Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 299 del 13 novembre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 299/67 - Rinnovo, con modificazioni, del contratto per l'esercizio del servizio di ricevitoria e di cassa regionali, per il decennio di proroga 1964/1973. Parziale modificazione della deliberazione consiliare n. 132 del 15 giugno 1964.

Bordon (D.C.) - Io vorrei non ricadere nell'errore dell'altra volta, Avv. Marcoz, dicendo che l'allegato è sufficientemente chiaro, poi abbiamo visto quello che ne è venuto fuori.

Ad ogni modo a me pare che qui sia essenziale innanzitutto ricordare una cosa: che il 15 giugno 1964, alla scadenza del contratto con la Cassa di Risparmio, fra altre cose riteneste voi opportuno di modificare l'art. 6 e di inserire nello stipulando nuovo contratto - mi sia concesso leggere quello che c'è qui, perché non ne posso mica inventare un altro - una modifica del seguente tenore: "il ricevitore si obbliga a fare anticipazioni all'Amministrazione della Regione sulle rate di imposta camerale, addizionali sovrimposte di competenza della Regione per un importo non superiore all'ammontare delle prime due rate di più prossima scadenza, sulle quali sarà applicato il tasso del 6% previsto dall'articolo 70 del testo unico della legge... La Cassa di Risparmio si impegna inoltre di fare anticipazioni di cassa fino alla concorrenza di quattro mensilità di proventi spettanti alla Regione ai sensi dell'art. 2 del 1955", che è quello del riparto.

In esecuzione della soprarichiamata deliberazione consiliare del 1964 la Giunta regionale, con provvedimento in data 25 novembre 1964, approvava il precitato schema di nuovo contratto sottoscritto dai rappresentanti della Regione della Cassa di Risparmio il 30 luglio 1965. Detto contratto veniva successivamente trasmesso per gli ulteriori adempimenti ed i prescritti controlli al competente Ministero della Finanza, il quale, con nota 41797 in data 18 marzo 1967, ha comunicato quanto segue: cioè ha finito per dire Signori, - in parole povere, le mie povere - la Corte dei Conti, in sede di registrazione del contratto di appalto per i servizi della locale Ricevitoria regionale ha rilevato che la clausola di cui all'articolo 6 del contratto medesimo, che prevede anticipazioni in misura superiore consentita dall'articolo 70 del Testo Unico del 1963, produce la decadenza delle agevolazioni fiscali.

Che cosa accade? Tradotti in cifre per noi qui, noi abbiamo chiesto attraverso questo contratto a chi allora ebbe a rogare, a concordare questo contratto, e a conoscenza meglio di quanto possa fare io, noi, con questa clausola - dico in questo contratto, con queste richieste - noi potevamo arrivare ad una anticipazione che, attraverso quanto è detto qui fra le sovrimposte, le non sovrimposte, e le quote fisse e variabili, le quote fisse penso, dell'articolo 2, noi potevamo arrivare fino a un plafond di un miliardo. Cosa accade? Per una legge in campo nazionale si dice che le tesorerie, le tesorerie possono, le ricevitorie possono anticipare agli enti pubblici, coi quali hanno preso accordo, delle somme, che però per noi non dovrebbero superare i duecento milioni. Quindi tutto quello che supera in più, no, per tutto quello che supera in più, noi dovremmo pagare una tassa di registrazione, che voi capite, andando per esempio dai duecento milioni al miliardo di cui si parla invece in questo, si tratterebbe di una tassa di registrazione sull'importo di 700-800 milioni per cui sono milioni che noi dovremmo pagare.

Ma il bello è questo, che questa tassa di registrazione la si pagherebbe in unica soluzione, non sul fatto che io se arrivo fino a 500 milioni, cioè fino a 200, a 300, io ho l'esenzione per i primi duecento, ma si pagherebbe su tutta questa differenza. Allora che cosa si è fatto? Io penso già forse prima si era trattato, ma se non prima, si tratta adesso, si è parlato con la Cassa di Risparmio, e abbiamo chiesto alla Cassa di Risparmio se era d'accordo di far figurare sul contratto solo l'anticipazione che è permessa da quella legge e che riguarderebbe proprio le sovrimposte di competenza, l'imposta camerale, l'addizionale, ecc., cioè la prima parte, non l'articolo 2; se erano d'accordo di anticiparci ugualmente questi denari fino a un miliardo se ne avessimo bisogno. E qui in un punto dell'allegato, la Cassa di Risparmio gentilmente, in fondo, dice: io sono d'accordo con voi anche se non figura sul contratto l'impegno di darvi questa anticipazione, quindi con un impegno extra-contrattuale, che mi sembra sia già stato firmato, per la differenza che non è consentita dalla legge, per cui noi per quella differenza lì, avremmo ugualmente l'eventuale necessità di anticipazioni e non avremmo la tassa di registro.

Signori, io vi sottopongo questo, ditemi che cosa volete che noi si faccia.

Germano (P.C.I.) - Qui si potrebbe fare, rifare tutto il discorso del bilancio. Ritengo però che non sia il caso di rifarlo; il fatto è che qui dimostrate proprio che delle anticipazioni ne avete bisogno, ne avete bisogno e d' urgenza, perché quindi quei tanti miliardi che arrivano, non vi bastano per coprirvi le spalle; c'è bisogno di questo, c'è bisogno di questo. Quindi io lascio perdere tutte le considerazioni. Praticamente direi che questo era già in atto, era già in atto con la Cassa di Risparmio, perché le anticipazioni che avete richiesto sono state date senza che noi pagassimo al fisco l'1,50% che dobbiamo pagare. Però avete bisogno con una delibera di mettervi a posto in questo periodo difficile, di essere sicuri che non ci siano contestazioni da parte di nessuno.

Fate bene a farlo, fate bene a farlo, però è la dimostrazione della situazione finanziaria. E non dico di più.

Bordon (D.C.) - Voglio proprio evitare una polemica perché sarebbe fuori luogo. Voglio soltanto dire al Consigliere Germano che quanto dice è inesatto; potrebbe essere giusto per le anticipazioni di cui abbiamo o avremo bisogno, ma questo se l'avete sentito necessario nel 1964, non l'abbiamo mica messo noi nel '64. Se nel '64 l'avete messo, l'avevate messo così en passant, e fatelo en passant anche questa volta.

Fillietroz (U.V.) - Veramente il vantaggio della Regione sarebbe di applicare il 157 del Testo Unico, cioè di incassare i 900 milioni o 800 quali sono di imposta, diciamo di versare, dato che noi incassiamo i 9/10 ad ogni modo è logico che non si può far pagare quello alla Cassa di Risparmio, ma se no la Regione ne avrebbe un vantaggio, perché dell'imposta di registro noi i 9/10 li incassiamo di nuovo... (voce)... no, in ogni caso, in ogni caso... no, il 50%; il 50% la Cassa di Risparmio, 50% la Regione... Per la registrazione, il 50% dovrebbe pagare la Regione, per il 50% la Cassa di Risparmio... lasciamo perdere.

Montesano (P.S.D.I.) - Metto ai voti la delibera n. 13. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Adesso bisogna che io faccia un po'...

Il Consiglio approva con 27 voti.

Si passa all'esame dell'oggetto n. 14.