Oggetto del Consiglio n. 1036 del 10 febbraio 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1036/XIII - Disegno di legge: "Interventi regionali a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche. Modificazione alla legge regionale 18 gennaio 2010, n. 2".
Articolo 1
(Finalità)
1. Al fine di sostenere la spesa delle famiglie valdostane per l'elevato fabbisogno energetico connesso alla vita in ambiente montano, la presente legge disciplina gli interventi regionali a sostegno dei costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica da parte dei titolari di utenze domestiche destinate ad abitazione principale, come risultanti dalla residenza anagrafica, ubicate in Valle d'Aosta.
2. Gli interventi regionali consistono nel rimborso alle imprese fornitrici di energia elettrica degli oneri conseguenti all'applicazione di uno sconto pari al 30 per cento, direttamente praticato in bolletta, sul costo relativo alla componente energia, determinato periodicamente, nell'ambito del prezzo di riferimento, dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.
Articolo 2
(Soggetti beneficiari)
1. Hanno diritto allo sconto in bolletta, nella misura indicata all'articolo 1, gli utenti che acquistano energia elettrica, fino ad un limite massimo di 6 kW nominali di potenza impegnata, da imprese che svolgono attività di vendita sul mercato valdostano e che hanno stipulato con la Regione apposita convenzione, regolante i rapporti reciproci, sulla base di uno schema-tipo approvato con deliberazione della Giunta regionale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
2. Il limite di cui al comma 1 è derogabile qualora gli utenti comprovino, allegando idonea documentazione, che la maggior potenza è necessaria al funzionamento di apparecchiature sanitarie e di mobilità ad uso di soggetti diversamente abili o di apparecchiature medico-terapeutiche, alimentate ad energia elettrica, necessarie per il mantenimento in vita di persone che versano in gravi condizioni di salute.
Articolo 3
(Applicazione dello sconto)
1. I soggetti beneficiari sono tenuti a presentare alle imprese di cui all'articolo 2, comma 1, apposita domanda conforme al modello, approvato con deliberazione della Giunta regionale, attestante il possesso dei requisiti previsti dalla presente legge e a comunicare per iscritto, senza ritardo, ogni mutamento dei predetti requisiti.
2. Le imprese di cui all'articolo 2, comma 1, riconoscono il beneficio con decorrenza dalla data della domanda, mediante accredito effettuato non oltre la terza bolletta successiva alla medesima data.
Articolo 4
(Disposizione transitoria)
1. Fatta salva la diversa volontà da parte delle imprese di cui all'articolo 2, comma 1, da comunicare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono rinnovate per tre anni, a far data dal 1° gennaio 2010, le convenzioni stipulate ai sensi degli articoli 38, comma 2, della legge regionale 15 aprile 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008, modifiche a disposizioni legislative, variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e a quello pluriennale per il triennio 2008/2010), e 8 della legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1 (Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese). In tal caso, sono fatte salve le domande già presentate alle predette imprese e lo sconto di cui all'articolo 2, comma 1, è applicato a far data dal 1° gennaio 2010 mediante accredito effettuato non oltre la terza bolletta successiva alla medesima data.
Articolo 5
(Abrogazioni)
1. Sono abrogati gli articoli 38 della l.r. 9/2008 e 8 della l.r. 1/2009.
Articolo 6
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato complessivamente in annui euro 2.000.000 a decorrere dall'anno 2010.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di base 1.08.02.11 (Altri interventi di assistenza sociale) e al suo finanziamento si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte nell'unità previsionale di base 1.16.02.10 (Fondo globale di parte corrente) a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto E.3. (Contenimento dei costi dell'energia elettrica) dell'allegato 2/A al medesimo bilancio.
3. Per l'applicazione del presente articolo, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni al bilancio.
Articolo 7
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Président - La parole au rapporteur, le Conseiller Empereur.
Empereur (UV) - M. le Président, chers collègues, l'intervention législative sur laquelle nous sommes appelés à nous prononcer aujourd'hui trouve ses racines dans deux précédentes lois régionales. Le soutien aux familles valdôtaines, par le biais d'une réduction sur le coût de l'énergie électrique, avait été sanctionné par la première fois en 2008, à l'occasion de la loi n° 9 sur la rééquilibration du budget. Ensuite, la même mesure avait été prévue et insérée dans l'ensemble des actions régionales "anticrise", introduites par la loi n° 1/2009.
Aujourd'hui, en raison du fait que la phase de difficulté économique parait régresser, mais ses effets impliquent encore des difficultés pour notre communauté, la volonté est d'offrir une dignité propre à cette réduction, de façon à ce qu'elle assume la valeur d'un point de repère pour nos familles. C'est ainsi, avec la volonté de faire croître cette mesure, que le projet de loi a vu le jour. La réduction appliquée - établie par des conventions entre la Région et les sociétés de distribution actives dans notre région - reste fixée dans le pourcentage de 30 pour cent sur la componente energia de la facture. Cependant, proposer une initiative législative signifie, avant tout, un financement sur plusieurs années de ce soutien et non, comme cela a été le cas jusqu'à présent, de douze mois en douze mois. En un mot: la stabilité de cette aide.
La copertura economica immaginata è conforme alla periodicità triennale del bilancio, con possibilità, ovviamente, di rifinanziare la legge sugli esercizi a seguire. In effetti, per quanto non si possa considerare l'energia elettrica come il miglior vettore nel soddisfacimento del fabbisogno di riscaldamento domestico, non si può neppure trascurare come, in presenza di condizioni climatiche come quelle di montagna, anche i consumi elettrici possano diventare significativi ed attestarsi su livelli superiori alla media nazionale. Per questi motivi, un aiuto mirato a ridurre i costi delle bollette elettriche non può essere visto come un intervento congiunturale, ma è opportuno che assuma sempre più, nella nostra regione, il carattere della continuità, al di là dell'incidenza che la voce sulla quale si interviene riveste nell'ambito di un bilancio familiare.
L'esperienza maturata con l'applicazione della prima legge "anticrisi" ha consentito un valido rodaggio dell'intero sistema. Sono tuttavia emerse anche alcune criticità, in ordine essenzialmente alla reattività degli operatori del mercato elettrico cui fa riferimento il maggiore bacino di utenza. Proprio alla luce di tale circostanza, il disegno di legge oggi alla nostra attenzione prevede di salvaguardare le situazioni giuridiche che si sono consolidate in precedenza, nell'ottica di evitare un'inutile ripetizione di procedure amministrative già espletate. Pertanto, si stabilisce di prorogare per tre anni l'efficacia delle convenzioni in essere tra la Regione e le diverse società, e che sono state sottoscritte ai sensi delle leggi regionali di cui ho detto in precedenza. Analogamente, viene riconosciuta la manifestazione di volontà già espressa dai singoli utenti che hanno presentato le richieste di sconto alle imprese di vendita. Per costoro, il beneficio sarà riconosciuto sin dal primo gennaio dell'anno in corso.
Poiché l'obiettivo è di superare il carattere di temporaneità di questo regime di sostegno, le norme limitano al massimo l'ambito di retroattività, stabilendo che, in via ordinaria, i nuovi richiedenti vedranno riconosciuto il diritto allo sconto a far data dal momento della domanda. In termini pratici, coloro che presenteranno la domanda nei primi mesi del 2010 non potranno fruire di un'applicazione retroattiva dello sconto, che verrà praticato solo a decorrere dal momento della presentazione della domanda stessa.
Questa parte della relazione è antecedente alla proposta di emendamento, presentata questa mattina dall'Assessore Pastoret che, se approvato (auspico naturalmente sia approvato), prevede lo sconto direttamente dal 1° gennaio 2010 e la possibilità di inoltrare domanda entro il 30 giugno di quest'anno. Quanti avessero depositato l'istanza entro il 2009, sulla base della precedente normativa, avranno invece la riduzione riconosciuta dal 2008 in avanti e non dovranno più ripetere la richiesta per il futuro, salvo nel caso della scelta di un altro fornitore di energia.
Sempre in relazione alla caratteristica della permanenza del regime agevolato, è da considerare importante la previsione dell'obbligo dell'accredito dello sconto, da parte delle società convenzionate, non oltre la terza bolletta successiva alla data di presentazione della richiesta. Quale conseguenza dell'applicazione delle precedenti disposizioni legislative, è da considerare praticamente "automatica" la previsione di un nuovo schema di convenzione da sottoscrivere con altre imprese di vendita eventualmente interessate e dell'innalzamento del limite di potenza massima ammissibile (fissato nella misura di 6 kW), in presenza di comprovate esigenze di natura sanitaria.
Enfin, je tiens à remercier les collègues composant la IVe Commission du Conseil, pour le travail déployé sur ce dossier. En plus des aspects techniques, dans le but de mettre cette Assemblée dans les conditions de satisfaire le plus possible la communauté, nous avons procédé aux auditions de l'Assesseur Pastoret, des dirigeants de l'Assessorat compétent et d'une délégation de représentants des associations des consommateurs, ce qui a représenté un moment d'approfondissement positif. Qu'il me soit permis de conclure par un souhait, portant sur le fait que ce projet de loi, en raison de sa nature et de ses contenus, puisse recueillir un vaste consensus aujourd'hui. Je vous remercie.
Président - La discussion est ouverte.
La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente.
Il disegno di legge regionale n. 81, "Interventi regionali a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche", intende sostenere finanziariamente titolari di utenze domestiche destinate ad abitazioni principali ubicate in Valle d'Aosta.
Per un gruppo consiliare come quello del Partito Democratico, sempre attento alle fasce più deboli, questo provvedimento è certamente positivo e va nella direzione che anche noi perseguiamo. Però questa è già la terza legge regionale, in meno di due anni, che affronta l'argomento. Ricordiamo l'assestamento di bilancio del 2008, con cui il provvedimento è stato varato per la prima volta, e la legge n. 1/2009, in funzione anticrisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese, che già avevano affrontato il problema.
La prima considerazione è quindi legata ad una certa confusione, in quanto evidentemente l'applicazione della norma in questi anni ha portato qualche problema; noi ne vogliamo sottolineare uno, più di tutti gli altri, ed è quello legato alla scadenza del 31 dicembre scorso, per poter usufruire dei contributi per gli anni 2008-2009, anche per le difficoltà legate al principale distributore di energia elettrica della nostra regione, nel passaggio da DEVAL a Vallenergie. Molti cittadini non sono stati informati della possibilità di ottenere lo sconto del 30 percento e pertanto hanno perso la possibilità di ottenere questo contributo per gli anni passati. Che sia una situazione rilevante lo ha dimostrato anche la pubblicità che questa ditta partecipata della Regione ha tentato di fare nelle ultime settimane prima della scadenza, ma non pare che i risultati siano stati particolarmente brillanti. In questo senso sarebbe stato interessante avere nella relazione alla legge un quadro dettagliato di come la normativa sia stata applicata dal 2008 ad oggi, cioè capire quanti valdostani hanno potuto usufruire di queste provvidenze e capire i motivi per cui tanti altri non ne hanno potuto aver beneficio. Nulla vieta, ovviamente nel corso di questo dibattimento, che la Giunta regionale possa fornire qualche dato e qualche valutazione per un approfondimento che può essere utile a tutti noi.
Tornando tuttavia alla scadenza del 31 dicembre 2009, abbiamo presentato un emendamento per consentire a tutti i cittadini valdostani, che non hanno potuto richiedere in tempo lo sconto del 30 percento, di poterlo ancora fare. Noi speriamo che la Giunta regionale accetti questo suggerimento, ma soprattutto speriamo che si faccia subito dopo la pubblicazione di questa norma un'ampia campagna d'informazione con tutti i mezzi di comunicazione utili e possibili, perché si riesca finalmente a raggiungere la totalità delle famiglie valdostane, per poter avere una percentuale di adesione il più vicino possibile al 100 percento.
Come Partito Democratico vediamo pertanto questo progetto di legge come una tappa di un percorso ben avviato, ma non ancora concluso, e ci auguriamo di poter portare un contributo fattivo.
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente.
Con questo disegno di legge n. 81 la IV Commissione ha richiesto ed ha ricevuto lo stato dell'arte che le due leggi - quella di riferimento del 2008 e poi quella del 2009 - hanno apportato, e soprattutto qual è stato il percorso che la struttura legislativa ha dato. Caratteri di temporaneità per i primi due anni - è stato detto dal Presidente della nostra commissione - e, dall'altra, prima di analizzare un nuovo disegno di legge strutturato per il domani - non più temporaneo e neanche solo triennale, perché la legge non ha termini, ne ha solo a livello di finanziamento, che sono due cose diverse -, ci siamo soffermati per fare un'analisi ed uno stato dell'arte di cosa è successo, di cosa si poteva fare e soprattutto di cosa si può mettere sul tavolo per il domani. Quindi abbiamo cercato di informarci, di documentarci, per fare il punto della situazione e vorrei soffermarmi su questo, per andare ad illustrare i nostri due emendamenti; emendamenti importanti, che andrebbero a modificare l'impianto del nuovo disegno di legge.
La nostra domanda principale è quella legata a semplificare la procedura, una procedura che è stata più volte denunciata, più che complessa forse ridondante, dove la vecchia legge obbligava il cittadino valdostano a recarsi in un ufficio e a richiedere il bonus, la possibilità di usufruire di questo sconto.
Ci siamo informati con le varie società che forniscono energia elettrica e che hanno stipulato la convenzione con l'Amministrazione regionale e abbiamo chiesto ai tecnici e ai funzionari direttamente se era possibile semplificare questa procedura, se era possibile mandare in automatico alle 57.000 e più abitazioni principali questo sconto, se era possibile allegare eventualmente un documento o direttamente inserire in bolletta lo sconto. La risposta ci è stata data in senso positivo: sì, era possibile, ma la volontà non era quella. Allora ci siamo soffermati, chiedendo se per il domani si poteva eventualmente modificare la procedura e, in seconda battuta, oltre che a modificare la procedura, quindi rendere lo sconto direttamente in bolletta senza chiedere al cittadino di fare una domanda, verificare se c'erano le condizioni per dare la possibilità, a quasi un terzo delle famiglie valdostane, perché sono quasi 18.000 le famiglie valdostane che non hanno usufruito del bonus sconto energia per il 2008 e il 2009.
I nostri due emendamenti principali sono nel dare la possibilità a tutte le abitazioni principali, a tutti i nuclei familiari valdostani di usufruire di questo sconto che - quantificato dai tecnici sia delle società fornitrici che dal dipartimento - è di circa 45 euro annuali; quindi, da una parte, la possibilità di usufruire di questo sconto per il 2008-2009 a tutte le 57.000 abitazioni principali, dall'altra la possibilità di richiedere come Giunta regionale di semplificare la procedura e, di conseguenza, che diventi un automatismo diretto per tutte queste abitazioni principali. Questi sono i due volani che vorremmo portare a conoscenza del Consiglio e chiederemmo di sostenerli, perché forse c'è stato un meccanismo più complicato per un qualcosa che poteva essere assolutamente più semplice, anche perché, numeri alla mano, ad oggi chi ha beneficiato dello sconto... sono solo circa 11.600-12.000 famiglie; per le altre 28.000 che hanno fatto domanda non è ancora stata esaminata la loro istruttoria, e 18.000 prime abitazioni non hanno inoltrato le domande, di conseguenza lo sconto non sarebbe loro riconosciuto per gli anni 2008-2009.
Quindi, tornando sulla nostra proposta, chiediamo da una parte di vedere se c'è la possibilità di riaprire il tavolo per quei nuclei che non hanno presentato la domanda e, dall'altra, se c'è la possibilità di semplificare al cittadino. Non chiediamo al cittadino degli sforzi dove probabilmente la tecnologia permette di poter, in automatico, avere gli sconti che un disegno di legge, una legge approvata dal Consiglio regionale, può dargli come possibilità! Grazie.
Président - La parole au Conseiller Salzone.
Salzone (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente.
Noi, anche in questo caso, non entreremo nello specifico degli interventi che mi hanno preceduto riguardo ad alcuni aspetti tecnico-burocratici che, in ogni caso, saranno fonte di risposta da parte dell'Assessore competente.
Rispetto a questa lodevole iniziativa che va nella direzione dell'aiuto alle famiglie, iniziativa che nasce già nel 2004, mi si consentirà - anche se in maniera molto sintetica - di fare un piccolo excursus storico della storia, perché ci ha visto in qualche maniera propositori della prima parte della legge che presentammo nel 2004. L'iniziativa la si può riassumere sinteticamente nel fatto che i prezzi dell'energia elettrica in Italia erano e sono ancora particolarmente onerosi rispetto al contesto europeo, in particolare risulta che le bollette elettriche delle famiglie valdostane sono più care del 50 percento circa rispetto alla media europea. A ciò dobbiamo aggiungere, come è stato ben detto anche nella relazione, che il costo del riscaldamento in Valle d'Aosta incide pesantemente nei bilanci delle famiglie, anche per la lunga durata del periodo invernale: abbiamo praticamente il riscaldamento acceso per almeno 6 mesi l'anno.
Il tema dell'energia elettrica in Valle d'Aosta ha preso corpo da quando il Consiglio regionale ha approvato l'operazione dell'acquisto delle centrali idroelettriche dell'ENEL e conseguentemente ha provveduto al loro passaggio alla società della Compagnia valdostana delle acque; da lì nasce l'idea e quindi l'iniziativa di realizzare, attraverso un complesso meccanismo, il contenimento del costo dell'energia elettrica per le sole utenze domestiche di prima abitazione, intestate alle famiglie valdostane.
Con queste semplici considerazioni, dettate dalla portata della nostra potenzialità in materia di energia idroelettrica, ricordiamo quindi l'acquisizione delle 30 centrali che rappresentano la vera ricchezza per la Valle d'Aosta, qualcuno ha definito l'acqua della Valle d'Aosta "l'oro bianco", anche perché garantisce nel tempo la possibilità di esportare la nostra energia in tutte le province italiane con clienti anche di grandissimo pregio. Con queste semplici considerazioni abbiamo assunto l'iniziativa di elaborare un testo con l'intenzione di dare risposte tangibili nel settore energia alla nostra popolazione.
Inizia quindi un percorso legislativo con la proposta di legge n. 45, presentata dal nostro gruppo nel mese di ottobre 2004, un impegno che ci ha visti protagonisti da subito, fin dall'inizio della scorsa legislatura; mi piace ricordare in questa occasione il relatore Stacchetti. Molti ricorderanno con quale sagacia e con quale passione ci siamo dedicati a questa iniziativa; lo abbiamo fatto contrastando a volte anche molte diffidenze e innumerevoli perplessità che, in alcuni casi, si sono tradotte addirittura in evidenti resistenze che hanno trovato spazi in settori dell'Amministrazione stessa, ma anche della politica. Un percorso pieno di ostacoli che è durato troppo tempo, intrappolati di volta in volta anche nelle direttive comunitarie o dai litigi nel Parlamento italiano dell'epoca; ci piace ricordare la vicenda che vide protagonista il Ministro Bersani, apprezzato paladino delle liberalizzazioni, il quale aveva presentato un disegno di legge sulla riforma del settore elettrico, ma che non ha trovato un quadro di insieme in Parlamento e non ha consentito in quel momento a noi, legislatori regionali, di procedere con tranquillità, in quanto non erano chiari i paletti che ci imponevano le direttive comunitarie.
I passaggi successivi ci indussero a riportare il disegno di legge alla commissione competente, dopo aver assunto un ordine del giorno che impegnava il Consiglio ad armonizzare meglio il testo di legge con il programma di maggioranza, che faceva riferimento in particolar modo al piano energetico. Si arrivò alla fine della legislatura e nell'aprile 2008, con la legge regionale n. 9 dell'assestamento di bilancio di previsione, si diede corso finalmente al provvedimento, che prevede appunto lo sconto del 30 percento sulla bolletta dell'energia elettrica; provvedimento che poi è stato riproposto all'inizio della legislatura in corso con la legge regionale n. 1/2009 - ricordate - le misure straordinarie ed urgenti anticrisi.
Oggi, dopo un iter così complesso, ratifichiamo e diamo continuità ad un percorso auspicato da tutti, anche se ancora oggi c'è chi tenta di sminuirne la portata politica. Di questo fatto siamo dispiaciuti, diciamo chiaramente che con questo atteggiamento vediamo affacciarsi all'orizzonte una sorta di riproposta della politica del "no" sempre ad ogni costo, di non lontana memoria, che anche in questa Regione non ha pagato e che non condividiamo.
Noi confermiamo ampia soddisfazione per questa iniziativa che è condivisa da tutta la maggioranza. Il disegno di legge presentato mantiene, nella sostanza, tutti i presupposti del provvedimento che Stella Alpina aveva proposto nel 2004; un provvedimento, come abbiamo più volte sottolineato, diretto principalmente a dare un sostegno finanziario ai valdostani titolari della principale abitazione. La misura di sostegno alle famiglie si concretizza in uno sconto del 30 percento della componente energia, praticato direttamente in bolletta, e anche se qualcuno dice che è poco, diciamo che è comunque qualcosa.
Nel ribadire ancora una volta la nostra grande soddisfazione per aver raggiunto questo obiettivo, annunciamo il nostro voto favorevole.
Président - La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (VdAV-R) - Grazie, Presidente.
Anch'io volevo fare una piccola ricostruzione storica di questa vicenda, che prende inizio dal punto di vista legislativo nel 2008, casualmente in piena campagna elettorale; come diceva adesso Salzone, addirittura nel 2004, però l'atto formale è del 2008, è la legge n. 9/2008 che introduce questa possibilità di sconto per i cittadini valdostani per la prima casa. Una volta introdotto questo articolo nella legge n. 9, bisogna dire però che l'automatismo non è stato così immediato; in effetti avevamo presentato, a ottobre dello stesso anno, un'interrogazione e ad ottobre niente era stato fatto per dare attuazione a questa legge. Stesso discorso a dicembre 2008, quando ancora non era stato fatto niente, non erano state predisposte le bozze di convenzione con le società produttrici e la situazione rimaneva invariata: nessun cittadino valdostano, a dicembre 2008, aveva ancora beneficiato di nessuno sconto.
Questo provvedimento viene poi inserito nell'anticrisi e prorogato ancora per un anno soltanto ad aprile 2010 si sono predisposte le convenzioni e finalmente sottoscritte dai distributori di energia in Valle d'Aosta; però, fino a giugno-luglio, nessun utente valdostano ha beneficiato dello sconto, in effetti i primi a beneficiarne hanno avuto lo sconto solo nel mese di giugno-luglio 2009, ad un anno e più dall'entrata in vigore della legge. Adesso, come abbiamo visto, viene prorogato ancora per altri 3 anni, ma rimane il fatto che ad oggi solo una piccola parte - 11.000 clienti di prime case - può beneficiare dello sconto in bolletta, ancora 28.000 sono in attesa e ben 18.000 rimangono fuori da questa possibilità.
È paradossale che tutti i ritardi dell'Amministrazione regionale in questi due anni non producano nessun effetto, mentre un ritardo dei clienti e dei cittadini nel presentare la domanda automaticamente porta alla perdita dello sconto, vanificando tutta l'operazione che rischia di diventare solo un'operazione a fini elettoralistici, fatta nel momento giusto e che, visti i ritardi e le mancanze dell'Amministrazione, non produce il risultato voluto. Almeno spero che il risultato fosse quello di dare un sostegno anche in ragione della crisi economica attuale ai cittadini.
Per questo abbiamo presentato questo emendamento, e ci pare strano che non venga accettato. Avevo sott'occhio i manifesti pubblicitari della Stella Alpina: meno il 30 percento in bolletta, obiettivo raggiunto. Insomma, era molto ottimistico questo cartellone di Stella Alpina... a due anni e mezzo l'obiettivo è raggiunto soltanto per una minima parte dei cittadini valdostani! Speriamo che accettando il nostro emendamento, se non altro questo aspetto essenzialmente elettoralistico venga un po' meno. Grazie.
Président - S'il n'y a pas d'autres interventions en discussion générale, la discussion générale est fermée.
La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.
Pastoret (UV) - Merci, M. le Président. Tout d'abord je veux remercier les collègues Conseillers qui sont intervenus. Le Conseiller rapporteur a déjà fait un examen précis de la situation, donc je ne reviendrai pas sur les points qu'il a déjà illustrés.
L'acte qui est soumis aujourd'hui à l'attention du Conseil donne avant tout l'adresse d'une continuité, cela a été rappelé un peu par tout le monde, et lorsqu'il sera approuvé, ça sera une loi non pas d'une année, mais de longue durée. Cela témoigne tout d'abord le fait que les mesures précédentes n'ont pas été un feu de paille, mais des interventions de caractère structurel que nous confirmons aujourd'hui avec ce projet de loi. Cette fois l'attention autour de cette initiative a été moins faible que dans le passé, quand sur ce même thème personne ne s'attardait trop.
Comme je viens de dire, ce projet de loi est simple et ne devrait pas poser de problèmes, ni dans les intentions que manifeste cet article bref et simple, ni pour les procédures, sauf par le fait concernant ce thème de la rétroactivité qui a été posé par les groupes Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et Parti Démocratique. A ce sujet ont été présentés des amendements, donc je m'attarderai à dire quelle est notre opinion sur ces amendements.
Les raisons qui font demander cette rétroactivité ont été présentées par les collègues, nous ne les partageons pas, et je vais dire pourquoi. En tout premier lieu, il existe différentes contributions qui sont allouées dans d'autres secteurs de l'Administration, pour lesquelles sont fixés des délais avec échéances non dérogables et suivant les requêtes qui nous ont été présentées dans ce sens, nous viendrons moins à un principe que nous demandons de respecter dans d'autres situations. Mais le clou de la question n'est pas celui là encore, même s'il reste un point important, parce que le rapporteur l'a rappelé, nous l'avons déjà fait une fois de reporter cette échéance. Cela a été fait avec la disposition de 2009, lorsqu'on disait: "Gli interventi regionali a sostegno dei costi per l'acquisto di energia elettrica si applicano per gli anni 2008 e 2009"... dunque avevamo già introdotto una franchigia che durava un anno.
La ragione di questa dicitura stava proprio nel fatto che poteva allora non esserci un livello di conoscenza adeguato all'agevolazione e si ritenne, allora, opportuno consentire di avere un ulteriore anno di tempo per regolarizzare le domande; un rinvio quindi che è già stato fatto. Ora si chiede di fare un altro rinvio... non credo che possiamo operare in termini di legge, ogni volta che presentiamo un provvedimento, prevedendo anche nuovi ed ulteriori rinvii.
Oggi rendiamo questa misura definitiva, siamo consapevoli però che c'è un problema, è stato detto, e riguardo al fatto che non tutte le società abbiano esaminato l'insieme delle pratiche presentate. Ciò ha determinato certamente un certo stato di confusione nella gestione esatta delle utenze e degli utenti che hanno presentato richiesta per ottenere uno sconto. Sottolineo questo passaggio per smentire il fatto che ci sia stata inefficienza da parte dell'Amministrazione regionale, perché i colleghi di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau hanno avuto dai miei uffici i dati e hanno avuto modo di vedere che, rispetto alle istanze presentate, c'è stata regolare liquidazione di quanto è stato richiesto; quindi l'Amministrazione regionale non era in campo in nessun modo per quanto riguardava le procedure di richiesta del beneficio. Tra l'altro, rispetto al dato che vi ho fornito, abbiamo avuto un ulteriore aggiornamento perché altre pratiche nel frattempo sono state liquidate, quindi la somma totale che vi è stata data non è più quella esatta, in quanto ogni giorno ci sono delle variazioni.
Ci si dice che non ci fosse conoscenza appropriata di questa questione; i numeri ci dicono però che le famiglie erano informate e che coloro che volevano beneficiare dello sconto hanno potuto farlo e lo hanno fatto. Infatti sono almeno 40.000 le utenze domestiche che hanno presentato istanza per godere dello sconto, in alcuni casi esse rappresentano il 100 percento degli aventi diritto per quanto riguarda alcune società. Resta il caso unico di Vallenergie che non ha ancora esaminato le richieste a lei pervenute e che essa stima essere in almeno 30.000 circa. Potrebbero essere anche di più, ma noi non ne siamo a conoscenza e non abbiamo degli strumenti per poterne venire a conoscenza, perché non gestiamo quello sportello e quelle pratiche. Ciò ci fa dire che non esiste quella mancanza di conoscenza dell'applicabilità dello sconto - come si tenderebbe a dire - e questa è una delle ragioni che ci fa essere contrari ad accettare degli emendamenti che propongano l'applicazione di una retroattività che ricomprenda gli anni pregressi.
Una delle ragioni che ho inteso a sostegno di una retroattività biennale per l'applicazione dei benefici a chi non lo abbia richiesto prima, risiederebbe nel fatto che vi siano dei residui che consentirebbero di far fronte all'impegno finanziario, ma non è così! A fronte dei 3.000.000 di euro disponibili, secondo i dati che peraltro vi ho già fornito, ne sono stati erogati 1.358.621, non è più valido il dato di 1.195.000 di euro che vi avevo dato, perché l'aggiornamento che mi sono fatto dare ieri riporta questo. E questo per far fronte a poco più delle 10.000 domande di 4 società. Residuano 1.641.000 euro, ma mancano all'appello quelle circa 30.000.000 richieste che, fatta una debita proporzione, faranno schizzare per il 2008-2009 il conto a circa 4.000.000 di euro. Ciò significa che per il pregresso dovranno essere disponibili quasi 2.000.000 di euro rispetto a quello che ci veniva presentato; ma questo lo sapremo quando avremo il quadro di tutte le domande, opereremo in quel momento. A questi dovrebbero però, secondo gli emendamenti presentati, aggiungersi altri denari; infatti i proponenti degli emendamenti, essendo consapevoli di questo, hanno presentato gli emendamenti facendo un conto e prevedendo anche una variazione di bilancio che prevedesse una somma da mettere a disposizione per questa retroattività con la quale si intenderebbero recuperare queste 5.000, 10.000, 12.000, massimo 17.000 domande, è difficile fare una stima, non sappiamo, perché non sappiamo quante ne sono state presentate. Per fare questo è previsto un prelievo su un accantonamento previsto nei fondi globali che riguarda gli interventi sull'ex area Balzano; su questo punto peraltro non siamo d'accordo, perché ho avuto modo di rispondere al collega Tibaldi per quanto riguarda la situazione di Lavazza e noi stiamo per accingerci a concludere un accordo con Lavazza, per cui questi soldi saranno necessari, da utilizzare.
Quindi, al di là del concetto della retroattività, sul quale non siamo d'accordo, non siamo neanche d'accordo che si vada a prevedere un prelievo su quello specifico capitolo di bilancio in relazione alla variazione che presentate per sostenere il vostro emendamento.
Concludo poi... perché un'altra questione l'ha sollevata il collega Chatrian, riguarda il fatto che sarebbe possibile fare in modo che ci fosse uno sconto automatico per tutti, senza bisogno di presentare delle domande... su questa questione noi sosteniamo che lo sconto non viene fatto alle imprese, viene fatto alle famiglie, agli individui, e sotto questo punto di vista il fatto che gli individui godano lo sconto significa anche che ne siano consapevoli. Ma non vogliamo che ne siano consapevoli presentando una domanda e sottoponendosi in questo modo ad un processo burocratico; vogliamo che ne siano consapevoli facendo anche un'analisi in rapporto alle offerte del mercato, perché le offerte di mercato non sono uguali; quindi, da questo punto di vista, riteniamo che questo modo di procedere sia corretto.
E concludo facendo un esempio, rappresentando al collega Chatrian, che ha avuto modo di sottolinearlo altre volte, quale sia la differenza fra il contributo agli individui e quello alle imprese. Quest'anno - è sui giornali di oggi - lo Stato italiano ha deciso di non erogare contributi alle case automobilistiche per la rottamazione; noi abbiamo deciso, invece, di erogare anche per quest'anno i contributi ai singoli individui che decidono di cambiare il loro veicolo; mi sembra, questa, una differenza sostanziale, perché se avessimo seguito quella logica, forse avremmo fatto un percorso meno burocratico (ma ne dubito), ma avremmo dato dei benefici alle imprese e non ai cittadini: questo è il nostro modo di vedere anche rispetto a questa questione.
Concludo dicendo che noi presentiamo questo disegno di legge, ne siamo convinti, lo sosteniamo; ho presentato un emendamento che, per quanto riguarda l'articolo 3, comma 2, prevede che chi fa la domanda entro il mese di giugno possa vedere riconosciuta la sua riduzione a partire dal 1° gennaio 2010, cosa che non avevamo previsto nel momento in cui avevamo presentato il disegno di legge. Grazie per la vostra attenzione.
Président - Nous passons à l'examen du projet de loi, article par article.
Pour ce qui est le titre, il y a deux amendements présentés par le Gouvernement régional.
Je soumets au vote l'amendement n° 1 du Gouvernement régional qui récite:
Emendamento
Il titolo del disegno di legge è sostituito dal seguente: "Interventi regionali a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche. Modificazione alla legge regionale 18 gennaio 2010, n. 2.".
Conseillers présents et votants: 29
Pour: 24
Contre: 5
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'amendement n° 2 du Gouvernement régional qui récite:
Emendamento
Prima dell'articolo 1 è inserito il seguente:
"Capo I
Interventi regionali a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche".
Conseillers présents et votants: 31
Pour: 26
Contre: 5
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 1er dans le texte ainsi amendé:
Capo I
Interventi regionali a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche
Articolo 1
(Finalità)
1. Al fine di sostenere la spesa delle famiglie valdostane per l'elevato fabbisogno energetico connesso alla vita in ambiente montano, la presente legge disciplina gli interventi regionali a sostegno dei costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica da parte dei titolari di utenze domestiche destinate ad abitazione principale, come risultanti dalla residenza anagrafica, ubicate in Valle d'Aosta.
2. Gli interventi regionali consistono nel rimborso alle imprese fornitrici di energia elettrica degli oneri conseguenti all'applicazione di uno sconto pari al 30 per cento, direttamente praticato in bolletta, sul costo relativo alla componente energia, determinato periodicamente, nell'ambito del prezzo di riferimento, dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.
Conseillers présents: 31
Votants: 26
Pour: 26
Abstentions: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - Article 2: même résultat. Article 3: même résultat.
A l'article 4 il y a les amendements n° 1 et n° 2 de l'Assesseur Pastoret.
Je soumets au vote l'amendement n° 1 de l'Assesseur Pastoret qui récite:
Emendamento
All'articolo 4 del ddl n. 81, la rubrica "Disposizione transitoria" è sostituita dalla seguente: "Disposizioni transitorie".
Conseillers présents: 31
Votants: 26
Pour: 26
Abstentions: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - La parole au Vice-président Chatrian sur l'amendement n° 2.
Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Per esprimere il nostro voto contrario all'emendamento proposto dall'Assessore Pastoret, in quanto darà la possibilità alle circa 18.000 utenze di usufruire del bonus sconto energia dal 1° gennaio 2010 facendo la domanda; di conseguenza non possiamo votare questo emendamento, in quanto non apre la possibilità a tutti quegli utenti che non hanno ad oggi fatto domanda e non permette di usufruire dello sconto per il 2009 e per il 2008.
Président - La parole à la Conseillère Carmela Fontana.
Fontana (PD) - Anche noi ci asterremo su questo emendamento, anche perché non è quello che avevamo chiesto noi, però logicamente è migliorativo alla legge.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie, Presidente.
Vorrei solo a questo proposito, approfittando di questo emendamento, sottolineare due aspetti per evitare di fare la dichiarazione di voto. Il primo aspetto: credo che sia da sottolineare l'urgenza di riuscire ad avere la possibilità di mettere ordine in Vallenergie. Vorrei ricordare che per un po' di tempo, quando abbiamo fatto delle riunioni con le forze sindacali, con i colleghi nelle varie commissioni, abbiamo detto: come è possibile che ci siano solo 10-12.000 domande fatte sul bonus energia? A noi risultavano solo quelle, perché le 28-30.000 di Vallenergie ci sono state svelate pochi giorni fa. Questo è l'assurdo! Noi non sapevamo, cioè dobbiamo ammettere che questa è stata una situazione assolutamente gestita da nessuno, cioè non sapevamo che c'erano nei cassetti 28-30.000 domande, che sono lì, non sappiamo come sono state registrate! Ci auguriamo e abbiamo chiesto che ci sia almeno un timbro o una data per dire: sono state fatte entro il 31 dicembre 2009.
Voi capite l'imbarazzo che c'è sotto tanti profili: oggi ci troviamo - come è stato detto a dovere - in funzione di questa situazione gravissima per gli utenti prima di tutto, perché loro non hanno avuto risposta. Qualcuno ha detto: non sono state date risposte; ma le risposte non sono state date perché non sono state nemmeno comunicate all'Amministrazione, non è stato detto nulla! Questo è l'aspetto più grave della situazione!
Per cui noi auspichiamo di tutto cuore che si risolva questa situazione della maggioranza in Vallenergie, che possa dire che la Regione, secondo gli accordi iniziali al momento della vendita delle centrali idroelettriche, dove è previsto anche il discorso della ripartizione di DEVAL e quindi di Vallenergie... possa risolversi questa situazione che sta diventando drammatica per una serie di persone. E non per il fatto di avere la maggioranza per mettere un amministratore in più o in meno, ma perché la gestione oggettivamente diventa difficoltosa, perché questa parte per la parte ENEL diventa un sine cura, cioè lo vedono come l'ultimo dei problemi, mentre per noi è il problema, perché questo vuol dire in questo caso soldi per l'utenza, che non sono stati dati! E noi dovremo adesso fare la variazione di bilancio, prevedere non 100.000 euro, ma milionate, perché la situazione è così.
Quando ci arriveranno legittimamente le domande che dovranno finalmente essere analizzate, noi dovremo trovare i soldi a copertura perché queste sono aventi diritto prima. Voi capite che l'imbarazzo è totale, quindi ci auguriamo che ci sia da parte di tutti uno sforzo per riuscire a vincere questa resistenza di passare nella situazione di DEVAL dal 49 al 51, alla maggioranza, in modo da utilizzare prima di tutto dei meccanismi di sinergia che sarebbero validissimi, che fanno risparmiare, per dare certezza a chi lavora che non sa che fine farà, quindi ci sono una serie di problematiche che finalmente potrebbero trovare una soluzione. E questo è uno dei punti nodali della mancanza di risposte, della mancanza di soluzioni e della difficoltà, per noi, di amministrare in modo corretto una situazione che oggettivamente crea dei problemi.
Adesso credo e mi auguro che anche con l'emendamento per gli anni a venire non ci siano ulteriori situazioni di difficoltà, in quanto per quelli che lo hanno già fatto, ed è lì l'urgenza di avere delle risposte... perché noi non abbiamo questa contabilità, non sappiamo cosa succede. Voglio anche sottolineare che la domanda che il singolo deve fare è obbligatoria per legge, non c'è la possibilità... posso garantire, perché deve fare di fatto un attestato anche dell'alloggio che è riferito a quel contatore, questo è uno dei punti sacrosanti. Ci sono sentenze che hanno invalidato dei passaggi automatici di società che sono state gemmate da altre società di produzione, quando si poteva fare ancora produzione e distribuzione, e quindi questo è obbligatorio.
Riteniamo quindi che non era immaginabile accettare l'ipotesi che si fosse continuato, ancora per un altro anno, ad accettare che la gente che per due anni non aveva fatto domanda avesse avuto ancora il tempo tranquillamente di farlo. Noi riteniamo quest'anno... ci sono ancora sei mesi per attivare il nuovo meccanismo dei prossimi 3 anni... mi sembra una cosa più che corretta. Chi ha interesse credo che aveva tutto il tempo di farlo e chi non ha interesse, non vedo perché debba avere dei benefici senza avere nemmeno lo sforzo di andare a fare una domanda. Credo che questo sia un obbrobrio sotto tutti i profili, oltre che sotto il profilo amministrativo.
Ne abbiamo discusso anche in Giunta, si ricordava che ci sono borse di studio, piccoli ritardi, là dove la risposta... per un giorno di ritardo si viene esclusi, c'è tutta una serie di domande per le quali, una volta previsto il termine... questo è e rimane tale, altrimenti non c'è mai un termine fisso e ognuno dice: va bene, proroghiamo, proroghiamo e non c'è certezza amministrativa. Ecco la ragione per cui riteniamo che con questa proposta si possa andare nella direzione auspicata da tutti e corretta da un punto di vista amministrativo.
Président - La parole au Conseiller Louvin.
Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente.
Siamo al cuore del problema e qui dobbiamo affrontarlo con la dovuta chiarezza. Abbiamo 18.000 utenti valdostani che non hanno inoltrato le domande per l'applicazione dello sconto per il 2008-2009; 18.000 utenti valdostani che con ogni probabilità, per difetto d'informazione, per scarsa organizzazione della Vallenergie non hanno fruito delle agevolazioni che forse in molti casi erano convinti di poter avere in modo automatico. Abbiamo 28.000 ulteriori domande che non sono ancora state esaminate da Vallenergie, che ha incassato finora zero in termini di recupero di quanto la Regione ha stanziato per l'abbattimento di questa fatturazione, non ha ancora fatturato nulla; c'è un disordine spaventoso notoriamente ormai nella gestione di questa partita!
Il fatto di dire che non abbiamo la maggioranza assoluta, quindi non sappiamo niente, ci sorprende, perché abbiamo fior di consiglieri di amministrazione, questa Vallenergie non è un'entità astratta, eterea, ma è l'emanazione di una partecipata al 49 percento della Regione Valle d'Aosta; allora, che ci si accorga soltanto dopo un anno e mezzo di questa situazione alquanto anomala, ci sembra strano! Siamo stati, credo in questo in modo assolutamente parallelo e concorde con i colleghi del Partito Democratico, molto fermi nel richiedere che si ripristinasse una situazione di parità di trattamento fra le utenze e che quindi venissero ripescate queste utenze, che finora non hanno potuto presentare o non hanno saputo dell'opportunità di presentare questa domanda.
Abbiamo presentato un emendamento molto chiaro, abbiamo trovato delle risorse, si può discutere, Assessore, se sia opportuno prendere da una parte o dall'altra; le assicuriamo che non è facile per noi, dall'opposizione, andare a mettere le mani nel bilancio della Regione e siamo stati ancora questa mattina negli uffici delle finanze per poter avere le quadrature del cerchio, ma è molto, molto complicato. Nonostante questo, se vogliamo dare gambe alla nostra proposta politica, ci sottoponiamo anche a queste forche caudine.
Il punto però rimane questo: come ripescare queste persone che si vedranno negare questo. L'emendamento presentato dalla Giunta dà un piccolo contentino, ma agli utenti che presentino la relativa domanda entro il 30 giugno e solo a far data dal 1° gennaio 2010: questa è la differenza di fondo, non per il pregresso, ma solo da adesso in poi. Questo è il nostro disaccordo e il nostro biasimo va nei confronti della mancanza di attenzione su questa situazione degradata in Vallenergie, da tempo lamentata dai consumatori, da tempo lamentata sulla stampa da cittadini e quant'altro. Noi non crediamo che questo abbia avuto un'adeguata attenzione.
Secondo problema, Presidente: abbiamo evidentemente diverse fonti di informazione o diversi angoli visuali, ma per noi l'automatismo era possibile. Per noi era tecnicamente possibile che ci si mettesse d'accordo con le società fornitrici di energia elettrica, per avere a monte, nel convenzionamento fra la Regione e le società, questo sconto che loro dovevano praticare subordinandolo al fatto di avere da questa utenza l'assenso alla sua applicazione.
Rimaneva un problema fra la società e l'utente, ma non attraverso il meccanismo della domanda individuale, semplicemente attraverso il meccanismo dell'eventuale opposizione - o disdetta - rispetto all'applicazione dello sconto. Secondo noi questo era possibile. Non siamo stati consultati, non abbiamo diritto di interlocuzione sui tavoli della decisione, ma ci sembrava che questo avrebbe rimesso molto ordine e non avrebbe sottoposto allo stress pesante di andare dal più lontano Comune della Valle fino agli uffici della DEVAL a portare queste domande, per poi vederle buttare in un cartone, come abbiamo saputo che sono state trattate dal punto di vista fisico, nell'accoglienza, queste domande.
Quindi il nostro disaccordo sull'emendamento è radicale nella misura in cui non cogliete un'opportunità che abbiamo indicato e che riteniamo assolutamente praticabile e sostenibile. Grazie.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - È perlomeno paradossale che si dica che si è contrari all'emendamento presentato dall'Assessore, che dà la possibilità di poter fare la domanda fino a giugno, che non ha nulla a che vedere con l'altro emendamento che diceva: io lo applico per il periodo precedente... sono due cose distinte, assolutamente distinte! Il primo sta a dire che nella nuova legge io do una possibilità di fare domanda fino a giugno, l'altro diceva: facciamo finta che i due anni sono passati inutilmente, che poverini non hanno avuto l'informazione. L'informazione non solo c'è stata, ma daremo documentazione di come è stata fatta un'informazione puntuale sotto questo profilo anche da Vallenergie.
Seconda questione: il problema della non conoscenza per parte nostra dei dati, è perché nemmeno quelli del Consiglio di amministrazione sapevano di una procedura amministrativa che era legata al fatto di ricevere domande e di non esaminarle, ma di tenerle nel cassetto... così è avvenuto! Anche noi siamo convinti che questa è drammaticamente una situazione che doveva essere vista, ma se nessuno l'ha portata a conoscenza del Consiglio di amministrazione, che già - come ben ha detto Louvin - era stato messo a conoscenza del disagio delle bollette, che arrivavano con mille euro alla volta, perché si riferivano a dei tempi molto lunghi, in cui per un po' non era arrivata la bolletta e poi, di colpo, arrivava la bolletta di 1.000-1.200 euro, altro problema ancora, cioè di una gestione amministrativa assolutamente disgiunta dalla responsabilità dei Consigli di amministrazione.
Per quanto riguarda l'automatismo, si dimentica un aspetto sostanziale. L'automatismo non è applicabile per una semplice ragione: c'è stato un cambiamento radicale nell'ambito della possibilità per il singolo utente di scegliere a questo punto non chi fornisce l'energia, ma chi la vende. La DEVAL continua a fornire l'energia, cioè il trasporto, l'azienda, la Vallenergie è quella che invece è responsabile del fatto commerciale, cosa che pochi hanno seguito. Nel fare questa applicazione l'utente aveva l'obbligo di dire anzitutto se i dati catastali... ripeto, "l'obbligo", perché ci sono già delle procedure di infrazione e anche qui è intervenuta la Magistratura, in quanto c'erano delle situazioni anomale non denunciate nell'ambito dei dati catastali in possesso. L'altro aspetto è che io potevo scegliere - come posso ancora scegliere - quello che è il mio fornitore, tant'è che c'era il discorso che abbiamo fatto qui... non per fare pubblicità a CVA, ma CVA - oltre al 30 percento che dava la Regione - ha lo sconto in più del 10 percento. Chi ha scelto CVA come fornitore, ha uno sconto che non è più del 30, ma è del 40 percento, però è libero: se uno vuole scegliere Edison, scelga Edison o altre aziende. Edison dava 2 buoni di benzina e uno sconto del 2 percento, ognuno fa i suoi conti, ma non poteva essere automatico, perché io ho il diritto di scegliere!
Non è più come prima che c'era l'ENEL e tu comunque eri un dipendente da chi ti forniva l'energia, è cambiata anche questa società! Quindi è assolutamente sbagliato dire che poteva esserci l'automatismo, perché questo per legge non può esserci. È una ragione di più per dire che quello che è stato fatto è l'unica soluzione possibile e che l'emendamento dell'Assessore è quello che va nella direzione di dare una possibilità la più ampia possibile di accedere al beneficio del 30 percento.
Président - Je soumets au vote l'amendement n° 2 de l'Assesseur Pastoret qui récite:
Emendamento
Dopo il comma 1 dell'articolo 4 del ddl n. 81 è inserito il seguente:
"1bis. In deroga a quanto previsto all'articolo 3, comma 2, lo sconto di cui all'articolo 1, comma 2, si applica, a far data dal 1° gennaio 2010, agli utenti che presentino la relativa domanda entro il 30 giugno 2010.".
Conseillers présents: 31
Votants: 28
Pour: 23
Contre: 5
Abstentions: 3 (Donzel, Carmela Fontana, Rigo)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 4 dans le texte ainsi amendé:
Articolo 4
(Disposizioni transitorie)
1. Fatta salva la diversa volontà da parte delle imprese di cui all'articolo 2, comma 1, da comunicare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono rinnovate per tre anni, a far data dal 1° gennaio 2010, le convenzioni stipulate ai sensi degli articoli 38, comma 2, della legge regionale 15 aprile 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008, modifiche a disposizioni legislative, variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e a quello pluriennale per il triennio 2008/2010), e 8 della legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1 (Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese). In tal caso, sono fatte salve le domande già presentate alle predette imprese e lo sconto di cui all'articolo 2, comma 1, è applicato a far data dal 1° gennaio 2010 mediante accredito effettuato non oltre la terza bolletta successiva alla medesima data.
2. In deroga a quanto previsto all'articolo 3, comma 2, lo sconto di cui all'articolo 1, comma 2, si applica, a far data dal 1° gennaio 2010, agli utenti che presentino la relativa domanda entro il 30 giugno 2010.
Conseillers présents: 31
Votants: 28
Pour: 23
Contre: 5
Abstentions: 3 (Donzel, Carmela Fontana, Rigo)
Le Conseil approuve.
Président - L'amendement n° 1 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et l'amendement n° 1 du Parti Démocratique, qui ont le même texte, sont échoués. J'en donne lecture pour le procès verbal:
Emendamento
Dopo l'articolo 4 è inserito il seguente:
"Articolo 4bis
(Disposizione finale)
1. Le domande per ottenere lo sconto per gli anni 2008 e 2009 sul costo relativo alla componente energia, ai sensi dell'articolo 38 della l.r. 9/2008 e dell'articolo 8 della l.r. 1/2009, possono essere presentate entro il 30 giugno 2010.".
Je soumets au vote l'article 5:
Conseillers présents et votants: 31
Pour: 26
Contre: 5
Le Conseil approuve.
Président - Article 6: même résultat.
L'amendement n° 2 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et l'amendement n° 2 du Parti Démocratique sont échoués. J'en donne respectivement lecture pour le procès verbal:
Emendamento
L'articolo 6 è sostituito dal seguente:
"Articolo 6
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato complessivamente in euro 5.000.000 per l'anno 2010 e in annui euro 3.000.000 a decorrere dall'anno 2011.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di base 1.08.02.11 (Altri interventi di assistenza sociale) e al suo finanziamento si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte:
a) nell'unità previsionale di base 1.16.02.10 (Fondo globale di parte corrente) a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto E.3 (Contenimento dei costi dell'energia elettrica) dell'allegato 2/A al medesimo bilancio per annui euro 2.000.000;
b) nell'unità previsionale di base 1.16.02.20 (Fondo globale d'investimento) a valere sull'accantonamento previsto al punto A.5 (Bonifica e reinfrastrutturazione dell'area industriale ex Balzano di Verrès) dell'allegato 2/B al medesimo bilancio per euro 3.000.000 per il 2010 ed annui euro 1.000.000 per gli anni 2011 e 2012.
3. Per l'applicazione del presente articolo, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni al bilancio.".
Emendamento
L'articolo 6 è sostituito dal seguente:
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato complessivamente in euro 4.000.000 per l'anno 2010 e in annui euro 2.000.000 a decorrere dall'anno 2011.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di base 1.08.02.11 (Altri interventi di assistenza sociale) e al suo finanziamento si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte:
a) nell'unità previsionale di base 1.16.02.10 (Fondo globale di parte corrente) a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto E.3. (Contenimento dei costi dell'energia elettrica) dell'allegato 2/A al medesimo bilancio per annui euro 2.000.000;
b) nell'unità previsionale di base 1.16.02.20 (Fondo globale d'investimento) a valere sull'accantonamento previsto al punto A.5. (Bonifica e reinfrastrutturazione dell'area industriale ex Balzano di Verrès) dell'allegato 2/B al medesimo bilancio per euro 2.000.000.
3. Per l'applicazione del presente articolo, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni al bilancio.".
Il y a les amendements n° 3 et n° 4 du Président de la Région.
Je soumets au vote l'amendement n° 3 du Président de la Région qui récite:
Emendamento
Prima dell'articolo 7 è inserito il seguente:
"Capo II
Modificazione alla legge regionale 18 gennaio 2010, n. 2, e disposizione finale".
Conseillers présents et votants: 31
Pour: 26
Contre: 5
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'amendement n° 4 du Président de la Région qui récite:
Emendamento n. 4
Prima dell'articolo 7 e all'interno del capo II, è inserito il seguente:
"Articolo 6bis
(Modificazione all'articolo 4 della legge regionale 18 gennaio 2010, n. 2)
1. Al termine del primo periodo del comma 2 dell'articolo 4 della legge regionale 18 gennaio 2010, n. 2 (Proroga, per l'anno 2010, delle misure straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese di cui alla legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1, ed altri interventi), le parole: "per un importo pari al dovuto per l'annualità 2009" sono soppresse.".
Conseillers présents: 31
Votants: 26
Pour: 26
Abstentions: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - Je soumets au vote l'article 7:
Conseillers présents: 30
Votants: 25
Pour: 25
Abstentions: 5 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - La parole au Vice-président Chatrian pour déclaration d'intention.
Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente.
Per annunciare con rammarico il nostro voto contrario a questo provvedimento. Avevamo proposto due emendamenti di peso, la situazione l'abbiamo chiara, come avete potuto constatare.
Oggi questo Consiglio decide di chiudere le porte a circa 18.000 utenze, un terzo dei valdostani, sì, ad un terzo dei valdostani per quanto riguarda questo provvedimento; 40.000 sono le utenze che hanno presentato domanda nel 2008-2009, probabilmente sono tutti ricchi, 18.000 che non hanno presentato la domanda. Ahimè, non li conosco! Ma il nostro rammarico è legato al fatto che, forse il numero di 18.000, circa un terzo dell'utenza valdostana, pensavamo fosse un qualcosa su cui far riflettere quanto meno il Consiglio regionale. Si chiude le porte, non si dà la possibilità e non possiamo a questo punto votare a favore di questo provvedimento.
Ritorno sulla semplificazione che potremmo dare ai cittadini e sull'automatismo: prima il Presidente ci diceva: libero mercato, aziende diverse... gli utenti hanno già scelto le loro aziende, infatti tanti utenti hanno scelto CVA, tanti utenti hanno scelto Vallenergie, tanti utenti hanno scelto altre cooperative; quindi la nostra proposta era che si potessero avvisare tutti gli utenti, ognuno per la sua competenza e per il suo contratto che aveva in essere, e i cittadini forse, senza recarsi nei vari uffici, potevano richiedere lo sconto. Quello noi volevamo dire; quindi non confondiamo la possibilità di scegliere con la possibilità di avere un automatismo fra cliente e fornitore di energia elettrica! Grazie.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.
Pastoret (UV) - Grazie, Presidente. In conclusione confermiamo il nostro voto favorevole rispetto a questo disegno di legge, che abbiamo voluto, lo abbiamo presentato nelle forme e nei modi che sono stati ricordati prima, per la durata che prima abbiamo ricordato.
Prendiamo atto che l'atteggiamento nei confronti di questo provvedimento è da parte di alcuni colleghi del Consiglio, in particolare del gruppo consiliare di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau, nel solco della tradizione. Era stato definito un provvedimento elettoralistico per il passato, oggi non gli si dà forza, la giustificazione sarebbe che non è stato accettato un emendamento; noi riteniamo però che questo provvedimento vada incontro alle esigenze di tutte quelle numerosissime persone che hanno presentato queste domande, che hanno potuto godere dei benefici e alle quali li riconosceremo anche per il futuro facendo in modo che questo provvedimento vada a sostenere, insieme agli altri che abbiamo assunto con i diversi provvedimenti, le famiglie.
Il nostro voto sarà assolutamente favorevole e deciso rispetto al sostegno di questa legge; prendiamo atto che per un atteggiamento che considero abbastanza strumentale, non ci sia stata la volontà di essere unanimi in questa decisione.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Nel ribadire il voto favorevole, vorremmo anche evitare con questo le facili strumentalizzazioni. Capiamo che il periodo è delicato, che si va verso un momento in cui può apparire poco simpatico dire: abbiamo lasciato due anni per fare una domanda e poi arriviamo alla fine dei due anni, e... non lasciate ancora spazio per fare domande alle famiglie che non hanno presentato? Orrore! Per tutta risposta, cosa facciamo? Siccome non ci avete approvato questo emendamento, non votiamo nemmeno la legge che va a favorire tutti per tre anni!
Noi sicuramente faremo presente che voi siete contrari alla legge che dà per tre anni l'energia, questo permetteteci di dirlo. Diremo: ci dispiace che questo gruppo, o nuovo gruppo, è contrario a dare l'energia per tre anni. A noi dispiace che abbiate questo atteggiamento, perché ci è difficile capirlo. Ho capito il fatto che voi volevate giocare su questo argomento in un certo modo, ma due anni di tempo per fare una domanda, in un periodo di crisi, dove sono andati... hanno fatto la coda, in altre zone, per avere la tessera che dava certi interventi dello Stato che davano 40 euro! Uno, a fronte di questo, non ha tempo per presentare la domanda per il bonus energia? Molto probabilmente credo che queste persone non avevano un grande interesse; l'informazione c'era, quindi riteniamo che non solo questo provvedimento che va per tre anni a dare garanzia agli utenti è un provvedimento giusto e corretto, ma ci spiace che venga osteggiato da una forza che dall'altra parte vorrebbe che, per chi non ha fatto domanda per due anni, si aprissero le porte per qualcosa di nuovo... questo mi rimane incomprensibile!
Siamo convinti da un punto di vista amministrativo e logico che questa sia una decisione corretta, sia quella di dare la possibilità per tre anni di avere l'energia con questo sconto che riteniamo valido per il momento e, nel contempo, abbiamo spiegato le ragioni per cui non riteniamo utile ulteriormente prorogare una possibilità che era già stata data.
Riconfermiamo quindi il nostro voto favorevole alla legge da noi presentata.
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Volevo fare una precisazione rispetto alle dichiarazioni che ha fatto la collega Fontana, che ha già espresso il voto favorevole del nostro gruppo. Volevo fare una precisazione rispetto al nostro voto e all'ultima dichiarazione del Presidente Rollandin.
Abbiamo presentato quell'emendamento, Presidente, perché eravamo preoccupati a novembre/dicembre, nel momento della discussione sul bilancio regionale, quando in commissione abbiamo discusso del buono energia, e tutti i commissari sono rimasti increduli per il fatto di non sapere che erano pochissime le domande presentate! Quindi ci eravamo preoccupati e, domandati che, forse, l'Amministrazione regionale e Vallenergie non avevano messo in atto tutte le necessarie opere d'informazione, abbiamo pensato di presentare questo emendamento. E non per camminare più avanti della Giunta, ma perché ci sembrava corretto vedere se era possibile prima di tutto capire cos'era successo, e poi - se effettivamente il numero di persone che non hanno fatto domanda è esorbitante - perché non hanno fatto domanda, dal momento che la crisi ha investito tutti, e quando giustamente il Presidente ha detto: ci sono delle possibilità, le famiglie, le persone accedono subito agli uffici... con questo emendamento volevamo anche capirne le ragioni ed agire di conseguenza.
Président - La parole au Conseiller Louvin, toujours pour déclaration d'intention.
Louvin (VdAV-R) - Pour renforcer la déclaration d'intention déjà annoncée par mon collègue Chatrian.
Non esiste ancora a nostra conoscenza una norma, un editto, una consuetudine che obblighi a dare ragione al Governo Rollandin, non esiste, non l'abbiamo trovata, ma è possibile che sia in pubblicazione! Presidente, non c'è un obbligo morale di darle ragione su questa questione. La coerenza che noi, nel nostro piccolo, "molto piccolo" naturalmente, rivendichiamo sta nel dire che questa partita è stata giocata molto male, malissimo, nell'arco di due anni perché, Presidente, se ci sono delle società fornitrici di energia elettrica, che - come la cooperativa forza e luce di Gignod - hanno 4.350 utenze di abitazioni principali in Valle d'Aosta ed evadono 4.350 domande di applicazione del beneficio dello sconto fin dal 2008, sicuramente c'era modo di giocare bene questa partita.
Nel plotone delle società una ha fallito la sua missione; su 46.000 utenze in Valle d'Aosta ne ha evase zero e ne ha 18.000 che si sono perse per strada. Se accanto a questa situazione dobbiamo mettere un bollino verde e dire che è stato tutto fatto bene dalla Giunta regionale, abbiamo soltanto provato magari se non era il caso di recuperare, ma naturalmente non è così importante, quindi diamo il nostro sostegno, eccetera... no! Questo è un voto politicamente di certificazione di una sconfitta gestionale, perché non ci si può nascondere dietro le proprie responsabilità quando si ha partecipazione così rilevante come si ha in Vallenergie.
Non si può dire: "i nostri consiglieri di amministrazione non erano venuti a sapere cosa succedeva nelle procedure"; questa vicenda è esplosa ben prima e c'erano tutti i tempi e i modi per intervenire! Si interviene tardi, si interviene male e si lasciano per strada un terzo delle utenze valdostane. Su questo noi diciamo "no"! Non sul principio, non sul fatto che venga applicato lo sconto, perché sappiamo bene che questo è utile e positivo per le famiglie valdostane, ma sul come viene gestita questa partita, sul come è stata gestita elettoralisticamente nel 2008, sul che cosa si è fatto credere alle utenze valdostane, cosa si aspettavano di trovarsi come alleggerimento in bolletta, e cosa invece si sono trovate, soprattutto però, oggi, in questa legge, sul come viene gestita la partita nei confronti di quanti sono stati - ripeto - lasciati per strada.
Il nostro, Presidente Rollandin, è un giudizio, ce lo consenta - sarà una delle poche cose che ci rimangono ancora e noi ci accontentiamo di poco nel nostro piccolo -, ma le significhiamo il disaccordo non nostro solo personale, ma di tanti valdostani, di tante persone che hanno case, che non per i motivi di distrazione come ha fatto emergere nel suo intervento, ma magari perché sono persone in difficoltà, o sono persone a mobilità ridotta, o sono persone che hanno difficoltà di varia natura, e non sono riuscite ad approfittare di questa agevolazione.
A questo fallimento gestionale e amministrativo noi apponiamo quindi la nostra sanzione di disaccordo politico.
Président - La parole au Conseiller La Torre.
La Torre (FA) - Evidentemente per annunciare il voto favorevole.
Devo dire, Consigliere Louvin, che non sono d'accordo con lei. Il suo è un intervento che veramente cerca di confondere anche un po' le cose, perché andare a dire che Vallenergie non funziona... è noto che questa società ha avuto una serie di problemi ed erano già stati evidenziati e, se questi problemi c'erano all'interno della società, c'erano in tutta la società, e si sono riverberati anche in questa fase di raccolta delle domande che oggi scopriamo così significativa.
La questione però è diversa. La Giunta regionale si è assunta quest'azione amministrativa a vantaggio dei cittadini e lo ha fatto in una maniera corretta, perché non ci dobbiamo dimenticare - e non credo che lei adesso diventi di colpo un fautore dello stile italico delle sanatorie - che esiste anche una cittadinanza attiva, che esiste una partecipazione culturale del cittadino nei confronti delle iniziative che vengono fatte con i soldi dei cittadini. E non sarebbe neanche corretto quello che lei dice nei confronti di tutti quei cittadini che nei due anni hanno presentato le domande, perché tutti quelli che hanno presentato le domande hanno avuto la serietà e l'impegno di cittadinanza attiva di partecipare concretamente con la loro richiesta; non credo che debbano essere considerati degli stupidi e, in qualche modo, vanno rispettati. Quindi credo che i termini, che erano dei termini ampi - come è stato spiegato - sono dei termini che permettevano a tutti di esercitare il proprio diritto nel momento stesso in cui lo richiedevano.
Ci siamo lamentati tante volte che vogliamo dei cittadini e non dei sudditi; certamente forse non esiste quello che diceva lei, il decreto imperiale, come scherzava, ma non esiste neanche un decreto per cui un cittadino comunque non debba fare niente per dimostrare rispetto verso un impegno che viene messo in campo dalla collettività. Credo che il minimo che si possa chiedere a qualcuno, quando gli si offre l'opportunità di avere uno sconto - in questo caso sull'energia elettrica - sia quello di dare la sua adesione a questo impegno.
E poi certamente possiamo dire che Vallenergie non funziona, ma non è che non funziona su questo, non funziona nel suo complesso per tante motivazioni, non ultima quella che noi non la controlliamo e, a questo riguardo, se qualcuno si ricorda, avevo fatto anche un intervento sulle problematiche di Vallenergie, ma credo che questo sia un altro discorso.
Non è corretto oggi creare questo dibattito conflittuale su un argomento che invece dovrebbe vederci soddisfatti, certamente non soddisfatti appieno, perché 18.000 valdostani forse non hanno capito l'occasione che si dava loro, perché si dava loro un'opportunità. Forse non l'hanno capito o forse a qualcuno - come suggerisce giustamente Salzone - non interessa, non lo so questo, ma non è corretto portare in quest'aula un dibattito in questi termini, perché quando l'Amministrazione agisce per il meglio, è giusto riconoscerglielo, altrimenti si crea una confusione ai cittadini e non si riesce più a capire qual è la buona politica o la cattiva politica.
Non credo, quindi, che lei voglia essere il fautore delle sanatorie, lo stile italico; non credo che il nuovo movimento parta indirizzandosi su questa strada, non mi parrebbe proprio il caso! Anzi, ritengo che sia opportuno e giusto segnalare come la cittadinanza attiva, cioè il partecipare alle iniziative dell'Amministrazione sia da premiare, specialmente quando i termini, come in questo caso, erano dei termini che consentivano a tutti... e non c'è, nel dire questo, né malafede, né tentativo di creare un contrasto con le sue parole, ma solo di riportare le cose nella realtà. Trovo quindi che questo dibattito si stia sciogliendo in un modo non corretto, e non trovo la vostra posizione comprensibile.
Président - Je soumets au vote la loi dans son ensemble:
Conseillers présents et votants: 31
Pour: 26
Contre: 5
Le Conseil approuve.