Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 281 del 2 dicembre 1971 - Resoconto

OGGETTO N. 281/71 - Acquisto di beni immobili di proprietà dell'Ospizio di Carità di Aosta. Approvazione e finanziamento di spesa. Delega alla Giunta.

Chantel (P.S.I.) - Questo è un problema che è stato ampiamente illustrato nella relazione, sia per quel che riguarda l'uso degli immobili che vengono acquistati, e sia per quel che riguarda la cifra complessiva, cioè di 750 milioni, cifra che è stata calcolata, in diverse assemblee e commissioni a cui hanno fatto parte anche i tecnici dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, cioè l'ingegnere capo e in discussione con lo stesso Consiglio di Amministrazione tra i cui Amministratori ci sono anche degli ingegneri, vero, del costo eventuale della costruzione di un nuovo ospizio.

Il problema era un problema da molti anni discusso, un problema che dal lato umano doveva essere risolto, perché le attuali condizioni di ricovero dei vecchi all'Ospizio di Carità sono condizioni disumane, vero, e naturalmente, diciamo così, c'era ancora la richiesta di come sarà costruito questo nuovo ospizio e della possibilità di costruire questo nuovo ospizio nella zona Pallin.

Anche qui c'è stata una relazione dell'Architetto Bellone e dei tecnici, i quali hanno fatto presente che siccome la superficie utile della zona Pallin, come si può vedere da questo prospetto, è un totale di 22.891 metri, con un'aggiunta, un reliquato di 2370 metri, sul piano regolatore del Comune di Aosta, detta zona non ha volumetria, ma è indicata come zona per pubblica assistenza e per opere di pubblica assistenza perciò ritengo che la questione sia superata.

Devo dire che... l'ospizio è ospitato su 4.277 mq. e che i mq. a disposizione per la costruzione del nuovo ospizio sono 22.891.

È inutile che io venga qui a dibattere o a difendere una questione di cui sono convinto che, nelle necessità dell'Ospizio di Carità, c'è il ricovero a vecchi di tutta la Valle, ci siamo, diciamo così, bisogno di delucidazioni ulteriori o di difendere una causa che si difende da sé stessa, senza bisogno dell'intervento di nessuno per difenderla.

Naturalmente, è stata aggiunta, a richiesta della Commissione, e giustamente, la clausola che l'atto d'acquisto verrà fatto dopo che la progettazione, in linea di massima, sia stata consegnata e portata all'approvazione della Giunta e del Consiglio.

Io non ho altro da aggiungere, se non che la casa di Châtillon ha delle clausole di lascito, noi le accettiamo come sono ed è un passaggio esclusivamente di diritto di acquisizione passato sic et impliciter, com'è, allo stato attuale, dall'Ospizio di Carità alla Regione, cioè è vincolata fino alla morte della vedova Demmateis, è vincolata a usufrutto.

Io non ho altro da aggiungere.

La casa qui ad Aosta è una bella casa, rappresenta un'architettura con dei balconi in ferro battuto, uno diverso dall'altro. Darà la possibilità di fare quel famoso passaggio tra Via De Tillier e la Cattedrale, Via de Sales, vero, e il presupposto sarà quello di trasformare gli uffici, dato che noi dovremo trattare, adesso con il passaggio dei beni demaniali alla Regione, avremo senza dubbio bisogno di uffici nel periodo di transazione dell'acquisizione di questi beni demaniali alla sistemazione definitiva degli uffici finanziari, a spese del Governo.

Caveri (U.V.) - La Commission aux Affaires Générales a exprimé l'avis favorable à cette proposition, pourvu que la Junte s'engage à porter au Conseil régional, le projet du nouvel Hospice de Charité, et par conséquent nous désirons, avant de voter, savoir si la Junte prend cet engagement.

Chantel (P.S.I.) - È stato aggiunto alla delibera di Consiglio.

È stato aggiunto un articolo 3 che dice di stabilire che la stipulazione dell'atto notarile di compravendita dei beni immobili di cui sopra sia subordinata alla preventiva approvazione da parte della Giunta regionale, sentito il parere, niente Commissioni permanenti, sentito il parere del Consiglio, vero, sul progetto del costruendo edificio destinati alla nuova sede dell'Ospizio di Carità in località Pallin di Aosta... (voci) ...Affari generali... (Caveri - Che noi avevamo concordato, perché doveva essere il Consiglio regionale a decidere sul progetto) ...quanto ha deciso la Giunta...

Caveri (U.V.) - Io non voglio riaccendere le vecchie, le recenti polemiche su questo argomento, certo è che se la pratica fosse stata istruita sufficientemente le polemiche avrebbero avuto luogo, perché la nostra preoccupazione era di sapere appunto quanto spazio verde sarebbe rimasto in quel terreno, e poi noi raccomandiamo vivamente alla Giunta di preoccuparsi a che la costruzione sia fatta il più lontano possibile dalla circonvallazione nord, perché se si fa questo ospizio in aderenza alla strada circonvallazione nord, i poveri vecchi creperanno prima del tempo e non potranno dormire per il grande traffico di tir e compagnia, lo stesso inconveniente che purtroppo si verifica già all'Ospedale regionale.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io mi rendo conto dell'importanza dell'acquisto di questi beni, e quindi non ho nulla da eccepire, vorrei però dire che, pur essendo d'accordo sull'acquisto, vorrei sottolineare come fosse altresì necessario porgere un po' lo sguardo sulle necessità degli altri Comuni della Valle, qui impegniamo circa un miliardo, diviso in tre rate, però vorrei chiedere, per i terreni di Verrès, che la Commissione industria e commercio è andata a vedere per vendere, dove si deve installare uno stabilimento, ci sono i fondo per acquistare questo terreno, non pensa la Giunta, dato che si tratta di incarico l'Amministrazione comunale di Verrès di interessarsi per l'acquisto di quei terreni? Sappiamo come le cose vanno alla lunga, non sarebbe in caso di dislocare un tecnico per accelerare le pratiche per l'acquisto di questi terreni? Quando avremo l'industriale che vuole fare questa industria, dobbiamo avere anche i terreni, se non ci sono i terreni è inutile.

Manganone (P.C.I.) - Era tempo che si provvedesse, almeno si esaminasse la possibilità di costruire un ospizio nuovo, perché quello attuale, chi l'ha visitato... si sarà reso conto di questa necessità.

Comunque, io non entro nel merito dei prezzi, perché fra l'altro si tratta di quattrini che noi diamo all'Ospizio, e quindi un'assistenza, e quindi non credo sia il caso di entrare, perché, comunque è dovere dell'Amministrazione regionale di provvedere a questo nuovo ospizio.

Ora c'è un fatto però, noi qui parliamo di una cifra, però questa cifra è sufficiente, anzi sarà sufficiente quando si costruirà il nuovo Ospizio, per coprirne interamente il costo, e nel caso che non sia sufficiente questa cifra, specialmente se si farà fra alcuni anni e noi sappiamo il continuo aumento dei prezzi, la Regione dovrà pure impegnarsi, allora, non è mica detto che debba impegnarsi adesso a coprire la differenza, perché non so dove l'Ospizio potrà attingere la cifra eventualmente mancante.

Dal vecchio Ospizio, sia chiaro, non è che tutto si debba decidere oggi, perché abbiamo ancora tempo davanti a noi, però del vecchio ospizio cosa si penserebbe di farne, cioè la Giunta è già orientata su quello che dovrebbe farne, degli altri uffici, uso scolastico, molto bene, via De Tillier, negozi e magazzini da cedere a privati, come dico sono cose, c'è scritto sulla relazione.

Io sono molto perplesso perché sappiamo che gli enti pubblici sono dei pessimi amministratori e gli edifici di proprietà degli enti pubblici anziché costituire un reddito, come costituiscono per i privati, costituiscono un deficit e gli edifici che amministra la Regione, a prescindere da quelli che ospitano gli uffici della Regione, ma anche quelli che vengono affittati, se voi tirate le somme... perché la manutenzione, tutto quel che ne segue supera, e questo io lo so per esperienza, le ho lì, superano gli introiti e facendo dei negozi o altro da affittare a privati noi non ne usciremo, spenderemo di più di manutenzione, ecc. senza parlare di interessi su capitale investito, ammortamento di capitale, solamente per la normale amministrazione, gestione, quindi è una questione, sia chiaro, non è da decidere oggi, comunque è una questione da esaminare.

Io suggerirei anche questo, si parla di asili nido che ad Aosta ne mancano, si può anche esaminare questa possibilità, che i locali si prestino, io non è che li conosca molto bene questi locali, comunque sono dei problemi di cui io non chiedo oggi la risposta alla Giunta, se la Giunta ha già un orientamento, e se lo espone benissimo, però quando dovrà prendere queste decisioni, sia chiaro che riletta, specialmente sulla destinazione di questi locali, di queste case, dando una destinazione di questi locali, di queste case, dando una destinazione possibilmente pubblica; non so, asili, asili nido, edifici scolastici e quel che ne segue.

Savioz (P.C.I.) - Io volevo chiedere due cose all'Assessore Chantel: cioè perché l'Ospizio vuole riservarsi questo 299, primo, e in secondo luogo, fare una mezza raccomandazione, proprio così, appena appena abbozzata, siccome conosco bene il terreno di proprietà dell'Ospizio che è nella zona La Rochère, bisognerebbe far presente ai tecnici che l'edificio dovrebbe sorgere all'estrema possibilità del nord, per avere dinanzi a sé tutto lo spazio del verger, essere distante dalla circonvallazione, e nello stesso tempo avere una maggiore insolazione e meno vento.

Tutto lì.

Dolchi (P.C.I.) - Forse parlo avendo già fatto una parte di questo dibattito in Commissione Affari Generali e Finanze, e quindi aggiungendo qualche cosa che già alcuni sanno; però mi sembra che in sede di dibattito della Commissione Affari Generali e Finanze, l'On.le Caveri non avesse chiesto di subordinare l'atto notarile all'approvazione del progetto, aveva chiesto un impegno della Giunta e quindi un impegno responsabile che fosse il Consiglio regionale ad esaminare il progetto quando l'amministrazione dell'Ospizio avesse deciso di procedere alla nuova costruzione, ecco, non vorrei che, per caso l'amministrazione dell'ospizio tardasse o ritardasse o discutesse per molto tempo il progetto e l'eventualità di una nuova costruzione, non si potesse fare l'atto nel frattempo e quindi non si potesse giungere a conclusione di questa pratica e non si potesse giungere, soprattutto per quelli che sono i terreni liberi da vincoli, all'acquisizione della proprietà da parte dell'Amministrazione regionale.

Non parlo tanto dello stabile in cui ci sono attualmente i ricoverati perché è ovvio che l'Amministrazione regionale non potrà entrare in possesso dello stabile fino a quando non ci sarà il nuovo ospizio, ma per tutti i terreni liberi, non vedo il perché si debba subordinare l'atto notarile all'approvazione del progetto. Mi sembra, l'On.le Caveri è presente e potrà meglio di me esprimere il pensiero, che la preoccupazione fosse sulla caratteristica architettonica e sulla funzionalità del nuovo ospizio, questo lo si chiedeva come elemento di discussione per il Consiglio regionale, ma non che tutto l'atto fosse subordinato a questo; vorrei che, se fosse possibile, l'atto si facesse lo stesso, e ci fosse l'impegno politico amministrativo preciso da parte della Giunta che il prossimo progetto, quando sarà definito dai tecnici incaricati dell'Ospizio, questo progetto sarà portato all'esame del Consiglio indipendentemente dall'atto che può avere la sua conclusione.

Caveri (U.V.) - Je concorde avec la thèse qui a été soutenue par le Conseiller Dolchi, parce qu'effectivement la Junte est même allée au-delà de ce que nous demandions, de manière qu'il faut séparer la question de l'achat des terrains de la question du projet du nouveau hospice.

Voilà. Cependant on demanderait, en contrepartie de cette, de ce fairplay que nous avons, tout en étant à l'opposition envers la Junte, en contrepartie, nous demandons que le projet alors soit soumis à l'examen et l'approbation du Conseil et pas seulement l'avis du Conseil.

Est-ce que vous êtes d'accord, oui, mais je demanderais que l'Assesseur Chantel au lieu de faire des signes comme s'il était un sourd-muet, il y avait déjà Bionaz qui avait ce système il donnait de grandes assurances, avec des signes de tête, nous croyons d'avoir l'engagement de la Junte, puis le magnétophone, alors je demande qu'au microphone M. l'Assesseur Chantel me donne des assurances au nom de la Junte.

Chantel (P.S.I.) - Je réponds à l'Avocat Caveri.

Naturellement des projets de ce genre demandent beaucoup de temps de discussion, et le projet a été approfondi, largement avec des contacts directs et la convocation du Conseil d'Administration de l'Hospice de Charité, avec des techniciens, des Assessorats compétents, nom dernier, l'ingénieur chef de l'Assessorat au Travaux Publics et, naturellement, puisque c'était impossible convoquer à chaque instant la Commission Affaire Générales, pouvoir lui dire un projet va en avant tout doucement avec les pourparlers, avec des évaluations qui sont été portées à la fin et la conséquence. Naturellement le Conseil d'Administration de l'Hospice de Charité dans un premier temps, qui ait demandé le projet, la réponse a été claire, si nous n'avons pas la sureté de pourvoir vendre et d'avoir l'argent nécessaire dans les conditions actuelles, nous ne dépenserons pas même un centime pour un projet qui nous coûte et c'est une réponse que moi, au moins, j'ai retenu raisonnable.

Sur la requête, disons comme ça, que le plan de construction et le projet même soient portés à l'approbation du Conseil, la Junte n'a rien de contraire, absolument rien, il veut dire qu'au lieu d'ajouter l'art. 3... d'établir que la circulation de l'acte d'achat soit sujet à la nécessité de la présentation du nouveau projet d'édification du nouveau Hospice de Charité, on mettra simplement le codicile que l'Hospice de Charité doit accepter de présenter un projet qui sera soumis à la décision du Conseil. Si ça vous va, io ne piglio atto e lo scrivo.

Su quanto ha detto Tonino, io faccio presente una cosa a Tonino, che l'Ospizio di Carità di Aosta rappresenta il ricovero di tutta la Valle perché non è per Aosta, ci sono, diciamo così degli anziani cha hanno bisogno di ricovero e l'Ospizio di Carità accoglie tutti quelli che sono nella Valle.

No, permette, aggiungo qualcosa di più, è in esame fra i due Assessorati dei lavori pubblici e dell'Assistenza un progetto che sarà portato a suo tempo in Consiglio, di sistemare anche un ospizio nella "a Plan de V..." perché è logico che l'Ospizio di Carità di Aosta non dovrebbe superare i 150 letti, e la tecnica sarebbe quella, dove è possibile, di fare dei piccoli ospizi in sito o almeno nella Valle di origine di chi ne ha bisogno, perché abbiamo la possibilità di quell'avvicinamento, di quel contatto, ancora con i parenti, con gli amici, in sito, questo, questo è uno e probabilmente se ne studieranno degli altri.

Questo, almeno come progetto, per l'acquisto dei terreni e anche per la questione degli asili nido, per combinazione è una discussione avvenuta ieri in Giunta proprio per la necessità di Aosta di ulteriori asili nido in quanto via via che la manodopera femminile riesce a trovare uno sbocco, ci sia la possibilità di portare i bambini, e aggiungerò l'orario dell'Asilo che fa parte dell'ONMI è già stato modificato, cioè anticipato l'orario del mattino, perché le donne possano portare prima del lavoro a tempo i bambini, non è più le nove, ma le otto e mezzo del mattino, periodo in cui si possono portare i bambini senza nessun problema, che l'Assessorato dell'Assistenza sta portando a termine e lo porterà a termine, vero, con le Autorità, anche comunali, di Aosta per quel che riguarda Aosta.

Sulla questione portata da Savioz sulla necessità di portare all'estremo limite, io questo che prevarrà il buon senso, ma questo è un consiglio che si può dare immediatamente dato che è già stato trattato qui e perciò lo sapranno, ma ad ogni lo si potrà aggiungere prima ancora della firma dell'atto, di tener presente ce essendoci una circonvallazione di sotto, è logico che l'Ospizio deve essere posto il più lontano possibile, cioè nell'estremo, questa è una raccomandazione fatta dal Consiglio, che io mi preoccuperò di portare immediatamente al Consiglio di amministrazione dell'Ospizio di Carità.

Savioz (P.C.I.) - Perché vogliono tenere quella striscia...

Chantel (P.S.I.) - È la striscia... ve lo spiego subito, voi sapete che in Piazza della Repubblica, vero, è stato costruito da parte dell'Ufficio di Carità, quando eravamo ancora in Giunta assieme, la Giunta Marcoz, era stato costruito quell'edificio di cui una parte doveva rappresentare il lascito Galeazzo Mochet, ecco i vecchi pensionati.

Ora, giustamente l'Ospizio si è preoccupato di lasciare a verde e a garanzia una piccola striscia perché le pensionate non si trovino chiuse, abbiano la possibilità, almeno quando il tempo è buono, di trovare un piccolo posticino verde, vero, con qualche panchina per poter pigliare il sole e starsene tranquille all'aperto, questa è l'unica ragione.

In un primo tempo l'Ospizio voleva l'area e io gli ho detto: è meglio che l'area l'acquisti tutta la Valle e ne metta a disposizione del verde, tanto del verde ne dovrà fare, vero; questo pezzetto che vi interessa...

Caveri (U.V.) - Brevissimo. Je prends acte de l'engagement qui a pris l'Assesseur Chantel au nom de la Junte, dans le sens que le projet du nouveau Hospice sera porté au Conseil régional pour l'approbation. Je regrette, quand même, de devoir démentir M. l'Assesseur Chantel, quand il dit qu'on a approfondi la question du projet. Ce n'est pas du tout vrai, parce que j'ai interpellé un des architectes qui ont été chargés de faire le projet et il m'a dit qu'ils n'ont pas même encore commencé à examiner ce problème, qu'ils ont simplement été chargés par l'Administration de l'Hospice de préparer un projet d'un Hospice pour 150-200 lits, avec des chambres à deux lits, voilà l'unique chose qu'il y a, c'est un mandat qui a été conféré par l'Administration de l'Hospice de Charité à un groupe de cinq architectes, alors le problème n'a pas du tout approfondi.

Je trouve plutôt intéressant ce qu'a dit l'Assesseur Chantel sur la nécessité de considérer l'opportunité à la création d'autres hospices de charité dans la Vallée.

Là il y a tout un problème, disons, de psychologie, on pourrait l'appeler, de la psychologie des vieillards qui, quand ils sont portés loin de leur pays, transportés dans un hospice de charité lointain, alors il commence à leur venir le "magone" et la mélancolie, et ils ne se trouvent plus dans leur milieu, et ça c'est un problème dont il faut se préoccuper, mais alors avant de dire que le nouveau hospice devra avoir 150-200 lits il faudra aussi étudier le problème combien d'hospice dans la Vallée on voudra faire.

Je crois que la Commission de la programmation devra étudier le problème d'une façon rationnelle, si ce n'est pas la Commission de la programmation, ce devra être la Junte qui devra faire une statistique des vieillards et il y a des indications dans cette matière, parce que, en base au nombre des vieillards et de leur condition économique on peut établir combien de lits sont nécessaires, et moi je partage cependant l'avis de M. Chantel qu'il ne faut seulement penser à l'Hospice de Charité d'Aoste, mais il faudra penser à d'autres Hospices pour les vieillards, en manière qu'il y ait la possibilité pour certaines zones, que les vieillards ne soient pas portés loin dans un milieu, dans une ambiance différente, ce qui pourrait les troubler et leur pater atteinte, etc.

Je viens à la rencontre au fond de ce qu'a dit Chantel qui, on aurait dit, cherchait la polémique dans sa déclaration.

Et alors, je ne parlerais pas de la question d'hiver, il parle de la "panchina", je ne voudrais pas qu'on fasse un hospice de Charité monstre "l'unico angolo verde sia una panchina dipinta di verde", vue que M. Chantel parle de "panchine".

Andrione (U.V.) - Je voudrais recommander que la question de la Maison De Matteis soit tenue séparée, parce que, comme il y a une dépense dans le testament du notaire de vendre pendant que la jouissance est en cours, on risque une nullité de l'acte de vente, de tenir séparée la Maison Dematteis, d'autre part nous avons la possibilité de la tenir plus et de prendre seulement à vendre, quand, parce qu'il y a une lettre de l'Evêque qui confond énormément les idées, qui risque de ne pas permettre de passer l'acte de cette façon, parce qu'on ne peut pas casser un testament avec une légèreté de ce genre.

Il est dit dans le testament que cette maison ne pourra être vendue que jusqu'à ce que Mme Dematteis est en vie, par conséquent nous ne prenons que l'obligation du futur propriétaire à faire de vente quand ils seront propriétaires.

Benzo (D.P.) - ...quella dei pacchi dono, c'erano ancora i pacchi dono degli alunni bisognosi, i ricoverati in orfanotrofi: 3 milioni, poi ci sono 24 milioni tutto quello che è per gli apparecchi, busti ortopedici, vestiario, carrozzelle per infermi, cure mediche e sanitarie 24 milioni.

Questa la cifra effettiva di questi 80...

Chantel (P.S.I.) - Io... che la comunicazione a firma Ovidio Lari Vescovo, Presidente del Consiglio di Amministrazione, che cita: "il legatario Ospizio di Carità non potrà vendere o... tale casa, durante la vita di mia moglie".

L'immobile in oggetto non può quindi essere compreso fra i beni oggetto dell'odierna vendita, in quanto questo Ospizio non è al momento proprietario, gode soltanto il diritto di un futuro possesso che determina, con determinati vicoli, per cui relativamente al suddetto bene immobile devesi intendere che si tratta della cessione di un diritto, consenziente la vedova De Matteis, Signora Pri... fatta da parte di questo Ospizio all'Amministrazione regionale, cioè in base a una data cifra l'Ospizio di Carità cede il diritto e non la vendita.

D'altra parte, noi ci troveremmo poi in questa difficoltà, che, detratti il prezzo e il valore di questa cessione, l'Ospizio di Carità, se con i 750 milioni che io ritengo sufficienti non riuscisse a farcela, finiremmo per pagarli noi, vero?

Ora io credo, che su questa formula qui, cessione di diritto, la questione possa essere risolta. Io non sono un avvocato e perciò questa è una clausola, la versione che hanno dato e io ritengo che per scrivere questa lettera avrà pur consultato qualche legale.

Siggia (P.C.I.) - Chiusa la discussione?

Chi è favorevole alla delibera di cui all'oggetto n. 8 alzi la mano. Chi è contrario? Astenuti? Viene approvata all'unanimità.