Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 290 del 10 novembre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 290/67 - Legge regionale concernente approvazione del bilancio di previsione della Regione Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1968.

Montesano (P.S.D.I.) - Si continua l'esame del progetto di bilancio, iniziando a pag. 112, Assessorato Turismo, Antichità e Belle Arti.

TITOLO I - Spese correnti - Sessione 2^ - Istruzione e cultura - categoria 2^ - personale - Totale 67.200.000.

Germano (P.C.I.) - Io chiederei, non per il bilancio al turismo, ma che si prendesse atto che se facessimo l'ostruzionismo questa discussione non continua.

Quindi sono false certe affermazioni di certi giornali. Questa riunione comincia e va avanti perché ci siamo noi.

Savioz (P.C.I.) - Io non so se l'Assessore non relaziona sul suo bilancio! Non intendi relazionare? No? Come, come volete? Mi sembra, perché qui c'è un capovolgimento non indifferente, che se non dici qualcosa può darsi poi che ti diciamo delle cose poco simpatiche.

Balestri (P.S.I.) - L'impostazione del bilancio dell'Assessorato al turismo, antichità e belle arti ha subito alcune modifiche dirette ad ottenere una classificazione più analitica delle varie spese ed una maggiore rispondenza tra le rubriche degli articoli e le spese effettive. In particolare si è cercato di porre la massima attenzione nel distinguere gli interventi correnti da quelli in conto capitale e nel separare voci che prima confluivano in uno stesso articolo, come ad esempio: attrezzature turistiche, attrezzature sportive, restauri archeologici, restauri monumentali. Quindi capite che questo ci permetterà, alla fine di ogni anno, una classificazione maggiore, quindi una statistica più esatta ed una maggiore rispondenza. Quindi direi, se me lo permettete di dirlo, che è un bilancio antipolitico perché è un bilancio che dal punto di vista amministrativo dovrebbe dare una rispondenza maggiore.

Savioz (P.C.I.) - Io non condivido molto quanto affermato dall'Assessore Balestri sulla nuova impostazione data al bilancio del turismo. Dal punto di vista funzionale, cioè chiarisco, per i funzionari può darsi che questa impostazione sia meglio perché più chiara, più comoda, ecc., ma per l'amministratore, per l'uomo politico, è molto più difficile eh, rimanga chiaro questo. Comunque io non avrei modificato niente, io Assessore, ad ogni modo... Ora però, c'è questo che, tenuto conto di come è impostato e di come era impostato, non è facile fare dei confronti per sapersi regolare bene. Io ho l'impressione che ci sia qualche difficoltà, difficoltà nel senso che gli articoli non corrispondono più e sono stati modificati anche nella forma, non solo, ma anche nella sostanza. Per esempio, sul bilancio del 66/67 c'era il 481 "Spese e contributi per costruzione e restauro, sistemazione ecc., del culto, chiese, torri, ecc." - Qui fa parte di quella famosa voce di cui si parlava di fare un passaggio dalle Finanze al Turismo?... (voce) ...Allora verrà riportato. Prima cosa, poi, io ti pregherei di prendere nota eh, perché ci son diverse domande da fare, per non star lì a fare e rifare...

Montesano (P.S.D.I.) - Soltanto, Consigliere Savioz, è bene intendersi se i Consiglieri ritengono più comodo, diciamo così, dare un'occhiata a tutto il bilancio del Turismo, oppure passare sezione per sezione. Io credo che come si è fatto per altri Assessorati, i Consiglieri avrebbero più comodo fare le osservazioni, tutte le osservazioni per Assessorato e poi noi diamo lettura, vero, se c'è qualcuno che vuole intervenire. Lei come intende fare?

Savioz (P.C.I.) - Ah, per me, guardi...Io, quand'ero Assessore preferivo che tutti quanti sciorinassero giù tutto quello che avevano da dire poi io rispondevo... (Montesano: ...va ben, lei faccia come crede, poi...) ...No, io non faccio come credo, faccio come volete voi. Se volete che vediamo articolo per articolo, vediamo pure articolo per articolo.

Montesano (P.S.D.I.) - No, no, non c'è una regola tassativa.

Io, per conto mio, come Presidente preferisco che gli interventi si riferiscano un pochino a tutti gli articoli, non come regola tassativa. Poi ognuno può riprendere la parola quando crede. Ma è bene fare l'intervento così, il più completo possibile, in modo da... e l'Assessore semmai si segna i punti. La massima libertà, quello che vogliamo fare.

Savioz (P.C.I.) - Sì, sì, io faccio tutte le mie osservazioni, poi l'Assessore risponderà, così almeno c'è un nesso a tutta la faccenda, perché se no... Quindi io comincerei con il 485 alla pagina 112 dove per gli stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto al servizio antichità, monumenti e belle arti ci sono 15 milioni in meno. Ora mi sembra che 15 milioni siano un po' tanti. Avete diminuito il personale delle antichità e belle arti o avete modificato le voci? Insomma perché c'è questa diminuzione? Poi vorrei dire qualcosa sul 491 "Spese per opere di sistemazione e manutenzione di monumenti, castelli e di edifici di interesse artistico e storico". Ci sono 10 milioni: ne mancano 60. E qui mi permetto di tenere presente che due anni fa era stato impostato il progetto, o meglio lo studio per risolvere una volta per sempre la famosa situazione di quell'altrettanto famoso castello di Morgex che è in parte abitato, in parte disabitato, in parte adibito a depositi e un'altra parte con delle serie screpolature, con delle serie cose da farsi per mantenerlo in piedi. Non si è fatto più niente. Io so che ho chiesto una volta alla Sovrintendenza, la quale con abbastanza riluttanza mi ha risposto però che nulla era stato fatto. Io vorrei chiedere all'assessore se non ritiene di riprendere in mano questa faccenda e di arrivare definitivamente alla sistemazione di questo castello di Morgex che, tra parentesi, è un castello abitabile, quindi utilizzabile a tutti gli effetti. Si potrebbe renderlo efficiente anche per la sua manutenzione? Quindi nel totale della categoria IV abbiamo 50 milioni in meno, 75 milioni in meno nel totale della sezione 2a. Io vorrei poi che mi si dicesse perché. Poi, al 502 "Spese per iniziative turistiche e sportive" ci sono in meno 40 milioni: penso che qui ci sia un qualche cosa di voci diverse, però anche qui vorrei proprio avere un chiarimento. 503 "Spese per acquisto libri, abbonamenti a periodici, riviste e giornali". L'anno scorso, discutendo su questo argomento, mi ero permesso di tenere presente come sarebbe stato utile mandare alla soluzione quel libro che sarebbe stato un po' il compendio di quelli già fatti su Aosta-St.Vincent-Cogne. L'Assessore aveva dato assicurazioni in merito, però la pubblicazione non è uscita. Vorrei sapere i motivi che hanno impedito di uscire questa pubblicazione turistica.

Poi, per le spese di gestione e manutenzione del campo di aviazione regionale, ci sono 4 milioni in più. Siccome avevamo già tenuto abbastanza forte il 504, a me sembrava che 22 milioni all'anno a cui l'avevamo portato, dai 5 o 6 che erano, erano già tanti, ma vedo sono ancora aumentati. Desidererei sapere qualcosa. Poi il 505: a che cosa si riferisce questo aumento da 4 milioni e mezzo a trenta milioni? La manutenzione delle aeree verdi e dei giardini dei ragazzi. Che cosa intendete mettere lì dentro, un reggimento di fanteria? Non so io. Le aree verdi non sono aumentate per decuplicare addirittura le spese per questa manutenzione qui.

Il 508 "Contributi a enti, aziende e comitati turistici per la pubblicità e la propaganda turistica", ci sono rimasti i 25 milioni di una volta.

L'anno scorso abbiamo fatto una lunga disquisizione e una lunga discussione in merito a questa faccenda qui e siamo stati tutti d'accordo che è inutile tenere in piedi dei Comitati turistici nei vari Comuni della Valle d'Aosta se a questi non gli viene dato una certa possibilità di sviluppare e di fare qualcosa. Tanto più che questo qualcosa che fanno questi Comitati turistici, molte volte sono cose molto importanti seppur con modica spesa.

Anche qui Balestri si era impegnato a rivedere questo problema e io me lo vedo tale e quale come l'anno scorso. Mi sembra che non sia molto giusto.

509 "Contributi a enti e privati per iniziative di interesse turistico". Io vorrei sapere qualcosa in merito a quel famoso Consorzio di La Salle il cui studio era stato fatto dai Geom. Benzo e Therisod, non so a che punto siano queste cose perché non ne ho più saputo niente. Vorrei sapere qualcosa: se l'Assessorato al turismo ha continuato a mandare avanti questa pratica, se si è raggiunto con i contadini, se c'è una speranza di vedere finalmente un qualche cosa di pilota nella nostra Valle che darebbe il "la" al problema dei contadini che rimangono contadini e che possono avere dei benefici nell'ambito del campo turistico. Aggiungerò che abbiamo speso diversi milioni per questo studio e quindi sarebbe un peccato cha andasse a finire così malamente.

Il 510: ci sono 4 milioni in meno. Anche qui vorrei sapere perché.

514 - "Contributi e spese di istruzione alberghiera a favore di giovani valdostani". Mi sono fatto un appunto "corsi di lingua". Ho avuto occasione, quest'estate, di fare un giro per la riviera adriatica e ho visitato, in quella occasione, alcuni comitati turistici, alcune aziende di soggiorno. Fra le altre cose mi è rimasto molto impresso questo: hanno istituito dei corsi di lingua inglese, tedesca, francese, con degli ottimi risultati. Questi sono stati fatti appositamente per il personale alberghiero e sono andato in diversi posti, alberghi e pensioni e constatato che effettivamente c'è una buona conoscenza della lingua tedesca soprattutto perché lì è molto battuto dai tedeschi e questo ho trovato che era una cosa interessantissima. Quindi bisognerebbe che l'Assessorato prendesse qualche contatto con queste Aziende e sapere come hanno impostato perché a Rimini, per esempio mi è stato detto che il corso gli è venuto a costare 2 milioni di lire per cento e più elementi che l'hanno frequentato. C'è da premettere che questi corsi di lingua estera non sono corsi di studio, sono corsi che insegnano a capire, non so, il 60 per cento della lingua. Però quando un tedesco si mette al tavolo questi sono in grado di rispondere nella sua lingua, un inglese lo stesso, un francese lo stesso. Ora, nella nostra Valle, purtroppo, da questo lato, siamo molto indietro, anzi direi che siamo terribilmente indietro perché all'infuori del francese, il nostro personale alberghiero non conosce lingue, salvo casi sporadici. E qui, oramai siamo in un campo di carattere internazionale e sarebbe utile che l'Assessorato al turismo vedesse di risolvere questo problema.

Il Titolo II...

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Savioz, io vedrei che la discussione si limitasse al Titolo I°, adesso. Poi semmai affrontiamo il Titolo II°.

Savioz (P.C.I.) - Va bene. Allora chiudo il titolo I° dicendo che nel Titolo I° abbiamo 211 milioni in meno dell'anno scorso. Quindi io desidererei proprio avere un chiarimento chiaro, anche con parole povere, ma molto chiaro.

Caveri (U.V.) - Vorrei limitarmi a ricordare al Dr. Balestri una iniziativa che era stata assunta dalla Sovrintendenza antichità e belle arti in seguito a decisione della Giunta di cui il Dr. Balestri faceva parte allora. L'iniziativa è questa ed è stato un vincolo della Sovrintendenza antichità e belle arti sulle case e sui terreni dei benefici del Can. Perruchon e del Can. Brunod di cui abbiamo parlato ieri. Quindi credo di poterne parlare ancora oggi in sede di Assessorato al turismo e voglio sperare che di questo fatto, di questo vincolo, che è stato debitamente pubblicato e contro il quale i titolari di quei benefici non hanno presentato opposizione vorrà tenerne conto il Dr. Balestri e con lui gli altri membri della Giunta anche in sede di quelle tali trattative perché, evidentemente, non potranno i titolari di questi benefici ecclesiastici chiedere la luna quando terreni e case e fabbricati sono soggetti a vincolo della Sovrintendenza antichità e belle arti, vincolo ormai definitivo per mancata opposizione degli interessati.

Marcoz (U.V.) - Io non mi riferisco in modo particolare ai capitoli, vorrei soltanto richiamare l'attenzione dell'Assessore su un problema. Prenderei lo spunto da un'intervista che ho visto che l'Assessore ha concesso e nella quale ha detto che la Valle d'Aosta è ancora tutta da scoprire, salvo le principali stazioni e questo è effettivamente vero. Io qui vorrei richiamarmi ad una situazione che è sempre esistita e che esiste tutt'oggi per i centri minori e cioè la mancanza di un interesse locale che una volta si notava da parte delle pro loco, per i luoghi di villeggiatura. Ne avevo parlato io, ai tempi addietro anche con l'Assessore Savioz, allora Assessore, e giustamente l'Assessore diceva: effettivamente queste pro loco dovrebbero avere cura di costituirsi per poter chiedere quel minimo di fondi che sono poi quelli che servono per mettere le quattro panche nelle passeggiate, nella pineta, curare un po' più la polizia dei paesi. Però dobbiamo notare che c'è un assenteismo da parte di questa gente. Quindi se l'Assessore e l'Assessorato, non l'Assessore in persona, ma attraverso i suoi tanti impiegati, potesse prendere in mano questo problema nel senso di creare un po' questo spirito, diciamo di invogliarli a costituire le pro loco. Perché si è tutto bello che si veda qui che si spende 180 milioni per la propaganda turistica, 130 milioni per lo studio, elaborazione di piani regolatori i quali verranno fatti e funzioneranno tra 10, 20, 30 anni, ma se non siamo in grado di spendere quelle poche decine di milioni per curare quelle cose elementari quali sono, non so, una passeggiata che sia percorribile, non troppo ricoperta di sassi: qualche panca nella pineta e un po' più di pulizia e di igiene; effettivamente facciamo ridere con degli stanziamenti di centinaia e centinaia di milioni di cui vedremo i frutti tra 15 anni, ma oggi come oggi ... Quindi, per venire al sodo io direi, forse forse l'Assessorato dovrebbe prendersi un po' la situazione in mano, nel senso di invogliare a costituire queste pro loco, anche perché sono le più idonee queste pro loco a segnalare i bisogni del posto. Che cosa avviene praticamente? Che molti albergatori, oggi, hanno affittato i loro alberghi, non hanno più l'interesse diretto. Il locatario è uno che deve già pensare ai fatti suoi, pagare la locazione, ecc... É un problema che effettivamente dovrebbe essere visto di buon occhio dagli albergatori stessi perché sono i primi a esserne i beneficiari; senonché gli albergatori non se ne curano, la gente che affitta gli alloggi non se ne cura: io parlo, per fare un esempio, del mio paese dove una volta funzionava la pro loco, oggi non c'è più nessuno che se ne occupa e tutt'al più c'è il parroco che, magari, dà qualche consiglio così. Ma dico, bisognerebbe effettivamente creare questo piccolo organismo il quale viene e può chiedere dei fondi, almeno mi diceva già ai suoi tempi l'Assessore Savioz, quindi è un problema che io penso con pochissima spesa darebbe però un ottimo risultato nel senso di rendere un po' "coquin", come diciamo noi, questi nostri paesini di montagna, nel senso di renderli, è vero, accoglienti, nel senso che almeno offrano igiene, pulizia, possibilità di passeggiate, possibilità di stazionamenti, ecc. Ecco, era una raccomandazione più che altro. Ma penso che effettivamente con poca spesa si otterrebbe molto in questo campo. Con poca spesa in confronto alle centinaia di milioni che si spendono per altre iniziative di cui vedremo i frutti soltanto negli anni lontani.

Caveri (U.V.) - Effectivement il y a des arguments qui semblent modestes, mais qu'ils ont leur grande importance et alors je parlerai d'un argument qu'il n'est pas très parfumé, c'est la question des ordures ou de balayure comme nous les préférons les appeler. En Vallée d'Aoste, en été, pendant que les touristes tournent la Vallée d'Aoste, visitent la Vallée d'Aoste, on voit des spectacles épouvantables parce que, en général, les Administrations communales ne se préoccupaient pas de ce problème. Je cite, tout particulièrement, l'exemple de la Commune de Charvensod et de la Commune de Gressan. Dans le passé j'ai convoqué plusieurs fois les Syndics de Charvensod et de Gressan qui, aujourd'hui ont une importance touristique remarquable. Ces Communes ne font le plus grand zéro en matière d'ordure, de balayure. Et alors vous allez à Peroulaz, par exemple, les maisons de Péroulaz sont entourées par des mètres d'ordure qui s'amoncelle pendant l'été avec des conséquences odoriférantes particulières. Parlons pas de la Commune de Gressan, pire encore. Le nom de la route pour aller à Pila, il y a un grand écriteau où il y a écrit "deposito delle immondizie" et il y a tant de gens qui jette leurs ordures dessous la route où passent de centaines des milliers d'automobiles avec des puanteurs terribles; de temps en temps il y a quelqu'un qui arrive envoyé par la Commune qui donne le feu à ces ordures en soulevant et en dégageant des gaz épouvantables. Il y a aucun service, rien de tout. Par exemple il y a les maisons, les villages de la Grande et Petite Cerise qu'aujourd'hui sont très habités, il y a des maisons Olivetti, il y a des maisons privées et il n'y a aucun service pour nettoyer et pour importer les ordures, et alors au-devant de la Petite Cerise qu'est-ce qu'il y a? Dans un endroit très joli, dans un bois on jette toutes les ordures. J'ai cite l'exemple de ces deux Communes, mais je pourrais citer les 74 Communes de la Vallée d'Aoste. Pendant l'été nous avons un exemple et un spectacle qui n'est certainement pas un exemple et un spectacle de civilisation.

Barone (P.C.I.) - Io volevo chiedere due brevi spiegazioni sui capitoli 509 e 510. Vedo che ci sono "contributi a privati per iniziative di interesse turistico" e non so a che cosa si riferiscono. Non so se ad esempio uno ha intenzione di fare una pubblicazione, non so, una monografia sulla Valle d'Ayas ad esempio, per divulgare gli aspetti turistici di questa valle, l'Assessorato interviene, gli dà una sovvenzione? Non so che cosa siano i contributi a privati, così al 510 faccio la stessa domanda: "contributi a privati per attività sportive". Io capisco che si diano dei contributi alle società di atletica, di football; ma un privato, per esempio, se per conto suo intende allenarsi, ad esempio, per le olimpiadi del Messico, un altro anno, l'Assessorato del Turismo viene incontro con un sussidio o questi non si riferiscono alle gare di scopa, di belote. Questi sussidi a chi vanno? Perché bisognerebbe riferirsi, non so, ad una società, ad una pro loco, a qualche cosa, ma dare dei sussidi ad un privato mi sembra una cosa inopportuna. Però attendo chiarimenti, può darsi che io abbia interpretato male.

Caveri (U.V.) - Je demande à l'Assesseur Balestri de vouloir bien faire, de vouloir bien dépenser des mots sur le programme archéologique qu'il entend développer pendant l'année 1968, parce que nous avons entendu un très très mot sur l'argument. Qu'est-ce que voulez-vous faire à Aoste? Qu'est-ce que voulez-vous faire dans la Vallée d'Aoste... on ne fait rien.

Manganoni (P.C.I.) - Capitolo 501 c'è scritto "Propaganda turistica e azioni promozionali". Io pregherei l'Assessore di prendere nota di queste domande per evitare che io debba poi ripeterla una seconda, una terza volta. 501: cosa significa "azione promozionale"? (voce) ...Va ben, tu sei un cannone in quel campo, ma io non sono un cannone in quel campo. Poi, qui dice "propaganda turistica", sono 180 milioni più il 508, sempre "propaganda turistica" che sono 25 milioni e arriviamo a 200 e rotti milioni per la propaganda turistica. Però, quando noi scriviamo su tutti i giornali del mondo "venite a visitare la Valle d'Aosta" e poi quando si presenta, nel caso che ha citato l'On.le Caveri, un francese negli uffici della Valle d'Aosta e lo trattiamo come viene trattato, come ha citato Caveri, questi milioni, l'effetto di questi milioni non serve a niente, perché quando quel signore se ne ritorna al suo paese e dice quello che succede in Valle d'Aosta, quella è la peggiore propaganda, cioè quella è la propaganda che, purtroppo, in questo caso corrisponderebbe al vero e annulla completamente l'effetto dei milioni che spendiamo noi per fare l'altra propaganda sui giornali. Quindi non è sufficiente spendere centinaia di milioni per scrivere su tutte le strade, su tutti i giornali "visitate la Valle d'Aosta", non è sufficiente perché la migliore pubblicità trattando bene il turista quando è in Valle. Invece qui, ed io non vorrei ripetere quanto ho già avuto occasione di ripetere altre volte sul come, non dico tutti i valdostani, ma sul come certe persone in Valla d'Aosta trattano il turista. Quindi io penso che bisognerebbe svolgere un'azione presso questi signori che trattano male il turista e quando Caveri ha segnalato quel fatto che da parte degli Assessori abbiamo sentito dire "a noi questo non ci interessa", ma vedete questo è sbagliato. A mio parere avrebbero dovuto dire "benissimo, noi ringraziamo il Consigliere che ci ha fatto queste segnalazioni e promettiamo di interessarci, di fare il possibile affinché non abbiano più a verificarsi fatti del genere". Così si fa la pubblicità. La migliore pubblicità la si fa qui, non sfruttando il turista, trattandolo bene.

Secondo: 504, poi ce n'è un altro che è il 530, che tratta sempre "spese per campo di aviazione", sono 37 milioni.

Montesano (P.S.D.I.) - Oh Consigliere Manganoni la pregherei di limitarsi al Titolo I° per dare la possibilità all'Assessore di rispondere un po' ordinatamente.

Manganoni (P.C.I.) - È vero, mi limito al Titolo I°, ma siccome questi due sono connessi, allora chiedo il 530 che è poi sempre lo stesso. Qui, per me, guardate che 37 milioni di manutenzione e gestione del campo di aviazione dove vanno quattro figli di papà a divertirsi, è forte eh!

Cusumano (P.L.I.) - Dunque io vorrei rispondere su due argomenti: il primo vorrei riallacciarmi a quanto detto il Consigliere Caveri circa la pulizia da mantenere in tutte le località della Valle. Effettivamente bisognerebbe che fosse intensificata di molto la propaganda nelle scuole e anche al di fuori delle scuole perché, purtroppo, si vede che il livello educativo di molti ragazzi è ancora molto basso, in quanto che solo pochi giorni fa, proprio in vicinanza dell'arco di Augusto, vicino ad un giornalaio, alcuni ragazzini han comprato delle figurine e hanno trasformato tutta una zona in una specie di strade, di pezzi di carta. Bisognerebbe, appunto, che, sia i maestri, sia i vigili invitassero a servirsi degli appositi cestelli.

E poi veniamo al fatto del francese: dunque, siccome io sono Consigliere dell'ACI, ho voluto interessarmi a fondo di questo fatto che mi ha meravigliato molto. Dalle indagini fatte, mi risulta quanto segue: dunque, il caso è accaduto nel mese di agosto, esattamente alle 5,30 diciamo nei locali dell'ACI. Si è presentato questo francese quando i locali erano già chiusi da mezz'ora. Ha suonato il campanello, è venuta ad aprire la signora Pieropan, posso dire anche questo, la quale ha detto che i locali erano chiusi. Ad ogni modo, lui con uno spintone e con modi molto poco urbani è entrato nei locali e ha cominciato a inveire, a dire di tutti i colori. Comunque gli hanno fatto dire: "guardi, noi non possiamo assolutamente darle i buoni perché la cassa è chiusa" - era già più di mezz'ora che l'ufficio era chiuso - "perciò non lo possiamo assolutamente contentare". È venuto il direttore e gli ha ripetuto nella maniera più urbana possibile queste cose, non solo ma gli ha detto: "guardi, se lei vuole questi buoni ha solamente d'andare alla nostra delegazione che si trova in Corso Battaglione, lì esattamente vicino alla FIAT dove potrà tranquillamente avere i buoni; se poi ancora non le fosse comodo quella c'è ancora la delegazione di Courmayeur che lo metterebbe nelle stesse condizioni". Comunque lui è andato via dicendo che lui è un poliziotto francese, che quando lui avrebbe passato il confine avrebbe detto ai suoi compagni, avrebbe avvisato che se fossero entrate in Francia queste due signorine, esattamente la signorina Rossi e la signorina Pieropan ed eventualmente il direttore avrebbero passato guai. Questi sono i fatti che ci risultano. Comunque, se pensate che non fossero veri, noi siamo pronti a sottoporre il caso alla Magistratura purché questo signore dica nome e cognome, noi siamo disposti ad andare davanti al Magistrato per mettere in chiaro una cosa che suona di denigrazione ad un Ente che sempre fatto il possibile per trattare al meglio che si poteva i turisti. Non solo, ma abbiamo aperto una delegazione a Ponte San Martino... (Caveri: ...complimenti, almeno pronunci esatto i nomi dei Comuni della Valle...) ...a Pont-Saint-Martin, a Courmayeur. Non ci sono ancora state delle lagnanze. Comunque, se qualcuno deve fare delle lagnanze non ha altro che rivolgersi al Consiglio, a fare un esposto al Presidente dell'ACI, noi prenderemo i provvedimenti. Per adesso il personale non ha dato ancora motivo di questi rilievi e con la pesantezza con cui sono stati fatti qui.

Caveri (U.V.) - Non so che Magistrato, forse il Magistrato delle acque, non so... (ride) ...Alors, vu que toujours le même, je ne sais pas s'il faut appeler "journal", on devrait trouver un autre substantif et pas parler de journal, vu que ce journal a fait une déformation de ces faits en m'attribuant des déclarations que je n'ai pas faites, évidemment il y a quelques précisions à faire, parce que toujours le même journal m'a attribué d'avoir raconté le fait de la langue française dans la manière suivante: quelqu'un est entré dans le bureau, mais pas l'Automobile Club, dans le bureau de la Vallée en demandant quelque chose en rapport à la voiture, aux coupons, je ne sais pas de quoi et un employé de la Vallée, a dit à ce français qui évidemment parlait en langue française, mais si avait été un valdôtain c'était la même chose, parce que un valdôtain avait le droit, si voulait, de parler en langue française, et bien à ce français cet employé de l'Administration régionale a dit "siamo in Italia, parli in italiano". Cela arrivait au temps du fascisme. Heureusement le temps du fascisme est passé et alors nous prétendons que si un français ou un valdôtain veulent bien parler en langue française dans les bureaux de l'Administration régionale, c'était sûr qu'il est un imbécile qui répond "siamo in Italia e quindi lei parli in italiano". De tant plus, en disant cela à un citoyen français c'est vraiment idiot et c'est contre toutes les règles pour le moins de l'éducation, premier fait. Alors cette plume vendue, qui prend peut-être, je ne sais pas de qui, les renseignements, serait prié de rectifier. Evidemment il ne rectifiera pas parce que c'était un individu qui manque d'une quelconque correction comme journaliste. Nous l'avons dit et répété plusieurs fois, il ne sert à rien. Quant à ce que dit Monsieur Cusumano, qui dit encore "Ponte San Martino", naturellement, parce que c'est un nationaliste italien. Je... pendant le fascisme, en tout cas laissons perdre, mais quant au fait de cet avocat savoyard, qu'il n'était pas un politicien, c'était un avocat, qui est venu à Aoste, au bureau de l'Automobile Club, les faits sont bien différents. Il est entré dans les bureaux de l'Automobile Club quand ces bureaux étaient encore ouverts et cette demoiselle a servi une autre personne qui était là présente et quand ce monsieur, qui était déjà entré dans le bureau a dit excusez-moi je dois renouveler ceci, je dois renouveler cela, cette employée a répondu, a regardé la montre et a dit "c'est fermé". Voyez-vous que les faits sont bien différents. En tout cas, regardez, je ne la fais pas plus longue, je prierai ce confrère, puisqu'il s'agit d'un confrère parce qu'il est un avocat de la Savoie et c'est une personne très distinguée, très bien élevée qui ne fait pas certainement pas des menaces contre les employées ou le directeur de l'Automobile Club. Je prierai cet avocat de la Savoie de me faire une lettre et je la transmettrai à l'Assesseur au Tourisme et, s'il est nécessaire au Président de la Junte afin que la vérité des faits soit établie une fois pour toutes, parce que, malheureusement, en Vallée d'Aoste nous avons pas mal encore des résidus des fascistes pour lesquels la présence d'un français est presque une offense et il y a un but et un sadisme particulier de traiter mal ces touristes de cette nation. Alors j'écrirai à ce confrère de vouloir bien m'écrire une lettre me précisant les faits et j'enverrai une photocopie à l'Assesseur au Tourisme et une autre au Président de la Junte et puis nous verrons comment les faits se sont dévolus.

Germano (P.C.I.) - È una semplice osservazione. Forse il Consigliere liberale Cusumano ne approfitta della mancata presenza dei Campagnards, si vuole sostituire nella maggioranza all'Assessore al turismo nelle risposte: non lo so perché ci dà lui le spiegazioni. Io pregherei l'Assessore al turismo che ci dia le risposte in modo che possiamo andare avanti nella discussione.

Benzo (D.C.) - Chiedo la parola solo per il fatto che l'Avvocato Caveri per la seconda volta tira fuori la questione di un fatto a lui solo conosciuto in quanto non è conosciuto negli uffici dell'Assessorato, successo agli uffici distribuzione buoni benzina in anni passati. Io respingo, per quanto è di mia conoscenza in questi anni, che siano avvenuti dei fatti di tale genere perché sono troppi conosciuti la serietà e la cortesia con cui i funzionari addetti a quel servizio esplicano i loro compiti. Pertanto, siccome è la seconda volta, la prego Avvocato Caveri, di non continuamente insinuare, per quelli che sono i nostri funzionari, delle cose che innanzitutto non so ancora se veramente sono avvenute perché sono solo a sua conoscenza.

Caveri (U.V.) - Je dois conclure que Monsieur Benzo n'a rien compris de ce que j'ai dit. J'ai dit que ces faits se sont passés quand nous étions nous à l'Administration régionale. Voilà. Et alors ces faits se sont passés effectivement comme j'ai dit et l'employée a été rappelée à l'ordre. Alors je sais pourquoi il s'est constitué en défenseur des employés de ce bureau, je ne savais même pas si cette employée est encore là à l'administration, à ce bureau, peut-être qu'elle n'est même plus là, il n'est même plus là cette employée, heureusement qu'elle n'est plus là.

Casetta (P.C.I.) - Molte delle domande che io volevo porre sono già state poste dal Consigliere Savioz. Aggiungerei solo questa: nel bilancio dello scorso anno, al capitolo 505 era prevista una spesa di 4 milioni e mezzo, con due milioni in aumento sul bilancio dell'anno prima per la spesa per la gestione, manutenzione di aree verdi del giardino per ragazzi di Aosta che quest'anno è scomparsa.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora l'Assessore Balestri è pregato di rispondere.

Balestri (P.S.I.) - Consigliere Savioz, 485, perché 15 milioni in meno? È il rispondente degli attuali stipendi delle antichità e belle arti. Non è che ci siano in meno, forse le unità sono le stesse. Molto probabilmente vedrai degli stipendi trasportati in altri capitoli, che è il compenso, la differenza che c'era tra quelle degli anni scorsi, li vedremo poi in altri capitoli. 491: lavori di ordinaria manutenzione ai monumenti il cui importo è stato determinato in base all'attività svolta nel corso del corrente anno. Non è che siano in meno 60 milioni: sono solo divisi fra i vari capitoli, ma vedrete che la cifra è la stessa dello scorso anno.

Savioz (P.C.I.) - Non c'è un altro capitolo che abbia una voce di questo genere qui.

Balestri (P.S.I.) - Tutti quelli in conto capitale li vedremo dopo. Capitolo 502: perché sono in meno. A questo capitolo saranno imputate le spese relative a manifestazioni di carattere turistico e sportivo organizzate direttamente dalla Regione: concerti, spettacoli, manifestazioni folcloristiche, manifestazioni sportive di interesse regionale. Confluiranno anche qui le spese minori per lavori di piccola manutenzione di attrezzature turistiche e sportive effettuate direttamente dalla Regione. Capitolo 503: spese per acquisto libri, abbonamenti periodici e riviste. Si è trattato, purtroppo, di questa soluzione e a questi libri sono stati interessati anche gli interessati: Willien o che, per vedere di farli. Purtroppo non siamo ancora arrivati a niente perché hanno molte perplessità loro stessi di rifare la ristampa, anzi hanno avuto certe pressioni da noi perché si rimettano al lavoro e si possano rifare, perché veramente siamo sprovvisti di questi libri... (Savioz: ...ma qui hai un milione di lire, con un milione di lire non fai niente!) ...Lo so Savioz, purtroppo c'è un discorso generale da fare, anche se per una maggiore attività l'Assessorato avrebbe visto la necessità di un aumento di fondi per certi capitoli. Purtroppo negli interessi di un bilancio generale sui fondi questa possibilità non mi è stata concessa.

Se vedremo questa possibilità cercheremo di stornarli da altri capitoli.

Capitolo 504: l'aumento della cifra è motivato dal continuo aumento delle attività aereo-portuali connesse anche alla prevista entrata in funzione di collegamenti aerei regolari.

Savioz (P.C.I.) - Quale esito hanno dato le prove fatte a suo tempo con quel velivolo bimotore da Genova?

Balestri (P.S.I.) - Dunque, hanno dato delle prove positive perché, come voi sapete, già da un anno si sta trattando per fare queste linee. Ci hanno chiesto delle forti cifre che ci hanno lasciato perplessi e abbiamo lasciato decantare le cose. Ad un certo momento abbiamo avuto ancora dei contatti con l'Aeralpi. Coi nuovi bimotori che sono entrati in funzione da un anno a questa parte, quindi sono apparecchi di una grande sicurezza che danno delle garanzie e, praticamente, vi posso annunciare che presto entreranno in funzione delle linee. La prima sarà Roma-Milano, Milano-Aosta. La seconda linea, per ora, sarà Genova-Aosta.

Il contributo che è stato richiesto all'Amministrazione regionale si è ridotto veramente ad una cosa sopportabile di 6 milioni e mezzo circa che ci verrà dato in più come biglietti. Quindi noi ne potremo fare una certa... naturalmente questi biglietti saranno dati a determinate condizioni, cioè per le volte che vi saranno disponibilità sugli aerei, quando li avranno pieni noi non potremo usufruire di questi biglietti. Quindi ci studieremo la forma, come fare: attraverso gli alberghi, ecc. di farne una propaganda turistica di questi biglietti. Quindi la previsione dell'aumento di queste spese è proprio in connessione con l'entrata in vigore di questo. C'è anche, in più, che anche l'altra società, l'Alitalia è venuta a fare delle ispezioni e ha interesse a fare delle linee. Sapete già che ha già moltissime linee di collegamento in Italia, anche con Torino ora. Arriva il servizio fino a Torino. Quindi stanno studiando per la questione degli aerofari, di tutte le possibilità, ecc. e lì hanno apparecchi più grossi che arrivano su un volume di 45 passeggeri.

Quindi ora stanno studiando tecnicamente la cosa, poi vedremo come andranno a finire queste trattative, perché di trattative non se n'è ancora parlato. Ora siamo solo alla ricognizione di dati tecnici per vedere le possibilità, però questi pochi milioni in più che abbiamo aggiunto sono in previsione di quelle piccole attrezzature che andranno fatte proprio per questi voli qui.

Posso anticipare già anche sull'altro capitolo. Il 530 è il solito capitolo che abbiamo fatto tutti gli anni per il cambiamento normale degli apparecchi se ce ne sarà bisogno. Non so, noi l'abbiamo messo, come c'è tutti gli anni, l'anno scorso abbiamo approvato un apparecchio; quest'anno non so se ci sarà la richiesta e la necessità. Ma anche si è messo in vista di eventuali eliporti che si vorrebbero fare in montagna per il collegamento fra Aosta e qualche eliporto delle stazioni alpine.

Nel capitolo 505 confluiranno tute le spese relative alla manutenzione delle aree verdi facenti comunque carico alla Regione. Il cospicuo aumento dell'importo è motivato dal fatto che precedentemente dette spese venivano frazionate tra più capitoli, nonché dall'aumento notevole delle aree di cui si occupa l'Assessorato. Durante l'anno è già iniziata la gestione dell'area verde realizzata sul reliquato ANAS in prossimità di St. Pierre e nel corso del 1968 aprirà i battenti il nuovo giardino dei ragazzi, in corso di ultimazione, in via Hôtel des Monnaies. C'è ancora in più che qui sono compresi gli stipendi dei giardinieri che prima erano sull'altro capitolo.

Nel capitolo 508, purtroppo, rientra anche la risposta di quello che potrei dire all'Avvocato Marcoz. Effettivamente è una cosa necessaria perché se ci accorgiamo che andando all'estero o che noi dobbiamo poggiare la propaganda sulle stazioni più note per attirare un certo mercato, ad un certo momento ci auguriamo però che questa clientela quando arriva possa anche da sé stessa conoscere le altre parti della Valle d'Aosta anche meno note, ma che presentano delle bellezze, delle caratteristiche che sono altrettanto interessanti come le stazioni più note. Purtroppo questi posti hanno pochissimi mezzi: i mezzi che gli diamo noi, le possibilità che abbiamo noi e che sono assolutamente insufficienti per una vera propaganda. Li abbiamo già aiutati, in via straordinaria, anche dando qualche cosa di più su dépliant, su tutto, ma effettivamente non sono sufficienti. Quindi rilanciare le aziende autonome di soggiorno e rilanciare le pro loco è una delle cose più essenziali per sviluppare certi paesi. Noi stiamo facendo una battaglia perché sia la Valle d'Aosta, sia l'Alto Adige, sia la Venezia Giulia, come sapete, sono stornati da quei contributi che il Ministero del Turismo dà alle aziende di soggiorno. Quindi abbiamo intrapreso una battaglia comune e speriamo di spuntarla presto perché se veramente dovessero arrivarci quei fondi di ripartizione che il Ministero dà alle altre aziende autonome di soggiorno, ecco che già in parte si risolve perché con quei mezzi potremmo fare qualcosa di più.

Il 509 "Consorzio di La Salle", Savioz, è già pronto; quindi porterò il progetto di legge al prossimo Consiglio, quindi speriamo che questo problema si possa risolvere. Ti dirò di più, che l'abbiamo fatto in senso generale, cioè un anno può andare una parte ma non facciamo esclusivamente la legge per La Salle, quindi si può fare l'esperimento per La Salle, come gli anni dopo, secondo gli stanziamenti, si potrà fare per altre zone che riteniamo opportune. Quindi nel prossimo Consiglio questo progetto sarà già portato.

510, in questo capitolo, dal 508 al 514, non c'è bisogno di particolari commenti trattandosi di contributi ordinari ricorrenti che vengono concessi per lo svolgimento delle attività indicate nelle single rubriche. Si fa rilevare lo sdoppiamento dei capitoli 509 e 510 realizzato a scopo di distinguere nettamente gli interventi per attività sportive dagli interventi di carattere generale. Tutti gli importi sono stati desunti sulla base delle spese degli esercizi precedenti. È stato chiesto se si è fatto qualche cosa. Potrà esservi ancora più preciso l'Assessore Dujany sui corsi di lingua inglese e tedesca. Effettivamente sono stati organizzati dei corsi. Ritengo anch'io che non è mai troppo, cioè che si debba fare ancora di più. Però sia ai maestri di sci, sia alle guide sono stati organizzati dei corsi di inglese e di tedesco. È stato organizzato, su richiesta loro, anche un corso di tedesco nel Comune di Pré St. Didier per tutti gli operatori economici, per tutti gli addetti agli alberghi che volevano apprendere qualche cosa di questa lingua. L'Avvocato Caveri mi ha chiesto sulle iniziative della Sovraintendenza. Io le posso rispondere questo: che la Sovraintendenza ha già contemplato nelle spese di questo bilancio tutte le ricerche archeologiche per la zona del parcheggio della Cattedrale o che trattative poi ci siano state, questo io, onestamente, non glielo saprei dire. Se lei mi chiede se la Sovraintendenza era al corrente di questo io gliele risponderò presto. In questo momento non gliele so rispondere. Avvocato Marcoz gli ho risposto. All'Avvocato Caveri rispondo che purtroppo è una triste realtà quella dei reliquati, di queste zone, di questi terreni che noi vediamo lungo il percorso della Valle, molte zone piene di rifiuti: è un vero sconcio. Le posso dire e glielo posso documentare che io ho scritto in vari posti, ai vari Sindaci, alle varie aziende autonome dove ci sono, a qualche pro loco dove ci sono e come riposta, purtroppo, ci sono promesse vaghe o che, ma di risultati positivi se ne sono visti ben pochi. Io mi sono anche interessato per vedere se noi abbiamo la possibilità di intervenire in altre maniere per questi residui di macchine vecchie che sono uno sconcio durante la strada. Vediamo oggi l'immondezzaio che è lì davanti al cimitero di Quart, è una cosa indecente, come su a Etroubles con tutti quei rifiuti che ci sono: lei ne sa qualcosa Avvocato Marcoz. Lei domandi quante volte ho scritto, quante volte sono intervenuto per vedere di risolvere quei problemi lì. Purtroppo è una questione che dovremo studiare bene. Dovremo insegnarlo fin dalla scuola... (voce) ...Le dirò che è intervenuto, le dirò che ho scritto anche direttamente come Assessore al Turismo al medico comunale in quanto ufficiale sanitario. Glielo farò vedere, eppure, i risultati per ora, purtroppo, sono poco incoraggianti. A Barone, per il 509-510 credo di avere risposto come già a Savioz, cioè si tratta solo di contributi che vengono concessi per lo svolgimento di attività nelle singole rubriche; non è che li diamo a privati, in generale ai privati abbiamo concesso quasi mai niente. Li diamo a enti o attraverso i Comuni, o attraverso le polisportive o attraverso le pro loco dove ci sono. In generale, su certe iniziative, c'è stata un'iniziativa o due in Val d'Ayas dove hanno fatto un campo da tennis dei privati, abbiamo dato dei piccoli contributi in quanto hanno messo a disposizione questi campi da tennis per tutta la popolazione, per tutti gli orari, ecc. ed hanno stabilito delle tariffe già concordate con noi. Sotto questo aspetto abbiamo solo dato due contributi, mi sembra. Però, anche qui, se nelle attrezzature sportive trovassimo delle iniziative private che con dei contributi nostri prendano degli impegni sia sotto il profilo delle tariffe, sia sotto il profilo della genericità dell'impianto, cioè di essere sfruttato da tutta la popolazione sia turistica, sia locale, noi non siamo contrari a dare qualche contributo. Cosa significa, dice Manganoni, azione promozionale. Dirò, Manganoni, che questa cifra è stata un po' compressa, purtroppo, per necessità perché erano due o tre capitoli, ora è solo in un capitolo. Le azioni promozionali, lo sai, son tutte quelle attività, è inutile che te lo spieghi, tu mi fai un risolino, tanto lo sai meglio di me, son tutte quelle azioni con cui si cerca di attirare il turismo in Val d'Aosta, quindi attraverso articoli sui giornali, attraverso dépliant, attraverso promozioni. Vi dirò subito che ci sono delle iniziative, per esempio già in questi mesi qui, in gennaio vengono tre gruppi: uno inglese, uno statunitense e uno canadese di operatori economici, di giornalisti, ecc...

Queste cose le abbiamo potute ottenere solo attraverso degli accordi con l'Alitalia, perché l'Alitalia ci offre tutti i biglietti gratuiti. Quindi noi offriamo solo il soggiorno per due giorni, e, in questa maniera, noi cerchiamo di risparmiare altri reclams sui giornali, perché attraverso tutti questi articoli di questi giornalisti pensiamo di fare già una propaganda abbastanza vasta, tanto più che in certi paesi i giornalisti quando vengono per un determinato scopo scrivono molto.

E tutte quelle azioni che abbiamo fatto, tutte quelle rappresentazioni, quei cocktails che abbiamo fatto sia da una parte che dall'altra, le partecipazioni allo ski winter? Come abbiamo fatto a New York e quello che si sta svolgendo in questi giorni a Montreal; l'altra manifestazione che si sta svolgendo e che mi hanno scritto che sta ottenendo un grande successo a Londra.

È attraverso questo perché, purtroppo, diciamocelo chiaro, sembra, ma appena si va fuori dai confini in determinate zone la Valle d'Aosta non si conosce.

Purtroppo si conosce il Monte Bianco attraverso la parte francese, si conosce il Cervino attraverso la Svizzera, della Valle d'Aosta non si conosce.

E purtroppo vi dirò una cosa: che non si conosce ancora in certi paesi il traforo del Monte Bianco. Quindi molti anche in questi paesi su nel nord non hanno ancora avuto la percezione che attraverso il Monte Bianco c'è la strada che porta più direttamente all'Italia sia per la stagione estiva e sia per altri scopi.

504 e 530, mi sembra di aver risposto a Savioz.

505, Casetta, ho risposto a Savioz per i giardini.

Dujany (D.C.) - Telegraficamente per rispondere alla questione dei corsi. L'anno scorso hanno avuto luogo due corsi di inglese a La Thuile e al Breuil in seguito alla richiesta dell'Associazione Maestri di sci e Guide Alpine: questi corsi sono stati fatti da insegnanti appartenenti all'English Centre e sono stati dei corsi che sono riusciti veramente bene con una frequenza soddisfacente, tant'è vero che quest'anno li abbiamo riorganizzati in un sistema e con un criterio più metodico, in modo che siano fatti a partecipazione di spese degli interessati.

A questi corsi hanno preso parte parecchi maestri di sci, hanno preso parte anche parecchi elementi che lavorano nell'industria alberghiera del luogo. Quest'anno a queste due località si aggiungerà la località di Courmayeur, la quale ha fatto la stessa richiesta ed i corsi avranno inizio in questi giorni.

Ad Aosta, l'anno scorso, su iniziativa del Gu Institut (?) è stato fatto un primo corso di tedesco che riteniamo opportuno di estendere anche in altre località.

Riteniamo opportuno di avvalerci di questi enti in quanto hanno un insegnamento estremamente pratico ed estremamente redditizio per le categorie alle quali debbono insegnare e per quello che devono conoscere per il loro mestiere e per la loro attività quotidiana.

Caveri (U.V.) - Oui, l'Assesseur Balestri a parlé lui aussi des problèmes des ordures, mais il a déploré le phénomène, mais il n'a pas dit qu'est-ce qu'il entend faire. Je me demande si ce ne serait pas le cas d'étudier la possibilité de créer en Vallée d'Aoste un établissement d'incinération qui est le système plus hygiénique. Je sais qu'il y a le problème du prix, du prix de revient parce que c'est un système très coûteux; mais ce ne serait pas mal si Monsieur Balestri, de tant plus qui est médecin, si voulait bien étudier l'opportunité de créer un établissement d'incinération en Vallée d'Aoste et alors il y aurait la possibilité de résoudre mieux ce problème soit pour la Ville d'Aoste soit, au moins, pour un groupe de communes autour de la Ville d'Aoste. Monsieur Balestri disait qu'il n'y a pas la possibilité de forcer, d'obliger les syndics de s'occuper de ce problème, je pense que soit le Président de la Junte, soit l'Assesseur au Tourisme peuvent exercer une action de persuasion vis à vis des syndics, mais je pense aussi que si certains syndics ne veulent pas, se refusent de s'occuper du problème, mais je ne crois pas parce que je crois qu'une action de persuasion soit suffisante; en tout cas, si en quelque cas extrême un syndic ne voulait vraiment pas prendre une décision à cet égard, le Président de la Junte en base aux lois administratives a la possibilité de nommer un commissaire qui s'occupe pas de toute l'administration de la Commune, mais de ce problème et qui prenne ses décisions pour ce problème particulier de manière que la loi administrative nous permet d'intervenir d'une manière efficace plus que dans le fait d'écrire des lettres, mais certainement qu'une action de persuasion vis à vis des syndics pourrait donner de bons fruits et je me souhaite moi aussi que ne soit pas nécessaire recourir à des mesures un peu trop draconiennes à l'égard des administrateurs communaux.

Quant à la question dont a parlé monsieur Balestri, je pense qu'il a un peu confondu, qu'il n'a pas bien compris ce que j'ai dit parce que j'ai parlé de ce "vincolo" de cette servitù que la Surintendance aux Antiquités et Beaux-Arts a mis sur ces maisons et sur ces terrains et je ne peux revenir, mais moi Monsieur Balestri je vous avais demandé une autre chose et vous ne m'avez pas répondu, peut-être parce que vous n'avez pas compris ce que je vous ai demandé quel est votre programme de développement archéologique dans la Ville d'Aoste et dans la Vallée d'Aoste.

C'est ça que je vous ai demandé et c'est là que je demande de me répondre.

À part la question, hier, nous avons tellement parlé de cette question du parking de la cathédrale que peut-être encore maintenant nous y retournons toujours, mais ce n'est pas de ça que je veux parler, je veux parler du plus vaste programme archéologique que vous entendez développer dans la Ville d'Aoste et dans la Vallée d'Aoste.

Alors là j'attends vos précisions à cet égard.

Andrione (U.V.) - Deux mots très courts en matière de propagande. D'accord avec Monsieur Savioz, je me suis intéressé soit auprès des personnes que j'avais connu dans les manifestations du triangle de l'amitié, soit directement auprès des autorités valaisannes pour étudier la possibilité d'une propagande commune, parce que peut-être vrai que la Vallée d'Aoste n'est pas connue en tant que telle.

Quand on parle du Mont Blanc, ou peut-être du Cervin, il y a une possibilité de jouir d'un prestige beaucoup plus vaste comme nous sommes dans la situation la meilleure parce que nous avons le débouché des deux percements, nous nous trouvons dans cette situation avantageuse et que les hauts savoyards, notamment Monsieur Jude et Monsieur Bo, sous-préfet de Bonneville et de Thonon et je ne sais pas tout, je suis parfaitement d'accord alors que les valaisans sont plus prudents, peut-être ils ont peur de ... et bien je disais que ce serait peut-être le cas que vous repreniez ces contacts et surtout je trouve que vous pourriez dépenser un peu plus dans ce sens pour chercher de faire une propagande qui, à parité de prix, est un rapport plus élevé, parce que quand nous passons dans un journal, imaginons le nom d'une petite chose qui part de la Vallée d'Aoste, il y a un tas de parisiens qui font confusion entre les Vallées parallèles, tandis que si on parle d'une zone entière Mont Blanc, Cervin, Vallée d'Aoste etc. il est plus facile que l'attention de ces gens soit rappelée.

Une deuxième remarque très courte et c'est la question du champ d'aviation et de tout ce qui est annexé. Moi, je ne fais qu'une recommandation, je ne demande, mais je vous prierais d'être, dans la mesure du possible, très prudents.

J'ai une très petite expérience en matière, mais les frais en général se multiplient d'une façon géométrique, non seulement, mais le champ d'aviation d'Aoste est avec, le front qui descend, je crois que c'est la Becca de Seneva, est dans une situation, Monsieur Gex m'avait expliqué qui pouvait devenir en certaines conditions assez dangereuses, et alors, avant de faire des pas en cette matière, d'engager des défenses et tout le reste, moi je ne fais qu'une recommandation: d'être très prudents, parce que une fois que le pas est fait et qu'il y a eu un désastre, évidemment cela se retournerait contre nous tous.

Mappelli (D.C.) - Je voulais simplement informer Monsieur Caveri, peut-être il ne le sait pas, qu'ils ont fait un consortium les communes de Valtournanche, Antey, Châtillon, St. Vincent pour construire, dans le programme, un établissement d'incinération auprès de Châtillon. Naturellement c'est un problème qui, même si ça couterait quelque chose tant pour le construire qu'après, je crois qu'il faut bien voir ce problème, parce que par exemple aussi pour la Ville d'Aoste il faudra bien faire quelque chose dans ce domaine, aussi dans toutes les autres communes de la Vallée.

Fosson (U.V.) - Io volevo proprio aggiungere qualche cosa su questo punto dell'incenerimento. Prendo atto con piacere se si forma un Consorzio in quella zona, fra quei Comuni.

Sì, ci sarà il problema di Aosta, ma sono dei problemi a grande respiro, sono degli impianti che costano parecchio.

Io volevo fare delle proposte pratiche. Proposte pratiche per quegli inconvenienti che sono stati citati un momento fa, cioè in zone ristrette, dove praticamente non c'è assolutamente raccolta, dove si buttano questi rifiuti lungo le strade e che vanno completamente in putrefazione e si potrebbe anche, quello che sto dicendo per queste piccole zone, anche per dei piccoli Comuni.

Oggi ci sono degli impianti di incenerimento domestici, che costano pochissimo. Ci sono degli impianti che servono per un condominio piccolo, ci sono degli impianti che servono per dei piccoli Comuni, con dei costi di impianto veramente bassi.

La questione è solo di farli funzionare e si possono mettere in atto molto presto.

Ora, un impianto invece per Aosta e zone limitrofe, per un consorzio di Comuni, di quelli che sono stati citati, sono impianti già di una tale importanza che richiedono un certo periodo di prima di essere installati e hanno un costo di funzionamento abbastanza elevato e ci auguriamo tutti che vadano che vadano in funzione questi impianti più grossi.

Ma per ovviare a certi inconvenienti, al più presto, in certe zone abbastanza ristrette e facendo il caso di Pila e della zona alta di Gressan o altri, con degli impianti di poco costo si può risolvere il problema.

Si tratta, si capisce, di portare questi rifiuti in questo piccolo impianto.

Noi vediamo che oggi i rifiuti aumentano; tutto lo scatolame, tutta roba che brucia facilmente e che alimenta la distruzione di quelle altre immondizie.

Nei nostri torrenti, in estate, molte volte c'è pochissima acqua e quindi si buttano questi rifiuti nei torrenti e fin quando non arriva la piena in autunno o in primavera, questi rifiuti stanno dove sono stati versati. Quindi effettivamente bisognerebbe fare qualcosa, e qualche esperimento, con grande celerità, si potrebbe fare con una spesa minima, con qualche centinaio di biglietti da mille.

Savioz (P.C.I.) - Io non ritornerò più a fare l'elencazione di tutto quello che è stato detto prima e sulle risposte dell'Assessore. Però ho l'impressione che andiamo verso un tono minore per quanto concerne il turismo.

Francamente non si può essere soddisfatti in quanto che ritengo e sono convinto che il turismo, a mio modesto avviso, è un po' l'avvenire del domani della Valle d'Aosta.

Cioè c'è una trasformazione, sia pure lenta, però una trasformazione c'è e se non stiamo attenti a potenziare questo organismo tempestivamente, arriveremo sempre in ritardo come, purtroppo, siamo sempre stati in ritardo.

Ora, l'anno scorso c'era stato un certo sforzo da parte della Giunta per dare all'Assessorato al Turismo una possibilità di mezzi finanziari che poi non hanno dato i frutti che si sperava avessero dato, ma comunque i fondi c'erano.

Quest'anno invece, purtroppo, non ci sono neanche i soldi, quindi io non so come farete a realizzare determinate opere. Questo vale per la questione di carattere generale, dopo le risposte che ho avuto dall'Assessore.

Ma vorrei fermarmi un momento sul 508. Il 508 si riferisce appunto a tutte queste lamentele che avete sentito: pulizia, ordine, panchine, fiori, ecc. Cose che sono belle, che il turista apprezza, che se non le fanno in loco nessuno va a farle, e via di questo passo qui.

È chiaro. Ma come possono fare queste cose qui quei Comitati turistici quando sì e no hanno le 200 mila lire da spendere? E non tutti.

Ce ne sono una selva, in Valle d'Aosta, che ricevono 10 mila lire. Questo è appena sufficiente per fare il giro della corrispondenza.

Mi ricordo che ai primi anni, quando sono subentrato all'Assessore Bordon io ho cercato di potenziare questi enti turistici. Si sono nominate delle pro loco, nominate delle aziende di soggiorno che non erano ancora state nominate. Si è fatto una serie di Comitati turistici. Si è aumentato il bilancio quel tanto che si è potuto, ma non sufficientemente.

L'anno scorso ho insistito su questo terreno perché ritengo che sia una delle poche cose buone che si possa fare rapidamente e non con delle somme enormi, perché dei 25 milioni, quando fossero portati a 50, si comincerebbe a dare una certa possibilità di respiro.

Ma come si può pretendere dai Comitati turistici quando gli si manda le 10-15-20-25 mila lire.

Fanno quello che fanno le stazioni ferroviarie a cui vengono mandate le 20 mila lire. Si piantano dei gerani, si aggiustano bene le stazioni. Ma lì è possibile perché è tutt'uno, è tutto poco, è tutto assieme. Ma un paese!

Paesi dove abbiamo avuto un certo esempio di riuscita c'è stato Morgex, Gressoney La Trinité, Gressoney St. Jean, poi c'è stato qualcosa ad Ayas, ma pochissimo.

Il resto è tutto caduto nel vuoto. O siamo arrivati noi direttamente con i nostri mezzi, la qual cosa non è producente - prima di tutto - e costa enormemente alla Regione, in un secondo tempo, e non si risolvono i problemi perché non si può sapere tutto quello che c'è da fare nei vari paesi della Valle d'Aosta.

Le nostre squadre di operai, quando devono partire da Aosta per andare a fare dei lavori in giro per i Comuni della Valle, chiunque di voi si rende conto che non sono più decine di chilometri, ma diventano centinaia, quindi si perde metà giornata solo per andare e venire. Poi, quando si è sul posto succede quel che succede. Quindi io insisto su questo. Adesso l'Assessore alle Finanze non c'è, ma vorrei fare un appello a lui quale vecchio Assessore del Turismo - che a suo tempo avrà avuto le sue grane, come le abbiamo avute noi, come le hanno adesso - per l'insufficienza di fondi a disposizione, soprattutto su questo capitolo.

A me stupisce, Balestri, che tu non hai portato avanti questo. L'anno scorso ti eri impegnato a vedere questa questione qua. Togli qualche cosa alle altre voci e portale qui, visto che il tuo bilancio, comunque, è più ricco di quello che avevamo noi.

Poi vorrei ancora spendere due parole sulla questione della pulizia.

Io mi ricordo che avevamo interessato l'Ufficiale sanitario, il Medico regionale, avevamo interessato i medici condotti, ma non si ottiene un bel niente per una semplice ragione, che andare da un tale a dirgli di coprire il letamaio, o di metterci sopra le frasche o portarlo fuori dall'abitazione, quando il medico è un suo cliente, si capisce che il medico condotto non va a farlo.

In tutta la Valle d'Aosta non c'è stato un medico condotto che abbia preso questa posizione.

Vicino al Castello di Sarriod de la Tour c'è ancora adesso il letamaio, malgrado che gli abbiamo dato i contributi per fare il letamaio con la copertura, ecc. ecc. Malgrado questo, malgrado le lettere al Dr. Binel, malgrado le lettere al Sindaco di St. Pierre, malgrado gli incitamenti ecc. ecc. - li ha firmati anche lei, Presidente, non siamo riusciti a togliere il ragno dal buco. Quindi io vorrei proprio ancora fare un appello all'amico Mappelli perché voglia vedere, di concerto con il Presidente della Giunta e l'Assessore al Turismo, fate un'azione e riprendete un po' in mano questa faccenda e date quello che dovete dare, perché se no è inutile che facciamo tante belle parole qui dentro. Voi, quando eravate all'opposizione, avete fatto delle lunghe discussioni sul turismo: bisogna potenziare il turismo perché il turismo di domani, ecc. ecc., tutte cose che diciamo anche noi, però ho l'impressione che questo turismo è lasciato per ultimo e quindi si dovrebbe passare così in quattro e quattr'otto, come sempre. Ma adesso però si esagera; si esagera perché qui non ci sono i mezzi per poter fare. Vorrei ancora ricordare un'altra cosa: è stato costituito nel 1962 o 1963 un Comitato "Comité italo-franco-suisse pour la valorisation des tunnels et des grandes routes" ed ha funzionato sin quando io sono stato qui. Quando io sono andato via ero Presidente di questo comitato perché l'organizzazione era fatta nel modo che, a turno, si faceva la presidenza e a turno si facevano le assemblee. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, ne cito uno solo: è stato fatto un dépliant in 13 lingue estere, distribuito in tutta Europa. Mi sembra che siano stati fatti 15 milioni di dépliant in quella occasione lì. La spesa è diventata modica ed ogni dépliant portava i posti più importanti dal lato svizzero, i posti più importanti dal lato francese e tutta quanta la Valle d'Aosta perché è la più piccola. È stata fatta una carta topografica, son state fatte delle carte turistiche e questo materiale è stato distribuito, ripeto, in tutta Europa. Mi consta che si son fatte riunioni con il "Comité Triangle de l'Amitié", che si son fatte molte riunioni tramite l'Assessorato all'Industria e Commercio, però dell'Assessore al Turismo, che io sappia, questo Comitato non è più stato riunito. Ora non è possibile andare avanti se non si riuniscono le Commissioni, se non si riuniscono i Comitati, perché quel Comitato era composto da personalità della Valle d'Aosta, personalità svizzere, personalità francesi e funzionava magnificamente e non aveva certamente grilli per la testa perché il lavoro fatto è lì dimostrabile ed è visivo. Quindi io chiederei all'Assessore che voglia riprendere questa faccenda e che la mandi avanti e che si faccia quel tanto che non è ancora stato fatto.

Berthet (D.C.) - Sulla strada che è stata fatta, adesso l'hanno allargata, da Courmayeur ad Aosta, noi vediamo che ci sono degli angoli particolari che sono stati proprio messi in evidenza, angoli meravigliosi, però vicino a questi angoli meravigliosi troviamo anche delle brutture. Io vorrei proporre all'Assessorato la costituzione di una Commissione che, con una macchina, percorresse la strada, sottolineasse tutte queste brutture, le segnalasse all'assessorato al Turismo e studiasse le correzioni, gli abbellimenti che dovrebbero essere suggeriti tramite i Comuni agli interessati e nel qual caso anche gli interessati venissero aiutati per riparare a queste brutture e in proposito di brutture, di stonature e di colpi di spillo negli occhi, io voglio proprio sottolineare quei pali della luce, quei fili che sono messi in tutti gli angoli senza nessuna discrezione. Facciamo il caso del Monumento della Resistenza, vicino a quell'angolo meraviglioso noi troviamo una selva di pali e di fili che guastano il paesaggio. Se andiamo a Sant'Orso, sul piazzale di Sant'Orso, noi vediamo che c'è una selva di file che attraversa questa piazza in tutti i sensi e in tutti gli angoli. Ora, io chiederei se l'assessorato non è in grado di poter richiamare l'Enel che quando presenta, quando fa dei progetti di questo genere voglia sottoporre al visto dell'Assessorato tutti questi lavori prima di eseguirli.

Fillietroz (U.V.) - C'è un inconveniente che danneggia assai il turismo ricettizio, cioè la ricettività alberghiera in Valle d'Aosta. Ultimamente il Compartimento di Torino dell'ANAS ha dato ordine di togliere tutti i cartelli alberghieri e questo in base ad una circolare della direzione centrale dell'ANAS che dice che il cartello alberghiero è una reclame privata, di speculazione privata e non è una reclame che è inerente allo sviluppo turistico generale. Dice infatti la circolare che i complessi alberghieri appartengono a privati, quindi non è di interesse turistico generale. Ora, togliendo tutti questi cartelli lungo la statale, cosa è capitato? Che i turisti, naturalmente, non sanno neanche dove fermarsi. Effettivamente l'interpretazione forse fatta dal Compartimento di Torino è un po' frettolosa perché si dovrebbe ritenere come cartello privato, speculazione privata, non so altri cartelli, le lottizzazioni per esempio. Ma invece il cartello alberghiero con l'indicazione della località è di interesse turistico generale, è evidente. Ora io chiederei che l'Assessore al Turismo o non so, andasse al più presto magari alla Direzione centrale dell'ANAS a Roma o direttamente dal Ministero del Turismo che ne è il Presidente per ovviare a questo inconveniente che è un inconveniente grave, che porta danni sia alla ricettività alberghiera, sia agli albergatori, come ai turisti di passaggio nella Valle.

Montesano (P.S.D.I.) - Avv. Caveri, permette che io dica qualche parola sull'argomento che lei ha indicato, che è quello della raccolta dei rifiuti. È un problema effettivamente di grande importanza per la Valle ed ha importanza oltre che dal punto di vista sanitario, dal punto di vista turistico. Io intervengo perché sono chiamato anche da quello che ha detto l'assessore Savioz in merito ad un punto, alla funzione dei medici nella sorveglianza di questo problema importante, sanitario e turistico. Intervengo anche per un altro fatto: perché, io che vivo buona parte dell'anno in un Comune altamente turistico quale è Courmayeur, ebbene Courmayeur dà l'esatta dimostrazione dell'efficienza di questo importante servizio che è la raccolta dei rifiuti. Courmayeur, che è all'apice della scala turistica della nostra Valle, dà uno spettacolo indecoroso proprio su questo campo. Io me ne sono interessato anche nell'estate scorsa, pregando il medico regionale, mettendo al corrente anche l'Assessore alla Sanità di fare pressioni sugli organi di controllo di questa ditta appaltatrice per la raccolta dei rifiuti per fare finire uno sconcio che forse tutti non vedono, ma che le persone che escono presto al mattino come me vedono tutti i giorni. Ebbene, però voglio rappresentare al Consiglio due fatti importanti. Il primo fatto è questo, che si ha una competenza comunale, quindi bisognerebbe che gli organi regionali interessati al riguardo, vedi Assessorato alla Sanità, Assessorato al Turismo, comincino a fare opera di convincimento, anche di pressione molto dura nei confronti dei Sindaci e dei Consigli comunali perché questo problema venga risolto. Lo facciano sotto il titolo di vigilanza, ma lo possono fare anche sotto il titolo di incoraggiamento finanziario a risolvere questo problema per poter determinare effettivamente il raggiungimento del massimo tecnicismo in questa raccolta dei rifiuti.

L'Avv. Caveri ha indicato gli inceneritori che sono il massimo rimedio che si possa dare a questo problema. Però anche il Consigliere Fosson dice che ci sono altri mezzi più economici che possono essere messi in relazione anche alle disponibilità finanziarie dei piccoli paesi, alle esigenze dei piccoli paesi. Benissimo tutto questo. Però bisogna fare qualche cosa di positivo che parta dalla Regione per poter essere indicato ai Comuni per la soluzione di questo problema che non è soltanto dei grandi centri, ma anche dei piccolissimi centri dove anche i turisti vanno a viverci d'estate. La questione dei medici. È ben vero ed io ne ho una esperienza personale che è incompatibile con la funzione fiscale, altamente fiscale dell'Ufficiale sanitario con la funzione del Medico condotto. Non ci sarà Medico condotto che, effettivamente, impersonandosi nella funzione dell'ufficiale sanitario, faccia osservare quelle che sono le prime regole, le più elementari regole di igiene alla popolazione alla quale poi presta le sue cure come medico condotto. Quindi io intervengo proprio per questo problema dell'organizzazione sanitaria di sorveglianza igienica dei paesi della Valle d'Aosta. Si potrà risolvere questo annoso problema e questo problema che non viene risolto da parte dei medici condotti non per loro poca volontà, ma proprio per una contraddizione in termini, in realtà delle loro funzioni contradditorie e, molte volte, anche contrastanti di affrontare da parte degli assessorati, l'Assessorato alla Sanità è quello più idoneo, con tutte, naturalmente, le prospettive di impedimento che possono venire da contrasti dei consorzi tra Municipio e Medici condotti, di creare in Valle d'Aosta i consorzi sanitari, cioè dare all'Ufficiale sanitario l'indipendenza più assoluta per poter fare la sorveglianza nelle diverse zone alle quali sono preposti. Noi ad Aosta abbiamo risolto il problema perché ad Aosta c'è il suo ufficiale sanitario e funziona benissimo questo ufficiale sanitario. In altre zone non abbiamo ufficiale sanitario. Abbiamo dei medici condotti incaricati della funzione di ufficiale sanitario. Quindi, se una volta, in prosieguo di esame di questo grave problema igienico della Valle d'Aosta venisse prospettato, venisse affrontato questo quadro della sorveglianza igienica imperniata su 3, 4, 5 Consorzi nella Valle che facciano capo ad un ufficiale per consorzio, io credo che si arriverebbe a poter realmente risolvere questo problema di sorveglianza igienica. Però la questione, oggi, della sorveglianza igienica che ha un vasto campo in tutti i Paesi comprende naturalmente anche la questione della raccolta dei rifiuti e quindi io pregherei i due Assessori interessati a prendere sotto esame con i loro organici tecnici questo problema affinché fosse rappresentato ai Comuni e fosse effettivamente avviato ad una soluzione razionale e in proporzione alle esigenze dei Comuni stessi.

Caveri (U.V.) - Je partage en grande partie ce qu'a dit Monsieur le Docteur Montesano, mais je crois qu'il faut même dire quelque chose de plus parce que Monsieur Montesano a parlé de l'officier sanitaire d'Aoste et de ses grandes vertus.

J'en doute fort parce que depuis quelques mois nous avons eu le regret de constater que la Ville d'Aoste est redevenue une ville assez sale surtout dans le quartier de la rue Lostan. Je voudrais prier, je ne dis pas Monsieur Montesano qui, bien peut-être, en sa qualité de médecin, il pourrait le faire d'aller visiter, je prierais tous les médecins qui font part du Conseil régional d'aller visiter le quartier de la rue Lostan et de voir surtout cette espèce de, je ne sais pas comme il faut l'appeler, de cour qu'il y a à gauche, qu'il est un, comment dire, un magasin de ordures que jamais personne rêve de déblayer. Je prierais d'aller voir les cours de rue de Lostan à droite, il y a deux cours: il y a la cour de la maison de Lostan qui en outre est une maison très remarquable du XVème siècle, cette cour est toujours pleine de saleté, la cour suivante: idem. Mais qu'est-ce que je parle de la rue de Lostan, si vous allez voir la cour de la Maison Norat vraiment à côté de la Place Emile Chanoux, vous voyez que cette cour est d'une saleté inouïe, mais il faut dire que toutes les cours d'Aoste sont très mal tenues. Et alors cet officier sanitaire d'Aoste n'a pas les vertus que veut bien lui attribuer Monsieur le Docteur Montesano. Mais, c'est vrai ce qu'a dit Monsieur Montesano qu'il y a le contraste entre les deux qualités, n'est-ce pas les médecins des Consortiums ou des Communes ou des Consortiums des Communes et, ici en Vallée d'Aoste il faut avoir le courage de dire que si devrait y être, il y a même un médecin régional mais qui est ce médecin régional? Le médecin régional Monsieur le Docteur Barbero est un qui fait des sermons interminables d'une grande sévérité. À l'entendre il envoie des foudres à droite, à gauche, mais en vérité il est d'une faiblesse inouïe, parce que Monsieur Montesano, il y a un moment, a parlé de la compétence mixte dans cette matière de l'Assesseur à la Santé, de l'Assesseur au Tourisme, mais il faut surtout que le médecin régional soit rappelé à l'ordre, qui ne fasse pas seulement des grandes algarades du temps qu'il est dans son bureau, mais il faut qui sorte de son bureau et qu'il intervienne, qu'il contrôle ce que font les officiers sanitaires, qui soit un peu plus sévère, un peu plus rigide pour ce qui est l'organisation sanitaire de la Vallée.

En somme le médecin régional devrait être le plus haut de tous ces contrôles, mais il résulte qu'il est d'une faiblesse extrême. Maintenant je ne sais pas si je dois parler encore du programme d'archéologie, mais je pense que là Monsieur Balestri voudra bien nous donner des éclaircissements. Je veux parler d'un autre argument et c'est l'argument qui a été touché par le Conseiller Berthet. Je suis d'accord avec lui, c'est un problème très grave. Si nous allons le long de la route des Fleurs de Péroulaz à Pila nous voyons que toute la zone des Fleurs de la Grande et de la Petite Cerise est couverte par une toile d'araignées de lignes électriques. C'est horrible. Si nous allons à Pila, nous voyons qu'il y a partout des câbles, des poteaux, toute sorte de choses. Il faut que l'Assesseur au Tourisme affronte ce problème: c'est un problème qui prévoit une solution coûteuse, parce qu'il faut que les câbles deviennent souterrains, mais là où il y a des stations qui prétendent d'être des stations de grand tourisme, il faut que les poteaux électriques disparaissent, comme il arrive aussi à l'étranger. Nous nous étions occupés beaucoup et très préoccupés de la question des poteaux électriques qui devaient traverser la vallée de Cogne et, à force de pressions que nous avons fait sur la SIP d'alors, il me semble que c'était la SIP ou CEB et bien dans la vallée de Cogne nous avons réussi à faire en manière que les poteaux électriques soient le moins visibles possible. Je dis le moins visible possible et, c'est avec beaucoup de regret, beaucoup de chagrin, au lieu que j'ai constaté que quand il y avait la Junte Bondaz cette action de persuasion n'a plus été exercée, de persuasion et de pression au temps de la Junte Bondaz, de laquelle, excuse-moi Berthet, tu fais partie toi aussi. Et bien, quand on a tracé la grande ligne n'est-ce pas à haute tension qui relie la centrale d'Avise avec la Suisse, on a fait la découverte, la Junte Bondaz a permis cela, on a surpassé les poteaux le long de la route du contrefort qui descend du Mont Mort du Grand St. Bernard de manière que qui remonte la vallée du Grand St. Bernard voit une belle rangée de poteaux vraiment sur le sommet des montagnes, ce qui est très vilain, entre parenthèse on pouvait très bien faire en manière que ces poteaux soient moins visibles. En tout cas, pardonne-moi, Berthet, cette petite polémique, mais sur le fond de la question nous sommes parfaitement d'accord.

Balestri (P.S.I.) - Vi ha già accennato l'Assessore Mappelli che il Consorzio St. Vincent - Châtillon è a buon punto nello studio per questi incenerimenti. Naturalmente questo poteva servire anche come iniziativa per vedere cosa si doveva fare, però, io ritengo che tutte le iniziative dell'Assessorato al Turismo, quest'anno, abbiano fatto fare una quantità abbastanza rilevante di cestini da mettere in tutti i prati per vedere di abituare la gente a raccogliere la carta, l'immondizia, ma sono tutti palliativi, non è così che si risolve certamente il problema. A un certo momento se l'Assessore Mappelli è d'accordo io vedrei veramente lo studio di una Commissione che studi il problema e sarà anche quello dell'incenerimento che sarà il più adatto. Potremmo studiarlo anche sotto altri rapporti, vederlo anche sotto altre fonti e che la Commissione che studia il problema poi si facciano i passi: è veramente un problema importante per la Valle d'Aosta. Oggi, con tutte le bellezze che abbiamo, in ogni angolo dove ci rivolgiamo vediamo oggi delle immondizie. Non esageriamo ma ormai i punti sono già diventati molti, quindi studiamo veramente questo problema e prendiamo come Consiglio regionale poi tutte quelle iniziative che saranno di nostra competenza e che potremo aiutare Comuni nei Consorzi. È già stato studiato anche in altre vallate, a Gressoney è stata affacciata l'impossibilità delle spese nel senso che effettivamente in questi consorzi occorrono dei mezzi di trasporto per la raccolta di questi rifiuti che non sono indifferenti. Abbiamo promesso anche un aiuto in questo senso se iniziavano questo problema qui, quindi bisogna vederlo profondamente questo problema, vedere come si possono suddividere e veramente affrontare perché è un problema che ci preoccupa. Quindi io sono d'accordo, non so Mappelli, perché poi in linea di massima la competenza è sua, ma io sarei veramente d'accordo di nominare una Commissione consiliare che studi questo problema. È un problema assai importante su cui ci metteremo tutti di buona lena per farla riunire. Perché poi, intendiamoci, se si fanno tutte le cose con una certa voglia, a un certo momento in tre o quattro riunioni si può anche decidere, fare e vedere. Come programma di lavori per l'archeologia, voi sapete tutti i lavori che sono in corso: noi stiamo facendo dei grandi sforzi su S. Orso, su tutti i giardini ecc. In linea di massima si prevedono i seguenti acquisti: terreno sito in frazione Pondel nel Comune di Aymavilles occorrente per la prosecuzione degli scavi archeologici nell'area adiacente al Ponte Romano per la valorizzazione di detto monumento: cinque milioni. Immobile in fregio al lato sud del Teatro Romano di Aosta, necessario per la realizzazione di un nuovo accesso pedonale in via Porte Pretoriane. Immobili compresi tra la via Hotel des Monnaies e le mura romane da demolirsi per mettere in luce le mura stesse per il valore di trenta milioni. Immobile sito in Piazza Vuillermin in Aosta, denominato Casa Motta: lire trentacinque milioni per ampliare, per mettere in visione l'Arco d'Augusto. Area già occupata non ancora pagata in Piazza Arco d'Augusto di lire venti milioni da definire con il Consorzio Agrario. Con la sede del Consorzio che si era occupata voi sapete tutte le vicissitudini che c'erano senza ancora definire poi l'esproprio. Su quello che è il programma ancora da completare, appena io, Avvocato Caveri, avrò il programma glielo comunicherò, cioè dei lavori dell'anno prossimo qui nelle aree di scavo per l'archeologia che mi stanno facendo. E Andrione, guardi che il rilievo che lei mi ha fatto, insomma la domanda che lei mi ha fatto, lo diceva poi anche Savioz, in altre parti noi stiamo facendo questo, noi stiamo facendo degli incontri a cui ho partecipato anch'io e poi naturalmente molti incontri avvengono a livelli di tecnici a Ginevra, a Torino. Prima di tutto abbiamo rifatto i depliants perché erano finiti e li abbiamo rifatti sempre sullo stesso sistema insieme a Ginevra, Torino, indicando tutto l'arco, abbiamo fatto una segnaletica comune sia da noi, in Valle d'Aosta, sia in Francia e sia in Svizzera che indica i passaggi, trafori, ecc., non so se avrai mai avuto occasione di fare, c'è una segnaletica comune. Abbiamo distribuito al Traforo del Monte Bianco, quest'estate, tutta una propaganda, una cartella con tutti i depliants che comprendevano tutta la zona del caso. Quindi queste riunioni stanno ancora continuando e ne sono state fatte almeno quattro o cinque. A Fosson ho risposto sull'incenerimento come cosa generale, io sarei proprio per affrontare questo problema, nominando una Commissione di studio, come diceva Berthet, da segnalare all'assessorato, bisognerebbe studiare delle iniziative concrete da sottoporre poi all'esame... Questa è la cosa più completa che si possa fare, perché la Commissione poi avrà una maggiore veste per propagandare presso i vari Comuni quello che è un problema attuale. Bisogna anche cercare di creare degli incentivi nei Comuni e appunto questa Commissione dovrà anche studiarli in modo da invogliarli proprio a guardare più a queste zone che abbiamo, più una rispondenza, perché è inutile dare i vasi per i fiori, è inutile dare i cestini se poi dopo vanno a buttarli nei torrenti come vediamo e ci sono dei mucchi di immondizia. E Fillietroz? Non c'è. Ah no. È un argomento scottante quello, veramente, che hanno fatto togliere improvvisamente l'ANAS contro il nostro parere, ha fatto togliere della segnaletica alberghiera. Ha avuto l'ordine dalla Direzione Centrale di Roma dell'ANAS, io sono intervenuto, sono andato anche a Torino dal Capo Compartimento a fare una discussione, il quale in parte capisce le nostre ragioni, ci ha dato ragione, ha scritto immediatamente alla Direzione Generale e proprio ieri ci ha trasmesso la lettera di competenza che ha mandato la Direzione Generale, quindi mi riprometto quanto prima di andare a Roma per cercare di risolvere, però è un problema non facile, so che l'hanno preso in un certo senso negativo. Vediamo di influire nella maniera migliore per poter farli recedere, perché effettivamente con queste autostrade e circonvallazioni ci sono molti alberghi che sono rimasti isolati, non più visibili e senza la segnaletica che effettivamente si è constatato che hanno avuto un calo nelle presenze. Quindi è un problema scottante che ci preme anche a noi, cerchiamo di fare il possibile per risolverlo.

Mappelli (D.C.) - Je ne veux pas absolument faire de la polémique, je veux simplement souligner à Monsieur Caveri que Monsieur Barbero est un très bon fonctionnaire.

Ce n'est pas, certainement pas un faible. Plutôt il faut dire une autre chose qui en ce moment il y a beaucoup de travail, même trop. Ça, il faut l'admettre, les exigences on en a toujours de plus en plus e nel nostro organico si prevede un vice-medico regionale, dunque la Giunta regionale è nell'ordine di idee di bandire questo concorso e naturalmente fare un programma per tutto il quadro generale dei lavori che devono essere fatti, dunque compreso questo studio per i Consorzi in tutta la Valle che mi ha anticipato il Dott. Balestri.

Caveri (U.V.) - Un simple mot pour Monsieur Mappelli: la fonction de l'Assesseur n'est pas celle d'être l'avocat des penseurs de ses employés, de ses fonctionnaires. Je dis ça et je n'ajoute rien de plus parce que j'ai fait le Président de la Junte pendant dix années et demie et il en a fallu du temps pour découvrir pour moi, de ma part, la faiblesse de Monsieur Barbero.

Pour moi la faiblesse de Monsieur Barbero existe. Il y en a de très fortes et de très énergiques quand il s'agit de faire des algarades et des sermons, mais quand il s'agit de passer des sermons à l'action, alors il est d'une faiblesse inouïe. Ça c'est ma conviction, en tout cas, moi je me garde la mienne. Maintenant je réponds à Monsieur Balestri. Monsieur Balestri s'est limité à faire quelques illusions à des travaux que nous avons faits nous, commencés nous et portés à définitions nous comme Junte de 1963 et 1966. Monsieur Balestri a parlé d'un seul problème qui n'a pas été touché par nous, je le reconnais et c'est le problème de la "Maison Motta". Si on démoli la "Maison Motta" on fait une plus belle chose qu'on peut faire, parce qu'en démolissant cette Maison il y a la possibilité de voir l'Arc d'Auguste d'une grande distance. C'est depuis longtemps qu'on pense de démolir cette Maison qui est un grand embarras pour la vue de l'Arc d'Auguste. Je vous citerai quelques exemples: en 1930 il y avait un préfet Negri à Aoste qui avait lui aussi le hobby, comme dirait Monsieur Bordon, de démolir la "Maison Motta" et presque tous les jours ce préfet Negri allait se promener dans cette direction là et il regardait un peu le pont, un peu l'Arc d'Auguste, un peu la "Maison Motta", à tel point que la propriétaire de cette Maison était furibonde contre ce préfet et une fois elle a dit: "Me un dzor ou l'atro a ci préfé l'ei terio un vaso de fleur dessu la tita".

Bien, laissons perdre la "Maison Motta", mais moi je voudrais, je ne dis pas remplacer l'Assesseur Balestri pour un programme archéologique qu'il m'a annoncé, mais qu'il aurait dû annexer, joindre à ce bilan, il aurait dû nous le porter aujourd'hui, nous l'envoyer même quelques jours avant, avant cette séance du Conseil, mais moi je me permets d'indiquer à Monsieur Balestri la question fameuse du "Forum", une question qui doit être définie une fois pour toutes. Parce que si on creuse, j'ai dit cinquante mille fois, qui si on creuse dans le jardin de la maison théologale on découvre tout le côté Nord du Forum et si on continue pour parler, à commencer par nous avec les propriétaires des caves du côté oriental on découvre toute la partie orientale du Forum qui existe encore maintenant et seulement qui avait enfoui dans le sous-sol. Malheureusement qu'il y a un Monsieur Lucchini qui a fait cette maison que nous avions cherché d'empêcher en faisant une cause au Conseil d'Etat, mais le Conseil d'Etat est insensible dans ces questions. Le Conseil d'Etat a donné tort au Ministère de l'Instruction Publique qui a cherché d'éviter dans la ville de Rome le massacre des villas patriciennes et je parle de la ville de Rome, le Conseil a donné régulièrement raison aux spéculateurs comme le Conseil d'Etat a donné tort à la Surintendance aux Antiquités et Beaux-Arts d'Aoste et a donné tort au Ministère de l'Instruction Publique pour la question de la maison Lucchini. Il faut penser que la maison Lucchini a endommagé gravement le mur du côté oriental du Forum. Ce sont des actes de barbaries dont est responsable en premier lieu le Conseil d'Etat. Je veux signaler autres deux problèmes et puis je termine parce que si je devais parler de tous les problèmes archéologiques de la Ville d'Aoste il faudrait parler pendant un après-dîner, pour le moins, mais je me limite à vous signaler deux problèmes: à côté de la rue du Temple il y a encore intacte une mosaïque romaine. Une fois je suis allé avec deux architectes de la Surintendance, je suis allé sur place et nous avons redécouvert cette mosaïque qui coïncide avec une petite cour d'une de ces petites maisons qui existent en proximité de la rue du Temple - Via del Tempio - et puis il y a une autre mosaïque qui existe dans une des caves du restaurant de l'Hôtel du Cheval Blanc. Il faudrait envoyer, vous avez l'archéologue maintenant qui parait assez passionnée pour ces études, j'ai entendu la relation très bien qu'elle a fait au colloque d'archéologie, il faudrait prier cette demoiselle d'aller voir dans les caves du Cheval Blanc, là existe une mosaïque romaine, il faudrait mettre en valeur cela.

Maintenant je n'ai fait que des allusions à deux ou trois problèmes parce qu'il faudrait vraiment, voyez-vous, Monsieur Balestri, il faudrait affronter le problème de l'archéologie à Aoste d'une manière vraiment organique, systématique et définitive, parce que autrement on ne peut plus continuer en ce système de gratter un peu d'ici, de gratter un peu de là. Il faut prévoir vraiment des projets, des plans de valorisation archéologique, en manière que ce soit une définition totale de tous ces problèmes. J'ai appris avec beaucoup de regret que malheureusement Monsieur Parenti ne veut plus vendre cette maison située à sud du Théâtre Romain, aussi ce problème du Théâtre Romain, il faut le résoudre, parce que si on démolit quelqu'une de ces maisons de la Rue des Portes Prétoriennes, les touristes pourront voir directement le Théâtre Romain. Nous avons des dizaines, des centaines des milliers de touristes qui passent à Aoste sans savoir qu'il y a le Théâtre ou l'Amphithéâtre Romain. À propos de l'Amphithéâtre Romain, je voudrais signaler à Monsieur le Docteur Balestri la nécessité, vous faisiez partie de notre Junte, vous savez que nous avons traité avec la Supérieure des Sœurs de St. Joseph et nous étions arrivés là, très en avant dans les accords. Maintenant je ne voudrais pas soulever une polémique de nouveau à Monsieur Bionaz sur la question de l'accord virtuel ou pas virtuel, mais nous étions arrivés très en avant avec la Sœur Cavagnet qui est une religieuse intelligente, elle avait prévu une permutation des terrains, on avait prévu de laisser à la Communauté des Sœurs de St. Joseph, disons le Couvent actuel et au lieu d'une section de la part des religieuses de toute la partie orientale où il y a l'Amphithéâtre. Nos accords sont toujours vertueux. Parfois ils sont virtuels, mais ils sont toujours vertueux. Bon, bon.

Balestri (P.S.I.) - Può dire all'Avv. Caveri che noi abbiamo avuto un mese fa una proposta discussa in Giunta, hanno dato atto di incominciare le trattative per le vecchie proprietà della Birreria Aosta. Se veramente riuscissimo ad acquistare quei terreni, veramente si potrebbe risolvere il problema del Foro Romano. Io mi auguro che abbiamo le possibilità e che possiamo trattare su questi terreni che si possono acquisire, perché veramente allora si risolverebbero certi problemi.

Caveri (U.V.) - Je concorde avec ce que vient de dire Mr. Balestri, je voulais même parler de cette question et j'avais même l'idée de présenter une motion à cet égard. Donc, heureusement ensuite à tous les passages de sections, sociétés et autres de la brasserie, de la Birreria Aosta ou Zimmermann, ce que c'est au nouveau groupe industriel financier qui est devenu aujourd'hui propriétaire, n'est-ce pas, avec une partie à elle les anciens propriétaires.

Heureusement, la brasserie est en train d'être transférée dans la Région de Pollein ou en tout cas dans une Région périphérique. Alors, voilà, je voulais recommander, mais vu que Mr. Balestri a annoncé la chose, je suis pleinement d'accord avec lui: il faut saisir cette occasion, "prendere la palla al balzo" comme on dit en italien, mais le programme, selon mon avis personnel ne peut être qu'un seul, c'est-à-dire la démolition de tout l'établissement de la brasserie et la création d'une zone verte en proximité du Théâtre romain. Il n'y a que cette solution-là qui soit consolable, naturellement c'est une solution très coûteuse, je pense très coûteuse, parce que les demandes, je pense de la nouvelle ou de l'ancienne société ne seront pas des demandes de petite conséquence. Je pense que c'est un problème financier d'une certaine ampleur.

En tout cas dans ces choses il faut voir grand, dans ces choses il ne faut pas, il faut défendre les intérêts de l'Administration Communale et ne faut pas favoriser les spéculations privées, mais dans le même temps il faut aussi voir grand parce que en voulant faire les chiches, les avares, on ne résout pas les problèmes.

Titolo 2° - Da pag. 117 a pag. 119 -

Casetta (P.C.I.) - Qui siamo alle dolenti note. In effetti, già il Dottor Balestri quando parlava di un capitolo al titolo precedente nel quale Savioz faceva notare che vi era stata una riduzione di stanziamento, ha detto: "Abbiamo ridotto sulla base di attività svolte nello scorso anno e una parte è stata portata al capitolo due al titolo 2°". Ora, ai numeri 534 e 535 che l'anno scorso erano cumulati al solo numero 534 del capitolo, vi sono stanziamenti per duecentoquaranta milioni, duecento milioni per le spese per il potenziamento delle attrezzature turistiche. Le due voci sono state scisse, il capitolo ha subito una riduzione di duecentotrenta milioni in totale, ma una cosa vien da chiedersi: se all'altro capitolo sulla base dell'attività svolta è stato ridotto lo stanziamento su questo, per quanto ci risulta sulla base dell'attività svolta bisognava mettere zero. Non bisognava stanziare una lira perché non ci risulta che fine abbiano fatto quei quattrocentosettanta milioni che abbiamo previsto l'anno scorso in bilancio. Già allora avevano sollevato perplessità e si era parlato a più riprese del piano globale degli impianti sportivi, io non ho avuto ancora il piacere tutt'oggi di vedere questo piano globale che ha un nome che suona molto bene, ma che è vuoto in un modo assoluto, perché neanche di piccole ombre in questo senso ne sono state fatte. Sono le parole che piacciono ai programmatori, io capisco, possono far piacere a vederle scritte, ma parlandone veramente in modo serio. Qui abbiamo calendarizzato una spesa l'anno scorso di quattrocentosettanta milioni, non abbiamo visto una lira di come siano stati spesi questi soldi. Ora, io prima di votare, evidentemente, prima di portare avanti la discussione su questo capitolo vorrei che Balestri ci dicesse che fine hanno fatto questi quattrocentosettanta milioni, quale è il piano globale degli impianti sportivi dello scorso anno che potrebbe anche essere quello di quest'anno, ma, in sostanza dove sono andati a finire questi quattrini?

Savioz (P.C.I.) - Io vorrei fare una domanda sull'articolo 518 - "Acquisto di beni immobili per la valorizzazione del patrimonio archeologico ed artistico" - Ci sono venti milioni in meno. Allora, intanto vorrei sapere perché non è stata demolita la casa già comprata e di cui avevo già accennato ieri dove c'è quel ciclista e quei due elementi che abitano al primo piano sulla via Plouves Casa Becquet.

Poi cosa si intende fare della casa che abbiamo comperato in via Vevey e che mi risulta chiusa tutt'oggi e non sembra che sia stato deciso qualche cosa, la vecchia casa dell'ex sindaco di Aosta, come si chiamava Charrey, la vedova Charrey.

Poi c'era quella famosa pratica della Rue Hôtel des Monnaies che avevamo parlato a suo tempo, l'accordo era stato raggiunto, poi l'Assessore per paura che le pratiche non fossero più che perfette ecc. ecc., le aveva lasciate dormire, poi in seguito ad un nostro intervento avevi promesso che l'avresti portata in Consiglio, ma in Consiglio in tutto questo tempo io non l'ho vista arrivare. Lì si rischia di non avere più la disponibilità di quei locali, perché lì il proprietario poco tempo fa, io l'ho incontrato per combinazione, m'ha detto che ha intenzione di presentare un progetto in Comune e lui lì può costruire perché non è una zona dove vi sia un vincolo di non costruzione. Allora, qui santo cielo quell'accordo lì, è stato un accordo perfetto a tutti gli effetti, quindi non si può rimanere lì, impassibili, non portarlo in Consiglio, si tratta di venti milioni, avevi quattrocento e venti milioni in bilancio, non li hai spesi, mi lasci indietro le pratiche fatte e, scusa, ad un certo momento fa venire la rabbia, abbiamo passato mesi e mesi di trattative attorno a questa gente che era come le arpie e, finalmente, si era giunti ad un accordo e voi non lo mandate avanti, mica giusto. L'Amministrazione continua, non si può mica fare delle differenze politiche perché si acquista una casa da demolire per risanare un quartiere della città di Aosta dove vi sono delle antichità interessanti, delle opere romane interessanti e nello stesso tempo c'è una situazione dolorosa dal punto di vista sanitario. Quindi io, tanto più che sei medico, speravo tanto che questa cosa fosse andata avanti, te l'ho detto in via privata, te l'ho detto in Consiglio, mi hai sempre promesso, non l'hai mai fatto. Io vorrei proprio sapere a che punto è, cosa intendi fare. Intanto a questo capitolo qui hai venti milioni in meno, quindi se poco si faceva prima, è indubbio che senza soldi farai meno ancora. Allora vediamo il 526 a pagina 118: qui c'è il famoso capitolo delle spese per il potenziamento delle attrezzature turistiche dove abbiamo una diminuzione di 370 milioni in confronto all'anno scorso e qui è stato detto prima dal Consigliere Casetta, quindi io non faccio che prendere atto di quanto ha detto lui, vorrei proprio che ci rispondesse qualche cosa in merito perché salassi di questo genere. Poi ci sono le spese per lo studio, il 527 spese per lo studio e l'elaborazione di piani regolatori e regolamenti edilizi e qui vado con soddisfazione che ci sono cinquanta milioni in più, cioè da ottanta si porta a centotrenta.

Il 527 e questo va benissimo, però a me consta che da quando siamo venuti via, per quanto concerne i piani regolatori si è fatto soltanto quello che hanno fatto i dipendenti di loro volontà, ma come amministrazione, come Giunta non avete più fatto niente in questo campo qui, così mi risulterebbe eh, se non è vero meglio, ma vorrei proprio sapere allora perché si aggiungono cinquanta milioni e che cosa si intende fare dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi.

Poi abbiamo il 533: contributi e concorsi spese su mutui per l'incremento turistico e alberghiero. Qui ci sono venti milioni in più dell'anno scorso. Volevo chiedere se è stato conglobato assieme a questo anche la possibilità per i ristoranti. Il 534 "Contributo per il potenziamento delle attrezzature turistiche", qui ci sono cento milioni in meno del solito, 34, no, qui ci sono cento milioni in meno: poi ci sono i contributi per il miglioramento e la conservazione dell'edilizia locale. Il 537: anche venti milioni in meno, io qui francamente vi pregherei di rivedere la vostra posizione perché se non spendiamo qualche cosa per la conservazione, il miglioramento e il potenziamento dell'edilizia locale, beh, francamente allora cosa intendiamo fare? Non che ci fossero tante somme, c'erano 70 milioni fino adesso e li abbiamo sempre regolarmente spesi. Non sono stati mai sufficienti, diminuite di venti milioni, automaticamente è logico che farete di meno di quello che si è fatto fino adesso e ripeto l'edilizia locale, quel cachet locale che abbiamo; siccome a tutti quanti gli danno il piccone ben volentieri, cerchiamo almeno come Amministrazione regionale di fare qualcosa che possa essere conservato il più possibile. Io per il momento non ho altre osservazioni.

Caveri (U.V.) - Qui mi rivolgo all'Assessore Balestri, a pag. 118 al capitolo 530, dove si parla di beni immobili, macchine, attrezzature a carico della Regione, è riportata la somma di quindici milioni e poi quando si volta pagina, a 120 dove c'è il riassunto beni immobili, macchine e attrezzature a carico della Regione: la somma è di cinque milioni. Vorrei sapere come si spiega questa antinomia, può darsi che ci sia una spiegazione, a pag. 118 quindici milioni, a pag. 120 cinque milioni. È un'altra categoria? C'è un'altra domanda che intendo fare a questo proposito: vorrei sapere, visto che è competente l'Assessore al Turismo in materia di automobili del garage della Regione, quanti sono gli autoveicoli in genere, quante sono le automobili e presso quale società di assicurazione sono assicurati gli automezzi della Regione.

Manganoni (P.C.I.) - All'ultima domanda dell'On. Caveri aspetterei anch'io una risposta perché noi abbiamo inoltrato, a suo tempo, nel mese di marzo, al Presidente una richiesta scritta. C'è stato risposto in maggio. Ne abbiamo inoltrata un'altra per avere dei chiarimenti più completi in giugno, abbiamo sollecitato in ottobre e non ci è ancora stato risposto. Poi veniamo agli articoli: 518 "Acquisto di beni immobili, 100 milioni". Ora io comprendo che non potrete specificarmi dove andranno esattamente i cento milioni, ma, grosso modo, con una cifra del genere avrete degli orientamenti no. Non saranno sempre i soliti pezzetti da pochi milioni, ci sarà qualche cosa di più rilevante e allora pregherei di volermi informare, con grandi linee, cosa avete in programma. Poi, dato che qui si parla di patrimonio archeologico, sto famoso museo regionale, chiedevo a che punto è. Se ne è parlato in diverse Giunte, però il museo regionale nuovo dorme sempre. Si era previsto, si era parlato della costruzione di un nuovo museo regionale; non che io voglia adesso impostare una lunga discussione sul nuovo museo regionale, chiederei solamente che mi si dica: sì abbiamo già qualcosa in vista, intendiamo fare questo o se no le cose stanno come fino adesso.

Sui restauri dei monumenti, pure al 520, su quei 50 milioni. Anche qui, essendo una cifra non indifferente, su cui io non intendo mica discutere, io non dico mica è troppo poco, ma dico: cosa voi intendete, in grandi linee, per i restauri principali. 526 "Potenziamento delle attrezzature turistiche", non so, questo rientra nei mutui degli alberghi, forse no. Se rientra nei mutui degli alberghi, chiuso. Nel caso che non rientrino i mutui negli alberghi, anche qui chiederei, con 100 milioni, grosso modo cosa siete orientati di fare. Per i piani regolatori voglio chiedere questo: quanti piani regolatori sono in corso oggi? Se l'Assessore ha i dati me li dia subito, se non li ha me li dia poi, non è che io insista. E quanti sono stati ultimati? Quanti sono in elaborazione, escluso quello di Aosta, e quanti sono andati a termine, cioè sono in attuazione? Sul 530 vale l'osservazione che ho fatto prima e che il Presidente mi ha detto di farla dopo, cioè 22-37 milioni per attrezzature velivoli, ecc., campo d'aviazione, ripeto per me è una cifra abbastanza forte, tenuto conto che oggi sono i soliti quattro figli di papà che vanno a volare al campo d'aviazione. La stessa domanda per il 534, qui anche attrezzature turistiche, e il 535 potenziamento delle attrezzature sportive. Quindi 200 milioni per il potenziamento delle attrezzature sportive, allora io penso che qui voi avete qualche cosa di un po' grande, no di 200 milioni, cioè sarà costruzione di un campo sportivo o di altro. Ora cosa prevedete in grandi linee, no? Il miglioramento e la conservazione dell'edilizia locale, il 537, chiederei solo cosa significa questo, no? E basta.

Barone (P.C.I.) - Io vorrei fare un'osservazione di carattere generale. Molte volte si ha l'impressione di trovarsi, non so, nel Consiglio comunale di Aosta e non nel Consiglio regionale, questa è la mia impressione. Alcune volte, cioè che qui il Consiglio regionale sia un doppione del Consiglio comunale di Aosta, cioè si tratta quasi esclusivamente di che cos'è ad esempio rue de Lostan, cosa si intende fare per l'Anfiteatro, che cosa si intende fare per il Foro Romano, non si parla ad esempio di che cosa si vuole fare, se ne è già trattato altre volte, per la zona artistica di Bard, se n'è già parlato a lungo, tante volte, per quello ad esempio del Borgo di Montjovet, che cosa s'intende fare o si è fatto già qualcosa per il Castello di Ussel. Io vorrei fare queste raccomandazioni all'Assessore Balestri e c'è anche la Bassa Valle, appunto, ma c'è anche l'Alta Valle, cioè c'è tutta la Regione della Valle d'Aosta. Il suo intervento non sia solo di risposta alla piccola domandina fatta di volta in volta da un Consigliere, lui dovrebbe venire a darci un quadro globale della situazione: che cosa si è fatto, che cosa s'intende fare per tutta la Valle d'Aosta nel campo artistico, nel campo archeologico. Vi sono delle tombe ad esempio da valorizzare nella zona di Méran sulla riva destra della Dora, c'è da vedere il complesso dei lavori che si devono fare. Mi dica il nome di quell'impiegato, mi dica quanti sono, adesso le mando a prendere dall'usciere e andiamo a vedere per avere un quadro panoramico di tutta la Valle d'Aosta.

Balestri (P.S.I.) - Incomincerò proprio da lei, Prof. Barone, e proprio le dirò per questo che ad un certo momento io ho dato l'incarico che mi facessero un quadro generale, ecco perché oggi non sono ancora in grado di dare una visione completa di quello che si intende fare. Appena avrò l'incarico e credo che non tarderà molto, sarà mia premura di farvelo subito vedere.

Piano impianti sportivi, come vi ho già detto una volta, qui si tratta di diverse elaborazioni, quindi non tutto è pronto, già diverse cose sono pronte. La prima cosa che vi dirò è questa: in un prossimo Consiglio vi porterò il piano globale degli impianti sportivi, così come pomposamente era stato. Vi posso anche anticipare quali sono le cose maggiori che avevamo già detto: Pré St. Didier, zona termale e sportiva, ci sono 200 milioni: 100 per il 1967 e 100 per il 1968.

Vogliamo veramente affrontare il problema di Pré St. Didier, intendiamoci, questo è quello che io proporrò poi il Consiglio deciderà.

La patinoire di Aosta, qui siamo già a qualche cosa di concreto, perché stanno trattando i terreni, da parte del Comune, ci sono dei progetti in elaborazione, è prevista una spesa di 210 milioni, il nostro contributo è di cento milioni.

"Palazzo del ghiaccio di Courmayeur": anche questo è già in definizione, perché ad un certo momento ci sono già i progetti, ci sono già i terreni, ecc., per una spesa di 192 milioni ottocento, c'è il nostro intervento per 75 milioni.

Qui c'era un impegno che questa Amministrazione si era presa per la Funicolare di St. Vincent, è una cosa caratteristica. Si potrà discutere se rientra negli impianti sportivi o che non ha più avuto il permesso perché è ridotta in condizioni tali che, ad un certo momento, non hanno più dato l'autorizzazione, si prevede una spesa di 50-55 milioni con il nostro contributo di 35 milioni.

Poligono di tiro Saumont: acquisto di terreno in via di definizione con 5 milioni. Campo sportivo in Bassa Valle dove sembra che stiano definendo le trattative per i terreni e il nostro contributo è di 40 milioni. C'è in previsione una piscina coperta per Aosta per una cifra di anticipo di 180 milioni; ci sono delle opere per 5 milioni al tennis di Valpelline, costa circa 7 milioni, quindi gli diamo un contributo di cinque milioni.

C'è un campo sportivo in Alta Valle e aspettiamo che ci sia una definizione fra i Comuni di La Salle, Morgex, ecc., con un nostro contributo di 40 milioni. Ci sono altre piccole opere richieste recentemente da Nus, Gressoney, Charvensod che verranno portate in questo piano globale che vi sottoporrò a uno dei prossimi Consigli... (voci in aula)

Piscina di Aosta: si tratta di una piscina coperta, noi abbiamo messo 180 milioni... (voci in lontananza) ...ma andrà sui 250-270-280, se si vuol fare una cosa un po' completa. Ora, speriamo di ottenere poi dal Coni dei contributi maggiori di quelli, ecc., perché sa che il Coni dà dei contributi a fondo perduto e dà dei contributi come mutuo, quindi ora quando il Comune tratterà vedremo ecc.

Savioz 518, l'avevo letta prima, no, non c'è, risponderà Savioz quando rientra.

L'Avvocato Caveri mi chiede sul 530... (voce di Caveri: ...penso che si tratti di una categoria diversa, per quanto riguarda la somma...) ...e per quanto lei mi ha chiesto delle macchine, delle assicurazioni, io prendo l'impegno di mandarle un elenco preciso di quello che è perché non ho il nome delle Assicurazioni.

Caveri (U.V.) - Vorrei sapere se è vero che l'Assessore Bordon, dopo essere diventato Assessore, ha assicurato macchine, automobili, automezzi della Regione, tra i quali un'autobotte con la sua Società. Corrisponde al vero questa circostanza?

Balestri (P.S.I.) - Siccome lei mi fa una domanda, controllerò con esattezza poi gliene comunicherò questo, Avvocato.

Caveri (U.V.) - Dopo la discussione del bilancio? (Balestri: ...non lo so) ...e non è adesso che bisognerebbe parlarne.

Bordon (D.C.) - Ho telefonato all'economo pregandolo di volerci dare questa distinta, naturalmente è una distinta che si deve fare e ci darà i numeri come sono fatti. La risposta per quanto è accaduto dopo che ero Assessore, io non ho assicurato nessuna macchina, caso mai l'hai assicurata tu, come direttore degli automezzi, quindi io non so nient'altro.

Caveri (U.V.) - No, no, no, posso parlare su questo argomento?

Montesano (P.S.D.I.) - Un attimo... (Caveri: le giustificazioni dell'Assessore Bordon non convincono) ...un attimo, Consigliere Caveri, un attimo, un attimo solo e domandiamo all'Assessore Balestri se ha finito... (Balestri: ...no) ...e allora abbia pazienza un momentino.

Balestri (P.S.I.) - Sul 5%... ah è arrivato Savioz, su questi casi che tu hai accennato, c'è una condizione, tu non hai assistito a due Consigli e il Consiglio ha richiesto che ci diano delle perizie di periti esterni per poter fare queste compere, altrimenti io le pratiche le ho già tutte pronte, ne ho già portata una e avrei portato anche l'altra perché anche quella è pronta. Quindi quando avrò, come sono i desideri del Consiglio, le perizie di questi due ve le porterò, però c'erano solo le perizie di tecnici nostri e su quello il Consiglio non si è espresso favorevolmente.

Germano (P.C.I.) - Non era vincolato, c'è un progetto per costruire sopra, quello non l'hai portato in Consiglio, era già elaborato... (Balestri: si, si...) ...perché non l'hai portato in Consiglio?

Balestri (P.S.I.) - Era da portare, ma i valori erano quelli Germano... (Germano: ...ma non è tutto terreno vincolato) ...anche quell'altro non era tutto vincolato... (Germano: ...no quello è tutto vincolato) ...no, non è vero... (Germano: ...ma è scritto nella perizia!) è in parte, una parte di strada, una parte è vincolata, ecc.

(voci)

Montesano (P.S.D.I.) - Cercate di parlare uno alla volta.

Balestri (P.S.I.) - Sui piani dell'edilizia, come voi sapete, è entrata in vigore la legge stralcio nazionale, ecco perché entro un certo lasso di tempo i Comuni sono obbligati ad approvare i piani regolatori; è stata fatta questa legge con questo scopo e, d'altra parte, vi annuncio che porteremo anche noi una legge urbanistica. Quindi ecco, perché sono i calcoli fatti da questo, c'è il 533, riguarda proprio le spese previste per questi piani, ecc., proprio in conseguenza di questa legge stralcio nazionale e della nostra legge urbanistica che porteremo.

Al capitolo 534 saranno imputati contributi concessi ad Enti e privati per la costruzione e miglioramento di attrezzature di interesse turistico. Gli interventi di maggiore entità saranno inclusi nel programma di cui ai capitoli 526 e 535.

Il 537 trattasi principalmente di concessioni di contributi per la costruzione di tetti in ardesia e balconate tipiche in legno, come è sempre stato... (voci in aula) ...Il discorso è stato fatto all'inizio caro Savioz, c'è stata una fideiussione di bilancio.

Savioz (P.C.I.) - Scusi, Presidente, è solo per chiarire un momento questo, io ritorno proprio in argomento un attimo, ma ritenete che sia proprio giusto togliere i soldi a questa voce che è l'unica che ci dà la possibilità di conservare un po' il nostro patrimonio e la nostra situazione regionalista. Io non so, domani si presentano dei cittadini che vogliono rifare o fare tetti in ardesia e gli diciamo no, guarda non posso più darti il contributo perché in bilancio non ho i soldi, ma vi rendete conto, io non so, mi sembra talmente assurdo, toglieteli da un'altra parte, questo qui non dovevi toccarlo, perché questo almeno, a mio modesto avviso, può darsi che io possa anche errare, intendiamoci. (Balestri: ...sono calcoli fatti dagli uffici, a un certo momento...) ...Senti Balestri, tu ti nascondi troppo sovente dietro gli uffici e dietro i funzionari, non è giusto. Non è giusto perché da un lato li difendi, poi dall'altro lato li scaraventi tutto addosso, sei tu l'Assessore o sono loro? (Balestri: ...no, non è che io ... quando c'è da fare questa divisione su un ...) Va bene, ma quello è un ... (Balestri: va bene, ne terremo conto e se è il caso lo toglieremo e lo piglieremo da qualche altra cosa).

Balestri (P.S.I.) - Il Museo regionale è un problema che veramente ci tocca, anzi vi dirò che ho preso anche dei contatti, deve ritornare ora dopo il Consiglio, era venuto a cercarmi in questi giorni Tercinod per quei terreni dove si pensava che siano adatti per il Museo regionale. Vi dirò anche che Tercinod ha detto che rimane anche su quello che aveva già avanzato prima e che quindi non chiede niente di nuovo. Vedremo questo: è nostro desiderio farlo perché veramente se oggi c'è una cosa necessaria è proprio il Museo regionale, quindi dipenderà dalla possibilità e dai mezzi che ci sono, certamente uno stanziamento ci sarà, non so se sarà sufficiente ad avviarlo in maniera già definitiva.

(voci in aula)

C'è Manganoni che mi domanda e questa cifra enorme dei piani regolatori è conseguenza della legge stralcio nazionale e della legge urbanistica che porteremo noi, siccome entro un determinato tempo i Comuni saranno obbligati a fare i piani regolatori, perché se non si faranno i piani regolatori veramente ci andranno di mezzo i cittadini, perché ci sono delle condizioni talmente restrittive che ad un certo momento poi si bloccherà tutto. Quindi è stata stanziata questa cifra che, secondo i calcoli fatti, occorrerà proprio per fare questi piani regolatori ma di quelli finiti, da definire non ce ne sono (voce: ...no, ce ne sono diversi)

Caveri (U.V.) - Mi sembra che le risposte a quella mia tale domanda sui contratti di assicurazione intercorsi...

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Caveri mi permetta che io le faccia una precisazione, se lei fa la domanda in senso generale, richiedendo i nomi è vero, le assicurazioni, i contratti niente da dire, però se lei si riferisce a delle persone bisogna che lei tenga conto di quello che il regolamento dice, è vero, quindi io le faccio questo avvertimento, un attimo Bordon, per favore. Se lei chiede, fa la domanda in quel senso lì, tutto si può dire, lei può, se lei deve trattare di persone allora bisogna che questa cosa venga messa sotto mozione e allora il regolamento ci prescrive qualche cosa di speciale.

Caveri (U.V.) - Mi permetta, lo stesso interessato e cioè Bordon un momento fa ha detto che quei contratti di assicurazione li ha fatti il Dr. Balestri, quindi è già entrato lui in una seduta pubblica nella questione. Ora le giustificazioni del Sig. Bordon non sono fondate perché un contratto di assicurazione tra l'Amministrazione regionale e una società di assicurazione può essere fatto solo in seguito ad una delibera dell'intera Giunta, non può mica il Dr. Balestri fare un contratto di assicurazione, lasciamo perdere con la società del suo collega Bordon, ma ci vuole una delibera, io voglio sapere se c'è questa delibera, ci dovrebbe essere. Il Sig. Bordon si è astenuto dal deliberare, si è allontanato prima di questa deliberazione, io credo che per il buon nome dell'Amministrazione regionale sia necessario avere questi chiarimenti.

Montesano (P.S.D.I.) - Ora un attimo, chi c'era prima? Barone.

Barone (P.C.I.) - Alla domanda che ho rivolto prima al Dr. Balestri mi ha risposto in una maniera piuttosto vaga "io sto preparando questo piano globale e in una prossima seduta ve lo presenterò", se non che non ha terminato qui il suo intervento e quanto ha detto dopo è quanto di più allarmante ci possa essere per la Bassa Valle. Io avevo già messo il dito la scorsa volta sull'aspetto negativo dell'intervento della Regione petto a petto della Bassa Valle, ora qui mi si dice per sommi capi quello che l'Assessore vorrebbe proporre alla Giunta; la Giunta approvare, il Consiglio rettificare è quanto di più insultante ci dovrebbe essere per la Bassa Valle. Io non ho mai visto una sperequazione così pesante nei confronti dei cittadini della Bassa Valle: questo piano dà un mezzo miliardo circa da Aosta in su e solo le briciole, come dicevo l'altra volta del povero Lazzaro, alla Bassa Valle che consisterebbero in grosso modo in 40 milioni. Io mi appello anche agli assessori che sono della Bassa Valle, a Bordon che è di Pont St. Martin, a Dujany che è di Châtillon perché in seno alla Giunta si oppongano ad un insulto simile nei confronti dei cittadini della Bassa Valle, non è giusto che la Bassa Valle, la quale forse è già la più danneggiata dall'autostrada che si ferma ad Aosta, venga ancora trattata in un modo così sperequativo.

Fillietroz (U.V) - Due o tre questioni.

533: cioè "Interventi in campo economico, trasferimenti, contributi e concorsi per i mutui alberghieri" era stata istituita quella legge, cioè si era emanata quella legge per i mutui alberghieri, era stata una buona iniziativa perché aveva disciplinato più o meno gli interventi della Regione a favore degli alberghi: però aveva presentato subito un inconveniente, cioè la necessità di un miglioramento, di modificare la convenzione con gli alberghi in maniera che la prima semestralità, che ordinariamente la si deve già versare, siccome i mutui sono decennali, prima di prendere l'intera somma, cioè rinviare il versamento della prima semestralità almeno a due anni dal mutuo.

Ora, quella era una questione che già l'Assessore Savioz aveva a suo tempo iniziato nell'altra Giunta; io chiederei appunto che si intervenisse in quel senso, che l'Assessore voglia esaminare di nuovo questa convenzione, di rivederla in quel senso, cioè di rinviare almeno la restituzione della prima semestralità delle venti semestralità del mutuo decennale a due anni dal momento che il mutuatario ha ricevuto il mutuo.

Altra questione: il Castello di Pilato di Nus; so che il Sovrintendente aveva già preparato due anni fa, mi pare, tutto un progetto di sistemazione, zona verde, ecc. Il Castello di Pilato è stato acquistato due anni fa o tre anni fa a Nus. Mi pare che c'erano già i fondi stanziati.

Altra questione: i mezzi di risalita; io vedo il 534, 535, il 34: 40.000; il 35 che sono le attrezzature sportive 200 milioni, a me pare che siano assolutamente insufficienti. Insufficienti di molto perché per sviluppare in Valle d'Aosta lo sport invernale, cioè per incrementare il turismo invernale sono indispensabili i mezzi di risalita; ora tranne i grandi centri quali il Breuil, Courmayeur, un po' Pila, tutti gli altri centri non possono svilupparsi per mancanza di mezzi di risalita, perché? Perché effettivamente l'intervento della Regione è minimo, cioè non sufficiente, ora per fare un piccolo skilift sia pure di 10, di 15 o di 20 milioni la Regione dovrebbe dare un contributo come mutuo, cioè pagare gli interessi di un mutuo decennale pari al 50%: questo è assolutamente insufficiente perché ci sono tante zone in Valle d'Aosta che potrebbero svilupparsi, potrebbero diventare dei centri turistici invernali importanti.

Incominciamo dall'Alta Valle: la Valgrisanche non ha mezzi di risalita, la Valsavaranche neanche, l'Alta Valle di La Salle, adesso c'è un albergo a Ville-sur-Sarre, c'è la Valle del Fallère, la Comba del Fallère, poi nella Valle del Gran San Bernardo, quasi tutti i centri sono privi di mezzi di risalita. Il Menouve, Ollomont che è una bellissima zona, Bionaz, veniamo a St. Barthélemy, la conca dello Zerbion che è bellissima, una magnifica conca che si può dire che è pari alla zona alta di Pila: da Chamolé al Drenk, dal Tantané allo Zerbion, forse è perfino più ampio e molto innevato, poi non parliamo di Champorcher, sono tutte zone che non possono avere nessun sviluppo di turismo invernale, perché l'intervento della Regione è assolutamente insufficiente. Per me questi capitoli dovrebbero avere un miliardo di fondi almeno, cioè bisognerebbe che la Regione potesse intervenire almeno nell'80% della spesa e allora pullulerebbero tutte queste zone bellissime della Valle d'Aosta, non parliamo poi dell'Envers, la parte destra della Valle d'Aosta.

L'Alta Valle di St. Marcel, di Fénis, ecc. che potrebbero svilupparsi benissimo, in cui la neve è buona perché è posta a Nord. Ora, per questo occorre avere più fondi, occorre stanziare maggiori somme e intervenire maggiormente, cioè, come per l'agricoltura, se si vuole stabilire quell'economia mista, agricoltura e turismo, effettivamente bisogna intervenire molto di più, bisogna intervenire per esempio nei canali di irrigazione, bisogna intervenire con l'80%, perché se no la gente abbandona e quando abbandona naturalmente non sviluppa neanche il turismo perché nel villaggio che è abbandonato non c'è neanche l'operatore turistico che va a costruire.

Ora qui bisogna ritornare, io chiedo scusa se ritorno ad imboccare la via maestra del riparto perché i tre miliardi dell'articolo 12 non sono sufficienti, occorrono almeno altri quattro miliardi, quegli altri quattro miliardi che verrebbero col riparto del 75%, quattro miliardi, altri quattro miliardi che è impossibile avere coll'articolo 12, in quanto bisognerebbe fare un elenco di spese che copre metà delle spese ordinarie della Regione. Quindi è impossibile, invece di prendere il sentiero tortuoso dell'articolo 12, la via maestra è promuovere il riparto. Con questo effettivamente si svilupperebbe sia l'agricoltura, sia il turismo in Valle d'Aosta.

Manganoni (P.C.I.) - Io mi limito solo ad un intervento per non fare tutta una confusione. Vede come si sta perdendo del tempo; Caveri, hai notato delle richieste, Bordon ha detto adesso mando a cercare, a fare degli elenchi, vedo, uscito, funzionari, elenchiamo, bon. Se invece la Giunta rispondesse alle interrogazioni scritte, a quello che tu ieri dicevi ai Consiglieri, fate delle interrogazioni scritte, ma mi sembri fuori luogo perché in quel caso il regolamento non prescriveva delle interrogazioni scritte. Se voi altri rispondeste, questa discussione qui non si sarebbe fatta perché noi i dati li avremmo avuti.

Noi vi abbiamo mandato una lettera, ve lo ripeto, ve l'abbiamo detto, una lettera a giugno chiedendovi quei dati, a parte quella di maggio, quella che abbiamo in marzo e poi in maggio, ci avete risposto in maggio, poi ve ne abbiamo mandato una seconda in giugno e la lettera è qui del 23 giugno non ci avete risposto, abbiamo mandato un sollecito il 30 del 10, un sollecito richiedendo una risposta a questa lettera e non l'abbiamo ancora ricevuta. Ora, se voi dovete far fare quegli elenchi cosa dimostra? Che voi avete completamente ignorato queste lettere, perché se non le aveste ignorate, innanzitutto se avessimo già noi i dati non vi avremmo posto queste domande, ma se avesse almeno dato ordine di prepararli quegli elenchi, non direste più "dobbiamo farli preparare" perché già pronti e li porteresti giù e li fareste distribuire. Ora vedete, io inviterei la Giunta a rispondere quando si mandano delle interrogazioni, delle richieste scritte e non ve ne mandiamo tante, se noi vi mandassimo valanghe di richieste, potreste dire "ma in fondo ci vogliono dei limiti" ma, non so, ve ne ho mandate due io in un anno e mezzo, no?

E non so se tutti i Consiglieri dell'opposizione ne hanno mandate due, forse ne hanno mandate ancora meno, quindi non è che vi sommergiamo di richieste, quindi rispondete; vi devo dire che ad una richiesta mi è stato risposto. Ve l'ho già detto che Maquignaz in otto giorni ha risposto con tutti i dati richiesti, ve l'ho già detto che quella è un'eccezione nella Giunta, purtroppo, mentre gli altri, il Presidente della Giunta compreso, eh, quelli non rispondono perché questa lettera era indirizzata al Presidente della Giunta.

Balestri (P.S.I.) - Io vorrei dire al Prof. Barone che io posso anche in parte concordare col suo risentimento, però vorrei dirgli una cosa: non gli do tutti i torti, però tenga presente una cosa che quest'opera qui per la Bassa Valle, l'iniziativa è stata mia, ho scritto io, poi tutto non si limita a questo, vada a vedere Châtillon, campo di tiro a volo, vada a vedere a Verrès il campo di football ecc., siamo intervenuti con dei contributi e quelli richiesti li abbiamo dati, e no s'informi, non è che si limita lì. Questa è un po' la parte grossa, diciamo, ecco se ci sono altre iniziative, come vi è stata richiesta, è pervenuta ora da Gressoney, cercherò tutto per accontentare, ma se ci sono delle iniziative da parte dei Comuni e che, ad un certo momento non posso mica io vedere quali sono le necessità, le posso vedere in grande ma non nelle piccole cose, eh? Fillietroz: alberghi, guarda, il prossimo Consiglio sarà riveduta un po' la legge sugli alberghi, quindi se ci sono delle modifiche... (Fillietroz: ...attenzione con le banche) ...sì appunto, lì in quell'occasione vedremo cosa è possibile fare. Impianti di risalita: non so, vi dirò come ho detto nella parte generale che noi abbiamo messo quello stanziamento, secondo più o meno come le richieste che ci sono state, durante l'anno ne possono venire ancora ed io mi auguro che con la legge delle aree depresse che tratta i contributi e gli sconti a lunga scadenza, si possa avere delle possibilità da incrementare perché sono anch'io convinto che quello per molti posti è un po' il pane quotidiano; purtroppo non ho potuto mettere degli stanziamenti maggiori ecc. però penso che con questa legge, effettivamente, verremo a stanziare dei soldi proprio per quelle attività lì, eh?

Caveri (U.V.) - Sempre sulla risposta del Dr. Balestri per sapere, no scusi, io l'ho già chiesto, ma si vede che lei non ha ben capito quello che volevo dire io, io vorrei se c'è, come ci dovrebbe essere, una delibera della Giunta che riguarda le assicurazioni degli automezzi e anche di quella famosa autobotte, se c'è una delibera che riguarda queste assicurazioni degli automezzi della Valle, ivi compresa la oramai famosa autobotte, con le varie società di assicurazioni, ivi compresa la Società di Assicurazione del Sig. Bordon... (Balestri: ...sta arrivando...) ...No, ma mi perdoni, Dr. Balestri, io vorrei sapere se voi vi leggerete la delibera o no, se esiste o meno una delibera su questo argomento ed io non ho mica chiesto solo l'elenco, io voglio sapere la delibera: bisogna che lei ci dia comunicazione, prima di tutto se questa delibera esiste o no? Siccome lei è competente in questo argomento lo dovrebbe sapere, esiste o non esiste una delibera?

Balestri (P.S.I.) - Se faccio qualche cosa, stia tranquillo che la delibera c'è.

Caveri (U.V.) - Siccome noi sappiamo benissimo che è stata fatta l'assicurazione di questi automezzi col Sig. Bordon, tanto è vero che pende un procedimento penale contro il Sig. Bordon per il reato di interesse privato.

Montesano (P.S.D.I.) - Avv. Caveri, le ho già detto che il regolamento, lei lo deve ricordare, è più pratico di me in questo, o lasciate parlare il Presidente perché io devo chiarire bene questo punto, l'articolo dice: "le sedute del Consiglio sono pubbliche, il Consiglio può tuttavia deliberare di riunirsi in seduta segreta, o di continuare in seduta segreta una discussione su determinati argomenti", 3° comma. Il Consiglio deve discutere in seduta segreta, allorquando si tratta di questioni riguardanti le persone e poi Avv. Caveri io le devo dire anche quello che dice dei doveri del Presidente, neh? I doveri del Presidente sono questi: al 2° comma all'ultima riga dice "fa osservare il regolamento" e lo devo osservare per primo io, e naturalmente i Consiglieri devono anche osservarlo, perciò entriamo nel campo di discutere delle posizioni personali, io devo dire che in questo campo qui dobbiamo entrare in seduta segreta.

Germano (P.C.I.) - Per fatto personale, chiederei all'Avv. Bionaz perché io friggo.

Bionaz (D.C.) - Frigge, per il piacere di tirare... hai perfino tirato la giacca a Barone, perché parlava di cose che interessavano il bilancio, ma lui aveva altre cose da dire, aveva... Il mio sorriso era dovuto solo a questo.

Germano (P.C.I.) - Lei se da dei numeri è un'altra questione... (Bionaz: ...i numeri li da lei...) ...mi rincresce che sia un Presidente della Giunta, ma mi rincresce, ma guardi che non friggo per niente... (Bionaz: ...va bè, ad ogni modo...) ...sono molto tranquillo... (Bionaz: ...va bè, chiuso).

Montesano (P.S.D.I.) - Chiudiamo l'incidente, io pregherei il Consiglio di...

Caveri (U.V.) - Domando la parola di nuovo per dire che non sono per niente d'accordo con quello che dice Montesano, perché questa questione riguarda degli Amministratori regionali, riguarda un Assessore il quale dovrebbe avere la sensibilità lui stesso di chiedere che questa questione venga trattata in una seduta pubblica del Consiglio, quindi non è questa la questione che riguarda un pinco-pallino qualsiasi.

Questa è una questione che riguarda un Assessore, ad ogni modo abbiamo capito, noi abbiamo chiesto se c'è una delibera di Giunta, il Sig. Bordon ha detto che il contratto è stato fatto dal Dr. Balestri con la sua assicurazione. Abbiamo constatato l'imbarazzo palese della Giunta che non sa cosa rispondere su questo fatto, scandaloso, per noi basta così. Crediamo che tutti abbiano capito. Ora, siccome il Sig. Bionaz chiedeva l'intervento della giustizia parlando della questione di Strazza, ha parlato della spada della giustizia, noi chiediamo che la giustizia non sia due pesi e a due misure, che per i bianchi ci sia la giustizia e per i neri no.

Montesano (P.S.D.I.) - Ora, io invito il Consiglio a rientrare nella discussione sul bilancio, eh? Proprio invito caldamente il Consiglio perché è un fatto importante che dobbiamo concludere, è chiuso l'incidente e allora si riaprono le richieste d'intervento per... (voce in lontananza di Caveri) ...Guardi Avv. Caveri, io ho pregato, ho rappresentato quale è il dovere del Presidente in questo campo qui, ho chiesto la collaborazione dei Consiglieri nell'osservanza del regolamento, quindi, è la collaborazione dei Consiglieri di rientrare nell'argomento che noi stiamo trattando che è quello del bilancio.

Lei poi vuol riaprire? È padronissimo di riaprire qualsiasi questione, io non entro in merito, però, la riapra nei dovuti termini, nelle dovute osservazioni del regolamento.

Caveri (U.V.) - Io mi permetto di dire che la questione rientrava benissimo nella discussione...

Montesano (P.S.D.I.) - No, io le ho detto in principio che se lei me lo prospetta in, diciamo così, prospettiva generale, io non ho niente da dire, però, se lei rientra nel campo personale, io ho bisogno che rappresenti la validità dell'articolo 88. Dunque altri interventi?

Manganoni (P.C.I.) - Dopo aver constatato che il Presidente della Giunta non mi ha risposto alla domanda che avevo posto, allora vado avanti sul bilancio, cioè sui capitoli specifici del bilancio e sulla relazione dell'Assessore interessato.

Qui non voglio ripetere quanto ha detto Barone ma voglio insistere su quanto ha detto Barone. Sulla bassa valle, che è sempre la Cenerentola, circa 700 milioni, per Aosta, Courmayeur, Pré St. Didier e St. Vincent: 700 milioni.

A parte che a St. Vincent ci sono altri due miliardi circa della S.I.T.A.V. che sappiamo benissimo che deve spendere in attrezzatura e che è in discussione in un punto di questa seduta. La bassa valle è completamente ignorata, la bassa valle non c'entra. Su quel famoso campo sportivo fra Donnas e Pont St. Martin non abbiamo più sentito parlare.

Io sarei ben lieto che Balestri... (Voce) ...ah, tu hai detto un campo nella bassa valle, allora è quello di Pont St. Martin e Donnas, va bene, avremmo risolto un problema di un campo sportivo per due Comuni, ma non è solo il problema dei campi sportivi, qui in questi 700 milioni, non c'entrano quasi più i campi sportivi, cioè i campi di football, sempre palazzo del ghiaccio, campi di tennis, ecc. no? Ma nella Bassa Valle noi non sentiamo il dovere di fare qualche cosa nel campo turistico? Eh? Ora qui io penso che bisogna cambiare un po' sistema, io non dico non fate a Courmayeur, Pré St. Didier, Aosta, St. Vincent, fate. Io vi faccio un esempio, naturalmente in questo campo l'Assessore dovrebbe essere più informato di me perché è il suo campo specifico, si parla di un campo di tiro, qui a Saumont, qui dove c'è già, lo migliorerete, sta bene, sta bene, anche se io sono contro la guerra e contro gli spari, comunque bisogna ben dare uno sfogo ai cacciatori, dovranno sparare ai piattelli, non spareranno alle allodole, ste povere bestiole, lasceranno campare un po' più le allodole, ste povere bestiole, lasceranno campare un po' più le allodole, no?

Ma per esempio non ne potete fare uno nella bassa valle, ma non a St. Vincent, a St. Vincent c'è già un tiro a volo.

(Voce) ...ma io dico la Bassa Valle da St. Vincent in giù e Châtillon gravita già su St. Vincent, certe attrezzature turistiche di St. Vincent, essendo Châtillon confinante, possono anche servire a Châtillon, no? Ma da St. Vincent in giù dopo la Mongiovetta, li abbiamo fregati con l'ospedale perché naturalmente si è dovuto fare a St. Vincent, non si poteva fare a Verrès o a Pont St. Martin, no? A St. Vincent si è dovuto fare.

Sull'ospedale dunque non abbiamo tenuto conto delle petizioni, delle trenta e più firme di tutti i Sindaci della Bassa Valle, quelli non contano, l'ospedale però si è dovuto fare a St. Vincent per curare il fegato, per quelli che vanno via a lasciare le penne, che escono la sera. Ora io vi dirò: non è giusto questo, fate quanto avete elencato, ma fate anche qualcosa per la Bassa Valle.

E vi sono altre zone oltre al fondo valle di cui accennavo, noi qui in Valle continuiamo a destinare tutti i nostri fondi per lo sviluppo turistico a quelle stazioni che turisticamente hanno già un notevole sviluppo, qui, quelle zone e quei paesi che turisticamente valgono, altri sviluppati ma che non hanno avuto la fortuna di potersi sviluppare perché mancavano le vie di comunicazione o per altre ragioni, ma sono quelli che noi dovremmo particolarmente curare. Fillietroz li ha elencati, io non voglio continuare in quell'elenco perché non finirei più, tutti sappiamo, ma vi cito solo questo fatto: St. Denis alto, Verrayes alto, il Colle di St. Pantaléon, Lauzon, una zona incantevole nel periodo estivo, incantevole, io non vi dico mica concentrate la Vostra attenzione adesso subito su quella zona.

Io ve ne cito una che fino adesso non ha mai potuto essere valorizzata perché non c'erano le vie di comunicazione, ma adesso che le vie di comunicazione si sono sviluppate, adesso che si è completato l'asfalto fino a Lauzon, ora io dico perché noi non destiniamo neanche una briciola per quella zona o per altre zone come quelle; se noi non li aiutiamo, quelli non si svilupperanno mai turisticamente ed allora noi avremmo quegli scompensi nella Valle d'Aosta, dove ci sono delle zone tipo Breuil, e avremo delle zone depresse tipo Verrayes, St. Denis nella zona alta, dico quelle due zone per non citarvene altre, ma ce ne sono tante altre; allora io voglio attirare l'attenzione della Giunta, in particolare dell'Assessore al Turismo, invitandolo a non andare solamente a Courmayeur, Breuil, Pré St. Didier, St. Vincent, ecc,, ma di andare anche in quelle zone che sono delle zone stupende e vedere cosa si può fare per incrementare, incoraggiare il turismo anche in quella zona, tenuto conto di un altro fattore: noi sappiamo che a Courmayeur, a St. Vincent e al Breuil, dovremo popolare magari la domenica il pullman che arriva alla mattina e parte alla sera, certamente non si presta al turismo popolare, perché quando si paga 120 lire il caffè, noi sappiamo di prezzi proibitivi, quindi è per un turismo di lusso, è per clientela selezionata. Bene vengano anche quelli, vengano, sviluppiamo il turismo affinché aumenti anche quel tipo di clientela, ma pensiamo al turismo popolare.

L'operaio che deve passare otto giorni in montagna per respirare un po' d'aria buona, non potrà andare a Courmayeur o al Breuil, perché dopo tre giorni l'han pelato, per ritornarsene, non ha più quattrini in tasca e allora andrebbe volentieri in queste altre zone dove i prezzi non sono proibitivi, vero, e dove anziché farsi pelare quei pochi risparmi in tre giorni, potrebbe anche rimanere otto, dieci giorni, per il periodo delle ferie, però sviluppiamolo, e allora io invito a tenere conto di quanto vi ho detto della Bassa Valle e a tenere conto di queste altre zone, di questi altri paesi turisticamente interessati, che però non hanno assolutamente nessuna attrezzatura, nessuna possibilità di sviluppo.

Savioz (P.C.I.) - Mi ero dimenticato prima di una questione, veramente la cosa era stata sollevata dal Consigliere Pedrini l'anno scorso, cioè i reliquati stradali, e allacciandomi a quanto detto dal Prof. Berthet di una Commissione, ma questo era già stato deciso, senonché poi io non so per quale ragione, per quale motivo, non gli hai dato corso, l'anno scorso a Pedrini, gli hai risposto assicurandolo che sarebbe stata fatta una Commissione rapida per fare un sopralluogo nella Bassa Valle, nell'Alta Valle, lungo le strade per vedere là dove è possibile realizzare qualche cosa come soggiorno provvisorio così per i pic-nic, sistemazione di aree, ne aveva citata una vicino a Bard, lì dove ci sono quei castani, finito quel rettilineo che c'è subito dopo Arnaz e poi, però è rimasto sulla carta, quindi riallacciandomi a quanto detto da Berthet che è giustissimo, ripensando a quello che ha detto Pedrini l'anno scorso, tutta la discussione che abbiamo fatto, cerca di ricordarti, forma quella Commissione, anche fare una Commissione ufficiale a tutti gli effetti, si fissa un giorno e si va a fare un giro e buona notte ai suonatori e poi un'altra cosa, hai letto un elenco di opere che intende realizzare così come premessa, come larga massima, potrei averne una copia?

Casetta (P.C.I.) - Veramente c'è da essere scoraggiati, non è una opposizione preconcetta ma è giusto però che Balestri la smetta di credere proprio di poterci prendere per degli ingenui.

Durante la discussione dello scorso bilancio, Balestri, io avevo detto che mi parevi un sarcofago, ci chiedevamo cosa volevi fare dei 470 milioni, tu come le mummie, tranquillo, hai detto: "vedremo, ve lo diremo nel corso del Consiglio, riferiremo". Poi siamo arrivati al 7 di febbraio dello scorso anno, il Consigliere Manganone di Pont St. Martin ha avuto la buona idea di presentare un'interpellanza, una mozione sul campo sportivo di Pont.

Ecco, che allora tredici pagine di questo verbale, Balestri, ci parlano del piano globale, è venuto fuori qui il piano globale, 13 pagine dattiloscritte del verbale, piano globale delle opere pubbliche e non parlate al manovratore, non disturbate chi lavora, uh! Per carità, non si può modificare niente, la cosa è già in fase di studio avanzata, al più presto ve la presenteremo, e così via.

Ad aprile presentiamo una mozione per conoscere qual è questo piano delle opere sportive, la mozione si discute a settembre e io, Balestri, ho conservato, come farò con quello di oggi, quell'elenco raffazzonato che tu hai letto, quell'elencazione di idee, su quello che doveva essere il futuro piano globale degli impianti sportivi che è quello che ci hai di nuovo spiattellato qui oggi con una sola modifica, che spostiamo la piscina coperta di Pré St. Didier ad Aosta come previsione, no, abbiamo preso già quel pezzo di carta di allora e l'abbiamo rimesso qui oggi, senza però uno studio. E questo è dimostrato dal fatto che è un'elencazione di idee che tu dici che le richieste dei Comuni devono darci l'iniziativa quando non è vero, quando l'iniziativa deve partire da qui per aver un'idea chiara di che cos'è un piano globale delle opere sportive nella nostra Regione, senza aspettare solleciti delle Amministrazioni comunali, ma a parte questo, se no cosa ci state a fare lì. Tutta sta grande programmazione, dov'è sta roba lì? Cosa sono queste Commissioni di studio che lavorano ininterrottamente se non hanno ancora in un anno e mezzo per lo meno tirato fuori quello che è il piano globale delle opere sportive.

Io, poi, sono d'accordo con Barone e in questo elenco che ci è stato riservito oggi, c'è il poligono di tiro ad Aosta, il palazzo del ghiaccio a Courmayeur, la piscina coperta anziché a Pré St. Didier ad Aosta, la patinoire di Aosta. I 40 milioni famosi di Pont St. Martin che risiedono in quel bilancio da un anno a questa parte, da quando il Consigliere Manganone ha presentato la mozione e anche se qui si era detto che si sarebbe fatto uno sforzo per andare a parlare con le due Amministrazioni per acquisire le aree, non si è fatto niente, questa è la realtà.

Poi a La Thuile un milione, due milioni a Cervinia, 600 mila lire a Châtillon, per un totale di 295 milioni, duecento novantacinque milioni sui 470 che non ci è ancora stato detto come sono stati investiti l'anno scorso, cosa se ne è fatto di quei soldi lì, come sono stati impegnati, perché il totale del piano odierno che ricalca questo, che non è un piano comunque, è un'elencazione, riporta di nuovo 290 milioni come totale, questa è la realtà, 290 milioni... (Voce) ...allora le rifacciamo due volte queste cose perché sono le stesse, no? Sono le stesse, precise, identiche, l'unico aumento che c'è è quello sulla piscina che da 100 va a 150 milioni in più e c'è una piscina coperta in più ad Aosta, tutto lì il discorso, e allora è ora che la smettiamo veramente di continuare a raccontare storie.

Quando non si hanno le idee chiare su quello che si vuole fare, non si hanno le idee chiare perché non si vuole fare, non si hanno le idee chiare perché non si è fatto niente in questa direzione né come studi né come ricerca, né come iniziative, questa è la realtà delle cose.

Caveri (U.V.) - Ho sentito parlare del poligono di tiro di Saumont, chiedo delle delucidazioni e dei chiarimenti su questa questione, soprattutto per quanto riguarda la questione immobiliare, diciamo.

Germano (P.C.I.) -Voglio ribadire che non è una posizione politica preconcetta quella che noi assumiamo quando critichiamo così l'Assessorato al Turismo, perché è una triste realtà, questo Assessorato assieme a quello della Sanità, dell'Industria, del Commercio e delle Finanze sono quelli più deludenti.

Le risposte dell'Assessore Balestri sono ormai da un anno e mezzo che le sentiamo, prossimamente porteremo in Consiglio delle proposte e sarà tutto fatto; se volete nominiamo una Commissione, quello che viene fuori io sono d'accordo e così via, è ormai un'abitudine e fare molti commenti su questo io non credo ne valga neanche la pena, proprio perché non vogliamo fare l'ostruzionismo, proprio perché vogliamo arrivare alla votazione del bilancio.

Certo che, sia per le questioni archeologiche sia per le questioni del turismo, sia per le questioni dello sport, si risponde sempre allo stesso modo e la situazione è la più deludente che si possa concepire.

Voglio però dire una parolina all'avvocato Bionaz, lui deve rendersi conto di alcune cose:

1°) che noi non friggiamo, perché siamo gente che ha la coscienza a posto, mentre in quel caso chi non aveva la coscienza a posto era uno dei vostri; sia chiaro questo in modo pulito;

2°) che noi siamo bravi perché quel fatto è avvenuto per colpa, per denuncia, per insinuazione di uno dei vostri, noi lo sappiamo da mesi, da mesi e da mesi, non ne abbiamo mai parlato, potevamo benissimo parlarne ampliamente, sfruttarlo con manifesti con tutte queste cose, ma non è che siamo fanatici dello scandalo: la dimostrazione l'abbiamo data stando zitti mesi, mesi e mesi, no? E saremo stati zitti anche adesso, basta che ci fossero le risposte che noi abbiamo richiesto, queste risposte non arrivano, non arrivano, io direi che dovrebbe trarre una morale da questo, per lo meno sapere che quando si ha la coda di paglia, bisogna almeno... (Voce) ...da questi fatti, e si arrabbi pure fin che vuole, ma si capisce da come ci comportiamo noi che deve trarre una morale.

Ma allora volete che ne discutiamo? Ma volete che ne discutiamo? Ma noi siamo pronti a discuterne se volete che ne discutiamo, volete che facciamo uno scandalo? Diciamo tutte le cose tranquillamente... (Voce)

Montesano (P.S.D.I.) - Germano, io la richiamo a quello che ho detto prima. Io ripeto e ribadisco con tranquillità, sforzandomi di non arrabbiarmi, di dire al Presidente della Giunta, l'Avv. Bionaz che quando si ha la coda di paglia, bisogna almeno sapere star zitti, almeno sapersi regolare... (Voce) ...si capisce, si capisce, e se le cose non stanno così, ne discutiamo, è il regolamento, ne discutiamo perché ne abbiamo il diritto, è proprio così. Abbia pazienza, io glielo ho detto, le ho precisato i termini di regolamento, noi siamo chiamati... (Germano: Noi non abbiamo fatto il regolamento) ...Va bene, ma io vi devo dire che... (Voce)

Ritorniamo al titolo secondo.

Artaz-Dotto (P.C.I.) - Siccome ho sentito, in risposta, Barone che ha detto che tutte le richieste sono state prese in considerazione anche per la Bassa Valle, allora volevo chiedervi se aveva preso in considerazione anche la richiesta del Comune di St. Marcel che riguardava il campo sportivo, se è compreso qui o no.

Questo non ce ne sarebbe bisogno con una seria amministrazione, ma dato che si tratta di Balestri che domani non si ricorda, vorrei che precisasse qui in Consiglio, perché so già come fa lui, quando io mi trovo magari nel suo ufficio, ha il coraggio di dirmi il contrario e di dire che lui non tiene in considerazione ciò che il Consiglio viene a chiedere, piuttosto se vede la faccia di un altro che non è certamente del mio parere politico, quello volevo chiedere Sig. Balestri, che mi precisi questo e con questo mi riferisco a quella volta che sono stato nel suo ufficio e in che modo aveva risposto nei confronti di chi era con me.

Balestri (P.S.I.) - Io qui vorrei proprio che fosse presente quello che era insieme a lei, non so chi sia, ad ogni modo... (Voce) ...non so il nome, guardi che lei sta fraintendendo e sta capendo male le parole, neh, ad un certo momento; perché lei è venuto a chiedermi se per St. Marcel se c'era, io ho chiesto se avevate presentato qualche cosa, mi è stato detto no, - mi faccia una richiesta scritta - le ho detto, lei voleva sapere se prima di farmi la richiesta scritta io gli davo già l'assicurazione, io gli ho detto, come faccio a risponderle... (Voce) ...ecco, a questo punto quando io gli ho fatto una domanda molto precisa, - fatemi una richiesta scritta - eh - lui ha detto: "è inutile che gliela faccia, tanto con le vostre discriminazioni non ne farete niente" - lei mi ha risposto così "e allora non me la faccia" - gli risposi io - "se lei la pensa così" e gli ho detto anche un'altra cosa, gli ho detto "guardi, siccome lei sta sragionando in questo momento, allora le dico anche presente quello che c'è, che io non faccio discriminazioni e non tengo conto di questo. Quindi se è una richiesta legittima dove noi possiamo... state tranquilli che noi interverremo anche per St. Marcel", io gli ho risposto quello, e voglia il testimone quello che era presente con lei.

Caveri (U.V.) - Per la risposta del Dr. Balestri del poligono del tiro di...

Balestri (P.S.I.) - Guardi, qui si tratta di acquisire, come avevo già detto prima, i terreni del poligono di tiro di Saumont che è una spesa di cinque milioni; c'è già un compromesso per questi cinque milioni, quindi c'è già un compromesso, appena sarà varato questo potremo acquisire questi terreni per dedicarli ad un tiro a volo, come attrezzature c'è già tutto, quindi si tratta solo di acquisire il terreno.

Caveri (U.V.) - Chi è il proprietario di questo terreno? (Balestri: ...questo non glielo so dire) ...Eh, insomma questo è il minimo che lei dovrebbe sapere Dr. Balestri.

Balestri (P.S.I.) - No, no, insomma si va a vedere chi è il proprietario, guardi non le guardo mai quelle cose lì.

Caveri (U.V.) - Ma allora le faccio un'altra domanda, ma io penso che lei... (Balestri: ...potrebbe darsi che sia uno che possa anche, ecc., ma onestamente le dico che non lo e non lo so...) ...Lei è sempre mal informato delle cose del suo Assessorato, mi perdoni, non è una cattiveria da parte mia, è una constatazione.

Balestri (P.S.I.) - Non è l'elenco dei proprietari dei terreni che io devo conoscere, anzi è bene che io non li conosca, guardi.

Caveri (U.V.) - I precedenti Assessori al Turismo sapevano sempre dare delle indicazioni sui trasferimenti immobiliari, ma ad ogni modo non voglio farne un campo di imputazione per questo. No, ma io volevo fare un'altra domanda, ma io penso che la sua risposta sarà negativa perché penso anch'io che una cosa non ha un rapporto con un'altra, cioè voglio sapere: la Società "Forza e luce" ci aveva fatto una proposta di acquisto di terreni in regione Saumont, vorrei sapere se c'è un nesso in queste due cose o no.

Almeno, questo dovrebbe sapermi rispondere, io ritengo di no, però...

Balestri (P.S.I.) - È un proprietario, guardi, mi ricordo che le trattative sono state fatte con un proprietario, non è la società "Forza e luce", però il nome non me lo ricordo. È un proprietario unico.

Caveri (U.V.) - Penso anch'io che non ci sia nessun rapporto, però avrei gradito un'assicurazione da parte sua, dato che lei è l'Assessore che ha trattato questa questione.

Balestri (P.S.I.) - No, no che sia la società "Forza e luce" è da escludere.

Caveri (U.V.) - Va bene.

Siggia (P.C.I.) - Pag. 120 Assessorato Turismo: riepilogo delle spese in conto capitale totale: 906.000.000 lire;

Pag. 121 riepilogo sempre Assessorato Turismo antichità e belle arti spese correnti: 1.499.200.000 lire;

Pag. 122 distribuzione delle spese per Assessorato e per funzione dà un totale generale di 24.037.550.000 lire;

Pag. 124 "Distribuzione delle spese per categoria e per Assessorato" dà lo stesso totale di 24.037.550.000 lire;

Pag. 126

Montesano (P.S.D.I.) - Volete che leggiamo gli allegati? L'allegato f) sul quale era intervenuto mi pare il Consigliere Manganoni, allora saltiamo all'allegato f), se altri non chiedono la lettura degli allegati precedenti.

Siggia (P.C.I.) - Allegato f) "Elenco dimostrativo della destinazione del fondo speciale per oneri derivanti da provvedimenti legislativi in corso di perfezionamento".

Punto 2 - Disegno di legge regionale concernente approvazione di spesa per ultimazione del fabbricato di Piazza Narbonne in Aosta, importo: 50.000.000 lire.

Balestri (P.S.I.) - Dunque, nella legge che avevamo approvato per l'arredamento di Piazza Narbonne si era detto, proprio su proposta del Consigliere Germano, momentaneamente di stralciare certi locali, di vedere se possibilmente c'era la possibilità di affittare questi locali con arredamento o senza arredamento.

A un certo momento, ora si tratta di vedere, perché noi per quel poco o per quel molto che ci siamo occupati non ci è riuscito di trovare ancora nessuno che è disposto ad affittare senza arredamento; quindi qui si tratta di una cosa sola, viene messa fra le spese in conto corrente qui di riserva, questa cifra che serve sia per l'ultimazione che per l'arredamento.

Siccome se si dovesse arrivare a questo, o si vedrà la necessità di complementare la cifra precedente, è una disposizione legislativa del Consiglio che va riportata qui, in quel caso lì io direi di discuterne, di vedere quello che il Consiglio vuol fare.

Germano (P.C.I.) - A parte questo, si esige sempre la modifica, perché non è l'ultimazione, semmai è l'arredamento del Palazzo di Piazza Narbonne, non è l'ultimazione del fabbricato... (Voce) ...ad ogni modo io vorrei richiamare al Presidente del Consiglio i rispetti delle deliberazioni del Consiglio.

Il Consiglio ha deliberato su questa materia che la gestione dei locali, sia per il ristorante che per le altre iniziative che ci sono, sia fatta per concorso.

Ora, l'Assessore al Turismo ci dice: "non ci è stato possibile trovare nessuno per quanto abbiamo fatto noi", ma lui non deve proprio trovare nessuno, lui deve pubblicare sui giornali o nelle forme che sono dovute, non so quelle che si mettono a concorso, la gestione del ristorante di Piazza Narbonne, che entro tale data si fanno le domande e le condizioni sono queste.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Germano, scusi, io volevo dire questo: se il Consiglio ha deliberato una cosa del genere, non ci sono dubbi che dovrà essere così.

Germano (P.C.I.) - Ma lui ci viene qui a dire che abbiamo cercato noi...

Montesano (P.S.D.I.) - Forse si è spiegato male.

Balestri (P.S.I.) - Lo si tiene lì, nel caso che non riesca in altre maniere, ecc., ma è logico che la procedura sarà quella, no?

Manganoni (P.C.I.) - Ed allora proseguendo, quanto ha detto Germano, quando voi volete rendere pubblico, che la Giunta lo sappia no, che gli eventuali interessati sappiano, che presentino le domande.

Allora fatelo pubblicare sui giornali, perché se no chi lo sa? Lo sapete voi della Giunta: 1°) darne pubblicità in modo che ognuno possa inoltrare le proprie domande, le offerte; 2°) i locali da affittare quali sono? Solo quelli del ristorante, no? questo che io proponevo, no? (Voce)...tabaccheria, mi sembra giornali anche, no? (Balestri:...) Sì, ma Balestri, non è deciso, ma io penso che se voi domani dovete richiedere delle offerte nel senso che dovete poi assegnarlo, bisogna che abbiate le idee ben chiare prima, no? Adesso ormai è ultimato questo palazzo, grosso modo, ci saranno i ritocchi, no? Ed allora io penso che dovreste avere le idee chiare, questi locali servono per il ristorante, questi servono per il bar, questi per la tavola calda, per la tavola fredda cosa diavolo è, questo per i giornali, questo per i tabacchi. Bisogna che abbiate le idee chiare, se no come fate a dar pubblicità e le richieste, quelli richiedono cosa, se non avete le idee chiare? (Voce) ...e no, ma se la Giunta ha le idee chiare, allora scusa Balestri, io prego di esporle brevemente al Consiglio, affinché anche noi ne siamo interessati.

Perché se lo devono sapere, fino adesso non lo sanno, ma con la pubblicità che assicurate di dare che lo sappiano gli eventuali interessati, abbia pazienza ma anche i Consiglieri regionali hanno diritto di saperlo.

Ora io non ti chiedo che tu mi dica per il giornale o per il bar saranno tanti metri quadrati con un banco, 10 sedie, ecc. non chiedo tutto questo, ma chiederei solamente, in linea generale, vogliamo un bar, cioè quale locale affittate e a che scopo, a che uso. Solamente questo.

Fosson (U.V.) - Vede, Dr. Balestri, su questo articolo avevamo già impostato la discussione quando abbiamo parlato della prima parte del bilancio e ci siamo arenati perché lei aveva detto un qualche cosa che ci aveva messo sul chi va là e che lei ha ripetuto, così sommessamente un attimo fa e poi ha corretto. Ma noi non possiamo stare su questa assicurazione perché abbiamo accettato di rinviare la discussione di questo alla fine, abbiamo detto: ben, ne riparleremo alla fine, andiamo avanti, per andare avanti nel bilancio, ma qui noi ci troviamo dinanzi a una discussione fatta lungamente in questo Consiglio e dinanzi ad una delibera presa che dovremmo eventualmente rivedere adesso, sentire qual è questa delibera, dare lettura a questa delibera e vedere se voi volete rimanere a questa delibera presa dal Consiglio, perché da quanto lei ha detto già l'altra volta e che ha detto oggi di nuovo, in principio: dice; sa, noi non abbiamo trovato dai contatti che abbiamo avuto, non troviamo nessuno che vuol prendere questi locali se non sono attrezzati completamente. Ora, questa, è una questione di fondo. È una questione di fondo che abbiamo lungamente dibattuto allora, qualche mese fa quando abbiamo stanziato le altre somme.

Se noi rimettiamo tutto in discussione questo, vuol dire capovolgere quella delibera che visibilmente non le andava a genio quel giorno che il Consiglio si è pronunciato in questo senso, perché lo ha detto anche chiaramente, però noi non vogliamo prestarci a questo gioco di bussolotti e dire: - abbiamo preso una delibera a grande maggioranza del Consiglio, quindi con noi c'era anche una parte della maggioranza, quindi non eravamo mica solo noi, abbiamo deciso in un dato senso, oggi, nel bilancio si porta questa somma per eludere quella che è stata la risultanza di quella delibera.

Ora è questo sistema che non possiamo accettare. Quindi noi dobbiamo avere l'assicurazione che quella delibera che è stata presa sia mantenuta e, in quel caso, la questione dei 50 milioni qui non ha più ragione di esistere, perché altrimenti ci prestiamo al gioco di sovvertire completamente quello che è stato deciso allora.

Io non vorrei rifare la discussione, abbiamo fatto una lunga discussione allora.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Fosson, le posso fare una precisazione giacché lei parla di quello.

Prima di tutto non è una delibera del Consiglio, ma è una legge che è stata approvata, quindi non ci sono scappatoie... (Fosson: ...meglio) ...C'è una legge che è approvata dal Consiglio mi sembra all'unanimità, quindi non ci sono interpretazioni che possono determinare delle applicazioni diverse. Gli articoli che parlano di questo dicono precisamente quello che bisogna fare.

Quindi mi sembra che, a parte che non è una delibera, è un disegno di legge.

Fosson (U.V.) - La sua precisazione va molto bene in questo momento. Ho la memoria abbastanza buona e in questo momento non ricordavo, parlavo di deliberazione invece di parlare di legge. Quindi tanto meglio che sia legge.

Ma non è la prima volta che si viola o le deliberazioni o la legge e noi divaghiamo, facciamo molte volte delle discussioni in questo Consiglio in base a certe dichiarazioni che vengono fatte dagli Assessori e l'altro ieri, il Dr. Balestri, e ancora un momento fa, ha detto questo e non me lo può mica smentire.

Se poi anche si è corretto perché si è accorto di aver detto qualcosa che non andava, ma ha detto "noi abbiamo bisogno di una somma per attrezzare quei locali perché dai contatti che abbiamo avuto non troviamo chi li prende se non sono attrezzati".

Quindi questo è in contrasto con quello che abbiam detto quando abbiamo votato quella legge e dò atto al Dr. Montesano.

Quindi noi ci preoccupiamo di questo perché noi non chiediamo nient'altro che rimanere a quello che è stato stabilito allora, quindi vogliamo avere l'assicurazione e lo ripetiamo adesso perché viene portato questo stanziamento, lo ripetiamo adesso, che si deve fare un concorso, e questo è stato stabilito, e le attrezzature, non vogliamo mica riparlare adesso del tritapatate o del tritacarne, o di tutto quello che abbiamo parlato allora. Io vi chiedo scusa e non voglio parlarne perché abbiamo presente quella che è stata la discussione, però questa attrezzatura, abbiamo detto, nel concorso si sarà molto chiari e sarà chi vorrà usufruire di questi locali che deve pensarci, perché abbiamo fatto tutta quella discussione, uno diceva che è attrezzatura fissa, noi sostenevamo che non era attrezzatura fissa e via dicendo.

Lascio perdere tutte le altre considerazioni che abbiamo chiarito in quella legge.

Quindi, che si debba mettere un fondo per alcuni lavori che sono al di fuori di quelli che abbiamo preso in esame l'altra volta possiamo essere d'accordo, ma allora desidereremo e abbiamo anche il diritto di sapere quali sono questi lavori che prevedete di fare con questa somma.

Ecco, mi sembra che in sede di bilancio dobbiamo chiedere questo e avere l'assicurazione che non si torni indietro su quella che è stata la decisone presa dal Consiglio allora.

Montesano (P.S.D.I.) - Onde evitare discussioni su un punto che è ben preciso, io ricordo ai Signori Consiglieri che l'articolo 3 della legge 30 agosto 1967 che riguarda appunto questo argomento dice all'ultimo capoverso, al secondo capoverso "si provvederà mediante licitazione privata sia per le forniture sia per le locazioni", quindi più chiaro di così! È un disposto legislativo dal quale non si può scappare e quindi qualsiasi discussione fatta in un centro o in un altro mi sembra che sia oziosa di modo che il Consiglio ha approvato questa legge che porta la data del 30 agosto 1967 n. 23, in questo capoverso c'è chiaramente quello che si deve fare, io credo che nessuno voglia...

Caveri (U.V.) - Dr. Montesano, Lei parla di discussione oziosa, la discussione sarebbe stata oziosa se il Dr. Balestri, ieri, l'altro ieri, e di nuovo oggi non avesse fatto quelle dichiarazioni che per noi sono state allarmanti.

D'altra parte, ancora di nuovo adesso dopo tutte queste discussioni, non oziose ma necessarie per chiarire gli intendimenti dell'Assessore al Turismo e della Giunta, ancora dopo tutte queste discussioni il Dr. Balestri ce ne viene fuori a parlare di presunzione, che non si possa trovare un aspirante concessionario del ristorante che si mette a carico di questo concessionario, quelle tali attrezzature.

Ora parlare di presunzione è un fuori luogo, noi non contestiamo che possa anche avvenire questo, ma se quello avverrà il Dr. Balestri dovrà avere pazienza e riportare la questione in Consiglio per averne l'investitura e l'autorizzazione voluta.

Insomma il nostro concetto è questo, che il Dr. Balestri evidentemente non può per conto suo abrogare una legge oppure diciamo disubbidire alla legge e dare esecuzione ad atti amministrativi che facciamo a cazzotti con questa legge regionale.

La precisazione che il Dr. Montesano ha fatto, giusta, che non si tratti di delibera ma che si tratti di legge regionale, meglio ancora di una delibera, allora il Dr. Balestri bisogna che ubbidisca a questa legge e non sarà molto contento, come non è stato contento lui, non sono stati contenti altri che quella legge sia stata fatta in quel tale modo, contro le antiche volontà di questa Giunta. Ad ogni modo abbiate pazienza, la legge è venuta fuori così e voi dovete ubbidire a questa legge.

Montesano (P.S.D.I.) - È stata approvata all'unanimità, mi sembra.

Caveri (U.V.) - All'unanimità sì, ma vengono fuori le dichiarazioni contrarie del Dr. Balestri, dichiarazioni contrarie ieri, l'altro ieri, dichiarazioni contrarie oggi.

Bionaz (D.C.) - Io faccio solo una precisazione: che la legge sarà scrupolosamente mantenuta, ecco.

Caveri (U.V.) - Io mi rallegro di questa sua dichiarazione, ma questo non deve tanto dirlo a noi, lo dica al suo collega di Giunta.

Bionaz (D.C.) - Non c'è nessun male che lui prenda dei contatti con qualcuno per vedere se può interessare a qualcuno questo complesso, diamine.

Balestri (P.S.I.) - E poi l'avevo già detto prima, avvocato Caveri, che se c'era qualche cosa di nuovo da fare, questo doveva essere portato in Consiglio, perché altrimenti, non si può fare diversamente... (Bionaz: È chiaro)

Caveri (U.V.) - Noi speriamo che tutto quello che è stato detto dai Consiglieri regionali che hanno preso la parola su questo argomento sia servito a qualche cosa, perché visto che il Dr. Balestri ha fatto delle dichiarazioni infelici del suo comportamento futuro sia un po' più felice delle sue infelici dichiarazioni.

Germano (P.C.I.) - Il motivo del dubbio non deriva solo dalle dichiarazioni dell'Assessore Balestri, deriva dal fatto che quella legge è stata votata all'unanimità, ma quell'emendamento che prescrive la licitazione privata è stato votato su nostra proposta e con alcuni voti della maggioranza che hanno votato contro la Giunta, quindi c'è il dubbio che non si voglia rispettarlo, solo quella è la ragione.

Manganoni (P.C.I.) - Quattro, al punto quattro.

Montesano (P.S.D.I.) - Aspetti, dobbiamo trattare il punto tre, nessuno ha da dire qualcosa?

Al punto tre allora c'è una modifica che dice: "Il disegno di legge regionale concernente spese e contributi per la trasformazione di case rurali ai fini dell'incremento della ricettività turistica".

Ha cancellato quindi il mezzo rigo primo, tutto il rigo secondo e metà del rigo terzo.

Pag. 136. Al punto tre "Spese e contributi per la trasformazione", cancellare la metà del primo rigo, tutto il rigo secondo e la prima metà del terzo rigo.

Interventi?

Punto 4) "Disegno di legge regionale concernente l'intervento della Regione per il finanziamento delle spese relative a lavori di pubblica utilità da eseguire nella città di Aosta; 2° stanziamento: 40.000.000."

Manganoni (P.C.I.) - Io qui vorrei solo un chiarimento. Qui abbiamo già al capitolo 135, no, "Contributo al Comune per finanziamento di spese relative ai lavori di pubblica utilità", legge regionale 10 luglio 1967: 40.000.000. Questa è la seconda legge che seguirebbe la prima, sarebbe il proseguimento della prima. (Voci)

Qui, per evitare delle discussioni quando presenterete questa legge, vi inviterei a portare in elenco delle opere che s'intendono fare, consultate bene il Comune che prima non intenda, non so, coprire il campo d'aviazione, poi compra i mobili per gli uffici come ha fatto l'altra volta, no, che appena comprato i mobili per ufficio mettano i mobili per ufficio e non che ci presentano un elenco che poi, dopo loro, quell'elenco lo ignorano e mi destinano questi fondi a tutti altri fini.

Punto 5): "Disegno di legge regionale concernente assunzione di mutuo passivo, a lunga scadenza, per la costruzione in Valle d'Aosta di un gerontocomio, cancellato, approvazione liquidazione di spesa: totale 7.000.000.

Andrione (U.V.) - Une demande: qu'est-ce que ça signifie 7.000.000. On pourrait le laisser, parce qu'avec sept millions, je pense qu'on ne fait absolument rien, non? Les intérêts de quoi?

Bordon (D.C.) - Oui, les sept millions avec les autres sept parce que c'est la même histoire.

Andrione (U.V.) - Ah, je comprends.

Bordon (D.C.) - Alors, je vais te donner cette note et tu vas la lire.

Andrione (U.V.) - Je demande pardon?

Punto 6): "Disegno di legge regionale concernente assunzione di un mutuo passivo a lunga scadenza per la costruzione in Valle d'Aosta di Istituto psico-medico-pedagogico", va cancellato approvazione del finanziamento di (?) per un totale di sette milioni.

Punto 7) ...

Punto 8) ...

Manganoni (P.C.I.) - Io qui vorrei avere queste risposte: 1°) quanto si è stanziato fino ad oggi per la funivia di Chamois; 2°) che questi altri 120 milioni aggiunti agli altri che adesso non mi ricordo appunto, saranno sufficienti per questa funivia; 3°) a che punto sono i lavori; 4°) quando se ne prevede l'ultimazione.

L'ultimazione nel senso di funzionamento, che possa funzionare.

Fosson (U.V.) - Io chiedo scusa, ma vorrei solo avere un'assicurazione sul punto quattro, sul punto quattro, così, intanto che risponde, l'Assessore può darmi l'elenco per questi lavori di pubblica utilità da eseguirsi nella città di Aosta che adesso non è ancora, quando lo potremo avere? Ecco, se lo potremo poi avere e in quanto tempo lo possiamo avere.

Colombo (P.S.I.) - Io penso che naturalmente il finanziamento che noi stiamo oggi per deliberare debba fare assegnazione su quello che è stato l'elenco che noi abbiamo avuto già l'anno scorso, dove avevamo una elencazione di opere di gran lunga superiore al corrispettivo dei 40 milioni.

È chiaro che, appena deliberato questo, io chiederò al Comune di deliberare sulla scorta di quell'elenco che è stato fornito dall'Amministrazione regionale, cosa si intende finanziare con i 430 milioni di quest'anno?

E io ritengo che di questo avremo il dovere di darne lettura al Consiglio regionale.

Fosson (U.V.) - Ripeterei solo la raccomandazione senza tutte le argomentazioni già fatte nella discussione precedente, cioè che i lavori che noi dobbiamo finanziare alla città di Aosta con questi... fossero effettivamente dei lavori di pubblica utilità e non quegli altri e di avere, poi, questo elenco a tempo debito.

Colombo (P.S.I.) - Io volevo, ancora che questa discussione debba poi farsi in un secondo tempo, rispondere al Consigliere Manganoni che aveva rappresentato l'esigenza di inserire i primi quattro punti di quell'elenco, che il primo punto, che riguarda la costruzione di questa strada è già stata interessata l'ANAS, quindi dovrebbe trovare finanziamento attraverso un intervento diretto dell'ANAS.

Per quanto riguarda il secondo punto: acquedotto, io ricordo al Consiglio che qui c'è già un contributo della legge Tupini e il nostro contributo ad integrazione della legge Tupini per il valore di trecento milioni; quindi con tutta probabilità anche questa opera ha già tutto il finanziamento per poter essere affrontate per lo meno per quanto concerne il 1968. Quindi, fatte queste segnalazioni, è pacifico che sono d'accordo con l'intervento che ha fatto il Consigliere Fosson sul fatto che al momento della presentazione della legge il Consiglio comunale deve corredarla delle opere che naturalmente intende fare per il contributo dei 430 milioni.

Montesano (P.S.D.I.) - Si passa all'esame della legge articolo per articolo.

Manganoni (P.C.I.) - Brevemente le ripeto: 1°) l'importo del finanziamento precedente; prima domanda; 2° domanda: importo totale: importo precedente più questi 120 milioni; 3° domanda: quanto verrà a costare se questi stanziamenti sono sufficienti o meno; altra domanda: a che punto sono i lavori, quando saranno ultimati, cioè quando sarà funzionante la funivia.

Balestri (P.S.I.) - Dunque c'era uno stanziamento residuo di 150 milioni, ci sono 120 milioni sul capitolo attuale e c'è una variazione del bilancio del '67 per 160 milioni, quindi un totale di 440 mila, la funivia verrà ultimata... (Voce) ...per Natale, dal 23 di dicembre la Società entrerà in mira con una penale giornaliera abbastanza forte, ma i lavori per ora camminano quindi non si prevede nessun ritardo... (Voce: ...questo Natale?) ...questo Natale.

Andrione (U.V.) - Une déclaration sur le téléphérique de Chamois. J'étais contraire à ce téléphérique, parce que même si le rôle de Cassandre n'est pas très amusant, je crois qu'il est parfaitement inutile, qui sera doublée dans un peu de temps par une route.

Non seulement, cette route n'aura plus la même signification qu'avant, parce que la route de Chamois aurait dû servir les Communes de la Magdeleine, la route d'Antey jusqu'à la Commune de Châtillon, les villages de Promiod, et, à travers le Col Chancellier, arriver à la vaste conque qui est comprise entre le Tantané et le Zerbion.

Je suis contraire à cette Junte et je reconnais cependant que l'on peut avoir des idées différentes à l'égard de ce téléphérique.

Je tiens à déclarer que sur cette question c'est greffer une spéculation, je sais, désormais s'est fait, mais quand même je tiens à déclarer que cette spéculation a été faite, qu'on a déparé un des plus beaux lieux de la Vallée d'Aoste. Tout cela pour des motifs qui sont absolument spéculatifs et c'est vraiment malheureux que nous valdôtains nous soyons les premiers à détruire notre pays.

Manganoni (P.C.I.) - Una considerazione: che ai 440 milioni, che sono molti, per la costruzione di quella funivia, se noi aggiungiamo i 150 che verrà a costare la strada quando sarà ultimata, io penso che qualsiasi Giunta di buon senso dovrà ultimarla, perché una strada è costruita per metà, adesso finisce in un bosco, una strada di sei metri. Io penso che quei due chilometri che ci sono ancora dovranno essere costruiti, non si può, anche quelli di Chamois, noi avremo e la funivia e la strada.

Ora, per i cento abitanti di Chamois, sono sei milioni a testa solamente per il collegamento, sei noi dovessimo spendere sei milioni a testa per ogni abitante della Valle per il collegamento, dico solo per il collegamento, non parliamo poi di tutto il resto: scuole, fognature, attrezzature turistiche, acquedotti, solamente per quello sarebbero seicento miliardi!

Ora, se è giusto che, ben, qui non riapriamo tutta la polemica, per accontentare Pedrini il quale... il suo voto era determinante per la Giunta se no la Giunta non si reggeva, si debba arrivare a delle assurdità del genere.

C'è già una funivia, noi ne costruiamo un'altra nuova e poi si dovrà ultimare la strada, naturalmente. Morale: 6 milioni a testa per ogni abitante del Comune.

Io inviterei gli amministratori a riflettere su questi colpi di testa!

Germano (P.C.I.) - Per poi vedere a Chamois, proprio come ai tempi, non so a quali tempi richiamarmi, il quadro donato dal Consigliere regionale Ennio Pedrini "Il giardino privato", messo a disposizione del pubblico!

Barone (P.C.I.) - Una piccola considerazione la voglio fare anch'io, in aggiunta a quella dei miei colleghi.

Si è tutti poeti quando si parla della pace dei monti, della serenità dello spirito, della distensione del fisico, di quei pochissimi luoghi che sono rimasti ai valdostani come oasi di tranquillità, salvo diventare tutti anti-poeti spendendo 600 milioni o forse anche di più per rompere questo incantesimo, per creare una funivia, per creare una strada e in più un altiporto.

Tutti d'accordo per... antipoeti.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora prima di passare all'esame della legge, articolo per articolo, invito i Consiglieri, i Capigruppo a fare le dichiarazioni di voto.

Germano (P.C.I.) - Occorre sottolineare innanzitutto in questa nostra dichiarazione di voto, che questo bilancio volutamente è solo elettoralistico e non corrisponde a nessuna volontà programmatica e naturalmente a nessun piano economico di sviluppo della Valle.

Il punto 7 del decalogo di Bionaz sulla programmazione si trova al terzo bilancio col presente, e per il terzo bilancio non trova alcuna attuazione.

Sono tre i bilanci presentati da questa Giunta. Lasciamo perdere il primo, ma gli altri due non tengono in nessun conto il problema della programmazione.

Nessuna iniziativa, nessuna idea nuova nel campo economico, né nell'industria e commercio, né o almeno poco, in agricoltura, nessuna nella sanità, nessuna idea nuova nel campo sociale.

Inoltre l'impostazione turistica-economica e particolarmente quella finanziaria di questo bilancio sono la prova provata, la prova del nove si può dire, che conferma la volontà anti-autonomistica della Democrazia Cristiana nazionale e locale.

Abbiamo spiegato in innumerevoli interventi, e credo che nel fondo della coscienza, tutti in quest'aula ne siamo convinti, che la soluzione della situazione finanziaria nella nostra Regione può avvenire solo attraverso la revisione del riparto fiscale.

La nostra economia può risollevarsi e svolgere in pieno la sua funzione democratica e di molla dello sviluppo economico e sociale della Valle solo se si conquista l'autonomia finanziaria.

Non vi citerò più Einaudi e gli altri autonomisti, ma è chiaro ed evidente per tutti che se per ogni iniziativa bisogna correre a Roma per chiedere i fondi, soldi poi che sono nostri, perché sono versati dalla popolazione Valdostana, non si può fare una buona amministrazione, si corre soltanto a Roma e continuamente.

Anzi direi che con questo modo di agire si trasformano degli Amministratori in commessi viaggiatori disposti a pagare pranzi per avere favori, a fare dei salamelecchi, degli inchini ed anche a fare dei piaceri di tutti i tipi alle personalità romane pur di realizzare qualche elemosina, pur di ottenere qualche lira in più.

Questo sistema di agire non è l'attuazione dell'autonomia o sviluppo dell'autonomia, questo sistema di agire è ridurre la nostra autonomia al livello più degradante ed avvilente.

Scusatemi per un momento se sono costretto a ripetere alcune questioni.

La legge che regola attualmente il riparto fiscale fra lo Stato e la Regione è quella, come tutti sappiamo, del 1955; è vecchia di 12 anni e rispecchia una situazione che è arci superata dalla realtà.

Già allora, nel 1955, noi criticammo questa soluzione che era stata presentata da una Giunta composta da DC e capeggiata dall'Avv. Bondaz, ed era stata presentata come la migliore soluzione.

Allora voi foste d'accordo. Dal 1960 in avanti anche voi cominciaste a rendervi conto che il riparto era inadeguato e cominciaste a votare con noi gli ordini del giorno perché si richiedeva al Governo un nuovo riparto che assegnasse alla Regione il 70% delle imposte riscosse dallo Stato per attività svolte in Valle.

Anzi, nel 1966, lo stesso Avv. Bionaz si fece promotore per aumentare la richiesta, per portarla al 75% e questa richiesta è un altro dei dieci punti del famoso decalogo programmatico di questa Giunta.

Dopo il vostro insediamento con la forza, e non dico di più per restare nell'argomento e non aprire polemiche, come avete affrontato questo problema?

Bisogna tener conto che la richiesta verso il Governo non era insostenibile perché la nostra Regione è quella che ha il riparto più basso fra tutte le regioni a statuto speciale ed inoltre è l'unica che ha a suo carico, al posto dello Stato, le spese della Pubblica Istruzione.

Ebbene voi, a parole, siete sempre stati per la revisione del riparto fiscale, ma nei fatti, in concreto, avete votato contro la nostra proposta di revisione del riparto fiscale; non avete presentato la vostra tanto decantata e più perfetta proposta di riparto e siete stati costretti a richiedere contributi allo Stato in base a quanto previsto nel terzo comma dell'articolo 12 dello Statuto, che è un modo illegale e anti-autonomistico di affrontare la questione finanziaria.

Abbiamo già avuto occasione di spiegare e lo ripetiamo che questo riparto fiscale ha fatto il suo tempo. Già la precedente Giunta del Leone aveva avuto degli aumenti nella quota variabile del riparto per poter pareggiare il bilancio. Ora, la quota variabile ha raggiunto il suo massimo plafond, può solo aumentare con l'aumento delle imposte, non di più.

E la quota variabile è quella che deve assolvere per fare il pareggio del bilancio. Voi non riuscite più a fare il pareggio del bilancio. Nel 1966 avete dovuto usare il miliardo dell'articolo 12. Nel 1967 ne avete richiesti due, oggi nel bilancio ne richiedete tre!

E siete ricorsi a questo per pareggiare il bilancio. E tutti sanno che il terzo comma dell'articolo 12 dice che questi fondi straordinari dati dallo Stato devono servire per opere straordinarie, di carattere eccezionale, che la Regione deve sostenere, mentre invece la seconda parte, - la quota variabile dello Statuto della legge sul riparto, dice che serve per "pareggiare" il bilancio normale della Regione.

Lo ripetiamo: queste richieste sono illegali e sono la soluzione più antiautonomista.

Con la revisione da noi proposta l'anno scorso su una quota di 15 miliardi di imposte riscosse dallo Stato per attività svolte in Valle, sarebbero entrate, col 75%, nelle tasche della Regione 11 miliardi e mezzo e 250 milioni, ed erano calcoli presumibili, in base a quelle che sono le entrate tributarie dello Stato.

Io ho fornito a Bordon i dati del bilancio di quest'anno e in base ai dati del bilancio di quest'anno sul riparto fiscale al 75% entrerebbero nelle tasche della Regione 12 miliardi e 750 milioni. In questo modo, se si facesse questo, gli amministratori della Regione, senza correre ogni momento a Roma, avrebbero potuto, e potrebbero nel futuro amministrare sul serio e affrontare numerosi e gravi problemi dell'industrializzazione, dell'agricoltura e del turismo che sono i problemi di fondo della nostra Regione.

Ma perché avviene questo? Perché non avete richiesto, perché non abbiamo ottenuto il riparto?

Chi è responsabile di questo stato di cose? È responsabile chi non vuole che la Valle d'Aosta sia autonoma. È responsabile la Democrazia Cristiana.

E nel 2000...

Vediamo ad esempio cos'è successo in questo ultimo mese alla Camera a proposito della battaglia per le Regioni e come si è arrivati a questa battaglia.

L'ordinamento regionale è un dettato costituzionale. La costituzione prevede la trasformazione dello Stato da accentrato a decentrato in modo da articolare meglio l'amministrazione della cosa pubblica e per avvicinarla, perché possa essere maggiormente controllata e orientata, alla volontà popolare.

La Costituzione stabilisce al punto 8 delle norme transitorie e finali che le elezioni dei Consigli regionali sono indette entro un anno dall'entrata in vigore della Costituzione. Ebbene la Costituzione è stata approvata il 22 dicembre del 1947, è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948, le elezioni dovevano avvenire entro il 1° gennaio del 1949. Ineccepibile!

Ebbene, la D.C., che dal 1948 in poi ha sempre diretto in modo egemone il governo della Repubblica, non ha mai voluto affrontare questo problema.

E sono parole che, ieri sera, il liberale Bozzi diceva al Vice Segretario Politico della D.C. Forlani.

Ma lo diceva partendo da un punto di vista diverso, partendo dal punto di vista "come non le avete mai volute, potevate continuare adesso" non dal punto di vista nostro.

Ora la D.C., tirata per i capelli, ha dovuto affrontare la legge elettorale dicendo però che le elezioni si faranno nel 1969, quando sarà approvata anche la legge finanziaria.

E qual è stato l'atteggiamento D.C. di fronte all'ostruzionismo delle destre?

Impaurita di non perdere a destra, anzi, di non poter conquistare, come fa da tempo, i voti della destra, sia economica che politica, ecco che Moro, subito dopo il passaggio alla Camera della legge, nomina una Commissione, ne avremo già fatte 35 di Commissioni sulle Regioni per studiare il problema delle Regioni.

Ed ecco che il quotidiano democristiano "Il Popolo" del 29 ottobre riafferma la necessità che le Regioni si inseriscano in maniera opportuna nel più vasto tessuto statale, "toplan e todzen", eh, adagino, adagino, con un richiamo alla stretta correlazione fra la data elettorale e la copertura finanziaria delle Regioni.

Cominciano a mettere le mani in avanti. Si è venuto cioè a dimostrare già dal 1° passaggio alla Camera comprensione per le riserve e le esigenze avanzate dalla destra interna ed esterna della D.C., e si è voluto far intendere che anche se la legge elettorale verrà portata all'approvazione del Senato, con tutto ciò non si chiuderanno tutte le porte ad un nuovo eventuale rinvio nell'attuazione delle Regioni.

Così si è fatto per le Regioni a Statuto speciale. Il punto di fondo dell'autonomia valdostana è ancora da realizzare: zona franca, riparto fiscale; dirò anzi che alcuni punti già realizzati sono stati liquidati, come le acque, oppure si è tentato di liquidarli come per il problema della scuola.

Ma, a questo punto si può dire: la Valle d'Aosta è una cattiva Regione, questi Valdostani hanno avuto l'imprudenza, il coraggio di eleggere dei comunisti a posti di responsabilità, quindi bisogna punirli.

Ma neanche questo è vero perché nelle altre Regioni, in Sicilia, in Sardegna, nel Trentino Alto Adige ed anche nella nuova Regione del Friuli Venezia Giulia, dove sempre è stata ed è in posizione egemone del Governo la D.C., anche qui i motivi di una inadempienza costituzionale sono sempre in piedi.

Vi è una differenza: la lotta che queste Regioni hanno portato avanti per superare le tendenze accentratrici e antiautonomistiche dei diversi Governi centrali sono state diverse da quelle condotte avanti in Valle d'Aosta e hanno anche dato alcuni risultati migliori perché la D.C., in quelle Regioni, ha accettato ed a volte ha sollecitato essa stessa la formazione di schieramenti unitari perché portassero avanti queste lotte.

È questo uno dei motivi per cui il nostro riparto fiscale è il più basso di tutte le Regioni a Statuto Speciale, anche se è stato concluso da un democristiano quando la Giunta era solo democristiana.

Ciò dovrebbe far riflettere la D.C. locale, almeno gli elementi più aperti e progressisti della Democrazia Cristiana.

Gli si è presentata l'occasione, per tutta una serie di questioni, di risolvere alcuni problemi autonomistici di fondo. Dal 1958-'59 fino al 1966 la D.C. era relegata al ruolo dell'opposizione. Avete fatto quello che avete fatto per insediarvi al potere nel 1966.

Finora avete rinviato le elezioni di ogni tipo per tutto il tempo che avete potuto e imposto, però le elezioni si dovranno effettuare.

Cosa rappresenta - se guardiamo nella realtà - per il Governo[s1] nazionale la realizzazione dell'autonomia valdostana?

10-15-16 miliardi, non rappresenta più di questo come quantità finanziaria. Si trattava, se vi era spirito autonomistico in voi, di porre condizioni chiare: o la piena autonomia o la certezza che alle elezioni vinceranno di nuovo i Partiti dello schieramento del Leone. Bastava porre una condizione centrale e avreste ottenuto, perché dà fastidio alla D.C. nazionale che vi sia uno schieramento unitario al Governo della Valle d'Aosta.

Avreste ottenuto grazie al fatto che noi rappresentiamo un'alternativa, grazie alla nostra robusta presenza se volete, ma anche grazie al vostro atto di coraggio, alla vostra scelta chiara nei confronti della D.C. nazionale.

Non siete stati capaci! Avete scelto la strada dell'antiautonomismo, la strada del piccolo sabotaggio elettoralistico e di qui viene fuori l'azione di questa Giunta: le discriminazioni nelle assunzioni, la creazione delle clientele che abbiamo già ampiamento denunciato, come è il caso nell'azione di Mappelli, di Benzo, di Balestri e di altri.

Così ne venite fuori, cari compagni socialisti, ed è inevitabile con la D.C., è inevitabile soprattutto senza una forte resistenza, che si vada a finire su questo terreno e voi non ce la fate a fare di più della D.C., sono più esperti, e più abili loro.

Anche se vi mettete dietro, su questo terreno, non riuscite a raggiungerli.

Oggi siete costretti a fare le stesse cose che assieme abbiamo criticato nel passato e che ampiamente faceva la D.C. nel passato. Allora si scriveva: caro Farinet o caro Berthet; oggi si scrive: caro Bondaz, caro Froio o Colombo o Montesano, ma sempre per un'opera pubblica: per il paravalanghe o per un ponte o per un piacere particolare, ma non si scrivono mai queste lettere per la zona franca o per il riparto fiscale o per le acque o per i problemi di fondo della nostra autonomia.

Voglio ancora ricordare ai centauri del Partito Socialista Unificato quanto diceva Colombo in occasione dell'insediamento della Giunta, diceva Colombo: la partecipazione dei socialisti alla nuova maggioranza ha il compito fondamentale di verificare la volontà politica della Democrazia Cristiana in assoluzione dei problemi autonomistici regionali.

Va da sé che, qualora dovessero riscontarsi tentennamenti o ritardi nell'attuazione di questi obiettivi, il Partito Socialista saprà trarne le logiche conseguenze.

A questo punto io direi che, ritardi, tentennamenti, volontà politica della D.C. è tutto evidentemente molto, molto chiaro.

Ma voglio anche ricordare ad una parte della D.C. che la strada intrapresa da questa Giunta, direi da questo Capo della Giunta, senza un orientamento del Partito, perché al Partito da un anno e mezzo non vi sono organismi dirigenti e non si sa ancora neanche se verranno fuori da questo Congresso, non è quello giusto, non è quella che si è rivelata producente per la Regione e certamente non si rivelerà neanche producente per la D.C.

Occorre cambiare uomini e orientamenti, ma questi sono affari vostri. Noi ci rivolgeremo presto, il più presto possibile, secondo noi, soprattutto agli elettori valdostani, per dire a loro che spetta loro di dire la parola definitiva.

Presto la Valle d'Aosta si libererà di certi uomini e di certi metodi, più in fretta potrà riprendere la strada del progresso autonomistico, economico e sociale.

Per queste ragioni, il Gruppo Comunista voterà contro il bilancio di previsione per l'anno 1968 proposto da questa Giunta.

Caveri (U.V.) - Ma déclaration sera très courte aussi, parce que c'est depuis trois jours et demi que nous discutions de ce bilan de prévision pour l'année 1968. Quelqu'un a parlé d'obstructionnisme, ostruzionismo, en réalité nous aurions pu le faire, nous aurions pu prolonger cette discussion, au-delà de la date du 25 novembre avec les conséquences que l'on pourrait prévoir.

Mais nous n'avons pas voulu faire de l'obstructionnisme, parce que notre civisme, notre sentiment civique, nous l'a empêché.

Certes, cette discussion du bilan a eu des moments de grandes frictions, mais ce n'est pas de cela qu'il faut se scandaliser, si on est de démocrates, puisque dans un système démocratique, la politique est une lutte dans laquelle on ne se tue pas mais on se compte, et pour se compter il est normal que les uns et les autres disent leurs opinions sur tous les problèmes qui intéressent la collectivité.

Et, par conséquent, c'est bien étrange que certains journaux disent démocratique et on crie scandale, parce que nous aussi nous voulons dire dans ce Conseil régional notre opinion.

Ceux qui se scandalisent que nous voulons dire notre opinion sur les problèmes, nous pensons que, dans ce que nous disons, dans ce Conseil, il peut y être parfois quelque chose d'utile et de constructif pour vous et par conséquent quelque chose d'utile et de constructif pour la Communauté toute entière.

Je pense que je ne vous chagrinerai pas trop chers adversaires de la Démocratie Chrétienne si je me permets de dire ce que j'écrivais de vous en 1957, lorsque j'écrivais ce chapitre d'un petit livre "les correcteurs de l'âme valdôtaine". L'aspect le plus dangereux de la situation politique valdôtaine est le suivant; les démocrétiens locaux font appel aux plus bas instincts de l'âme humaine et la politique est bien connue qui n'a pas besoin d'illustration et, puisque tout le monde l'a connue sur la peur, sur le chantage et sur la corruption, est très nuisible parce qu'elle porte atteinte au patrimoine le plus noble du peuple valdôtain, à son patrimoine moral, à son énergie spirituelle.

Et c'est pour cela qu'en négligeant maintenant les détails, parce que les détails de ce bilan de prévision nous avons si longuement discuté, mais en considérant celle qui est la clé de voûte de ce bilan de prévision, je crois de pouvoir affirmer sans démentie que ce bilan cache dans ses plis, dans ses chapitres, celle qui est une grande intention de notre part et la vôtre est une intention de corruption que vous voulez exercer sur l'électorat valdôtain.

Je l'ai déjà dit et je le répète que pour le Gouvernement central donner quelques milliards en plus ou en moins pour la Vallée d'Aoste n'est pas un problème pour le Gouvernement qui administre et gouverne un Etat de 50 millions d'habitants, mais ceux qui ont assisté à cette discussion, à ce débat, ont pu, s'ils sont en bonne foi, tirer les conclusions que nous avions tirées déjà nous auparavant dans les années précédentes, c'est que le Gouvernement central ne veut pas accorder un pourcentage fixe des impôts à la Région autonome de la Vallée d'Aoste. Et pourquoi le Gouvernement central ne veut pas donner un pourcentage fixe des impôts à la Vallée d'Aoste? Parce que le Gouvernement central et quelqu'un de vous, pendant ce débat imprudemment pour son parti, a fini par le reconnaître, parce que le gouvernement central ne veut pas reconnaître à la Vallée d'Aoste son autonomie financière, parce que ce gouvernement ne veut pas accorder l'autonomie administrative et politique réelle, sérieuse, substantielle à la Vallée d'Aoste, parce que sans autonomie financière il n'y a pas d'autonomie politique, il n'y a que des serviteurs qui de temps en temps vont à Rome avec le chapeau en main à demander un aumône aux maitres romains.

Voilà en quels termes se pose pour nous cette question, et alors c'est pour cela que je dis, vous faites la petite corruption tous les jours, vous allez visiter les pauvres vieillards, et vous allez leur porter personnellement cette pension en faisant un travail d'une bassesse morale inouïe, vous faites la petite corruption du subside, vous faites la petite corruption des nominations discriminées, comme nous avons démontré, et comme nous démontrerons encore, mais surtout, à travers cette clef de voûte que vous avez étudié à travers le paragraphe 3 de l'article 12, vous cherchez de faire, non plus la petite corruption, mais la grande corruption à l'égard du peuple valdôtain.

Mais nous, de l'Union Valdôtaine, nous sommes tranquilles à cet égard, parce que, comme hier nous avons dit, aujourd'hui nous répétons que le peuple valdôtain, malgré les tentatives d'une crique de gauleiters bien connue démontrera qu'il n'est pas un troupeau de moutons, mais une nation d'hommes libres, d'hommes dignes de ce mot qui dans leur vertu, dans leur fierté, dans leur orgueil, et même dans leur mépris sauront trouver les moyens pour sauver leur existence et leur honneur, leur tradition de liberté insoumise.

Chamonin (U.V.) - Au mois de mars dernier, et précisément dans la séance du deux mars, je donnais mon vote favorable au budget de l'année 1968 en motivant ce vote favorable par l'espoir que la Junte aurait fait tout son possible, aurait joué toutes les cartes dont elle disposait, se serait value de tous les appuis politiques qu'elle pouvait vanter pour faire rentrer dans les caisses de la Région les nombreux milliards qu'elle avait prévu en entrée au budget.

Et j'ajoutais alors que ce vote favorable à l'approbation du budget signifiait simplement que je voulais donner la possibilité de vérifier la volonté du gouvernement central dans ses rapports avec la Vallée, vote donc purement administratif et certainement pas politique, car j'avais cru, c'est-à-dire aux promesses financières implicitement contenues dans la rédaction du bilan tel qu'il nous avait été présenté et donc j'avais cru aux possibles réalisations qu'il aurait été possible d'exécuter avec ces sommes. Et aujourd'hui, à huit mois de distance, je dois dire que l'on ne peut que prendre acte des résultats obtenus et que l'on ne peut pas souhaiter que ces sommes continuent à augmenter avec la même progression.

On avait entendu, à cette occasion, parler de "bilancio fantasioso, pompato, fasullo", de milliards qui seraient entrés dans les caisses de la Région d'une façon non orthodoxe, et grandes discussions alors sur l'article 12 et sur la politique du robinet et nous nous étions dans cette occasion préoccupés d'une telle éventualité.

Nous partageons encore entièrement l'avis que l'argent devrait rentrer par le juste canal, nous l'aurions préféré évidemment, et nous avons dit plusieurs fois que nous ne pouvons quand même pas, s'ils arrivent de travers, les refuser ces milliards; n'oublions pas qu'ils rentrent dans les caisses de la Région et nous ne pouvons que nous en réjouir au nom de la population valdôtaine, à qui, en définitive ces milliards sont destinés.

Cette Junte a cru de devoir rédiger le budget de cette manière; au Conseil, selon mon avis, de l'approuver ou non; aux Juntes futures la rédaction différente des budgets futurs, si elles le croiront opportun, et au Conseil futur de les approuver ou non, et de prendre toutes les initiatives nécessaires à pouvoir les rédiger différemment.

Nous réaffirmons encore que le Rassemblement Valdôtain appuiera toutes les initiatives sérieuses pour la révision de la répartition entre l'Etat et la Région, mais aujourd'hui nous avons un budget devant nous à examiner; nous devons l'approuver ou non dans ses conclusions, pour ce qu'il nous propose pour la vie administrative de notre Région pour l'année prochaine. Evidemment nous aurions préféré un budget ancré solidement sur une programmation, même incomplète; nous ne voulons pas croire jusqu'à preuve du contraire qu'effectivement il manque à la majorité la volonté politique de mettre en fonction cette programmation; la programmation veut dire dépenser sérieusement, dépenser sainement dans les secteurs de la vie publique qui nécessitent de plus amples investissements pour la réalisation des problèmes et Dieu sait s'il y en a, des problèmes les plus urgents, ceux qui nécessitent de la plus prompte réalisation, ceux qui conditionnent toute la vie économique valdôtaine, non seulement actuelle, mais des années futures.

Nous ne voulons pas faire ici un examen politique de la question; tout a été dit, je crois, au Conseil en ces plusieurs journées de discussion, et sur plusieurs arguments, en tant qu'autonomistes convaincus, nous concordons pleinement mais nous voulons, nous devons examiner le budget en le considérant simplement comme instrument administratif. Nous prenons donc acte du document qui nous est présenté et malgré les observations faites en précédence nous déclarons que nous donnerons, en tant que nous l'acceptons au point de vue administratif, mais si nous dissentons formellement de certaines impostations politiques de l'actuelle majorité, nous donnerons, je disais le Conseiller Albaney et moi-même, vote favorable à ce budget de prévision pour l'année 1968.

Lustrissy (D.C.) - Essendo stato chiamato in causa per parecchie volte, nel corso della discussione, in qualità di responsabile del Comitato della Programmazione regionale è doveroso che il Presidente del Comitato, in questa occasione, faccia alcune precisazioni.

E le precisazioni che farà il Presidente del Comitato della Programmazione non saranno precisazioni di ordine politico, non vorranno essere precisazioni a carattere polemico, ma semplicemente alcune considerazioni sul bilancio che abbiamo discusso in questi giorni.

L'optimum per il bilancio regionale sarebbe quello di una disponibilità finanziaria sufficiente a far fronte a tutte le esigenze sia in sede corrente, sia in sede programmatica, che la Regione deve affrontare per un suo completo rinnovamento e per progredire verso la via della maggior sicurezza sia del reddito dei cittadini, sia dell'occupazione.

Naturalmente, dalle dichiarazioni qui fatte dall'Assessore competente, l'Assessore alle Finanze, dal Presidente della Giunta, è emersa chiara una volontà che il problema della revisione del riparto fiscale si pone e non sarà evitata.

Il problema della revisione del riparto fiscale però deve essere esaminato nel contesto della nuova riforma del sistema tributario, nel contesto della impostazione del regime di zona franca.

E una delle regole che viene invocata sovente dagli economisti ai fini del prelievo della spesa pubblica per far fronte agli investimenti richiesti è quella che i canali per ottenere tali finanziamenti dovrebbero essere soprattutto ed essenzialmente i mezzi finanziari reperibili attraverso il gettito tributario, cioè i mezzi finanziari reperibili attraverso il gettito fiscale e si sconsiglia, nel modo più assoluto, il ricorso a mezzi creditizi.

Ora, secondo me, la Regione e la Giunta regionale si sono mosse in questa direzione in attesa della revisione del riparto fiscale. Ha trattato col Governo oltre alla normale quota di riparto fiscale, una determinata aliquota di contribuzione, chiamiamola così, che viene prelevata dal gettito globale dello Stato se il finanziamento avviene col solito sistema raccomandato, il sistema fiscale.

Fatte queste premesse in ordine al reperimento delle entrate, credo di poter affermare, a nome del Comitato che io presiedo, il quale ha esaminato il bilancio, non solo ha esaminato il bilancio, ma ha esaminato il succedersi degli interventi economici effettuati nella Regione della Valle d'Aosta nel corso dei tre ultimi anni.

E pur riconoscendo appieno al bilancio una certa qual decisa e innovatrice impostazione programmatica, il che sarà possibile quando gli strumenti che la Giunta ha posto in essere in questi ultimi tempi avranno ultimato il loro lavoro, ciò nondimeno si possono fare alcune considerazioni in ordine agli interventi finanziari che ha effettuato la Regione in questi ultimi anni.

Intanto dobbiamo osservare che dal 1966 al 1968 noi siamo passati da un volume di spesa di interventi in campo economico, a sostegno delle attività economiche, dai 5.890 milioni del 1966 agli 8.100 milioni del 1967, ai 9.070 milioni del 1968.

Avvicinandoci rapidamente al livello indicato al piano di sviluppo che si aggira sui 13 miliardi annuali; 13 miliardi annuali che però sono comprensivi della pubblica Amministrazione, sia degli investimenti dei privati.

Pertanto la spesa che sostiene la pubblica amministrazione in questo momento, cioè a partire dal 1968, ha già subito un notevole incremento, un notevole incremento proprio volto al sostegno di quelle attività economiche e produttive che è una delle finalità principali della programmazione a sostegno del livello di occupazione e della piena occupazione.

Per quanto riguarda una questione sollevata nel corso della discussione e anche nelle dichiarazioni del voto, dal Gruppo consigliare Comunista, Consigliere Germano, si è affermato più volte che nessuna idea nuova si è riscontrata in questo bilancio di previsione per il 1968 e io devo contestare, devo contestare questa affermazione, ed è la mia una contestazione che non ha carattere demagogico, ma si attiene a quelli che sono i dati predisposti nel bilancio.

Se si sono fatte delle lunghe discussioni e se si è perso il tempo, alle volte, a ricamare, ad interpretare delle dichiarazioni e alle volte si è trasceso anche sul piano personale, gli aspetti qualificanti, io direi qualificanti, del bilancio regionale alle volte sono passati inosservati, sotto silenzio.

E giova qui ricordare, a questo proposito, alcune iniziative nuove che sono state poste in essere in questo nuovo bilancio.

Alcune iniziative nuove che sono state poste in essere dagli Assessori regionali su dei suggerimenti del Comitato Tecnico della Programmazione, che nel corso delle sue riunioni aveva indicato.

E uno di questi investimenti è l'accantonamento di una somma iniziale di 50 milioni per le spese e contributi per iniziative a carattere industriale, perché è proprio in questo settore che si manifestano i più gravi ritardi.

Naturalmente, questi contributi posti in essere per questo primo anno sono volti ad incentivare un volume di investimenti che si avvicinerà al miliardo e ciò vale a dire la possibilità di occupazione per un centinaio di unità di forze di lavoro.

Naturalmente, questi contributi posti in essere per questo primo anno sono volti ad incentivare un volume di investimenti che si avvicinerà al miliardo e ciò vale a dire la possibilità di occupazione per un centinaio di unità di forze di lavoro.

Naturalmente se questi contributi previsti, ad un certo punto risulteranno insufficienti, nulla vieterà alla Giunta regionale di disporre nuovi stanziamenti e di avvalersi della legge 614 che ha richiesto già alla Regione un preventivo di investimento per il prossimo quinquennio proprio in ordine alle finalità della legge 614 in ordine alle iniziative industriali e alle iniziative in campo turistico e in opere pubbliche.

Questa somma potrà essere integrata ulteriormente sia con questi fondi sia con altre disponibilità di bilancio che si rendessero disponibili ove il caso fosse necessario.

Un altro aspetto qualificante del bilancio, che può parere, così, di nessun rilievo, è l'introduzione nel bilancio dell'agricoltura della voce relativa ai servizi di assistenza, di assistenza tecnica-economica-sociale, 5 milioni che serviranno per lo studio operativo, per la messa in opera e per il progetto operativo di questi servizi di assistenza tecnico-economica e sociale e chi sorride si vede che non ha letto neanche bene il piano di sviluppo e non si rende neanche conto della esigenza della nostra agricoltura, perché il problema basilare della nostra agricoltura per poter costruire una agricoltura su basi nuove, su basi più moderne, è un servizio indispensabile volto proprio a dare questo indirizzo nuovo alla nostra agricoltura.

Detto questo, oltre ad alcuni altri investimenti a partecipazione azionaria per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture turistiche e la definizione con la SITAV del prossimo programma di investimenti in attrezzature in St. Vincent, noi possiamo guardare con fiducia all'avvenire. Possiamo guardare con fiducia all'avvenire perché, come vi ho detto, la spesa prevista dall'Amministrazione regionale, la spesa effettuata dalla Amministrazione regionale nel 1956 era di 5.800 milioni, è passata nel 1968 a 9.000 milioni.

E questo è un dato positivo, è un dato tecnico il quale non può essere interpretato in modo diverso.

Per quanto riguarda gli investimenti previsti nel quinquennio a favore dei vari settori produttivi, dobbiamo notare che, per quanto riguarda il settore agricolo e il settore delle infrastrutture noi ci stiamo avvicinando ai livelli predisposti e previsti nel piano quinquennale di sviluppo.

Naturalmente vi sono dei ritardi e i ritardi li notiamo soprattutto nel settore turistico, nel settore industriale, ritardo che potranno essere accelerati con queste incentivazioni messe a disposizione dell'iniziativa privata da parte del bilancio regionale e io mi auguro che la Giunta regionale possa rapidamente lavorare e porre in essere questi sistemi di contribuzione perché, a detta degli economisti, l'anno 1968 sarà un anno di boom eccezionale per la Nazione italiana e per il mondo occidentale e se noi non riusciremo ad agganciarci a questa nuova realtà economica, di questo mondo in sviluppo, correremo il rischio di perdere il treno come già abbiamo fatto altre volte.

È questo l'augurio che io faccio alla Giunta, è con questa predisposizione che la "Palude" dà il voto favorevole al bilancio di previsione per l'anno 1968.

Cusumano (P.L.I.) - A nome del Partito Liberale dico subito che voterò a favore di questo bilancio. Questo non deve significare che noi non condividiamo l'impostazione, ma delle critiche e delle osservazioni se ne sono già fatte in numero direi quasi sovrabbondante e perciò non ritengo opportuno continuare a tediare facendo ancora delle altre osservazioni.

Io spero solo, è questo il nostro intento, che questo bilancio serva perché l'Amministrazione possa continuare normalmente e con la sicurezza che quelli che verranno a sedersi, dopo di noi, su questi banchi ne possano fare un uso in maniera che serva al miglior sviluppo della Valle d'Aosta.

Berthet (D.C.) - Prendiamo atto che nelle dichiarazioni di voto dei Consiglieri Comunisti e Unionisti essi hanno voluto nuovamente ripetere tutte quelle critiche, nella larghissima maggioranza infondate, che da alcuni giorni ci hanno ammannito.

Questo avete voluto fare per gli evidenti motivi elettorali e demagogici che hanno caratterizzato tutta la vostra attività di oppositori e che noi rigettiamo decisamente.

Sul pensiero nostro, in merito al riparto, si è già espresso il Consigliere Lustrissy e, d'altra parte, non voglio raccogliere le vostre demagogiche insinuazioni.

Ormai il popolo Valdostano ha il metro per misurare il nulla che avete fatto e concluso durante i vostri sei anni di governo regionale e quanto è stato fatto dalla Giunta del Centro-Sinistra invece in 18 mesi.

Nel particolare caso oggi in discussione mi limiterò a richiamare l'attenzione dei Valdostani sulle cifre che sono indiscutibili.

Sono state introitate da voi, nel 1965, come riparto totale dello Stato, 4 miliardi 300 milioni. Sono invece da noi già concordate, nel 1967, allo stesso titolo, 7 miliardi 500 milioni, vale a dire un aumento di 3 miliardi 200 milioni.

Inoltre, alla somma, in via di assegnazione sull'articolo 12, per il 1967, di 2 miliardi, che, aggiunti ai 3 miliardi e 200 milioni anzidetti porta un aumento complessivo di 5 miliardi 200 milioni.

Queste cifre, egregi colleghi, sono sufficientemente eloquenti! Il nostro Gruppo, pertanto, voterà a favore.

Colombo (P.S.I.) - Il Partito Socialista annuncia il suo voto favorevole a questo bilancio che è stato oggetto di discussione per tre giorni e mezzo, in quanto lo ritiene un bilancio positivo.

Già il Consigliere Berthet ha messo in evidenza quelli sono alcuni risultati parziali di questo bilancio e cioè, per lo meno che l'azione di questa Giunta, nell'ambito della legge che disciplina il riparto fiscale è riuscita ad ottenere il massimo possibile, il passaggio da 4.300.000.000 a 7.500.000.000 del riparto fiscale.

Dire, naturalmente, che noi siamo soddisfatti di questa situazione sarebbe dileggiare quella che è la volontà del Partito Socialista Unificato.

Comunque dobbiamo mettere in evidenza che queste realizzazioni, nel campo appunto del riparto fiscale, hanno permesso all'Amministrazione regionale la possibilità di maggiori consistenti interventi nell'agricoltura, nelle opere pubbliche, nelle infrastrutture per lo sviluppo del Turismo e nel campo sociale.

Non è che con questo noi pensiamo di poter affrontare e risolvere i grossi problemi che abbiamo in questo settore, comunque è un avvio che se sarà accompagnato, così, come noi socialisti vogliamo, da quella che è la soluzione dei problemi di fondo dell'autonomia e che ha un riparto fiscale che dia alla Valle d'Aosta quello che giustamente gli compete e la soluzione della Zona Franca sarà certamente l'avvio della soluzione dei nostri problemi.

In risposta ad alcune osservazioni fatte nella dichiarazione del Consigliere Germano, io debbo solamente aggiungere questo: siamo, in questa nuova maggioranza da 18 mesi. Io penso che tenendo conto anche di quelli che sono gli impegni governativi a fine legislatura, dovuti anche per l'azione del Partito socialista unificato, non era da pretendersi che qui in Valle d'Aosta i socialisti potessero portare a soluzione i grossi problemi che non abbiamo risolto nel corso dei vent'anni.

C'è, comunque, e sono naturalmente considerazioni che obiettivamente se teniamo conto di come è oggi la situazione politica italiana, io penso che obiettivamente non si può attendersi un risultato di quel genere, compagno Germano. Effettivamente queste cose le dobbiamo tenere presenti.

Io ritengo, quindi, in questa dichiarazione di voto, ribadire quella che è la nostra volontà, che è quella appunto di continuare non solo per questi risultati parziali, ma bensì, naturalmente per risolvere quelli che sono i problemi di fondo dell'autonomia in Valle d'Aosta.

Casetta (P.C.I.) - Brevemente perché, se questo intervento fatto a sostegno del bilancio da quello che è il capo della Programmazione regionale, il cervello, l'avesse fatto, svolto, nel corso del dibattito, evidentemente vi sarebbe stato modo di poter discutere meglio dell'argomento.

Oggi, partendo dal presupposto che certi economisti italiani prevedono un boom economico nell'economia nazionale, chissà perché, già nel 1963, questi economisti, alla vigilia delle elezioni, prevedevano il boom economico, sono i boom ciclici, veramente ogni vigilia elettorale la nostra economia deve fare un salto qualitativo e quantitativo.

Quindi non perdete il treno, Signori della Giunta, perché questo boom, per 5 altri anni non ci sarà più.

Suggerisce quindi alla Giunta di prendere tutte le iniziative per portare avanti la programmazione regionale.

Vien da sorridere a pensare che si son persi due anni in questa direzione e che un Consigliere regionale che è stato preposto a presiedere l'ufficio della Programmazione regionale pensi che ancora oggi ci vogliono studi, viaggi, tempo, commissioni, per portare qui, in questo Consiglio, quella sintesi di piano che, pur rielaborata come voi volevate, poteva essere servita in quest'aula, io non dico molto, ma per lo meno, un anno e mezzo fa. È mancata la volontà politica e adesso ci si aggrappa al problema della riforma della finanza nazionale che dovrebbe addirittura porre in discussione il nostro riparto fiscale con lo Stato.

Ma nessuna riforma della finanza locale, Lustrissy, toglierebbe niente a quel 75% di riparto che ci è concesso con legge, chiunque nuova imposta ne verrebbe a far parte e non modificherebbe proprio l'aspetto di una suddivisione delle imposte fra Stato e Regione che fosse così concordata.

Nella realtà manca la volontà politica per fare queste cose, ma Lustrissy ha solo il coraggio di dirlo così, nel corridoio, non ha il coraggio poi di dirlo in aula.

In aula deve fare la "stampella" di sostegno della Giunta regionale.

Egli poi ci cita due aspetti che, secondo lui, dovrebbero essere qualificanti di questo bilancio, è meglio dire che sono edificanti, Lustrissy, più che qualificanti.

Sarebbero le innovazioni programmatiche contenute in questo bilancio: 50 milioni per l'incentivazione dell'industrializzazione e 5 milioni per l'assistenza tecnico-economica in agricoltura? Quando già nelle sintesi del piano dell'agricoltura, anche quello stampato due anni fa, c'erano addirittura contenute tutte le indicazioni dove istituire gli uffici, i costi, ecc... (voci) ...Non è vero?

Montesano (P.S.D.I.) - Io richiamo i Signori Consiglieri a non riprendere discussioni su argomenti ben precisi.

Qui si tratta di dare una succinta dichiarazione di voto. Perciò io richiamo tutti i Consiglieri. Qui non si può riaprire la discussione. Lo dico chiaro e tondo: dovete fare la dichiarazione di voto, anche richiamandola ai concetti, a presupposti.

Casetta (P.C.I.) - Ho premesso, Presidente, che ne avrei fatto volentieri a meno se Lustrissy queste cose le avesse dette nel corso del dibattito.

Ora, quando poi ci si viene addirittura a raccontare, io questa osservazione l'avevo già fatta, che le spese in conto capitale di questo bilancio sono passate con una progressione dal 28%, al 30%, al 36%, al 47% di quest'anno, e lui ci dice che le concessioni dei crediti fideiussorie, sono aumentate dal 2,30 % al 15,20%, ecco dov'è l'aumento, perché in realtà sono rimaste ancora al 30% le spese in conto capitale come erano già al 28 al 30% negli anni 1965-'66.

Ed è evidente, quindi, che si vuol servire su un piatto d'oro una cosa inesistente, che non c'è, che non fa parte di questo bilancio perché è mancata, ripeto, la volontà politica di portarla avanti.

Bionaz (D.C.) - Signor Presidente, nella qualità di Presidente dell'esecutivo avrei voluto concludere la discussione; non lo farò perché l'ora è tarda e penso che sia bene che si proceda alla votazione. Se lei mi darà la parola, la prenderò al termine della votazione.

Germano (P.C.I.) - Penso che il Presidente della Giunta possa fare dichiarazioni quando vuole. Son dichiarazioni però che si discutono.

Montesano (P.S.D.I.) - No, soltanto che nel corso della votazione, sapete benissimo, non si può fare più nessuna dichiarazione.

A proposito, Consigliere Chabod, che lei è sempre un po' vagante, io vorrei raccomandare a lei e un po' a tutti, data la serietà di questa votazione, di rimanere ai propri posti, o, per lo meno, di non assentarsi dall'aula per non dare una fatica alla Segretaria Consigliera di reperire il numero esatto dei Consiglieri.

Quindi, si passa all'esame della legge articolo per articolo. È inutile che io chieda se ci sono delle osservazioni. Se c'è qualcuno che vuol fare un intervento alzi la mano e quindi poi passiamo alla votazione.

Articolo 1 - Chi vota a favore alzi la mano - contrari - astenuti? Risultato: presenti 34, votanti 34, maggioranza 18, voti favorevoli 19, contrari 15.

Articolo 2 - stesso risultato.

Articoli 3, 4, 5, 6 e 7 - stesso risultato.

Articolo 8 - Qui c'è una modifica da apportare all'articolo 8, che io leggo: "sono autorizzate...".

Viene abolito questo testo presentato nel progetto di bilancio e viene sostituito da quest'altro "sono autorizzate, per l'anno finanziario 1968, sui capitoli 192 e 193 della parte spesa del bilancio rispettivamente la spesa di Lire 2 milioni per le finalità previste dalla legge regionale 10.5.1952 n, 2, concernente provvedimenti in materia di pesca, e la spesa di Lire 18 milioni per le finalità previste dalla legge regionale 15.5.1953, n. 1 e dall'articolo 37 del Decreto P.R. 10 giugno 1955 n. 987, concernenti "Interventi a favore della caccia, spese da approvare e liquidare con deliberazione della Giunta regionale.".

Cioè si è aggiunta la voce per la pesca.

Osservazioni? Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? - Stesso risultato.

Articoli 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 e 16 - stesso risultato.

C'è una modifica, ma di dettaglio, qui in questo articolo 16 "n. 98 in data" - invece "del 21 aprile".

Articoli 17, 18, 19 e 20 - stesso risultato.

Articolo 21 - In principio bisogna modificare "è autorizzata" in "sono autorizzate" - stesso risultato.

Articoli 22, 23, 24, 25, 26 e 27 - stesso risultato.

Articolo 28 - C'è da aggiungere all'ultimo rigo "come legge della Regione autonoma della Valle d'Aosta" - è un'omissione che va aggiunta - stesso risultato.

Allegato A - B - C - D - E - F - stesso risultato.

Si passa alla votazione del disegno di legge a scrutinio segreto.

Risultato della votazione: favorevoli 19 - contrari 15, con lo stesso numero di votanti e di presenti.

Il Consiglio approva.