Oggetto del Consiglio n. 1194 del 12 maggio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1194/XIII - Approvazione di mozione: "Partecipazione della Regione autonoma Valle d'Aosta all'Anno Europeo del volontariato".
Mozione
Ricordato che il Consiglio Europeo ha proclamato il 2011 Anno Europeo delle attività di volontariato;
Evidenziato che tale decisione ha l'obiettivo di incoraggiare e sostenere attraverso lo scambio di esperienze, gli sforzi della comunità, degli stati membri, delle autorità locali e regionali per creare per la società civile condizioni favorevoli al volontariato nell'Unione Europea e per aumentare la visibilità delle attività di volontariato;
Sottolineato che la Valle d'Aosta è da sempre un fertile terreno di sviluppo del volontariato, risorsa di rilevante valore sociale;
Considerato che sicuramente saranno organizzate in Valle d'Aosta numerose iniziative promosse, anche autonomamente, da enti pubblici, dalle organizzazioni del volontariato e dalle diverse espressioni della società civile;
Evidenziata la necessità di predisporre un programma strategico di indirizzo che sappia valorizzare gli obiettivi specifici dell'Anno europeo
Il Consiglio regionale
Impegna
il Governo regionale a promuovere un organismo regionale di coordinamento con il compito di definire la strategia di intervento e gli obiettivi da perseguire nonché di organizzare la partecipazione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta all'Anno Europeo del volontariato.
F.to: Rigo - Carmela Fontana - Donzel
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - "Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee": così recita la decisione del Consiglio dell'Unione europea, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 22 gennaio 2010, che formalizza la programmazione del 2011, Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva. Quattro colori, quattro mani che si intrecciano, un cuore che si forma al centro è il logo scelto; "volontari fate la differenza" è lo slogan ufficiale. L'Anno avrà un sostegno finanziario di 3.000.000 di euro per la preparazione e 8.000.000 di euro per attività proposte nel 2011, per creare una rete transeuropea del volontariato e per riconoscere lo statuto dei volontari. La decisione ha l'obiettivo di incoraggiare e sostenere, attraverso lo scambio di esperienze, gli sforzi della comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato nell'Unione europea e per aumentare la visibilità delle attività di volontariato. L'anno 2011 poi coinciderà con il decimo anniversario dell'Anno internazionale dei volontari, promosso dalle Nazioni Unite nel 2001 e sarà un'occasione importante per promuovere scambi di informazione a livello transnazionale e per diffondere le buone pratiche su scala comunitaria. Il volontariato, come si sa, è un'azione gratuita che nasce da motivazioni diverse e questo lo contraddistingue dalle altre componenti del Terzo settore. È l'espressione dei valori fondamentali della solidarietà, della sussidiarietà e della socialità; promuove la conoscenza e l'esigibilità dei diritti, la dignità umana, tutelandone l'esercizio concreto con la presenza e l'azione. Opera in un'ottica che pone in primo piano la crescita della comunità e quindi ha anche, e non sempre lo svolge, un ruolo politico e una funzione culturale, perché presta l'attenzione ai bisogni emergenti e, se stimolato, riesce a promuovere riflessioni ed analisi relative ai fattori di degrado e di emarginazione presenti nel territorio. Queste sono azioni peculiari, indispensabili per la crescita di un sistema democratico e solidale; il volontariato, quando riesce a porsi come elemento attivo nella rappresentazione dei bisogni di chi non riesce ad esprimerli, diventa stimolo e garanzia dell'operato delle istituzioni. Per questo sarebbe utile accrescere la consapevolezza riguardo al valore e all'impatto del volontariato, ma servirebbe anche un miglioramento delle capacità organizzative, una maggiore diffusione delle migliori pratiche e strutture di supporto adeguate.
L'Anno europeo ha il compito di spronare i governi a collaborare più attivamente e ad adottare un'azione precisa su questo piano. Il 2011 potrebbe essere l'anno per puntare tanto all'eliminazione definitiva di falsi luoghi comuni, quanto alla concretizzazione di una strategia ancora assente sul piano europeo, che impegni, oltre alle associazioni di settore, i governi, i grandi apparati economici del mondo delle imprese operanti ad ogni livello: dal locale al regionale, dal nazionale al continentale. La crisi di questi giorni sta dimostrando che il ruolo dell'Europa non può essere centrale solo quando esplodono i problemi; anche l'Anno europeo può e deve essere occasione per far dialogare non solo i governi, ma i popoli. Gli obiettivi specifici dell'Anno europeo sono: lavorare per la creazione di un ambiente per il volontario, per trasformare il volontariato in elemento di promozione della partecipazione civica e delle attività di scambio fra cittadini dell'Unione europea; spronare le organizzazioni di volontariato e migliorare la qualità del volontariato stesso per agevolare le attività di volontariato e incoraggiare il lavoro di rete, la mobilità, la cooperazione e le sinergie fra organizzazioni di volontariato e altri settori nel contesto dell'Unione; evidenziare e riconoscere il valore delle attività di volontariato per incoraggiare incentivi adeguati per gli individui, le aziende, le organizzazioni di sviluppo del volontariato e guadagnare il riconoscimento sistematico da parte dei legislatori, delle organizzazioni civili e dei dipendenti per le abilità e le competenze sviluppate attraverso il volontariato; sensibilizzare sul valore e l'importanza del volontariato come espressione di partecipazione civile ed esempio di scambio fra le persone che contribuisce a risolvere problematiche di interesse comune a tutti gli Stati membri.
La Valle d'Aosta è da sempre un fertile terreno di sviluppo del volontariato, una storia e uno sviluppo anche originale ed allora perché non utilizzare la loro esperienza maturata sul campo per la preparazione di un piano regionale specifico. Coinvolgere, da subito quindi, tutte le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale a dare il proprio contributo per la programmazione di iniziative pubbliche, di seminari formativi e dibattiti. Tutto ciò perché, a nostro avviso, è fondamentale che le attività e le iniziative che saranno promosse ai vari livelli abbiano il maggiore impatto possibile, grazie anche ad un'azione di coordinamento, che è alla base della missione del volontariato: la solidarietà, la collaborazione, l'interesse generale rispettoso di ogni autonomia. In una parola l'essenza della sussidiarietà. Spesso, quando si parla di federalismo, l'accento è posto sulla dimensione verticale della sussidiarietà, ossia sull'assetto delle funzioni di governo e delle istituzioni rappresentative. Se ne trascura, invece, la dimensione orizzontale: là dove si esprime la dinamica dei corpi intermedi che strutturano la società civile. Eppure questa dimensione si rivela sempre più decisiva per un rinnovamento della rappresentanza e per promuovere la cittadinanza attiva. È qui, infatti, che agiscono i diversi soggetti: sindacati, associazionismo di interesse, associazionismo di volontariato e di promozione sociale, terzo settore. L'attuale sistema politico in generale è in crisi, anche perché sono in crisi le classiche forme di democrazia economica e sociale e allora l'Anno europeo potrebbe anche aiutare la politica ad essere più in sintonia con la società civile.
Nella mozione chiediamo al Governo regionale di farsi garante di una cabina di regia, ossia definire d'intesa con le organizzazioni alcuni obiettivi specifici, in linea con quelli europei: programmare gli eventi più importanti, fatta salva ovviamente l'autonoma iniziativa di ogni singola associazione. Lavorare insieme, affinché il messaggio sia chiaro, condiviso e uniforme su tutta la regione.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Grazie, Presidente. Naturalmente condivido tutta la prefazione che ha fatto il Consigliere Rigo sull'importanza del volontariato nella nostra regione.
Per scendere nello specifico dell'impegno della mozione, ossia "impegna il Governo regionale a promuovere un organismo regionale di coordinamento...", ricordo come nella legge n. 16/2005: "Disciplina del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale" vi sia all'articolo 9 l'istituzione della Consulta regionale del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale quale strumento di partecipazione consultiva delle organizzazioni. Alla Consulta, che ha fra i suoi compiti quello di esprimersi sugli atti programmatori regionali relativi all'attività di volontariato e di promozione sociale e che si riunisce almeno una volta l'anno, partecipano le organizzazioni iscritte al registro regionale del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale e possono partecipare, senza diritto di voto, le organizzazioni non iscritte al registro. All'articolo 10 è prevista l'istituzione del Comitato tecnico composto dal Dirigente della Direzione politiche sociali, dal Presidente del Comitato di gestione del Fondo speciale di volontariato, dal Presidente del Centro di servizio per il volontariato, da 6 rappresentanti delle organizzazioni iscritte al registro regionale delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale. Fra i compiti del Comitato tecnico è prevista la formulazione alla consulta di indicazioni e proposte per priorità e contenuti da realizzare nei piani di attività e nei bandi promossi dal Centro servizio del volontariato. L'articolo 11 prevede l'istituzione della Conferenza regionale del volontariato e dell'associazionismo, che si riunisce ogni 3 anni e alla quale aderiscono i rappresentanti delle organizzazioni presenti sul territorio iscritte e non iscritte nel registro regionale, i rappresentanti degli enti locali, i rappresentanti dell'Azienda USL, i patronati. Esiste quindi già ai sensi di questa legge tutta una serie di istituzioni, all'interno delle quali sicuramente ci sarà - e la volontà del Governo regionale è in tal senso - l'organizzazione di una serie di iniziative nell'ambito di questo importante avvenimento voluto dall'Unione europea nel 2011.
Sono sicuro che ci sarà da parte del Governo regionale la sollecitazione all'interno di questi organi ma, come sottolineato dal collega Rigo, ci saranno anche le associazioni che proporranno una serie di iniziative. Riteniamo quindi che, alla luce di queste istituzioni, ci sia già qui il luogo ideale per portare avanti e soprattutto coordinare una serie di iniziative per l'Anno europeo del volontariato nel 2011. Si chiede pertanto il ritiro della mozione e, se non avverrà, ci asterremo.
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Raccogliamo ben volentieri l'osservazione fatta dall'Assessore Lanièce relativa alla Consulta come organismo che meglio può essere tavolo di coordinamento dell'azione della nostra Regione nella campagna dedicata all'Anno europeo 2011 del volontariato. A noi premeva evitare improduttive dispersioni, doppioni nelle diverse iniziative, che sicuramente saranno promosse e che verranno organizzate anche dalla stessa Amministrazione regionale. Ci premeva evitare iniziative che, più che diffondere il messaggio europeo, fossero incentrate solo nel propagandare la propria attività solidaristica. A noi premeva, Assessore, evitare la ricerca affannosa di finanziamenti, invece di ottimizzare le risorse disponibili. Questo è lo scopo della mozione, quindi va benissimo la Consulta, ma vorremmo che ufficialmente tale organismo fosse chiamato a definire obiettivi chiari e precisi, in linea con quelli indicati dall'Europa. Accogliamo quindi molto volentieri l'indicazione del Governo regionale e per questo modificherei la mozione; ho provato a formulare velocemente le modifiche, ... "il Consiglio regionale, individuando nella Consulta per il volontariato - avevo problemi circa la dizione esatta di questa Consulta - la cabina di regia ottimale della campagna per l'Anno europeo 2011 per il volontariato; impegna il Governo regionale a definire, con l'apporto della Consulta stessa, la strategia di intervento e gli obiettivi da perseguire, nonché ad organizzare la partecipazione..." e via di questo passo. Se mi dà due secondi di tempo, Presidente, cerco di scrivere le modifiche in maniera più leggibile.
Presidente - Vi leggo il testo della mozione così come risulta a seguito degli emendamenti formulati dal Consigliere Rigo:
Mozione
Il Consiglio regionale
individuando nella Consulta regionale del volontariato la cabina di regia della campagna per l'Anno Europeo 2011 del volontariato;
impegna
il Governo regionale a definire, con l'apporto della Consulta stessa, la strategia di intervento e gli obiettivi da perseguire nonché ad organizzare la partecipazione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta all'Anno Europeo del volontariato.
La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce.
Lanièce A. - Va bene, accogliamo la mozione.
Président - Je soumets au vote la motion comme je viens de la lire:
Conseillers présents et votants: 31
Pour: 31
Le Conseil approuve à l'unanimité.