Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1035 del 10 febbraio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1035/XIII - Petizione contro la realizzazione di un tiro a volo in località Piole nel comune di Saint-Vincent. (Reiezione di due risoluzioni)

Président - Nous sommes en discussion sur le point 18.

Ce matin sont intervenus le Président de la IVe Commission et les Conseillers qui ont proposé les deux résolutions sur le même thème.

La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Molto brevemente, per dire che il gruppo di Stella Alpina si riconosce nella relazione del collega Empereur, per cui non entreremo nell'analisi dettagliata del problema e non ci faremo trascinare certo nell'ambiguo tema delle energie rinnovabili, che sono peraltro un fiore all'occhiello della nostra Regione. Non sappiamo se è iniziata la stagione delle petizioni, comunque ci preme in ogni caso dare il nostro giudizio, anche se brevemente, in merito al problema.

Nella petizione presentata da circa 500 cittadini residenti a Saint-Vincent, inviata alla Presidenza del Consiglio, si evidenziano alcune preoccupazioni in merito alla realizzazione del tiro a volo. Le motivazioni sono dettate dal fatto che a circa 150 metri sono localizzate le abitazioni delle frazioni Ronc Superiore e Inferiore, e a circa 400 metri sono situate le terme. In sostanza, il problema evidenziato dalla petizione è relativo al fatto che il rumore degli spari recherebbe disturbo sia agli abitanti della zona che al complesso termale.

A questo punto vale la pena ricordare che nel programma di legislatura l'attenzione al problema casinò è piuttosto evidente, tanto che fra le altre cose il tiro a volo è considerato un importante fattore di attrazione della clientela presso la casa da gioco. Considerata l'importanza di tale attività, era necessario dedicarsi alle delicate problematiche di sostenibilità ambientale, cosa che la Giunta regionale ha puntualmente fatto assegnando un completo studio di fattibilità che ha dato un esito positivo, di assoluta tranquillità, mettendo in evidenza non solo la fattibilità dell'intervento, ma anche il contenimento acustico in limiti del tutto trascurabili. Non so se in questa vicenda ci sia una morale, certo è che noi, amministratori della cosa pubblica, molto sovente ci troviamo di fronte a contraddizioni che riteniamo evidenti. Dico questo perché un giorno ci sentiamo dire dai cittadini che facciamo troppo poco per l'indotto di Saint-Vincent, un altro - come in questo caso - ci si chiede di non realizzare un'opera che darebbe invece grande slancio alla casa da gioco e quindi incrementerebbe il turismo con effetti positivi per la comunità, di cui peraltro è stato molto dettagliatamente detto anche nella relazione introduttiva. A questo punto devono prevalere nella scelta la prudenza, certo, la razionalità e il buon senso. Crediamo che la Giunta abbia fatto la scelta giusta.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Ringrazio il Presidente della commissione e tutti i colleghi di maggioranza e minoranza che hanno potuto fare una serie di approfondimenti e di analisi e credo che oggi ci siano tutti gli elementi per poter decidere con grande serenità su questa raccolta di firme, o meglio, sulle risoluzioni che vengono proposte.

Noi, anche a memoria della precedente legislatura, abbiamo avuto sempre molte sollecitazioni da parte della comunità di Saint-Vincent, ma soprattutto da quella parte che lavora, che opera: albergatori, commercianti, coloro che hanno necessità di portare avanti un'azienda. Ci chiedevano di fare degli interventi e ci chiedevano di porre delle soluzioni, in modo che lo sviluppo di Saint-Vincent potesse ripartire.

Questa legislatura, nel programma, in modo trasparente ed evidente, ha indicato una delle proposte per dare delle infrastrutture che fossero in grado di offrire delle opportunità al territorio. È chiaro che sono delle infrastrutture sportive, quindi devono coniugare sia le esigenze sportive, ma non fini a sé stesse... attività sportive, ma legate al turismo, perché molte volte, se diamo retta solo agli sportivi, rischiamo di fare delle infrastrutture che rispondono a determinati requisiti, ma non sono un volano per fare altro, soddisfano solo quel segmento. Riteniamo che le infrastrutture sportive debbano essere delle infrastrutture che soddisfano quelle esigenze, ma danno anche altre risposte; quindi, rispetto a quell'indicazione di programma, si è proceduto.

Petizione: direi giustamente "petizione popolare", ma il grande attore, colui che è il portavoce, è il sig. Ciambi; Ciambi che non è sicuramente una novità, perché ho ricevuto già il 16 settembre 2008 una lettera del sig. Ciambi, quindi la petizione non aggiunge nulla rispetto a quello che già allora mi diceva. È una lettera che è stata mandata al sottoscritto, all'Assessore Pastoret e all'Amministratore unico del casinò. Il titolo della lettera mi pare sia già abbastanza chiaro: "Un azzardo il nuovo tiro a volo a Saint-Vincent, a 400 metri dalle terme"... lo diceva il 16 settembre 2008. È venuto ad incontrarmi e mi ha dato delle indicazioni rispetto a questo tema; quindi per me non è stata una novità la presa di posizione di Ciambi. Rispetto a questa lettera il delegato FITAV della Valle d'Aosta allora chiese un parere alla FITAV e già il 23 settembre 2008 il collegio tecnico giuridico della FITAV rispondeva al delegato di Aosta, dicendo che le considerazioni del sig. Ciambi erano delle argomentazioni che potevano essere superate. Capite che in allora c'erano già tutti gli elementi, e il centro di questa comunicazione era l'impatto acustico; siccome non siamo sordi a quello che dice la comunità, abbiamo voluto essere molto cauti e prudenti nel nostro operare, quindi l'incarico dato alla Simpes si fondava principalmente sulla valutazione di questi contenuti. Al termine della valutazione possiamo dire che già le preoccupazioni esposte allora erano delle considerazioni che erano tranquillamente superate.

Non entro nel merito della petizione, 500 persone... tutte ovviamente hanno dignità; faccio presente, ma solo per trasparenza, che molto più del 50 percento è rappresentato da persone di Aosta, di Torino, di Milano, di Quart, di Chambave, di Issime, c'è una raccolta di firme che è rappresentativa di tutta la Valle d'Aosta... non so se sia un pro o un contro, sicuramente è un'argomentazione che può valere, ma non lo commento, lo do come dato.

Rispetto al coinvolgimento della popolazione, si dice: voi state facendo delle cose, ma... la popolazione? Non so quale sia il modo di agire, non so neanche se sia giusto o sbagliato, io dico cosa intendo io, per capire cosa dice la popolazione. La popolazione normalmente si riconosce nel sindaco, si riconosce nell'Amministrazione comunale che è eletta dal popolo, e il sindaco ha scritto: non abbiamo una situazione dove c'è incertezza, la leggo: "In riscontro alla nota - perché glielo abbiamo chiesto - si precisa che l'iniziativa di cui all'oggetto è ritenuta da questa Amministrazione meritevole di interesse e risulta coerente con le proprie strategie turistico-sportive".

Collega Rigo, lei sa benissimo, ha dei suoi amici che sono in Giunta a Saint-Vincent, quindi immagino che il sindaco non abbia fatto una lettera di sua sponte. Il sindaco credo faccia un ragionamento in rappresentanza, e dice: "L'intervento risulta coerente con le proprie strategie turistico-sportive" e ovviamente poi dice: "Si reputa che in ogni caso la realizzazione dell'impianto citato debba essere subordinata alle opportune verifiche di impatto acustico sul territorio interessato". Vedete che c'è un approccio che non è brutale: bisogna farlo; dice è coerente, è una cosa che riteniamo possa essere utile a dare delle risposte ed a rilanciare il turismo, e tutti stanno ragionando in questi termini.

Probabilmente abbiamo avuto un malinteso, ma rispetto al contenuto della petizione dove si dice che ci sono dei numeri errati... non è così! I 384 sono frutto di un semplice calcolo; forse c'è stato qualcuno che ha preso una videata superata, cioè del 2005, ma se prendete oggi i dati ufficiali della FITAV, vedrete che ci sono in Piemonte 1.536 tesserati che praticano attività agonistica e in Valle 128. Ci sono poi altri 256 tesserati in Valle d'Aosta che, sommati ai primi, danno 384. Ho le tabelle, gliele posso lasciare; non ho capito se le dovevo dare alla commissione, ma mi sono fatto dare questi dati e 384 è un dato perfettamente coerente, nessun errore: 128 più 256. Ecco che, a questo punto, i dati che sono contenuti nella relazione sono perfettamente corrispondenti a quelli ufficiali della FITAV, e possono essere riscontrabili. Se vuole, le lascio le tabelle dove ci sono i paragoni nel tempo e anche lì, rispetto alle attività, ci sono state indicate 20 gare di tiro all'elica, e non sono state inserite solo le competizioni di livello nazionale o superiore, ma anche quelle a livello regionale di qualificazione.

Allora, rispetto a questo riteniamo che il dossier risponda alle cautele, alle necessità di fare chiarezza su questo punto. Diciamo che il modo di procedere è stato un modo che ha sentito tutte le parti, quindi invito a respingere la risoluzione; ovviamente faremo tesoro di quanto ha detto la commissione, nel senso che nel procedere faremo sicuramente in corso d'opera tutte quelle valutazioni che ci sono state raccomandate.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente.

Siccome le risoluzioni sono due e una è quella a cui faceva riferimento adesso l'Assessore Marguerettaz, riferita in particolare alla costruzione dell'impianto per il tiro a elica, che credo abbia avuto sufficienti motivazioni... ma vorrei anche ricordare che se c'è un rimpianto, anche qui come su altre iniziative di cui abbiamo parlato stamani, è che siamo in ritardo: questa è la verità. Noi siamo in ritardo, perché per avere le misurazioni, tenuto conto che c'è una casa fatiscente, che adesso dovremo buttare giù, che c'è una casa in mezzo a questa struttura che aveva messo in discussione... le misurazioni sono state rifatte 2-3 volte con simulazioni dispendiose e comunque necessarie per togliere i dubbi. Quindi il problema vero è che noi siamo in ritardo, perché questa struttura non solo serve, ma è invocata da tutti, poiché, al di là del fatto che gli iscritti all'associazione siano 2.500 o 5.000, il problema è che sicuramente non verranno tutti a Saint-Vincent, ma una buona parte del nord ha chiesto con insistenza, e da tempo, che venga realizzata quest'opera, che noi ci auguriamo anche non tenga tutto il tempo che il cronoprogramma prevede, speriamo di poter accelerare la realizzazione.

Volevo solo dire due parole per quanto riguarda l'altra risoluzione, dove si dice: "Impegna la Giunta regionale a porre in atto iniziative per favorire la creazione di un parco tecnologico per le energie rinnovabili, da collocare sul territorio della Valle d'Aosta"; credo che l'Assessore in commissione avesse già spiegato la logica con cui si lavora per quanto riguarda le energie rinnovabili, in particolare quelle legate al fotovoltaico, oltre alle altre. Credo che sia da sottolineare un aspetto: più che di parco tecnologico in Valle d'Aosta si parla di iniziative che utilizzano le strutture esistenti per sviluppare, con determinate superfici a disposizione, la possibilità di creare un ritorno anche con l'applicazione del fotovoltaico. Questo in altre realtà lo stanno facendo sui tetti delle grandi cooperative di distribuzione, sui capannoni industriali, tutti stanno cercando di utilizzare al meglio le strutture. Non viene fatto, salvo in alcuni paesi come in Sicilia, dove è previsto un parco tecnologico di grandi dimensioni, ma con altre finalità, non è certo il caso della Valle d'Aosta e soprattutto in questo caso c'è l'abbinamento necessario tra una struttura esistente e l'utilizzo del fotovoltaico a cui viene abbinato.

Quindi, sia per una che per l'altra, respingeremo queste risoluzioni, tenendo conto delle considerazioni che ho fatto, che non vanno a dire che non siamo interessati alla green economy e a tutto quello che ne deriva; anzi, è stato già detto in altre occasioni che siamo dell'idea che questo vada sviluppato al meglio, vada sostenuto, ma vada regolamentato il più possibile tenendo conto del territorio della nostra regione.

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente.

Qualche considerazione... Mi spiace sentire tali parole dall'Assessore Marguerettaz inerenti ai dati che abbiamo chiesto in commissione. Quello che stamani abbiamo portato a conoscenza del Consiglio è che non entriamo nel dettaglio dei 384 o dei 128, ma la quantificazione, l'analisi della domanda che si intende soddisfare all'interno del progetto e che lo studio di fattibilità ha conteggiato - ahimè - anche i sostenitori e non solo, i sostenitori che non sparano e che non fanno numero... solo questo volevamo portare a conoscenza. Quindi mi spiace udire da lei quelle affermazioni: "Probabilmente avete sbagliato a leggere sul sito"; ahimè, i sostenitori - si informi anche lei, Assessore - non sparano e soprattutto non fanno sommatoria per giustificare un investimento di tale importanza...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...posso replicare? Lo dice assolutamente lo studio di fattibilità.

Sono d'accordo con il Presidente della Regione quando ci dice che siamo in ritardo; questa mattina abbiamo parlato di altri dossier legati al ritardo. Presidente, lei conosce molto bene che lo studio di fattibilità, proprio per verificare questa possibilità, è stato da voi approvato nel maggio 2009, quasi un anno dopo l'inizio di legislatura. Abbiamo chiesto questa mattina una possibilità di riaprire il tavolo, comprendendo il discorso del ritardo che lei oggi ci dice, ma riaprire il tavolo proprio per approfondire l'analisi della pratica, non del tiro a volo dei 54 o dei 128 in Valle d'Aosta o del nord Italia; noi auspicheremmo che tutti i 2.500 o 5.000 tiratori potessero un domani venire a Saint-Vincent o a Châtillon, ma dall'altra avremmo gradito un approfondimento più dettagliato e meno superficiale.

Sul terzo punto della nostra risoluzione: "A sottoporre a un attento studio le reali potenzialità per la Casa da gioco"... ritorno su questo argomento, Presidente, capisco che lei ci parli del ritardo, ma lei capisce meglio di noi che questo campo, se tutto andrà per il verso giusto dal punto di vista amministrativo e tecnico, non sarà pronto prima del 2015! Quindi dico solo: valutiamo, dato che sono degli investimenti importanti perché 13.500.000 di euro sono delle risorse importanti... valutiamolo!

Per quanto riguarda l'altra risoluzione, il nostro non era un impegno, era un invito; non è che volevamo impegnare, volevamo invitare, forse perché lei...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...non interessa? Prendiamo atto che il parco con le potenzialità che forse la nostra piccola regione ha, non interessa, ne prendiamo atto. Siamo un po' dispiaciuti per il fatto che lei ci dica: "Non siamo interessati"...

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...ho capito, a livello di parco tecnologico, ma il parco probabilmente potrebbe - andando in quella direzione in cui altre regioni stanno facendo... (e anche altre nazioni stanno facendo) proprio come fucina - per creare cultura del risparmio. Dico solo quello, forse anche dal punto di vista tecnico, ma lo dico proprio per cercare di creare quella cultura al risparmio energetico. Grazie.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente.

Due parole per replicare ad alcune affermazioni dell'Assessore Marguerettaz. Caro Assessore, far finta di non capire o bypassare le osservazioni, le preoccupazioni manifestate in questo Consiglio non è una buona politica, né una buona amministrazione. L'Assessore sa bene che è sempre più difficile definire e concretizzare nei tempi stabiliti gli interventi previsti da quest'aula consiliare, anche a larghissima maggioranza. Non solo i tempi della burocrazia sono infiniti, ma anche i tempi per la consultazione della gente, le petizioni, e quindi i richiami... come dire? di gruppi d'interesse, come cercavo di dire.

Allora, far finta di niente... ribadisco che nella deliberazione della Giunta, e quindi nel disciplinare di incarico, c'è un pressante invito ad una verifica della valutazione della popolazione in merito alla realizzazione dell'opera... non può dire che non sa bene come metterla in opera: lo avete scritto voi, lo avete chiesto voi, dovevate essere voi...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

...d'intesa con il sindaco, ma il sindaco in commissione ha detto che non ha neanche avuto il piacere di parlare con questi signori della società Simpes... così ha detto! Il sindaco è informatissimo sugli avvenimenti, ma non ha mai avuto il piacere... così è stato detto e così è a verbale! La lettera non si riferisce ad un incontro "con", ma si riferisce alla documentazione che aveva agli uffici. È chiaro che la società Simpes ha varcato la soglia del Municipio per - ovviamente - recuperare la documentazione necessaria!

Allora io pensavo... un incontro con il sindaco, con la Giunta, con il Consiglio, con le attività economiche di quella cittadina, o un incontro anche per spiegare il senso: questo poteva essere uno dei modi per valutare (quello che voi avete scritto). Sempre più sarà necessario convincere e coinvolgere, altrimenti per ogni cosa che faremo, ci troveremo sempre... io mi rivolgevo a lei, Assessore, per la caserma Testafochi, perché anche per la caserma Testafochi... stiamo attenti! Una cosa che ci invidieranno tutti, tutti quanti sono molto intenzionati ad osservare con aspetto positivo la realizzazione di quest'opera, ma ci vorrà anche in qualche misura la valutazione della popolazione in merito alla realizzazione dell'opera! Lo dice adesso la pubblica amministrazione: la famosa "partecipazione democratica" vuol dire proprio questo; è molto difficile da attuare, perché una volta non esisteva, adesso esiste la necessità di adoperare un'altra arte della democrazia, che è quella che si chiama la partecipazione democratica.

Forse non l'ho convinta, Assessore, ma il rischio è che questi gruppi d'interesse aumentino e siano portatori in questo Consiglio di istanze che non sono della città o del Comune. Noi comunque saremmo costretti a discuterne, a fare commissioni e giustamente a dare il tempo e lo spazio al confronto. Deve essere fatto preventivamente questo.

Président - Je soumets au vote la résolution n° 1 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau qui récite:

Risoluzione

Constatata l'intenzione dell'Amministrazione regionale di realizzare un tiro a volo, dedicato in particolare alla specialità del tiro all'elica, in località Piole di Saint-Vincent;

Richiamata la petizione popolare sottoscritta da 502 valdostani, con la quale si chiede di non realizzare un tiro a volo nella suddetta area;

Osservato che l'Amministrazione regionale ha commissionato alla società SIMPES di Terni uno studio di fattibilità esclusivamente per l'area Piole, senza considerare aree alternative nel comprensorio Saint-Vincent - Châtillon;

Ricordato che il collegio tecnico giuridico della FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo), nel giugno 2008, ha redatto una relazione con la quale si individua un'area sita nel Comune di Châtillon idonea a ospitare un impianto di tiro a volo e, nel contempo, si sconsiglia l'utilizzo dell'area Piole;

Evidenziato che l'area Piole è prossima alla zona termale, per la quale è indispensabile una particolare quiete;

Visto che lo studio realizzato dalla società SIMPES di Terni prevede un costo di realizzazione di oltre 12 milioni di euro, di cui diversi milioni sono determinati da barriere fonoassorbenti, sbancamenti in roccia, demolizioni e smaltimento di inerti, imputabili alla scelta del sito;

Sottolineato che lo studio prevede oltre 5 anni per la realizzazione dell'impianto;

Osservato che lo studio, ai fini della quantificazione della domanda che si intende soddisfare, riporta dati inesatti sia relativamente ai praticanti il tiro a volo in Valle d'Aosta sia relativamente al numero delle competizioni di tiro all'elica che l'impianto potrebbe ospitare;

Constatato che il medesimo studio e alcuni dirigenti del Casinò, fra le motivazioni di carattere socio-economico che giustificano l'impianto, annoverano anche la forte propensione al gioco che manifesterebbero i tiratori all'elica, senza tuttavia suffragare questa affermazione con il riferimento a fonti di alcun genere;

Osservato che alcuni dati sembrano indicare un declino della disciplina del tiro all'elica negli ultimi anni;

Impegna

la Giunta regionale

- a valutare alternative al sito Piole di Saint-Vincent, al fine di ricercare soluzioni che non interferiscano con zone che necessitano di una particolare quiete e che riducano costi e tempi di realizzazione dell'impianto;

- a svolgere un'approfondita analisi della pratica del tiro a volo in Valle d'Aosta e del tiro all'elica in Italia;

- a sottoporre a un attento studio le reali potenzialità per la Casa da gioco dell'eventuale afflusso turistico legato alla presenza dei tiratori all'elica.

F.to: Chatrian - Bertin - Patrizia Morelli - Giuseppe Cerise - Louvin

Conseillers présents: 30

Votants: 26

Pour: 5

Contre: 21

Abstentions: 4 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Rigo)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote la résolution n° 2 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau qui récite:

Risoluzione

Richiamata la petizione popolare sottoscritta da 502 valdostani, con la quale si chiede di non realizzare un tiro a volo nell'area Piole di Saint-Vincent e di destinarla, invece, a un parco tecnologico per le energie rinnovabili;

Ricordato il potenziale, unanimemente riconosciuto, della cosiddetta "green economy" per favorire la ripresa economica;

Constatato che in Valle d'Aosta manca una struttura che sia punto di riferimento per l'applicazione dei criteri di risparmio energetico e per l'utilizzo delle energie rinnovabili;

Osservato che una simile struttura potrebbe essere sia sede di produzione di energia da fonti alternative, sia sede di ricerca nel settore, di formazione e informazione per le imprese e per i privati cittadini, oltre che occasione per creare una nuova offerta turistica, mediante la visita degli impianti e l'organizzazione di convegni specialistici;

Considerato che tale struttura potrebbe contribuire a creare la cultura del risparmio energetico e dell'utilizzo di fonti di energia alternative, alimentando la domanda e l'offerta locali di tecnologie nel settore e aprendo nuove opportunità di collaborazione con il Politecnico di Torino;

Precisato cha la struttura sopra descritta può essere definita "parco tecnologico per le energie rinnovabili";

Invita

la Giunta regionale a porre in atto iniziative per favorire la creazione di un parco tecnologico per le energie rinnovabili da collocare sul territorio della Valle d'Aosta.

F.to: Chatrian - Patrizia Morelli - Bertin - Giuseppe Cerise - Louvin

Conseillers présents: 30

Votants: 26

Pour: 5

Contre: 21

Abstentions: 4 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Rigo)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Le Conseil prend acte de la pétition inscrite au point 18.

Il Consiglio

Premesso che:

- in data 27 ottobre 2009 è stata presentata alla Presidenza del Consiglio, ai sensi dell'articolo 36 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, una petizione popolare, sottoscritta da 502 cittadini, contro la realizzazione di un tiro a volo in località Piole nel Comune di Saint-Vincent;

- a norma del suddetto articolo 36, l'Ufficio di Presidenza, con deliberazione n. 216/2009 del 18 novembre 2009, nel decidere sulla ricevibilità ed ammissibilità della petizione, ne ha avviato l'istruttoria con richiesta di informazioni al Presidente della Regione in quanto legale rappresentante della Regione, all'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, in quanto competente in materia di infrastrutture, attività e manifestazioni sportive, all'Assessore alle attività produttive in quanto competente in materia di attività finalizzate allo sviluppo del settore energetico, al risparmio energetico ed allo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia e alla Commissione consiliare competente "Sviluppo economico";

- l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, con lettera in data 24 dicembre 2009, prot. n. 18046/T, ha comunicato alla Presidenza del Consiglio le proprie informazioni e chiarimenti in merito alla petizione;

- il Presidente della Commissione consiliare permanente "Sviluppo economico" con lettera in data 2 febbraio 2010, prot. n. 985, ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio la relazione sulle risultanze degli approfondimenti svolti dalla stessa.

Ai sensi del quarto comma dell'articolo 36 del Regolamento interno;

Prende atto

della petizione e della documentazione ad essa relativa.