Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 41 del 8 febbraio 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 41/73 - Mantenimento dell'esenzione fiscale sui quantitativi dei prodotti petroliferi in assegnazione contingentata in Valle d'Aosta. (Approvazione di ordine del giorno)

Montesano (P.S.D.I.) - Prima di dar corso all'esame dell'ordine del giorno, punto 5, io desidero richiamare l'attenzione del Consiglio su un ordine del giorno presentato questa mattina dal Presidente della Giunta in materia di regime fiscale di alcuni prodotti petroliferi di gas metano. Questo ordine del giorno è stato distribuito ai Signori Consiglieri però, a ogni buon conto, io prego il Segretario Andrione di darne lettura.

Andrione (U.V.) - Ordine del giorno: "il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, nell'adunanza dell'8 febbraio 1973;

visto il disegno di legge n. 757 di iniziativa governativa, attualmente in discussione al Senato della Repubblica e riguardante modificazioni al regime fiscale di alcuni prodotti petroliferi e di gas metano;

visto l'emendamento aggiuntivo presentato dal Senatore valdostano Avvocato Giuseppe Fillietroz, tendente a ottenere il mantenimento dell'esenzione fiscale sui quantitativi di prodotto petroliferi in assegnazione contingentata in Valle d'Aosta, ai sensi della legge 6 dicembre 1971 n. 1057, ai fini dell'esenzione dei prodotti stessi dalla nuova imposta sul valore aggiunto di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;

ritenuto che nel predetto disegno di legge è prevista la riduzione dell'imposta di fabbricazione sui prodotti petroliferi allo scopo di evitare l'aumento del prezzo di vendita dei prodotti stessi in seguito all'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto;

ritenuto che dall'eventuale non approvazione dell'emendamento presentato dal Senatore Fillietroz deriverebbe invece un aumento solo in valle d'Aosta del prezzo di vendita dei prodotti petroliferi suddetti per quanto riguarda i quantitativi annui contingentati in esenzione fiscale di cui alla legge 6 dicembre 1971 n. 1057, con evidente sperequazione nei confronti degli abitanti della Valle d'Aosta;

considerato che l'esenzione fiscale sui quantitativi annui dei prodotti contingentati previsti dalla legge 6 dicembre 1971 n. 1057 è stata concessa in attesa e a parziale riconoscimento del regime di zona franca previsto per la Valle d'Aosta dall'articolo 14 della legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4;

ad unanimità di voti favorevoli,

chiede

al Governo della Repubblica e al Parlamento di approvare il menzionato emendamento proposto dal Senatore valdostano Avvocato Giuseppe Fillietroz, allo scopo di mantenere immutati i diritti da anni spettanti agli abitanti della Valle d'Aosta e di evitare una grave ingiustizia ai danni degli abitanti stessi in relazione all'articolo 14 della legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4 e alla legge 6 dicembre 1971 n. 1057".

Montesano (P.S.D.I.) - Chi vuole intervenire su questo ordine del giorno? Nessuno?

Allora io desidererei far presente al Presidente della Giunta di proporre un comma aggiuntivo per dare mandato al Presidente del Consiglio di inviare questo ordine del giorno, specificatamente a chi? Prego.

Dujany (D.P.) - Dovrebbe essere mandato urgentemente al Presidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole Andreotti, al Presidente dell'Assemblea dei Senatori e al Senatore Onorevole Martinelli che è relatore della legge.

Montesano (P.S.D.I.) - Quindi Senato e Parlamento no?

Dujany (D.P.) - Solo al Senato.

Montesano (P.S.D.I.) - Solo Senato, quindi Presidente del Consiglio, Presidente del Senato e Presidente della Commissione Affari.

Dujany (D.P.) - Onorevole Martinelli che è relatore della legge.

Montesano (P.S.D.I.) - Ah relatore, benissimo, allora prendere questo appunto, quindi l'ordine del giorno viene presentato con questo.

Dujany (D.P.) - Scusi, scusi e ai Capigruppo dei vari partiti del Parlamento, del Senato.

Montesano (P.S.D.I.) - Del Senato. Presidente del Consiglio, Presidente del Senato, relatore Martinelli e Capigruppo/Presidenti dei Gruppi parlamentari rappresentati al Senato.

Allora nessuno interviene? Chi è favorevole alzi la mano. Prego, prego Commendatore Ramera.

Ramera (D.C.) - Con questo ordine del giorno noi interveniamo, almeno con questo emendamento, semplicemente sulla parte che riguarda i prodotti petroliferi, no? Mentre invece la materia dell'Iva investe tutti i generi contingentati, qui non è per essere maligno ma dico: questa è una azione tardiva che noi facciamo perché l'intervento avremmo dovuto farlo in sede parlamentare quando si è discussa l'Iva perché, oggi come oggi noi blocchiamo al Senato, cerchiamo di modificare a nostro favore però poi rimangono fuori tutti gli altri prodotti, come possiamo fare? Domanda? Noi siamo favorevoli all'ordine del giorno, è chiaro no, però vorrei sapere che cosa potremmo fare per gli altri generi contingentati.

Montesano (P.S.D.I.) - Prima di dare la parola al Presidente della Giunta, sentiamo il Consigliere Savioz.

Savioz (P.C.I.) - Ramera mi ha preceduto sulla questione in senso generale.

Io volevo invece centrare un po' questo argomento nel senso che abbiamo sentito alla radio, abbiamo visto alla televisione il Direttore Generale dello Stato sulle imposte dirette e indirette che ha fatto delle ampie dichiarazioni, dei chiarimenti su domande specifiche: "I generi seguenti aumenteranno in virtù dell'Iva?" e si è dato delle possibilità di aumento che partiranno dall'1 fino al 5% su determinati gemerei a altri generi che addirittura dovevano diminuire di prezzo, in quanto che diverse tasse venivano abolite e altri ancora che non avrebbero subìto aumenti.

Io ne cito uno per individuare ben chiaramente il problema: mi ricordo molto bene che in una di queste interviste delle 9,30 di sera o le 10, il relatore ha detto: "lo zucchero, nel modo più assoluto non deve aumentare, non c'è ragione di aumento" e così ha elencato una serie di altri generi e questo per diverse sere di seguito e ancora adesso sentiamo ogni tanto delle relazioni in questo senso. La realtà delle cose, purtroppo, è ben diversa, io non so ma, a un certo punto, non sarebbe opportuno avere un chiarimento in materia? O qui sono i commercianti che sono dei disonesti o il Governo non sa che cavolo si combina o chi deve applicare l'Iva non sa quello che deve fare, ma la realtà triste e dolorosa è che la popolazione subisce un danno non indifferente e noi assistiamo a dei rincari di merce che, francamente, non si sa il perché.

Ho visto qualche giorno fa le mele renette della Valle d'Aosta a 160 sono passate a 280 lire al chilo, per quale ragione? Con la storia dell'Iva? E via di questo passo qui diverse cose, è preoccupante, io non lo so, si parlava di Commissione per esaminare i prezzi e per vedere di provvedere in tempo utile, ma questo tempo utile, quando verrà?

Andiamo a prendere qualunque genere, di qualunque sorta e voi vi troverete sempre di fronte, chiedete il perché: "ma sa, c'è l'Iva" e, con la storia dell'Iva, paghi, protesti, però facciamo la fine che Vittorio Emanuele II diceva al suo primo Ministro di stare tranquillo perché: "sì, è vero protestano, ma pagano e, se pagano, lasciamoli protestare"!

Questa è la risposta del Re di allora ma ho paura che oggi si faccia la stessa storia, i cittadini protestano ma pagano e, quindi, hanno diritto di protestare.

Ecco, è un problema che si pone e che, non so, discutiamo di tante cose, di queste cose qui che sono della portata di ogni giorno e che colpiscono i borsellini grandi e piccoli, soprattutto i piccoli, e allora pensiamoci un momento.

Ramera (D.C.) - Mi dimenticavo, molto probabilmente questa che è andata al Senato è la stessa legge che una settimana fa era all'esame della Camera, no? Mi sembra, non è la stessa questa? Quella era stata lasciata decadere?

Dujany (D.P.) - Sì, ma è andata alla Camera come decreto delegato e l'Assemblea non l'ha approvato, per cui è stata presentata come legge ordinaria.

Ramera (D.C.) - La mia preoccupazione è proprio questa: come possiamo fare perché, se questa legge era all'esame della Camera poi, per un accordo dei Gruppi parlamentari, c'è stata una inversione dell'ordine del giorno per cui è stata passata al Senato senza esame della Camera dei Deputati, che cosa?

Montesano (P.S.D.I.) - No, non è così.

Dujany (D.P.) - La legge delegata, o meglio, il decreto è decaduto quindi è andata avanti un'altra proposta.

Ramera (D.C.) - Al Senato deve passare però entro il termine di...

Montesano (P.S.D.I.) - No, è legge, Commendatore Ramera.

Ramera (D.C.) - Sì, ma comunque noi ci troviamo handicappati perché credo che la Regione debba distribuire i buoni in questi giorni, no? Per cui non risolvendo il problema, io non so, andremo incontro a dei fastidi anche con le case petrolifere, anche per quei fatti che diceva stamattina il collega Andrione; quindi penso che ci dovrebbe essere una azione sollecita da parte nostra, mi sembra.

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro interviene? Vuole il Presidente della Giunta la parola.

Dujany (D.P.) - Pare sia opportuno chiarire un po' questo problema che, anche sotto l'aspetto tecnico, è abbastanza complesso.

I Consiglieri Ramera e Savioz sostenevano l'opportunità di un intervento più globale e non un intervento parziale limitato alla modificazione del regime fiscale, limitatamente ai prodotti petroliferi, ma di estendere questa esenzione di applicazione dell'Iva anche agli altri generi contingentati.

L'emendamento, però, coglie l'occasione di un disegno di legge sostitutivo del decreto delegato che è decaduto il 4 febbraio perché l'Assemblea, le Camere, non l'hanno approvato nei termini dei 60 giorni e il Senatore ha ritenuto opportuno utilizzare questa occasione di un disegno di legge in cui si prevedevano delle modificazioni di regime fiscale dei prodotti petroliferi a favore di determinate categorie e di introdurre anche la Valle d'Aosta a questo beneficio per le ragioni che sono addotte nell'ordine del giorno.

È chiaro che il problema deve essere affrontato con urgenza, infatti l'Assemblea dovrebbe approvare questo emendamento, se non vado errato, in sede di riunione che è fissata per l'11 o il 12 di febbraio; quindi è un problema di scadenza ed è per questo che pregavo il Presidente del Consiglio di trasmettere l'ordine del giorno, qualora fosse approvato dai Consiglieri, nei tempi più brevi possibili.

Chiaro che, risolto, diciamo fatta questa azione, rimane ancora in sospeso l'altra azione circa l'applicazione dell'Iva su tutti i generi contingentati e, in modo particolare, per lo zucchero perché in campo nazionale il prezzo dello zucchero è rimasto invariato, per quale motivo? Il Governo ha diminuito l'imposta di fabbricazione per inserirvi l'imposta dell'Iva, cioè se l'Iva incideva nell'ordine del 5%, ha diminuito l'imposta di fabbricazione del 5%, per cui ha diminuito una imposta nazionale per inserirvi un'altra imposta, per cui il prodotto al consumatore rimane uguale.

Per noi, in Valle d'Aosta, per quanto attiene alla parte dello zucchero contingentato, che è già assente dell'imposta di fabbricazione, non c'è la possibilità di fare questo gioco, quindi c'è solo la possibilità di sostenere la inapplicabilità dell'Iva come era inapplicabile l'Ige che è stata sostituita oggi dall'Iva.

Il problema era stato sollevato sin dall'inizio e, mi pare, io ho fatto pervenire un promemoria al Presidente del Consiglio prima che venissero emessi i decreti delegati dell'Iva da parte, perché l'Iva è stata istituita attraverso una serie di decreti delegati, previo parere di una Commissione interparlamentare costituita da 30 Deputati e Senatori che hanno dato un parere consultivo, e attraverso una serie di decreti emessi dal Consiglio dei Ministri; prima dell'emissione dei decreti delegati è stato fatto pervenire e al Ministro delle Finanze e al Presidente del Consiglio un promemoria che rilevava la particolare situazione in cui veniva a trovarsi la Valle d'Aosta, in relazione ai generi contingentati.

Purtroppo i provvedimenti si sono accavallati in un modo abbastanza confuso e in un modo abbastanza affrettato, per cui questo aspetto particolare non è stato preso immediatamente in considerazione malgrado le assicurazioni avute telefonicamente e verbalmente dai rispettivi responsabili.

Quindi di stratta di riprendere il problema per non lasciarlo cadere e per poter rimetterci, naturalmente, su una strada in cui si riconosca che questi generi contingentati costituiscono una, direi, un acconto sulla zona franca che è il riconoscimento della extra territorialità doganale della Valle d'Aosta, per cui non si dovrebbe applicare l'Iva.

Quindi direi, l'azione globale la potremo fare successivamente e i Parlamentari si ripropongono di farla però non hanno voluto lasciarsi sfuggire l'occasione di un disegno di legge che tendeva a creare determinate facilitazioni a favore di determinate categorie per immettere anche il problema della Valle d'Aosta.

Ecco le ragioni dell'urgenza del provvedimento e le ragioni, forse, della parzialità del provvedimento che è proposto con l'ordine del giorno; non so se sono stato sufficientemente chiaro perché il problema è abbastanza...

Ramera (D.C.) - Ma, nell'eventualità di un ritardo...

Dujany (D.P.) - Ma io ritengo, guardate, qui siamo nelle vicende dell'applicazione dell'Iva che ha questi riflessi e, mi pare, ne ha una serie di altri riflessi per cui, naturalmente, cercheremo di comportarci nel modo migliore e più idoneo nell'interesse, naturalmente generale, in rapporto alle possibilità di regolamento e in rapporto alle possibilità legislative.

Savioz (P.C.I.) - Le spiegazioni del Presidente mi sembra che siano relativamente chiare per quanto concerne il problema allo stato attuale delle cose; è vero, io mi rendo conto che la questione impostata con questo ordine del giorno è una cosa a sé stante e va discussa e presentata tempestivamente però questo problema non è che esuli completamente dall'altro, l'altro c'è, sussiste e, se si tratta di Iva, da questa parte di Iva, si tratta anche dall'altra parte, a parte il fatto che io ci ho messo di mezzo anche la questione dell'onestà o meno, della capacità o meno, quello a parte, ma rimaniamo proprio fermi al punto cruciale, quindi sono tutti e due provvedimenti ultra necessari per chiarire il principio dell'applicabilità dell'Iva in Valle d'Aosta perché io, l'altro giorno, non ho potuto seguire la richiesta di Andrione, quindi non ho sentito la vostra discussione in merito ma è indubbio che, se l'Iva viene applicata, questo torna a danno del nostro articolo 14, torna a danno della possibilità della esenzione sui proventi che lo Stato deve avere nella Valle d'Aosta.

Ora, questo cambiamento di rotta da parte del Governo a noi torna a beneficio o a svantaggio? Questo bisogna appurare perché, in questo momento, non sono in grado di poter dire se torna a beneficio o a svantaggio; per quello che concerne alcuni generi mi sto accorgendo che, purtroppo, la gente paga più di quello che era previsto che dovesse pagare a allora io penso che, se è urgente questo provvedimento, facciamolo pure ma non perdiamo il treno con l'altro che è molto più importante, a mio parere è molto più importante la seconda parte che non la prima; comunque mandiamolo pure avanti così, io penso, mandiamo avanti questo ma poi diamoci da fare per fare l'altro, ecco, senza aspettare interpellanze e mozioni, è una cosa che ci tocca tutti da vicino ed è una cosa che, per la nostra Regione, per la nostra Valle, sia come principio di Statuto Speciale sia come vita della popolazione, ha la sua enorme importanza.

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola?

Presidente della Giunta.

Dujany (D.P.) - Una spiegazione così, di carattere tecnico e partico: l'incidenza dell'applicazione dell'Iva sullo zucchero è per 5 lire al chilo, fa 70 lire perché lo zucchero all'origine è aumentato di 65 lire, quindi l'applicazione dell'Iva incide per lo zucchero di sole 5 lire, 5,30 o 5,50, questo è il limite dell'applicazione dell'Iva, il resto è dovuto a un aumento dello zucchero come prodotto di origine; noi abbiamo l'esenzione completa dell'imposta di fabbricazione, lo zucchero che noi importiamo è il costo all'origine più l'imposta dell'Iva, più le imposte di trasporto, più i costi di trasporto, in esenzione di tutte le imposte doganali e di tutte le imposte di fabbricazione.

L'aumento delle 70 lire è conseguenza di un aumento di costo all'origine, d'altra parte la Commissione Industria e Commercio che è stata, mi pare, a verificare tutto questo problema all'atto dell'acquisto che è avvenuto nel mese di ottobre-novembre dello scorso anno, ha potuto constatare meglio di quanto non abbia constatato io, che non ci sono stato, quale è stata l'incidenza del costo che è una conseguenza dell'aumento di origine, è un problema che i paesi produttori di zucchero, che erano i paesi coloniali, si sono svegliati e, naturalmente, hanno detto: vogliamo che aumenti il costo.

Borrel Tubère (D.C.) - Che è aumentato solo quello che è in esenzione e non è aumentato l'altro, perché l'altro non è aumentato: ha lo stesso prezzo, noi paghiamo 70 lire di più al chilo lo zucchero ma se lei lo prende senza tessera, lo paga 240 come lo pagava prima; è questo che non si capisce, questo aumento.

Dujany (D.P.) - Noi applichiamo lo zucchero in esenzione nel mercato estero e, normalmente, mi pare, in questo momento il mercato estero che offre il prezzo più conveniente è il Saint Louis, mi pare a Marsiglia, lo zuccherificio di Marsiglia.

Il prezzo all'origine è salito, adesso non ho le cifre a portata di mano quindi direi delle cose inesatte, è aumentato di circa 60 lire, 70 lire in più al costo origine, dato che noi eravamo esenti dall'imposta di fabbricazione, quindi aggiungiamo a questo costo origine aumentato, i costi di trasporto più cinque lire dell'Iva e c'è un certo costo di distribuzione che è aumentato in una proporzione uguale al costo, all'aumento del costo di origine; lo Stato in campo nazionale invece, il Governo, per fare una politica di non aumento di prezzi, ha ridotto naturalmente l'imposta di fabbricazione che incide nell'ordine di 100 o 150 lire mi pare al chilo, ha diminuito questa imposta di fabbricazione in modo da mantenere i costi uguali, mentre noi questa esenzione già l'avevamo, tutto qui il discorso.

Borrel Tubère (D.C.) - Bisogna comprarlo in Italia allora.

Dujany (D.P.) - No, non è questo il problema.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora possiamo chiudere questa parentesi?

Allora possiamo chiudere la parentesi che riguarda...

Andrione (U.V.) - No, no io non prendo la parola, no perché bisogna spiegare che il prezzo dello zucchero è conseguenza del Mercato Comune, lo zucchero è monopolio, è un monopolio all'interno dell'Europa.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora prima di passare alla votazione dell'ordine del giorno, io permetto di chiedere al Presidente della Giunta se non ritiene opportuno che nella parte deliberativa "Chiede al Governo della Repubblica e al Parlamento" io proporrei al Senato, in quanto che il provvedimento è in sede di Senato, poi passerà al Parlamento, alla Camera dei Deputati.

Allora così modificato con l'aggiunta del mandato al Presidente del Consiglio dell'invio dell'ordine del giorno, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato, al relatore Senatore Martinelli e ai Presidenti dei Gruppi al Senato, io metto ai voti.

Dujany (D.P.) - Scusi, poi dovrebbe essere valido anche per le Camere.

Montesano (P.S.D.I.) - E poi lo inviamo al Parlamento quando passerà al Parlamento; il Senato è stato chiamato sempre Senato, io non ho difficoltà.

Allora chi è favorevole all'ordine del giorno alzi la mano. Contrari? Astenuti?

Il Consiglio approva all'unanimità.

Allora si passa al punto 5 dell'ordine del giorno.