Oggetto del Consiglio n. 237 del 23 ottobre 1971 - Resoconto
OGGETTO N. 237/71 - Legge regionale concernente: "Nuova misura dell'indennità spettante dal 1° gennaio 1971 al personale scolastico in servizio presso le scuole elementari, in relazione al prolungamento d'orario per l'insegnamento della lingua francese".
Lustrissy (D.P.) - Mi pare che la relazione sia abbastanza chiara. Gli insegnanti elementari usufruivano e hanno già una indennità per l'insegnamento della lingua francese. È stato necessario rivedere questa indennità in base alle norme relative al riassetto operato nella carriera dei maestri della scuola elementare.
E, in rapporto alle percentuali stabilite in precedenza, è scaturito un accordo con le Organizzazioni sindacali interessate al problema, e di qui la proposta di legge che noi proponiamo al Consiglio, che rapporta le indennità nella misura precedente a quello che è stato l'aumento del riassetto per i gradi iniziali della carriera, ad eccezione del parametro 307 che è il coefficiente ultimo della carriera del maestro elementare, per il quale la percentuale di aumento varia leggermente e finalizzata alla pensione.
Andrione (U.V.) - Nous sommes d'accord d'approuver ce projet de loi. Cependant nous voudrions faire encore une fois une remarque que nous faisons depuis bien longtemps, c'est-à-dire qu'il est juste de payer un travail qui est fait en réalité, et, par conséquent, nous prions encore une fois l'Assesseur à l'Instruction Publique de vouloir contrôler et étudier des systèmes de contrôle efficace pour que l'enseignement de la langue française ne soit pas seulement un enseignement qui sert, pour certains, à retirer un certain traitement et retirer certaines retraites. Première observation.
Deuxième question, je voudrais prier l'Assesseur de mettre au plus tôt possible en étude l'application de la loi nationale qui prévoit la diminution des nombres des élèves par classe et la division de toutes les classes qui sont pluriclasses, c'est-à-dire où il y a première, deuxième, troisième, quatrième etc., c'est la loi du mois de mars de cet année, je ne me souviens pas exactement le numéro, mais nous sommes la seule Région d'Italie qui a des locaux, parce que le beau c'est que l'Italie fait des lois... (Caveri: ...sauf Aoste) ...sauf Aoste, mais commençons à l'appliquer là où elle est possible et à Aoste on peut construire quand même, on peut encore construire des écoles et cette loi restera exactement comme loi que l'école maternelle restera lettre morte pour l'Italie, alors que nous avons beaucoup plus, pour le reste de la péninsule, la possibilité pratique de l'appliquer et c'est une loi... pédagogique où finalement certains principes que nous avons toujours défendu, y compris ce de l'enseignement des langues d'une façon sérieuse et pas seulement éphémère et je dirais syndicaliste, peuvent être défendus.
Ramera (D.C.) - Sono perfettamente d'accordo con quanto ha detto il collega Andrione e cioè sono d'accordo che ci sia un controllo. Ma mi sembra che qui, da qualche anno qui ci sia anche un ispettore, un supervisore di lingua francese. Comunque in controllo deve esserci.
Sono d'accordo sul numero degli alunni che si è gonfiato enormemente. Non sono invece d'accordo sui coefficienti in quanto gli stessi Sindacati della Scuola hanno suggerito una forma diversa, soprattutto l'ultimo coefficiente - che qui, visto così dalle cifre, può sembrare più alto degli altri, però quando si pensa che nel coefficiente 307, cioè al finale si rimane 25 anni, vuol dire che l'insegnante, per 25 anni non ha questo trattamento modificato, mentre i Sindacati della Scuola avevano proposto che nell'arco dei 25 anni venisse ritoccato in due tempi. E io vorrei qui mettere proprio un emendamento, scelga l'Assessore - o all'ottavo o al 16° - per essere ad un terzo di questo arco di 25 anni, venga aumentato il coefficiente, perché non è logico che uno che rimanga 25 anni - che nella parte stipendio normale abbia 13 scatti biennali - e non lo abbia in lingua francese, almeno due scatti deve averli, quindi, ad un terzo e a due terzi di questo arco.
Fosson (U.V.) - Je voulais seulement demander pour avoir les idées plus claires quelle est la différence en pratique, c'est-à-dire combien ils peuvent actuellement avec ces chiffres forfaitaires qui ont été établies dans le passé et ce qu'ils viendraient à prendre avec le pourcentage qu'ils ont ici signé, pour avoir une idée un peu précise de la question.
Lustrissy (D.P.) - Je réponds tout de suite au Vice Président Mr. Fosson et les données sont les suivantes.
Avant 16.000 - moi je ne cite pas les paramètres parce que sont en suite - le 1° - avant 16 mille, maintenant 17, 20-23; 24-26; 34-39; 38-43; 40-45.
Per rispondere agli interventi del Consigliere Ramera, il quale, se non erro, ha detto di concordare su due rilievi fatti dal collega Andrione, dirò subito questo: in tema di controlli per l'insegnamento della lingua francese abbiamo all'esame uno studio per porre in atto - come Amministrazione regionale una serie di controlli sull'insegnamento della lingua francese, perché l'insegnamento appartiene alle competenze amministrative della Regione ed è giusto che l'Amministrazione regionale - che per questo insegnamento prevede una determinata indennità - controlli sull'insegnamento stesso, di più, dall'anno scorso abbiamo introdotto alcune modifiche al programma di insegnamento, prevedendo anche l'utilizzazione di sussidi audio-visivi e di mezzi didattici moderni per perfezionare l'insegnamento stesso.
Per quanto si riferisce alla nuova legge relativa che fissa e determina il numero degli allievi per classe, fissa inoltre il numero degli allievi per le pluriclassi, perché il provvedimento è duplice, potrò dire questo: che nella recente riunione del Consiglio scolastico abbiamo tenuto presente queste esigenze e laddove è stato possibile, è stato effettuato, cioè laddove ci siamo trovati di fronte a disponibilità dei locali da parte dei Comuni, da parte degli edifici in sostanza, abbiamo operato questa ristrutturazione, soprattutto nei confronti delle pluriclassi, perché il problema più grave era proprio quello delle pluriclassi.
La situazione, nel resto della Regione, è nei limiti di tolleranza stabiliti nella legge. Il problema grave nasce ad Aosta. Problema grosso, della mancanza di edifici, è nella città di Aosta. Pertanto, nella città di Aosta si sono reperiti, in accordo con il Comune, tutti i locali e gli edifici disponibili per poter effettuare e dare attuazione pratica a queste disposizioni.
Naturalmente, la conseguenza della legge qual è? Che l'Amministrazione regionale, in accordo con la Città di Aosta, dovrà sin da questo momento riesaminare la situazione dell'edilizia scolastica e proporre quelle soluzioni idonee, atte a risolvere il problema, perché il problema è serio, il problema della implicazioni pedagogiche e didattiche che sono valide e noi riteniamo di accogliere questi suggerimenti, queste indicazioni, e di trasmettere queste indicazioni agli uffici competenti affinché si predisponga un piano a livello regionale di redistribuzione della popolazione scolastica in base a queste nuove esigenze.
Questo non solo per la scuola elementare, ma per tutti gli ordini di scuola.
Per quanto si riferisce alla parte sindacale, dirò subito questo, che la trattativa che si è svolta tra Assessorato e Organizzazioni sindacali ha portato alla formulazione di un disegno di legge che è qui presentato in Consiglio.
Naturalmente, le Organizzazioni sindacali avevano rappresentato l'esigenza di prevedere percentuali di aumenti per il coefficiente ultimo della carriera. Questo, evidentemente, finalizzando il provvedimento stesso al pensionamento degli insegnanti. Però sta di fatto anche che se si dovessero accogliere, in parte è stata accolta questa indicazione, prevedendo l'elevazione della percentuale dal 20 al 25% per il coefficiente 307, che è il coefficiente terminale della carriera dell'insegnante, ma non si è potuto accogliere la restante parte, per il momento, in quanto avrebbero creato una serie di discriminazioni sul piano di attuazione nei confronti degli altri parametri.
Ecco perché questo concetto non viene introdotto semplicemente a livello di progressione di anzianità sugli scatti biennali per tutti quanti, ma perché è solo quel parametro.
Ora questo poteva essere un inconveniente che abbiamo rappresentato all'Associazione sindacale che perorava la causa. Comunque, in definitiva, una volta conosciuto l'orientamento della Giunta e della Commissione - e per questo mi rammarico col Consigliere Ramera che forse non ha potuto partecipare alla riunione della Commissione che ha esaminato il provvedimento -, ma alla Commissione stessa è stata rappresentata questa richiesta sindacale e la Commissione stessa, dopo un ampio esame del problema, ha ritenuto di dover accettare questa impostazione e di dover sottoporre questa impostazione all'approvazione del Consiglio perché proprio si temeva questa eccessiva discriminazione nei confronti dei parametri inferiori.
Ora, messa al corrente di questa situazione, le Organizzazioni sindacali, ultimamente, hanno aderito a questo provvedimento di legge ed hanno soprasseduto per il momento alla richiesta di una definizione di quel tipo.
Il provvedimento, naturalmente, come tutti i provvedimenti di legge, potrà essere perfettibile, però noi teniamo ad affermare questo: che siamo sempre disponibili, ci siamo sempre dimostrati aperti alla trattativa sindacale e tutti questi problemi li abbiamo discussi e risolti in accordo con la categoria e, naturalmente, di fronte a questa preoccupazione, che esiste, c'è ed è di fatto perché il problema, risolto in un determinato modo, può soddisfare i futuri pensionandi della categoria, però non potrebbe dare soddisfazione allo stesso modo a coloro che ancora non sono in età di pensione.
Pertanto noi riteniamo, per il momento, e questo lo facciamo, dico, in accordo con le Organizzazioni sindacali, di portare avanti il provvedimento e di proporre al Consiglio la votazione del testo di legge così come è stato presentato, senza emendamenti, con la riserva di riesaminare poi, in un secondo tempo, il problema generale del collegamento, dell'aumento dell'umanità per l'insegnamento della lingua francese, con gli scatti biennali di anzianità.
Perché c'era la preoccupazione, e forse la preoccupazione rimane, che, collegando l'indennità per l'insegnamento della lingua francese all'anzianità, diventava parte integrante dello stipendio e, anche sul piano amministrativo - ho consultato anche l'organo tecnico della Regione alla Segreteria generale - c'erano molte perplessità su un visto favorevole da parte dell'Organo di controllo su una proposta di legge.
Ora noi, pertanto, inviteremo il Consiglio - tenendo presenti le indicazioni anche del Consigliere Ramera, tenendo presente anche le indicazioni che hanno fatto i Sindacati rappresentanti la categoria - a riesaminare l'intero problema sotto questo profilo, cioè che il provvedimento, se possibile, possa essere adattato e possa essere trascinato come indennità ai singoli scatti di stipendio, agli aumenti degli stipendi.
Con questo noi, sulla legge, abbiamo stabilito un principio che, qualora tutte le volte che in campo nazionale si opererà un riassetto degli stipendi della categoria, saranno automatici i provvedimenti di adeguamento.
Questo è una novità rispetto alla legge prevedente, perché si fissa e non si rapportava questa indennità alle possibilità future di miglioramenti salariali.
Pertanto invito ancora il Consigliere Ramera a voler desistere dalla richiesta di emendamento, con la riserva che l'intero problema verrà riesaminato dalla Commissione Pubblica Istruzione, in accordo con le categorie interessate.
Ramera (D.C.) - D'accordo, io non presento l'emendamento, dopo quanto ha detto l'Assessore alla Pubblica Istruzione. Naturalmente, che quanto ha detto sia impegno di questa Giunta o di quelle Giunte che vorranno riesaminare questa legge perché non esista discriminazione. Per me non esiste. Perché quando uno rimane in un grado 25 anni e non si muove, semmai la discriminazione c'è proprio in quel grado, perché ci rimane una vita quasi, ci rimane 25 anni senza essere toccato. Quindi la mia proposta di vedere un terzo a 8 anni, a 16 anni, per esempio, una modifica, è un suggerimento che praticamente trasforma l'emendamento in un suggerimento a chi ha la responsabilità del dicastero della Pubblica Istruzione.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Allora si passa all'esame articolo per articolo. Ci sono dichiarazioni di voto? Articolo 1, 2, 3, 4. Il Consiglio approva.
Si passa alla votazione a scrutinio segreto. Risultato della votazione: presenti: 33; votanti: 33; maggioranza: 17; favorevoli: 29; contrari: 4. Il Consiglio approva.
Si passa all'esame dell'oggetto n. 6