Oggetto del Consiglio n. 226 del 29 luglio 1972 - Resoconto
OGGETTO N. 226/72 - Dichiarazione di interesse regionale della costruenda piscina coperta di Aosta, ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale 28 agosto 1971 n. 14. - Delega alla Giunta.
Tonino (P.C.I.) - Io sono d'accordo su questo problema. Vorrei chiedere però all'Assessore al turismo e alla Giunta se essi considerano abitanti della Valle d'Aosta e turisti che vengono in Valle d'Aosta tutti quelli che frequentano la Valle d'Aosta. Ora, se è vero questo, io vorrei sapere se la Giunta è propensa a installare impianti di questo genere anche nelle zone dove non ci sono, perché io considero tutti i cittadini della Valle d'Aosta, cioè studenti anche della bassa Valle come studenti sono quelli di Aosta. Però io sono d'accordo su di questo, perché veramente sono andato in questi giorni a visitare le piscine che sono là e veramente fanno un bel servizio. Però ritengo che queste attrezzature si possono fare anche in altre zone, che possono interessare anche altre zone; ora, se c'è questo impegno io mi raccomando di essere solleciti nell'attuarlo e, soprattutto, nell'informare almeno le Amministrazioni comunali di questa intenzione, altrimenti il malumore nascerà anche da queste cose, perché i Comuni limitrofi, lontani dalla città di Aosta, guardano appunto tutti questi problemi. Insomma, non è che puntano solo a vedere che si realizzano certe opere nella città di Aosta e non si realizzano in altri posti, ma guardano questi tipi di discriminazione che io penso sia anche involontaria, perché la città di Aosta ha delle esigenze, ma che comunque rappresentano pur sempre una discriminazione nei confronti di altre cittadine che hanno i medesimi diritti di quelli che sono ad Aosta.
Chamonin (M.A.V.) - Ma io direi che questo impianto, che veramente oltretutto è molto sentito, ma che veramente abbia una utilità dal punto di vista scolastico, con, cioè, la assoluta certezza che poi le scuole ne usufruiscano con istruttori competenti e capaci e senza arrivare all'obbligo di una frequenza almeno settimanale. Non so, un'ora di ginnastica alla settimana sia fatta alla piscina, che almeno tutti i bambini possano avere la possibilità di frequentare e di cercare di imparare quanto poco anche nuoto.
Fosson (U.V.) - Sì, io condivido quanto ha detto il Consigliere Chamonin per la questione scuole, ma io vorrei solo intervenire per dire all'Assessore, dire anche qui in Consiglio qualche suggestione che mi era venuta parlando con un tecnico della materia e vedere se, ad un certo momento non può essere tenuto presente per il futuro sviluppo in questa zona, di Tzambarlet, dove si fanno queste diverse...
Ora, la tecnica moderna comporta un po' questo: un abbinamento in genere della piscina, quella che si deve riscaldare, con una pista di pattinaggio. E perché? Perché intanto si unificano gli impianti: da una parte bisogna mettere dei refrigeratori, da una parte bisogna immettere refrigeratori per refrigerare la patinoire e questi producono calore; quindi, con un certo ciclo, utilizzando dei gruppi messi insieme si possono ottenere due scopi senza avere la dispersione. Quindi, divisi i due gruppi, uno per riscaldamento, uno per refrigerazione e quindi, ottenendo anche delle cospicue economie in quella che è la gestione normale. Perché, se calcoliamo la massa d'acqua che deve essere riscaldata e, dall'altra parte, la massa d'acqua che deve essere raffreddata, possiamo fare, se non l'esatto scambio di calorie e frigorie, però possiamo avere un certo equilibrio; quindi, dalla parte in cui c'è da fare un'aggiunta di frigorie o un'aggiunta di calorie è minima rispetto a quello che è necessario per tutta la massa.
Quindi, d'accordo di fare la piscina in questo senso come è prospettato, purché questa piscina serva effettivamente anche le scuole, che è una cosa che è molto sentita. Perché non è solo per coloro che vogliono andare in piscina ma, effettivamente, potessimo fare imparare il nuoto e far fare del nuoto ai nostri giovani che vanno a scuola sarebbe molto bene; ma tenete presente questo, siccome noi stiamo, c'è un progetto attualmente per la piscina, ma si installa in quella zona sportiva che è la zona di Tzambarlet, bisognerebbe vedere che questo non precluda la possibilità, ed è in questo senso che io dicevo, non precluda la possibilità di abbinare in un secondo tempo, utilizzando e già prevedendo anche gli impianti, queste due cose, queste cose che possono andare di pari passo, creando in un secondo tempo una certa economia.
Quindi, vorrei proprio che l'Assessore si prendesse a cuore questa questione prima di dare l'avvio ai lavori e via dicendo, si studiasse questo problema.
Milanesio (P.S.I.) - Brevemente, intanto Consigliere Tonino. Ma nelle indicazioni che mi sono permesso di dare alla Giunta in un breve studio, le piscine che venivano ritenute indispensabili per lo meno erano quattro, due nella zona diciamo così di Aosta, una nell'alta e una nella bassa Valle. Dico indispensabili perché? Qui si ipotizza l'uso di questa piscina coperta come, diciamo così, per mezza giornata a uso scolastico e mezza giornata per tutti i cittadini. In realtà, ad Aosta e Comuni limitrofi dove raggiungiamo una popolazione di circa cinquantamila abitanti, sono necessarie due piscine coperte. Non costano neanche molto, non si tratta di un'opera faraonica, costeranno meno di duecento milioni ciascuna.
Quindi sono così, piscine fatte proprio per il cittadino. Non sono dei monumenti, non sono delle piramidi o dei mausolei come altre opere che, così, hanno appagato forse il gusto estetico ma non hanno appagato molto la funzionalità e una fruibilità, diciamo democratica.
Quindi, certamente verrà tenuta in considerazione l'esigenza della bassa Valle, anche perché era prevista una piscina di questo tipo.
Secondo, l'osservazione del Consigliere Chamonin giustissima; nella relazione, appunto, diciamo che in questo momento, appena costruita, per mezza giornata verrà adibita all'uso scolastico e per mezza giornata alla restante parte dei cittadini.
Il Consigliere Fosson ha dato una indicazione interessantissima, di cui noi già abbiamo tenuto conto, in parte per la piscina di Pré-Saint-Didier, perché la piscina di Pré-Saint-Didier è abbinata a una pista di pattinaggio e appunto è verissimo: l'acqua che serve per l'energia che serve per riscaldare serve anche per refrigerare; quindi, con il Comune di Aosta abbiamo già così avuto modo di discutere sull'ubicazione, per esempio, di questa piscina perché il Comune preferiva un'altra zona. Però, tenuto conto che a Tzambarlet deve essere costruita anche la patinoire, se non proprio lo stadio del ghiaccio, così come da progetto che il Comune ha approvato e che prevede una spesa di settecento milioni circa, quindi una spesa eccessiva, eccezionale; però, gli stessi macchinari o comunque la stessa energia che verrà utilizzata per riscaldare quest'acqua viene utilizzata per raffreddare la pista del ghiaccio.
Quindi l'ubicazione da noi è stata un pochettino imposta, diciamolo pure, proprio per realizzare questa economia di gestione possibile. Si tratterà adeso, in sede esecutiva, di vedere un attimo come dimensionare questo impianto perché è chiaro che occorrerà così concepirli, non solo in funzione della piscina, ma anche del futuro, della futura pista di pattinaggio.
Dobbiamo tenere conto di una cosa: che questa pista di pattinaggio non esiste, ne esiste una soltanto così, diciamo, naturale. Però i servizi già esistono, intendo dire spogliatoio e annessi e connessi esistono, e sono contenuti nel bocciodromo insieme ai servizi del bocciodromo.
Quindi, penso che con una spesa addizionale rispetto a questa di non grande entità, di una ventina o trenta milioni, potremo quest'anno probabilmente già dare una patinoire artificiale, o per lo meno una ghiacciatura artificiale.
Comunque, il suggerimento di Fosson mi sembra che sia utilissimo e verrà tenuto nella debita considerazione.
Bancod (U.V.) - Qui si parla insomma di piscine. È ben bene insomma, duecento milioni da una parte, duecento milioni dall'altra, però dobbiamo prima di tutto vedere un po' la questione dei campi sportivi fuori della città. Perché ci sono tanti Comuni, e lei Assessore lo sa benissimo, non hanno ancora un campo sportivo. Bisogna, prima di tutto, prima di imbarcarsi in centinaia di milioni, insomma vedere, anche con pochi milioni di spesa, vedere un po' per i campi sportivi. Questa come raccomandazione, ma però non bisogna poi sempre, insomma, forzare la mano ad Aosta o nei centri, insomma, più importanti che ci sono nella Valle; ci sono nella Valle centri meno importanti che però bisogna tenerli in considerazione.
Siggia (P.C.I.) - Altri interventi? In votazione l'oggetto n. 42, chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.