Oggetto del Consiglio n. 1799 del 4 maggio 2011 - Resoconto
OGGETTO N. 1799/XIII - Reiezione di risoluzione: "Criteri per l'assunzione a tempo determinato degli assistenti alle manifestazioni, custodi castelli, musei e giardini, nella "salvaprecari"".
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Appreso che, ai fini dell'assunzione presso la Società per azioni per la gestione di servizi alla pubblica amministrazione gli assistenti alle manifestazioni ed i custodi di castelli, musei e giardini, a differenza dei forestali, dovranno sostenere un test di ammissione, nonostante abbiano superato più volte prove di selezione dello stesso genere, compreso l'esame di francese;
Ritenuta iniqua la disparità di trattamento nelle modalità di assunzione delle due categorie di lavoratori da parte della Società "Salvaprecari";
Impegna
Il Governo regionale
a rivedere la decisione adottata in sede di concertazione relativamente ai criteri per l'assunzione a tempo determinato nella "Salvaprecari" degli assistenti alle manifestazioni ed i custodi di castelli, musei e giardini, eliminando la prova di selezione per esami, per coloro che ne abbiano già superata una in passato.
F.to: Carmela Fontana - Donzel - Rigo
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, questo argomento è stato oggetto di uno scambio di vedute durante un'interpellanza stamattina.
È un argomento che apparentemente sembra tecnicistico, ma è assolutamente semplice: si vuole riconoscere, a chi ha ben operato all'interno dell'Amministrazione regionale, a chi ha dato il suo contributo per decine di anni, a chi ha più volte superato delle prove per entrare in graduatorie che gli consentissero di operare con professionalità e competenza per l'Amministrazione regionale, di avere una condizione non di privilegio, ma di riconoscimento di un diritto acquisito attraverso il lavoro, diritto che gli è stato negato da norme che sicuramente potevano essere contrastate. Va da sé che ci sono altre Regioni autonome che hanno fatto altre scelte, la Regione Sicilia ha stabilizzato 5.400 precari, e quindi in questo Paese non si capisce...la legge è sempre diversa e alle volte, quando non viene applicata, a pagarne le conseguenze sono spesso i più deboli! È vero che su questa cosa qualcuno dirà che è stato firmato un accordo sindacale, anche se non da tutte le forze sindacali; questo pomeriggio c'è stato un comunicato che ha stigmatizzato questa brutta frattura fra i sindacati, che sicuramente a noi del Partito Democratico non fa piacere, in quanto l'unità dei lavoratori è sempre il nostro obiettivo. Ma, al di là di questo, vorrei ricordare che in prima battuta tutti i sindacati avevano convenuto sul fatto che nessuna prova doveva essere fatta e che fu solo obtorto collo che alcuni sindacati firmarono, sottoscrivendo dopo una dura contestazione un accordo che rimaneva solo parzialmente soddisfacente.
Allora, di fronte ad una situazione di questo tipo, e le dichiarazioni sono state riportate dagli organi di stampa, in particolare quella del sindacalista rappresentante della funzione pubblica del SAVT Albertinelli (19 aprile, La Stampa), quindi vado a memoria...ma ha rilasciato dichiarazioni di questo tipo: avremmo voluto, ma non abbiamo potuto. Allora questo "avremmo voluto" noi lo presentiamo ad un Consiglio regionale e chiediamo: perché non si opera in modo tale che chi ha lavorato e ben operato nell'Amministrazione regionale sia tutelato nel confronto con una procedura che viene aperta a tutti? Dal punto di vista della logica è inammissibile che una persona che per dieci anni ha lavorato per l'Amministrazione, a cui sono stati fatti elogi di tutti i tipi, venga scalzata in un posto di lavoro da una persona che ha altrettante qualità, ma non ha mai fatto neanche un'ora di lavoro per l'Amministrazione! Questo principio non è un principio salvaprecari, è un principio di riapertura dei giochi, in totale contrasto anche con il principio della norma nazionale che voleva ridurre del 50 percento, ma quel 50 percento che rimaneva, rimaneva in base a criteri di lavoro, quindi addirittura la norma è peggiorativa in Valle d'Aosta! Vogliamo prendere coscienza di questo fatto o vogliamo lasciare andare questa cosa così, senza intervenire con una piccola correzione?
Stamattina ci sono state date delle cifre: il 58 percento a favore della soluzione - diciamo come punteggio massimo possibile - per chi aveva già avuto una prestazione, il 42 percento però come punteggio aperto a tutti...quindi vuol dire che uno che da anni lavora nell'Amministrazione potrebbe anche racimolare il 30-35 percento e non trovarsi in posizione utile per avere un posto di lavoro. È questa la ricompensa che diamo a chi ha operato nell'Amministrazione? Diciamo che su questa cosa chiediamo che il Consiglio si esprima; ogni gruppo farà le sue valutazioni, noi la nostra l'abbiamo fatta, abbiamo votato una norma perché si tutelasse il lavoro precario, non perché si cambiassero di nuovo le regole per l'ennesima volta e, per di più, a svantaggio di chi aveva ben operato nell'Amministrazione regionale!
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie Presidente.
Il collega Donzel ha riproposto una risoluzione, ma credo che le argomentazioni e i ragionamenti siano stati già esposti molto bene dal Presidente della Regione quando abbiamo affrontato il punto n. 23, dove l'argomento è lo stesso, le argomentazioni sono le stesse.
La maggioranza, quindi, vota contro questa risoluzione.
Presidente - Pongo in votazione la risoluzione:
Consiglieri presenti: 30
Votanti: 25
Favorevoli: 3
Contrari: 22
Astenuti: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Il Consiglio non approva.