è in costante ammodernamento, infatti il parco relativo al traffico internazionale è composto per oltre il 90% da classi uguali o superiori alla Euro 3, con una presenza di oltre il 35% della più recente Euro 5 come meglio evidenziato nella tabella che segue, e che tale fattore contribuisce ad un miglioramento della qualità dell'aria;
Considerato che, le analisi condotte da ARPA confermano un miglioramento progressivo della qualità dell'aria:
Evidenziato che, dalla succitata relazione, emerge che, per il Traforo del Monte Bianco, in cui è presente una postazione fissa di misura, è stato possibile eseguire un'analisi statistica considerando l'effetto di diversi volumi giornalieri di mezzi pesanti sui dati delle misure disponibili, e che detta analisi conferma che, per assicurare il rispetto del limite di concentrazione media annuale di ossidi di azoto al sito di Courmayeur-Entrèves, il numero massimo di transiti medi giornalieri di veicoli pesanti nell'arco di un anno è di 1.600 unità;
Considerato inoltre che, dalla già menzionata relazione, risulta che, per il traforo del Gran San Bernardo, le concentrazioni attuali misurate in prossimità della sede stradale sono molto basse e lontane dal limite normativo; il rispetto di tale limite, pertanto, sarebbe, in via del tutto teorica, compatibile con aumenti dei transiti giornalieri, ciò comporterebbe però un peggioramento della qualità dell'aria attuale, con un aumento della concentrazione di ossidi di azoto;
Valutato pertanto opportuno confermare, per l'anno 2012, la media giornaliera (TGM) di veicoli adibiti al trasporto di merci aventi massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzata al transito in entrata e uscita, attraverso il traforo del Monte Bianco e attraverso il traforo del Gran San Bernardo dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 3342/XII del 21 febbraio 2008;
Ritenuto opportuno proseguire nel monitoraggio dei fattori che possono avere impatti determinanti sulla qualità dell'aria in conseguenza dei flussi internazionali delle merci e sulle concentrazioni di inquinanti lungo le direttrici del Monte Bianco e del Gran San Bernardo mediante le misure da effettuarsi da ARPA Valle d'Aosta;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 3075 in data 23 dicembre 2011 concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2012/2014 con attribuzioni alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati, del bilancio di cassa per l'anno 2012 e di disposizioni applicative;".
Visto il parere favorevole di legittimità sulla presente proposta di deliberazione rilasciato dal Direttore della Direzione ambiente dell'Assessorato territorio ed ambiente, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22;
Visto il parere favorevole delle Commissioni consiliari permanenti II e IV, riunite in seduta congiunta;
Delibera
di confermare per l'anno 2012, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge regionale 27 maggio 1994, n. 20, come successivamente modificata, il limite al traffico giornaliero medio (TGM) di veicoli adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 7,5 tonnellate, autorizzato al transito in entrata e uscita, attraverso il traforo del Monte Bianco in 1.600 veicoli, e attraverso il traforo del Gran San Bernardo in 250 veicoli, stabilito con deliberazione del Consiglio regionale n. 3342/XII del 21 febbraio 2008.
Consiglieri presenti: 35
Votanti e favorevoli: 27
Astenuti: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)
Il Consiglio approva.