Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 749 del 24 settembre 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 749/XIII - Reiezione di mozione: "Valutazione delle risultanze dello studio di fattibilità per la realizzazione di un metrò nella città di Aosta".

Mozione

Considerato che la Giunta regionale ha commissionato alla società Geodata uno studio di fattibilità per realizzare un sistema di trasporto pubblico in sotterranea ("Metro") combinato con il sistema di teleriscaldamento;

Ritenuta l'importanza finanziaria e l'impatto straordinario dell'opera sulla Città di Aosta e sulle finanze regionali, oltre che sui futuri equilibri finanziari degli enti coinvolti;

Il Consiglio regionale

Impegna

- la Giunta regionale a non assumere determinazioni che comportino impegni finanziari e a non conferire mandati operativi in ordine a tale opera in assenza di un vasto e ben organizzato confronto pubblico sulle implicazioni presenti e future di un sistema di trasporto pubblico in sotterranea per la città di Aosta;

- la competente Commissione consiliare a vagliare rapidamente le risultanze degli studi finora acquisiti e a riferire le proprie valutazioni al Consiglio entro sessanta giorni.

F.to: Louvin - Bertin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Patrizia Morelli

Président - La parole au collègue Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Grazie Presidente, colleghi. Ho preso atto che il Governo regionale procede speditamente su questo terreno con un'iniziativa che ha assunto pochi mesi fa (alla fine del mese di maggio) e che è già approdata, dal punto di vista dello studio di fattibilità, a dei primi risultati concreti di cui abbiamo avuto notizia dalla stampa alla fine del mese di agosto. Nello spazio di meno di novanta giorni, insomma, si è già concretizzata, per la solerzia dell'Assessorato e dei tecnici incaricati, una prima, anche se credo non ancora definitiva, valutazione della prima ipotesi che è stata avanzata. Stiamo parlando però di questioni non di poco conto, come si suol dire non di bruscolini, il Governo della Regione ha incaricato l'Ingegnere Grasso della Geodata, una società che abbiamo già incontrato recentemente su un'altra filiera: quella del trenino di Cogne, di cui in sostanza ha fornito, con il suo esame, con i suoi approfondimenti - almeno così eravamo rimasti prima dell'estate -, elementi pesantemente negativi rispetto ad una "chiusura del cerchio", ad una conclusione positiva dell'operazione, mentre qui apparirebbe molto più interessante, più juteux (succoso) poter aprire questo nuovo fronte di lavoro che devo dire, per la verità, non ha mai trovato finora - che io sappia - azione, promozione da parte del Comune di Aosta. È curiosa questa cosa: che il Comune di Aosta non si sia mai immaginato di avventurarsi nei meandri sotterranei della propria città per tale schema di collegamento, non se ne è mai parlato finora nella discussione politica, ne era mai stata questione fino a quando io stesso ho preso parte ai lavori del Consiglio comunale insieme ad altri colleghi... in passato mai si era parlato di un sistema metropolitano di trasporto interrato ad Aosta. È un'ipotesi d'altra parte che al di là della condivisione personale di cui ha dato atto il Sindaco... altri esponenti dell'Amministrazione, tra cui l'Assessore competente in materia di viabilità, il Vicesindaco Guglielminotti, dichiarano sostanzialmente di non sapere ancora nulla, perché aspettano di conoscere da parte della Regione quali siano le iniziative. Curioso ripeto: curioso che un Comune non abbia un'idea, lui, di cosa vuole per il proprio futuro, per il trasporto urbano, come muoversi in questa città, ma forse le idee spesso ce le ha, e più agilmente, chi viene a guidare poi nei vari momenti, nelle varie funzioni le decisioni che vengono prese dal Comune di Aosta... Nel 2007 la Compagnia Valdostana delle Acque, insieme a degli imprenditori privati, ha promosso l'iniziativa del teleriscaldamento di Aosta, l'ha portata all'attenzione del Comune, l'ha fatta vagliare positivamente e ha ottenuto un contratto di concessione. Se mi sono permesso di richiamarla, è perché questa iniziativa è strettamente collegata con l'azione trasportistica che adesso la Giunta regionale, avendo accantonato il cablò, vuole mettere in campo avendo dato un mandato molto preciso nella delibera di maggio della Giunta regionale. Ha chiesto in sostanza di dire... "facciamo le due cose insieme, visto che facciamo un buco per una cosa, lo facciamo un po' più grande, ci serve anche per altre cose...", scusate se semplifico, ma almeno ci capiamo, sappiamo tutti quanti di che cosa stiamo parlando. Questa credo sia una decisione non secondaria che sicuramente dovremo affrontare insieme con molto approfondimento, io mi sono rivolto naturalmente all'Assessore, avendo saputo che c'erano già le prime risultanze, devo ringraziarlo, perché il suo Coordinatore ha fatto pervenire subito il materiale necessario per una prima disamina per capire che cosa si sta facendo. Io non avrò naturalmente la scortesia nei vostri confronti di aprire discussioni su un documento che sarà poi formalizzato, comunicato a suo tempo, ne discuteremo più avanti, mi preme però capire dove stiamo, cosa sta succedendo in questo campo visto che il nostro interlocutore del Comune di Aosta ha già discusso di queste cose, le ha già affrontate in sede di Assemblea comunale ed è il minimo che anche noi ce ne facciamo carico. Abbiamo una città di trentacinquemila abitanti, abbiamo quattromila persone in media al giorno che usano i servizi pubblici della città di Aosta, è bene sapere se quest'opera che i giornali avevano indicato dell'importo di 150-200 milioni di euro, ha un significato, ha una sostenibilità economica, può essere validamente messa in campo. Solo perché non sottovalutiamo colleghi tale questione... diciamoci tranquillamente che da sola la questione del metrò assorbirebbe più risorse di quante ne hanno assorbite quindici anni di Aosta Capitale, ossia gli investimenti di Aosta Capitale complessivamente messi in campo non sono all'altezza di questa opera di cui stiamo discutendo. È bene quindi forse che ci mettiamo tutti ad approfondire prima di correre avanti, prima di dare dei via libera su queste iniziative e tanto più credo che dovremo farlo con il Comune di Aosta, non so se anche i colleghi che hanno forze politiche impegnate nell'Amministrazione comunale vorranno farlo, ma ci sembrerebbe piuttosto importante... quindi sulla base di questo studio di fattibilità da 200 mila euro commissionato dalla Regione come primo punto di discussione.

A noi sembra - prima considerazione - che lo studio sia molto orientato, che l'idea di dare un incarico per unire queste due cose senza a monte valutare che cosa servirebbe veramente per il trasporto alla città di Aosta, sia un dato problematico. Noi crediamo che, prima di andare a vedere se è fattibile la metropolitana - chiamiamola metropolitana, poi verrà specificato da parte dei tecnici cos'è, cosa non è, sganciamento, non sganciamento, ci sono varie tecniche, varie tipologie -, prima di andare a vedere se è bene passare sotto terra, andare a vedere cosa succede sopra terra, ossia fare un ragionamento sul sistema trasportistico, sull'intermodalità in Aosta, su come si arriva in Aosta, su come ci si muove, perché partire dal buco, ossia partire dall'idea che c'è un buco o si deve fare un buco e poi sfruttare comunque quel buco forse non è il modo migliore per trovare la soluzione adatta. Non lo so, io non sono esperto di gruviera, ma credo che dovremo porci il problema della mobilità della città di Aosta e poi andare a risolverne opportunamente i nodi, altrimenti ho l'impressione che volendo ottenere delle utilità marginali rispetto alle varie operazioni, ossia "dobbiamo fare il teleriscaldamento, quindi bisogna risparmiare sulle opere, su quello che si fa mettendo insieme due cose...", rischiamo di andare su una china, su un modo di affrontare la questione che non è esattamente quello migliore. Mi preme dire, avendo appunto, seppur per un breve periodo, vissuto la condizione di Consigliere comunale della città di Aosta, che il problema deve essere visto da lì per primo: sul trasporto di Aosta, sugli attestamenti, sui parcheggi, eccetera, prima che sull'utilità di sfruttare la necessità... oltretutto l'urgenza, perché questo è un dato anche ulteriormente importante: il teleriscaldamento pare essere ormai una questione molto urgente, ormai sono in fase avanzata già di definizione i piani e le modalità di intervento e quindi, tanto per capirci, la decisione su un eventuale trasporto metropolitano interrato ad Aosta verrà presa nello spazio di pochi mesi o poche settimane, perché non si può riportare questo stando all'impostazione della questione, si vogliono fare due cose assieme, bisogna deciderle subito, d'altra parte questo i tecnici lo sanno e lo dicono chiaramente.

La questione peraltro deve essere affrontata con serietà dalla Regione per evitare anche che ci si ricami un po' sopra, noi quest'estate ci ha preoccupato il cattivo servizio che in qualche modo ci dà non una stampa nel senso del quotidiano La Stampa, ma la stampa nazionale, che ha ripreso tale questione con la "tentazione del metrò" mettendo a fianco dati, costi e tempi soprattutto di realizzazione di metropolitane nelle altre città rispetto alla realtà di Aosta. Noi rischiamo di dare l'impressione di essere un soggetto che ha delle ambizioni e anche delle disponibilità economiche che vanno ben oltre quello che credo siamo e dobbiamo poter dimostrare. Noi dobbiamo tenere un profilo onesto, serio in questo, tanto più il giornale titolava: "Il Politecnico: se la domanda non supera 2.000 passeggeri l'ora, basta l'autobus", non era Topolino e non era il giornale parrocchiale: era Il Sole 24 ore, che metteva così in modo piano, largo tale questione. Appunto, prima di lanciare iniziative, facciamo bene attenzione! Noi abbiamo 4.000 persone al giorno che si muovono in tutta l'area metropolitana aostana oggi, questo per dire del punto di partenza e per non volere mettere cattivi pensieri che pure qualche mariuolo locale avanzava in tale questione, in questo articolo dicendo che non dovrebbe essere un modo per cambiare in corsa la ripartizione delle spese per gli scavi del teleriscaldamento in aiuto alla società privata che ha vinto l'appalto, eccetera, eccetera, ma questi sono cattivi pensieri che noi lasciamo fuori dalla porta.

La Giunta comunque ci dica eventualmente nella discussione di questa mozione, che è molto semplice, che non ha grandi contenuti se non chiedere che non si decida nulla, non si dia mandati operativi, ossia non si passi sostanzialmente già ad una fase progettuale avanzata, non si impegnino somme, senza avere prima avuto un confronto pubblico... ecco lo diciamo tranquillamente: non "facciamo vicende" come inceneritore, aeroporto, che poi sono grandi dibattiti che ci è stato spesso sottolineato arrivano troppo tardi, adesso è il momento, facciamolo adesso: apriamo alla cittadinanza, siamo a settembre, quindi abbiamo l'autunno, un periodo che non è estivo, si discuta il tempo necessario, si mettano sul tavolo tutte le carte. La città di Aosta che, tra l'altro, va anche verso un rinnovo della sua amministrazione, sappia poi a che cosa si deve attenere, perché poi i sistemi di trasporto non sono solo buchi: sono spese di gestione di qualche rilevanza e lo sappiamo perché ne abbiamo discusso in Commissione, quindi, prima di avventurarci, facciamo i nostri ragionamenti e poi decidiamo. Il secondo impegno poi, colleghi, credo che lo possiate condividere in modo tranquillissimo: la competente Commissione riferisca le proprie valutazioni al Consiglio entro 60 giorni vagliando questa documentazione appena sarà definitiva, appena l'avremo tutti in mano. Ecco a noi la parte polemica che si è sviluppata intorno a tale questione all'interno della maggioranza non interessa, non ne parlo, non ci riguarda, insomma non è nostro interesse! A noi interessa parlare con la cittadinanza, parlare con gli aostani, con i valdostani, aprire il dibattito nelle sedi competenti e soprattutto in modo pubblico e trasparente. Grazie Presidente.

Président - Merci. A demandé la parole le collègue La Torre.

La Torre (FA) - Grazie Presidente. Cercherò di essere breve, anche perché l'ora non aiuta e soprattutto anche perché credo che poi su questo argomento sicuramente ci torneremo e anche in maniera approfondita. Innanzitutto conosco bene il compito di un Capogruppo di maggioranza: quello di sostenere, di difendere il lavoro della maggioranza e anche degli Assessori, così come credo che l'Assessore conosca bene quale è il suo compito: quello di rappresentare al meglio una maggioranza. Mai come in un caso come questo sono due compiti che vanno ricordati, perché su argomenti di tale spessore, che sono argomenti di maggioranza e che investono numerose competenze, perché di maggioranza è responsabile il Presidente della Giunta... questo argomento riguarda sicuramente anche l'Assessore ai trasporti, alle finanze per l'importanza, di quelli che sono gli investimenti conseguenti, i lavori pubblici per la sua realizzazione, il Comune di Aosta per l'importanza strategica di un progetto di questa portata che può avere su una città come quella di Aosta, che è una città in trasformazione, è stato detto. È fondamentale contestualizzare un progetto di questo tipo con una validità indiscutibile all'interno di una contestualizzazione di una città che parte nella sua trasformazione dall'Ospedale alle Caserme, alla porta sud, alla viabilità, ai parcheggi di attestamento, al teleriscaldamento, all'aeroporto, all'autostrada, alla mobilità. Ecco che allora, tornando però al discorso fatto prima, ricordando il mio dovere, cercherò di difendere l'Assessore che così ingenuamente si è fatto "portare a spasso" dalla Geodata, perché questa è la verità! La Geodata ha dato dei dati che non era autorizzata a dare, anche perché per come questo argomento ha spessore e importanza voi capite come doveva essere vagliato evidentemente da tutte quelle competenze attinenti a questo progetto. La Geodata in modo improprio - e credo che sarà evidenziato questo modo improprio della Geodata, forse anche... (come dire?) eccitata dal poter dare una notizia a Il Sole 24 Ore, se non sbaglio... dica la data - ha dato questi dati, l'Assessore, io dico ingenuamente - e sono sicuro che è stato un errore, un peccato veniale -, si è fatto portare e, purtroppo, ha lasciato uscire questa notizia sui giornali, che devo dire non è neanche uscita bene, purtroppo. Non è uscita bene, perché questa forcella dei 60 e 180 e questi dati così l'hanno un po' banalizzata e questo mi ha preoccupato, ecco perché io - non mi nascondo - ho fatto quell'intervento: perché ho visto banalizzata, ridicolizzata se volete, perché poi nei bar di Aosta qualcuno ci scherzava sopra, una notizia che invece doveva essere gestita... ma non la notizia, il progetto, i dati dovevano essere gestiti in un altro modo con quella qualità e quella altezza di approfondimenti necessari per un argomento di questo tipo. Ecco che allora io non posso che difendere l'Assessore, perché non è stato sicuramente un errore suo: è stato un errore della Geodata, la sua, se vogliamo, è stata un po' una piccola superficialità, forse ha sbagliato a non tener conto... e qui invece ci vedo magari non una superficialità, ma una mancanza di attenzione nei confronti della maggioranza nel momento in cui vengo a sapere che lei ha i dati e noi non li abbiamo. Qui forse ha avuto una mancanza di attenzione, Assessore, perché se anche noi non li abbiamo richiesti, visto che li mandava a Louvin, li poteva mandare anche a noi, ma questa però è una questione di sensibilità, non attiene alla politica. La mia proposta quindi sostanzialmente è che... su questo argomento dovremo assolutamente tornarci sopra nei modi e nei tempi, nei luoghi necessari, ma oggi credo che in qualche modo questa maggioranza debba respingere tale mozione.

Président - Merci. La parole au collègue Lattanzi.

Lattanzi (PdL) - Grazie Presidente. Noi, come Popolo della Libertà, non siamo il partito del "no", quindi non abbiamo una preconcetta opposizione a opere pubbliche che possono essere di interesse in questo caso comunale, piuttosto che regionale. Mi pare che la portata delle opere di cui si sta parlando, evidentemente come è stato detto, non rivestano una caratterizzazione esclusivamente comunale, anche se in primo luogo è il Comune di Aosta che evidentemente deve essere coinvolto su un'opera di questo tipo. Non siamo il partito del "no" e non siamo neanche il partito del bar, perché sarebbe troppo facile commentare i titoli dei giornali, sentendo, ascoltando quello che... la gente ci ferma per strada: "ma come voi Consiglieri state di nuovo approvando un altro buco, state appena approvando un buco da 60 miliardi con il trenino di Cogne e adesso volete farne un altro!", perché poi su queste cose, purtroppo, la comunicazione è devastante. Se mi posso permettere, sui dati, sui progetti di questa portata, che investono cifre colossali, considerate le recenti esperienze, i recenti impantanamenti nei quali ci siamo andati ad infilare - vi siete, poi ci siamo trovati infilati -, credo che un minimo di attenzione nella comunicazione sia assolutamente doveroso: primo per non banalizzare i progetti, secondo per non ridicolarizzare la classe politica, perché sentirsi dare dei matti in mezzo alla strada non è intelligente, perché, quando si danno progetti di questo tipo, bisognerebbe avere perlomeno l'accortezza di spiegarne anche i perché. Si è parlato di dati, si è parlato di cifre, ma non si è parlato del perché e quale è la necessità, si è confusa la questione del metrò, che uno immagina come quello di Torino e di Milano con la linea rossa e la linea blu, con quello che può essere un trasporto sotterraneo, collegato al teleriscaldamento che non centra niente, per cui sembra poi che la galleria sia un pretesto per favorire certe imprese pubbliche, noi queste cose credo che le dobbiamo rilevare. Come classe politica noi abbiamo il dovere di trattare materie di questa portata, che cambiano non solo i bilanci della Regione, ma cambiano la vita delle persone, con la massima attenzione.

Noi non siamo il partito del "no" Assessore, forse, certo sarebbe più facile dire di "sì" se si sapesse di cosa si parla. Prendiamo atto che qualche collega ha i progetti di fattibilità, però, diceva giustamente il collega La Torre, sono dati, progetti, programmi di maggioranza che in questo momento la maggioranza sta valutando, non è necessario che la minoranza ne sia ancora coinvolta, però, se non è ancora il tempo di coinvolgerla, mi pare non sia neanche il tempo di coinvolgere i giornali! Per cui la Geodata se ha dato i dati, si assume la responsabilità del danno che ha creato, perché se ha dato i dati, non lo so, non voglio fare il processo alle intenzioni... se l'Assessore si è lasciato scappare qualcosa, bisogna che qualcuno la responsabilità politica della mala informazione, della cattiva comunicazione e della cattiva diffusione di un progetto di questa portata, che crea inevitabilmente dei problemi di rapporto politico... perché questo Consiglio cosa ci sta qua a fare? Le Commissioni cosa aspettano? Questa mozione demanda molto gentilmente alla Giunta la cortesia di parlarne nelle Commissioni. Io credo che, prima di parlarne ai giornali, là dovremmo parlarne, poi lo sappiamo che un minuto dopo che vengono dati gli argomenti alle Commissioni la stampa lo sa ancora prima che le Commissioni abbiano visto i documenti, lo sappiamo, è il gioco della comunicazione immediata... non è quello che ci sconvolge: ci sconvolge il banalizzare progetti di cui non si conoscono i presupposti, si fa fatica anche a dir di "no", perché a pelle uno direbbe: "A cosa? Una roba che se dalla CIDAC al Père Laurent ci metti 7 minuti a piedi, devi mettere un metrò per metterci 30 secondi? Ma a cosa serve?", "No, ma sai è il tunnel per il teleriscaldamento...", "Ma cosa c'entra il teleriscaldamento con il metrò?", lasciamo perdere, i discorsi da bar li chiudiamo qui. Noi però invitiamo l'Assessore, che si è assunto la responsabilità di questo processo di comunicazione, secondo noi non indovinato, di coinvolgere intanto tutta la sua maggioranza - mi pare di aver preso atto che nemmeno la sua maggioranza, perché i Consiglieri di maggioranza non lo sapevano - di questo progetto, poi, per gentilezza e cortesia istituzionale, anche le minoranze, prima dei giornalisti se ci riesce, se non ce la fa, se non riusciamo a "tenerci la lingua tra i denti", magari possiamo fare un altro mestiere!

Président - Merci. La parole au collègue Rigo.

Rigo (PD) - Grazie Presidente. Non farò perdere molto tempo ai colleghi, quindi darò subito la possibilità all'Assessore, o al Presidente di rispondere sulle cose dette. Io farò solo delle considerazioni molto banali, anche perché non conosco i pre-studi e gli studi, o le discussioni che sono avvenute a monte dell'incarico dato.

La stampa fa il suo ottimo dovere di informare. Noi dobbiamo leggere attentamente la stampa, ma non sono quelli i documenti utili per farci... - come dire? - un'idea più chiara, più concreta delle proposte, sia di questa, come di altre. Io credo che uno dei problemi di Aosta sia quello di un caos, di un traffico che non è organizzato. "Aosta è malata, gravemente malata" diceva un Assessore poco tempo fa, è malata anche di una viabilità, di una circolazione che impedisce una fruizione corretta dell'uso del territorio, ma anche di valorizzare quella Aosta romana che tutti vogliamo valorizzare. Aosta è città turistica, dovrebbe essere il fulcro di un'attenzione turistica che da Aosta parte e coinvolge tutte le valli d'inverno, d'estate, d'autunno. Per diventare città turistica, dobbiamo risolvere essenzialmente quel problema, non solo quello certo, ma il caos nella viabilità è uno dei problemi. Se vogliamo valorizzare questa città, una città in cui è piacevole passeggiare, girare... -come dire? - visitare: questa è la prima considerazione: esiste questo problema.

Mi sembra anche che il termine "metrò" sia improprio, perché uno immagina il metrò di Torino, quello di Barcellona, quello di Tokio. Evidentemente stride, come diceva giustamente il collega Lattanzi, con l'impressione che hanno i valdostani di questo metrò e della loro piccola cittadina, della percorrenza di minuti e non di ore tra un quartiere e l'altro della città. Credo quindi che dovremmo accantonare questo termine per usare altri termini che ci sono, anche in altre città europee, di collegamenti veloci da un punto all'altro della città sotterranei che non sono metrò.

È evidente poi che, per avere maggiori elementi di conoscenza, occorre che dei tecnici, che sono in grado di fornirceli, si occupino del problema, di questo come di altri problemi e credo che gli studi di fattibilità servano proprio per dare a chi governa, ma anche a noi elementi utili per assumere poi la determinazione politica. È evidente ancora che per un progetto di questa importanza è impensabile non coinvolgere le Commissioni consiliari, credo che questo sia fondamentale, così come è fondamentale da parte delle Commissioni consiliari valutare quale deve essere il percorso di approfondimento degli studi. Credo quindi che compito delle Commissioni non sia solo quello di valutare i documenti progettuali, ma sia valutare i documenti progettuali facendo sì che la valutazione di questi documenti sia la più larga possibile. L'interessamento nei confronti di questo progetto, il coinvolgimento delle Commissioni ci pare una cosa importante, però credo che bisognerebbe mettere anche nei giusti termini quella che è una questione di rilevanza per la città, per lo sviluppo della città e quindi anche per lo sviluppo di questa regione.

Président - Merci. La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Io avevo preparato un intervento sulla base amministrativa dell'argomento, in merito a quello che poteva essere il futuro percorso come giustamente è scritto anche ampiamente nelle delibere di Giunta e come è stato detto in parecchie occasioni. Credo che qui invece oggi si voglia, più che fare amministrazione, fare un po' di demagogia, perché, basterebbe che qualcuno al bar sentisse alcuni interventi di oggi e guardasse la storia... poi direbbe: "Mah, ogni giorno si parla in maniera diversa". È vero che l'alfabeto va dalla A alla Z, però parlare per trenta, quaranta volte diversamente in un anno o due di tempo mi sembra un po' preoccupante, perché si potrebbero elencare parecchie e tantissime cose dette e non dette da parte di qualcuno nella propria carriera politica, ma questo è un discorso che faremo anche in altre sedi.

Entrando sugli aspetti di sostanza, parto sul discorso dell'informazione: allora, mi dispiace collega La Torre, io voglio rispettare le regole, sia quando ero all'opposizione, sia oggi che sono in maggioranza, quindi quando mi arriva una richiesta...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... quando mi arriva...

(nuova interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... sì, ma la sua è una difesa ironica...

Presidente - ... per cortesia, non interrompiamo...

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - ... tanto vale che non mi difenda allora...

Il discorso è che comunque io sia quando ero nei banchi dell'opposizione... come oggi che sono nei banchi della maggioranza e nell'Esecutivo regionale, se mi arriva una richiesta in base all'articolo 116, se sono in grado e gli uffici sono in grado di consegnarla, io pretendo che gli uffici la consegnino e non faccio il gioco delle tre carte, la documentazione è arrivata...

(nuova interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... allora, guardi La Torre, il discorso è che questo progetto è arrivato da venti giorni, allora, se un Consigliere mi chiede, in base all'articolo 116, di averne copia... lei non può far crescere un dibattito, da un punto di vista politico, su un regolamento consiliare, parliamoci chiaro! Lei aveva tutto il tempo, anziché parlare in altra maniera e giocando nel far politica anche su questa cosa, come sempre purtroppo fa, e rispondere anche lei sui giornali... poteva farmi una richiesta, mi telefonava, mi chiedeva una copia, no? Che problema c'era? È che lei gioca, vuole trovare qualsiasi occasione per giocare, ma gioca sempre sulla pelle della gente, questo è il dramma! Allora, tanto per dire anche sull'informazione, perché mi sembra più un attacco al sottoscritto: "l'informazione..." e quant'altro. Probabilmente, basta che uno... perché io sono abituato a rivisitare la storia delle cose, già a maggio l'informazione ha trattato alcune volte, più di una volta, sui giornali questa vicenda, vedi l'articolo a tutta pagina: "Sindaco boccia inutile metrò" e quant'altro, già a maggio, con mozioni in Comune di Aosta, discusse, presentate dai Verdi e quant'altri sull'argomento, quindi lei deve partire da questo dato.

Sul discorso della Geodata, proprio perché si cerca di fare tutto quello che è possibile fare all'interno della serietà e della correttezza, noi o, meglio, gli uffici e il dirigente hanno già inviato una decina di giorni fa una lettera alla Geodata, perché questo è un discorso diverso, come diceva Massimo Lattanzi. Dove si dice a Geodata tranquillamente: "noi teniamo aperto il campo per chiedere poi eventualmente i danni in merito all'articolo apparso sul Sole", quindi sul discorso della Geodata gli uffici hanno proceduto come dovevano fare. Sul discorso della comunicazione lascio a chi ci ascolta e a chi ci segue tutte le proprie riflessioni, le proprie considerazioni in merito. Sul discorso dell'aver fornito la documentazione, lo farò anche altre volte quando mi viene richiesto nei tempi che posso o, meglio, che gli uffici devono avere per poterla dare.

Risposto a queste tre tematiche, che più di un aiuto mi sono sembrate più basate su dei ragionamenti di tipo politico, come d'altronde è uscito sull'articolo apparso due giorni dopo l'intervista di La Torre, come Capogruppo, che la colpa sia di un movimento che non si chiudano alcune operazioni di un certo tipo, io passerei ora all'aspetto più decoroso, ossia al discorso dei contenuti. La Giunta regionale, in attuazione del programma di maggioranza, come già è stato detto da altri, ha predisposto in merito un sistema di trasporto, anche una metropolitana leggera, che percorra gli assi nord-sud ed est-ovest della città, ha commissionato con deliberazione n. 1498 del 29 maggio 2009 uno studio di fattibilità alla società Geodata di Torino. In tal senso si osserva che, al fine di valutare compiutamente la necessità di realizzazione di un'opera pubblica, ancorché la sua idoneità a soddisfare bisogni emergenti, l'unico strumento da tutti e da sempre ritenuto idoneo è lo studio di fattibilità, qui rispondo al collega Louvin, che spesso sono evocate le necessità di fare degli studi di fattibilità prima di decidere, in questo caso si è scelta la strada giusta. L'incarico affidato è quindi finalizzato alla verifica della fattibilità di un sistema di trasporto pubblico e delle possibili sinergie con lo sviluppo degli interventi di teleriscaldamento della città di Aosta lungo l'asse nord-sud, est-ovest e non c'è niente da nascondere, era nel programma di maggioranza, tutti i cittadini l'hanno letto e quindi si sapeva che l'Amministrazione regionale avrebbe proceduto in quel senso. La Giunta ha richiesto, nella delibera di affidamento dello studio di fattibilità, di scomporre lo studio di fattibilità in due parti: la parte A, consegnata circa venti giorni fa, a me venticinque giorni fa, riguarda essenzialmente l'illustrazione e l'esame dei sistemi di trasporto impiegabili, l'individuazione del sistema ottimale sotto il profilo tecnico, la compatibilità con il sistema di teleriscaldamento e con le principali interferenze; la parte B, che deve essere ancora predisposta dalla società incaricata della redazione dello studio, concerne un approfondimento relativamente alle principali problematiche tecniche, corredato dalla stima dei tempi di realizzazione e dei costi delle infrastrutture e del sistema trasporto pubblico. Alla fine del mese di agosto la società Geodata, nel rispetto dei tempi previsti, ha consegnato la prima parte dello studio, parte A, definendola bozza, in quanto aperta ad eventuali richieste di chiarificazione o di migliore specificazione da parte della committenza nei prossimi mesi. Questa prima parte di documentazione tecnica è ora all'esame delle strutture tecniche dell'Amministrazione competenti in materia di infrastrutture e di sistemi trasportistici ed è stata già inviata anche al Comune di Aosta. Lo studio di fattibilità rappresenta un documento sulla cui base aprire una fase di confronto con tutti i soggetti interessati, in primis il Comune di Aosta e mi sembra che in questo vi sia anche una risposta al collega Louvin. Si tratta quindi di un documento atto a fornire informazioni ancora incomplete, manca la fase B, come detto poc'anzi, che, tuttavia, si ribadisce, rappresenta uno strumento indispensabile per valutare la sussistenza dei presupposti tecnico, economico-finanziari per le eventuali future decisioni da intraprendere. È pertanto appena iniziato un iter che dovrà svilupparsi su un percorso di analisi, confronti e determinazioni con tutti i soggetti interessati e soprattutto con quelle strutture che riguardano o seguono più da vicino tutta la tematica dei trasporti.

Président - Deuxième intervention... quelqu'un souhaite intervenir? La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Sulla mozione, proprio perché c'è tutto un lavoro da fare, si propone l'astensione.

Président - D'autres qui souhaitent intervenir? La parole au collègue Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Sono imbarazzato, non era - ma lo sa l'Assessore - mio intento creare disagio, disturbo, né irritare o creare dell'animosità all'interno della maggioranza. Per me tali questioni hanno un altro tipo di valenza e do atto sul piano del rapporto personale con i servizi amministrativi esserci stata molta correttezza. Io ho fatto una procedura T-116, mi è stata data in tempi ragionevoli, nell'arco di una settimana, la risposta che ho chiesto. Ci tengo a dirlo anche rispetto ad altri servizi, ad altri ambiti di questa Amministrazione in cui si aspetta l'ultimo giorno per consegnarci un documento, ci fanno aspettare trenta giorni anche se si tratta di un pezzo di carta. Qui era un documento più complesso, ho avuto la cortesia, la disponibilità da parte sia dell'Assessore, sia dei funzionari affinché si desse evasione in tempi ragionevoli e questo, per quanto ci riguarda, è quanto.

Nel merito noi crediamo che una sollecitazione, quanto più blanda e moderata si può immaginare come quella che abbiamo sottoposto, che dice: "fermiamo soltanto il tempo necessario affinché vi sia una discussione prima di prendere una decisione di questo genere", non dovesse essere motivo... - come dire? - di respingimento, di contrasto così immediato, radicale, ma anzi poteva essere un terreno sul quale si sviluppava un'utile collaborazione tra maggioranza e opposizioni, in questo Consiglio e anche fuori, se si ritiene che opere di questa dimensione possano andare avanti senza avere resistenze. Allora su tutte le grandi opere si catalizzano dei dissensi fortissimi se non si procede prima a bonificare il terreno dal punto di vista dell'opinione pubblica, non si lascia avvelenare dalla cattiva stampa o dalla disinformazione la vicenda, ma si procede ad un dibattito aperto, si convocano i soggetti interessati, si apre alla popolazione la discussione, si mette sul sito internet lo studio che viene fatto, se ne discute qualche settimana, dopodiché c'è una decisione che si prepara. Il respingere questa proposta, facendo sì che vada avanti un percorso amministrativo, vostro, interno, con le discussioni, i regolamenti di conti, le faide, vi riguarda, ve lo lasciamo tutto, ma aspettare di scodellarci una decisione, a noi, alla città, alla Regione, una decisione già bella confezionata, ve lo diciamo oggi, ve lo diciamo pacatamente, è una scelta disastrosa. Su un terreno di questa portata, su una vicenda come questa è la peggior scelta che si possa fare, poi avrà le motivazioni personali, familiari o politiche che ritenete, ma è la scelta peggiore.

Io sento dall'Assessore che è stato trasmesso al Comune di Aosta, ma come due giorni fa il Vicesindaco Guglielminotti ha detto: "io non ne so niente, non ho ricevuto niente", è uno studio di agosto, ma siamo alla fine di settembre... boh, sono problemi vostri, lo ripeto, ma vogliamo che vi sia un po' di trasparenza su queste cose? Vogliamo che vi sia un po' di circolazione, di adeguata informazione?

Lo studio di fattibilità poi... giusto farli, ma vogliamo mettere sul tavolo i costi di gestione? Vogliamo sapere a che cosa si va incontro? Io vorrei solo dire incidentalmente ancora questo: abbiamo un Comune di Aosta che è sull'orlo del baratro, prego interpellare l'Assessore Baccega per sapere come chiude i bilanci del Comune, con il migliaio di euro... non ce la fa, l'ha dichiarato d'altra parte, è stampa di questi ultimi giorni. Non ce la fa e gli scaricate un sistema di trasporto metropolitano? Perché adesso possiamo raccontarci tutto quello che vogliamo, ma non è competenza della Regione! Questa è competenza del Comune, allora possiamo anche farglielo, possiamo anche regalarglielo, possiamo anche tagliargli il fiocchetto, ma poi se lo gestisce lui, perché questo non è un trasporto regionale, non ci si venga a raccontare... allora stravolgiamo tutto l'assetto della finanza locale per poter "tirare fuori dalla bagna" permanente nella quale mettiamo per trent'anni il Comune di Aosta? No, un momento, su queste cose un po' di serietà ci va. Facciamo allora il dibattito prima, prendiamo le misure e poi, se decidete che volete saltare, noi faremo le nostre valutazioni, le farà la gente, prenderà le sue decisioni, ma non tenete al chiuso questo dibattito, ve lo diciamo - ripeto - senza vena polemica, ma con molta fermezza, perché è sbagliato. Se le sinergie devono esserci, se si decide che i buchi nel formaggio vanno fatti insieme al riscaldamento, insieme ai trasporti dei rifiuti, eccetera, adesso ormai passa di tutto, quindi faremo... allora mettiamoli sul tavolo, perché le utilità degli uni non debbano essere il danno degli altri! Perché se c'è sinergia, vada nella direzione di un lavoro comune, ma a beneficio di tutti: a beneficio della città, della Regione, di chi viene ad Aosta da Châtillon o da Morgex che ci arriva... e che non si trova un sistema metropolitano che passa però lontano dalla stazione, come vediamo qui... perché è congeniato in altro modo, allora facciamo trecento metri a piedi per prendere il metrò per andare in piazza Chanoux dalla stazione di Aosta o dalla stazione di arrivo dei pullman... su queste cose, prima di far fare gli studi di fattibilità, un ragionamento ce lo vogliamo fare? Un minimo di approfondimento, questa era la richiesta. Mettete sul tavolo quello che avete, con calma, se ne discute, apriamo il dibattito nella popolazione in modo organizzato, non aspettate che ci siano i comitati, non aspettate che ci siano le levate di scudi, fatelo voi, gestitevelo voi! È un piccolo suggerimento, accettatelo una volta tanto, un suggerimento che non è così banale. Gestitevela voi la discussione con l'opinione pubblica, prima che vi si alzino le barricate contro e non lasciate che questo terreno diventi un terreno avvelenato. Avete risposto "no", mi dispiace che rispondiate "no", ovviamente dispiace a tutti noi, credo, e manteniamo molto fermamente questa mozione, anzi annunciamo che questo diventerà argomento costante di discussione fin dalle prossime settimane. Grazie.

Président - Merci. A demandé la parole le collègue Lattanzi.

Lattanzi (PdL) - Grazie Presidente. Cerchiamo di scevrare le polemiche dall'argomento. Noi prendiamo atto che l'Assessore ci chiede di astenerci su questa risoluzione, prendiamo atto anche della lettera che l'Assessorato ha inviato a Geodata e chiedo all'Assessore se, per gentilezza, a questo punto, visto che i dati stanno circolando... Noi eseguiremo l'astensione su questo documento e attenderemo a questo punto atti di Giunta formali che permetteranno alle Commissioni di cominciare a valutare la fattibilità del progetto. Prendiamo atto che la maggioranza è in una fase di analisi della fattibilità, prego l'Assessore di fornire al nostro gruppo i dati che già sono stati consegnati, che sono già nelle mani dei Consiglieri, altri Consiglieri di minoranza, che a questo punto penso che possano essere allargati a tutti. Dopodiché se gestiamo meglio le situazioni, penso sia un bene per tutti; non inaspriamo la polemica politica.

Président - Merci. La parole au collègue Donzel.

Donzel (PD) - Noi riteniamo che, prima di fare incontri, che noi, autonomamente, organizziamo normalmente come partito con la popolazione, bisogna avere conoscenza profonda di ciò che si vuole fare... documentazione, quindi anche noi richiediamo la documentazione. Siamo convinti... anzi siamo informati di un dialogo, che mi dicono molto stretto, ravvicinato, tra la Giunta del Comune di Aosta e l'Amministrazione regionale, quindi immaginiamo che anche questo argomento verrà al più presto sottoposto all'attenzione delle autorità comunali e quindi, pertanto, su questa mozione ci asteniamo.

Président - Merci. La parole au Président de la Région.

Rollandin (UV) - L'occasione di questo confronto sul tema di uno studio di fattibilità è stato utilizzato in modo molto abile, per mettere insieme una serie di argomenti, cercando di vederci un collegamento subdolo: "ma come mai...", "ma chissà perché...", "ma guarda caso...", "non è venuto fuori...", "l'hanno dato a uno...", con l'intento di far litigare. Sicuramente in parte ci siete riusciti, perché logicamente bisogna ammettere che la cosa è nata molto male, ma molto male. Tant'è che c'è una lettera che è stata inviata a chi ha fornito delle notizie su uno studio che non era ancora nemmeno stato depositato e questo, credo, che a livello di stampa, anche qui in senso generale, non è più informazione. Ho letto di questa notizia sul Il Sole 24 Ore e mi sono chiesto: ma lo studio dov'è? Non era ancora arrivato! Mi permetterete allora di dire che sicuramente questo è stato un atto improvvido, su tutto il resto, come dico, c'è la diffida, che ha un suo significato proprio per la gravità del fatto, gravità dovuta ad una serie di argomentazioni: primo, io non ho nemmeno lo studio e me lo trovo... in qualche modo... non solo se ne parla, ma si fanno addirittura confronti su qualche cosa che non so nemmeno se è corretto, perché non l'ho mai visto, quindi con dei dati utilizzati a casaccio da Il Sole 24 Ore. Su questo poi si innesta un'intervista fatta dall'Assessore che cerca di dire: "guardate che lo studio sta per essere preparato..." e così via. Chiaramente questo secondo intervento fa, diciamo, arrabbiare, inutile nasconderlo, chi di questo studio non è ancora a conoscenza e se lo trova annunciato una prima volta e successivamente. Ora, questo passaggio sicuramente fatto incautamente ha creato non solo dei malumori, ma è in qualche modo l'inizio di una discussione che qualcuno sta facendo da tempo, perché su questo se ne discute da tempo. Non diciamo guarda caso abbiamo scoperto che si vuole... detto, affermato, che si vuole fare uno studio, un accordo con il Comune di Aosta, sempre sottolineato in accordo con il Comune di Aosta, per verificare se ci sono alcune condizioni per analizzare assieme alcuni problemi. Lo studio di fattibilità: tutto scritto, non è nascosto, la delibera dello studio di fattibilità dice esattamente quello che si vuole, quindi non è che... "ma guarda caso" ... "per interesse della Telcha..." è scritto! Si vuole verificare anche se questo può essere in contemporanea utilizzato nelle modalità che tecnicamente possono essere fattibili. Mi risulta che in Paesi nordici questo esiste, tranquillamente, con sinergie su diversi fronti.

Io non ho esaminato lo studio, quindi non sono in grado di dare nessun giudizio. Quello che vogliamo assicurare... quando abbiamo detto "noi ci asteniamo", non abbiamo detto che siamo contrari ad attivare quei meccanismi di consultazione a cui abbiamo sempre aderito. Anche quando sono stati promossi da Louvin & C., noi abbiamo aderito: aderito e abbiamo in qualche modo dato le spiegazioni e anche seguito alcune indicazioni che noi ritenevamo opportune. Abbiamo sempre avuto il confronto su tutto quello che ritenevamo fosse necessario, quindi seguiamo le indicazioni, Commissioni, non Commissioni, non abbiamo nessun indirizzo di anticipare o posticipare degli atti. Tutti questi tentativi di cercare di dire: "ma guarda caso...", "questi sono furbi...", "perché c'è Telcha che va...". A parte che lo stesso Louvin conosce benissimo anche gli imprenditori che sono impegnati; se poi ha avuto qualche disguido, non è il caso di esacerbare così i temi, non deve essere così grossolana la reazione, ci deve essere un po' di signorilità, andiamo con garbo, non è il caso... qui è tutto tranquillo, si dice cosa si sta facendo, c'è un progetto Telcha che va a favore di tutti i cittadini di Aosta, si agevola il riscaldamento, si riduce l'inquinamento, che produce brutti effetti, l'inquinamento eh... produce brutti effetti...

Sul problema dei trasporti ad Aosta, vorrei ricordare al collega Louvin che non paga il Comune, ma tutta una serie di trasporti pagati regolarmente dal sistema dei trasporti regionali. Baccega può quindi dormire tranquillo per il discorso dei trasporti aggiuntivi, tranquillo, come dorme adesso, quindi non c'è nessun aggravio, non c'è nessun problema; qui il tentativo di giocare, per carità, è anche piacevole, poi all'una e mezza è ancora più piacevole, perché stuzzica di più, ma dico: sotto l'altro profilo qual è la sostanza? Qui si chiede alla Giunta regionale di "non assumere determinazioni che comportino impegni finanziari". Questa formula è... io non so se dall'altra parte Louvin si sia mai sentito formulare un impegno di questa natura, è la prima volta che avviene questo, non so nemmeno se stia in piedi una determinazione di questo genere, mi stupisce anche un poco.

Sul resto noi possiamo dire tranquillamente che andiamo nella direzione di proporre, in accordo con il Comune di Aosta, coi tempi, coi modi, con le convocazioni giuste, tutto quello che è necessario per approfondire prima lo studio, vedere quelle che sono le proposte, se ci sono lacune... e dopodiché, quando abbiamo un'idea, come è stato detto, allora è giusto si giunga al confronto. Dico: noi avremmo questa idea, vorremmo proporre questo progetto, su questo progetto chiamiamo ad una discussione, ma se io ho uno studio di fattibilità, io non posso mettermi a discutere con lo studio di fattibilità né con la popolazione, né con la Commissione, né con nessuno fino a quando non ho tratto delle determinazioni che mi permettano di svolgere questo caso. Questa è la ragione per cui - e non voglio rubare altro tempo ai colleghi - noi riteniamo che l'astensione sia più che motivata: non perché non vogliamo il confronto, affinché non ci siano come sempre strumentalizzazioni. Noi il confronto lo desideriamo, andiamo volentieri, perché, quando andiamo al confronto, vogliamo che effettivamente vi sia una possibilità di valutare, da una parte, quelle che sono le prospettive e, dall'altra, capire se ci sono controindicazioni e, giustamente, come abbiamo sempre fatto, esaminarle. Noi non abbiamo mai guardato agli incontri con la popolazione o con altri in modo superficiale, anzi abbiamo tenuto nel dovuto conto tutto quello che ne emerge. Sotto questo profilo quindi credo che abbiamo dato dimostrazione di essere sempre disponibili; per questo noi sottolineamo che l'astensione è legata solo a questo modo di intendere il rapporto tra Consiglio e Giunta, che non crediamo dei più felici.

Président - Est-ce que je peux mettre en votation? Ou il y a encore des déclarations d'intention? La parole au collègue Louvin.

Louvin (VDAV-R) - Sì, perché bisogna sempre, soprattutto prima di pranzo, sgomberare il tavolo da eventuali equivoci per potersi poi sedere tranquilli e avere una sana digestione. Tengo a rassicurare sul piano personale il Presidente Rollandin, che si è sentito in dovere di mettere il suo punto finale su questa nostra piccola iniziativa, di avere sul piano personale degli ottimi rapporti con gli imprenditori privati, che si chiamino Ingegner Pietro Giorgio, che si chiamino Mario Ronc, che si chiamino Berger, eccetera. Lei forse non lo sa, ma comunque il Presidente della CVA lo sapeva bene, perché ha fatto lui con... il Presidente della CVA, questa società insieme a questi imprenditori e ne sono molto consapevole, sono dei rapporti che intrattengo amabilmente, penso, spero anche i colleghi, ecco credo che non mi smentiranno, quindi non ci sono né sul piano personale, né su piani professionali, né su piani politici delle difficoltà. Quando siamo qui, in quest'aula però facciamo interessi pubblici, parliamo liberamente e consapevolmente di interessi generali e non guardiamo in faccia l'amico, l'amichetto, il più vicino... non ci sono queste polemiche... noi qui facciamo interessi della gente valdostana di oggi e di domani e ci permettiamo di dire tranquillamente che se ne deve parlare a tutto campo, quindi questa idea...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... per tutti, ma lo sto dicendo a me stesso per primo e spero valga per tutti... ma ve lo dico, perché non ho gradito, Presidente Rollandin, quel tono di insinuare che ci siano rapporti comunque difficili sull'altro piano, non ci sono! Non c'erano quando l'ascoltavamo lei in Commissione consiliare ad agosto 2007 in Comune di Aosta, non ci sono adesso, valutiamo ogni cosa con attenzione, siamo tranquilli, sereni. I ragazzi, gli adolescenti dicono: "stai manzo", viene da "stai manso", "stai mansueto", stiamo tutti mansueti, su queste cose muoviamoci con tranquillità, anche se la posta in gioco è alta, è molto alta, allora facciamolo con calma, per noi la scelta giusta è venire a parlarne...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... dissentite... va beh, dissentite sul percorso, magari lo farete meglio dopo questo passaggio incauto, come ha detto lei; insomma, è il minimo che si possa dire... è il minimo che si possa dire! Quello che però a noi preoccupa è che prima, ossia fino a metà del 2008, si parlava del teleriscaldamento interamente a carico della società che se ne fa carico e adesso, poi di colpo, si parla di un teleriscaldamento trasportistico; io ricordo solo che non se ne era parlato allora, non era stata questione. Andrò a rivedermi i verbali della Commissione, l'audizione, le slide che venivano presentate, dicevano: "si farà carico la società di tutte...", allora io mi pongo il problema, me lo pongo dall'opposizione, con la malizia dell'opposizione, ma vorrei che queste cose venissero discusse e non nell'interesse o nel contro interesse di uno o dell'altro, ma in termini generali. Questo è il punto, o se ne parla pubblicamente, o se ne parla in privato, all'interno della maggioranza, all'interno di altri... e poi si scodella la decisione finale e poi guerra. Il nostro era un tentativo di andare da piccoli soldatini... eh caro Empereur, visto che siete soldatini, anche noi... ma con la bandiera bianca a dire: prima parliamo, prima di tirare fuori i cannoni, voi, perché noi non ce li abbiamo, noi abbiamo al limite l'opinel... prima di tirare fuori i cannoni, parliamo...

(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... no, non è gradita una trattativa pubblica su questo tema e beh evidentemente continueranno le discussioni in altro modo: discussioni sempre civili, sempre politiche, per quanto ci riguarda, non personali, ma continueranno. Annuncio il voto favorevole del nostro gruppo, grazie.

Président - Il n'y a pas d'autres déclarations d'intention, je mets en votation la motion. La votation est ouverte, tout le monde peut s'exprimer. Tout le monde a voté? Je ferme la votation.

Conseillers présents: 33

Votants et favorables: 5

Abstentions: 28 (Agostino, Bieler, Alberto Cerise, Comé, Crétaz, Donzel, Empereur, Carmela Fontana, Hélène Impérial, Isabellon, La Torre, André Lanièce, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Prola, Rigo, Emily Rini, Rollandin, Rosset, Salzone, Tibaldi, Laurent Viérin, Marco Viérin, Manuela Zublena, Zucchi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Avec cette votation nous avons épuisé l'ordre du jour. Je vous rappelle que le Conseil est convoqué en séance ordinaire le sept et huit octobre. Merci pour votre attention.

La réunion se termine à treize heures et quarante-trois minutes.