Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 748 del 24 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 748/XIII - Approvazione di mozione: "Realizzazione di uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza e la riqualificazione della S.S. n. 26 nel tratto tra l'ingresso est della città di Aosta e l'imbocco del cavalcavia".

Mozione

Ricordato che, con deliberazione della Giunta regionale n. 752 del 20 marzo 2009, è stato approvato un protocollo di intesa tra la Regione Valle d'Aosta e l'A.N.A.S. s.p.a "per la messa in sicurezza, l'ammodernamento e la riqualificazione della S.S. 26 della Valle d'Aosta, nel tratto tra lo svincolo autostradale in Comune di Quart e il confine est del capoluogo regionale nonché della connessa viabilità locale e commerciale";

Preso atto che il protocollo è stato sottoscritto il 24 marzo 2009;

Ricordato che, con deliberazione della Giunta regionale n. 1219 del 30 aprile 2009, è stato affidato un incarico di consulenza per la redazione di uno studio di fattibilità per il tratto stradale sopra richiamato;

Evidenziato che l'opera in questione modificherà notevolmente l'attuale assetto stradale e che il disciplinare non prevede lo studio del breve tratto di strada tra l'ingresso est della città di Aosta e l'imbocco del cavalcavia (il disciplinare non indica, tra gli atti amministrativi da analizzare, lo strumento urbanistico vigente del Comune di Aosta);

Sottolineato che, per ragioni di sicurezza e di qualità ambientale, il piano di fattibilità dovrebbe invece disegnare anche il tratto tra il semaforo di ingresso in città e l'imbocco del cavalcavia;

Tenuto conto che anche nel programma comune per la XIII legislatura 2008/2013, tra gli obiettivi indicati, figura quello di "una nuova viabilità tra lo svincolo autostradale di Quart e la città di Aosta";

Sottolineata l'importanza di coinvolgere il Comune di Aosta nella realizzazione di un nuovo ingresso in città più sicuro, funzionale e bello;

Il Consiglio regionale

Impegna

la Giunta regionale a chiedere alla società incaricata della redazione di uno studio di fattibilità riguardante la messa in sicurezza, l'ammodernamento e la riqualificazione della S.S. 26 di analizzare anche il tratto di strada tra l'ingresso est del capoluogo regionale e l'imbocco del cavalcavia.

F.to: Rigo - Donzel - Carmela Fontana

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. La mozione che il nostro gruppo ha presentato ha un obiettivo molto, molto limitato, ma preciso: migliorare un indirizzo di governo, un obiettivo che è anche ritenuto strategico, fatto proprio da questo Consiglio e che valutiamo comunque in modo positivo. Un'iniziativa che fa appello al buon senso, a quella capacità di giudicare con equilibrio e pragmatismo le proposte avanzate. È indubbio che la modernizzazione di questi anni non ha rispettato appieno i valori, le indicazioni e le attese di una politica urbanistica oculata, attenta al territorio e alle esigenze dei suoi abitanti. Oggi quindi occorre recuperare il tempo perduto e attuare interventi per rendere le città, i paesi grandi e piccoli più vivibili. Per fare tutto ciò sono necessarie politiche di investimenti per le infrastrutture ambientali e la riqualificazione dello spazio pubblico. L'accessibilità delle strade, delle aree verdi e periferiche, delle piazze, delle sedi dei servizi pubblici e sociali, commerciali, formativi, culturali, è la condizione per realizzare anche una rete fisica di relazioni decisive per quello che si chiama "l'ecosistema urbano ed extraurbano" e per la coesione sociale.

Aosta e la sua periferia, come la gran parte delle città italiane, sono dilagate nei rispettivi hinterland, creando intorno alla parte consolidata una galassia di insediamenti sparsi che spesso travalicano i confini amministrativi dei singoli comuni. La campagna, in sostanza, pian piano si è fatta piccola metropoli ed è quello che è successo fra il confine della città di Aosta e lo svincolo autostradale. E così, senza criterio, tutte le reti urbane si sono allungate per servire questi nuclei in gran parte commerciali, determinando anomali e pericolosi percorsi viabili con conseguenza: l'aggravamento dei problemi di mobilità.

È mancata da noi, come altrove, la pianificazione urbanistica che oggi deve essere recuperata e integrata con quella ambientale. In questa direzione è da apprezzare l'azione messa in campo dell'Amministrazione regionale per la messa in sicurezza e l'ammodernamento della strada statale 26 della Valle d'Aosta nel tratto fra l'uscita dall'autostrada in Comune di Quart e il confine est del capoluogo regionale. Per fare questo, la Regione ha approvato prima un protocollo d'intesa con l'ANAS e, in seguito, con provvedimento della Giunta regionale n. 1219 del 30 aprile 2009 ha affidato ad una società la redazione di uno studio di fattibilità per quel tratto di strada. Nel disciplinare di incarico sono contenute le norme e le indicazioni affinché lo studio possa rispondere ai problemi della viabilità e, contestualmente, prevedere ed indicare corrette ed adeguate risposte alle esigenze commerciali ed artigianali, così come viene richiesto allo studio di dare risposta anche agli attraversamenti pedonali e alla qualità ambientale. In sostanza a noi pare che il disciplinare contenga tutte le indicazioni utili per ottenere uno studio di fattibilità in grado di rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini, da una parte, e quelle del territorio, dall'altra.

L'incarico assegnato ai professionisti riguarda il tratto, come dicevo prima, dallo svincolo autostradale all'ingresso della città di Aosta, per cercare di essere precisi: dallo svincolo fino al semaforo al confine con Saint-Christophe prima della caserma dei vigili del fuoco e dell'ex hôtel Valle d'Aosta. Uno studio, ha detto l'Assessore Marco Viérin in un'intervista ad un settimanale locale, per "rendere gradevole la percorrenza di ingresso nel capoluogo". Siamo d'accordo con lui ed allora perché non chiedere ai professionisti di includere nello studio anche il tratto di strada, molto corto, fra il semaforo e l'imbocco del cavalcavia? Tutto ciò per evidenti ragioni, almeno per noi, ovviamente: quella riguardante l'uniformità viabile di quel tratto di strada, l'unificazione cioè della progettazione di quel tratto che da quattro corsie diventerà - a quanto di nostra conoscenza - a due, con i relativi controviali, rendere più facile e più sicura quella rete stradale a partire proprio dalla fine del cavalcavia.

"Gradevole" vuol dire uniformità degli aspetti ambientali per quanto riguarda gli strumenti urbanistici e territoriali, ma anche quelli di vivibilità delle aree limitrofe. Stesso discorso si può fare per l'arredo urbano, la sistemazione a verde, i pannelli segnaletici. Ragioni inoltre che riguardano la viabilità adiacente e, in particolare, i percorsi e i collegamenti pedonali. Mi riferisco soprattutto al collegamento con il quartiere Dora e la necessità più volte ribadita da quei cittadini e dall'istituzione comunale di poter attraversare quel tratto di strada in sicurezza. Il disciplinare in questo è molto preciso ed infatti si chiede ai professionisti di analizzare e confrontare tutti i diversi scenari possibili, tenendo conto delle seguenti criticità:

- separazione delle correnti di traffico;

- eliminazione delle immissioni dirette sulla strada statale;

- eliminazione dei punti di conflitto e degli impianti semaforici;

- integrazione del progetto con la viabilità di accesso alla statale e della viabilità parallela.

Ed allora ripetiamo: perché non chiedere ai professionisti di studiare il tratto mancante, dal semaforo di ingresso ad Aosta fino al cavalcavia? Lo stesso programma di legislatura citato nelle deliberazioni della Giunta regionale scrive di "progettare una nuova viabilità fra lo svincolo autostradale e la città di Aosta".

La ragione della mozione è tutta qui: chiedere ai professionisti di completare lo studio, inserendo quel tratto di strada. Se questa proposta trova concorde l'Amministrazione regionale, è evidente che andrà cercato il necessario e opportuno raccordo con il Comune di Aosta, la sua amministrazione ed i progetti stradali e che non sono direttamente collegati con quel tratto di strada. Grazie dell'attenzione.

Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Merci, M. le Président.

Innanzitutto possiamo dire che si condividono le valutazioni del collega Rigo e si ribadiscono alcuni concetti, approfittando dell'occasione.

L'Amministrazione regionale ha sempre ragionato in termini complessivi su questo asse stradale, compreso anche il tratto menzionato dall'iniziativa consiliare, ma fin da subito si è capito che bisognava lavorare nella prima fase con l'ANAS per raggiungere l'obiettivo di una sua forte compartecipazione all'intervento, sia in termini finanziari che progettuali. Infatti l'ANAS si è già assunta l'onere di provvedere all'elaborazione della progettazione in conformità allo studio di fattibilità che sarà a breve approvata dalla Regione.

Inoltre, l'operazione in corso, legata al protocollo d'intesa siglato con ANAS, non inficia un successivo e auspicato - anche da parte nostra - intervento di riqualificazione da parte del Comune di Aosta o eventualmente in sinergia fra lo stesso Comune e l'Amministrazione regionale inerente, come si diceva, il tratto dal confine est del comune al cavalcavia. Questo tratto d'altronde, come confermatoci dall'ANAS, è stato trasferito dall'ex Azienda nazionale autonoma delle strade oggi ANAS S.p.A., al Comune di Aosta, in data 28 marzo 1961, con verbale a firma del capo compartimento e del sindaco dell'epoca. Detto verbale fu quindi trasmesso a Roma per la superiore approvazione, che pervenne in data 23 maggio 1962, con nota a firma del ministro dell'epoca. Il trasferimento quindi fu operato ai sensi dell'articolo 7, comma c) della legge 12 febbraio 1958 n. 126, in quanto la statale attraversava un abitato con popolazione superiore ai 20.000 abitanti; oggi questa legge porta un limite di 10.000. Nella nota del ministro il tratto di strada in questione venne da quella data classificato come tratto di strada comunale e non più statale, in tal senso anche la totale gestione oggi fa capo da parecchi anni al Comune.

Non possiamo quindi coinvolgere l'ANAS tout court, ma bisogna, come avevamo previsto nei programmi e com'era nelle nostre intenzioni fin dall'inizio, verificare in seconda battuta le intenzioni del Comune di Aosta, senza così pregiudicare gli impegni assunti dall'ANAS in merito a questo intervento importante, anche per le motivazioni che il collega Rigo ha ben esplicitato. A tal riguardo, con i proponenti questa mattina si è concordato su un emendamento congiunto, inerente la parte impegnativa che conferma la posizione dell'Amministrazione regionale, che ho trasmesso già agli uffici...

Président - ...et que nous sommes en train de distribuer.

Je donne lecture de l'amendement:

Emendamento

Il Consiglio regionale

Impegna

l'Assessore competente a verificare, in tempi ragionevoli, la volontà del Comune di Aosta di realizzare, d'intesa con la Regione, la messa in sicurezza, l'ammodernamento e la riqualificazione del tratto di strada, di sua competenza, tra l'ingresso est del capoluogo e l'imbocco del cavalcavia raccordandolo con il progetto in via di predisposizione relativo alla Strada Statale 26.

Est-ce qu'il y a quelqu'un qui souhaite intervenir?

Je soumets au vote la motion dans le texte ainsi amendé:

Mozione

Ricordato che, con deliberazione della Giunta regionale n. 752 del 20 marzo 2009, è stato approvato un protocollo di intesa tra la Regione Valle d'Aosta e l'A.N.A.S. s.p.a "per la messa in sicurezza, l'ammodernamento e la riqualificazione della S.S. 26 della Valle d'Aosta, nel tratto tra lo svincolo autostradale in Comune di Quart e il confine est del capoluogo regionale nonché della connessa viabilità locale e commerciale";

Preso atto che il protocollo è stato sottoscritto il 24 marzo 2009;

Ricordato che, con deliberazione della Giunta regionale n. 1219 del 30 aprile 2009, è stato affidato un incarico di consulenza per la redazione di uno studio di fattibilità per il tratto stradale sopra richiamato;

Evidenziato che l'opera in questione modificherà notevolmente l'attuale assetto stradale e che il disciplinare non prevede lo studio del breve tratto di strada tra l'ingresso est della città di Aosta e l'imbocco del cavalcavia (il disciplinare non indica, tra gli atti amministrativi da analizzare, lo strumento urbanistico vigente del Comune di Aosta);

Sottolineato che, per ragioni di sicurezza e di qualità ambientale, il piano di fattibilità dovrebbe invece disegnare anche il tratto tra il semaforo di ingresso in città e l'imbocco del cavalcavia;

Tenuto conto che anche nel programma comune per la XIII legislatura 2008/2013, tra gli obiettivi indicati, figura quello di "una nuova viabilità tra lo svincolo autostradale di Quart e la città di Aosta";

Sottolineata l'importanza di coinvolgere il Comune di Aosta nella realizzazione di un nuovo ingresso in città più sicuro, funzionale e bello;

Il Consiglio regionale

Impegna

l'Assessore competente a verificare, in tempi ragionevoli, la volontà del Comune di Aosta di realizzare, d'intesa con la Regione, la messa in sicurezza, l'ammodernamento e la riqualificazione del tratto di strada, di sua competenza, tra l'ingresso est del capoluogo e l'imbocco del cavalcavia raccordandolo con il progetto in via di predisposizione relativo alla Strada Statale 26.

Conseillers présents: 32

Votants: 30

Pour: 30

Abstentions: 2 (Lattanzi, Zucchi)

Le Conseil approuve.