Oggetto del Consiglio n. 432 del 11 marzo 2009 - Resoconto
OGGETTO N. 432/XIII - Approvazione di risoluzione: "Disposizioni in materia di erogazione anticipata dell'assegno di mantenimento a tutela del minore".
Risoluzione
Considerato l'importante impegno finanziario che 1'Amministrazione regionale sostiene, sia direttamente, sia mediante trasferimento agli Enti locali, per gli interventi a tutela dei minori attraverso le attuali leggi regionali in materia di assistenza economica;
Ribadito l'impegno, sancito con la legge regionale n. 13 del 20 giugno 2006 "Approvazione del Piano Regionale per la Salute ed il Benessere sociale 2006?2008", ed in particolare con l'obiettivo 22, di attivare politiche di prevenzione del disagio minorile e giovanile e di intervento a favore di minori e giovani in situazioni di disagio;
Preso atto da parte della Giunta regionale che la problematica della mancata erogazione dell'assegno di mantenimento è stata presentata e discussa anche all'interno del Gruppo regionale sulle politiche familiari istituito con deliberazione della Giunta regionale n. 2373 del 31 agosto 2007;
Preso atto che, dai dati in possesso degli uffici competenti dell'Assessorato sanità, salute e politiche sociali, risulta che nel periodo 1° luglio 2004 /30 giugno 2007, sono stati presentati presso il Tribunale di Aosta 189 ricorsi per mancata erogazione di alimenti;
Constatato, inoltre, che questo problema può determinare una condizione di fragilità dei minori nei confronti dei quali non vengono versati gli alimenti previsti;
Preso atto che specifiche normative in materia promosse in altre realtà del territorio nazionale, seppure efficaci, hanno evidenziato varie criticità;
Considerato pertanto utile procedere secondo un approccio di sistema che comprenda all'interno degli interventi di assistenza economica anche il sostegno ai minori nei confronti dei quali non vengono versati gli alimenti previsti;
Preso atto che gli uffici competenti dell'Assessorato sanità, salute e politiche sociali, sulla base del programma di legislatura, stanno predisponendo un disegno di legge sull'assistenza economica, frutto di una revisione complessiva delle attuali norme regionali in materia;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Impegna
La Giunta ed in particolare l'Assessore competente a:
a) monitorare quanto più possibile a livello regionale il problema della mancata erogazione dell'assegno di mantenimento a tutela del minore, attivando la collaborazione degli organi competenti ed in particolare del Tribunale ordinario;
b) presentare, entro un anno, il disegno di legge sull'assistenza economica sopra richiamato all'interno del quale siano previsti interventi di supporto a nuclei familiari in cui sono presenti minori nei confronti dei quali non vengono versati gli alimenti previsti.
F.to: Fontana Carmela - Donzel - Rigo - Morelli Patrizia - Lanièce André - Maquignaz - Rini Emily - Crétaz - Impérial Hélène.
Président - La parole à la Conseillère Fontana Carmela.
Fontana (PD) - Grazie, Presidente. Oggi discutiamo in quest'aula una risoluzione sottoscritta e approvata in Commissione da tutti i gruppi presenti in Consiglio, che ha l'obiettivo di impegnare la Giunta a risolvere il grave problema del mantenimento dei figli minori in caso di separazione o divorzi in presenza di un ex coniuge inadempiente. Un impegno questo conseguenza dello stimolo del gruppo regionale Partito Democratico, che a dicembre aveva presentato una propria proposta di legge in materia di erogazione anticipata dell'assegno di mantenimento a tutela del minore.
La questione è nota. La nostra regione, come emerge anche dalla relazione dell'Osservatorio sulle politiche sociali, fa registrare in percentuale il maggior numero di separazioni e divorzi rispetto al resto d'Italia. La separazione di una coppia con figli si ripercuote spesso anche sul tenore di vita dei minori coinvolti soprattutto in caso di affidamento esclusivo, quando il più delle volte la contribuzione del coniuge separato al mantenimento dei figli è percepita come una facoltà e non come un obbligo. Anche con l'entrata in vigore della nuova disciplina sull'affidamento condiviso dei figli restano numerosi i casi di mancata corresponsione dell'assegno di mantenimento. Molti genitori affidatari si ritrovano pertanto in difficoltà economiche per l'inadempimento dell'ex coniuge. Questi casi non sono pochi: dalla recente indagine dell'Osservatorio sulle famiglie con un solo genitore emerge infatti che oltre il 17% di tali nuclei dichiara l'assenza assoluta di rispetto delle indicazioni giudiziarie in tema di assegno, il 13% di inadempienza in tema di tempi di erogazioni e un 16% dichiara di percepire tale assegno solo saltuariamente. Inoltre nel solo anno 2007 sono stati ben 189 i ricorsi al Tribunale di Aosta per mancata erogazione degli alimenti. Per questi motivi il nostro gruppo aveva proposto una legge per l'erogazione anticipata da parte della Regione al genitore affidatario dell'assegno di mantenimento dei figli in caso di inadempienza da parte dell'ex coniuge con una corresponsione mensile di durata annuale. Voglio pertanto ringraziare l'Assessore alle politiche sociali, il Presidente della V Commissione e i Commissari tutti per l'attenzione e la disponibilità a recepire questa problematica così importante. Visto il momento di crisi economica che investe anche la nostra regione, questo è un segnale molto forte che l'Amministrazione regionale dà ai problemi della famiglia, perciò abbiamo accolto l'invito a procedere come è scritto nella risoluzione, con un approccio di sistema che preveda la predisposizione entro un anno di un disegno di legge sull'assistenza economica, all'interno del quale siano previsti specifici interventi di supporto ai nuclei familiari nei confronti dei quali non vengono versati gli alimenti previsti. Riteniamo che l'approvazione di questa risoluzione che fissa dei paletti ben chiari anche nei tempi possa essere un primo passo importante per risolvere spero prima possibile un problema delicato, che coinvolge diverse famiglie con minori della nostra regione. Grazie per l'attenzione.
Président - La parole au Conseiller Crétaz.
Crétaz (UV) - Merci, M. le Président. L'idea di promuovere interventi che prevedano l'anticipazione da parte dell'Ente pubblico degli alimenti in caso di separazione qualora il coniuge tenuto non provveda all'erogazione dell'assegno di mantenimento è stata discussa anche all'interno del Gruppo regionale sulle politiche familiari istituito con deliberazione della Giunta regionale n. 2373 del 31 agosto 2007, facendo riferimento alla legge della Provincia autonoma di Bolzano, legge 3 ottobre 2003 n. 15, è stato attivato un confronto con i funzionari di Bolzano che ha evidenziato: primo, una lievitazione negli anni delle domande e quindi dei costi; secondo, una difficoltà a recuperare le somme anticipate. Pur ritenendo il problema degno di attenzione anche nella nostra regione, il numero di ricorsi al Tribunale di Aosta per mancanza di erogazione di alimenti è stato pari a 189 nel periodo luglio 2004 - giugno 2007; le criticità emerse in altre realtà del territorio nazionale, dove già esistono specifiche normative in materia, evidenziano l'esigenza di procedere secondo un approccio di sistema, tenendo conto degli interventi a tutela dei minori già in atto a livello regionale, anche attraverso le attuali leggi regionali in materia di assistenza economica, nonché di future evoluzioni normative. Secondo tale logica, la risoluzione della V Commissione consiliare fa riferimento all'azione dell'Assessorato della sanità, salute e politiche sociali tesa, in base al programma di legislatura, alla predisposizione di un disegno di legge sull'assistenza economica, che deriverà da una revisione complessiva delle normative regionali vigenti. La risoluzione prevede quindi l'impegno della Giunta regionale e dell'Assessore competente: primo, a monitorare il fenomeno della mancata erogazione dell'assegno di mantenimento a tutela del minore a livello regionale; secondo, a presentare entro un anno il disegno di legge sull'assistenza economica, come già previsto dal programma di legislatura e sul quale gli uffici dell'Assessorato stanno già lavorando, in cui prevedere interventi di supporto ai nuclei familiari in cui sono presenti minori nei confronti dei quali non vengono versati gli alimenti. Grazie.
Président - La parole à la Conseillère Morelli Patrizia.
Morelli (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Le projet de loi proposé à l'attention de la Ve Commission de la part du groupe Parti Démocratique mettait l'accent sur un problème qui porte atteinte aux droits des mineurs et enfants des couples divorcés ou séparés, droits qui consistent dans la perception d'une certaine somme fixée par le tribunal de la part du parent à qui le mineur n'est pas confié. La proposition, tout en étant partagée dans les finalités justes et nobles, soulevait des perplexités de la part de plusieurs Commissaires quant à l'opportunité que l'Administration régionale se substitue tout court à un parent qui pour des raisons différentes et même justifiées ne remplit toutefois pas ses obligations. La prise de connaissance du fait qu'une mesure analogue mise en acte par la Province de Bolzano il y a quelques années présentait de sérieux inconvénients, surtout quant à la possibilité de récupérer l'argent, a porté la discussion vers d'autres types d'actions. La disponibilité de l'Assesseur à insérer dans un projet de loi tendant à harmoniser les normes existantes en matière d'assistance économique, à insérer une norme qui spécifiquement irait à prendre en charge les situations de besoin des enfants à qui la contribution alimentaire n'est pas versée par un des deux parents nous a paru une solution répondant de manière adéquate à ce problème.
Président - La parole au Vice-président Lanièce André.
Lanièce (SA-UdC-VdA) - La risoluzione che impegna il Consiglio regionale a monitorare quanto più possibile il problema della mancata erogazione dell'assegno di mantenimento a tutela del minore è un'iniziativa a nostro avviso altamente meritoria. È del tutto evidente che sussistono situazioni estreme nelle quali l'intervento del giudice regola e verifica che il genitore tenuto a farlo versi i contributi per il mantenimento di un figlio o dei figli impedendo che abusi ed egoismi, oltre a situazioni gravemente conflittuali fra genitori separati, penalizzino il minore, ma a fronte di una crisi che si fa sempre più evidente e più grave, sussistono anche situazioni oggettivamente difficili che impediscono ad un genitore di versare regolarmente gli assegni di mantenimento dovuti. Quando interviene una separazione, la famiglia non soffre solo sul piano morale ed affettivo, ci sono dati nazionali diffusi dalla Caritas che evidenziano come per un genitore separato, costretto a lasciar casa e a versare una cifra come contributo per il mantenimento dei figli, possa passare dalla soglia di un moderato benessere a quella della povertà. Certamente la possibilità di perdere il lavoro o di essere posto in cassa integrazione può aggravare la situazione di un componente della famiglia separata e anche quella di tutta la famiglia nel suo insieme. Continuiamo a sostenere a gran voce la necessità di difendere la famiglia, di sostenerla, di accompagnarla, ben consapevoli del fatto che in presenza di difficoltà e di problemi può anche succedere che l'equilibrio familiare salti e, quando la famiglia "salta", mille equilibri vengono meno. È giusto quindi che le istituzioni si facciano carico di questi problemi, ma nel farlo è indispensabile approfondire il fatto che sugli equilibri familiari pesano moltissimo le situazioni di difficoltà e, per quanto sia evidente che la solidarietà interna al nucleo familiare può favorire il superamento dei problemi, non sempre tutti riescono a trasformare questa consapevolezza in comportamenti consapevoli e coerenti. Bisogna anche tener presente altre situazioni di disagio che possono aggravare i motivi di instabilità e di conflittualità conseguenti alle separazioni. Vi è ad esempio il problema dell'affido dei minori, mentre avanza ovunque la cultura dell'affidamento congiunto, che evita il rischio che il genitore non affidatario si senta escluso dalla responsabilità di contribuire alla crescita del figlio o dei figli e viva come un'ingiustizia, alla quale magari tenta conseguentemente di sfuggire, il fatto di ritrovarsi addosso solo un obbligo di tipo economico. Ci sono le sofferenze dei genitori non affidatari, sofferenze dalle quali scaturiscono e possono scaturire anche episodi di violenza. Mentre quindi ci apprestiamo ad impegnare la Giunta ad ultimare entro un anno, come previsto dal programma di legislatura, la predisposizione di norme di carattere economico giuridico dobbiamo tenere presente che il disagio genera problemi. In diverse località italiane si sta discutendo di cosa sia la PAS, la sindrome di alienazione genitoriale, che colpisce molti genitori non affidatari, spingendoli a non versare gli assegni di mantenimento dovuti, ad evadere anche gli obblighi fissati dal giudice, a trasformare la rabbia personale in patologia e a provocare anche reazioni violente.
Credo che l'occasione sia importante, dobbiamo riequilibrare la situazione a favore dei minori ma, poiché sarà davvero complesso con una norma soltanto riequilibrare davvero tutto, è forse necessario agganciare al provvedimento una rilettura di tutti quegli interventi di sostegno economico, sociale e psicologico con i quali possiamo ancorare serenamente le persone delle famiglie separate alla consapevolezza che gli obblighi nei confronti dei figli costituiscono un continuum anche sul piano affettivo sempre a favore dei figli. Credo che mettendo mano ad un provvedimento importante dovremo essere capaci di produrre una proposta equilibrata ed elastica; le situazioni di disagio intrecciano infatti molto spesso disagi ad altri disagi e ci mettono di fronte al rischio di escludere alcuni soggetti dalla possibilità di accedere a forme di sostegno delle quali avrebbero bisogno, magari solo perché il dispositivo legislativo non ha potuto è saputo includere tutte quelle varianti umane e sociali nelle quali si trovano i minori di famiglie separate. A noi pare, ma questa è una conclusione culturale, che tale tipo di provvedimenti affermi e confermi l'importanza della famiglia. Non fa parte della nostra cultura e delle nostre idee, ma anche una famiglia separata, quando ci sono dei figli, deve imparare e continuare a ragionare come una famiglia, condividendo problemi, difficoltà e responsabilità; in quanto tali, queste situazioni meritano un'attenzione forte e concreta delle istituzioni.
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Lanièce Albert.
Lanièce A. - Grazie, Presidente. Condivido e ribadisco l'impegno della Giunta e mio ad "entrare" in questo problema, per ribadire che sui minori stiamo già portando avanti tutta una serie di leggi e provvedimenti che tutelano il minore. Ricordo la legge n. 17 in particolare a favore di famiglie e minori che si trovino in contingente stato di bisogno e si riferisce in particolare agli aiuti che vengono dati per i minori in collegi, o convitti, o in soggiorni marini, montani, o centri estivi. Ricordo poi la legge n. 19 che conoscete benissimo, una legge che dà degli importanti aiuti per quanto riguarda gli integrativi al minimo vitale, i contributi straordinari che sono contributi che vanno al di fuori del reddito per accedere al contributo al minimo vitale, contributi per prestazioni sanitarie, specifiche per minori, per non addentrarci in tutto quello che si fa per i minori e che è oggetto di provvedimenti giudiziari. Naturalmente ci impegniamo - lo abbiamo detto - entro un anno a predisporre questo disegno di legge quadro, peraltro già previsto, su cui stiamo già ragionando da qualche mese; una legge quadro che vada a riprendere i concetti che sono previsti dalle leggi n. 17 e n. 19, ma che possano potenziare gli aspetti come questo in discussione. È vero che nel momento in cui è stata presentata la proposta di legge sono emerse delle perplessità, ma delle perplessità rispetto alla Provincia autonoma di Bolzano, dove effettivamente le due criticità che sono emerse riguardavano la spesa complessiva. Nel 2004 la spesa per questo tipo di provvedimento era di 279.000 €, siamo passati nel 2007 a quasi 900.000 € e l'aspetto che però bisognerà valutare attentamente nel valutare questo tipo di assegno di mantenimento è proprio la percentuale di recupero, che nel 2005 era del 19% e nel 2007 del 10%. Tenendo conto di tutto ciò che si sta già facendo e sia degli aspetti critici, chiaramente porto avanti questa risoluzione del Consiglio regionale.
Président - La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Non volevo intervenire, non amo il microfono, preferisco un'azione più tranquilla e più confortevole attorno ad un tavolo, dove si può discutere da pari e dove forse le idee di tutti riescono ad essere bagaglio di tutti e non solo di una singola persona, ma voglio fare una piccola precisazione perché sono stato "tirato per i capelli", o mi sono sentito "tirare per i capelli" e per me è proprio difficile! Non metto in dubbio, lo dico ai colleghi Consiglieri, che la Regione si sia occupata da tempo dei minori, che ha cercato in tutti i modi di tutelare e sta cercando di tutelare le famiglie in difficoltà. Abbiamo cercato di fare una piccola proposta perché è un'esigenza sentita, esiste un problema; poi da questa piccola proposta è venuto fuori un problema più generale, abbiamo cercato di guardare con più attenzione la realtà di oggi, una società che è cambiata, forse alcune regole che ci eravamo dati tanto tempo fa e alcuni provvedimenti (l'Assessore ricordava la legge n. 17) non sono più in sintonia con i tempi e con una società che è fortemente cambiata. È scaturita l'esigenza anche da questa piccola occasione di ripensare al nostro modello di welfare rispetto ai minori e alle famiglie. Mi sembra questo un passo avanti, anche con la nostra piccola proposta abbiamo dato un impulso e un'accelerata all'iniziativa dell'Assessorato. Voglio solo precisare che questo problema non rientrava nel programma di legislatura, anche questa è una voce che si è diffusa in questi giorni; siamo andati a verificare, programma alla mano, se c'era questa voce, non c'è, vi sfido ad andarla a vedere e a pronunciarla! Mi sembra che si voglia anche sminuire il lavoro che i Consiglieri con il loro bagaglio culturale, con la loro voglia e la loro passione, vogliono mettere in campo, mi è sembrata una nota stonata. Scusate questo intervento.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (PdL) - Per dichiarazione di voto, visto che il nostro gruppo non è rappresentato in V Commissione. Dico subito che è una risoluzione che noi approviamo, riteniamo opportuno fare un lavoro di approfondimento su questa opportunità; condividiamo con l'Assessore che la Regione sta già facendo molto in termini di sociale e aggiungiamo una riflessione... affinché questo approfondimento abbia tale riflessione come punto di partenza: non è che la Regione si può sostituire ai drammi delle separazioni e delle famiglie perché queste evidentemente hanno altre motivazioni. Collega Rigo, non amerai i microfoni, ma su una questione su cui tutti sono d'accordo sollevare la polemica personale non ha alcun effetto, credo sia assolutamente... anche se detta con grande moderazione, le parole possono avere dei pesi molto devastanti e credo che tu abbia avuto questa capacità: appunto di creare una polemica dove non esisteva. Vi è una risoluzione, siamo tutti d'accordo, faremo un approfondimento. Credo che siamo tutti d'accordo che la Regione non può intervenire laddove le famiglie creano i disastri, ma è vero che in alcune separazioni i figli possono subire dei gravi handicap di tipo economico, perché le separazioni sono, oltre che un dramma umano, familiare, di sentimenti, di amore che si rompe, anche un dramma economico soprattutto per quelle famiglie a basso reddito. Questo è il vero problema, quindi qui ci sarà la necessità di porre dei limiti di accesso a tali eventuali sostegni. Senza la polemica e con veramente la voglia di fare un confronto, credo che si possa approfondire l'opportunità... e verificare la possibilità di sostenere anche tale malessere, che in questa regione, più che in altre regioni, è un dato devastante.
Président - Je soumets au vote la résolution:
Conseillers présents et votants: 34
Pour: 34
Le Conseil approuve à l'unanimité.