Oggetto del Consiglio n. 10 del 14 gennaio 1972 - Resoconto
OGGETTO N. 10/72 - Dichiarazione di interesse turistico del territorio della Valle d'Aosta. Disciplina dell'orario dei negozi e degli esercizi di vendita al dettaglio in Valle d'Aosta. (Ritiro di Mozioni)
Pedrini (P.L.I.) - Io chiederei, Signor Presidente, che le mozioni 11 e 12, dato che trattano praticamente tutte e due lo stesso argomento, la finalità, diciamo, è uguale, se si possono abbinare, se il Presidente della Giunta non ha nulla in contrario, così si possono fare contemporaneamente.
Montesano (P.S.D.I.) - Abbinare con una sola discussione.
Pedrini (P.L.I.) - Esatto, grazie.
Montesano (P.S.D.I.) - Il Consiglio è d'accordo? Allora vuole illustrare lei?
Pedrini (P.L.I.) - Penso che sia talmente chiaro, Presidente, che vorrei sentire prima la risposta, poi...
Dujany (D.P.) - Le due mozioni presentate dal Consigliere Pedrini tendono a chiarire il contenuto della legge 28 luglio 1971 interessante la disciplina dell'orario dei negozi e degli esercizi di vendita al dettaglio.
Tale legge stabilisce che le Regioni sono delegate a determinare l'orario di apertura e di chiusura dei negozi e delle attività esercenti al dettaglio.
Le Regioni determinano tale orario tenuto conto delle esigenze dei consumatori, del tempo libero delle categorie lavoratrici - sentito il parere dei Comuni - delle Camere di Commercio - delle rappresentanze provinciali delle Organizzazioni sindacali a carattere nazionale dei commercianti, dei lavoratori addetti al commercio, dei venditori ambulanti.
L'orario dovrebbe essere uniformato ai seguenti criteri: chiusura totale nei giorni domenicali e festivi; nelle festività infrasettimanali solo le rivendite di pane possono essere autorizzate.
L'orario complessivo settimanale non deve superare le 44 ore settimanali. La chiusura infrasettimanale obbligatoria di mezza giornata. Nel caso di più festività consecutivi le Regioni hanno facoltà di determinare - limitatamente ai negozi del settore alimentare - l'apertura antimeridiana del giorno domenicale e festivo.
Questa è la norma di carattere generale.
L'articolo 3 precisa, l'articolo 3 richiamato in modo particolare dalla mozione del Consigliere Pedrini, precisa che nelle località ad economia turistica e limitatamente ai periodi di maggior afflusso turistico determinati per ogni località, sentito l'Ente Provinciale per il Turismo, le Regioni - sentite le Organizzazioni e gli Enti di cui al primo comma - cioè Comuni ed altre Organizzazioni, possono fissare l'orario di apertura e chiusura dei negozi sia nei giorni feriali sia in quelli domenicali effettivi, indipendentemente dalle disposizioni contenute nell'articolo 1 che ho elencato poco fa.
Quindi mi pare che la preoccupazione del Consigliere Pedrini potrebbe essere tenuta presente attraverso un semplice provvedimento amministrativo che si concluderebbe con un decreto del Presidente della Giunta circa l'orario dei negozi e degli esercizi di vendita al dettaglio.
Non mi pare opportuno dover legiferare in merito poiché la legge nazionale è già una delle leggi delegate che conferisce queste competenze alle Regioni e dà la possibilità alla Regione - nell'ambito di certi interessi economici e in certi periodi dell'anno - di poter adattare queste norme di carattere generale alle esigenze reali.
Quindi io potrei impegnarmi di recepire quanto contenuto nelle due mozioni presentate dal proponente e subordinare questo decreto di apertura dei negozi al parere dei Comuni, delle Organizzazioni Sindacali e al parere delle Commissioni del Turismo e dell'Industria e Commercio, al fine di rispettare queste esigenze di alcune località, o delle molte località che hanno economia turistica e limitatamente nel periodo di afflusso turistico e in quelle località che hanno questo interesse e queste necessità, pur dando un'interpretazione lata a questa disposizione; interpretazione che sarà frutto dei pareri provenienti dai Comuni, dalle Organizzazioni interessate e dalle Commissioni Industria e Commercio.
Quindi mi pare che, con questi chiarimenti, pregherei il Consigliere di ritenere superata la mozione attraverso questo impegno della Giunta e del suo Presidente in quanto ritiene di poter recepire sostanzialmente il contenuto della mozione attraverso il provvedimento amministrativo.
Pedrini (P.L.I.) - Dunque, quanto dice il Presidente della Giunta, in linea di massima, per me, sta bene. Vorrei soltanto chiarire alcuni punti e i punti sono questi: decreto - al parere, se ho ben capito - dei Comuni, delle Organizzazioni interessate, della Commissione Industria e Commercio, se mi permette, del Turismo - l'ha detto? Si, è quello che desideravo - e di una commissione dei commercianti, almeno che il Presidente senta il parere dei diretti interessati.
No, non basta l'Associazione perché non c'è una Associazione sola, ci sono diverse Associazioni e allora, siccome hanno fatto una riunione, mi risulta che hanno formato una Commissione, io chiedevo soltanto che il Presidente come sente gli altri senta anche questi. Non penso che ci sia niente di male nel sentire una Commissione nominata regolarmente dai Commercianti.
È esatto Signor Presidente?
L'ultima cosa, non so se ho frainteso anche questo, come non ho sentito la Commissione del Turismo, desidererei sapere: il provvedimento riguarda non soltanto i nove Comuni che hanno l'azienda autonoma di turismo, ma evidentemente interessa tutta la nostra Regione valdostana. È esatto? Esatto. Benissimo.
Allora io avrei soltanto il desiderio, se è possibile, di questa precisazione: di ricevere questa Commissione in più, dei commercianti, che è stata ad hoc nominata. Io non ho niente in contrario di ringraziarla.
Montesano (P.S.D.I.) - Ritira le mozioni, tutte e due?
Pedrini (P.L.I.) - Sì, ritiro, naturalmente prendendo atto dell'impegno della Giunta e del suo Presidente.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora il Consiglio prende atto.
Prego, Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - Volevo solo dare assicurazione al Consigliere Pedrini che io non ho nulla in contrario di ricevere questa Commissione di commercianti. È chiaro, però, che le Commissioni che dovranno essere interpellate sono le Commissioni stabilite dall'articolo della legge e sono esattamente: i Comuni, le Organizzazioni sindacali a carattere nazionale dei commercianti, dei lavoratori addetti al Commercio e dei venditori ambulanti. Queste sono le Commissioni che per legge sono tenuto a sentire il parere. In più quello della Commissione Industria e Commercio e in più la Commissione del Turismo, in sostituzione della Camera di Commercio e in sostituzione dell'Ente Provinciale del Turismo - che qui in Valle è in un organo assorbito dalla Regione.
Pedrini (P.L.I.) - Signor Presidente, mi scusi. Va benissimo quanto lei ha detto. Non ho niente in contrario. Desidererei aggiungere la richiesta che ho fatto. Siccome qua non ci si trova di fronte soltanto a delle Organizzazioni sindacali di carattere nazionale, ma a delle organizzazioni sindacali di carattere strettamente locale, come state create in alcuni Comuni - e ne hanno diritto - proprio noi, in Regione Autonoma diamo questo diritto, io desidero che lei mi dia atto che è stata nominata una Commissione da queste persone. Lei senta anche quella Commissione. Punto e basta.
Non ho mica niente in contrario per sentire poi persone in più o in meno.
Dujany (D.P.) - Poi il tutto dovrà essere portato al parere delle due Commissioni dell'Industria e Commercio e del Turismo.
Montesano (P.S.D.I.) - Il Consiglio prende atto e passa all'oggetto n. 13.