Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 954 del 17 dicembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 954/XIII - Approvazione di risoluzione: "Invito alle delegazioni italiana ed europea ad un decisivo impegno per la riuscita della Conferenza ONU di Copenhagen sul clima".

Risoluzione

Premesso che:

- in concomitanza con la fase conclusiva della Conferenza Onu sul clima di Copenaghen (Conferenza delle Parti COP-15), appare evidente la necessità di sbloccare i negoziati e di cercare di trovare una soluzione globale;

- gli impegni assunti in quella sede dai due principali inquinatori del pianeta, gli Stati Uniti e la Cina, restano vaghi, non sembrano adeguati alle reali ed urgenti necessità di riduzione delle emissioni nocive e paiono decisamente insufficienti a garantire un contenimento delle temperature del pianeta;

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Invita le delegazioni italiana ed europea ad un decisivo impegno per la riuscita della Conferenza;

Ribadisce l'auspicio del Parlamento europeo a raggiungere una riduzione complessiva delle emissioni per tutti i paesi industrializzati del 30% entro il 2020, rispetto ai livelli di emissioni del 1990, per giungere, entro il 2050, ad una riduzione dell'ordine del 60-80% necessaria per avere una possibilità ragionevole di centrare l'obiettivo UE di limitare l'aumento della temperatura media a non più di 2° centigradi;

Invita a riflettere in modo rapido e approfondito sull'opzione di una Tobin tax verde, per finanziare a livello internazionale la lotta contro il cambiamento climatico.

F.to: Bertin - Louvin - Giuseppe Cerise - Patrizia Morelli - Chatrian

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - I cambiamenti climatici sono una delle maggiori sfide della nostra epoca, il riscaldamento globale rappresenta una delle maggiori minacce per il nostro pianeta. Riprendendo quanto diceva il neocittadino di Introd, Benedetto XVI, qualche giorno fa, l'abuso dell'ambiente minaccia l'umanità e il suo futuro quanto le guerre e il terrorismo. Dalla rivoluzione industriale ad oggi le emissioni di CO2 sono cresciute in modo esponenziale, con conseguenze sempre più dirette sul clima. La prima vera presa di coscienza mondiale sul problema del clima fu la Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente per lo sviluppo di Rio de Janeiro del 1992; le conclusioni di questa conferenza furono il tentativo di stabilizzare le concentrazioni in atmosfera del gas ad effetto serra ai livelli del 1992. Successivamente, a partire dal 1994, anno di entrata in vigore del Trattato, si sono succedute con scadenza annuale le cosiddette "conferenze del Parti", l'ultima la COP-15, che si sta svolgendo in questo momento a Copenhagen, con lo scopo di dare seguito ai principi stabiliti dalla convenzione quadro. La più famosa di queste "conferenze del Parti" è stata quella di Kyoto nel 1997, che ha imposto per la prima volta un vincolo legale a diversi Stati per quanto riguarda le emissioni da ridursi del 6 e l'8 percento entro il 2012. Le temperature sono cresciute globalmente nell'ultimo secolo a seconda delle fonti dallo 0,7 all'1 percento in media; un limite che continua a crescere e che si ritiene indispensabile limitare in modo che non superi il 2 percento, il che generalmente è ritenuta la soglia oltre la quale il cambiamento climatico potrebbe scatenare delle conseguenze catastrofiche sul pianeta. Pertanto dalla Conferenza di Copenhagen diventa essenziale dare seguito al Trattato di Kyoto che scade nel 2012 e che lascerebbe un vuoto giuridico, con conseguenze sull'ambiente e in generale sul pianeta difficilmente recuperabili.

In questi giorni a Copenhagen la discussione rischia di essere un vero e proprio flop, mancano 60 ore alla fine dei lavori e simbolicamente, almeno ormai a questo punto soltanto simbolicamente... sostenere in queste ultime ore i lavori che diano un risultato positivo... Questa mattina l'intervento del Segretario di Stato Clinton ha aperto alcune possibilità da questo punto di vista, anche perché è essenziale in questo senso che a partecipare a tale obiettivo ci siano anche i Paesi non industrializzati e in via di sviluppo, che in questo momento sono i maggiori inquinatori, anche perché godono di tecnologie ormai superate. Uno dei problemi è proprio quello del trasferimento delle tecnologie nuove ai Paesi in via di sviluppo, per permettergli comunque di poter crescere e svilupparsi senza avere conseguenze e limiti eccessivi. Pertanto è più che altro un sostegno simbolico a questa conferenza.

Président - La parole à l'Assesseur au territoire et à l'environnement, Manuela Zublena.

Zublena (UV) - Merci, M. le Président. In relazione all'argomento della risoluzione, non possiamo non apprezzare il fatto che sia anche condiviso da questa Assemblea, tanto più in questi momenti di battute finali abbastanza decisivi in cui i Paesi del mondo devono definire il documento finale che sigli gli impegni sulla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Sappiamo, dalle notizie ANSA che arrivano, che c'è una grande incertezza sul documento, che le posizioni sono contrastanti; riteniamo importante far sentire comunque la nostra voce, anche se un po' tardiva, nel senso che tutto è già passato, la delegazione italiana è già stata sentita, sono informata sulle varie riunioni che hanno definito le modalità di individuazione della delegazione italiana.

In relazione all'interesse che la nostra Regione ha sempre dimostrato su questo tema in particolare, investendo negli ultimi dieci anni in attività di valutazione e di studio sia sugli effetti dei cambiamenti climatici nella nostra regione, sia nel definire azioni di adattamento, riterremmo di accogliere questa risoluzione, portando però alcune modifiche in modo da renderla più contingente al momento del dibattito. La riformuleremmo quindi modificando il primo impegno, ossia: "sostiene l'impegno delle delegazioni italiana ed europea per la riuscita della conferenza"; manterremmo uguale il secondo punto, perché richiama tutti gli impegni di riduzione percentuali dei gas, mentre chiederemmo di togliere l'ultimo impegno della risoluzione sulla Tobin tax verde, in quanto si tratta di un'imposta che ogni tanto emerge e poi viene ritirata, su cui ci sembra che anche gli stessi Paesi europei abbiano dubbi quanto alla sua diretta applicazione. Con queste modifiche saremmo favorevoli ad accogliere la risoluzione.

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - Il valore come ho detto è essenzialmente simbolico. Per quanto riguarda la Tobin tax verde, era un modo per finanziare quello che dicevamo prima, ossia lo spostamento tecnologico delle tecnologie prodotte dai Paesi industrializzati verso i Paesi in via di sviluppo, per garantire la possibilità di svilupparsi. Era pertanto uno strumento che avevamo individuato, era legato simbolicamente al fatto che la Tobin tax, proposta dal Premio Nobel alcuni anni fa, voleva in realtà cercare di impedire o perlomeno penalizzare le bolle speculative finanziarie e, viste le conseguenze avute in questi ultimi tempi da queste speculazioni finanziarie, anche simbolicamente prelevare a questa parte di reddito e spostarlo per uno sviluppo sostenibile era simbolicamente opportuno. Per quanto ci riguarda, come detto, comunque la risoluzione aveva un valore essenzialmente simbolico, pertanto accettiamo i suggerimenti e i cambiamenti.

Président - Je soumets au vote le texte ainsi amendé:

Risoluzione

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Premesso che:

- in concomitanza con la fase conclusiva della Conferenza Onu sul clima di Copenhagen (Conferenza delle Parti COP-15), appare evidente la necessità di sbloccare i negoziati e di cercare di trovare una soluzione globale;

- gli impegni assunti in quella sede dai due principali inquinatori del pianeta, gli Stati Uniti e la Cina, restano vaghi, non sembrano adeguati alle reali ed urgenti necessità di riduzione delle emissioni nocive e paiono decisamente insufficienti a garantire un contenimento delle temperature del pianeta;

Sostiene

l'impegno delle delegazioni italiana ed europea per la riuscita della Conferenza;

Ribadisce

l'auspicio del Parlamento europeo a raggiungere una riduzione complessiva delle emissioni per tutti i paesi industrializzati del 30% entro il 2020, rispetto ai livelli di emissioni del 1990, per giungere, entro il 2050, ad una riduzione dell'ordine del 60-80% necessaria per avere una possibilità ragionevole di centrare l'obiettivo UE di limitare l'aumento della temperatura media a non più di 2° centigradi.

Conseillers présents et votants: 25

Pour: 25

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Chers collègues, sur ce point nous avons achevé nos travaux. C'est la dernière séance du Conseil de cette année, je vous souhaite à tous bonnes fêtes dans la période de Noël et un joyeux nouvel an. Au revoir à 2010!

La séance est levée.

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La réunion se termine à vingt heures et vingt-cinq minutes.