Oggetto del Consiglio n. 31 del 31 gennaio 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 31/73 - Legge regionale recante: "Norme per il servizio di incenerimento dei rifiuti solidi".
Montesano (P.S.D.I.) - La parola al Presidente della Giunta - e allora passiamo la parola all'Assessore alla Sanità, Ing. Benzo.
Benzo (D.P.) - Come Assessore alla Sanità, è certo che i Consiglieri avranno letto la relazione di accompagnamento alla legge che ampiamente illustra i problemi tecnici della legge stessa: ritengo opportuno soffermare l'attenzione di questo Consiglio regionale sul problema dello smaltimento dei rifiuti solidi di provenienza domestica oltre che per i ben noti aspetti di interesse turistico e di salvaguarda dell'ambiente, anche per 'importanza che il problema stesso assume in altri due settori fondamentali della vita di questa Regione.
Alludo cioè all'aspetto igienico e all'aspetto sociale che l'iniziativa della legge riveste; non possiamo sottacere che quasi 200 immensi accumuli di rifiuti che oggi contiamo sparpagliati da La Thuile a Gressoney La Trinité, costituiscono un reale pericolo anche per la salute della nostra popolazione.
L'aspetto igienico che un razionale smaltimento dei rifiuti deve considerare nasce dal fatto che ci si trova di fronte a del materiale di scarto, putrescibile, onde si deve provvedere alla sua eliminazione, una pericolosità infettiva da parte dei rifiuti realmente esiste e se pur dobbiamo riconoscere che questi fenomeni di putrefazione e di fermentazione possono in molti casi collaborare alla distruzione dei microbi patogeni, tuttavia troppe volte i nostri cumuli di rifiuti non giungono alla dovuta fermentazione perché sono sparsi su estese superfici; le basse temperature, in molte località della Valle, inibiscono poi addirittura i fenomeni fermentativi e conseguentemente il rifiuto rimane intatto con la sua carica microbica.
Bisogna anche tener conto che le spazzature rappresentano un ottimo pascolo, se vogliamo definirlo così, per mosche, insetti vari e anche topi, onde tali animali vengono favoriti nella loro moltiplicazione e possono a loro volta influire sulla epidemiologia di determinate malattie infettive quali la febbre tifoidea, la dissenteria e anche l'epatite virale; con la fermentazione dei rifiuti solidi si ha inoltre uno sviluppo di gas putridi che raggiungono talvolta intensità preoccupanti e questo ad esempio è un inconveniente igienico che possiamo constatare al terminal dell'autostrada nell'immediata vicinanza della discarica di Aosta.
L'aspetto sociale non è parimenti da trascurare in quanto una razionale meccanizzazione dei servizi di raccolta, di trasporto e di distribuzione dei rifiuti solidi è un fenomeno di progresso civile per l'eliminazione di metodi antiquati e irrazionali.
Riteniamo quindi, con la presentazione e l'applicazione di questa legge che intende risolvere il problema sempre più urgente dello smaltimento dei rifiuti solidi in modo globale nella nostra Regione, di ottenere il fine di ridare alla nostra Valle non solo il suo aspetto paesaggistico naturale, ma per mettervi, sia da parte dei suoi abitanti che lo vogliono e ne hanno diritto, sia da parte dei turisti, una vita salvaguardata anche sotto l'aspetto igienico.
Manganone (D.C.) - Io volevo chiedere all'Assessore dove sono, dove saranno per lo meno ubicati i primi due impianti; vorrei sapere per poi continuare il mio intervento.
Benzo (D.P.) - La Commissione tecnica che era stata nominata proprio perché desse ai politici, ai membri della Commissione consiliare delle indicazioni, aveva individuato nella relazione che era stata trasmessa ai Consiglieri regionali dalla Commissione Affari Generali e Finanze e della Commissione Sanità e Lavori Pubblici due zone: una ubicata all'incirca nel Comune di Brissogne e l'altra nel Comune di Arnaz.
Le indicazioni della Commissione tecnica.
Manganone (D.C.) - ...che l'indicazione di Arnaz non sia la più felice. Perché? Perché a valle di Arnaz abbiamo una zona di "glair" dove c'è una polveriera e lì non si può costruire. Poi abbiamo la zona-centro di Arnaz dove sorgeranno le nuove costruzioni ed i nuovi stabilimenti e quindi subito a monte ci troviamo Verrès.
Io proporrei alla Giunta che esaminasse attentamente che la posizione, sia idonea, secondo me, visti anche i risultati dell'impianto di incenerimento di Châtillon, perché fa più fumo e odore l'impianto di Châtillon che non la Cogne o la SACI a Pont-Saint-Martin, io pregherei la Giunta che guardasse attentamente la possibilità di installare questo impianto di incenerimento nella zona del glair di Chalamy, lì nel Comune di Issogne, perché si tratta di una zona arida, completamente non esposta alla visibilità e da chi transita sulla statale, e da chi transita per ferrovia e da chi transita per l'autostrada. Perché, se voi pensate bene, Arnaz, tutte le posizioni di Arnaz sono visibili dall'autostrada, dalla statale e dalla ferrovia, quindi penso che la posizione esatta sia quella di Mûre nel Comune di Issogne.
Andrione (U.V.) - J'ai fait part d'une Commission spéciale, d'une sous-commission spéciale qui devait étudier ce problème et en prenant acte de ce que M. Manganone vient de dire mais qui me parait quand même un peu marginal par rapport au problème dont on discute, je dois dire que nous sommes favorables à ce projet de loi dans la mesure où il constitue finalement, sauf le problème de placer les fours d'incinération dans une Commune plutôt que dans l'autre, il constitue finalement une prise de position et une solution d'un problème qui risque de venir très grave; je crois que tous les Conseillers ont reçu ce petit dossier avec des photos qui prouvent la dégradation de l'habitat en Vallée d'Aoste, et qui prouve le fait que les ordures ménagères, les déchets de toute espèce sont en train de constituer ce terrain ou du moins de le recouvrir totalement, ce terrain qui devrait être, quand on parle, comme nous avons parlé hier pendant une journée de plan d'aménagement régional, les zones verdes en réalité sont des zones d'ordure et il est temps que l'Administration Régionale prenne des dispositions et qu'elle fasse quelque chose pour mettre fin à cette situation.
Je ne sais pas si la Junte est d'accord sur ce que je voulais dire, mais du moins dans cette sous-commission dont je fais part, tout le monde était d'accord dans le sens de dire qu'il fallait procéder immédiatement à la construction du premier four d'incinération à Aoste et que, après avoir fait une expérience à Aoste de ce four d'incinération, y compris évidemment la possibilité de transport d'ordures ménagères qui viennent de la Basse Vallée, mais en tout cas après expérience, surtout pour ce qui concerne la collecte, les transports et les zones détachées des différentes Communes qui doivent recueillir les ordures, etc. etc., toutes cette expérience faite seulement après on aurait procédé à la construction du deuxième four.
A notre sens il est urgent de commencer et nous sommes favorables à un amendement qui a été présenté dans la Commission Affaires Générales par le chef du groupe de Parti Communiste, qui établit que dans les 15 jours qui vont à l'approbation de cette loi il faut procéder à l'adjudication de la construction du four d'incinération, c'est-à-dire déjà à partir du mois de février ou au plus tard au mois de mars, on devrait procéder au travaux nécessaires pour le premier four; après quoi avec un minimum de temps l'Administration régionale pourra, en tenant compte, si est nécessaire, des indications données par M. Manganone, procéder à la construction du deuxième four, il est urgent que l'Administration régionale réponde à celui qu'avec un langage digne de "JJSS", c'est un défi quand même, parce que aujourd'hui en Vallée d'Aoste si vous dépassez un certain seuil, si vous allez dans les Communes dites touristiques en réalité vous marchez sur les ordures; il est temps de répondre à cette situation, de faire quelque chose et je crois que la voix la meilleure est celle qui est indiquée par cette loi.
Pedrini (P.L.I.) - Io devo dire, Sig. Presidente, che abbiamo discusso questa questione in sede di Commissione dei Lavori Pubblici e, a nome del Partito Liberale, io debbo dire che noi ci associamo perfettamente a questa legge.
Evidentemente mi pare che il Consigliere Manganone abbia detto molto bene per quanto riguarda il territorio di Arnaz che non si presta, mentre invece il Chalamy praticamente ha, diciamo questa zona di Issogne, chiamiamola così, si presta molto bene perché, a parte il fatto che è anche parecchio ventilata e quindi porterebbe via eventuali odori, ecc. con una certa facilità e non in una zona magari stagnante o cosa, va bene, ma evidentemente questo è da tenersi presente.
Sono perfettamente d'accordo con il Consigliere Andrione quando dice che avevamo concordato di partire immediatamente almeno per un primo inceneritore come esperimento, al fine di non fare delle cose affrettate, ecc. che poi avrebbero portato evidentemente delle conseguenze.
Noi in linea di massima siamo d'accordo; se si volesse fare però come ha detto il Consigliere Andrione questo esperimento prima ad Aosta e poi subito immediatamente dopo si vedono subito le cose nel giro di poco tempo come funziona ecc. e se funzionano veramente bene come noi ci auguriamo, partire immediamente per il secondo, la bassa Valle, noi evidentemente siamo d'accordo questo piano di tempi e di lavoro.
Dolchi (P.C.I.) - Il est urgent de procéder, dice il Collega Andrione, e noi siamo perfettamente d'accordo, la documentazione fotografica che ci è stata consegnata è un ulteriore prova della necessità che si provveda a livello regionale alla istituzione di questo servizio. Difatti tralascerò tutte le considerazioni che hanno orientato prima la Commissione Affari Generali e Finanze poi la sotto-Commissione, nell'esaminare questo problema, nel proporre una soluzione che è stata recepita dal disegno di legge che discutiamo.
Mi limiterò quindi a esaminare il testo che ci viene sottoposto affinché sia il più possibile aderente a quelle che sono state le preoccupazioni, i consigli, i suggerimenti che sono emersi nel corso dei lavori di queste Commissioni e sotto-Commissioni e che sono strettamente collegate alla necessità, come diceva il collega Andrione, di giungere rapidamente ad una soluzione del problema.
Il disegno di legge che esaminiamo ha avuto il parere di tre Commissioni, la Commissione Sanità e Assistenza, la Commissione ai Lavori Pubblici e la Commissione Affari Generali e Finanze che a sua volta aveva delegato una sotto-Commissione all'esame di questo problema.
La Commissione Sanità e Assistenza non ha sollevato obiezioni e ha approvato il disegno di legge così com'era; hanno invece proposto emendamenti sia la Commissione Lavori Pubblici sia la Commissione Affari Generali e Finanze.
Io ero stato il presentatore di una serie, direi un emendamento, che era direi il più importante nella Commissione Affari Generali e Finanze e la Commissione li aveva accolti e approvati all'unanimità.
Questo emendamento aveva lo scopo, ed era poi stato inserito al secondo e terzo comma dell'art. 2, di accelerare i tempi e quindi di demandare ad una apposita Commissione l'esame del bando di concorso, le modalità per la gara e la Commissione stessa per la formulazione della graduatoria sulla quale poi la Giunta, dalla stessa legge, sarebbe stata delegata a prendere i provvedimenti successivi.
Mi sembra che la Commissione ai Lavori Pubblici abbia in parte recepito questo emendamento e pur prevedendone la soppressione all'art. 2 lo riprende nella sostanza, se non nella forma, all'art. 4, direi unificando le due Commissioni.
Mentre la proposta della Commissione Affari Generali e Finanze attribuiva ad una Commissione di determinato tipo il compito della preparazione del bando e della preparazione della graduatoria, e lasciava ad un'altra Commissione composta più o meno dalle stesse persone, ma in modo diverso, il compito di dare alla Giunta il parere per la ubicazione dei depositi intermedi, per la scelta delle aree sulle quali dovranno sorgere gli inceneritori; ecco non faccio una questione formale, farei solo una questione sostanziale, direi non ho nessuna riserva sul fatto che si accolga cioè il Consiglio accolga le proposte della Commissione Lavori Pubblici, laddove recepiscono le proposte della Commissione Affari Generali e Finanze e che quindi se il Consiglio è d'accordo si segua la falsariga indicata dalla Commissione Lavori Pubblici.
Rifaccio così, per dovere di coerenza, l'osservazione che avevo già fatto nella Commissione Affari Generali e Finanze e che riguarda la composizione di questa Commissione che proprio per recepire quanto era stato detto in sede di Commissione Affari Generali e Finanze diventa adesso una Commissione piuttosto numerosa come componenti, e soprattutto direi una Commissione che, per quanto riguarda i funzionari dell'Amministrazione Regionale e gli Assessori, lascia un po' perplessi in quanto può sembrare strano, o per lo meno può sembrare superfluo, che una Commissione che deve dare un parere alla Giunta sia composta in buona parte da Assessori che sono parte integrante della Giunta e che quindi dovrebbero dare un parere a se stessi e da funzionari che dipendono direttamente dagli stessi Assessori devono, più che possono, dare il loro parere quando gli Assessori e la Giunta stessa li richiede e non in sede di una Commissione, o per lo meno superfluo sarebbe in sede di Commissione. Ma direi anche su questo non faccio una questione di fondo; la Commissione Lavori Pubblici ha ritenuto di lasciare quella che era la Commissione proposta composta dal Presidente, dall'Assessore alla Sanità, dall'Assessore ai Lavori Pubblici, dall'Ingegnere Capo, dal Medico Regionale, ecc. e l'ha allargata poi a quelli che erano stati i Commissari proposti in sede di Affari Generali e Finanze e cioè tre Consiglieri regionali di cui uno della minoranza, due Sindaci designati dall'Associazione Valdostana, e l'Ingegnere capo del Genio Civile; direi non si è fatta, non si propone una sostituzione di membri, si propone solo di allargare la Commissione a quei proposti Commissari che erano stati designati, per lo meno che la Commissione Affari Generali e Finanze aveva indicato.
La questione però sostanziale che ha già sollevato il collega Andrione e che manca totalmente nella trasformazione che propone la Commissione Lavori Pubblici è il termine che procede all'appalto, alla pubblicazione del bando e alle scelte.
Ecco io direi se non mi irrigidisco sulla trasformazione della legge, sugli emendamenti così come proposti dalla Commissione Lavori Pubblici, ritengo indispensabile che quel termine di 15 giorni dalla promulgazione della legge che era stato indicato all'unanimità dalla Commissione Affari Generali e Finanze, che ancora ha ricordato qui il Collega Andrione, sia mantenuto anche nella versione che si propone la Commissione Lavori Pubblici - e se volete l'emendamento preciso potrebbe essere all'articolo 4 che propone la Commissione Lavori Pubblici, dove c'è scritto "i compiti della Commissione" alla sesta o ottava riga, alla settima riga, dove c'è scritto: "per la predisposizione del bando di appalto-concorso che sarà reso pubblico entro 15 giorni dalla promulgazione della presente legge, la Giunta Regionale si avvarrà del parere, ecc. ecc.". Cioè il concetto dei 15 giorni che era stato recepito in modo unanime dalla Commissione Affari Generali e Finanze e che poi ritenevamo fondamentale per la possibilità di passare all'esecuzione di quella prima parte, cioè di quel primo inceneritore per la zona, chiamiamola così media e alta valle, fosse mantenuto.
Mi sono state fatte, così parlando con colleghi, delle obiezioni su questo, dicendo: ma 15 giorni sono forse troppi per un lavoro di questo tipo, dalla promulgazione della legge; ma io dico che essendo indicata questa Commissione, questa Commissione può già lavorare per predisporre tutti gli elaborati già prima della promulgazione della legge e quindi siccome per la promulgazione ci sono i 30 giorni e l'eventuale pubblicazione, diventano almeno 45 e quindi in 45 giorni io penso che si possa effettivamente dare quel parere e predisporre quel bando di concorso che ci permetterebbe di iniziare i lavori nel corso della tarda primavera ma comunque di affrontare già nel corso dell'estate i lavori di costruzione e al più presto attuare questo importantissimo servizio.
Dayné (U.V.) - Come Presidente della Commissione Lavori Pubblici devo precisare per quali motivi la Commissione all'unanimità è arrivata nella determinazione di esprime questo parere.
Dunque la Commissione Lavori Pubblici al terzo paragrafo dell'articolo 2 ha rilevato una contraddizione con l'articolo 4, perché al secondo paragrafo è detto "entro 15 giorni dalla promulgazione della presente legge sarà reso pubblico bando di appalto-concorso predisposto da una apposita Commissione nominata con Decreto del Presidente della Giunta regionale". Però è qui il controsenso che dice che entro 15 giorni, però per la scelta della località, la scelta dove vengono predisposti i depositi comprensoriali, per redigere il bando di concorso bisogna conoscere le località, bisogna conoscere dove vengono sistemati i depositi comprensoriali, bisogna fare almeno una planimetria della località dove verrà posto l'inceneritore e se sono due Commissioni, una non può sapere quello che fa l'altra e entro 15 giorni la prima Commissione non sa se la seconda avrà scelto l'area, scelto tutte le ubicazioni dei depositi comprensoriali e quindi è arrivata ad una determinazione di redigere questo, di sopprimere il secondo comma, e terzo comma dell'art. 2 e di redigere un nuovo articolo 4.
Però, come dice il Rag. Dolchi, di includere all'articolo 4, dunque modificato dalla Commissione, quel termine, non c'è nessun inconveniente, lo si può, però forse i termini di 15 giorni sono un po' brevi dovendosi prima scegliere sia l'ubicazione dell'area degli inceneritori che dei deposti comprensoriali.
Savioz (P.C.I.) - Io vorrei solo fare una osservazione per l'articolo 4; ribadisco quanto ha detto Dolchi con una differenza, che mentre Dolchi dice mi sembra che non sia molto giusto che i membri della Giunta diano un parere a sé stessi, la sostanza è questa; io invece dico: per me è una cosa veramente contraria a ogni buona regola, perché non è ammissibile che l'Amministratore dia un parere a sé stesso, ma quando mai abbiamo visto una cosa del genere? Mai; non mi ricordo che nei Consigli Regionali sia mai successa una cosa del genere, quindi io francamente direi se non vogliamo fare una brutta figura metteteci chi diavolo ci volete nella Commissione, ma se la Commissione deve dare un parere alla Giunta mi sembra che non debba essere costituita da Assessori, dovrebbe essere costituita da altri elementi che volete, ma non certo da Assessori: prima cosa.
Seconda cosa: vedo qui alla lettera h) l'inserimento di due ingegneri esperti in ingegneria sanitaria; ma ritenere proprio che sia necessario far venire dei ingegneri chissà da dove per darci delle indicazioni su dove dobbiamo fare gli inceneritori?
Ma io non credo che in Valle d'Aosta non siamo capaci di decidere dove sia bene fare gli inceneritori e dove sia logico di farli!
Sono cose che veramente, francamente io non riesco a capire, non so, queste sono le due osservazioni che mi permetto di fare a questo articolo 4 e naturalmente vorrei averne una delucidazione.
Andrione (U.V.) - Pour ce que M. Dayné vient de dire je voulais préciser que dans la sous-commission dont M. Dolchi et moi et M. Bordon avons fait partie à son temps, il avait été dit, je ne me souviens plus la date, mais je crois que c'était au mois de juillet dernier, que dans la discussion en continuant la discussion le choix des terrains devait déjà être fait et de la part de quelqu'un qui est présent dans la Commission des Travaux Publics certains terrains avaient déjà été indiqués, précisément pour ce qui concerne Aoste, au du moins la zone d'Aoste, de façon qui ne serait pas nécessaire de perdre du temps pour dire ou c'est qu'il faut faire le four d'incinération, parce que cela pourrait être déterminé dans un temps très bref et je crois l'important, du reste nous avons discuté pendant assez longtemps, c'était celui de permettre l'accès des camions et de repartir, etc.; à notre avis on peut mettre un terme différent, je crois que Dolchi ne s'arrêtera pas sur le fait de mettre 30 à la place de 15 ou 45, ce qui est déterminant à notre avis c'est que la loi régionale qu'on est en train de voter contienne des indications de temps à travers lesquelles on soit sûr que ce problème soit résolu, c'est-à-dire qu'on commence à construire dès le printemps, parce que sinon on arrivera encore une fois que les fonds qui sont alloués, les crédits qui sont alloués dans le budget actuel, iront encore une fois dans les résidus passifs, parce que on aura pas commencé les travaux dans l'année budgétaire 1973, c'est-à-dire nous aurons perdu une année.
Or, pour nous, et dans la zone d'Aoste ce n'est pas qu'il y ait un choix immense de terrain, mais vraiment on avait pris une balance et je crois qu'il y avait un terrain à Sarre et un je ne sais pas si était déjà Commune de Quart ou si est encore Commune de St. Christophe, mais en tout cas vous savez M. Dayné c'est relativement un petit problème qu'on peut résoudre; l'important à notre avis c'est de mettre un terme, de façon qu'on soit sur que ces travaux commencent dès que la loi était votée.
Manganoni (P.C.I.) - Sulla dislocazione, beh noi facciamo presto a dire: no qui, no là, si dice no Arnaz sì a Champorcher, si dice che farà più fumo della Cogne, quindi mettiamolo a Champdepraz, a Champdepraz ci sono già due impianti di bitumatura, quelli di Follioley e di Freydoz, quindi Champdepraz di fumo penso che la razione ce l'abbia già, allora io direi, prima di stabilire qui Champdepraz, Arnaz o Bosses, innanzi tutto sentiamo i Sindaci, perché è strano: qui quando conviene i Sindaci devo essere sentiti, sono autonomi, discutiamo dei piani regionali di un mucchio di altre cose e i Sindaci non esistono più, decide qua il vertice, siamo noi i grandi padri eterni.
Quindi sulla questione dell'ubicazione si sentano anche particolarmente i Sindaci e non si imponga, noi i grandi, noi i big importanti imponiamo, i Sindaci subiscono; sulla proposta che ha già fatto Dolchi, Dayné e Savioz io non ripeto perché mi associo a loro, voglio solo far presente una cosa che nelle due Commissioni praticamente si prevedevano le stesse persone, Medico Regionale qui Medico Regionale qua, l'Ingegnere Capo qui e allora perché facciamo dei doppioni? Prendiamo tutte queste varie persone, dunque tre Consiglieri regionali nella Commissione e due Consiglieri regionali nell'altra, Medico Regionale in una Commissione, Medico Regionale nell'altra, Ingegnere Capo dell'Assessorato ai Lavori Pubblici in una, Ingegnere Capo dell'Assessorato ai Lavori Pubblici nell'altra, quindi perché?
Allora prendiamo queste persone senza ripeterlo due volte e facciamo una Commissione sola no?
Quindi io non insisto, io sono d'accordo con quanto già proposto dai miei colleghi. Sui 15 giorni, io sono d'accordo con i 15 giorni che ha proposto Dolchi, cioè bisogna vedere: vogliamo farli presto o vogliamo tirarli per le lunghe; la Commissione non ha bisogno di aspettare che sia approvata la legge dal Coordinamento, no, noi nominiamo domani la Commissione, dopo domani, dico domani per dire, o subito quanto vogliamo, cioè i nomi che sono ancora da fare, per esempio non so quelli designati dall'Associazione; comunque nominiamo presto la Commissione, questa Commissione marci, si muova e quindi ci vuole già un mese perché al Coordinamento, mi pare no? Un po' di giorni prima di pubblicazione, redazione ecc., quindi 15 giorni sono previsti dopo la promulgazione della legge e andiamo quasi a due mesi.
Io penso che se la Commissione si mette al lavoro con buona volontà in due mesi ha tutto il tempo necessario per scegliere la località dell'installazione degli inceneritori, io sono del parere che i 15 giorni possono andare bene.
Dolchi (P.C.I.) - Brevissimamente, solo per fugare alcune preoccupazioni che possono essere sorte nei colleghi Consiglieri.
Effettivamente adesso diventa difficile così in assemblea plenaria scendere nei particolari dei due ingegneri esperti di ingegneria sanitaria, se è opportuno che ci siano o non è opportuno, se i due Sindaci designati dall'Associazione Valdostana che in un primo tempo si prevedevano solo per una Commissione in quanto avevano una loro giusta collocazione per l'esame della ubicazione degli impianti e forse lo hanno meno nella predisposizione del bando e nella scelta e nella formulazione della graduatoria, ecco questo cose potrebbero essere, dico avrebbero potuto essere maggiormente esaminate in sede di Commissione, dicevo diventa difficile adesso dire questo sì e questo no, perché sia in Commissione Affari Generali, sia in Commissione Lavori Pubblici è ovvio si sono seguiti determinati criteri e allora sono questi criteri che una Commissione non conosceva quando faceva i suoi lavori così come l'altra non conosceva i lavori e i criteri ispiratori dell'altra Commissione e beh hanno portato a questa soluzione che diceva Manganoni visto che erano le stesse persone, o che c'erano nelle due Commissioni le stesse persone si sono mantenute e a queste si sono aggiunte le Commissioni che prima c'erano solo in una o solo nell'altra.
Ecco, direi che forse può essere accettato, malgrado ci siano queste difficoltà o certi anacronismi, può esser accettata ormai la Commissione così composta, proprio perché non dà solo un parere come prevedeva il testo di legge originale, e quindi io ripeto le perplessità che sorgevano quando un amministratore dava il potere a se stesso, secondo se era in Giunta o se era nella Commissione, ma perché la Commissione così unificata, secondo la proposta della Commissione Lavori Pubblici, svolge si questa funzione consultiva nei confronti della Giunta per le scelte e per l'applicazione del bando, ma poi ha anche un lavoro autonomo di predisposizione della graduatoria e quindi di esame delle proposte degli eventuali concorrenti, allora per questa seconda considerazione, mi sembra che può essere superato l'ostacolo di principio di amministratori che danno il parere a se stessi.
Per quanto riguarda l'altra proposta, per cui alcuni colleghi hanno insistito e cioè del termine che la legge può e dovrebbe dare per la predisposizione del bando, ecco, io vorrei tranquillizzare i colleghi che sono preoccupati del poco tempo a disposizione dicendo che non si parte da zero, cioè non è che la legge apre adesso il problema e tutto deve essere studiato, ma che a monte della legge stessa, cioè prima della stesura della legge ci sono stati tutti quegli elaborati e tutti quegli studi che hanno portato alla predisposizione della legge e che sono già comunque un punto fermo da cui può partire la Commissione e per la predisposizione del bando e per la scelta delle ubicazioni degli inceneritori stessi e dei centri di raccolta.
Ecco quindi che mi permetterei di insistere sulla validità del termine, proprio perché non è che si debba scoprire niente da adesso, si tratta di prendere in esame tutti gli studi, gli elaborati che già sono stati fatti per giungere a questa proposta, per giungere a questa conclusione, e servirsi di questi per realizzare il bando, predisporre il bando stesso per passare rapidamente all'esecuzione.
Quindi, ecco, mi permette di insistere per quel termine che può essere di quindici giorni, che può essere anche di trenta, ma fatti i conti, così come era la formulazione, c'erano almeno cinquanta giorni da oggi, e siccome la Commissione è chiaramente indicata anche se non ufficialmente perché deve aspettare l'approvazione della legge e la nomina, con decreto del Presidente della Giunta, però questa Commissione può prendere in esame tutti gli elaborati, e tutti gli studi già fatto e passare immediatamente ad un lavoro concreto, e di predisposizione del bando e di scelta.
Mi sembra che ci sia il tempo necessario e di conseguenza, mi sembra che ci sia, se il Consiglio ha questa volontà anche una benefica conseguenza sulla rapidità dei lavori.
Bancod (U.V.) - Siccome non si conosce ancora la località dove verrebbero... questi inceneritori, io vorrei sapere in primo luogo, che sistema verrebbe adottato per quei Comuni isolati o lontani, specialmente dal lato spesa; non so, perché un Comune isolato, se deve partecipare, insomma alle spese di trasporto, per portare all'inceneritore che è lontano, insomma, allora quei Comuni isolati non potrebbero sopportare queste spese.
Io ritengo, si , necessità di accelerare questi impianti, ma necessità pure di adottare tutti quegli accorgimenti, onde evitare l'inquinamento con il fumo odore, le zone vicine, in modo che non capiti come all'imbocco della Valle del Marmore, dove in certi giorni il fumo ristagna su parecchi chilometri, si può dire, con certi odori che non fanno certo reclamo al turismo dell'intera Valle della Valtournenche, quindi anche cercare di invitare i Sindaci, in modo che questi siano d'accordo sull'ubicazione del punto dell'impianto.
Manganone (D.C.) - Io voglio solo ribadire e constatare questo che il Consigliere Manganoni quando si rivolge a noi... diventa dolce e mansueto quando parla con la Giunta, comunque concordo su quanto ha disposto la Commissione dei Lavori Pubblici non concordo sull'ubicazione data dal Consigliere Manganoni.
Io voglio dire ad Arnaz, la zona a valle di Arnaz è coperta da una polveriera, nel raggio di 500 metri, non potremo certamente costruire questo impianto di incenerimento.
Nella zona centrale di Arnaz, abbiamo già... (Montesano: lasci parlare) ...tu scatti solo contro di noi, contro la Giunta diventi un agnellino, un pecorone, questa è la verità di fondo... (voce) ...io conosco quella zona, caro Manganoni, molto più di te, anche se sono più giovane...
Comunque nella zona a valle di Arnaz, c'è una polveriera per il raggio di 500 metri, non si può costruire attorno.
La zona centrale di Arnaz, ha già uno stabilimento e abbiamo visto deve sorgere un altro stabilimento, c'è la chiesa e quindi lì certamente un impianto di incenerimento non ci vuole.
La zona appena a monte dell'abitato di Arnaz è già zona di Verrès.
Io dico, la zona migliore se vogliamo costruire l'impianto di incenerimento, è quello del Chalame, il Chalame ha seicentomila mq. di terreno, terreno che è sterile, e quindi noi potremo anche prendere il ...da questo incenerimento e fertilizzare quella zona, perché se noi vogliamo salvare la nostra agricoltura, se vogliamo salvare i nostri vigneti, certamente non facciamo mai un impianto di inceneritore, lì ad Arnaz, certamente, Manganoni, e quindi pensa a queste cose e se è vero che in quella superficie 600 mq. ci sono due impianti di bitumazione, anche se c'è un impianto di inceneritore di rifiuti, non è un danno, perché tu ricavi da queste ceneri, ricavi qualcosa di fertilizzante, per una zona che è povera, che è fertile, dove ci sono soltanto sabbia e sassi.
Dujany (D.P.) - Mi pare sia inutile sottolineare la necessità di portare avanti a termini brevi questa iniziativa, che ha già costituito oggetto di discussione, presso varie Commissioni consiliari.
Risponderò brevemente ad alcune osservazioni e ad integrazione di quanto già è stato detto da alcuni Consiglieri, per quanto riguarda il merito, ed esattamente l'unificazione delle Commissioni, ritengo che sia valida l'unificazione della Commissione con quell'aggiunta proposta dal Consigliere Dolchi; e chiederei al Consigliere Savioz di non voler insistere nella modifica della Commissione, che non mi paiono cose sostanziali, diciamo per il suo funzionamento e per la celerità dei lavori, seppure esaminando nel dettaglio potrebbe avere alcuni aspetti positivi.
Per quanto riguarda le località, vorrei dire al Consigliere Manganoni di stare tranquillo, poiché la legge in modo, direi, così, molto indicativo, individua due zone, una zona ad Aosta, una nella bassa Valle, genericamente senza stabilire esattamente la delimitazione comunale, e l'art. 4 stabilisce che questa famosa Commissione di cui si parla, che è costituita da Consiglieri, da Sindaci, ecc. ecc. ha anche il compito della scelta dell'area nella quale devono sorgere i due centri di incenerimento.
Quindi non è una esclusiva competenza della Giunta, ma è una competenza della Giunta previo parere di questa Commissione; quindi il problema sarà ancora oggetto di ulteriore esame e di ulteriore meditazione e osservazione, con l'intervento anche dei sindaci dei Comuni interessati, come previsto dal secondo comma dell'art. 1.
Per quanto riguarda i rapporti con i Comuni mi pare che il problema è stato accennato, seppure in termini molti indicativi, dall'art. 2, cioè la costruzione e ma gestione dei due centri, dovrebbe provvedere alla raccolta e all'incenerimento dei rifiuti da prelevare in determinati punti che saranno stabiliti extra-comunali.
Quindi grosso modo il problema dovrebbe svolgersi in questo senso: raccolta nell'interno del Comune a carico del Comune, apporto in un centro, nell'ambito comunale, accesso a carico della Regione, da parte di questa gestione, di questo forno, di questa ditta di incenerimento, che preleva questo rifiuto e lo porta all'incenerimento.
Quindi, c'è un problema di competenza comunale nell'ambito del Comune, come già avviene oggi, tutto quello che invece è problema di trasporto e di incenerimento al di fuori del Comune diventa un problema naturalmente di competenza della gestione, se non vado errato.
Ad ogni modo si tratta di precisare con successivi regolamenti quanto già è stato indicato nell'art. n. 2.
Mi pare che a questo punto non rimane altro da fare che di accedere al più presto possibile alla votazione e all'approvazione e chiederei al Consiglio di considerare i 15 giorni, non come giorni estremamente rigidi, ma come giorni indicativi, non vorrei poi che si manifestassero nel corso della fase operativa delle difficoltà tali per cui poi qualcuno dovesse rimproverare che non abbiamo rispettato i quindici giorni, ma siamo arrivati a venti-venticinque giorni, mi pare che il concetto, la preoccupazione del Consiglio sia la preoccupazione di tutti, di accelerare il più possibile affinché questa opera sia realizzata a tempi più brevi possibili per risolvere un problema e per utilizzare i duecento milioni previsti in bilancio.
Chamonin (M.A.V.) - Semplicissime osservazioni, molto brevi, una sul merito e l'altra di carattere formale, sul merito io ero d'accordo con quanto aveva detto Dayné, per la composizione di questa Commissione, comunque non ha importanza se la Giunta, il Consiglio non ritengono di dover modificare, non ha importanza.
L'altra di carattere formale invece ed è una piccolissima cosa, ma sarebbe bene farla, perché all'art. 2 quando parla della costituzione della Commissione mette alla lettera f) quale facente parte di questa Commissione un impiegato dell'Amministrazione regionale e fungente da Segretario, per me è da scorporare; la lettera f) non deve esistere, ma deve essere formalmente inserito come all'art. 4, cioè non fa parte della Commissione... (voce) ...sì, ma è stato accettato questo?
Se non è accettato, formalmente quella lettera f) non deve esistere, deve essere messo a parte come è messo nell'art. 4, cioè non fa parte della Commissione.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Chamonin, si vedrà sull'emendamento questo.
Allora esaurito... adesso andremo con ordine... vuole ribadire qualcosa lei Assessore alla Sanità.
Benzo (U.V.) - Vorrei precisare al Consiglio questo: mi fa presente la segreteria generale che dovendo approvare questa predisposizione del bando del concorso, con delibera di Giunta e necessitando per il Coordinamento i 30 giorni, non possiamo dire che sarà reso pubblico, prima di avere l'approvazione, quindi ce n'è almeno 30 giorni, Consigliere Dolchi, solo per un atto formale di procedura.
Almeno questo è quanto mi fa presente la Segreteria Generale, cioè possiamo mettere che sarà approvato entro 15 giorni dalla promulgazione della legge, perché approvato non è reso pubblico, mi sono spiegato.
Io chiederei che quindi l'emendamento per la...
Montesano (P.S.D.I.) - Lo chiede poi all'articolo, perché io voglio fare una raccomandazione per quello che riguarda adesso l'esame della legge articolo per articolo.
Da più parti, per diversi settori sono state avanzate delle modifiche, degli emendamenti, dei richiami, delle unificazioni di Commissioni, e quindi dovendo arrivare all'approvazione degli articoli, articolo per articolo, bisognerebbe che chi ha la proposta da fare la faccia al momento della lettura dell'articolo, in modo che l'articolo che va ad essere votato dal Consiglio sia quello definitivo con gli emendamenti proposti.
Art. 1 - Mi pare che non ci sia nulla da modificare.
Raccomando anche a Lei, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Consigliere Dayné, per quegli emendamenti che ha accennato a voce che sono contenuti nella relazione, quindi l'art. 1 va votato così come è contenuto nell'elaborato.
Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva.
Art. 2 - La parola al Consigliere Dayné.
Dayné (U.V.) - L'art. 2 - La Commissione Lavori Pubblici da principio propone un'aggiunta al secondo comma, e cioè, rimarranno di proprietà regionale alla scadenza della gestione ventennale e qui la Commissione proporrebbe di aggiungere le parole "e consegnati in ottimo stato di funzionamento" altrimenti le ditte imprenditrici possono consegnare un ammasso di rottami da demolire, e quindi bisognerà precisare nel testo, che sia funzionante. In ottimo stato di funzionamento.
Inoltre la Commissione proporrebbe di stralciare il terzo e il quarto comma... (voce)
Montesano (P.S.D.I.) - Dunque, c'è un emendamento aggiuntivo al secondo comma, dopo la parola "scadenza della gestione ventennale - da consegnare in ottimo stato".
Dayné (U.V.) - E consegnati in ottimo stato di funzionamento.
Montesano (P.S.D.I.) - E c'è la soppressione del comma terzo.
Andrione (U.V.) - Io penso che siano tutti d'accordo sulla soppressione degli ultimi due commi, perché riportiamo queste modifiche sull'art. 4, ma che la dizione "ottimo stato di funzionamento" è errata, a nostro avviso, nel senso - sarebbero vent'anni di servizio, non si può dire che dei forni, siano in ottimo stato di funzionamento.
L'obbligo è quello di consegnarli, la proprietà è funzionante, così come funzionano al 19° anno e 11 mese, in base al contratto.
Cioè non è che noi possiamo rifare il processo, e dire "dovete riconsegnarli come erano quando erano nuovi, ma li consegnano così come sono dopo i vent'anni di funzionamento.
Cioè lo stesso tipo di appalto che si fa con le ferrovie, con le autostrade, roba di quel genere, dove i manufatti vengono consegnati alla fine dell'uso, diventano proprietà dell'Ente pubblico alla fine dell'uso, nello stato in cui si trovano nel mese, nei sei mesi, nei nove mesi precedenti a quelli che... sono dei beni di consumo, in un certo senso, consumo duraturo, ma sono dei beni di consumo e fare una questione di questo genere, potrebbe impedire o potrebbe costare molto più caro, come appalto concorso, perché allora con la clausola di quel genere si mette nel prezzo il patto di riconsegnare un manufatto nuovo o in atto stato di funzionamento che è poi ancora una questione di interpretazione relativa alla fine del contratto.
Allora io direi che in sede di funzionamento... almeno per quanto riguarda ...saremmo per rimanere al testo della legge, adesso non so cosa pensino gli altri Consiglieri.
Dayné (U.V.) - Se il Dottor Andrione trova un po' esagerato - ottimo stato - si potrebbe stralciare "ottimo" e dire "in stato di funzionamento" perché altrimenti se consegnano un ammasso di ferraglia da demolire, allora, non so, tanto vale che rimanga di proprietà dell'Impresa.
Andrione (U.V.) - Mi scusi Dayné, ma... questi sono dei forni che sono fatti a cilindro, esattamente come quello che esistono nei cementifici, no, che ruotano, ora, non è che possono consegnare una massa di rottami, consegnano dei forni usati, in cui vi sono delle sezioni che magari potranno essere cambiati, ma è una questione tecnica... il motore può essere vecchio di tanti anni, e può essere funzionante, però vecchio, e mentre invece chiedere che il motore sia nuovo è un'altra questione.
Manganoni (P.C.I.) - Noi abbiamo messo questo per una ragione, supponiamo che oggi a mezzanotte scadano i vent'anni, no?
L'impresa toglie il motore che funziona e ne mette uno che non funziona, addirittura bruciato, per fare un esempio, ne può cambiare dieci di motori, e ci consegna a mezzanotte l'impianto, e noi niente da dire.
Ecco perché noi abbiamo messo il bifunzionamento, non abbiamo messo "ottimo stato di conservazione, o semi-nuovo", no, io su questo non sono d'accordo con Andrione, ma noi abbiamo messo solo stato di funzionamento, naturalmente saranno dei motori vecchi, tutti vecchi, è logico, naturale, dopo vent'anni, che però funzionino, che non corriamo il rischio che fino a mezzanotte che lo avevano loro in gestione, funziona, poi quelli ci portano via un paio di motori, smontano bulloni, ecc. a mezzanotte e cinque non funziona più niente.
Loro ce l'hanno consegnato, non possiamo dire niente, però non funziona più.
Ecco, perché noi abbiamo detto funzionante e non abbiamo parlato di conservazione, su cui io convengo con Andrione ma sul funzionamento no...almeno una minima garanzia che il forno giri.
Ce lo possono consegnare che non gira, quella è la preoccupazione dei Lavori Pubblici.
Montesano (P.S.D.I.) - Lei propone di togliere "ottimo" "in stato di funzionamento".
Allora l'emendamento proposto "è consegnato in stato di funzionamento" ci sono due emendamenti soppressivi degli ultimi due commi e quindi l'art. 2 va votato con questo emendamento aggiuntivo, con la soppressione degli ultimi due commi.
Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.
Art. 3 - Mi pare che non ci sia nessun emendamento, nessuna modifica.
Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.
Art. 4 - Diamo la parola per questo articolo, per gli emendamenti all'Assessore alla Sanità che ci illustrerà appunto...
Benzo (P.S.D.I.) - ...però tenendo conto delle richieste della Segreteria Generale che sono giuste, direi solo che dopo le parole "predisposizione del bando di appalto-concorso" l'art. 4 della Commissione Lavori Pubblici, ripeto riunificatore delle due Commissioni aggiungere "che dovrà essere approvato entro quindici giorni dalla promulgazione della legge, per dare il tempo..." va bene?
Montesano (P.S.D.I.) - Va bene.
Allora inteso che l'art. 4 contenuto nel testo della legge è soppresso ed è sostituito dal nuovo testo, contenuto nella relazione della Commissione dei Lavori Pubblici, io credo che ce l'abbiano tutti, vero?
Allora l'art. 4 è quello che è presentato dalla Commissione dei Lavori Pubblici viene messo ai voti con l'aggiunta, con l'emendamento aggiuntivo delucidato dall'Assessore alla Sanità e il Consiglio viene chiamato a votare questo nuovo art. 4.
Chi è favorevole alzi la mano? Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva.
Art. 5 - Non vi sono modifiche.
Chi è favorevole alzi la mano? Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.
Art. 6 - Chi è favorevole alzi la mano? Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.
Si passa alla votazione a scrutinio segreto.
Risultato della votazione: presenti e votanti: ventotto;
Favorevoli: ventisei; contrari: due.
Il Consiglio approva;
Si passa all'oggetto n. 11 bis.