Oggetto del Consiglio n. 1948 del 27 luglio 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 1948/XIII - Reiezione di risoluzione: "Aiuti alla popolazione somala per il grave stato di carestia provocato dalla siccità".
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Appreso che quattro paesi in Africa Orientale sono oggi colpiti dalla peggiore siccità registrata negli ultimi 60 anni. L'Etiopia, la Somalia, il Kenya si trovano infatti a fronteggiare una crisi che riguarda 11 milioni di persone in un'area delle dimensioni della Francia e che l'Onu ha decretato lo "stato di carestia" in due regioni nel Sud della Somalia;
Evidenziato che le cause di questa situazione sono da ricercarsi nelle scarse precipitazioni verificatesi nel corso delle ultime due stagioni delle piogge: una conseguenza dei cambiamenti climatici in atto sul pianeta;
Constatato che per ora la Comunità Internazionale, e soprattutto il sistema mediatico, non hanno dato una voce appropriata alla crisi umanitaria in corso. L'appello delle Nazioni Unite - fissato a 691 milioni di dollari - è stato finanziato solo per il 30%. La conseguenza di questa disattenzione è che le organizzazioni internazionali possano non avere fondi a sufficienza per fare fronte alle necessità delle popolazioni colpite e che enormi bisogni sul terreno restino privi di adeguata assistenza;
Al fine di aumentare significativamente l'assistenza alla popolazione somala nella regione e a rimuovere gli ostacoli che attualmente impediscono l'espansione del soccorso indipendente dentro la Somalia.
Invita
i parlamentari valdostani a sollecitare in Parlamento un dibattito sulla questione Somala e sui ''timidi" aiuti dell'Italia alle popolazioni sofferenti;
Impegna
la Giunta regionale a concorrere con una significativa quota regionale agli aiuti italiani alla Somalia.
F.to: Donzel - Carmela Fontana - Rigo
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - In questi giorni alcune organizzazioni internazionali hanno lamentato una certa assenza di attenzione da parte dei mass media sulle questioni dell'Africa orientale. Quando ci sono questi temi, la stampa interviene sempre dicendo: "abbiamo dato un servizio, tot minuti, tot pagine"... In realtà, le organizzazioni internazionali insistono sul fatto che la situazione in Africa orientale è davvero drammatica e servono le energie di tutti, dai più piccoli Comuni, hanno sollecitato ad intervenire a favore di una situazione che...in questi giorni in alcune dichiarazioni dell'ONU si parla di 6 bambini al giorno che muoiono per stenti in Somalia. La situazione è resa particolarmente difficile dalla situazione politica dell'area, dall'ingestibilità del sud della Somalia, che sappiamo essere controllato da bande organizzate che fanno riferimento a movimenti come Al Qaeda, ma questo non toglie che migliaia di profughi si stanno spostando da quelle aree per raggiungere i campi profughi, dove si trovano in difficoltà enormi. Ci sono stati degli interventi immediati da parte delle organizzazioni religiose, in particolare in Italia il Vaticano, la Caritas si sono mossi immediatamente perché la situazione è di assoluta emergenza. Quanto viene stanziato però non è sufficiente, secondo l'Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, siamo ancora lontanissimi dalle risorse necessarie per far fronte a questo problema. È importante allora che ogni soggetto politico e qualsiasi collettività si muovano per intervenire, non è questo un problema di maggioranza o di minoranza, tant'è che parliamo di Parlamento e non di Governo, con l'auspicio che da parte delle nostre autorità arrivi un segnale forte nella direzione di sostenere queste popolazioni che si trovano di fronte ad una situazione che non ha precedenti, è una situazione di una gravità assoluta. È un piccolo segnale che può partire da un Consiglio regionale, ma che può sommarsi a quello di tante altre istituzioni e far crescere la voce a sostegno di tali popolazioni, che sono vittime di una situazione insostenibile.
Si dà atto che dalle ore 20,51 riassume la presidenza il Presidente Alberto Cerise.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.
La parola alla Consigliera Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Intervengo per esprimere la nostra adesione totale a tale risoluzione, il Partito Democratico ha fatto bene a richiamare la nostra attenzione su questo stato di carestia di enormi proporzioni che sta colpendo le popolazioni della Somalia e di altri Stati dell'Africa. Come ha detto giustamente il collega Donzel, è giusto che, di fronte a tali problemi, ognuno faccia la sua parte compatibilmente con le risorse e le disponibilità ed è giusto anche che la piccola Valle d'Aosta richiami l'Italia a far fronte alle sue responsabilità di fronte a questa gravissima situazione.
Presidente - Se non vi sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente. Intervengo per dichiarazione di voto. La risoluzione pone l'attenzione su un argomento che questo Consiglio, ma nello specifico la maggioranza considera rilevante, perché la tragedia del Corno d'Africa è una tragedia decisamente importante e merita l'attenzione del mondo intero. Devo dire però che è una risoluzione che non ha al centro il popolo, ma si introduce nell'ambito del deliberato già una discussione, dove si definisce timido l'aiuto dell'Italia, sulla base di cosa diciamo che l'aiuto è timido? Abbiamo una dichiarazione del Ministro Frattini che dice che, grazie all'Italia, hanno aumentato di 28.000.000 i 70.000.000 già stanziati; c'è un procedimento per smobilizzare altri 60.000.000 sempre da parte delle nostre istituzioni. Nella risoluzione non si parla della situazione che è generata da delle faide interne e da un'azione degli integralisti islamici, che impediscono l'aiuto...e l'introduzione di tutte le forme di aiuto da parte dell'ONU e delle organizzazioni non governative. Riteniamo quindi che, anche dal punto di vista della metodologia, questa risoluzione sia come l'altra: l'altra era probabilmente una provocazione, è stata chiesta l'adesione di tutti per poi inventarsi un problema dove il problema non c'era; in questo caso neanche avete chiesto se eravamo disponibili a firmare la risoluzione, essa è arrivata sul tavolo senza una concertazione, per cui la maggioranza si astiene.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Non replicherò nell'ambito di questa risoluzione con riferimenti ad altre risoluzioni, mi limito a dire che ho esposto correttamente nell'esposizione orale la situazione difficile dell'area, facendo riferimento magari non con i toni che ha usato lei...e, per quanto mi riguarda, ho fonti internazionali che parlano di aiuti timidi e di un certo ritardo che c'è stato. Naturalmente con uno schieramento di 27 consiglieri c'era tutto il tempo per fare una contro-risoluzione, che avrebbe annientato questa timida volontà della minoranza di far esprimere su tale tema il Consiglio regionale. Se prima avete parlato di un'occasione persa, che non era perché ho parlato di cose che hanno occupato le pagine di tutti i giornali a livello internazionale e voi non ne volevate parlare qui...è di nuovo l'occasione per dire che su una cosa che dovrebbe vedere un atteggiamento diciamo super partes...c'è la volontà di marcare con forza la vostra forza. Peccato che non siate stati in grado di produrre una risoluzione alternativa, ma lo dico per il popolo somalo!
Presidente - La parola al Consigliere Giuseppe Cerise.
Cerise G. (ALPE) - Chiaramente è un discorso a livello personale, che non coinvolge il gruppo. Voterò questa risoluzione in quanto ne condivido i contenuti, però constato con amarezza l'increscioso inconveniente che si è generato prima e credo che, anche se a volte può scappare una provocazione, chi la riceve, invece di accettarla, dovrebbe cercare di respingerla. Men che meno può essere una giustificazione quella legata al ragionamento che ha fatto l'Assessore Marguerettaz: che non si vota questa risoluzione anche in relazione al fatto che è avvenuta una provocazione la volta precedente. Ritengo che se incominciamo su degli argomenti che devono toccare la sensibilità di ognuno di noi...se si introducono tali meccanismi, credo che non faccia onore a questo Consiglio. Io voterò a favore, però ritengo che oggi sia una conclusione non sicuramente degna e rispettosa di chi ci ha eletto in questa Assemblea.
Presidente - Pongo in votazione la risoluzione:
Consiglieri presenti: 27
Votanti e favorevoli: 7
Astenuti: 20 (Agostino, Bieler, Alberto Cerise, Comé, Crétaz, Empereur, Isabellon, André Lanièce, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Prola, Emily Rini, Rosset, Salzone, Laurent Viérin, Marco Viérin e Manuela Zublena)
Il Consiglio non approva.