Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 201 del 23 luglio 1971 - Resoconto

OGGETTO N. 201/71 - Disegno di legge regionale concernente: "Concessione di contributi a Comuni e a Consorzi di comuni della Valle d'Aosta nelle spese per la realizzazione di infrastrutture ricreativo-sportive".

Milanesio (P.S.I.) - È un provvedimento questo che tende a disciplinare una materia abbastanza delicata e controversa, cioè quella dell'assegnazione di contributi ai Comuni o ai Consorzi di Comuni per la realizzazione di impianti sportivo-ricreativi.

Molti Comuni hanno avanzato richiesta di contributo presentando progetti più o meno rispondenti alle esigenze del Comune e l'Amministrazione regionale si è dovuta destreggiare di fronte a queste richieste con degli atteggiamenti e dei comportamenti non sempre ispirati a una logica direi immutabile; in certi casi ha concesso il 70%, in altri l'80%, in altri ancora il 90% e in altri casi ancora il 100%.

Da qui ne deriva un comportamento discutibile dell'Amministrazione regionale e anche i Comuni quando fanno delle richieste non hanno un quadro di certezza a cui fare riferimento.

Questa legge che è stata esaminata e approvata all'unanimità dalla Commissione permanente per il turismo, antichità e belle arti, ancorché con due modifiche che la Giunta accoglie e che fa proprie e che quindi propone all'approvazione del Consiglio, questa legge vuole appunto intervenire in questa complessa e delicata materia per regolamentarla e definirla.

Quali sono i capi saldi di questa leggina? Beh innanzitutto si stabilisce un ammontare preciso del contributo regionale e quindi il Comune che fa richiesta di questo contributo deve avere la differenza per intervenire, si sancisce già il principio che le attrezzature sportive-ricreative devono essere fatte sì con il contributo determinante della Regione, tenuto conto dei bilanci dei nostri Comuni, ma richiedono una partecipazione del Comune in misura adeguata.

Si differenzia poi l'entità dei contributi a seconda che si tratti di Comuni o Consorzi di Comuni.

Questo perché? Perché abbiamo notato una tendenza dei Comuni, diciamo così, al campanilismo e al municipalismo, cioè si preferisce puntare alla realizzazione di una attrezzatura comunale invece che ad una attrezzatura sovra-comunale; noi avevamo cercato di ovviare a questo inconveniente mandando opportune circolari ai Comuni nelle quali si diceva che ogni proposta e ogni richiesta di contributo sarebbe stata esaminata nel merito dell'Assessorato e dalla Giunta e solo se si fosse verificata l'effettiva necessità si sarebbe dato questo contributo e si sarebbe data priorità ai Consorzi più che ai Comuni singoli.

Però anche questa norma era una norma così molto discutibile e molto relativa.

Ora con una legge che prevede incentivi graduati, diversificati, a seconda che si tratti di Comuni o Consorzi di Comuni, noi pensiamo di raggiungere più pienamente questo scopo, per intenderci differenziamo anche la contribuzione oltre che se trattasi di Consorzi di Comuni o Comuni anche a seconda del tipo di intervento, cioè per l'acquisto delle aree i contributi vengono graduati nella misura del 70% della spesa riconosciuta ammissibile nel caso di Comuni singoli e un massimo del 90% nel caso di Consorzi di Comuni.

Come vedete nel caso di Consorzi di Comuni l'intervento della Regione è cospicuo e copre quasi l'intero ammontare dell'acquisto del terreno.

Del resto, noi riteniamo che l'acquisto del terreno in questo tipo di attrezzatura sia la spesa più rilevante, perché quello che importa, quello che è necessario, è avere estensioni sufficienti di aree, noi sappiamo che i costi delle aree nei nostri Comuni sono abbastanza elevati tutto sommato.

Interveniamo poi con questa legge nella misura del 60% rispettivamente per i Comuni e 80% per i Consorzi nelle spese riconosciute ammissibili per la costruzione degli impianti, cioè distinguiamo nettamente il terreno dall'attrezzatura che vi deve sorgere sopra. E questo anche per evitare così atteggiamenti direi faraonici o comunque di gigantismo da parte di Comuni; ci sono dei Comuni che hanno presentato dei progetti così assolutamente direi inaccettabili, dei progetti grandiosi, magniloquenti, insomma non possiamo pensare che i nostri Comuni si debbano permettere il campo sportivo con tanto di tribune, insomma evidentemente si tratta, così, di una concezione dello sport legata più che altro allo spettacolo e non all'esercizio di facoltà agonistiche o comunque all'esercizio di una sana attività.

Quindi, in questa legge è previsto anche un esame di merito da parte della Giunta sulle spese ammissibili e, su richiesta della Commissione Turismo, si è introdotto anche il concetto che dopo, all'articolo 5, dopo le parole "competenza di spesa" si dica anche "previo parere della Commissione consiliare permanente per il Turismo" - e su questo siamo completamente d'accordo.

Quindi, io invito il Consiglio, se non ha ulteriori osservazioni da fare, ad approvare questo disegno di legge che è già stato approvato all'unanimità dalla Commissione con quelle modifiche che io chiedo di introdurre e di porle in votazione, perché corrisponde ad una esigenza di razionalità e di ordine in questa complessa materia dei contributi ai Comuni.

Questa legge ha lo scopo di evitare che si commettano delle imparzialità, tende a mettere i rapporti tra Comune e Regione su un piano di diritto certo stabilito e codificato da una legge regionale.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io sono d'accordo su questo disegno di legge proprio perché ritengo che serva in primo luogo a coordinare il tipo di intervento della Regione in modo generale per tutti i Comuni o Consorzi di Comuni, di modo che la Regione possa avere un quadro generale per decidere e il Comune o il Consorzio sappiano già che tipo di intervento possono fruire dalla Regione.

Ora però non vorrei che ciò ritardasse le pratiche che sono già state elaborate dai vari Comuni per le infrastrutture sportive. Esempio: il Consorzio Pont Saint-Martin-Donnaz ha già da qualche tempo presentato alla Regione il progetto del campo sportivo e da cinque anni è un problema che si trascina. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio attende impaziente che l'autorità tutoria approvi il progetto per poter finalmente andare avanti; se ora questi devono aspettare tutto l'iter della nuova legge andiamo a finire a quest'autunno e perdiamo di nuovo mesi e mesi che si aggiungono così agli anni persi in passato.

Ora io chiedo, e lo chiedo a nome del Consorzio che mi ha incaricato, che il progetto che giace presso l'Assessorato del Turismo venga approvato al più presto per non ritardare tutto, in quanto il Consorzio aspetta tale approvazione per poi presentarlo ancora al CONI. Quindi altro tempo che si perde.

In definitiva, le pratiche per le infrastrutture ricreativo-sportive già munite di tutti gli elaborati e già in possesso all'Assessorato del Turismo siano approvate subito; quelle invece che sono in corso che però non sono ancora state presentate per l'approvazione alla Regione si seguano i dettami della nuova legge.

Germano (P.C.I.) - Io vorrei fare una considerazione di carattere generale, cioè noi abbiamo la brutta abitudine di fare leggi eterne e di fare delibere anche eterne; abbiamo nell'agricoltura venti anni di delibere che nessuna è stata cambiata, ora se vogliamo fare della programmazione, il problema è di studiare qual è il fabbisogno della Valle d'Aosta, grosso modo, e dire questa legge dura cinque anni, dura quattro anni, dura sei anni; di fronte ad una situazione modificata la legge può essere rinnovata, modificata e così via; le leggi dello Stato sono tutte così e allora io penso che bisogna inserire una formulazione dove dica: la legge ha la durata di non so se cinque anni va bene.

Manganoni (P.C.I.) - Io vorrei solo chiedere, io sono d'accordo sulla legge che almeno ci sia una disciplina, si sappia no?

Qui si prevedono 200 milioni per le opere di carattere comunale e 140 per quelle distinte regionali.

Ora chiederei come prevede, grosso modo dato che siamo già a metà dell'anno, quali opere, le principali no, si prevedono di realizzare con questi fondi.

Milanesio (P.S.I.) - Dunque per ordine, prima Tonino. Tonino io non ho portato appositamente nessuna richiesta di Comune, quindi nessuna concessione di contributo al Consiglio perché ritenevo che era necessario prima disciplinare la materia con una apposita legge e mi riservavo di concedere questi contributi, di proporre la concessione di questi interventi al Consiglio a legge approvata, il che potrebbe avvenire tranquillamente alla ripresa dei nostri lavori a settembre, ottobre.

Il Consiglio mi dia atto che non ho proposto nessuna contribuzione per nessun Comune, per nessuna opera sportivo-ricreativa. Questo perché ritenevo che bisognasse partire dall'anno zero e riferirci quindi ad una legge precisa e non così a contrattazioni che potevano avvenire a livello di Assessore e di Comune e di Giunta e di Comune, ma riferire il tutto ad una materia ben disciplinata.

Posso tranquillizzare Tonino e dire che l'iniziativa che riguarda il Consorzio, chiamiamolo così di Donnaz, è una iniziativa opportuna, utile e ha il pregio di essere consortile e quindi di rientrare nelle maggiori contribuzioni, e certamente, per quello che mi riguarda, sarà oggetto di proposta di deliberazione alla ripresa dei lavori consiliari, certamente.

Però io non posso accedere alla richiesta di Tonino di portarla prima che questa legge entri in vigore, non lo posso fare perché ipotizzerebbe un comportamento della Regione, diciamo così, scorretto, insomma la mano destra non sa cosa fa la sinistra, ecco non è possibile.

Noi vogliamo partire con questa legislazione da questo momento e comportarci coerentemente.

Comunque do assicurazione, do garanzie per quanto riguarda la realizzazione di Donnaz. Ci sono moltissime altre richieste e altre pratiche istruite, se noi dovessimo evadere stanziamenti di almeno cinque anni.

Proposta Germano. La proposta di Germano mi pare da accogliere. Il difetto delle leggi regionali, ha ragione Germano, l'avevo già fatto notare io, anch'io, in un'altra discussione, è quello di fare delle leggi ad eterno, cioè che hanno una durata indefinita e quindi cosa finiscono per comportare? Finiscono per comportare o per pigrizia oppure per comportamenti consolidati, finiscono per comportare la rigidità del bilancio regionale e quindi magari delle leggi che sono superate a distanza di qualche anno per il semplice fatto che esistono e che non hanno una scadenza continuano, diciamo, a vincolare il nostro bilancio e continuano a vincolare il comportamento dell'Amministrazione regionale.

Io ritengo che sia opportuno accogliere la proposta di Germano e prevedere una durata quinquennale di questa legge, anche se allo stato degli atti e delle indagini, se pur sommarie che abbiamo, noi riteniamo che questi stanziamenti per 5 anni siano assolutamente inadeguati a risolvere il problema della Regione, però può darsi che da qui a cinque anni sia opportuno intervenire con una legge più organica, più articolata. Quindi io accolto la proposta di Germano e adesso con il Dr. Brero vediamo magari di fare una piccola formulazione per indicare la durata di questa legge in una piccola aggiuntina eventualmente.

Per quanto riguarda Manganoni, io ho tutte le richieste che sono lì elencate all'Assessorato, ho già premesso che si tratta di richieste che se venissero accolte comporterebbero il rimborso di qualche miliardo da parte della Regione.

Evidentemente queste richieste, molte di queste richieste, sono state fatte pensando ad un intervento totale della Regione, è chiaro che di fronte ad una proposta di contributo che varia tra Comune singolo e Consorzio ci sarà un incentivo al Consorzio, ai consorziati, da parte di alcuni Comuni e qui risolve anche l'obbligo a valutare più seriamente le richieste e le proposte che faranno.

Quindi, è probabile che dopo questa legge, una serie di proposte e di richieste che giacciono presso l'Assessorato vengano ritirate, vengano sostituite con altre, anche perché molto probabilmente i Comuni non avranno modo di finanziare la differenza di spesa.

Quindi, ce ne sono moltissime, e il fatto che ci si riferisca allo stanziamento di 140 milioni e di 200 sono le cifre che abbiamo in bilancio quest'anno e sono riferite appunto a 200 milioni "Contributi e sussidi per il potenziamento delle attrezzature turistico-sportive" quindi contributi e sussidi - 140 milioni invece sono "Spese per il potenziamento delle attrezzature turistiche e sportive". Quindi facciamo riferimento a questo capitolo di bilancio.

Io mi auguro fra l'altro, come auspicio e mi auguro che il Consiglio poi nella discussione dei bilanci successivi possa magari aumentare gli stanziamenti di questi capitoli che sono, e lo dichiaro con tutta tranquillità, sono assolutamente inadeguati ed insufficienti.

Quindi io adesso, se il Consigliere Germano e il Consiglio sono d'accordo, io accoglierei la proposta di dare una durata temporale a questa legge, proprio per poter consentire eventualmente al Consiglio, fra qualche anno, di rivederla, di ripresentarne un'altra, perché noi facciamo delle leggi che corrispondono a delle esigenze, che si manifestano oggi, si manifesteranno fra qualche anno, può darsi che fra 5 anni queste esigenze si manifesteranno in modo diverso.

Allora se il Consiglio è d'accordo io chiedo un attimo solo di sospensione per la formulazione del nuovo articolo che poi rileggerei in Consiglio.

Breve sospensione dei lavori del Consiglio

Milanesio (P.S.I.) - Dunque, allora, se il Presidente mi consente io proporrei le modifiche.

Articolo 5 - Sull'articolo 5 c'è una richiesta di modifica che è stata avanzata da parte della Commissione, la quale ...

No, dunque, prima all'articolo 3 c'è una richiesta di modifica e la Giunta accetta la proposta formulata dalla Commissione, c'è una, diciamo così, una incongruenza, mentre riteniamo sia giusto il parere della Commissione consiliare permanente per il Turismo sugli atti che sono di competenza del Consiglio, riteniamo invece non giusto questo parere: "Quando si tratta di atti di competenza della Giunta"; quindi la riformulazione dell'articolo 5 potrebbe essere questa: "Le decisioni in merito alle concessioni dei contributi previste dalla presente legge sono assunte con deliberazioni del Consiglio previo parere della Commissione consiliare, Turismo ecc., o dalla Giunta regionale secondo le rispettive competenze di spesa".

Ecco mi pare che la formulazione in questi termini sia più corretta e sia più giusta.

Articolo 6...

Montesano (P.S.D.I.) - Assessore Milanesio, non sarebbe più opportuno man mano che andiamo negli articoli fermarci?

Milanesio (P.S.I.) - ...Va bene, ma insomma mi pare che sia anche logico. È una richiesta formulata dalla Giunta. Per me! È una richiesta formulata dalla Giunta, del resto mi pare che sia anche ...

Montesano (P.S.D.I.) - Io pregherei l'Assessore di avanzare questi emendamenti articolo per articolo, man mano che entrano in discussione gli articoli. Se non c'è nessun altro che desidera parlare, cominciano ad esaminare articolo per articolo, così lo facciamo più ordinatamente.

Germano (P.C.I.) - Dicevo che saranno... (Montesano: no, no) ....Sì, è così, per competenza di spirito.

Montesano (P.S.D.I.) - ...è 1.500.000 di importi, non si può andare oltre il 1.500.000...

Milanesio (P.S.I.) - È ridicolo, scusami Germano, è ridicolo che per spendere 1.500.000 si convochi la Commissione permanente per il Turismo.

Montesano (P.S.D.I.) - Scusate, io desidero come Presidente del Consiglio dire ancora una volta quali sono le competenze delle Commissioni. Le competenze delle Commissioni consiliari rientrano nell'ambito del Consiglio e non hanno nulla a che fare nell'ambito della Giunta. Questo è bene che si sappia. Noi difendiamo l'operato delle Commissioni, nell'ambito del Consiglio, ma anche le Commissioni entrano nell'ambito della Giunta, no. Ognuno deve rimanere nei suoi confini, caro Germano, mi dispiace io difendo quello che è, quelle che sono le attribuzioni del Consiglio e quelle che sono le attribuzioni delle Commissioni consiliari, le quali hanno voce in capitolo e devono averla per le deliberazioni del Consiglio, ma non per le deliberazioni di Giunta, perché altrimenti noi invaderemmo un campo che non ci compete... (Germano: ...in ogni Consiglio ci sono dieci provvedimenti della Giunta e...) ...Ma questo è per ragioni di principio caro Germano. Io vorrei sentire anche il parere del Presidente della Giunta su questo criterio che io espongo. Mi sembra che sia una cosa naturale, che poi Germano mi sembra che non è che non comprende queste cose, perché ha tale pratica di articolazioni e di sviluppo consiliari che non c'è bisogno che io spieghi queste cose a Germano, è vero? E allora se non c'è nessuno che desidera prendere la parola, io passerei all'esame, articolo per articolo. La parola al Consigliere Tonino.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Chiedo scusa, solo un'informazione. La Giunta a suo tempo aveva stanziato 14.000.000 per l'acquisto di quei terreni ...

Il Consiglio sì, ecco io chiedo se con questi 14.000.000 si può cominciare ad acquistare i terreni... (Voce) ...No sulle opere ricreative, sportive... (Milanesio: ...sì sono disponibili) ...Va bene.

Articolo 1 - Chi approva alzi la mano. Contrari, astenuti. Il Consiglio approva.

Articolo 2 - Chi approva alzi la mano. Contrari, astenuti. Il Consiglio approva.

Articolo 3 - Mi pare che ci sia un emendamento proposto dall'Assessore Milanesio.

Milanesio (P.S.I.) - C'è l'emendamento proposto dalla Commissione che la Giunta propone di accettare e alla lettera A, cioè dice: "Domanda in carta legale firmata dal rappresentante o dai rappresenti legali degli Enti, corredata da copia dell'atto o degli atti deliberativi con i quali i Comuni o gli Enti interessati autorizzano la presentazione della domanda", quindi ...

Montesano (P.S.D.I.) - Questo è il parere della Commissione. Chi approva con questo emendamento alzi la mano. Contrari, astenuti. Il Consiglio approva.

Articolo 4 - Chi approva alzi la mano. Contrari, astenuti. Il Consiglio approva.

Articolo 5 - Qui c'è l'altro emendamento.

Milanesio (P.S.I.) - La Giunta propone di accogliere l'emendamento relativamente alle deliberazioni che riguardano la competenza del Consiglio. Pertanto, la nostra proposta dell'art. 5 sarebbe la seguente: "le decisioni in merito alle concessioni di contributi previsti dalla presente legge sono assunte con deliberazioni del Consiglio, previo parere della Commissione consiliare Turismo ecc.", o della Giunta regionale secondo le rispettive competenze di spesa.

Preciso ancora che le competenze di spesa della Giunta in questa materia sono di 1.560.000 e quindi...

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Dolchi.

Dolchi (P.C.I.) - Ma non so cosa dirà il collega Savioz che arriva in questo momento e non voglio certo sostituirmi ai colleghi Freppaz, Chamonin e Quaizier, che erano presenti in Commissione e che hanno proposto l'emendamento, noi del gruppo Comunista insistiamo perché l'articolo 5 tenga conto dell'emendamento proposto dalla Commissione.

Sappiamo benissimo che formalmente le Commissioni consiliari sono chiamate ad esprimere un parere consultivo solamente sui provvedimenti di legge, ma abbiamo anche più volte invocato che le Commissioni apportassero un lavoro fattivo e collaborativo nei confronti dell'attività della Giunta e dei singoli Assessorati.

Abbiamo esempi di Assessori che fanno funzionare egregiamente e direi anche frequentemente le Commissioni e che da queste Commissioni non solamente per l'esame dei provvedimenti di legge che intendono sottoporre all'approvazione consiliare, ma per tutti gli altri provvedimenti ottengono il conforto e il contributo e anche alle volte la critica e critica costruttiva sui singoli provvedimenti, anche deliberazioni che intendono portare avanti.

Abbiamo più volte citato che anche se la Commissione Affari generali e finanze non era competente nell'acquisto dei terreni per esempio che avvenivano, che avvengono con semplici deliberazioni e non con leggi, il fatto che l'acquisto dei terreni venisse preventivamente portato all'esame della Commissione Affari generali e finanze serviva a snellire poi non solamente la discussione in aula, ma anche tutte le altre iniziative concrete di rapporti coi proprietari ecc.

Potrei dilungarmi negli esempi, la stessa legge che passerà sui problemi della scuola materna tiene conto del parere della Commissione consiliare per alcune iniziative, che non sono certamente quelle relative alle leggi, facciamo cioè una questione di principio, facciamo funzionare le Commissioni, facciamo funzionare i Consiglieri affinché il più possibile diano il loro apporto e la loro attività alla vita del Consiglio regionale, lo facciano anche nelle Commissioni e quindi si facciano funzionare le Commissioni mantenendo il concetto certo statutario, regolamentato del parere consultivo, ma in questo ambito noi riteniamo che il più possibile si cerchi la collaborazione delle Commissioni, sia utile sia per l'esecutivo, sia anche per il complesso dell'attività consiliare.

Ecco perché superando, direi proprio i limiti formali a cui si richiamava il Presidente del Consiglio, noi saremmo dell'avviso che l'articolo 5 mantenesse l'emendamento come proposto dalla Commissione.

Montesano (P.S.D.I.) - La parola al Consigliere Andrione.

Andrione (U.V.) - Ma quanto propone Dolchi può essere fatto dalle Commissioni su proposta anche dell'Assessore, ma non credo che sia opportuno metterlo nella legge, in quanto il parere diventerebbe vincolante e la legge stessa sarebbe, non dico anti-costituzionale, ma sarebbe anti-statutaria, in quanto non è previsto che la Giunta debba sottostare al parere della Commissione consiliare. Se domani la Giunta prendesse una decisione senza avere sentito la Commissione consiliare, quella decisione sarebbe perfettamente valida e quindi che cosa serve metterlo in un contesto di legge di quel genere. Si può fare come diceva Dolchi, seguire un certo tipo di prassi, chiedere dei consigli, fare una discussione preventiva, ma metterlo in un testo di legge è "contra legem" ed è assolutamente inutile e non si può vincolare la Giunta al parere della Commissione consiliare, mentre invece il Consiglio non delibera fino a quando, non può decidere fino a quando non c'è questo parere.

Germano (P.C.I.) - La formulazione della Commissione non è vincolante, perché dice: "Previo parere della Commissione consiliare permanente per il Turismo" non è che questo parere è vincolante, è vincolante richiederlo, ma io faccio gli esempi: abbiamo quest'oggi la discussione di due provvedimenti presi dalla Giunta al posto del Consiglio, riguardante un problema. Quale problema? Quello della Cooperativa Produttori Frutta di Saint-Pierre, uno per 11.000.000, l'altro per 12.000.000. È vero però che discutendo le deliberazioni della Giunta si può in Consiglio discutere di questo argomento, ma non ritenete voi, con la situazione che si è creata lì che la Commissione consiliare avrebbe fatto bene ad affrontare quel problema; approfondirlo in modo più redditizio che non quello che può ottenere in Consiglio?

In Consiglio noi diremo una osservazione o due e tutto passa sulla deliberazione di Giunta, mentre invece alcuni problemi dovrebbero essere approfonditi proprio in Commissione e credo che il fatto i Commissari della Commissione consiliare permanente per il Turismo che hanno fatto questa proposta, l'hanno fatto con questa intenzione, non per limitare le competenze della Giunta, ma poter esaminare a fondo i problemi più importanti.

Mi pare che sia una cosa abbastanza logica e che sia un modo di amministrare più redditizio che non l'attuale, verso il quale dobbiamo andare.

Savioz (P.C.I.) - Io non vorrei fare una discussione molto lunga in proposito, ma mi appellerei a quel che è stato il discorso del Presidente della Giunta all'apertura di questo Consiglio, quando il medesimo ha detto: "Noi chiediamo a tutti i gruppi e a tutti i Consiglieri la collaborazione più sincera e più onesta". Mi sembra che se i Commissari della Commissione Turismo hanno ritenuto opportuno di chiedere questo, non è che l'abbiamo chiesto per imporre la nostra volontà alla Giunta o al Consiglio, ma l'abbiamo chiesto proprio nello spirito di dare la nostra collaborazione a tempo giusto, perché voi mi insegnate tutti che le questioni quando vengono portate in Consiglio se non sono corroborate da quella che è l'aperta discussione fatta in Commissione precedentemente, è naturale che qui in Consiglio non si può aprire una discussione e non si possono fare certe osservazioni che possono essere utili tempestivamente fatte e non più utili quando il deliberato è stato preso dalla Giunta.

Questo è ovvio, perciò io mi appello a quello che è stato l'appello del Presidente della Giunta e allo spirito con cui noi abbiamo fatto questa richiesta, che cioè la Commissione venga investita dei problemi prima del deliberato, perché dopo il deliberato badate non è più possibile arrivare ad una soluzione che potrebbe essere ottima per l'insieme dell'amministrazione, non per i membri di una Commissione che poi dopotutto sono soltanto ed esclusivamente a carattere consultivo.

Quindi non è vincolante il giudizio di una Commissione, però io onestamente, francamente, devo riconoscere che da quando c'è questa Amministrazione, la nostra Commissione non funziona, non funziona nel senso che per avere una riunione della Commissione del Turismo bisogna che insistiamo non so quanto tempo, molti problemi passano senza che la Commissione venga sentita, ora questa non è collaborazione.

Se il Presidente, ripeto, chiede la collaborazione a tutti i membri del Consiglio, allora è l'Assessore competente in materia che deve tenere conto di questo e convocare tempestivamente le Commissioni e non aspettare che sia sempre il Presidente della Commissione ...

Montesano (P.S.D.I.) - Eh, no! No, Consigliere Savioz mi dispiace, l'ho ripetuto, l'Assessore non convoca nessuna Commissione, è il Presidente della Commissione, sono Commissioni consiliari. Io l'ho ripetuto, chiedo la collaborazione da parte degli Assessorati, gli Assessori non hanno veste per convocare le Commissioni.

Savioz (P.C.I.) - D'accordo, il Presidente della Commissione convoca la Commissione, però io ripeto che queste cose qui funzionano bene se vanno in collaborazione con l'Assessore. Questo, c'è poco da dire, è inutile che facciamo delle questioni; io lo so bene per esperienza personale. Sì, certo che lo so Signor Presidente, lo so molto bene che quando l'Assessore vuole le Commissioni, le Commissioni funzionano molto bene, quando l'Assessore fa a meno delle Commissioni, le Commissioni non possono funzionare.

Il Presidente della Commissione convoca, ma convoca dopo aver trattato apertamente con l'Assessore i problemi che devono essere discussi e molte volte deve essere l'Assessore a chiamare il Presidente della Commissione e dire "vorrei avere ecc.", "vorrei discutere ecc.". Il Presidente della Commissione non può fare questo, vive a chilometri di distanza, non è fisso nella Regione, non ha nessun mandato specifico e quindi cosa fa? Convoca quando c'è qualche cosa che bolle in pentola e l'ultima Commissione l'abbiamo riunita perché proprio tutti insistevano di avere una riunione delle Commissioni.

Quindi, io ripeto, volete la collaborazione? E allora seguite una certa prassi, seguite una certa strada. Non la volete? Ditecelo apertamente, non è che noi pretendiamo di essere per forza presenti in Commissione, per forza discutere i problemi amministrativi, in fondo siamo all'opposizione e quindi dipende da voi il tipo di opposizione che volete.

Pollicini (D.P.) - Mi pare che il problema sia più grosso di quanto non sembri, prima di tutto però non condivido l'impostazione data al problema dal Consigliere Savioz su quello che è la mancanza di collaborazione che la Giunta avrebbe dalle Commissioni, in quanto non voluta, secondo la tesi del Consigliere Savioz.

Io dico, invece, che il problema delle Commissioni è più vasto perché non è mai stata valutata la vera funzione delle Commissioni consiliari e vi sono diversità di funzionamento tra Commissione e Commissione, cioè nessuno di noi forse ha ancora ben chiaro il compito della Commissione. Vi sono delle Commissioni a cui l'Assessorato ha demandato dei progetti di legge per avere il parere e che sono fermi magari da tre, quattro, cinque, sei mesi e la Commissione non li dà anche se sono citati, allora questa qui è una non collaborazione in senso inverso, quindi non è così a senso unico come la impostava il Consigliere Savioz... (Voci) ...Non parlo mica per la mia, sia chiaro che nessuno, penso che non parliamo di noi soltanto, io parlo delle Commissioni in generale, cioè della diversità di funzionamento, della mancanza da parte nostra, di noi Consiglieri, di avere chiara l'idea di cosa è una Commissione, di quali siano i compiti e qual è la sua funzionalità utile per i lavori del Consiglio, però se vogliamo fare un discorso sarà bene fare un discorso tutti insieme, per vedere una volta per tutte... io invito qui il Presidente del Consiglio, perché qualche lettera ce l'ha fatta, io lo riconosco, però la lettera è una gran cosa, la si legge, tra l'altro ha una bella firma il Presidente... (Montesano: ...non si tiene conto...) ...No, la mettiamo in archivio visto che abbiamo un archivio e poi come tutti gli archivi non servono perché nessuno sa mai consultarli, vediamo un po' veramente il problema dell'inizio e organizziamo che tutte le Commissioni abbiano un modo, diciamo così unitario, di funzionare nel senso che tutti abbiano le stesse competenze, lo stesso tipo diciamo così di lavoro, lo stesso concetto dei compiti della Commissione, non che ognuno ne abbia uno proprio come in effetti è, e per quanto riguarda l'emendamento proposto all'articolo 5 io concordo con quanto ha detto l'Assessore Milanesio, laddove si dice che siccome ognuno deve rispettare le proprie competenze, richiede che alla Giunta siano lasciate le proprie competenze, punto e basta, e quindi secondo l'emendamento proposto che riguarda appunto i compiti, e del Consiglio fino a una certa cifra e... (voce di Germano). Come? Niente affatto. Fintanto che non cambiano i regolamenti e noi dobbiamo pur avere una falsariga, sennò diventa un'anarchia completa e voi siete contro i gruppi anarchici, vediamo a Bologna come avete fatto, giustamente avete fatto questo, quindi un po' di ordine una falsariga su cui marciare è opportuno metterla, ma uguale per tutti.

Freppaz (U.V.) - Je voulais, deux mots seulement, répondre à Savioz que dernièrement a confirmé que la Commission était convoquée en principe pour le Président de la Commission, mais j'ai l'impression qu'il y a un peu de confusion sur l'article 5, c'est-à-dire "l'emendamento presentato dall'Assessore al Turismo", mais moi il me semble qu'ils ont bien pris en considération la modification faite par la Commission au Tourisme, tant que à la fin dit, je ne pense pas de me tromper "La Giunta propone di accogliere l'emendamento presentato dalla Commissione consiliare al Turismo". Volevo una precisazione a questo riguardo.

Montesano (P.S.D.I.) - Assessore Milanesio spieghi un momentino, soltanto ...

Milanesio (P.S.I.) - Dunque, voglio spiegare perché ... abbiamo accolto il primo emendamento cioè quello dell'articolo 3, quello dell'articolo 5 diceva questo, proposto dalla Commissione di aggiungere dopo le parole "competenze di spesa", cioè alla fine, della seguente dizione "previo parere della Commissione consiliare permanente per il Turismo". Questo cosa lasciava intendere? Lasciava intendere che ci voleva il parere, non vincolante, io sono d'accordo su quello che dice Savioz, che questo parere era un parere, però che si stabiliva un assurdo per quello che riguarda la Giunta, perché le competenze, le deliberazioni che sono di competenza della Giunta - e qui Germano ha aperto un discorso delle deliberazioni assunte in via d'urgenza - quelle non sono di competenza della Giunta, ma sono di competenza del Consiglio e io voglio, io chiedo a Germano che mi dica quali deliberazioni sono state assunte in questa materia in via d'urgenza e lo sfido a trovarne una, in via d'urgenza, quindi ci sono le deliberazioni che sono di competenza della Giunta e sono quelle che arrivano al milione e mezzo, al di sopra del milione e mezzo in materia di contributi, la competenza è del Consiglio. Ora se questo emendamento passa così com'è, si lascia intendere che la Giunta per deliberare nell'ambito di sua competenza, deve chiedere il parere preventivo della Commissione per il Turismo, il che vi ripeto è contro i principi dell'ordinamento regionale. Ora evidentemente questo è ridicolo, la Giunta accoglie invece l'emendamento della Commissione, là dove dice che prima di portare in Consiglio qualunque proposta che riguarda questo ancorché non sia una legge, ma sia una deliberazione e quindi le deliberazioni non sono soggette all'esame della Commissione, la Giunta accoglie la proposta di collaborazione avanzata dalla Commissione e dice che le proposte di spesa che riguardano il Consiglio passino prima in Commissione anche se non dovrebbero passare ai sensi del Regolamento e ai sensi, diciamo così, della prassi, ma accoglie il principio di collaborazione.

Quindi, mi pare, che il problema non sia il problema grosso che hai sollevato tu Germano. Tu hai sollevato un altro problema. Qui si vuole sovvertire, si vogliono sovvertire i principi dell'ordinamento regionale, cioè cerchiamo di capirlo, non c'è ottusità, la Giunta accoglie la sostanza di questo emendamento.

Questo emendamento tendeva a dire "D'ora in avanti, quando ci sono delle proposte di deliberazione, non delle leggi, perché le leggi devono passare per forza in Commissione, ma quando ci sono delle proposte di deliberazione che riguardano il Consiglio, vogliamo che la Commissione consiliare esprima il suo parere, lo codifichiamo con la legge, l'emendamento che ho proposto a nome della Giunta salva la sostanza della vostra richiesta, perché io non credo che la sostanza della vostra richiesta sia quella di discutere, esprimere un parere sulle decisioni che sono di competenza della Giunta. Mi pare che questo contrasti con i principi dell'ordinamento regionale e non credo che sia nelle intenzioni della Commissione ripeto, però formulato com'era formulato, poteva dare adito a questo dubbio. Questo dubbio è stato sollevato da diversi Assessori e anche da diversi Consiglieri che hanno esaminato questa legge, ecco in che senso.

Quindi non è che noi respingiamo l'emendamento presentato dalla Commissione all'articolo 5, diciamo solo che lo precisiamo nei suoi termini direi così costituzionali e giuridici.

Fosson (U.V.) - Je pense que sur cet argument, nous avons un peu des idées confuses. Sur la question des Commissions, ce qui est la prérogative des Commissions, il me semble que l'article 21 du Règlement soit assez clair et il ne donne pas seulement la compétence aux Commissions pour ce qui concerne les projets de loi, mais aussi pour les règlements et les questions d'ordre général. En effet le premier alinéa de l'article 21, dit: "Progetti di legge, regolamenti e le questioni di ordine generale" et dans ces questions d'ordre général entrent aussi les délibérations d'une certaine importance "di cui debba essere investito il Consiglio, sono dal Presidente del Consiglio regionale ricevuti a norma dell'articolo 27 e sottoposti all'esame delle Commissioni, della Commissione o delle Commissioni competenti per materia per il prescritto parere".

Or, sur la question, je voudrais avant répondre aussi à ce qui a dit le Conseiller Pollicini, en répondant au Conseiller Germano, a dit "il arrive aussi le cas que certains Assesseurs envoient des projets de loi à certaines Commissions et ces projets de loi restent arrêtés dans les Commissions". Avant tous, ces projets de loi qui arrivent aux Commissions, n'arrivent pas par l'Assesseur, mais arrivent envoyés du Président du Conseil, parce que, les projets de loi, la Junte doit les présenter au Président du Conseil, le Président du Conseil les assigne aux différentes Commissions.

Mais naturellement si la Commission retient qu'il y a un projet de loi qui ne va pas et a fait des discussions sur ce projet de loi, on pourra dire qu'il n'a fait la réponse à temps, s'il a donné la réponse à temps au Président ou de quoi parce qu'il devrait donner cette réponse, mais ce n'est pas que la Commission puisse arrêter le projet de loi, il peut aussi ne pas l'approuver le projet de loi parce qu'il peut être contraire à un projet de loi et ceci c'est au naturel, parce que c'est ce qui arrive et qui est arrivé dans certaines Commissions, ce qui est arrivé dans certaines Commissions.

Or en venant au cas qui est en discussion, on a parlé il y a un moment de compétence, de collaboration et tout, d'accord les compétences sont assez précises, les compétences des Commission, pour donner un avis sur ceux qui sont les projets de loi, ceux qui sont les règlements et sur ceux qui sont les questions d'ordre général.

En certain moment il est arrivé à moi-même comme Président de Commission de faire une observation sur certains arguments qui venaient portés aux Commissions, pour la forme qui venaient portée aux Commissions, parce que si un Assesseur veut se servir de la Commission du Conseil, nous le prenons sous la forme de collaboration, mais pour entendre ces avis qui sont des avis techniques qui devraient élaborer à travers les organes de son Assessorat, nous passons ceux qui sont les compétences d'une Commission de Conseil, parce que c'est selon comme ils viennent posés à la Commission du Conseil les problèmes. Le problème doit être avant étudié par l'Assessorat et après quand on doit arriver, avant d'arriver à une délibération d'une certaine importance ou à une loi, dans ce moment il faut entendre l'avis de la Commission, mais ce n'est pas que la Commission du Conseil doit avancer dans le temps ce qu'il doit faire et ce qu'ils doivent préparer les organes techniques d'un Assessorat ou de la Junte. Je pense que ceux-ci sont les devoirs de la Commission du Conseil, avec cela je ne veux pas dire que les Commissions du Conseil ne servent pas aussi pour donner une certaine collaboration en dehors de ceux qui sont les avis exclusifs sur les règlements, sur les lois et sur les délibérations, mais à un certain moment il serait subvertir ce qui est l'organisation même de tout le Conseil, de la Junte et des organes et des Assessorats. Si à un certain moment un Assesseur dit "Moi je veux étudier ce tel problème et alors je pose ce problème à la Commission du Conseil", mais alors la Commission du Conseil se substitue à ce qui est le fonctionnement des différents Assessorats et de la Junte avant tout, parce que rappelons-nous que nous nous sommes l'organe législatif, nous ne sommes pas l'exécutif et alors il y a des choses qui doivent être étudiées avant par la Junte, par les Assessorats, par la Junte et après posées aux Commissions du Conseil, avant d'arriver à prendre des décisions qui sont de compétence du Conseil.

Or, sur le fait que nous avons discuté effectivement nous ne pouvons pas mettre dans une loi subordonnée la question de l'approbation, de ce qui est compétence de Junte à un avis favorable de la Commission du Conseil, parce que comme il a dit très bien avant le Conseiller Andrione... (Andrione: ...non ha importanza) ...Va bene, mais si nous nous mettons qui est subordonnée à l'avis d'une Commission du Conseil, pratiquement nous le mettons dans une loi, nous à travers une loi nous rendons obligatoire une question qui n'est pas formellement, qui est de compétence de la Junte, or que sur certains problèmes et moi je dis quand on parle de la compétence de la Junte d'un million et demi, c'est même ridicule qu'on demande l'avis à la Commission du Conseil. Il y a des fois et nous l'avons vu plusieurs fois, qu'il ne passe pas aux Commission du Conseil, qu'on n'entend pas l'avis des Commission du Conseil, pour des dépenses qui sont bien, bien supérieure et qui sont de compétence du Conseil régional, pas de la Junte et alors sur cela moi je partage entièrement ce qui a dit, ce qui ont dit les Conseillers Germano et Savioz, sur ce qui est de compétence de la Junte, dans ce cas ici, nous devons laisser à la compétence de la Junte, parce que nous ne pouvons pas, à travers une loi, méconnaître celles qui sont les compétences de la Junte.

Balestri (P.S.I.) - Io credo che quando riuniremo di nuovo la Commissione per il Regolamento, queste cose si possano chiarire sulle Commissioni, certamente... (Montesano: non c'è bisogno di chiarire, sono così chiare) ...son già chiare e non è chiaro il funzionamento, le spiego subito il perché.

Noi siamo le Commissioni consultive del Consiglio, purtroppo però in generale i provvedimenti ci vengono inviati all'ultimo momento, l'ultima settimana, gli ultimi due o tre giorni in cui noi dobbiamo radunare le Commissioni, quindi se gli Assessorati non preparano gli argomenti a lunga scadenza e si possono fare delle discussioni fattive e in cui abbiamo anche il tempo, ognuno di noi, di avvisare i propri gruppi, finisce che noi le discussioni sui vari argomenti le facciamo due o tre giorni prima del Consiglio e non siamo in condizioni di informare, non solo non siamo in condizione di informare quindi diventa un parere personale dei singoli appartenenti alle Commissioni e senza poi dare quel chiarimento che...

Bisogna che gli Assessorati questi argomenti li preparino con una certa visuale in scadenza, in modo che le Commissioni possano discuterne con una certa ampiezza e su un punto di vista generale anche, non così ridotti all'ultimo momento per il piccolo provvedimento in sé e per sé, altrimenti non sarà mai un funzionamento questo perché il Presidente della Commissione quando raduna la Commissione, lo fa solo quando gli argomenti sono preparati, non può lui intervenire prima e quindi siamo sempre lì, ci sarà sempre un certo disguido nelle Commissioni o si vede un affare programmato di Assessorato a Assessorato in cui in un dato tempo si possa ragionare questi argomenti, altrimenti sennò arriveranno sempre all'ultimo momento con degli argomenti che poi saranno impressione dei singoli componenti, i quali non hanno nemmeno il tempo di avvisare i propri gruppi.

Quindi, è su questo che noi invitiamo la Giunta, non per intervenire nel loro lavoro perché quelle che sono competenze della Giunta non rientrano in quelle che sono le competenze delle Commissioni, ma solamente in un lavoro preordinato in modo che le discussioni nelle Commissioni possano venire affrontate con una larghezza di tempo, almeno per certi argomenti e questo bisogna dirlo succede oggi nella prima Commissione, non perché presieduta dal Consigliere Caveri, ma perché si ha già un cumulo di argomenti per cui da tempo si possano vagliare e portare poi a maturazione.

Nelle altre Commissioni, questo non succede, almeno per quello che conosco io e poi io non so, non posso dire per tutte le Commissioni, per quello che conosco io gli argomenti vengono trattati solo gli ultimi due o tre giorni prima del Consiglio.

Andrione (U.V.) - Io vorrei convincere Dolchi e Germano in quanto si sta parlando, cioè può essere verissimo che le Commissioni funzionino male, ma questo è un discorso a parte.

Qui si discute su un emendamento e questo emendamento propone di sottoporre al parere della Commissione consiliare una delibera di Giunta, quel parere può essere contrario o favorevole, non sarà mai vincolante perché gli unici pareri vincolanti sono quelli previsti pre legge al Consiglio di Stato, non c'entra niente, ma il vincolo è quello di chiedere il parere.

Ora, è semplicemente assurdo che la Giunta, nell'ambito del milione e mezzo che è di sua competenza, chieda il parere della Commissione consiliare, perché il giorno in cui si arriva a questo punto qui, vuol dire che per dare un sussidio di studio a un universitario ci dovrebbe essere il parere della Commissione consiliare.

Io chiedo semplicemente di ragionare in base al buonsenso e in base al buonsenso bisogna distinguere fra il funzionamento delle Commissioni consiliari tra le delibere prese d'urgenza dalla Giunta con il potere del Consiglio che possono essere ratificate o no dal Consiglio, se non sono ratificate quelle delibere cadono, vengono cassate, e infine quelle che sono la normale, le normali delibere di Giunta, sì perché si prendono con urgenza solo le delibere che si sa già che vengono approvate, viene giù una frana e evidentemente bisogna provvedere prima che il Consiglio venga convocato con urgenza.

È per questo che non è mai successo che vengano cassate le delibere, perché si prendono quelle su cui si è già tutti d'accordo, ma andare a mettere un obbligo alla Giunta di richiedere il parere di una Commissione, nell'ambito delle sue competenze, cioè nell'ambito di una spesa di un milione e mezzo, è contro lo Statuto ed è anche contro il buonsenso.

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Consigliere Dolchi.

Dolchi (P.C.I.) - Se posso Signor Presidente come dichiarazione di voto.

Io sono in questa dichiarazione di voto forse contradditorio, perché mi dichiaro d'accordo con Andrione nella forma e anche nella sostanza, però è una forma che si richiama a regolamentazione, come si diceva ieri, ormai superata dalle nuove necessità di vita democratica dell'assemblea elettiva, lo abbiamo detto anche nella discussione, se non l'abbiamo detto nella discussione ciascuno di noi lo ha espresso, quando si è rivista l'indennità ai Consiglieri regionali, si chiede ai Consiglieri regionali il loro contributo non solo nella decisione, ma nell'elaborazione e nell'istruttoria dei problemi che riguardano la vita amministrativa della Regione; ecco quindi che noi andando oltre alle regolamentazioni attuali, alle competenze attuali, intendiamo - e lo abbiamo fatto ieri, lo facciamo anche oggi in occasione dell'articolo 5 di questa legge - affermare il principio che i Consiglieri debbano al massimo partecipare, ripeto, ai lavori di rielaborazione e di istruttoria e vi partecipano anche attraverso alle attività delle Commissioni che se in base a quei regolamenti e a quelle norme hanno ancora competenze molto limitate, se noi di volta in volta ammettiamo queste competenze, naturalmente aumenteremo anche le possibilità di apporto costruttivo e collaborativo e sarà anche un motivo perché si arrivi, come si diceva ieri, alle modificazioni di quelle regolamentazioni che fatte 25 anni fa risultano adesso troppo limitative nei confronti della vita dell'assemblea elettiva.

Ecco perché noi, per una questione di principio, perché riteniamo che in ogni occasione ribadire questi concetti possano far fare un passo in avanti alle tesi che noi sosteniamo. Voteremo contro l'articolo 5 come formulato dalla Giunta, sostenendo che l'articolo come proposto dalla Commissione consiliare sarebbe stato un piccolo passo in avanti sull'attuazione delle tesi che noi sosteniamo in questa materia.

Montesano (P.S.D.I.) - Un attimo, io preannuncio solo che dopo le ferie estive convocherò i Presidenti di Commissione per fissare bene i compiti e i confini delle Commissioni.

Io l'ho già scritto tre o quattro volte ai Presidenti, le mie lettere sono rimaste morte e allora faremo una riunione e disturberò i Presidenti di Commissione per poter coordinare un po' questo lavoro, ad evitare appunto che ci siano questi equivoci e queste discussioni che naturalmente portano via del tempo anche a un provvedimento che deve essere varato e soprattutto portano della confusione tra le competenze, fra le competenze che hanno gli organi regionali.

Chi chiede la parola? Consigliere Savioz.

Savioz (P.C.I.) - Credo che i nostri interventi siano stati in parte travisati e non ascoltati con quella particolare, direi, volontà di intendere il nostro discorso.

Noi non vogliamo fare delle cose fuori posto e impedire alla Giunta il suo funzionamento. Io ripeto, noi intendiamo dare la nostra collaborazione e la nostra collaborazione la intendiamo dare nel senso che i pareri nostri devono essere sentiti prima del deliberato, dopo il deliberato il nostro parere può essere soltanto quello di una opposizione ottusa o di una opposizione benevolente.

Tutto finisce lì, perché una volta i deliberati presi non c'è più niente da fare, lo sappiamo per esperienza personale, sia come Assessori, sia come Consiglieri, sia come maggioranza e sia come minoranza, ormai abbiamo acquisito una tale esperienza per cui onestamente dovete riconoscercela, almeno questo.

Io vi faccio un esempio: la nostra Commissione del Turismo a un certo momento era regolarmente convocata tutti i lunedì pomeriggio; esaminavamo tutto il lavoro di quello che poteva interessare l'Assessorato su un certo livello nelle minime quisquiglie e abbiamo reso un lavoro ottimo all'Assessore stesso il quale lo può confermare. Da un po' di tempo a questa parte io non voglio essere cattivo, ma mi sembra che l'anno scorso se abbiamo fatto un paio di riunioni in un anno, tutto è finito lì e queste riunioni le abbiamo fatte dopo aver insistito non poco e dirò di più, la nostra Commissione non si è mai preoccupata di esaminare un disegno di legge da noi presentato, è ancora lì in attesa di discussione, in attesa di essere visto, respinto o modificato ecc., quindi non è che la nostra Commissione funzioni bene e non è che l'Assessorato voglia far funzionare questa Commissione, benché il Presidente del Consiglio mi abbia richiamato all'ordine dicendomi che la convocazione è di spettanza del Presidente. Ma Signor Presidente del Consiglio qui è l'esperienza che parla, io sono stato Assessore e la mia Commissione funzionava perché io chiamavo il Presidente della Commissione e gli dicevo "In pentola ci sono queste cose qui, io vorrei il vostro parere prima di andare in Giunta prima che le cose siano impostate". Questo mi sembra che sia il modo migliore. State tranquilli Signori della Giunta che noi non vogliamo portarvi via nessuna prerogativa e nessuna possibilità di decidere, però vorremmo, a un certo momento, che le cose di una certa importanza non venissero più passate sotto banco per poi metterci di fronte ai fatti compiuti.

Montesano (P.S.D.I.) - Chi altri chiede la parola? Allora, c'è l'Assessore Milanesio che vuole dire qualcosa.

Milanesio (P.S.I.) - No non voglio dire niente sennò qui continuiamo a discutere su delle cose che non stanno in piedi.

Io volevo solo, visto che la discussione ormai è stata amplissima, tutti hanno detto quello che pensano, io non mi ripeto, formulo solo l'articolo 5 così come proposto dalla Giunta accettando parzialmente, e nella sostanza ripeto, l'emendamento proposto dalla Commissione, che così reciterebbe: "Le decisioni in merito alla concessione dei contributi previsti dalla presente legge sono assunti con deliberazione del Consiglio previo parere della Commissione consiliare Turismo ecc., o della Giunta regionale secondo le rispettive competenze di spesa".

Savioz (P.C.I.) - Non cambia niente, quello che voi proponete non cambia niente la situazione attuale, non c'è neanche bisogno di dirlo perché il Consiglio è obbligato a sentire il parere delle Commissioni.

Milanesio (P.S.I.) - Non voglio fare polemica, però mi tocca l'obbligo di dire la realtà, prima Fosson ha giustamente ricordato che le Commissioni devono essere convocate per tre atti fondamentali: i disegni di legge, i regolamenti e le deliberazioni di carattere generale.

Io mi rifiuto di credere che la concessione di un contributo al Comune di Nus o di Donnaz sia una deliberazione di carattere generale, invece in questo caso noi introduciamo il concetto che la Commissione deve essere convocata lo stesso, mi pare Signori Consiglieri che insomma, questo significa chiedere la collaborazione del Consiglio e non rifiutarla.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora, io metto ai voti l'articolo 5 emendato così come esposto dall'Assessore al Turismo. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari, quanti? 7. Astenuti 1. Il Consiglio approva.

Articolo 5 - Astenuti: Tonino, Crétier... (Andrione: no, contrari) ...Ah, contrari... (Andrione: astenuto solo Quaizier) ...Astenuto solo Quaizier. Dovete contare, io non li conto. Siete lì per contare. Articolo 6.

Milanesio (P.S.I.) - L'articolo 6, a nome della Giunta, propongo un emendamento per quanto riguarda la durata temporale della presente legge, pertanto l'articolo 6 sarebbe così modificato "Le spese derivanti dai precedenti articoli della presente legge previste ed autorizzate per anni cinque, in annue massime lire 200.000.000, sono finanziate ecc.", fino alla fine dove dice "dei bilanci preventivi della Regione per gli anni 72-73-74 e 75."

Montesano (P.S.D.I.) - Allora chi approva l'articolo 6 così emendato alzi la mano. Contrari, astenuti. All'unanimità approvato.

Articolo 7.

Milanesio (P.S.I.) - Per l'articolo 7 propongo l'emendamento temporale là dove dice: "Le spese derivanti dall'applicazione del presente articolo, previste ed autorizzate per anni 5 in annue lire 140.000.000" - fino alla fine tutto uguale, invece di successivi, per gli anni successivi, si dica: "per gli anni 72-73-74 e 75".

Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva l'articolo 7 così emendato, alzi la mano. Contrari, astenuti. Il Consiglio approva.

Articolo 8 - Chi approva alzi la mano: contrari, astenuti. Il Consiglio approva.

Si passa alla votazione a scrutinio segreto.

Risultato della votazione: presenti 30, votanti 30, maggioranza 16, favorevoli 26, contrari 4. Il Consiglio approva.

Si passa all'oggetto n. 20.