Oggetto del Consiglio n. 205 del 23 luglio 1971 - Verbale
OGGETTO N. 205/71 - Acquisizione di area di terreno di notevole interesse archeologico in località "Consolata" di Aosta, con corresponsione di indennità per risarcimento danni derivanti da sospensione dei lavori di costruzione di un fabbricato. Delega alla Giunta.
Il Presidente MONTESANO dichiara aperta la discussione sulla seguente relazione concernente la proposta di acquisizione di area di terreno di notevole interesse archeologico, in località "Consolata", di Aosta, con corresponsione di indennità per risarcimento di danni derivanti da sospensione dei lavori di costruzione di un fabbricato, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri con lettera in data 16 luglio 1971- prot. n. 594:
Nel terreno di cui si propone l'acquisto, sito in località "Consolata", di Aosta, della superficie di mc 1266, distinta in Catasto al F. 43, particelle n° 416, n° 418 e n° 30, furono ritrovati, nel mese di agosto 1968 nel corso di scavi effettuati per la costruzione di un nuovo fabbricato importanti reperti archeologici.
In seguito a tali ritrovamenti, fu ingiunta la sospensione dei lavori di costruzione del fabbricato alla Impresa Pirana Silvino e nel contempo furono avviati direttamente dalla sovrintendenza scavi e sondaggi per accertare l'importanza dei reperti.
I lavori di scavo hanno consentito di accertare la notevole importanza dei ritrovamenti, come risulta dalla seguente relazione della Sezione Archeologica della Sovrintendenza Regionale ai monumenti e allo Antichità:
"In data 19 febbraio 1971, la Sezione Archeologica della Soprintendenza veniva informata del ritrovamento di un muro, presumibilmente antico, affiorato durante i lavori di scavo nel cantiere dell'Impresa Pirana Silvino, sito in Aosta - Regione Consolata.
Dopo un tempestivo sopralluogo compiuto dai tecnici della soprintendenza, veniva ordinata la sospensione dei lavori ai sensi della legge I° giugno 1939 n° 1089, e si iniziava con la massima celerità l'esplorazione dell'area in questione.
Durante lo scavo di metteva in luce un muro di notevoli proporzioni (lunghezza m. 20 - Altezza m. 5 circa - Spessore m. 1,50) in discreto stato di conservazione.
Si ebbe subite la certezza di trovarsi di -fronte ad un ritrovamento di rilevante interesse, testimoniato dalla possente struttura del muraglione. Proseguendo lo scavo verso sud e verso est venivano alla luce numerose strutture, le quali permettevano di constatare che si trattava di un grande edificio di epoca romana, delle dimensioni di m 30 x 30, articolato in una serie di 16 vani contigui, in base allo stato attuale delle indagini.
Da quanto è stato possibile rilevare, si tratta di una villa urbano-rustica con "pars urbana" o "pars rustica''.
Infatti nel vasto complesso il quartiere rustico sembra svilupparsi a nord, mentre il quartiere, residenziale, con pavimentazione musiva, a sud.
Attualmente non è ancora possibile stabilire l'organizzazione assiale della villa, forse i vani erano articolati intorno ad aree scoperte: si nota tuttavia che rispettata l'ortogonalità di tutte le murature rispetto al grande muro nord, che doveva avere una probabile funzione di sostegno del terreno soprastante.
Nella "pars rustica", addossata al grande muro nord, la distribuzione degli ambienti e la tecnica costruttiva rispondono a criteri funzionali. I vani hanno la pavimentazione prevalentemente in coccio pesto rossastro.
Vano 2 (m. 8,90.x 10,40) probabile ragazzino o cortile intorno porticato.
Vano 1 (m. 6,75 x 6) ambiente con pavimentazione sopraelevata.
Vano 4 (m. 3,10 x 4,20) ad "opus quasi reticulatum".
Vano 5 non interamente esplorato, con macina e probabili resti di focolare.
La "pars urbana" si distingue per la spaziosità di alcuni ambienti e per la pavimentazione musiva.
Vano 6 (m. 12 x 7,90). - probabile "triclinium" con pavimento in cocciopesto chiaro sul quale sono inserite a distanze regolari stelline formate da una tessera centrale di marmo rosato o grigio scuro, circondate da quattro tessere bianche di calcare.
Vi sono inoltre dei riquadri con motivi musivi geometrici che dovevano suddividere e riquadrate il grande vano.
Vano 8 (m. 12 x 4,80) con pavimentazione musiva di tipo geometrico con motivo a doppio meandro e grande stella centrale (probabile "cubiculum"),
Vano 7 (m. 12 x 4,80) con pavimentazione in "opus signinum" di incerta determinazione
Vano 18 (m. 2,40 x 4) probabile "cubiculum" in opus signum con disegni a reticolato a meandro (non: ancora interamente esplorato).
Vano 9 (lunghezza m 2) corridoio comunicante con i "cubicula" in opus tessellatum.
La tecnica muraria, l'opus quasi reticulatum - a blocchetti di tufo - rinvenuto per la prima volta in Valle d'Aosta, la fattura ed i motivi decorativi dei mosaici portano ad assegnare questa villa al termine dell'età repubblicana.
Termini di confronto si trovano con le ville urbano-rustiche della Romagna, del Cividalese e delle ville campane, ed è lecito pensare che avessero anche un'ampia area di diffusione nell'Italia settentrionale.
A breve distanza da tale cantiere si ricorda che si è contemporaneamente trovato in un altro scavo edilizio uno strato con ceramiche indigene dei Salassi associato ad altre romane di tipo repubblicano e a n. 6 denari d'argento della Repubblica, datati dal 140 al 110 circa a. c. - Tale strato potrebbe riferirsi in qualche modo alla villa ed offrire un'ulteriore prova della sua antichità.
In base agli scarsissimi reperti affiorati noi livelli di fondazione non è ancora possibile accertare se appartenga alla metà del I° sec. a.C., o ad epoca augustea.
Le monete rinvenute negli strati alti, e le tombe tardo-romane testimoniano una generica continuità di insediamento nella zona sino alla fine dell'Impero.
Si desidera mettere nel dovuto rilievo la grande importanza storico-archeologica ed artistica del complesso in oggetto.
Si fa presente che oltre agli incompleti avanzi pavimentali musivi di Via del Tempio (Case Lamastra-Tagliavini) della fine del I° sec. a.C. e del I° d.C. non esistono altre testimonianze musive in Valle.
I mosaici in oggetto sono sicuramente del tipo repubblicano (sillano-cesariano), non resta da occludere che si tratti comunque di un attardamento di probabile epoca augustea.
Essi potrebbero quindi testimoniare la presenza di insediamenti romani stabili in epoca presumibilmente anteriore al periodo nel quale si ritiene sia stata fondata la città di Augusta Praetoria, Tale complesso costituisco il pretesto iniziale per una nuova serie di ricerche volte a definire i veri rapporti intercorsi tra le popolazioni indigene-salasse ed i Romani nel I° sec., a.C. e le vicende immediatamente anteriori la fondazione della città romana.
Si deve infine far presente che la villa romana, che costituisce uno dei complessi più significativi nell'ambito dell'edilizia privata, merita di essere conservata ai fini di arricchire il patrimonio archeologico-turistico della Valle d'Aosta."
Data l'impossibilità di consentire la realizzazione del previsto fabbricato sull'area in questione, sono state avviate trattative con l'Impresa Pirana allo scopo di giungere ad una acquisizione in via amichevole di detto terreno a un prezzo che tenesse conto, oltre che del valore del terreno medesimo, dei danni subiti dalla Impresa in seguito alla sospensione dei lavori e. alla mancata realizzazione del progetto edilizio.
Dopo una lunga e complessa trattativa, si arrivati a concordare su una somma globale di lire 13 milioni per l'acquisto dell'area in argomento e per risarcimento di danni e rimborso di spese, come risulta dal computo allegato.
Tutto premesso, la Giunta propone che il Consiglio Regionale
1°) di approvare, in via di massima, la proposta di acquisto del l'area di terreno di interesse archeologico in località "Consolata", del Comune di Aosta (mappali numeri 416, 418 e 30 del F. 43) della superficie complessiva di mq. 126 circa, al prezzo globale di Lire quarantatré milioni, comprensivo di ogni onere por risarcimento danni e per rimborso di spese;
2°) di delegare alla Giunta Regionale la adozione dei successivi necessari provvedimenti deliberativi di esecuzione per addivenire alla stipulazione del necessario atto notarile e alla approvazione, finanziamento e liquidazione delle relative spese, in relazione alle disponibilità degli appositi capitoli di spesa dei bilanci di previsione della Regione per l'anno 1971.
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Allegati:
A - Planimetria dell'area da acquistare (...Omissis...)
B -Computo estimativo del valore del terreno e delle indennità per risarcimento danni e per rimborso di spese.
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REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Ufficio Demanio e Patrimonio
OGGETTO: STIMA DEL TERRENO E DELLE IDENTITA' VARIE PER L'ACQUISTO DEL FONDO DI PROPRIETA' DELL'IMPRESA PIRANA SALVINO SITO IN AOSTA - REGIONE CONSOLATA
Incaricato di stimare il terreno di cui all'oggetto, il tecnico sottoscritto, Geom. Angelo FROLA, ha effettuato i dovuti rilievi ed accertamenti ed ha altresì assunto quelle informazioni ritenute indispensabili, onde poter formulare un preciso giudizio di stima ed ora si pregia esporre quanto segue:
1°) Descrizione:
Il terreno di cui all'oggetto figura al catasto terreni del Comune di Aosta come vigneto di 1^ classe,
In mappa l'area è individuata nel modo seguente:
AOSTA |
F. 43 |
n. 416 |
sub. a |
di |
mq |
1119 |
|
|
n. 418 |
sub. a |
di |
mq |
145 |
|
|
n. 30 |
sub. b |
di |
mq |
2 |
|
|
Totale complessivo |
mq. |
1266 |
2°) Stima:
La presente stima tende a stabilire il reale valore del terreno in quanto area fabbricabile Si basa perciò sul coefficiente di edificabilità che nella zona di è mc. 2,70/mq sulla superficie del terreno edificata cui il proprietario del terreno avrebbe diritto in conto del terreno stesso.
Si avrà pertanto:
Indice di edificabilità mc. 2,70/mc
Superficie del terreno mq. 1.266
Volume edificabile mc. 3419
Siccome in genere in conto terreno l'impresa offro al proprietario il 20% in volume della costruzione, si ha:
20% mc 3419=- mc. 684
che rappresenta la quota a favore del proprietario del terreno, quota che tradotta in mq. risulta:
mc. 684 : 3 (altezza media dei piani) = mq. 228 circa
Considerando che i prezzi unitari che si applicano oggi nella zona por la compravendita di alloggi, oscillano intorno alle L. 110.000/mq si ha:
mq. 228 x L. 110.000 = L. 25.080.000
Parimenti si può ottenere il prezzo unitario che ne deriverebbe e cioè:
L. 25.080.000 : mq. 1266 = L. 19.810 che si arrotonda a
L. 20.000 (valore terreno il mq.)
Per cui il valore sarà:
mq. 1266 x L. 20.000 = L. 25.320.000
3°) Valutazione delle varie indennità e delle opere eseguite sul fondo:
Spese per atto notarile, registrazione, trascrizione ecc. 25.320.000 x 13% |
L. 3.292-300 |
Spese per progettazione fabbricato, calcolo del cemento armato |
" 5.700.000 |
Spese impianto cantiere e materiale vario fornito |
" 2.500.000 |
Sommano |
L. 11.491.600 |
Interessi della somma per spese di acquisto, atto notarile e progettazione calcolati con tasso annuo del 5% per la durata di 4 mesi
L. 25.320.000 + L. 11.491.600 = |
L. 36.811.600 |
L. 36.811.600 x 5 / 100 x 3 = |
L. 613.526 |
Lavori già eseguiti e forniture |
L. 4.997.100 |
Fermo cantiere |
L 720.000 |
RIEPILOGO GENERALE
1°) Valore terreno |
L. 25.320,000 |
2°) Spese atto notarile, spese progettazione e spese impianto cantiere |
L. 11.491.600 |
3°) Interessi per spese varie |
L. 613.256 |
4°) Lavori già eseguiti e forniture |
L. 4.997.100 |
5°) Fermo cantiere |
L. 720.000 |
Totale generale |
L. 43.142.226 |
che si arrotondano in L. 43.000.000.=
Aosta, lì 7/7/1971
IL TECNICO
F.to (Geom. A. Frola)
L'Assessore al turismo, antichità e belle arti, MILANESIO, commenta ed illustra la relazione sopra riportata precisando le ragioni per le quali la Giunta regionale ritiene necessario che l'Amministrazione Regionale proceda alla acquisizione dell'area di terreno di notevole interesse archeologico, sita in località "Consolata", di Aosta, descritta nella relazione stessa.
Su richiesta del Consigliere MANGANONE, fornisce ancora indicazioni circa gli indici di edificabilità e volumetrici previsti dal piano regolatore di Aosta per la zona della Consolata.
Il Presidente MONTESANO dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, pone ai voti per alzata di mano l'approvazione delle proposte fatte dalla Giunta.
IL CONSIGLIO
- preso atto di quanto riferito dall'Assessore al Turismo, MILANESIO, e concordando sulle proposte della Giunta;
- visti gli artt. 12 e 20 del D.L.L 7.9.1945 n. 545;
- visti gli artt. 3 (lettera m), 4 e 51 dello Statuto Speciale per la Valle d'Aosta;
- visti gli artt. 45 e 46 della legge 10.2.1953 n. 62;
- visto l'art. 5 del D.L.C.P.S. 23.12.1946 n. 532;
- visto il vigente Regolamento delle attribuzioni e competenze amministrative del Consiglio Regionale;
- ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti: ventisette; Consiglieri votanti: venti sei; voti favorevoli: ventisei; astenutosi dalla votazione il Consigliere Manganone);
DELIBERA
1°) di approvare, in via di massima, la proposta di acqui sto dell'area di terreno di interesse archeologico in località "Consolata", del Comune di Aosta (mappali numeri 416, 418 e 30 del F. 43) della superficie complessiva di mq.1266 circa, al prezzo globale di Lire quarantatré milioni, comprensivo di ogni onere per risarcimento danni e per rimborso di spese;
2°) di delegare alla Giunta Regionale la adozione dei successivi necessari provvedimenti deliberativi di esecuzione per addivenire alla stipulazione del necessario atto notarile e alla approvazione, finanziamento e liquidazione delle relative spese, in relazione alle disponibilità degli appositi capitoli di spesa dei bilanci di previsione della Regione per l'anno 1971.