Oggetto del Consiglio n. 137 del 13 luglio 1970 - Resoconto
OGGETTO N. 137/70 - Modificazioni alle norme del provvedimento deliberativo del Consiglio n. 50 in data 5 aprile 1963 riguardante la concessione di premi e contributi alle Società di Allevamento di bestiame bovino.
Maquignaz (D.P.) - Il provvedimento parla di proposte di modificazioni o di adattamento o di adeguamento di questi premi che noi diamo alle società di allevamento in occasione delle rassegne.
A titolo informativo vorrei solo dire in Consiglio che noi abbiamo in Valle 44 società di allevamento con 4.114 capi iscritti. Negli ultimi quattro anni si sono costituite nuove società per 572 capi a Brusson, Cogne, Pollein, Gressoney-Saint-Jean, Valgrisanche.
Alcune società della pezzata nera hanno invece cessato di fare i controlli e sono Valpelline, St. Christophe, Quart e Pollein. Mi pare che sia il momento, visto che proponiamo di adattare queste norme, di dire un po' che cosa fanno queste società di allevamento e di vedere se hanno ancora una validità oggi giorno.
Lo scopo delle società di allevamento, come tutti sanno, è quello di migliorare la produttività e le caratteristiche morfologiche della razza pezzata rossa e pezzata nera valdostana, attraverso la selezione degli allevamenti. Si procede normalmente all'iscrizione solo dei vitelli provenienti da buone lattifere ed aventi le caratteristiche morfologiche buone, a tutte le lattifere si fa un controllo mensile del latte, della quantità e anche della percentuale di sostanza grassa, e poi si fa la scelta dei tori riproduttori, mediante i torelli aventi la migliore classifica morfologica e funzionale, riportata al mercato concorso che si fa annualmente. Certo che questo è un criterio di selezione, direi, che è un po' superato perché noi ci basiamo per la selezione di riproduttori, ci basiamo sulla ascendenza, mentre invece ci si dovrebbe basare sul controllo dei tori, sulla discendenza; questo è un po' l'inconveniente che abbiamo col sistema attuale del controllo.
Le società comunque hanno ancora la loro importanza; noi abbiamo visto che le società di allevamento in Valle d'Aosta, che hanno fatto la selezione anche con questi criteri che non sono moderni ma che l'hanno fatta con coscienza e con buona volontà, hanno ottenuto veramente dei buoni risultati. Abbiamo delle società con 300, 400 capi, con delle produzioni di lattifere annuali che arrivano ai 5000 chilogrammi, il che riportato al consumo di fieno della nostra bovina, sono delle produzioni assai elevate. Però, evidentemente si pone il problema ora di esaminare invece se è possibile applicare in Valle questi nuovi criteri, questi criteri moderni dei riproduttori. È stato fatto già uno studio dall'Assessore precedente su questo problema; se anche qui si potrebbe creare un centro di controllo di prova dei tori in Valle, controllare una decina di tori, e poter provare se sono miglioratori o peggioratori anche questo naturalmente per un sistema che sarebbe assai costoso, mentre invece io penso che noi potremmo creare un sotto centro del centro di fecondazione artificiale esistente presso l'Istituto zooprofilattico di Torino, ove ci sono dei tori provati, della razza pezzata rossa valdostana. Secondo me sarebbe il sistema più economico, sarebbe il sistema più pratico perché si può incominciare con un numero determinato di bovine ed estenderlo poi gradualmente a tutte le bovine della Valle, con il passare degli anni, naturalmente. C'è un inconveniente però che qui dobbiamo passare all'inseminazione artificiale; con l'inseminazione artificiale, evidentemente, ci sono dei fattori positivi e dei fattori negativi e quindi è tutto un problema da studiare.
Quindi, io dico solo che il provvedimento che oggi si presenta in Consiglio è unicamente un adeguamento di questi premi per consentire alle società di continuare il loro lavoro; si pone però il problema di esaminare attentamente qual è la soluzione più idonea, sia sotto l'aspetto economico, pratico e selettivo per introdurre in Valle questi nuovi criteri di selezione del bestiame.
Fosson (U.V.) - Comme j'ai déjà eu occasion de dire dans la Commission de l'agriculture, nous sommes d'accord sur l'augmentation de ces subsides que nous donnons pour les sociétés d'élevage et pour le bétail.
L'Assesseur l'a déjà dit, je partage et je remercie, qui a exposé les suggestions aussi que j'avais dit dans la Commission, c'est-à-dire que si nous voulons effectivement améliorer notre bétail du point de vue qualitatif et accélérer cette amélioration, nous devons appliquer des systèmes modernes, parce que ces systèmes, ces systèmes qui ont donné un résultat parce que si nous pensons seulement à ces vingt dernières années qu'il y a l'autonomie, mais il faut rappeler ici l'œuvre de nos prédécesseurs au début de ce siècle, les Présidents du Comice agricole, et tout, qui ont commencé la sélection du bétail en Vallée d'Aoste et qui ont créé effectivement une race que aujourd'hui a une certaine uniformité et qui a effectivement augmenté aussi sa production, soit en quantité, soit en qualité.
Tout de même, pour arriver à ce point, on a mis 60 ans, il y a 60 ans de travail; aujourd'hui les choses marchent un peu plus vite et il y a des systèmes plus modernes et justement il faut chercher de les appliquer; ces systèmes coûtent, il ne faut pas se lancer immédiatement et dire "nous changeons tout", nous mettons de côté ce qu'on a fait dans le passé et nous faisons une révolution complète, mais tout de même il faut commencer à faire des expériences, en petit, avant, pour voir les résultats, et à peine on a des données précises passer à une action plus massive, pour avoir le même résultat qu'on a eu en 60 ans d'amélioration, l'avoir dans un temps bien inférieur, comme l'ont déjà eu dans les nations les plus progressées. Sur le point de vue zootechnique, c'est vraiment à ce propos que nous avions, il y a quelques années, affronté le problème à travers une étude sérieuse faite sur des données scientifiques, et avec des compétents en matière, parce que ce sont les gens, soit de l'Institut de génétique, soit, mais pas seulement de l'Institut de génétique, parmi les personnalités zootechniques, soit nationales, soit étrangères, qui ont une possibilité de nous donner un détail. Cette étude doit servir comme base, ce n'est pas qu'on doive appliquer de la lettre A à la lettre D tout ce qui a été dit dans cette étude: ce sont des propositions, il y a peut-être des propositions qui peuvent être appliquées, d'autres qui ne peuvent pas être appliquées, mais tout de même nous devrons voir ceci.
Je remercie l'Assesseur qui a déclaré publiquement dans le Conseil d'être d'accord sur ces suggestions, et je pense qu'à travers la Commission de l'agriculture, et à travers des gens de science sur ce point, nous pourrons avancer encore un peu et voir ce qu'on peut faire en pratique à ce sujet.
Voilà, il n'y a pas d'autre; et sur ce point ici nous sommes parfaitement d'accord.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono di parlare? Allora metto ai voti la delibera di cui all'oggetto 14. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.