Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1195 del 12 maggio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1195/XIII - Approvazione di risoluzione: "Richiesta al Parlamento italiano di procedere alla ratifica integrale della Convenzione delle Alpi".

Risoluzione

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Premesso che:

- con il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, i Paesi alpini si sono impegnati a ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico nelle Alpi a un livello tollerabile per l'uomo, per la fauna, la flora e l'habitat naturale attraverso la maggiore efficienza dei sistemi di trasporto, il passaggio a vettori con minore impatto ambientale, la promozione del trasporto pubblico locale e del trasferimento del trasporto merci da strada a rotaia;

- in particolare, il documento definisce principi specifici per i vari modi di trasporto, quali: il rafforzamento del trasporto ferroviario, puntando a migliorare le infrastrutture, ottimizzarne l'utilizzo e incentivare il ricorso all'intermodalità per il trasporto merci; l'utilizzo sostenuto delle capacità di navigazione fluviale e marittima; l'impegno dei firmatari a non costruire nuove strade ad alta percorrenza, con la possibilità tuttavia di realizzare progetti che abbiano un impatto ambientale minimo;

- il Protocollo Trasporti è stato approvato nell'ottobre 2000 e firmato da tutte le Parti contraenti ad eccezione dell'Unione Europea ed è già stato ratificato da Austria, Germania, Liechtenstein e Slovenia;

- nel maggio del 2009 il Senato italiano, su proposta del Governo, ha ratificato la Convenzione delle Alpi con tutti i suoi protocolli. Nelle scorse settimane la Commissione esteri della Camera dei Deputati ha invece bloccato la ratifica del Protocollo trasporti, votandone lo stralcio per ragioni di difesa di interessi corporativi;

Ricordando che lo spazio alpino è uno spazio unitario ed estremamente sensibile e che è irragionevole introdurre elementi di discontinuità tra un versante e l'altro delle Alpi;

Manifesta

preoccupazione ed esprime la propria più totale contrarietà allo stralcio del Protocollo trasporti dalla ratifica in corso;

Chiede

al Parlamento italiano di procedere senza indugio all'integrale ratifica della Convenzione delle Alpi con tutti i suoi Protocolli.

F.to: Louvin - Carmela Fontana - Chatrian - Bertin - Giuseppe Cerise - Patrizia Morelli - Rigo - Donzel

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie, Presidente. Presidente Cerise, è stato lei stesso poche settimane fa a comunicare all'aula l'informativa dell'Onorevole Nicco secondo la quale la Camera stava procedendo all'esame del disegno di legge relativo alla ratifica ed esecuzione dei protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi. In questa comunicazione si segnalava per le determinazioni del caso che la Commissione Affari esteri il 18 febbraio 2010 ha approvato un emendamento volto ad escludere dalla procedura di ratifica proprio tale protocollo, ossia il protocollo trasporti già oggetto di pressanti sollecitazioni da parte di questo Consiglio. La questione è ora in discussione presso la Commissione Trasporti, che sarà chiamata ad esprimersi a breve. Non abbiamo ritenuto inutile approfondire la questione visto che intorno alla Convenzione delle Alpi e ai suoi alti obiettivi si discute ormai da un buon decennio e che il rischio di vedere mutilata in questa fase l'operazione di ratifica, quando già numerosi Paesi hanno proceduto alla ratifica della convenzione stessa, sembra incombente.

Cosa è successo in sede parlamentare? Per iniziativa di un componente della Commissione Affari esteri, a nome della Lega Nord, è stato disposto in commissione lo stralcio del protocollo trasporti, che è parte integrante, significativa di questa Convenzione delle Alpi. Credo che a nessuno sfugga come proprio da questo protocollo si possano ricavare degli impegni non solo di principio, ma degli impegni cogenti degli Stati che aderiscono alla Convenzione delle Alpi per ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico nelle Alpi, in particolare vogliamo segnalare attraverso il conseguimento di una maggiore efficienza dei sistemi di trasporto e soprattutto il trasferimento del trasporto merci da strada a rotaia. Non è un caso che la stampa nazionale abbia sottolineato con forza, anche dalle colonne del Corriere della Sera, come proprio interessi legati all'autotrasporto su gomma siano stati all'origine di questo blitz in sede parlamentare ed abbiano conseguito lo stralcio di tale protocollo. L'impegno invece a non costruire nuove strade ad alta percorrenza senza che siano attentamente valutati gli impatti ambientali e l'adozione del principio di precauzione, del principio anche di rafforzamento del traffico ferroviario sembrano a noi assolutamente imprescindibili. Riteniamo che, al di là dell'iter travagliato che ha avuto e che ha questa ratifica, si debba pervenire alla sua adozione in tempi assolutamente rapidi proprio perché ci sia questo quadro generale, questa cornice (per meglio dire) di lavoro non solo fra gli Stati, ma anche fra le Regioni transalpine. Il raggiungimento di un punto di equilibrio, questo sì, fra i fondamentali principi della libera circolazione delle merci e della salvaguardia dell'ecosistema alpino credo da sempre sia al centro delle nostre preoccupazioni e in questo senso ci siamo già reiteratamente espressi. La richiesta quindi che sottoponiamo al Consiglio è che il protocollo venga reintegrato di nuovo nella procedura di ratifica e che abbia anche l'operato del nostro Parlamentare - che si sta battendo in questo momento in commissione per il ripristino dell'integralità della ratifica - uno strumento ulteriore e un supporto reale, speriamo unanime, da parte di questa Assemblea attraverso la manifestazione di tutta la nostra preoccupazione e contrarietà allo stralcio e attraverso la richiesta quindi di procedere senza indugio all'integrale ratifica della Convenzione delle Alpi.

Credo, colleghi, dovervi fare grazia dei dettagli del contenuto, che sicuramente conoscete meglio di me, del protocollo in questione. Del protocollo sono alfieri non solo i Parlamentari valdostani, ma anche i Parlamentari di altre Regioni alpine, fra cui l'Onorevole Karl Zeller, che si è speso in questi anni ampiamente affinché tale risultato venisse raggiunto e tutti hanno concordemente manifestato la richiesta che venga fatto un passo indietro rispetto a questo improvvido stralcio e si ripristini una condizione di integrale ratifica della Convenzione stessa.

Grazie quindi della vostra attenzione, grazie speriamo soprattutto del consenso che vorrete dare a questa richiesta, che speriamo vorrete sottoscrivere.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Credo che il tema della Convenzione delle Alpi sia un tema che si trascina da anni, è stato visto, rimeditato, è una delle situazioni che a macchia di leopardo caratterizza fra l'altro l'Europa, ci sono qui delle situazioni molto diversificate. Ritengo in particolare sia importante che ci sia da parte nostra, abbiamo sempre aderito a questa Convenzione, l'abbiamo sostenuta in tempi non sospetti... quindi non c'è nessun problema, anzi auspichiamo che ci sia tutta la possibilità di aderire non solo da parte di altre Regioni, ma che soprattutto il gruppo possa ottenere questo risultato e che quindi si vada nell'ottica di una reale partecipazione a tale tema che, se sviluppato può dare dei risultati positivi. Credo che si sia sempre trascurato o eliminato perché c'era la paura che con questa Convenzione vi fossero delle limitazioni tali da interferire su una serie di politiche europee che andavano sul tema dei trasporti, con tutte le conseguenze. Per quanto ci riguarda, quindi aderiamo alla risoluzione.

Président - Je soumets au vote la résolution:

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.