Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1034 del 10 febbraio 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1034/XIII - Petizione contro la realizzazione di un tiro a volo in località Piole nel comune di Saint-Vincent. Inizio della discussione.

Petizione

I sottoscritti cittadini italiani

Considerato che

a) dal 1984 l'area Piole, di proprietà regionale, sita nel Comune di Saint-Vincent, è in attesa di riqualificazione, dopo che per alcuni anni vi si era svolta attività di tiro al piccione;

b) con delibera della Giunta regionale n. 1366 del 15/05/2009 è stato affidato incarico alla Soc. Simpes S.r.l. di Terni per la redazione di uno studio di fattibilità relativo alla realizzazione di un impianto di tiro a volo e tiro all'elica nell'area Piole;

c) a circa 150 metri di distanza sono situate le abitazioni delle frazioni Ronc Superiore e Ronc Inferiore;

d) a circa 400 metri di distanza è situato il complesso termale, attualmente oggetto di riqualificazione e ampliamento;

e) il rumore degli spari recherebbe disturbo sia agli abitanti delle frazioni vicine sia ai frequentatori del complesso termale, di cui comprometterebbe l'indispensabile quiete;

f) in Comune di Châtillon è stato individuato dall'Amministrazione Comunale un sito alternativo apparentemente idoneo all'attività di tiro a volo, in particolare per l'elevata distanza degli insediamenti abitativi;

g) sarebbe opportuno confrontare le caratteristiche dei siti di Saint-Vincent e di Châtillon sia per quanto riguarda l'idoneità a ospitare un impianto di tiro a volo sia per quanto riguarda i costi di realizzazione;

h) l'area Piole possiede caratteristiche uniche per estensione ed esposizione al sole;

con la presente chiedono a codesta Amministrazione

? di sfruttare le peculiari caratteristiche di estensione ed esposizione al sole dell'area Piole per la realizzazione di strutture finalizzate alla ricerca e alla produzione di energia da fonti rinnovabili;

? di non realizzare un tiro a volo nell'area Piole di Saint-Vincent, in considerazione della vicinanza di insediamenti abitativi e del complesso termale;

? di prendere in considerazione l'alternativa del sito nel Comune di Châtillon.

Seguono le firme di 502 cittadini

(omissis)

Président - Chers collègues, le 27 octobre 2009 une pétition signée par 502 citoyens contre la réalisation du tir à vol en localité Piole dans la commune de Saint-Vincent, a été déposée à la Présidence du Conseil aux termes de l'article 26 du Règlement intérieur. Par sa délibération n° 216 du 18 novembre 2009 le Bureau de la Présidence a décidé de la recevabilité de la pétition et a envoyé une requête d'informations et d'éclaircissements au Président de la Région, à l'Assesseur au tourisme, à l'Assesseur aux activités productives, ainsi qu'à la IVe Commission du Conseil chargé de l'essor économique. En date du 19 janvier 2010 l'Assesseur au tourisme a transmis de la documentation concernant la pétition, tandis que le 2 février dernier le Président de la IVe Commission a transmis à la Présidence le rapport conclusif. Ladite documentation vous la trouvez dans le document concernant l'annexe 10.

La pétition est soumise à l'examen du Conseil aux termes du 4e alinéa de l'article 36 du Règlement intérieur.

La parole au Conseiller Empereur.

Empereur (UV) - Merci, M. le Président. J'interviens dans ma qualité de Président de la IVe Commission.

Come ricordava il Presidente, la petizione è stata assegnata anche alla IV Commissione, l'abbiamo ricevuta il 20 novembre 2009; nella riunione del 25 novembre la commissione ha deliberato una serie di audizioni, quella con il primo firmatario e con una delegazione dei firmatari della petizione, quella con gli Assessori regionali al turismo, sport, commercio e trasporti e alle attività produttive, quella con i Sindaci dei Comuni di Saint-Vincent e Châtillon, quella con l'Amministratore unico della Casino de la Vallée e quella con il Presidente della Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales.

Abbiamo sviluppato queste audizioni in due momenti: il primo, il 12 gennaio 2010 e, il secondo, il 19 gennaio 2010; nel corso della riunione del 12 gennaio abbiamo sentito il sig. Ciambi, primo firmatario, il sig. Frigerio, Amministratore unico della Casino de la Vallée e il sig. Genestrone, Presidente della Chambre.

Il sig. Ciambi ha ricordato che per alcuni anni si era svolta un'attività di tiro al piccione, che in realtà funzionò solo per alcuni mesi; dal 1984 l'area di Piole di proprietà regionale, sita nel comune di Saint-Vincent, è in attesa di riqualificazione. Ci ha anche informato che nel 2006 la Giunta regionale ha bandito un concorso di idee per la riqualificazione del sito suddetto, a seguito del quale sono state presentate alcune proposte che però, di fatto, non hanno trovato seguito. Ha messo in evidenza che l'area di Piole è adatta per essere destinata a diventare sede di un parco tecnologico delle fonti rinnovabili, in particolare quelle legate allo sfruttamento dell'energia solare, sia con impianti fotovoltaici, sia con impianti solari termodinamici, essendo una zona di circa 23.000 metri quadrati molto bene esposta.

Il sig. Ciambi ha espresso la preoccupazione dei firmatari della petizione per il fatto che l'impianto di tiro a volo verrebbe realizzato in un'area molto vicina alle abitazioni, 150 metri circa, e alle Terme di Saint-Vincent, quindi una zona che attualmente è molto tranquilla, dove si raggiungeranno invece, con l'impianto a regime, i limiti di immissione acustica previsti dalla normativa vigente. Ha anche comunicato di aver ricevuto dall'Assessore competente copia dello studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di tiro a volo e tiro all'elica, finalizzato alla riqualificazione dell'area in questione. Ha ancora rilevato che lo studio suddetto cita, fra le motivazioni di carattere socio-economico che giustificano l'iniziativa, anche quella che si creerebbero delle sinergie con il Casino de la Vallée, in quanto i tiratori, con particolare riferimento alla disciplina dell'elica, manifestano una forte propensione al gioco ed ha fatto notare che tale affermazione non è suffragata da dati o fonti ufficiali. Ha inoltre sottolineato uno scostamento fra i dati riportati nello studio di fattibilità sopra citato e quelli desumibili dai siti Internet della FITAV (Federazione italiana tiro a volo) e del CONI, relativi alle presenze, alle gare, alla consistenza dell'attività di tiro a volo in Italia e che si presume si svilupperanno in Valle d'Aosta nel suddetto impianto.

Ha evidenziato, il sig. Ciambi, che sarebbe opportuno confrontare le caratteristiche del sito di Saint-Vincent con il nuovo impianto individuato nel 2008 dal Comune di Châtillon, sia per quanto riguarda la localizzazione dei due impianti - soprattutto per questioni legate alla distanza dalle abitazioni -, sia per quanto riguarda i rispettivi costi di realizzazione ipotizzati, in quanto per la costruzione dell'impianto di Piole si renderà necessario effettuare degli interventi di demolizione, di sbancamento, di scavi di roccia, che non sarebbero necessari per quello di Châtillon, situato vicino all'alveo della Dora. Inoltre ha fatto presente che l'impianto di Piole avrà un importante impatto paesaggistico, in quanto è prevista la realizzazione di imponenti barriere acustiche - anche se parzialmente mascherate da terrapieni artificiali - e che, comunque, nella migliore delle ipotesi, non sarà disponibile prima dell'estate 2015. Infine ha sostenuto che nella predisposizione dello studio di fattibilità non sono stati considerati i rapporti con la popolazione, benché espressamente indicati nel disciplinare di incarico, e che quindi non è stata effettuata una verifica delle valutazioni dei cittadini in merito alla realizzazione dell'opera.

Il sig. Frigerio, amministratore della Casinò S.p.A., ha reso noto che il casinò in un primo tempo era stato incaricato a livello informale di verificare la fattibilità del progetto in località Piole, in quanto in quel periodo il fabbricato di tiro a volo era in concessione alla casa da gioco, mentre ora è stato restituito alla Regione. Ha riferito che il casinò, da un punto di vista di opportunità dell'iniziativa, è favorevole alla realizzazione di un impianto di tiro a volo e di tiro all'elica, in quanto si ritiene che la pratica di questa attività sportiva possa veicolare maggiore turismo a Saint-Vincent e alla casa da gioco.

All'incontro era presente anche il Direttore generale della Casino de la Vallée, sig. Natta, che ha ricordato come in passato a Saint-Vincent venivano svolti dei tornei di tiro al piccione, attività che veniva praticata da un tipo di clientela che aveva rilevanza per la casa da gioco. Ha sottolineato inoltre che a Sanremo l'attività di tiro a volo è connessa all'attività del casinò di tale località, che organizza anche delle gare.

Il sig. Genestrone ha informato che il Consorzio operatori turistici e le associazioni di categoria di Saint-Vincent hanno espresso un parere favorevole alla creazione di un impianto di tiro a volo e all'elica, in quanto lo considerano un richiamo turistico importante per la cittadina; ha reso noto che il sostegno alle iniziative volte allo sviluppo di energie di fonti rinnovabili è uno degli impegni che da alcuni anni la Chambre, insieme alla Regione e alle realtà che si occupano di risparmio energetico, ritiene necessario sostenere. Ha tuttavia fatto presente che in Valle d'Aosta vi sono molte altre zone alternative, dove poter produrre fonti rinnovabili, mentre il tiro a volo a Saint-Vincent potrebbe rilanciare l'attività turistica e commerciale di questa cittadina.

La Commissione il 19 gennaio ha proseguito e concluso le audizioni, sentendo l'Assessore Marguerettaz, accompagnato dal collaboratore della società Simpes, architetto Maresca, l'Assessore alle attività produttive Pastoret, i Sindaci dei Comuni di Saint-Vincent e di Châtillon.

L'Assessore Marguerettaz ha ricordato che la realizzazione di un impianto di tiro a volo in località Piole di Saint-Vincent è uno dei punti del programma di maggioranza della XIII legislatura, approvato dal Consiglio regionale nel luglio 2008. Ha precisato che l'Esecutivo regionale ha ritenuto opportuno effettuare una serie di approfondimenti in merito alla possibilità di realizzare l'impianto in questione, affidando l'elaborazione di uno studio di fattibilità alla società Simpes di Terni, al fine di valutarne la compatibilità dal punto di vista ambientale e dell'inquinamento acustico. Ha reso noto che gli elaborati e i risultati dello studio sono stati consegnati all'Assessorato a novembre 2009 e hanno messo in evidenza la sostenibilità ambientale del nuovo impianto, in relazione alle vigenti norme, e la fattibilità tecnica delle opere funzionali all'esercizio dell'impianto, valutazioni che sono state effettuate con delle simulazioni sull'area come oggi si presenta ante-opera, e in funzione delle previsioni future, ad opera ultimata.

Sempre l'Assessore Marguerettaz ha sottolineato che non si reputa opportuna la realizzazione di un impianto di tiro a volo e all'elica a Châtillon, in quanto l'area non è di proprietà regionale, a differenza di quella di Piole, si evidenziano problemi di inquinamento ambientale per il difficile recupero dall'alveo della Dora Baltea dei pallini di piombo e dei piattelli utilizzati dai tiratori e non si ritiene idonea la zona, dal punto di vista paesaggistico, ad uno sviluppo di tipo turistico. L'area di Piole soddisfa i requisiti necessari ad una struttura con valenza turistica e non solo sportivo-agonistica. L'esposizione al sole, il panorama, un contesto di pregio, sono elementi considerevoli e risultano assenti nella località di Châtillon. La clubhouse di Piole avrà una fruibilità, una frequenza ed una ragion d'essere a prescindere dal tiro a volo.

L'Assessore Pastoret ha evidenziato che l'Amministrazione regionale sostiene le iniziative dei privati cittadini volte alla realizzazione di strutture finalizzate alla ricerca e alla produzione di energie di fonti rinnovabili, ma che non è sua intenzione sostituirsi ai privati nella costruzione di impianti energetici.

Il sig. Maresca, presente all'incontro, ha precisato che lo studio di fattibilità ha messo in evidenza, per quanto concerne la compatibilità ambientale dell'intervento sotto il profilo dell'impatto acustico, la piena fattibilità dell'opera.

Il Sindaco del Comune di Saint-Vincent ha fatto presente che l'Amministrazione comunale ritiene che l'area del tiro a volo in località Piole, in disuso da molti anni, debba essere impiegata per delle attività che siano dirette a supporto dell'attività turistica della cittadina termale e dell'attività della casa da gioco, quindi delle iniziative che abbiano un ritorno sul territorio, piuttosto che impiegata per altri tipi di destinazione, peraltro non previste dal piano regolatore generale e, quindi, allo stato attuale non realizzabili e che eventualmente possono essere collocate in altre zone. Sempre il Sindaco di Saint-Vincent ha sottolineato che la decisione dell'Amministrazione regionale di destinare l'area di Piole all'attività di tiro a volo e di tiro all'elica riprende la destinazione originaria dell'area che era stata utilizzata in passato per il tiro al piccione e che, da sempre, ha avuto uno stretto connubio con l'attività della casa da gioco.

Il Sindaco di Châtillon ha informato in merito ad un progetto del Comune relativo alla realizzazione di un impianto di tiro a volo sul territorio comunale, che è stato accantonato a seguito di problematiche emerse in relazione al recupero dalla Dora Baltea delle sostanze inquinanti che derivano da questa attività. Ha reso noto di una relazione predisposta nel 2008 da un membro della FITAV che vedeva positivamente la realizzazione, sempre sull'alveo della Dora Baltea, di un nuovo sito per il tiro a volo e all'elica a Châtillon, ma ha anche dichiarato che il Comune non dispone della piena proprietà dell'area, per la quale non sono state esaminate le questioni ambientali legate anche ad eventuali problemi di esondazione della Dora.

La IV Commissione, visti i contenuti della petizione; riscontrata anche la nota che l'Assessorato al turismo ha trasmesso sul tema; analizzati i contenuti delle varie audizioni; ricordato che la realizzazione del suddetto impianto turistico-sportivo nella località Piole nel comune di Saint-Vincent costituisce uno dei punti del programma di maggioranza della XIII legislatura approvato dal Consiglio regionale nel luglio 2008; preso atto della volontà dell'Amministrazione comunale di destinare l'area di Piole all'esercizio di tiro a volo, compatibilmente con gli indirizzi del piano regolatore generale comunale; evidenziato che questa pratica sportiva potrebbe garantire un ritorno turistico sul territorio e quindi rappresenta un'opportunità per ampliare in modo complementare l'offerta del Casino de la Vallée e dell'intero comprensorio; appurato che l'importante superficie dell'area di Piole, 23.000 metri quadrati, è interamente di proprietà regionale; considerato che lo studio di fattibilità sul sito è stato completato e presenta degli elementi rassicuranti in riferimento agli aspetti legati alla sostenibilità ambientale e tecnica dell'impianto, anche sotto il profilo dell'impatto acustico; nella riunione del 2 febbraio scorso, con votazione a maggioranza, ha ritenuto che la Giunta regionale possa proseguire l'iter relativo alla realizzazione di un tiro a volo e all'elica in località Piole nel comune di Saint-Vincent, prestando la dovuta attenzione alle problematiche evidenziate, e invita la Giunta regionale a tenerne conto nelle successive fasi di progettazione preliminare, definita ed esecutiva. Grazie.

Président - Le débat est ouvert.

La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente.

Intervengo per illustrare le due risoluzioni che il nostro gruppo ha voluto presentare; soprattutto ha cercato di focalizzare, dopo aver analizzato e ascoltato, in IV Commissione, il rappresentante dei 500 cittadini che hanno firmato la petizione, gli approfondimenti fatti con l'Assessorato, con il dipartimento e con il territorio e gli enti locali: Châtillon e Saint-Vincent. Cercherò quindi di portare qualche elemento che a nostro avviso potrebbero farci riflettere e andare in quella direzione da noi auspicata nelle due risoluzioni. Le risoluzioni le terrei separate, in quanto la prima ha la volontà di riaprire la valutazione, una valutazione più territoriale, ma legata ad elementi che ci portano a valutare una nuova alternativa; e la seconda contiene un invito al domani, un invito legato ad una crescita culturale: quella di creare le condizioni per favorire, "educare", diciamo così, la cultura dell'utilizzo delle energie rinnovabili. Consci che il punto è stato inserito nel programma di legislatura, consci che la volontà politica era quella di dare gambe a questa volontà, vorremmo soffermarci sulla maniera e sulla procedura con cui possiamo dare gambe ad un progetto che da diversi decenni sta nei cassetti, che diverse Giunte non hanno affrontato, a cui non hanno voluto dare una possibilità diversa, partendo dal presupposto che è un'area di proprietà regionale.

A maggio, il nostro gruppo aveva presentato un'iniziativa legata al fatto che il tutto era stato inserito nel programma di legislatura, per conoscere la situazione dopo un anno di legislatura e, visto che era stato focalizzato molto chiaramente in questo programma, ci si chiedeva quali erano le intenzioni politiche di questo Governo su questo argomento. In concomitanza alla nostra iniziativa la Giunta decideva di incaricare dei professionisti per verificare la possibilità di realizzare un impianto nuovo in questa località di proprietà regionale, dedicato al tiro all'elica; oserei dire una delibera "blindata", in quanto il quesito era chiaro: se c'era la sostenibilità ambientale, quale la fattibilità tecnica, quali le verifiche e le valutazioni fatte anche con la popolazione in merito alla realizzazione di quest'opera, all'indagine fonometrica e all'inquinamento acustico.

Oggi non vogliamo, non è nostro compito, fare i tecnici, ma vorremmo ampliare invece gli orizzonti dal punto di vista di cosa questo studio di fattibilità ci dice. A fine ottobre è stata presentata al Presidente del Consiglio una petizione popolare contro la realizzazione del tiro a volo in quella località; nel mese di novembre-dicembre 2009 la IV Commissione ha iniziato le varie audizioni e ha ricevuto il materiale dall'Assessorato, dal dipartimento e le integrazioni da noi richieste.

La prima considerazione spontanea si riferisce al fatto che si tratta di una fattibilità blindata, che volutamente non tiene conto - questa è la nostra prima analisi - di fare una ricognizione su altri siti, e questo è forse il punto più importante dal punto di vista politico. Ripeto, oggi non è il giorno in cvui faremo i tecnici, non entriamo in dettaglio di conti, di decibel, di acustica o di ambiente, ma ci affacciamo alla finestra provando a trovare un'alternativa. Perché non si è fatta una ricognizione su altri siti sempre nel comprensorio, viste le analisi già fatte da altri Comuni, quello di Châtillon, ad esempio, in questi anni? Ma non solo, anche nella zona di Saint-Vincent. L'iniziativa e l'incarico di fattibilità hanno dato una ricognizione comunque netta e si sarebbe potuto fare anche questa scelta, conti alla mano, conti messi nero su bianco; comporterà la vicinanza delle case e la sua ubicazione, diversi milioni in più e questo è un secondo passaggio importante. Forse non è più il momento di permetterci di gaspiller soldi pubblici, se magari sul tavolo ci possono essere altre alternative.

Chiederemmo quindi, ma è un invito che faccio al Consiglio regionale, un'analisi più oculata ed attenta, visto che forse si è perso comunque un anno, perché la richiesta di questa verifica di fattibilità arriva dopo un anno di legislatura; quindi chiediamo di verificare, e a quale prezzo, proprio perché legato alle disponibilità finanziarie. Il costo dell'impianto previsto in questo studio è di circa 12.000.000 di euro, diversi milioni di euro sono determinati da barriere fonoassorbenti, scavi in roccia, demolizioni, smaltimento inerti; chiediamo su questo passaggio un'apertura (se c'è la volontà, indubbiamente!).

È già stato detto dal Presidente della IV Commissione che non c'è corrispondenza fra i dati inseriti in relazione, che giustificano anche l'investimento, e l'interesse dell'opera, la quantificazione dell'analisi della domanda che si intende fare. Lo studio di fattibilità afferma che vi sono 384 tesserati FITAV: al momento sono indicati 128 tesserati, 129 secondo le tabelle FITAV; anche qui, ci chiediamo se l'analisi è stata fatta in maniera oculata e non per enfatizzare i dati e per dare un maggior peso di richiesta che arriva dal basso. Avevamo chiesto spiegazioni in IV Commissione, ma nulla ci è stato recapitato in risposta; peccato, perché forse avremmo affrontato il dibattito più sereni, smentiti magari dal fatto che questi dati sono corretti viosto che sono stati inseriti all'interno della relazione. Poco importante? Non crediamo, perché ciò giustifica questo investimento così importante.

Poi, sempre legandoci alle dichiarazioni scritte nello studio, in riferimento a diverse gare, gare non possibili da come abbiamo potuto vedere, in quanto documenti... perché a livello nazionale le gare stanno diminuendo, e su questo vorrei aprire una piccola parentesi portando dati alla mano. Nel 2003 la FITAV, in un comunicato stampa, citava circa 5.000 appassionati praticanti, 7 anni fa; oggi, così scritto dal Presidente e unico responsabile della FITAV, Rodenghi Giuseppe, si contano circa 2.000/2.500 praticanti. Io lo porto come discussione in Consiglio regionale: sono dati che ci devono far riflettere, in 7 anni i praticanti sono dimezzati. Facciamo solo una piccola riflessione, noi chiediamo solo quello: riflettiamo su questi nuovi elementi che privati e cittadini hanno voluto portarci a conoscenza.

Poi un altro passaggio che citiamo sulla nostra proposta di risoluzione, e noi, in IV Commissione, abbiamo chiesto delucidazioni: qual è il parametro, se ci sono parametri, se ci sono dati, che sostengono questa forte propensione al gioco di tiratori che potrebbero essere potenziali clienti della casa da gioco. Anche su questo - lo vedete inserito nella nostra risoluzione - chiederemmo realmente un'approfondita analisi della pratica del tiro a volo in Valle d'Aosta e del tiro all'elica in Italia, e chiediamo anche di verificare, di sottoporre ad un attento studio, legato alle reali potenzialità per la casa da gioco dell'eventuale afflusso turistico, legato alla presenza dei tiratori all'elica. Sì, indubbiamente, avere del turismo nella località termale e nelle zone limitrofe... è importante, lo capiamo anche noi, ma ci chiediamo: visto l'investimento, perché non approfondire meglio proprio queste potenzialità, forse con una certa superficialità o una certa volontà di creare le condizioni per avere nuovi clienti, nuovi turisti nei nostri comprensori.

Sempre nello studio, per la durata dei lavori si parla di circa 5 anni; sappiamo che sono dei lavori importanti, il computo metrico lo dettaglia molto bene, vuol dire che, se tutto andrà bene, l'impianto sarà pronto per il 2016. Punto interrogativo: non leghiamolo per favore al rilancio del casinò questo investimento, anche per onestà intellettuale; siamo nel 2010, conosciamo la situazione difficile della nostra casa da gioco, e potenziare all'interno di questo studio di fattibilità un rilancio della nostra casa da gioco che, se tutto andrà bene, sarà realizzato nel 2016, lascia il tempo che trova!

Colleghi, abbiamo voluto fare queste considerazioni che arrivano dai cittadini che hanno proposto la petizione e che abbiamo voluto approfondire dopo le numerose audizioni in IV Commissione. Riteniamo che non sia più il momento di fare cattedrali nel deserto, riteniamo che forse un'attenta analisi per trovare dei siti alternativi sia da fare, e - ripeto - non siamo assolutamente contro alla realizzazione di un nuovo impianto per il tiro all'elica o al volo a Saint-Vincent o a Châtillon... ma chiediamo di fare una discussione onesta, una discussione che sarà per il domani, visto l'importo, visti i tempi e viste anche le difficoltà. Sono elementi che devono farci riflettere, proprio nel rispetto di come viene utilizzato il denaro pubblico e soprattutto per quali prospettive. Ci contiamo, colleghi, perché le analisi fatte sono elementi che abbiamo dettagliato e approfondito in questi mesi e, dall'altra parte, un invito semplice, onesto, legato alla seconda risoluzione.

I proponenti avevano forse legato un utilizzo alternativo dell'area; noi non ci soffermiamo su quest'area piuttosto che su altre. Chiediamo che forse... se c'è una volontà di creare le condizioni dal punto di vista educativo, di ricerca e di formazione... non lo so, magari non è di competenza del pubblico, questo è stato detto dall'Assessore, lo condividiamo, ma può essere di competenza sia del pubblico che del privato, può essere di competenza di un eventuale progetto financing, fatto con gli enti locali, per far crescere questa cultura e soprattutto per far crescere il nostro settore imprenditoriale, perché solo avendo sul territorio degli impianti, della ricerca e della formazione i nostri imprenditori e le nostre aziende possono essere più competitivi in questo momento di difficoltà. Grazie.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente.

L'atteggiamento con cui abbiamo valutato la petizione ha tenuto conto dell'ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico il 23 luglio 2008 in relazione al disegno di legge inerente alla costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent. L'ordine del giorno richiamava la necessità di definire indicatori di fondo che dovevano guidare il Governo regionale nella formulazione delle linee di indirizzo per il rilancio della Casa da gioco. Tra gli indicatori proposti allora, uno era relativo proprio al campo di tiro a volo, che vi leggo: "Programmazione di una politica turistica regionale che punti all'integrazione con gli obiettivi della Casa da gioco, anche nell'ottica di utilizzare al meglio tutte le potenzialità presenti nel comune di Saint-Vincent (terme, campo di tiro a volo e di golf) una visione complessiva di gioco, divertimento, benessere e tempo libero". Un indirizzo, questo, che non abbiamo abbandonato, perché crediamo necessario creare con la Casa da gioco, e non solo, quelle sinergie indispensabili per invertire una navigazione ed una rotta, più volte ricordate in questo Consiglio, decisamente non tranquilla e sicura per il Casino de la Vallée. Abbiamo dunque cercato di analizzare la documentazione relativa alla petizione non con una "logica di parte", come si suol dire, ma con l'ottica di continuare un percorso ed un ragionamento fatto pochi mesi prima.

Certo, siamo all'opposizione, quindi il nostro compito è quello di contrastare e proporre, di incalzare la maggioranza, anche sollecitati e stimolati da iniziative popolari come questa, ma osservando sempre una regola precisa: la coerenza. Continuare ogni volta, nelle diverse occasioni, a sostenere le ragioni, gli indirizzi che in questi anni abbiamo cercato di promuovere, senza farci condizionare unicamente dalla logica degli schieramenti.

Tornando al "navigare" di prima, consentitemi una similitudine: quando si naviga è legittimo che si discuta su chi deve tenere il timone, ma lo scontro non può mai avvenire al punto di sfasciare la barca. Questo è per me un principio fondamentale, che si accompagna alla coerenza e riguarda la comune assunzione di responsabilità verso la nave che ci ospita tutti quanti. Con questo animo abbiamo partecipato alle audizioni promosse dalla IV Commissione consiliare ed abbiamo esaminato la voluminosa documentazione che l'Assessore Marguerettaz ha trasmesso al Consiglio regionale. Documentazione, a dire la verità (almeno per me), alquanto ostica; in compenso, mi sono fatto una cultura sui bossoli, le borre, i rottami di piattelli ed eliche e sulla formazione della rosata. La ringrazio, Assessore.

Andiamo con ordine. Per dare gambe ad uno dei punti essenziali, come è stato ricordato dal collega Chatrian, nel programma comune per la XIII legislatura e nella documentazione presentata dal Presidente della IV Commissione, il 15 maggio 2009 la Giunta regionale delibera di affidare alla società Simpes s.r.l. l'incarico per la redazione di uno studio di fattibilità relativo alla realizzazione di un impianto per il tiro a volo e il tiro all'elica in località Piole nel Comune di Saint-Vincent. Deliberazione che, nelle premesse, sottolinea che questo impianto è una delle priorità per il rilancio del Casino de la Vallée ed è un importante fattore di attrazione della clientela ed una valida opportunità di riqualificazione di un'area di proprietà regionale. Il disciplinare sottoscritto conteneva, a mio avviso, tutte le indicazioni affinché l'incarico fosse svolto nel migliore dei modi. Due gli ambiti considerati e all'interno di ogni ambito una serie di fasi disciplinava il lavoro commissionato alla società. Bene, io credo che se la società avesse correttamente adempiuto a tutte le indicazioni richieste dal disciplinare, oggi, forse, non saremmo chiamati a discutere questa petizione.

Non contesto, non ne ho le competenze, il contenuto degli elaborati tecnico-scientifici già richiamati; quello che invece rimarco è l'assenza di una valutazione, peraltro richiesta dalla Regione, di ordine sociale. Il disciplinare era chiaro e preciso al punto 2, nell'ambito A: - leggo - "indagine conoscitiva del territorio, individuazione dei recettori sensibili all'attività di tiro a volo tiro all'elica e delle possibili aree di impatto, verifica delle valutazioni della popolazione in merito alla realizzazione dell'opera"; così come al punto 6, sempre nell'ambito A: "effettuazione di una valutazione previsionale d'impianto, con riferimento all'ordine sociale riguardante l'importanza per il territorio della struttura sportiva...". Mentre la documentazione è esaustiva in alcune parti, le caratteristiche impiantistiche per esempio - che ho fatto fatica a comprendere - non dice nulla in merito al punto 2, nulla, ed è molto carente rispetto alla valutazione dell'interesse regionale delle infrastrutture ricreativo-sportive e non mi riferisco solo ai dati dei praticanti, che ha ricordato molto bene prima il collega Chatrian, mi riferisco ad un contesto più generale.

Non capisco poi perché sia stato così sbrigativo il capitolo dedicato all'individuazione delle alternative progettuali; era sul tavolo - lo sapevano tutti - la proposta avanzata al Comune di Châtillon con la nota del 3 ottobre 2008 dal prof. Giulio Ceccarelli, incaricato dalla FITAV, la Federazione italiana di tiro a volo e, fra l'altro, il sig. Giulio Ceccarelli è uno dei collaboratori della società Simpes s.r.l. che individuava un'area alternativa. Allora, considerando che la società Simpes s.r.l. non poteva non conoscere questa situazione e che quindi non poteva sfuggire al confronto, doveva esaminare più a fondo questo aspetto e, a mio avviso, controrelazionare in merito.

Fare finta di non vedere o di non sapere non è mai una buona politica. Un animo maligno - e non sono io - potrebbe pensare che il confronto fra le due aree era perdente per quella di Piole e quindi per questa ragione non si sia fatto cenno alcuno... non sarà così... Si sarà trattato invece, come spesso succede, di valutazioni sbrigative perché considerate inutili ai fini progettuali, non considerando che anche la comunità ha i suoi diritti, e mi richiamo alle precedenti note del disciplinare. Se la società avesse seguito gli indirizzi dati dalla Giunta regionale, la verifica delle valutazioni della popolazione in merito alla realizzazione dell'opera, sicuramente ben diverso sarebbe oggi il livello di conoscenza ed il coinvolgimento dei cittadini. Mi chiedo perché non si sia preteso che questa parte venisse adeguatamente sviluppata per considerare l'incarico concluso, ma... tant'è!

La legislazione e la programmazione sociale propongono con sempre maggiore frequenza i termini "concertazione", "consultazione", "valutazione", "partecipazione", "collaborazione", "intesa", "accordo" che, ovviamente, non sono sinonimi, ma evidenziano tutti l'importanza di uno sviluppo delle relazioni fra i soggetti che agiscono nel sociale e nella società. La programmazione partecipata è lo strumento che consente il confronto, quella verifica chiesta dalla Giunta regionale, proprio "quella verifica" chiesta dalla Giunta regionale, e quindi la condivisione delle scelte che costituisce, in sostanza, la garanzia che quanto è stato deciso abbia poi le gambe per camminare. Sempre più, dunque, le amministrazioni dovranno procedere attraverso la partecipazione democratica per poter, in tempi credibili, dare il via alle opere; penso alla ex caserma Testafochi per esempio, che intendono realizzare senza una contestazione continua di gruppi di interesse... dobbiamo abituarci ad amministrare in questa maniera.

Due, poi, le cose che ci preoccupano: la prima, già ricordata, è quella dei tempi troppo lunghi per la realizzazione dell'opera, che è stata in lista di attesa per troppi anni. Abbiamo bisogno di creare tutte le condizioni perché Saint-Vincent possa offrire ai potenziali ospiti un rinnovato pacchetto di proposte sportive, culturali, per il benessere, per il tempo libero, ovviamente per il gioco. Un pacchetto di proposte che possano convincere e coinvolgere non solo le singole persone, ma gruppi o famiglie intere. La seconda, mi rivolgo all'Assessore competente, ancora più importante per noi, riguarda la gestione di questo impianto. Saint-Vincent, nel recente passato, è stato oggetto di altre importanti opere sportive (il campo di calcio, la piscina) che dovevano essere il centro di una programmazione di eventi di prestigio, con una forte ricaduta economica e d'immagine. Più volte questo tema è stato ripreso da questo Consiglio regionale nel recente passato, penso all'utilizzazione del campo di calcio di quella cittadina. Voi tutti conoscete meglio di me la storia e le condizioni, oggi, di quegli impianti. Il profilo gestionale di questa importante opera non può scivolare via in due pagine scarne di relazione, come è stato! La valutazione dell'interesse regionale per l'impianto di tiro deve essere oggetto di approfondimenti. Un confronto che deve svilupparsi con la collaborazione di tutti gli attori, grandi e piccoli, pubblici e privati, che possono essere direttamente o indirettamente coinvolti nella programmazione dell'attività del nuovo palazzetto. Far sentire che questa scommessa possono vincerla o perderla tutti, non solo la Regione o la Casa da gioco.

Per concludere, un impianto richiesto e atteso non solo per il Casino de la Vallée, ma per Saint-Vincent, la Media Valle, ma direi per la Regione. C'erano le condizioni per coinvolgere la comunità, ma non sono state considerate; in alcune parti il lavoro commissionato è carente, non dà indicazioni certe e precise. Pertanto invitiamo la Giunta a tenere conto non solo delle indicazioni espresse dalla competente commissione consiliare, ma ad approfondire, da domani, con una grande visione inclusiva, la fase della gestione dell'impianto.

Président - Je crois qu'après cette intervention, nous pouvons conclure ici nos travaux.

La séance est levée.

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La séance se termine à douze heures et cinquante-huit minutes.