Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 254 del 3 dicembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 254/XIII - Disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta (Legge finanziaria per gli anni 2009/2011). Modificazioni di leggi regionali". (Reiezione di un ordine del giorno)

CAPO I

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATE E CONTABILITA'

Articolo 1

(Imposta regionale sulle attività produttive - IRAP)

1. L'agevolazione di cui all'articolo 1, comma 4, della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21 (Legge finanziaria per gli anni 2004/2006), è applicabile per i tre periodi di imposta successivi a quello in corso alla data di costituzione delle società cooperative di cui al medesimo comma.

Articolo 2

(Disposizioni per la gestione regionale delle tasse automobilistiche)

1. L'effettiva attuazione di quanto disposto dall'articolo 55 della legge regionale 15 aprile 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008, modifiche a disposizioni legislative, variazioni al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e a quello pluriennale per il triennio 2008/2010), decorre dalla data indicata nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 13 (Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste in materia di motorizzazione civile e di tasse automobilistiche).

CAPO II

MISURE PER IL CONTENIMENTO DELLA SPESA

Articolo 3

(Modificazioni alla legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90)

1. Dopo l'articolo 42 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione Autonoma Valle d'Aosta), è inserito il seguente:

"Articolo 42bis

(Modalità d'iscrizione in bilancio delle somme relative al concorso della Regione per il riequilibrio della finanza pubblica statale)

1. La legge finanziaria può autorizzare l'iscrizione di un fondo nell'ambito delle partite di giro del bilancio, delle entrate e delle spese relative al concorso della Regione al riequilibrio della finanza pubblica.

2. Subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica correlati al patto di stabilità la Giunta regionale è autorizzata a disporre, con propria deliberazione e su proposta dell'Assessore competente in materia di bilancio, nell'ambito di programmi di investimento definiti dal Consiglio regionale, le occorrenti variazioni nella parte entrata e nella parte spesa del bilancio regionale prevedendo, se necessario, l'istituzione di appositi capitoli di entrata e di spesa.

3. I provvedimenti di cui al comma 2 sono comunicati al Consiglio regionale entro quindici giorni dalla loro adozione.".

Articolo 4

(Disposizioni per il contenimento della spesa in materia di personale)

1. Al fine di concorrere al perseguimento degli obiettivi complessivi di finanza pubblica, per l'anno 2009, l'Amministrazione regionale può ricoprire a tempo indeterminato, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, non oltre il 50 per cento dei posti della dotazione organica vacanti al 1° gennaio 2009 e non oltre il 50 per cento dei posti che si rendono vacanti nell'anno 2009.

2. Resta escluso dall'applicazione del limite di cui al comma 1 il reclutamento di personale dell'organico del Corpo forestale della Valle d'Aosta, limitatamente alla ricostituzione delle dotazioni dei profili professionali indicati dall'articolo 28, comma 10, della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale), e del Corpo valdostano dei vigili del fuoco.

Articolo 5

(Concorso degli enti locali al riequilibrio della finanza pubblica)

1. Per l'anno 2009, la Giunta regionale, con propria deliberazione, previo parere del Consiglio permanente degli enti locali, definisce le misure per la razionalizzazione e il contenimento della spesa relativa al personale degli enti locali, contestualmente alla definizione del patto di stabilità per gli enti locali medesimi.

2. Nelle more dell'adozione di misure complessive volte al contenimento e alla razionalizzazione dei costi della politica, gli importi relativi alle indennità di funzione e ai gettoni di presenza degli amministratori degli enti locali non possono, per l'anno 2009, essere determinati in aumento rispetto agli importi stabiliti per l'anno 2008.

3. Per gli amministratori di cui all'articolo 11, comma 4, della legge regionale 4 settembre 2001, n. 23 (Norme concernenti lo status degli amministratori locali della Valle d'Aosta. Abrogazione delle leggi regionali 18 maggio 1993, n. 35, 23 dicembre 1994, n. 78 e 19 maggio 1995, n. 17), che variano la loro posizione lavorativa rispetto a quella in essere nell'anno 2008, l'importo massimo dell'indennità di funzione attribuibile ai sensi del comma 2 è, rispettivamente, raddoppiato o dimezzato, al momento dell'eventuale collocamento in aspettativa dell'amministratore interessato o della cessazione dell'aspettativa medesima.

TITOLO II

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SPESA

CAPO I

INTERVENTI IN MATERIA DI FINANZA E CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI

Articolo 6

(Determinazione delle risorse destinate alla finanza locale)

1. L'ammontare delle risorse finanziarie da destinare agli interventi in materia di finanza locale è determinato, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale), in euro 227.217.963 per l'anno 2009.

2. Per l'anno 2009, la somma di cui al comma 1 è ripartita, in deroga ai criteri stabiliti dall'articolo 18 della legge regionale 48/1995, fra gli interventi finanziari di cui all'articolo 5 della medesima legge nel modo seguente:

a) trasferimenti finanziari agli enti locali senza vincolo settoriale di destinazione, euro 127.561.257 (obiettivo programmatico 2.1.1.01. - capitoli 20501, 20503 e 20745);

b) interventi per programmi di investimento, euro 44.487.130 da utilizzare, quanto ad euro 42.035.323, per il finanziamento dei programmi del Fondo per speciali programmi di investimento (FoSPI) di cui al titolo IV, capo II, della legge regionale 48/1995 (obiettivo programmatico 2.1.1.03.) e, quanto ad euro 2.451.807, per gli interventi previsti dalla legge regionale 30 maggio 1994, n. 21 (Interventi regionali per favorire l'accesso al credito degli enti locali e degli enti ad essi strumentali dotati di personalità giuridica), (obiettivo programmatico 2.1.1.03. - capitolo 33755);

c) trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di destinazione, euro 55.169.576 (obiettiviprogrammatici 2.1.1.02. e 3.2.) ripartiti ed autorizzati nelle misure indicate nell'allegato A, ai sensi dell'articolo 27 della legge regionale 48/1995.

3. Per l'anno 2009, in deroga ai criteri stabiliti dalla legge regionale 48/1995, le risorse finanziarie di cui al comma 2, lettera a), sono destinate:

a) per euro 4.441.529, al finanziamento dei comuni, ripartiti secondo il criterio di cui all'articolo 6, comma 2bis, della legge regionale 17 dicembre 1997, n. 41 (Legge finanziaria per il triennio 1998/2000), (obiettivo programmatico 2.1.1.01. - capitolo 20501 parz.);

b) per euro 115.531.600, al finanziamento dei comuni (obiettivo programmatico 2.1.1.01. -capitoli 20501 parz. e 20503);

c) per euro 7.250.000, al finanziamento delle Comunità montane (obiettivo programmatico 2.1.1.01. - capitolo 20745);

d) per euro 338.128, al Comune di Aosta quale ulteriore trasferimento finanziario senza vincolo settoriale di destinazione, ai sensi dell'articolo 106 della legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema della autonomie in Valle d'Aosta), correlato all'importo del trasferimento alle Comunità montane di cui alla lettera c) (obiettivo programmatico 2.1.1.01. - capitolo 20501 parz.).

4. Per l'anno 2009, in deroga ai criteri stabiliti dalla legge regionale 48/1995, una quota delle risorse finanziarie di cui al comma 3, lettera b), è destinata:

a) per un importo pari a euro 17.811.024, a spese di investimento (obiettivo programmatico 2.1.1.01. - capitolo 20503);

b) per un importo pari a euro 4.173.560, a spese per gli interventi di politica sociale, i cui criteri di riparto sono determinati dalla Giunta regionale, previo parere del Consiglio permanente degli enti locali (obiettivo programmatico 2.1.1.01. - capitolo 20501 parz.).

5. Salvo quanto previsto dalla presente legge, gli enti locali si fanno carico degli oneri per la realizzazione degli interventi previsti nell'allegato A, per quanto eccedente gli stanziamenti iscritti nei competenti capitoli di spesa del bilancio di previsione della Regione.

6. I Comuni concorrono al finanziamento delle Comunità montane di appartenenza, al fine di garantirne un adeguato funzionamento. In caso di mancato accordo, ogni Comune contribuisce al finanziamento della Comunità montana in base alla spesa di riferimento determinata ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale 48/1995.

7. Gli enti locali concorrono, per quanto di rispettiva competenza, al finanziamento dei servizi erogati ai propri cittadini.

8. Con deliberazione della Giunta regionale, adottata previo parere del Consiglio permanente degli enti locali, sono stabiliti i criteri di assegnazione e di ripartizione ai comuni dei seguenti trasferimenti statali alla Regione:

a) trasferimenti per finanziare l'onere derivante dagli incrementi degli stipendi dei segretari comunali;

b) trasferimenti compensativi delle minori entrate relative all'imposta sulla pubblicità e al canone per l'installazione di mezzi pubblicitari;

c) trasferimenti compensativi delle minori entrate relative al gettito d'imposta comunale sugli immobili (ICI) per attività di oratorio o similari;

d) trasferimenti compensativi delle minori entrate derivanti dall'esclusione dall'ICI dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

9. I proventi dei contributi per le concessioni e delle sanzioni ad essi relative di cui all'articolo 71 della legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), possono essere destinati nel limite massimo del 50 per cento al finanziamento di spese correnti e di un ulteriore 25 per cento a spese di manutenzione del patrimonio immobiliare comunale.

Articolo 7

(Fondo per Speciali Programmi di Investimento - FoSPI)

1. Per la realizzazione del programma definitivo FoSPI 2007/2009, la spesa di euro 32.736.675, già autorizzata ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 30 (Legge finanziaria per gli anni 2007/2009), è rideterminata in euro 31.899.284, di cui euro 8.197.917 per l'anno 2009 (obiettivo programmatico 2.1.1.03).

2. Per la realizzazione del programma definitivo FoSPI 2008/2010, la spesa di euro 32.960.254 (obiettivo programmatico 2.1.1.03.), già autorizzata ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge regionale 9/2008 è così suddivisa:

a) anno 2009 euro 3.284.872;

b) anno 2010 euro 2.701.629.

3. Al fine dell'approvazione e del finanziamento dei progetti esecutivi relativi alle opere inserite nel programma FoSPI 2009/2011, la spesa complessiva di euro 34.824.771 (obiettivo programmatico 2.1.1.03. - capitolo 21245 parz.), già autorizzata ai sensi dell'articolo 5, comma 3, della legge regionale 9/2008 è rideterminata in euro 38.905.567 ed è così suddivisa:

a) anno 2009 euro 26.000.074;

b) anno 2010 euro 5.065.867;

c) anno 2011 euro 7.839.626.

4. In deroga a quanto previsto dalla legge regionale 48/1995, per il finanziamento degli interventi del Comune di Valgrisenche individuati nel progetto n. 3 (Riqualificazione del villaggio capoluogo - centro storico), e del Comune di Sarre individuati nel progetto n. 4 (Ripristino e riqualificazione ambientale della frazione Rovine), inseriti nella graduatoria dei progetti idonei, approvata con deliberazione della Giunta regionale del 23 aprile 2008, n. 1211, ai sensi dell'articolo 19, comma 5, della legge regionale 48/1995, è autorizzata, a valere sugli importi rideterminati ai sensi del comma 3, la spesa complessiva di euro 4.299.571 (obiettivo programmatico 2.1.1.03 - capitolo 21245 parz.), di cui euro 1.270.653 per il progetto n. 3 e euro 3.028.918 per il progetto n. 4, così suddivisa:

a) anno 2009 euro 2.000.000;

b) anno 2010 euro 2.071.796;

c) anno 2011 euro 227.775.

5. La documentazione relativa alla progettazione esecutiva degli interventi di cui al comma 4, conforme a quanto previsto dalla legge regionale 48/1995 per le procedure di finanziamento FoSPI, deve essere presentata alla struttura regionale competente in materia di programmazione e valutazione investimenti entro e non oltre il 27 settembre 2009, al fine del relativo finanziamento nell'ambito del programma FoSPI 2009/2011, secondo le modalità previste dal programma medesimo.

6. Per l'erogazione dei contributi di cui all'articolo 21 della legge regionale 48/1995, la spesa per l'anno 2009 è rideterminata in euro 3.552.460 e, per l'anno 2010, in euro 3.314.404. Per l'anno 2011, è autorizzata la spesa di euro 3.747.879 (obiettivo programmatico 2.1.1.03 - capitolo 21255).

7. Ai fini dell'approvazione del programma FoSPI, la spesa di riferimento per il triennio 2010/2012, già autorizzata ai sensi dell'articolo 8, comma 5, della legge regionale 12 dicembre 2007, n. 32 (Legge finanziaria per gli anni 2008/2010), è rideterminata in euro 37.896.024 ed è indicativamente suddivisa in euro 29.718.100 per l'anno 2010 ed euro 5.572.730 per l'anno 2011. All'autorizzazione della spesa e alla sua articolazione per annualità, ai fini dell'approvazione e del finanziamento dei progetti esecutivi relativi alle opere inserite nel programma, si provvede con legge finanziaria per il triennio 2010/2012 (obiettivo programmatico 2.1.1.03 - capitolo 21245 parz.).

8. Ai fini dell'approvazione del programma FoSPI, la spesa di riferimento per il triennio 2011/2013 è determinata in euro 37.781.818, di cui indicativamente euro 28.389.765 per l'anno 2011. All'autorizzazione della spesa e alla sua articolazione per annualità, ai fini dell'approvazione e del finanziamento dei progetti esecutivi relativi alle opere inserite nel programma, si provvede con legge finanziaria per il triennio 2011/2013 (obiettivo programmatico 2.1.1.03 - capitolo 21245 parz.).

9. Per l'aggiornamento, nel periodo 2009/2011, dei programmi triennali già approvati ai sensi delle leggi regionali 18 agosto 1986, n. 51 (Istituzione del Fondo regionale Investimenti Occupazione - FRIO), 26 maggio 1993, n. 46 (Norme in materia di finanza degli enti locali della Regione), e 48/1995, è determinata la spesa complessiva in euro 3.000.000, ripartita in annui euro 1.000.000 per gli anni 2009, 2010 e 2011 (obiettivo programmatico 2.1.1.03 - capitolo 21245 parz.).

10. Il termine di cui all'articolo 7, comma 2, della legge regionale 18 aprile 2008, n. 13 (Disposizioni per l'avvio del servizio idrico integrato e il finanziamento di un programma pluriennale di interventi nel settore dei servizi idrici), deve intendersi riferito sia al termine per la presentazione della documentazione di cui all'articolo 20, comma 3, della legge regionale 48/1995, sia al termine per la presentazione della progettazione esecutiva delle opere integrative a quelle irrigue e correlate alle opere inerenti ai lavori di completamento dell'acquedotto comunale, razionalizzazione delle risorse idriche, potenziamento opere di captazione e estensione del telecontrollo nella parte alta del territorio, individuate nel progetto n. 5 del Comune di Sarre, inserito nel programma FoSPI 2007/2009, ed è prorogato al 31 luglio 2009.

Articolo 8

(Finanziamento degli interventi per la riqualificazione di Aosta quale moderno capoluogo regionale)

1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 4 della legge regionale 2 marzo 1992, n. 3 (Interventi per la riqualificazione di Aosta quale moderno capoluogo regionale), è determinata in euro 6.000.000 per l'anno 2009, in euro 6.000.000 per l'anno 2010 ed in euro 8.140.853 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.1.1.05 - capitolo 33665).

2. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre mutui passivi per gli importi e per i periodi di cui al comma 1 (capitolo 11155).

Articolo 9

(Completamento della sperimentazione della televisione digitale)

1. La Giunta regionale è autorizzata ad adottare, per l'anno 2009, d'intesa con il Consiglio permanente degli enti locali, un piano straordinario di interventi finalizzato al completamento della sperimentazione della televisione digitale di cui all'articolo 24 della legge regionale 4 novembre 2005, n. 25 (Disciplina per l'installazione, la localizzazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radio telecomunicazioni. Modificazioni alla legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta), e abrogazione della legge regionale 21 agosto 2000, n. 31)), ad integrazione del piano straordinario, per l'anno 2008, di cui all'articolo 10, comma 1, della legge regionale 32/2007.

2. Alla realizzazione degli interventi attuativi del piano di cui al comma 1, provvede direttamente la Regione, in deroga a quanto previsto dalla legge regionale 25/2005, mediante risorse derivanti da trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione di cui al titolo V della legge regionale 48/1995, per un importo di euro 2.300.000 per l'anno 2009 (obiettivo programmatico 2.1.1.02. - capitolo 21882).

3. Il termine di cui all'articolo 24, comma 1, della legge regionale 25/2005, è ulteriormente differito al 31 dicembre 2009.

Articolo 10

(Modificazioni alla legge regionale 9 aprile 2003, n. 11)

1. Al comma 5 dell'articolo 8 della legge regionale 9 aprile 2003, n. 11 (Disposizioni concernenti l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di insediamenti produttivi e l'istituzione dello sportello unico per le attività produttive), le parole: "fornisce ai comuni gli strumenti necessari allo svolgimento in via telematica dei procedimenti di competenza dello sportello unico e" sono soppresse.

2. Dopo il comma 5 dell'articolo 8 della legge regionale 11/2003, come modificato dal comma 1, è inserito il seguente:

"5bis. La Regione fornisce ai comuni gli strumenti applicativi centralizzati necessari allo svolgimento in via telematica dei procedimenti di competenza dello sportello unico.".

3. Dopo il comma 5bis dell'articolo 8 della legge regionale 11/2003, come introdotto dal comma 2, è inserito il seguente:

"5ter. La Regione, in deroga alla legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale), provvede, per conto degli enti locali, alla copertura degli oneri derivanti dai costi dei servizi di assistenza agli operatori degli enti locali e dei servizi di gestione tecnologica di tali strumenti, mediante risorse derivanti da trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione di cui al titolo V della legge regionale 48/1995.".

4. Dopo l'articolo 8 della legge regionale 11/2003, come modificato dai commi 1, 2 e 3, è inserito il seguente:

"Articolo 8bis

(Erogazione di incentivi)

1. Per l'erogazione degli incentivi di cui all'articolo 8, comma 5, si provvede mediante:

a) risorse derivanti da trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione di cui al titolo V della legge regionale 48/1995;

b) risorse regionali, in deroga a quanto disposto dalla legge regionale 48/1995, laddove lo sportello unico svolga funzioni di interesse per l'Amministrazione regionale.

2. Il trasferimento delle risorse di cui al comma 1 è effettuato agli enti locali che, per conto di tutti i comuni, svolgono le attività di istruttoria afferenti ai servizi di sportello unico.

3. L'erogazione degli incentivi di cui al presente articolo è effettuata sulla base di criteri e modalità stabiliti con deliberazione della Giunta regionale, previo parere del Consiglio permanente degli enti locali.".

5. L'onere per l'applicazione della legge regionale 11/2003 è determinato complessivamente per il 2009 in euro 821.000 (obiettivo programmatico 2.1.1.02. - capitoli 65010 e 20615; obiettivo programmatico 2.1.2. - capitolo 20100).

Articolo 11

(Modificazioni all'articolo 28 della legge regionale 19 dicembre 2005, n. 34)

1. Il comma 2 dell'articolo 28 della legge regionale 19 dicembre 2005, n. 34 (Legge finanziaria per gli anni 2006/2008), è sostituito dal seguente:

"2. Per le finalità di cui al comma 1, tra gli interventi settoriali con vincolo di destinazione, è autorizzato un trasferimento annuale a favore del Comune di Aosta per un importo massimo di euro 300.000 (obiettivo programmatico 2.1.1.02. - capitolo 20630).".

Articolo 12

(Modificazioni alla legge regionale 20 novembre 1995, n. 48)

1. Al comma 3 dell'articolo 11 della legge regionale 48/1995, le parole: "è pari all'ottanta per cento delle risorse di cui all'articolo 10, comma 1", sono sostituite dalle seguenti: "è determinato con la legge finanziaria e la legge di assestamento, nel limite delle risorse di cui all'articolo 10, comma 1".

2. Al comma 2 dell'articolo 13 della legge regionale 48/1995, le parole: "è pari al venti per cento delle risorse di cui all'articolo 10, comma 1", sono sostituite dalle seguenti: "è determinato con la legge finanziaria e la legge di assestamento, nel limite delle risorse di cui all'articolo 10, comma 1".

3. Il comma 2 dell'articolo 14 della legge regionale 48/1995 è sostituito dal seguente:

"2. La liquidazione della somma di cui al comma 1 è disposta:

a) fino al 70 per cento successivamente alla trasmissione della relazione previsionale e programmatica, ai sensi dell'articolo 9, comma 3, e del piano esecutivo di gestione di cui all'articolo 31 del regolamento regionale 3 febbraio 1999, n. 1 (Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali della Valle d'Aosta), al Comitato finanza e contabilità degli enti locali della Valle d'Aosta, di cui alla deliberazione della Giunta regionale del 5 settembre 2008, n. 2604, adottata di intesa con il Consiglio permanente degli enti locali;

b) fino al 30 per cento ad avvenuta analisi e valutazione positiva della relazione previsionale e programmatica, effettuata con le modalità di cui all'articolo 15.".

4. Al comma 1 dell'articolo 18 della legge regionale 48/1995, le parole: "non inferiore al 20 per cento", sono sostituite dalle seguenti: "non superiore al 20 per cento".

5. Al comma 1 dell'articolo 22 della legge regionale 48/1995, le parole: ", di norma," sono soppresse.

6. L'articolo 23 della legge regionale 48/1995 è abrogato.

Articolo 13

(Spese di investimento degli enti locali. Modificazioni alla legge regionale 20 gennaio 2005, n. 1)

1. Ai commi 4 e 5 dell'articolo 19 della legge regionale 20 gennaio 2005, n. 1 (Disposizioni per la manutenzione del sistema normativo regionale. Modificazioni e abrogazioni di leggi e disposizioni regionali), le parole: "fino al 31 dicembre 2008", sono sostituite dalle seguenti: "fino al 31 dicembre 2010".

2. Dopo il comma 5 dell'articolo 19 della legge regionale 1/2005, come modificato dal comma 1, è inserito il seguente:

"5bis. L'avanzo di amministrazione può essere utilizzato, oltre che per la restituzione del capitale residuo, per far fronte a interessi e a indennizzi, correlati all'estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari.".

Articolo 14

(Piano esecutivo di gestione)

1. Per l'anno 2009, il piano esecutivo di gestione di cui all'articolo 31 del regolamento regionale 3 febbraio 1999, n. 1 (Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali della Valle d'Aosta), reso obbligatorio per tutti gli enti locali dall'articolo 18 della legge regionale 34/2005, è approvato dall'organo esecutivo entro sessanta giorni dall'approvazione del bilancio pluriennale e, dall'anno 2010, entro trenta giorni dall'approvazione del bilancio pluriennale.

Articolo 15

(Finanziamento speciale al Comune di Saint-Vincent)

1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 9, comma 3, della legge regionale 13 giugno 2007, n. 15 (Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007, modificazioni a disposizioni legislative, variazione al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2007), è rideterminata in euro 1.150.000 per ciascun anno del triennio 2009/2011 (obiettivo programmatico 2.1.1.05 - capitoli 33741 e 33742).

Articolo 16

(Interventi finanziari a favore degli enti locali per gli oneri accessori conseguenti all'acquisizione di beni immobili. Legge regionale 26 ottobre 2007, n. 26)

1. Il termine di cui all'articolo 5 della legge regionale 26 ottobre 2007, n. 26 (Interventi finanziari a favore degli enti locali per gli oneri accessori conseguenti all'acquisizione di beni immobili), è prorogato sino al 31 dicembre 2011.

2. L'autorizzazione di spesa per le finalità di cui alla legge regionale 26/2007 è determinata in euro 600.000 per l'anno 2009 e in euro 300.000 annui per gli anni 2010 e 2011 (obiettivo programmatico 2.1.1.05 - capitolo 33710).

CAPO II

POLITICHE DEL LAVORO E PROGRAMMI COMUNITARI

Articolo 17

(Interventi in materia di politica del lavoro. Modificazioni alla legge regionale 31 marzo 2003, n. 7)

1. Sino all'approvazione, ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale 31 marzo 2003, n. 7 (Disposizioni in materia di politiche regionali del lavoro, di formazione professionale e di riorganizzazione dei servizi per l'impiego), del nuovo Piano triennale degli interventi di politica del lavoro, delle azioni di formazione professionale, di orientamento e sviluppo delle azioni per favorire l'impiego e l'occupazione 2009/2011, restano valide le indicazioni di cui al Piano 2004/2006, già prorogate ai sensi dell'articolo 10, comma 2, della legge regionale 30/2006 e dell'articolo 14, comma 1, della legge regionale 32/2007.

2. L'autorizzazione di spesa per l'attuazione del Piano di cui al comma 1 è rideterminata per il triennio 2009/2011 in complessivi euro 18.076.700, di cui euro 6.021.400 per l'anno 2009, euro 6.028.900 per l'anno 2010 ed euro 6.026.400 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.2.16 - capitolo 26010; obiettivo programmatico 2.2.2.18. - capitoli 26031, 30151 e 30153).

3. Il finanziamento degli interventi del Piano di cui al comma 1 può essere oggetto di spesa da parte del programma obiettivo n. 2 occupazione per il periodo 2007/2013.

4. Dopo il comma 1 dell'articolo 5 della legge regionale 7/2003, è inserito il seguente:

"1bis. Il programma annuale può prevedere iniziative che per loro natura, pur iniziando nell'anno di riferimento, richiedono un'attuazione pluriennale.".

Articolo 18

(Programmi di investimento oggetto di cofinanziamento comunitario e statale)

1. L'autorizzazione di spesa per la prosecuzione o il completamento, nell'ambito del documento unico di programmazione, obiettivo n. 2 per il periodo 2000/2006, di cui al regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, degli investimenti e delle connesse azioni di assistenza tecnica, di cui all'articolo 11, comma 1, della legge regionale 21 agosto 2000, n. 27 (Modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative aventi riflessi sul bilancio, rideterminazione di autorizzazioni di spesa per gli anni 2000, 2001 e 2002 e prima variazione al bilancio di previsione 2000 e del triennio 2000/2002), intrapresi nell'ambito dei programmi a finalità strutturale, obiettivo n. 2 e di iniziativa comunitaria Interreg, previsti dal regolamento (CEE) n. 2052/88 del Consiglio, del 24 giugno 1988, dal regolamento (CEE) n. 4253/88 del Consiglio, del 19 dicembre 1988, dal regolamento (CEE) n. 2081/93 del Consiglio, del 20 luglio 1993 e dal regolamento (CEE) n. 2082/93 del Consiglio, del 20 luglio 1993, è determinata, per il periodo 2000/2009, in euro 40.233.709, di cui euro 60.000 per l'anno 2009, al lordo delle risorse già autorizzate dall'articolo 15, comma 1, della legge regionale 32/2007 (obiettivo programmatico 2.2.2.17 - capitolo 25026).

2. Gli investimenti di cui al comma 1 sono attuati, secondo quanto previsto dall'articolo 11, comma 2, della legge regionale 27/2000, anche mediante l'utilizzo delle risorse finanziarie che l'Unione europea e lo Stato rendono disponibili, in applicazione del regolamento (CE) 1260/1999 e della legge 16 aprile 1987, n. 183 (Coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari), per gli interventi nelle aree obiettivo n. 2 previsti dal documento unico di programmazione finalizzato al conseguimento del medesimo obiettivo (riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali) per il periodo 2000/2008.

3. La Regione attua, nel periodo 2007/2013, investimenti definiti nell'ambito del programma operativo competitività regionale 2007/2013, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo di rotazione statale, previsto dal regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, e dal regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006.

4. In relazione all'approvazione con decisione 2007/3867/CE della Commissione europea in data 7 agosto 2007 del programma operativo competitività regionale 2007/2013, gli investimenti di cui al comma 3 sono attuati anche mediante l'utilizzo delle risorse finanziarie che l'Unione europea e lo Stato rendono disponibili, in applicazione del regolamento (CE) 1083/2006 e della l. 183/1987.

5. Per le finalità di cui al comma 3, è autorizzata, per il periodo 2007/2013, la quota di cofinanziamento a carico della Regione di euro 8.785.910, già determinata in euro 1.229.555 per il 2009 e euro 1.254.146 per il 2010 ai sensi dell'articolo 15, comma 5, della legge regionale 32/2007 e rideterminata, con riferimento al periodo 2009/2011, in complessivi euro 3.762.921 (obiettivo programmatico 2.2.2.17 - capitoli 47008, 47009 e 47012), annualmente così suddivisi:

a) anno 2009 euro 1.229.555;

b) anno 2010 euro 1.254.166;

c) anno 2011 euro 1.279.200.

6. La Regione attua, nel periodo 2008/2015, investimenti definiti nell'ambito del programma Valle d'Aosta oggetto di contributo del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS).

7. Per le finalità di cui al comma 6, è autorizzata, per il periodo 2008/2015, la quota di cofinanziamento a carico della Regione di euro 14.863.553, già determinata in euro 1.500.000 per gli anni 2009 e 2010 ai sensi dell'articolo 15, comma 6, della legge regionale 32/2007 e rideterminata, per il periodo 2009/2011, in complessivi euro 8.809.700 (obiettivo programmatico 2.2.2.17. - capitoli 47050 e 47051), annualmente così suddivisa:

a) anno 2009 euro 4.557.400;

b) anno 2010 euro 735.500;

c) anno 2011 euro 3.516.800.

8. Gli oneri a carico del bilancio della Regione per l'attuazione dei programmi di cooperazione territoriale durante il periodo 2007/2013, già determinati in euro 1.500.000 per il 2009 e euro 1.500.000 per il 2010 ai sensi dell'articolo 15, comma 7, della legge regionale 32/2007 sono rideterminati, con riferimento al periodo 2009/2011, in complessivi euro 3.282.200 (obiettivo programmatico 2.2.2.17 - capitoli 47030, 47031, 47033, 47035, 47037, 47039), annualmente così suddivisi:

a) anno 2009 euro 1.162.600;

b) anno 2010 euro 1.129.600;

c) anno 2011 euro 990.000.

9. La Regione attua, nel periodo 2007/2013, gli interventi definiti nell'ambito del programma obiettivo n. 2 occupazione previsto dal regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, e dal regolamento (CE) 1083/2006.

10. Per le finalità di cui al comma 9, è autorizzata, per il periodo 2009/2011, la spesa complessiva di euro 6.634.884 (obiettivo programmatico 2.2.2.18. - capitoli 30055, 30056 e 30057), annualmente così suddivisi:

a) anno 2009 euro 2.012.497;

b) anno 2010 euro 2.244.746;

c) anno 2011 euro 2.377.641.

11. Le spese per la gestione e il controllo di programmi comunitari relativi all'obiettivo n. 2 occupazione 2007/2013 sono determinate per gli anni 2009, 2010 e 2011 in annui euro 225.000 (obiettivo programmatico 2.2.2.18. - capitoli 30052).

CAPO III

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PERSONALE E PREVIDENZA COMPLEMENTARE

Articolo 19

(Disposizioni in materia di personale regionale)

1. Ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera b), della legge regionale 45/1995, la dotazione organica della struttura regionale è definita in 2.920 unità di personale di cui 150 unità con qualifica di dirigente, oltre a 86 unità di personale dipendenti dal Consiglio regionale di cui 11 unità con qualifica di dirigente.

2. Il contingente di personale con qualifica di dirigente di cui al comma 1 è comprensivo di quello di cui agli articoli 35 e 62, comma 5, della legge regionale 45/1995 e di quello i cui incarichi possono essere conferiti con le modalità di cui all'articolo 17, commi 2 e 3, della medesima legge.

3. Per le finalità di cui all'articolo 8, comma 2, della legge regionale 45/1995, i limiti di spesa relativi alla dotazione organica di cui al comma 1 sono definiti in euro 148.460.903 per retribuzioni, indennità accessorie ed oneri di legge a carico del datore di lavoro, di cui euro 143.444.500 per il personale della Giunta regionale (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitoli 30500, 30501, 30502, 30505, 30515, 30520, 30521 e 39020), euro 799.800 per il personale dell'Agenzia regionale del lavoro assunto con contratto di diritto privato (obiettivo programmatico 1.2.1. - cap. 30631), ed euro 4.216.603 per il personale del Consiglio regionale (obiettivo programmatico 1.1.1. - capitolo 20000 parz.), ivi comprese le assunzioni a tempo determinato.

4. Le risorse finanziarie destinate annualmente al fondo unico aziendale e non utilizzate al termine di ciascun esercizio finanziario, sono portate in aumento delle risorse dell'esercizio finanziario successivo (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitolo 39020).

5. Le risorse finanziarie destinate annualmente al fondo per le progressioni orizzontali del personale regionale ai sensi dell'articolo 20 del Contratto Collettivo regionale del Lavoro (C.C.R.L.) del 21 maggio 2008, che risultino in esubero a seguito della distribuzione delle risorse per ogni posizione economica, sono assegnate alle risorse accantonate per il salario di risultato dell'anno successivo (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitolo 39020).

6. La spesa relativa al rinnovo contrattuale del personale regionale per il biennio economico 2008/2009 è rideterminata in euro 10.310.000 per l'anno 2009 e in euro 8.900.000 a decorrere dall'esercizio 2010. Per il biennio economico 2010/2011 la spesa contrattuale è determinata in complessivi euro 4.800.000 per l'anno 2010 ed in euro 10.000.000 a decorrere dall'anno 2011. La spesa relativa ai bienni economici 2008/2009 e 2010/2011 è comprensiva dell'onere relativo al recupero del differenziale inflazionistico per i bienni per i quali è chiusa la contrattazione (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitoli 30650, 30500 parz., 30501 parz., 39020 parz. e 30560 parz; obiettivo programmatico 1.1.1. - capitolo 20000 parz.).

7. Gli importi presenti sui fondi per il rinnovo contrattuale del personale della Regione relativi a ciascun biennio economico, non utilizzati al termine di ciascun esercizio finanziario, sono portati in aumento sull'esercizio finanziario successivo. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare al bilancio di previsione variazioni compensative tra le assegnazioni dei capitoli 30650 e 20000, limitatamente ai fondi per il rinnovo contrattuale del personale della Giunta regionale (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitolo 30650) e del Consiglio regionale (obiettivo programmatico 1.1.1. - capitolo 20000).

8. L'eventuale trasferimento dei trattamenti di fine rapporto del personale regionale, maturati al 31 dicembre 1997, previsto dalla legge regionale 31 dicembre 1998, n. 57 (Gestione dei trattamenti di fine rapporto del personale regionale, maturati al 31 dicembre 1997, tramite fondo pensione), è prorogato all'anno 2010 ed è effettuato a favore del fondo pensione complementare per i lavoratori dipendenti della Regione autonoma Valle d'Aosta (FOPADIVA). Gli importi per tale trasferimento sono rideterminati in complessivi euro 30.000 per il triennio 2009/2011 corrispondenti a euro 10.000 per ogni anno (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitolo 39050).

9. Per le finalità di cui alla legge regionale 14 ottobre 2005, n. 20 (Istituzione della figura di Segretario generale della Regione e altre disposizioni in materia di personale. Modificazioni alle leggi regionali 23 ottobre 1995, n. 45, e 15 giugno 1983, n. 57), è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 180.000 (obiettivo programmatico 1.2.1. - capitolo 30495).

Articolo 20

(Modificazioni alla legge regionale 24 ottobre 1989, n. 68)

1. Al comma 1 dell'articolo 7 della legge regionale 24 ottobre 1989, n. 68 (Norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo per il triennio 1988-1990 relativa al personale regionale), le parole: "per qualifiche, categorie e profili professionali ascritti a qualifiche funzionali non superiori alla settima," sono soppresse.

2. Dopo il comma 4 dell'articolo 7 della legge regionale 68/1989, è inserito il seguente:

"4bis. La costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato, pieno o parziale, è altresì consentita per la realizzazione di progetti attuati per il tramite delle strutture regionali competenti in materia di politiche del lavoro e della formazione professionale e servizi per l'impiego e di programmazione afferente alla politica di coesione comunitaria e nazionale; in tali casi, la durata massima del rapporto di lavoro, il cui finanziamento è a valere sugli stanziamenti previsti per i programmi cofinanziati dal fondo sociale europeo, dal fondo europeo di sviluppo regionale e dal fondo per le aree sottoutilizzate, è di tre anni. Il reclutamento di detto personale è effettuato mediante prove selettive, espletate con le modalità stabilite dall'articolo 13, comma 1, lettera b), del regolamento regionale 11 dicembre 1996, n. 6 (Norme sull'accesso agli organici dell'Amministrazione regionale, degli enti pubblici non economici dipendenti dalla Regione e degli enti locali della Valle d'Aosta), (obiettivo programmatico 2.2.2.17 - capitoli 47008, 47012, 47030, 47031, 47033, 47035, 47037, 47039, 47050, 47051 - obiettivo programmatico 2.2.2.18 - capitolo 30055).".

CAPO IV

INTERVENTI IN MATERIA DI SICUREZZA SOCIALE

Articolo 21

(Finanziamento della spesa sanitaria regionale di parte corrente)

1. La spesa sanitaria di parte corrente è determinata in euro 256.520.491 per l'anno 2009, in euro 270.566.600 per l'anno 2010 e in euro 274.893.900 per l'anno 2011, di cui:

a) trasferimenti all'Azienda regionale Unità sanitaria locale (Azienda USL) della Valle d'Aosta per complessivi euro 248.614.000 per l'anno 2009, euro 252.538.000 per l'anno 2010 e euro 256.838.000 per l'anno 2011, dei quali rispettivamente euro 230.000.000, euro 235.000.000 e euro 240.000.000, quale assegnazione per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (obiettivo programmatico 2.2.3.01. - capitolo 59900 parz.), e:

1) euro 1.750.000 per gli anni 2009, 2010 e 2011, per prestazioni sanitarie aggiuntive regionali (obiettivo programmatico 2.2.3.01. - capitolo 59980);

2) euro 261.000 per l'anno 2009 e euro 185.000 per gli anni 2010 e 2011 per iniziative di formazione professionale (capitolo 59900 parz.);

3) euro 5.275.000 per gli anni 2009, 2010 e 2011, per iniziative di assistenza sanitaria e prestazioni sanitarie particolari e ricerca (capitolo 59900 parz.);

4) euro 11.328.000 per l'anno 2009, euro 10.328.000 per l'anno 2010 e euro 9.628.000 per l'anno 2011, per interventi a favore del personale dipendente e convenzionato del Servizio sanitario regionale (capitoli 59900 parz. e 59902);

b) rimborso al fondo sanitario nazionale degli oneri connessi alla mobilità passiva di euro 6.200.000 per l'anno 2009 per il saldo dell'anno 2006 e l'acconto dell'anno 2009, di euro 16.400.000 per l'anno 2010 per il saldo dell'anno 2007 e l'acconto dell'anno 2010 e di euro 16.400.000 per l'anno 2011 per il saldo dell'anno 2008 e l'acconto dell'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.01. - capitolo 59910);

c) interventi diretti della Regione, euro 1.581.491 per l'anno 2009, euro 1.628.600 per l'anno 2010 e euro 1.655.900 per l'anno 2011 (obiettivi programmatici 2.2.3.01. e 2.2.3.03. - capitoli 59920, 61265);

d) trasferimento all'Azienda USL di euro 125.000 per l'anno 2009 per quota contributiva aggiuntiva in materia di previdenza complementare per il personale della sanità (FOPADIVA) (obiettivo programmatico 2.2.3.01 - capitolo 59915).

2. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare al bilancio di previsione variazioni compensative tra le assegnazioni disposte ai sensi del comma 1, lettera a).

3. La Giunta regionale può autorizzare l'Azienda USL ad apportare variazioni compensative tra le assegnazioni trasferite ai sensi del comma 1, lettera a).

4. A parziale copertura degli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il quadriennio economico 2006/2009 del personale dipendente e convenzionato del Servizio sanitario regionale, l'Azienda USL utilizza i risultati economici positivi, nonché gli accantonamenti degli esercizi precedenti.

5. La Regione trasferisce all'Azienda USL le somme versate, ai sensi dell'articolo 1, comma 796, lettera g), della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007), dalle aziende farmaceutiche relative alla riduzione del 5 per cento dei prezzi dei farmaci.

6. Per l'applicazione del comma 5, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Articolo 22

(Strutture ed apparecchiature sanitarie ospedaliere e territoriali)

1. La spesa per la progettazione e la realizzazione di strutture sanitarie ospedaliere è determinata per il triennio 2009/2011, in euro 24.050.000, di cui euro 700.000 per l'anno 2009, euro 9.350.000 per l'anno 2010 ed euro 14.000.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.02 - capitolo 60310).

2. La spesa per interventi di edilizia sanitaria, da trasferire all'Azienda USL, è determinata, per il triennio 2009/2011, in euro 19.000.000, di cui euro 6.400.000 per l'anno 2009, euro 6.400.000 per l'anno 2010 ed euro 6.200.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.02 - capitolo 60380).

3. La spesa per la realizzazione di interventi urgenti di edilizia sanitaria ospedaliera e territoriale è determinata, per il triennio 2009/2011, in euro 14.830.000, di cui euro 1.110.000 per l'anno 2009, euro 6.110.000 per l'anno 2010 ed euro 7.610.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.02 - capitolo 60420).

4. La spesa per l'adeguamento tecnologico delle apparecchiature sanitarie e lo sviluppo del sistema informativo aziendale, da trasferire all'Azienda USL, è determinata ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge regionale 24 giugno 1994, n. 31 (Interventi finanziari per l'adeguamento tecnologico delle apparecchiature sanitarie), in euro 10.900.000, per il triennio 2009/2011, di cui euro 3.500.000 per l'anno 2009, euro 3.700.000 per l'anno 2010 ed euro 3.700.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.02 - capitolo 60445).

Articolo 23

(Opere pubbliche destinate all'assistenza delle persone anziane ed inabili)

1. La spesa per l'ampliamento, per la ristrutturazione e per altri interventi di manutenzione straordinaria finalizzati all'adeguamento funzionale di opere pubbliche destinate all'assistenza delle persone anziane ed inabili, previste dall'articolo 17 della legge regionale 21/2003 è determinata, per il triennio 2009/2011, in euro 13.000.000 di cui euro 4.000.000 per l'anno 2009, euro 4.500.000 per l'anno 2010 ed euro 4.500.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.1.1.05 - capitolo 33690).

Articolo 24

(Finanziamento degli oneri di realizzazione di una struttura polifunzionale nel Comune di Morgex per l'erogazione di servizi socio-sanitari e socio-assistenziali)

1. L'autorizzazione di spesa per il finanziamento degli oneri di realizzazione della struttura polifunzionale nel Comune di Morgex, prevista dall'articolo 23 della legge regionale 32/2007, è rideterminata per il triennio 2009/2011 in euro 6.100.000, di cui euro 600.000 per l'anno 2009, euro 2.500.000 per l'anno 2010 ed euro 3.000.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.02. - capitolo 60480).

Articolo 25

(Fondo regionale per le politiche sociali. Legge regionale 4 settembre 2001, n. 18)

1. L'autorizzazione di spesa del Fondo regionale per le politiche sociali, istituito ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale 4 settembre 2001, n. 18 (Approvazione del piano socio-sanitario regionale per il triennio 2002/2004), è determinata, per il triennio 2009/2011 in euro 95.685.002, di cui euro 29.700.002 per l'anno 2009, euro 33.070.000 per l'anno 2010 ed euro 32.915.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.3.03 - capitoli 61310, 61311, 61312, 61313, 61314, 61316, 61317, 61318, 61319, 61321, 61322, 61323, 61324, 61325, 61326, 61327).

2. L'autorizzazione di cui al comma 1 comprende tutte le spese concernenti la partecipazione della Regione a reti e progetti europei in materia di politiche sociali.

CAPO V

INTERVENTI IN MATERIA DI PARTECIPAZIONI E PATRIMONIO

Articolo 26

(Copertura delle perdite della Gestione straordinaria della Casa da gioco di Saint-Vincent in liquidazione)

1. È autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 4.141.548 per la copertura della perdita d'esercizio 2007 della Gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent di cui alla legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 (Istituzione della Gestione straordinaria per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent), posta in liquidazione ai sensi dell'articolo 13 della legge regionale 30 novembre 2001, n. 36 (Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent), (obiettivo programmatico 2.1.4.01 - capitolo 35065).

Articolo 27

(Fondo di gestione speciale di Finaosta S.p.A.. Legge regionale 16 marzo 2006, n. 7)

1. Per gli interventi da effettuarsi tramite la gestione speciale della Finaosta S.p.A. di cui all'articolo 6 della legge regionale 16 marzo 2006, n. 7 (Nuove disposizioni concernenti la società finanziaria regionale FINAOSTA S.p.A.. Abrogazione della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16), è autorizzata la spesa di euro 21.000.000 per l'anno 2009 e di euro 27.000.000 per l'anno 2010 (obiettivo programmatico 2.1.4.2. - capitolo 35620 parz.).

CAPO VI

INTERVENTI IN MATERIA DI GESTIONE DEL TERRITORIO E TUTELA DELL'AMBIENTE

Articolo 28

(Servizi antincendi e strutture di addestramento. Modificazioni alla legge regionale 19 marzo 1999, n. 7)

1. Dopo il comma 4 dell'articolo 16 della legge regionale 19 marzo 1999, n. 7 (Ordinamento dei servizi antincendi della Regione Valle d'Aosta. Modificazioni alla legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta e revisione della disciplina del personale)), è inserito il seguente:

"4bis. Ai fini di conseguire un più elevato grado di sicurezza nel territorio regionale, i servizi a pagamento di cui al presente articolo, ivi compresi i servizi di formazione ed addestramento a qualunque titolo erogati dal Corpo valdostano dei vigili del fuoco, sono individuati come attività istituzionali svolte in veste di pubblica autorità.".

2. Dopo l'articolo 33 della legge regionale 7/1999, è inserito il seguente:

"Articolo 33bis

(Interventi per la predisposizione di strutture di addestramento del Corpo valdostano dei vigili del fuoco e per il potenziamento del soccorso in galleria)

1. Al fine di migliorare la prevenzione degli incendi e l'efficienza dei soccorsi in galleria e in ambito stradale nonché in ambiente confinato, condotti dal Corpo valdostano dei vigili del fuoco, la Giunta regionale è autorizzata a stipulare apposite convenzioni con i concessionari delle società autostradali e dei trafori della Valle d'Aosta, finalizzate alla realizzazione o al completamento di strutture di formazione ed addestramento ed altri interventi impiantistici e strutturali volti a favorire l'ottimale gestione delle radiocomunicazioni e delle operazioni di soccorso.".

3. In conformità a quanto previsto dall'articolo 33bis della legge regionale 7/1999, come introdotto dal comma 2, la Giunta regionale è autorizzata ad intraprendere le opportune iniziative per il completamento della struttura di addestramento del Corpo valdostano dei vigili del fuoco per maxi emergenze in galleria, denominata finestra di Sorreley-Meysattaz, di cui alla deliberazione della Giunta regionale dell'11 agosto 2006, n. 2330.

4. L'onere derivante dall'applicazione del comma 3 è determinato complessivamente per il triennio 2009/2011 in euro 958.000 di cui euro 336.000 per l'anno 2009, euro 286.000 per l'anno 2010, euro 336.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.1.11 - capitolo 40846.).

Articolo 29

(Riproposizione con atto amministrativo delle spese relative al Fondo regionale per le politiche abitative)

1. In deroga a quanto previsto dall'articolo 42, comma 2, della legge regionale 90/1989, gli stanziamenti iscritti nel Fondo regionale per le politiche abitative di cui all'articolo 5 della legge regionale 26 ottobre 2007, n. 28 (Disposizioni di riordino in materia di edilizia residenziale. Modificazioni alla legge regionale 8 ottobre 1973, n. 33), non impegnati entro il termine dell'esercizio 2008, possono essere attribuiti alla competenza dell'esercizio successivo con atto amministrativo. Fino a quando non sia approvato il rendiconto di tale ultimo esercizio, delle predette spese non si tiene conto ai fini del calcolo dell'eventuale differenza di cui all'articolo 28, comma 1, della legge regionale 90/1989.

Articolo 30

(Fondo per il finanziamento delle opere di rilevante interesse regionale. Legge regionale 17 agosto 2004, n. 21)

1. Per l'attuazione degli interventi previsti dal capo II della legge regionale 17 agosto 2004, n. 21 (Disposizioni in materia di opere di rilevante interesse regionale, disciplina del Fondo per speciali programmi di investimento e istituzione del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUVV). Modificazioni alla legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale), da ultimo modificata dalla legge regionale 28 aprile 2003, n. 13), è autorizzata, per il triennio 2008/2010, la spesa complessiva di euro 4.000.000, di cui euro 500.000 per l'anno 2009, euro 3.000.000 per l'anno 2010 e euro 500.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.1.05 - capitolo 51845).

Articolo 31

(Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. Legge regionale 4 settembre 1995, n. 41)

1. Il trasferimento annuale all'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA), istituita con legge regionale 4 settembre 1995, n. 41 (Istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) e creazione, nell'ambito dell'Unità sanitaria locale della Valle d'Aosta, del Dipartimento di prevenzione e dell'Unità operativa di microbiologia), è autorizzato, per l'anno 2009, in euro 5.250.000 (obiettivo programmatico 2.2.1.09. - capitolo 67380).

2. L'autorizzazione di spesa disposta ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge regionale 21/2003 è prorogata fino al 31 dicembre 2011 ed è determinata in euro 400.000 per l'anno 2009 e in euro 460.000 annui per il 2010 e il 2011 (obiettivo programmatico 2.2.1.09. - capitolo 67382).

Articolo 32

(Parco naturale del Mont Avic. Leggi regionali 7 aprile 1992, n. 18, e 10 agosto 2004, n. 16)

1. Il trasferimento annuale all'ente gestore per il funzionamento del Parco naturale del Mont Avic di cui alla legge regionale 10 agosto 2004, n. 16 (Nuove disposizioni in materia di gestione e funzionamento del Parco naturale Mont Avic. Abrogazione delle leggi regionali 19 ottobre 1989, n. 66, 30 luglio 1991, n. 31, e 16 agosto 2001, n. 16), è autorizzato, per l'anno 2009, in euro 1.275.000 (obiettivo programmatico 2.2.1.08. - capitolo 67300).

2. L'autorizzazione di spesa per la realizzazione delle infrastrutture tecniche per il Parco naturale del Mont Avic di cui alla legge regionale 7 aprile 1992, n. 18 (Finanziamento dei lavori di costruzione di infrastrutture di servizio per il Parco del Mont Avic), è rideterminata, per il triennio 2009/2011, in euro 4.300.000, di cui euro 1.000.000 per l'anno 2009 ed annui euro 1.300.000 per l'anno 2010 e euro 2.000.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.1.08. - capitolo 50150).

3. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre mutui passivi per gli importi e i periodi di cui al comma 2 (capitolo 11175).

Articolo 33

(Finanziamento straordinario al Comune di Pontey)

1. In deroga a quanto disposto dalla legge regionale 48/1995, in considerazione della presenza della discarica per rifiuti speciali non pericolosi a servizio dell'intero territorio regionale ubicata nel Comune di Pontey in località Valloile, è riconosciuto un ulteriore finanziamento straordinario di euro 1.000.000 finalizzato alla realizzazione da parte del Comune di Pontey di opere pubbliche (obiettivo programmatico 2.1.1.05. - capitolo 33680).

2. Le modalità di concessione del finanziamento straordinario di cui al comma 1 e l'individuazione delle opere pubbliche da realizzare sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale, come disposto dall'articolo 19, comma 2, della legge regionale 15/2007.

CAPO VII

INTERVENTI PER LO SVILUPPO ECONOMICO

Articolo 34

(Finanziamento degli aiuti diretti alle aziende agricole per l'attuazione del Programma di sviluppo rurale 2007/2013)

1. La Regione assicura, per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura per la Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (AREA VdA), il finanziamento degli aiuti previsti dall'indennità compensativa e dalla misura agroambientale relative all'anno 2008 di cui al Programma di sviluppo rurale 2007/2013, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 20 marzo 2008, n. 3399/XII, in attuazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005.

2. Per le finalità di cui al comma 1, è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 10.000.000 (obiettivo programmatico 2.2.2.17 - capitolo 47016).

Articolo 35

(Programma di sviluppo rurale 2007/2013 - Misure cofinanziate)

1. La Regione attua, per il periodo 2007/2013, gli interventi definiti nell'ambito del Programma di sviluppo rurale 2007/2013.

2. Gli oneri a carico della Regione per il cofinanziamento di investimenti a sostegno dell'agricoltura previsti dal Programma di sviluppo rurale 2007/2013 sono determinati, nel triennio 2009/2011, in euro 24.217.500 (obiettivo programmatico 2.2.2.17. - capitolo 43070), annualmente suddivisi nel modo seguente:

a) anno 2009 euro 7.617.500;

b) anno 2010 euro 8.100.000;

c) anno 2011 euro 8.500.000.

3. L'autorizzazione di spesa per l'implementazione e la gestione del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 è determinata, per il triennio 2009/2011, in euro 600.000 (obiettivo programmatico 2.2.2.17. - capitolo 43055), annualmente suddivisa nel modo seguente:

a) anno 2009 euro 200.000;

b) anno 2010 euro 200.000;

c) anno 2011 euro 200.000.

Articolo 36

(Disposizioni in materia di anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di integrazione salariale a seguito della stipula di contratti di solidarietà. Legge regionale 26 gennaio 2005, n. 4)

1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 8 della legge regionale 26 gennaio 2005, n. 4 (Disposizioni in materia di anticipazione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e di integrazione salariale a seguito della stipula di contratti di solidarietà), è prorogata al 31 dicembre 2011 ed è rideterminata per il triennio 2009/2011 in complessivi euro 510.000 di cui euro 170.000 per ciascun anno del triennio (obiettivo programmatico 2.2.2.16 - capitoli 26040 e 27000).

Articolo 37

(Disposizioni in materia di case e appartamenti per vacanze. Modificazioni all'articolo 46 della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21)

1. Il comma 1 dell'articolo 46 della legge regionale 21/2003 è sostituito dal seguente:

"1. Nelle more dell'adeguamento dei piani regolatori generali comunali urbanistici e paesaggistici (PRG) vigenti alle disposizioni della legge regionale 11/1998 e alle determinazioni del piano territoriale paesistico (PTP), previsto dall'articolo 13 della medesima legge regionale, è ammessa la possibilità di mettere in atto destinazioni per case ed appartamenti per vacanze di cui al capo VII della legge regionale 29 maggio 1996, n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere), esclusivamente attraverso il riuso di fabbricati esistenti o attraverso interventi di ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo dei medesimi.".

2. I commi 2 e 3 dell'articolo 46 della legge regionale 21/2003 sono abrogati.

3. Il comma 3bis dell'articolo 46 della legge regionale 21/2003, è sostituito dal seguente:

"3bis. Il rilascio delle autorizzazioni comunali e l'applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 5 e 6 della legge regionale 19/2001 sono, inoltre, fatti salvi nei confronti delle iniziative volte alla realizzazione e all'esercizio di case e appartamenti per vacanze per le quali sia accertata la sussistenza, alla data di entrata in vigore della presente legge, del relativo titolo abilitativo di tipo edilizio a destinazione d'uso di case e appartamenti per vacanze.".

4. L'onere derivante dall'applicazione del comma 2 è determinato per il triennio 2009/2011 in annui euro 800.000 (obiettivo programmatico 2.2.2.13. - capitolo 65230 parz.).

Articolo 38

(Modificazione alla legge regionale 29 giugno 2007, n. 16)

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 9 della legge regionale 29 giugno 2007, n. 16 (Nuove disposizioni per la realizzazione di infrastrutture ricreativo-sportive di interesse regionale. Modificazioni di leggi regionali in materia di turismo e trasporti), è inserito il seguente:

"2bis. Limitatamente agli esercizi finanziari 2009/2011, la Giunta regionale è autorizzata a disporre il finanziamento degli interventi volti al completamento di infrastrutture di interesse regionale già ammesse ai finanziamenti di cui alle ll.rr. 45/1986 e 41/1999.".

2. L'onere derivante dall'applicazione del presente articolo è determinato in euro 300.000 annui per il triennio 2009/2011 (obiettivo programmatico 2.2.2.12 - capitolo 64821).

Articolo 39

(Erogazione di un contributo straordinario alla Fondazione per la formazione professionale turistica di Châtillon)

1. La Giunta regionale è autorizzata, ai sensi dell'articolo 4, comma 3, della legge regionale 28 giugno 1991, n. 20 (Promozione di una fondazione per la formazione professionale turistica), ad erogare un contributo straordinario a favore della Fondazione per la formazione professionale turistica di Châtillon di euro 30.000 per l'anno 2008, a copertura delle spese finalizzate all'acquisto di beni funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali dell'ente.

2. La concessione del contributo straordinario e le modalità di erogazione sono stabiliti dalla Giunta regionale, con propria deliberazione.

3. Per le finalità di cui al comma 1, è autorizzata la spesa di 30.000 euro per l'anno 2008 (obiettivo programmatico 2.2.4.04 - capitolo 64332).

Articolo 40

(Circolazione gratuita sui mezzi di trasporto pubblico per categorie agevolate. Modificazioni alla legge regionale 1° settembre 1997, n. 29)

1. Il comma 4 dell'articolo 24 della legge regionale 1° settembre 1997, n. 29 (Norme in materia di servizi di trasporto pubblico di linea), è sostituito dal seguente:

"4. La Giunta regionale, di concerto con le parti sociali, previa approvazione di modalità, procedure e criteri, è autorizzata a concedere, con onere a carico della Regione, la gratuità per l'uso dei servizi di trasporto pubblico regionale di cui ai capi II e IV e di eventuali servizi integrativi, ai seguenti soggetti, purché residenti in Valle d'Aosta:

a) i decorati con medaglia d'oro e d'argento al valor militare e civile;

b) le persone prive della vista con cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a un decimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione e loro eventuali accompagnatori;

c) i sordomuti e loro eventuali accompagnatori;

d) gli inabili, invalidi di guerra, civili e del lavoro, portatori di handicap, con invalidità legalmente riconosciuta almeno pari all'ottanta per cento, nonché i loro accompagnatori, se ne è riconosciuto il diritto;

e) le persone a partire dall'età di sessantacinque anni compiuti.".

2. Il comma 4bis dell'articolo 24 della legge regionale 29/1997 e il comma 3 dell'articolo 46 della legge regionale 9/2008 sono abrogati.

3. L'onere complessivo per l'applicazione della legge regionale 29/1997 è determinato in euro 23.312.400 per l'anno 2009, in euro 24.182.400 per l'anno 2010 e in euro 24.692.400 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.2.14. - capitoli 67790, 67760, 67670, 67770, 67810, 67710, 67910 e 67970).

Articolo 41

(Supporto tecnico ai cittadini per il passaggio al sistema digitale televisivo - switch off)

1. La Giunta regionale è autorizzata a mettere in atto gli interventi necessari a garantire, per l'anno 2009, il supporto tecnico ai cittadini interessati al passaggio al sistema digitale televisivo.

2. La Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione, i criteri e le modalità di erogazione del supporto tecnico di cui al comma 1.

3. L'onere per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1 è determinato, per l'anno 2009, in euro 1.250.000 (obiettivo programmatico 2.1.5 - capitolo 21885).

Articolo 42

(Contributi straordinari all'Aero Club Corrado Gex e all'Aero Club Valle d'Aosta)

1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario a favore dell'Aero Club Corrado Gex e dell'Aero Club Valle d'Aosta a titolo di concorso nelle spese finalizzate all'acquisto di beni funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali dei predetti enti.

2. Il contributo è concesso fino ad un massimo del 90 per cento della spesa ammissibile, entro un limite massimo di 30.000 euro per l'Aero Club Corrado Gex e di 50.000 euro per l'Aero Club Valle d'Aosta, su presentazione di apposita domanda alla struttura competente, corredata di idonea documentazione di spesa relativa all'investimento effettuato.

3. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di euro 80.000 per l'anno 2009 (obiettivo programmatico 2.2.4.08. - capitoli 66575 e 66580).

Articolo 43

(Concessione di contributi in conto interessi. Autorizzazioni di limiti di impegno. Leggi regionali 15 gennaio 1997, n. 1, e 31 marzo 2003, n. 6)

1. Il limite di impegno, della durata massima di dieci anni, previsto dalla legge regionale 15 gennaio 1997, n. 1 (Norme per il recupero e la valorizzazione dei prodotti forestali di scarto e dei rifiuti lignei), è autorizzato, per l'anno 2009, in euro 76.700 (obiettivo programmatico 2.2.2.15. - capitolo 48830 parz.).

2. Il limite di impegno, della durata massima di quindici anni, previsti dalla legge regionale 31 marzo 2003, n. 6 (Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane), è autorizzato per l'anno 2009, in euro 82.631 (obiettivo programmatico 2.2.2.10. - capitolo 47590 parz.).

CAPO VIII

INTERVENTI PER LA PROMOZIONE SOCIALE

Articolo 44

(Finanziamento per la copertura del fabbisogno orario per l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria della Regione)

1. Nelle more dell'acquisizione da parte del corpo docente regionale del prescritto titolo di studio per l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, per la copertura del fabbisogno orario destinato all'insegnamento obbligatorio della lingua inglese previsto dal decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 (Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo di istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53), è autorizzata la spesa di euro 110.000 dall'anno scolastico 2009/2010 e per gli anni 2009, 2010, 2011, a titolo di trasferimento alle istituzioni scolastiche dipendenti dalla Regione che, dopo aver prioritariamente utilizzato in tale insegnamento tutto il personale interno con adeguata preparazione nell'ambito dell'orario di servizio, si trovino nella necessità di utilizzare docenti interni in attività d'insegnamento aggiuntivo e, in subordine, esperti esterni con contratto di prestazione d'opera (obiettivo programmatico 2.2.4.01. - capitolo 55148).

Articolo 45

(Finanziamento per la copertura del fabbisogno orario per l'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole dei Comuni della valle del Lys)

1. Al fine di realizzare la tutela e la valorizzazione del patrimonio linguistico e di garantire l'insegnamento della lingua tedesca nelle istituzioni scolastiche dei Comuni della valle del Lys, individuati dalla legge regionale 19 agosto 1998, n. 47 (Salvaguardia delle caratteristiche e tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni walser della valle del Lys), è autorizzata la spesa di euro 15.000 annui dall'anno scolastico 2008/2009 e per gli anni 2009, 2010 e 2011 (obiettivo programmatico 2.2.4.01. - capitolo 55145 parz.).

2. Il finanziamento è erogato all'istituzione scolastica competente per i territori dei Comuni della valle del Lys, che svolge le funzioni didattiche e amministrative necessarie per garantire l'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole dell'infanzia e primarie presenti nei Comuni della comunità walser.

Articolo 46

(Disposizioni in materia di interventi regionali per il diritto allo studio universitario. Modificazioni alla legge regionale 14 giugno 1989, n. 30)

1. Alla lettera b) del comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale 14 giugno 1989, n. 30 (Interventi della Regione per l'attuazione del diritto allo studio nell'ambito universitario), dopo le parole: "gli studenti iscritti al corso di laurea in infermieristica" sono aggiunte le seguenti: "avente sede nella Regione".

2. L'autorizzazione di spesa per le finalità di cui alla legge regionale 30/1989 è determinata per il triennio 2009/2011 in complessivi euro 10.345.500, di cui annui euro 3.448.500 per gli anni 2009, 2010 e 2011 (obiettivo programmatico 2.2.4.02. - capitoli 55560 e 55600).

Articolo 47

(Promozione di servizi formativi e di ricerca scientifica per lo sviluppo dell'innovazione tecnologica)

1. L'onere per le convenzioni di cui all'articolo 35, comma 2, della legge regionale 30/2006 è rideterminato per il triennio 2009/2011 in complessivi euro 4.564.000, di cui euro 1.258.000 per l'anno 2009, 1.653.000 per l'anno 2010 e 1.653.000 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.4.04.- capitoli 56676, 56677, 56678 e 56679).

2. Nell'autorizzazione di cui al comma 1 è ricompresa la spesa per i compensi ai rappresentanti di parte regionale in seno agli organismi all'uopo costituiti.

Articolo 48

(Modificazione della legge regionale 17 marzo 1992, n. 8)

1. Il comma 3 dell'articolo 6 della legge regionale 17 marzo 1992, n. 8 (Interventi regionali a favore di una Fondazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e per lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale in Valle d'Aosta), è sostituito dal seguente:

"3. La Regione può contribuire alle spese sostenute dalla Fondazione per l'attuazione di specifici progetti di carattere educativo e culturale di interesse regionale, per l'organizzazione di singole manifestazioni o convegni di comprovata importanza regionale, nazionale o internazionale. I criteri e le modalità di erogazione dei predetti contributi sono determinati con deliberazione della Giunta regionale.".

2. Dopo l'articolo 9 della legge regionale 8/1992 è inserito il seguente:

"Articolo 9bis

(Istituzione della tassa regionale per il diritto allo studio universitario per corsi di alta formazione artistica e musicale)

1. Per gli iscritti ai corsi di alta formazione artistica e musicale dell'Istituto musicale pareggiato di Aosta è istituita la tassa regionale per il diritto allo studio universitario.

2. La tassa regionale per il diritto allo studio universitario costituisce un tributo proprio della Regione il cui gettito è interamente devoluto all'erogazione di borse di studio, di prestiti d'onore, nonché degli altri benefici previsti dalla normativa vigente.

3. Nel rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 21, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), l'importo della tassa regionale per il diritto allo studio universitario è fissato per l'anno accademico 2008/2009 in euro 78,71.

4. La Giunta regionale provvede annualmente, con propria deliberazione, all'aggiornamento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario in base al tasso di inflazione programmato.".

3. Dopo l'articolo 9bis della legge regionale 8/1992, come introdotto dal comma 2, è inserito il seguente:

"Articolo 9ter

(Oggetto e versamento)

1. La tassa regionale per il diritto allo studio universitario è dovuta per l'immatricolazione o l'iscrizione a ciascun anno accademico dei corsi di studio di alta formazione artistica e musicale presso l'Istituto musicale pareggiato di Aosta.

2. La tassa regionale per il diritto allo studio universitario è versata in un'unica soluzione alla Regione.

3. La riscossione della tassa regionale per il diritto allo studio universitario può, con deliberazione della Giunta regionale, essere delegata all'Istituto musicale pareggiato di Aosta sulla base di apposita convenzione recante, in particolare:

a) le modalità di riscossione;

b) i tempi e le modalità per il trasferimento delle somme introitate;

c) i dati relativi alle riscossioni effettuate.

4. La convenzione di cui al comma 3 può altresì prevedere la gestione, da parte dell'Istituto musicale pareggiato di Aosta, del gettito della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, nel rispetto delle finalità di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a).".

4. Dopo l'articolo 9ter della legge regionale 8/1992, come introdotto dal comma 3, è inserito il seguente:

"Articolo 9quater

(Esoneri e rimborsi)

1. Sono esonerati dal pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario gli studenti beneficiari di borse di studio e prestiti d'onore previsti dalla normativa vigente, nonché gli studenti risultati idonei nelle graduatorie per l'ottenimento di tali benefici.

2. La Giunta regionale può esonerare, totalmente o parzialmente, dal pagamento della tassa altre eventuali categorie di studenti capaci e meritevoli privi di mezzi.

3. Le modalità dell'eventuale rimborso della tassa regionale per il diritto allo studio universitario agli studenti di cui ai commi 1 e 2 sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale.".

Articolo 49

(Associazione Forte di Bard. Legge regionale 17 maggio 1996, n. 10)

1. L'autorizzazione di spesa per le finalità di cui all'articolo 2, comma 3, della legge regionale 17 maggio 1996, n. 10 (Interventi per il recupero e la valorizzazione del forte e del borgo medioevale di Bard), a favore della Associazione Forte di Bard per la valorizzazione del turismo culturale del Forte di Bard, è rideterminata in annui euro 3.500.000, per gli anni 2009 e 2010 ed è determinata in euro 3.500.000 per il 2011 (obiettivo programmatico 2.2.4.07. - capitoli 68356 e 68357).

Articolo 50

(Manutenzione straordinaria di immobili situati nel borgo di Bard)

1. La Regione, in deroga alla legge regionale 48/1995, assume, per gli anni 2009, 2010 e 2011, a carico del proprio bilancio, gli oneri afferenti alla manutenzione straordinaria degli immobili di proprietà del Comune di Bard situati nel relativo borgo e già oggetto di recupero nell'ambito degli interventi per la valorizzazione e il recupero del Forte e del borgo di Bard ai sensi della legge regionale 10/1996. Alla realizzazione dei predetti interventi di manutenzione straordinaria, la Regione provvede mediante l'erogazione di un finanziamento straordinario per il tramite dell'Associazione Forte di Bard.

2. L'onere di cui al presente articolo è determinato in annui euro 100.000 per gli anni 2009, 2010 e 2011 (obiettivo programmatico 2.1.1.05 - capitolo 33660).

Articolo 51

(Manutenzione straordinaria del Museo regionale di Scienze Naturali. Legge regionale 20 maggio 1985, n. 32)

1 L'autorizzazione di spesa per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria del Museo regionale di Scienze Naturali di cui alla legge regionale 20 maggio 1985, n. 32 (Istituzione del Museo regionale di Scienze Naturali), è rideterminata per il triennio 2009/2011 in complessivi euro 1.300.000 di cui euro 1.100.000 per l'anno 2009 ed euro 200.000 per l'anno 2010 (obiettivo programmatico 2.2.4.07. - capitolo 68352).

Articolo 52

(Interventi per la salvaguardia e la valorizzazione dell'edificio degli archivi del capitolo della Cattedrale Santa Maria Assunta di Aosta)

1. Al fine del restauro conservativo dell'edificio degli archivi del capitolo della Cattedrale Santa Maria Assunta di Aosta, secondo lotto, dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione del complesso costituito da archivio capitolare, sacrestia monumentale e sacrestia dei canonici, riconosciuto di interesse regionale, è autorizzato per l'anno 2009 il trasferimento di euro 80.000 all'Ente religioso diocesi di Aosta quale compartecipazione della Regione alle relative spese (obiettivo programmatico 2.2.4.07 - capitolo 65922).

2. La Giunta regionale, con propria deliberazione, stabilisce i criteri e le modalità di trasferimento all'Ente religioso diocesi di Aosta delle risorse di cui al comma 1.

CAPO IX

DISPOSIZIONI FINALI

Articolo 53

(Determinazione di autorizzazioni di spesa recate da leggi regionali)

1. Le autorizzazioni di spesa recate dalle leggi regionali elencate nell'allegato B e dalle leggi regionali modificative delle stesse sono determinate, ai sensi dell'articolo 19 della legge regionale 90/1989, nelle misure indicate nel medesimo allegato B.

2. Le spese autorizzate dalla presente legge trovano copertura nelle risorse iscritte nello stato di previsione dell'entrata del bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2009/2011.

Articolo 54

(Entrata in vigore)

1. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione ed entrerà in vigore il 1° gennaio 2009.

Allegati

(omissis)

Presidente - Colleghi, in discussione adesso abbiamo l'ordine del giorno presentato dal gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - L'ordine del giorno è talmente stringato e sintetico nella sua enunciazione, che non credo richieda particolare illustrazione. Abbiamo discusso già più volte nel corso del dibattito di ieri e di oggi delle problematiche di intervento sugli immobili ad uso scolastico in Valle d'Aosta e abbiamo anche constatato come nel bilancio ci fosse una posta che riprende la decisione assunta nel 2007, in sede di finanziaria, di condividere con gli enti locali valdostani un intervento, dichiarato straordinario già in allora, per la messa a norma degli stabili scolastici. Ora non solo per l'emozione dei fatti di queste ultime settimane, ma per una reale convinzione che si debba procedere a una manutenzione continua e persistente di questi fabbricati, ma accelerando in particolar modo in questo momento le iniziative, chi come me ha anche dei ragazzi nelle scuole, è consapevole che alcune di esse, pur essendo figlie di interventi importanti degli anni '70 e '80, già cominciano a presentare evidenti segni di degrado. Credo che questo ci possa portare a dare un segnale di particolare attenzione indicando prioritariamente in sede di riallocazione di risorse nella finanza locale, in occasione del prossimo assestamento di bilancio, di farne una destinazione prioritaria - sottolineo la convinzione che questa debba essere una priorità - per la destinazione di queste risorse nell'ambito della finanza locale stessa. Riteniamo importante lo sforzo che si fa per quanto riguarda gli stabili regionali, vorremmo che anche da parte dei Comuni e delle Comunità montane in modo omogeneo su tutto il territorio ci fosse un analogo impegno in questi anni e che non ci fossero alibi o comunque giustificazioni di mancati interventi legati a carenze di risorse; sarebbe, in una regione come la nostra, un torto grave fatto alla sicurezza e alla incolumità, ma anche al mantenimento di un alto valore dei fabbricati stessi sui quali nel corso degli anni si è investito molto in termini finanziari.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci, M. le Président. En effet c'est un thème que nous avons débattu dans ces jours, nous retenons et nous continuons à affirmer qu'un plan existe déjà, entre autre j'ai vérifier les accords qui avaient été pris, en effet l'accord entre collectivités locales et administration était de 5 millions pour les collectivités, 5 millions pour l'administration, et on avait prévu aussi éventuellement l'intervention de l'Etat; voilà pourquoi nous avions prévu éventuellement plus. L'Etat nous a répondu avec les chiffres qu'on a rappelé ce matin avec la collègue Fontana, donc le plan a été de 10 millions sur trois ans, jusqu'au 31 décembre 09, donc pour l'année 2009 il y aura encore sur la partie régionale de l'argent. Entre autre les Communes ont bien répondu, il y a eu une exigence, mais des interventions dans toute la Vallée sont déjà en cours, et puis nous retenons aussi que le principe du fédéralisme qui a été énoncé ce matin, c'est de concerter avec les collectivités locales les exigences.

Donc nous partageons qu'il y a des exigences pour les collectivités locales, mais il faut qu'avec les collectivités locales on s'engage à utiliser ces quotas d'argent qui pourra être à discrétion des collectivités locales utilisé sur les bâtiments scolaires, sans pour autant imposer comme administration régionale l'utilisation de ces fonds. Donc je crois que nous allons rencontrer les collectivités locales pour leur proposer s'il y a encore l'exigence de rétablir un plan de mise en sûreté des bâtiments qui après ces 10 millions sont en bon état, mais il nous semble d'aller imposer aux collectivités locales, car nous partageons plutôt le principe de l'entente et de concerter avec les collectivités locales l'utilisation de ces fonds.

Président - Est-ce qu'il y a d'autres conseillers qui souhaitent intervenir?

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Se nessuno desidera esprimersi sul punto, esprimiamo noi semplicemente un dissenso rispetto a questa opzione. La condivisione con gli enti locali è una procedura che riteniamo assolutamente doverosa, ma è altrettanto doveroso che questo Consiglio ogni tanto si permetta di dare delle indicazioni alla propria Giunta regionale: questa non è una imposizione, è un orientamento che riteniamo di dover esprimere nei confronti della nostra Giunta che predisporrà nel mese di marzo o aprile, le procedure di assestamento di bilancio. Pensiamo di non fare torto, di non provocare una diminutio nei confronti degli enti locali, se diciamo quello che per noi nella scala delle priorità deve passare prima rispetto alle fognature, alle infrastrutture stradali e alla edificazione di ulteriori stabili etc. Riteniamo semplicemente che, trattandosi di recupero di somme di proventi che derivano da un avanzo che storicamente si è sempre registrato in sede di assestamento, indicare una via preferenziale non sia una cosa che fa torto né certo un'imposizione.

Ricordo e rimarco poi che i piani a cui si riferisce l'Assessore andranno prevalentemente per adeguamenti a norma, cioè si tratta di abbattimento di barriere architettoniche o altri interventi, che hanno una caratteristica più di regolarizzazione sotto il profilo normativo. La nostra considerazione va nel senso delle manutenzioni degli stabili anche di piccoli interventi, che possono in questo modo più utilmente essere messi in campo, se gli enti locali se ne ritroveranno la disponibilità come privilegiata.

Ci dispiace che non ci sia questa condivisione dell'orientamento.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Pour un éclaircissement ou mieux deux. Les adresses je crois que nous les avons données avec ce premier plan et nous continuerons à les donner. La concertation est une chose, les adresses sont une autre. L'adresse de l'administration régionale sera de demander aux collectivités locales d'agir en ce sens. L'autre précision c'est que les interventions ne sont pas seulement des mises en sûreté, tant il est vrai que nous avons acheté aussi des containers, qui vont servir pour intervenir sur certains bâtiments scolaires qui seront et qui pourront être utilisés par d'autres zones et puis des interventions pas de mise en sûreté mais d'agrandissements, de modifications des classes, et cetera.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin pour déclaration de vote.

Viérin L. (UV) - Dans ce sens nous nous abstiendrons sur cet ordre du jour, donc pour dire qu'il n'y a pas une volonté contraire, mais que les adresses sont déjà tracées.

Président - Je soumets au vote l'ordre du jour de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau qui récite:

Ordine del giorno

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste

Ritenuta l'assoluta priorità di mantenere in efficienza e in condizioni di totale sicurezza gli immobili ad uso scolastico in Valle d'Aosta;

Impegna

la Giunta regionale a prevedere che gli incrementi degli stanziamenti ai Comuni della Valle derivanti dagli avanzi registrati nella Finanza locale siano prioritariamente riassegnati ai Comuni, nel prossimo assestamento di bilancio, con destinazione di manutenzione degli stabili occupati da scuole.

F.to: Louvin - Giuseppe Cerise - Chatrian - Patrizia Morelli - Bertin

Conseillers présents: 33

Votants: 8

Pour: 8

Abstentions: 25 (Agostino, Bieler, Caveri, Alberto Cerise, Comé, Crétaz, Empereur, Hélène Impérial, Isabellon, La Torre, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Prola, Emily Rini, Rollandin, Rosset, Salzone, Tibaldi, Laurent Viérin, Marco Viérin, Manuela Zublena, Zucchi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Pour ce qui est le projet de loi n° 14, alors ont été déposés un amendement par l'Assesseur Marguerettaz, 11 amendements du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau, 3 amendements des groupes Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et Parti Démocratique, 6 amendements du groupe Parti Démocratique.

Nous passons maintenant à l'examen article par article.

Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents: 35

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 2:

Conseillers présents: 35

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Nous avons l'amendement n° 1 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Nel merito di questo emendamento vorrei ribadire il principio che spinge alla presentazione di emendamenti, che non è finalizzato ad una azione ostruzionistica e volta a perdere tempo, altrimenti di emendamenti ne avremmo presentati una cinquantina se quello era l'obiettivo. L'obiettivo è invece di ragionare in termini di bilancio complessivo e vedere da una parte di intervenire sulle esigenze prioritarie, lo abbiamo detto durante gli interventi e non lo ripeto qui, famiglia, eccetera, e intervenire su questioni che possono mettere in moto lo sviluppo. Noi lo abbiamo detto, a nostro avviso i costi della istruzione non sono un costo ma sono un investimento, favorire ulteriormente gli studi universitari è un obiettivo positivo, è con questo scopo che presentiamo questo tipo di emendamento. Peraltro imputiamo la riduzione che avverrebbe dal punto di vista delle entrate a un capitolo che, pur avendo una riduzione, ce l'avrebbe in percentuale tale, il cap. 42110, Spese per l'animazione locale e culturale, lo scorso anno aveva 680mila euro, quest'anno ne ha 750mila, abbiamo valutato uno spostamento di 20mila euro, quindi in ogni caso non danneggeremmo neanche l'incremento della spesa di questo capitolo previsto dalla maggioranza. Sarebbe comunque un intervento contenuto. In questo senso auspichiamo che lo spirito di questo articolo sia recepito da tutti.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Noi respingiamo questo emendamento e spiegherò perché. Intanto voglio ricordare che l'iscrizione all'università della Valle d'Aosta ammonta a 768 euro e questa tassa regionale è di 78 euro; se facciamo un paragone rispetto alla realtà fuori Valle, dove in tutta Italia questa tassa, che poi è un tributo regionale, ammonta a 110 euro e che l'iscrizione in tutta Italia è superiore a 1.000 euro, credo che per agevolare l'iscrizione all'università della Valle d'Aosta facciamo già tanto. Ma spiego perché siamo contrari: perché queste tasse vengono rimborsate in Valle d'Aosta in parte attraverso le borse di studio che per chi rientra nei parametri ISEEU-ISPEU chiaramente sono maggiori (vanno da 2.200 a 3.000 euro) e noi le abbiamo alzate per dare la possibilità per chi rientra nell' ISEEU-ISPEU di avere una possibilità in più, e poi a differenza rispetto a fuori Valle abbiamo anche altre borse di studio in base al reddito, che vanno da un minimo di 1.030 euro a un massimo di 2.450 euro e queste borse di studio servono per andare a rimborsare eventualmente l'acquisto di libri e spese varie per il diritto allo studio e anche le tasse universitarie. Abbiamo poi in più, bisogna ricordarlo perché investiamo tanto per il diritto allo studio, i contributi per l'alloggio anche per chi studia all'università della Valle d'Aosta ma che viene da fuori Aosta, che vanno per chi rientra nei parametri ISEEU-ISPEU da un minimo di 2.800 a un massimo di 3.200 euro, per chi invece rientra in base al reddito vanno da 1.580 a 2.460 euro.

Tengo a sottolineare che esiste il parametro del reddito, quindi o ISEEU o ISPEU o reddito, integrato con gli indicatori sociali che nella nostra regione danno maggiormente la possibilità di rientrare, ma c'è anche il merito perché crediamo che il merito vada riconosciuto, altrimenti erogare i contributi indistintamente non ha un senso. Vogliamo che il diritto allo studio sia anche legato al merito, si ragionava in questi giorni sulla scuola di qualità, quando avremo gli indicatori OCSE/Pisa ci renderemo conto di che qualità offre la scuola valdostana, noi investiamo tanto ma chiediamo anche che ci sia un impegno perché l'impegno viene verificato anche nel merito.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Nessuno ha messo in dubbio che l'investimento non ci sia, si tratta di filosofie diverse, si tratta di dire in questo momento ci vuole un segnale particolare che si manifesti con qualcosa; se chiaramente l'analisi è che qui abbiamo il migliore dei bilanci possibili, quindi già si fa tanto, già si dà tutto il possibile che si può dare, è chiaro che lo spirito è completamente diverso. Non sto dicendo che non si dà tanto, è che alle volte ci vuole un segnale aggiuntivo in certi momenti, perché allora potrei dirle, Assessore, che la Valle d'Aosta non ha in percentuale il numero dei laureati che hanno altre regioni che danno molto di meno. Si tratta di incentivare di più chi è indietro, dobbiamo fare un'accelerazione. Con questo, ho detto più volte qui si fa di più, riconosco che si fa molto di più, ma sto dicendo, visto che ci sono le risorse, diamo un segnale che dal punto di vista psicologico è un segnale che può incentivare qualcuno. È vero che si ha il rimborso, ma dire che la tassa è bassa può nelle famiglie più deboli, perché se andiamo a vedere statisticamente chi è che frequenta meno questi studi, sono le fasce più deboli della società. Quindi può darsi che qui in Valle d'Aosta serva un ulteriore segnale aggiuntivo. Riconosco che questo c'è sempre stato, non mi pareva che questa cosa stravolgesse un bilancio che di per sé è un bilancio che non ha il problema di vedere spostati 20.000 euro.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Sarò più diretto; qui andiamo a scontare qualcosa che è già rimborsato, il principio non mi sembra molto corretto, tant'è vero che le famiglie più bisognose rientrano già nei parametri o ISEEU o ISPEU o hanno già il rimborso in base al reddito. Quindi andremmo a scontare qualcosa che è già rimborsato. È leggermente demagogico.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 1, qui récite:

Emendamento

Dopo l'articolo 2 è inserito il seguente:

"Articolo 2bis (Tassa regionale per il diritto allo studio universitario)

1 Per l'anno 2009, la tassa regionale per il diritto allo studio universitario, di cui al comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale 4 settembre 2001, n. 25 (Finanziamento dell'Università della Valle d'Aosta-Université de la Vallée d'Aoste, interventi in materia di edilizia universitaria e istituzione della tassa regionale per il diritto allo studio universitario), è ridotta del 20 per cento.

2. Per l'accesso al beneficio di cui al comma 1, gli indicatori della situazione reddituale dello studente non devono superare i limiti ISEEU e ISPEU previsti dalla normativa vigente.

3. Per l'anno 2009, la riduzione di cui al comma 1 si applica anche alla tassa di cui all'articolo 9bis della lr 8/1992, introdotto dall'articolo 48, comma 2.".

Conseillers présents: 35

Votants: 31

Pour: 8

Contre: 23

Abstentions: 4 (Benin, Lattanzi, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - A l'article 3 nous avons les amendements n° 1, 2, 3 et 4 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Non si può non dare un minimo di spiegazione ai colleghi sulla logica di quattro emendamenti. Con i primi tre abbiamo voluto graduare tre soluzioni diverse di cambiamento della formulazione del secondo comma di questo articolo, mentre il 4° emendamento è, in caso di accoglimento, soppressivo del comma successivo. Mi spiego: siamo su un articolo che prevede l'istituzione, fenomeno rilevante dal punto di vista del bilancio, di un apposito capitolo di spesa dove vanno a confluire le risorse che non sono utilizzate se non una volta raggiunte le finalità previste dal patto di stabilità: in sostanza è un articolo che drena tutto quello che non è stato possibile spendere e che presumiamo (subordinatamente anche ad un accordo da raggiungere con il governo nazionale) potrà permettere un riutilizzo di queste somme altrimenti non spendibili. Ora, se questa è la logica, se veniamo a creare un nuovo e rilevante capitolo di spesa, la soluzione individuata dalla Giunta regionale di autorizzarsi a disporne con propria deliberazione ci sembra un po' una scorciatoia, comprensibile in termini di tempo, ma non particolarmente aperta su un confronto su come riallocare queste risorse. Noi molto semplicemente proponiamo un ventaglio di soluzioni che vanno da quella forse più corretta sotto il profilo formale anche se più lunga e più macchinosa, ovvero procedere con una nuova legge in materia di bilancio ad una soluzione mediana, che consente al Consiglio di autorizzare se stesso ad operare questa modificazione sul bilancio regionale nel corso dell'anno, e la terza che è un po' più una estrema ratio ma comunque quella che fa sì che, una volta dalla Giunta regionale individuate le possibilità di riutilizzo di queste somme, ci sia un momento di confronto con la Commissione consiliare che, venendo ad esprimere il proprio parere sulle modalità di riutilizzo di queste somme, è almeno un momento minimo di concertazione sulle modalità attraverso le quali vengono rimesse in circolo queste somme che sono state temporaneamente bloccate nella loro possibilità di utilizzo.

Questo è il significato dei primi tre emendamenti, il quarto è collegato ai precedenti in quanto il meccanismo della comunicazione, che è quel meccanismo che ogni volta porta l'Assessore alle finanze a darci conoscenza delle variazioni che ha apportato tra un Consiglio e l'altro al bilancio stesso, verrebbe a cadere perché già coinvolto nella fase precedente il Consiglio, a parte l'eventualità che la giunta ritenga comunque utile farne oggetto di comunicazione all'intero Consiglio nel caso che si sia soltanto passati precedentemente in Commissione.

Quindi l'emendamento n. 4 è sicuramente necessario qualora vengano accolti gli emendamenti 1 o 2, è forse da mantenere qualora sia accolto l'emendamento n. 3.

Riteniamo questo essere un aspetto procedurale ma un aspetto non privo di importanza, perché consideriamo rilevanti le risorse che potranno essere recuperate in questo modo.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Sarò molto sintetico e anche diretto nell'esporre al collega Louvin la posizione della maggioranza e del governo regionale. Condividiamo che una eventuale variazione di bilancio, che vada a ricollocare somme ingenti come quelle che sono frutto di un avanzo di amministrazione non voluto, ma obbligato dal patto di stabilità debbano essere concordate con il Consiglio regionale, ed è per questo motivo che il governo regionale e la maggioranza accettano l'emendamento formulato con la proposta n. 3, quindi contestualmente accettano l'emendamento n. 4 ed è implicito che sono superati gli emendamenti 1 e 2. Riteniamo che con la procedura prevista dall'emendamento n. 3 venga fatto salvo il coinvolgimento da parte del Consiglio tramite le Commissioni competenti e si ottenga l'obiettivo che sta alla base della iniziativa dei proponenti.

Colgo ancora l'occasione di questo intervento per dare una risposta che mancava al collega Donzel questa mattina nei suoi quesiti, eventualmente gli faccio pervenire la bozza dove sono illustrate le finalità dell'utilizzo di quel bilancio.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Grazie, Presidente. Credo che questo articolo 3 con riferimento al 42bis sia uno dei punti importanti della legge finanziaria, anche per le prospettive che possono aprirsi nel senso che, come è stato spiegato, il fatto di dare la possibilità di utilizzare questi fondi che oggi non sono disponibili e di utilizzarli per investimenti, credo che sia un passaggio importante. Ci auguriamo che questo intento possa trovare l'assenso necessario, grazie anche al lavoro che si sta facendo a livello di raccordi con il Governo e il Parlamento, con il sottosegretario Vegas, che segue in prima persona i problemi legati alla finanziaria nazionale; sotto questo profilo è stata data la disponibilità per ottenere un incontro che possa permettere di chiarire gli impatti di questo tipo di norma. Il fatto di presentare questa proposta, cioè che vada in Commissione, è anche opportuno per dare conto degli investimenti e delle risorse, soprattutto di come vengono spese, quindi di coinvolgere meglio la Commissione competente su questo importante passo. Non dimentichiamo che avere 160 milioni di euro a disposizione di questi tempi è una cifra importante, che se può essere destinata per alcuni investimenti va a rendere compatibili alcune cifre che ci sono nel bilancio per interventi che possono essere concordati come variazione successiva.

Questo - voglio sottolineare - è l'impatto e quindi è corretto che ci sia questo chiarimento a livello di Commissione competente.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Per semplicità e se i colleghi sono d'accordo, chiederei di passare direttamente al voto sull'emendamento n. 3; gli emendamenti 1, 2 e 4 sono ritirati.

Président - Les amendements n° 1, 2 et 4 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau sont retirés; j'en donne lecture pour le procès-verbal:

Emendamento

Il comma 2 dell'articolo 42bis della legge regionale 90/1989, come modificato dall'articolo 3 del disegno di legge 14, è sostituito dal seguente:

"2. Subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica correlati al patto di stabilità, il Consiglio regionale provvede, con apposita legge, alle occorrenti variazioni nella parte entrata e nella parte spesa del bilancio regionale prevedendo, se necessario, l'istituzione di appositi capitoli di entrata e di spesa.".

Emendamento

Il comma 2 dell'articolo 42bis della l.r. 90/1989, come modificato dall'articolo 3 del disegno di legge 14, è sostituito dal seguente:

"2. Subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica correlati al patto di stabilità, il Consiglio regionale provvede, con apposita deliberazione, alle occorrenti variazioni nella parte entrata e nella parte spesa del bilancio regionale prevedendo, se necessario, l'istituzione di appositi capitoli di entrata e di spesa.".

Emendamento n. 4 (Articolo 3)

Il comma 3 dell'articolo 42bis della legge regionale 90/1989, come modificato dall'articolo 3 del disegno di legge 14, è soppresso.

Je soumets au vote l'amendement n° 3, qui récite:

Emendamento

Il comma 2 dell'articolo 42bis della legge regionale 90/1989, come modificato dall'articolo 3 del disegno di legge 14, è sostituito dal seguente:

"2. Subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica correlati al patto di stabilità, la Giunta regionale provvede con deliberazione, previo parere della competente commissione consiliare permanente, alle occorrenti variazioni nella parte entrata e nella parte spesa dei bilancio regionale prevedendo, se necessario, l'istituzione di appositi capitoli di entrata e di spesa.".

Conseillers présents et votants: 35

Pour: 35

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 3 dans le texte ainsi amendé:

Articolo 3

(Modificazioni alla legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90)

1. Dopo l'articolo 42 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione Autonoma Valle d'Aosta), è inserito il seguente:

"Articolo 42bis

(Modalità d'iscrizione in bilancio delle somme relative al concorso della Regione per il riequilibrio della finanza pubblica statale)

1. La legge finanziaria può autorizzare l'iscrizione di un fondo nell'ambito delle partite di giro del bilancio, delle entrate e delle spese relative al concorso della Regione al riequilibrio della finanza pubblica.

2. Subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica correlati al patto di stabilità, la Giunta regionale provvede con deliberazione, previo parere della competente commissione consiliare permanente, alle occorrenti variazioni nella parte entrata e nella parte spesa dei bilancio regionale prevedendo, se necessario, l'istituzione di appositi capitoli di entrata e di spesa.

3. I provvedimenti di cui al comma 2 sono comunicati al Consiglio regionale entro quindici giorni dalla loro adozione.".

Conseillers présents et votants: 35

Pour: 35

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 4:

conseillers présents: 35

Votants: 27

Pour: 27

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 5 nous avons les amendements n° 5 et 6 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau.

La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (VdAV-R) - Solo per illustrare l'emendamento n. 5. Si prevede un contenimento dei costi della politica in questo articolo limitato solo agli enti locali. Crediamo che non sia corretto, preferiremmo che l'esempio lo dessero tutti, in primis i Consiglieri regionali e la Giunta. Per questo chiediamo di allargare questi provvedimenti anche ai Consiglieri, al Presidente, agli amministratori degli enti locali, agli amministratori, nominati o designati dalla Regione o dagli enti locali, nelle società partecipate dalla Regione e dagli enti locali. Questo pur rendendoci conto che questo limite premia o penalizza chi finora ha usato buon senso e moderazione e premia chi non ha avuto.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Visto anche i contenuti del dibattito di questo Consiglio, dove fra gli altri interventi che hanno toccato questo argomento, in particolare l'intervento del collega Zucchi che auspicava un approfondimento su questo argomento a 360° gradi ed è quello che intendiamo fare, il governo e la maggioranza ritengono riduttivo questo emendamento e non certo risolutivo del problema, per questo motivo non accettiamo l'emendamento.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Le more sono un bel frutto, ma nelle more non si fa niente, perché nelle more era già stato deciso nella scorsa legislatura che si sarebbe dovuto approfondire, studiare; ricordo che dopo lunghi pensamenti e incontri a livello nazionale, di Conferenze dei Consigli regionali, documenti molto approfonditi, necessità di confrontarsi etc, ma segnali concreti da parte del Consiglio regionale su volontà di raffreddamento della dinamica di crescita delle proprie indennità non ne abbiamo visti molti. Abbiamo visto la sottoscrizione, lo ricordo al collega Caveri che stamani forse non era presente quando abbiamo toccato l'argomento, la sua sottoscrizione di un vigoroso impegno per il raffreddamento delle spese legate ai costi delle istituzioni, il famoso patto interistituzionale, che espressamente si riferiva a una limitazione e a una non crescita delle indennità, tutto questo se non trova, però, un freno formale non si attua e regolarmente si allargano le braccia e si dice: se la sono aumentata i Deputati, se la sono aumentata i Senatori, non possiamo mica fare niente, lo hanno fatto loro e noi di conseguenza dobbiamo andare dietro. Noi riteniamo che sia di giustizia non costringere altri ad attenersi a rigorosi limiti, senza dare almeno contestualmente il buon esempio. Non mi pare che questa sia politica demagogica, ma semplice equità di comportamento fra noi e gli eletti locali ai quali poniamo determinati limiti. Siamo vivamente dispiaciuti di sentire di nuovo che il governo regionale vuole rinviare. Questa mattina abbiamo sottolineato come sia esploso per oltre un quarto l'aumento di spesa per le indennità del governo ed evidentemente non si vuole mettere ora freno alla crescita delle indennità anche nostre e della pletora, sono centinaia i rappresentanti della Regione e degli enti locali nei consigli di amministrazione: che non ci si imponga tutti, come eletti e come designati, un minimo di regola di contenimento in questo periodo, mi pare sia un pessimo segnale che oggi questa politica sta dando alla nostra regione.

Quindi noi confermiamo un convinto voto positivo e una riproposizione a questo punto in termini molto acceleratori, visto che non è ancora arrivata nessuna proposta da parte delle forze di maggioranza a fronte di una nostra iniziativa legislativa che giace in commissione ormai da due mesi, riproporremo con forza questa nostra iniziativa perché si concreti la riduzione delle indennità agli eletti regionali, come d'altra parte, se non ricordiamo male, il Presidente della Regione espressamente poneva nel programma illustrato a questo Consiglio il primo luglio. Concretizzare la riduzione delle indennità degli eletti regionali, non chiediamo tanto in questo momento, chiederemmo semplicemente di non aumentarle. Non ci sembra quindi di farle un torto. Se non c'è neanche questa disponibilità, non ci rimane che prenderne atto.

Président - La parole au Conseiller Caveri.

Caveri (UV) - Visto che mi ha tirato per la giacchetta, come si suol dire e già questa mattina non sono intervenuto, perché lei questa mattina ha detto che c'era un accordo per ridurre il numero degli Assessori regionali, mentre all'epoca c'era un impegno a non aumentarli, che è cosa ben diversa dal diminuire il numero degli Assessori! Vorrei ricordarle, essendo lei stato anche autorevole Presidente del Consiglio, quindi all'epoca lei avrebbe potuto assumere da quell'alto scranno, tutte le decisioni sui costi della politica che avesse ritenuto utili fare, perché i costi della politica costituiscono una materia principalmente nelle mani dell'Ufficio di Presidenza più che essere nelle mani del Presidente della Regione pro tempore e per chi lo è stato (lei è stato anche Presidente della Regione quindi è stato Giano bifronte in questa materia), volevo dirle che per correttezza nel 2007 nell'ambito di una discussione che ci fu da parte del governo regionale con il Presidente del Consiglio, ci fu un blocco dell'automatismo. Quindi ci fu un atteggiamento speculare rispetto agli enti locali che ebbero quel blocco, perché la stessa cosa fu decisa dal Consiglio regionale nella scorsa legislatura.

Già oggi ai cittadini si può dire che questo automatismo è stato bloccato e credo che si tratti di una decisione importante da comunicare alla opinione pubblica, perché teoricamente come base di partenza dello stipendio dei Consiglieri regionali anche in questa legislatura si sarebbe potuti partire da un livello più elevato.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie, Presidente. Ribadisco qui a nome del nostro gruppo che, come abbiamo già detto ieri, siamo d'accordo nel diminuire i costi della politica, che sottintendono i costi degli amministratori, del Consiglio, degli enti locali, dei consiglieri di amministrazione dei vari enti; lo chiedono i cittadini con ragione. Noi però vogliamo andare più in là, dobbiamo fare quel compito che ci è assegnato dalla politica, ovvero guardare dove sono anche i costi vivi, diretti: le spese eccessive della pubblica amministrazione e i costi indiretti di una pubblica amministrazione che consuma tanta benzina ma fa poca strada.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Il tema del costo della politica riemerge puntualmente in certe assise e questa è evidente che poteva essere la giusta riunione del Consiglio per entrare anche su questo tema. Quello che è condivisibile è il fatto che nei costi della politica non c'è solo il costo degli amministratori, e credo che non sia in questi termini che ci si è espressi, è una parte del costo della politica. Sicuramente ha una sua rilevanza, sicuramente nei costi della politica ci sono l'inefficienza, i ritardi, la non utilizzabilità in senso corretto dei fondi o comunque il non utilizzo nel momento giusto e per le scelte corrette, questo è un costo della politica perché oggi in un periodo di crisi una delle prime cose che tutte le categorie ci hanno chiesto è di fare in modo che i pagamenti avvengano con regolarità - e l'Assessore ha spiegato che i tempi sono già stati ridotti all'osso - e questo anche per le altre fonti di servizio, che ci sia il massimo di celerità nell'esaminare le pratiche e arrivare in fondo. A livello nazionale il discorso dell'IVA va in una direzione che è quella di ridurre i costi.

Per quanto ci riguarda, riconfermiamo la disponibilità ad una riduzione anche dei costi degli eletti, quindi su questo siamo a riconfermare la disponibilità che, messa in se stessa e solo in quanto tale può essere riduttiva, ma noi riconfermiamo la nostra disponibilità a discutere su questo tema, quindi a vedere nelle forme necessarie di arrivare a una definizione, come è stato detto questa mattina. Vorrei aggiungere, per quanto riguarda il costo dei dirigenti, poiché stamani è stato detto: avete aumentato il costo nell'ambito della previsione per gli Assessori dove, avendo aumentato un assessore, c'erano 190 mila euro in più. Ma nella previsione triennale per il costo solo della dirigenza c'è un risparmio di 239 mila euro rispetto al triennio precedente. Quindi riconfermo quello che avevo detto in precedenza, questo non vuol dire nulla, ma riconfermando la disponibilità, crediamo che oggi attivare questo meccanismo non risolva il problema. È giusto che lo si affronti, poi prenderemo le decisioni come Consiglio nella direzione che si riterrà più opportuno, sia in percentuale di riduzione dei Consiglieri, sia per quanto riguarda altri provvedimenti che secondo me devono essere visti parallelamente a questa decisione.

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Ferme restando le considerazioni di ordine generale fatte adesso dal Presidente Rollandin, che condividiamo, come giustamente ricordato dal collega Caveri, ci terremmo a fare alcune precisazioni anche noi ad adiuvandum, perché sono doverose e spesso vengono dimenticate in una materia sovente oggetto di demagogia e che viene cavalcata altrettanto facilmente per cercare di raggranellare qualche consenso che in realtà abbiamo visto essere ben poca cosa. In primis, ho avuto l'opportunità di partecipare, quando ricoprivo l'incarico di Vicepresidente del Consiglio su delega del Presidente Perron, a una Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali di tutta Italia, dove ci fu un esame comparato degli emolumenti, dei benefit dei vari amministratori regionali. Ne è testimone con me la sig.ra Silvana Cerise, che ha verbalizzato la seduta, possiamo dire che la Valle d'Aosta è senz'altro una delle Regioni più parsimoniose rispetto al panorama regionale. Ma a parte questo, la nostra Regione si presentò in quella occasione con un pamphlet completo, con tanto di emolumenti di indennità di carica, di funzione, privilegi ovvero tessera autostradale, telefonini, eccetera, e diciamo che siamo degli amministratori che si approcciano al governo della cosa pubblica con senso di responsabilità. Non lo dico perché ci ho partecipato io, prima di me ci ha partecipato il Presidente Perron, poi lo stesso Presidente Cerise, che anche lui reduce da un recente incontro di questo tipo lo può confermare. Ma fermo restando il discorso che i costi della politica non sono solo gli emolumenti dei Consiglieri regionali, degli Assessori e del Presidente, come diceva nel dibattito generale il collega Zucchi, bisogna fare una revisione più complessiva, perché quando veniamo a sapere che l'amministratore, un direttore generale della casa da gioco di Saint-Vincent, che è una società partecipata dall'ente pubblico, si aumenta il proprio emolumento di 50 o 60 mila euro per i risultati di gestione, secondo noi queste sono iniziative che urlano vendetta e sulle quali dobbiamo cominciare a riflettere.

Se vogliamo aprire l'accesso di quello che viene definito un campo minato, mentre non deve essere un campo minato, dobbiamo sapere che siamo amministratori che con consapevolezza e responsabilità dobbiamo affrontare il nostro mandato. Fatta questa premessa, vorrei dire che nella scorsa legislatura giustamente l'Ufficio di Presidenza - in quanto organo principale nell'affrontare questa materia -, poiché nel 2006 il governo Berlusconi ha proposto una riduzione del 10 percento delle indennità di tutti gli amministratori d'Italia, pochissime regioni hanno aderito a questa iniziativa, fra queste la Val d'Aosta e nel 2006 ci siamo ridotti lo stipendio del 10 percento, l'indennità di carica.

Ho trovato a Roma delle regioni di centro destra e di centro sinistra che se ne sono fregate altamente di questa proposta e di conseguenza l'hanno completamente ignorata. Noi abbiamo comunque adempiuto nell'ambito di una proposta che poteva essere anche ignorata, e l'abbiamo correttamente applicata.

Dopo il 2006 il governo Prodi ha non solo cancellato con un provvedimento quanto fatto virtuosamente da Berlusconi, ma ha addirittura proposto un aumento rispetto alla situazione di partenza, retroattivo. I due Parlamentari valdostani, Nicco e Perrin, hanno votato senza colpo ferire questo provvedimento, la nostra Regione, perché è arrivato sul tavolo dell'Ufficio di Presidenza e allora ero prima Segretario e poi Vicepresidente, non ha operato l'aumento e siamo rimasti al livello del 2006 della decurtazione. Teniamo presente anche queste cose quando si fanno delle proposte: siamo d'accordo a rivedere il complesso dei costi della politica, a ridurre le indennità degli amministratori ma soprattutto a correggere quelle distorsioni come quella che ho citato prima, che stanno inquinando l'operato di amministratori anche onesti e validi, che in Regione o nei Comuni o nelle società partecipate fanno il loro dovere.

Evitiamo di andare avanti a colpi di demagogia, agiamo in maniera complessiva corretta e responsabile come dovrebbero fare tutti gli amministratori pubblici.

Président - La parole au Conseiller Louvin pour la deuxième intervention.

Louvin (VdAV-R) - Non era nostra intenzione aprire un dibattito a tutto campo e non credo che lo faremo sui costi della politica o delle istituzioni. Ripeto che il punto di partenza di questa sollecitazione e di questi emendamenti, è solo ed esclusivamente una omologazione, cioè una condizione di uguaglianza fra degli amministratori locali, le cui indennità di funzione e gettoni di presenza vengono congelati rispetto all'importo determinato nel 2008 e di far sì che rispetto agli importi corrisposti nel corso del 2008 ci sia un identico trattamento per gli amministratori regionali, impregiudicata la possibilità, ben venga se effettivamente il governo terrà fede agli impegni che ha assunto di portare addirittura una riduzione. Non c'è limite al meglio nei confronti della nostra comunità, se questo è l'intendimento. La sensazione è che se non si coglie l'occasione di mettere intanto questo argine, l'argine sarà presto superato. Non seguo il collega Caveri sulla via di una polemica personale su ciò che è stato fatto o che non è stato fatto nel corso della legislatura 1998-2003, potremmo ricordare molte cose fra la revisione del regime previdenziale del Consiglio regionale e il superamento degli agganci che consentivano crescite smisurate delle pensioni. Credo che analogamente potremmo parlare anche di quanto fu fatto in termini di congelamento delle indennità al momento dell'alluvione. Nei momenti di difficoltà questo Consiglio ha saputo dare dei segnali di attenzione. È demagogico chiederli oggi? A noi sembra di no, semplicemente una norma di congelamento, di non aumento, molto meno incisiva - collega Tibaldi - di quella che volle il governo Berlusconi qualche anno fa, ragion per cui non ne vedremmo in questo momento nessun impedimento.

Ci dispiace che questo non venga seguito. A onor del vero, collega Caveri (adesso di nuovo sparito), ma promemoria gentilmente lo si prenda a meemento, nel patto che è sottoscritto nel 2007 si parla testualmente "quanto al sistema delle Regioni e delle autonomie riduzione del numero degli Assessori regionali, nel rispetto delle competenze statutarie, e analogamente fissazione di un tetto massimo delle indennità".

Null'altro da dire. Inutile che trasciniamo il dibattito quando mi pare che in merito le posizioni siano fin troppo chiare.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 5, qui récite:

Emendamento

Il comma 2 dell'articolo 5 è sostituito dal seguente:

"2. Nelle more dell'adozione di misure complessive volte al contenimento e alla razionalizzazione dei costi della politica, gli importi relativi alle indennità di funzione e ai gettoni di presenza del Presidente della Regione e del Presidente del Consiglio, degli Assessori, dei Consiglieri regionali, degli amministratori degli enti locali, degli amministratori, nominati o designati dalla Regione o dagli enti locali, nelle società partecipate dalla Regione e dagli enti locali, dagli enti pubblici non economici, dalle agenzie o dalle aziende da essi dipendenti, e del legale rappresentante, degli amministratori delegati delle società da essi controllate o ad essi collegate ai sensi dell'articolo 2359 dei codice civile, non possono, per l'anno 2009, essere determinati in aumento rispetto agli importi stabiliti per l'anno 2008."

Conseillers présents et votants: 34

Pour: 8

Contre: 26

Le Conseil n'approuve pas.

Président - L'amendement n° 6 est échoué à la suite du résultat de cette votation; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

La rubrica dell'articolo 5 è sostituita dalla seguente:

"(Concorso della Regione e degli enti locali al riequilibrio della finanza pubblica)"

Je soumets au vote l'article 5:

Conseillers présents: 34

Votants: 25

Pour: 25

Abstentions: 9 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 6:

Conseillers présents: 34

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - La parole au Conseiller Louvin sur l'article 7.

Louvin (VdAV-R) - Nella discussione generale abbiamo segnalato che fra le caratteristiche di questa finanziaria c'è quella di introdurre delle deroghe, una di queste deroghe è introdotta da questo articolo, dove si individua a posteriori in due Comuni della Valle i beneficiari di questo allargamento di disponibilità per quanto riguarda il fondo per speciali programmi di investimento. Poco rileva sottolineare quali di questi Comuni ne abbiano tratto o ne trarranno beneficio, a noi non sembra questa una soluzione opportuna, è una decisione sempre che lascia adito a grosse perplessità quando, a fronte di una graduatoria, di una decisione assunta in ordine a delle proprietà che hanno delle loro logiche proprie, poi si ridefinisce una soglia di intervento fino a farvi rientrare altri casi. Noi esprimiamo per questo come per altre decisioni che sono assunte e sono proposte in questa finanziaria, un voto contrario al metodo di decidere a posteriori sulla missione a beneficio per quanto riguarda programmi, per quanto sempre utili e sempre positivi nella loro generalità.

È non una decisione di contenuto ma una decisione di metodo.

Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Tanto per chiarire, non sono favori agli uni o agli altri. Credo che per l'utilizzo corretto dei fondi della pubblica amministrazione bisognerebbe guardare anche allo stato delle cose, nel senso che nei commi 4 e 5 si destinano le risorse recuperate nei tre anni di bilancio in seguito a risparmi connessi all'utilizzo nel 2008 di risorse provenienti dalla legge di assestamento, legge 9/2008, per euro 4,71 milioni per progetti inseriti nel FOSPI 2008-2010 (progetti andati in graduatoria), quindi vengono finanziati i due progetti dei comuni Valgrisenche e Sarre, che così vengono a integrare, in deroga alla legge 48, il programma 2009-2011. Ma sono progetti che vanno tranquillamente in graduatoria: visto che abbiamo recuperato le risorse in quegli anni, abbiamo fatto sì che queste risorse non andassero perse. Il comma 10 invece è la proroga al 31.7.2009 del progetto del Comune di Sarre, termine stabilito con legge 13/2008 sempre con questo articolo 7, dando una interpretazione autentica al termine di cui al predetto articolo, relativamente alla documentazione che deve essere fornita dal Comune di Sarre. Questo perché è un progetto intercomunale e anche perché è un progetto che fa riferimento alla normativa che è stata definita da questo Consiglio nel 2006 e deve essere assoggettato al controllo del minimo deflusso di acqua nel relativo torrente, pertanto deve avere il tempo per fare questa indagine, il che porta a far sì che non prima della data che abbiamo fissato, del dopo giugno 2009, si possa avere tutta la procedura completata.

Quindi nessun favoritismo, solo una presa di coscienza di problemi tecnici riguardanti progetti ammessi in graduatoria.

Président - Je soumets au vote l'article 7:

Conseillers présents: 33

Votants: 30

Pour: 25

Contre: 5

Abstentions: 3 (Donzel, Carmela Fontana, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 8:

Conseillers présents: 32

Votants: 21

Pour: 21

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - La parole au Conseiller Louvin sur l'article 9.

Louvin (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Non so se l'anno 2009 sarà l'anno di effettivo completamento della sperimentazione che ha molto entusiasticamente avviato già un lustro fa l'Assessore Marguerettaz. Nella legge 25/2005, quindi più di 3 anni fa, si stabiliva che in via transitoria venivano considerate le strutture di trasmissione del segnale del digitale terrestre compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica e non necessitanti di concessione, autorizzazione, licenza, nulla osta, assenso comunque denominato di carattere urbanistico ai sensi della vigente normativa, in sostanza c'era un articolo che spianava la strada alla loro realizzazione con un meccanismo di verifica di conformità a posteriori. Siccome sono passati tre anni, è tempo forse per prevedere la localizzazione di questi impianti previsti anche nell'ambito delle iniziative della rete UPAR, eccetera, ci chiediamo se sia in qualche modo stato previsto di identificare in accordo con gli strumenti urbanistici la loro localizzazione, senza sottoporre il territorio alla realizzazione di questi interventi salvo poi verificarne entro un anno la loro non conformità e l'obbligo di loro rilocalizzazione successiva. È una questione di spesa, siccome è slittato il digitale terrestre di più di 36 mesi, saremmo riconoscenti in particolare all'Assessore alla urbanistica se ci dicesse cosa pensa di questa localizzazione o se dobbiamo ancora vivere in questa condizione di provvisorietà per quanto riguarda gli insediamenti delle strutture accessorie, tralicci, torri etc.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - La gestazione piuttosto lunga ci ha permesso di curare la partoriente in modo esaustivo, il nascituro è atteso non per Natale ma per maggio giugno, per dargli la possibilità di fruire di un tempo più clemente. La possibilità di fare questa verifica in effetti c'è stata, in accordo con i Comuni si è fatta una revisione delle disponibilità dei sostegni, dei pali che sono oggetto di quella riorganizzazione che in termini tecnici hanno chiamato FOC, cioè punti di orientamento che sono sul territorio in funzione di interventi o diretti dei Comuni e delle Comunità montane, alcune volte in forma mista. L'autorizzazione era stata chiesta allora direttamente dai Comuni e dalle Comunità montane al Ministero, in quanto andava in deroga per ottenere questi ripetitori. Questi sono stati fatti oggetto di una ricognizione puntuale che ha previsto di prendere in esame la loro localizzazione definitiva, sono 26 nel totale, localizzazione che è stata, in accordo con i Comuni e con la RAI, verificata e quindi sarà definitiva, e in più si è verificato anche lo stato di consistenza, nel senso che alcuni sono da cambiare, ecco perché ci sono state esigenze di investimenti, come abbiamo visto nel capitolo pertinente.

Ad oggi non c'è più un sistema di precarietà, c'è un sistema di definitivo assestamento di queste parti strutturali nella localizzazione prevista in modo definitivo in accordo con i Comuni, quindi da trasferire nei rispettivi piani regolatori con le regole che questi prevedono, e in funzione della legge che ha normato la posizione dei ripetitori nell'ambito della possibilità di farne dei nuovi a seconda delle esigenze. C'era l'interesse anche di ricompattare in certe zone o di verificare se si potevano ridurre. Questo è stato fatto, oggi si tratta di completare questa parte strutturale, la parte che rimane invece da decidere è la parte operativa dei così detti MUX, cioè ripetitori che vengono messi sia per la parte dei canali italiani sia per la parte dei canali di lingua francese. La possibilità operativa dovrebbe essere favorevole al problema dell'utilizzo di questo secondo apparecchio, perché ce ne sarebbe uno per i cinque canali a livello nazionale, in quanto c'è anche l'accordo fra RAI e Mediaset per questo consorzio che opererebbe nell'ambito regionale, non solo in Valle d'Aosta, sta partendo la stessa cosa in Piemonte.

Per quanto riguarda i canali francesi che adesso sono due, se c'è questa disponibilità che si sta attivando adesso con la RAI, sarebbero non più due ma cinque, in particolare sarebbe interessante la possibilità di ricevere TV5, che è quello legato al sistema francofono a livello europeo. Queste sarebbero le novità ad oggi, quindi rimane confermata questa data, poi ne parleremo per gli interventi per la situazione legata all'utilizzo del segnale per le famiglie, gli strumenti che sono necessari e che sono previsti con uno specifico intervento che vedremo dopo. Per quanto riguarda la domanda nello specifico, questo è stato fatto con tutti i Comuni e ristabilito come disponibilità dei Comuni ad adottare (la gran parte lo ha già fatto) il rispettivo collegamento con la pianificazione territoriale che compete loro.

Président - Je soumets au vote l'article 9:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 10:

Conseillers présents: 34

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 11:

Conseillers présents: 34

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 12:

Conseillers présents: 34

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 13:

Conseillers présents: 34

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 14 il y a l'amendement n° 7 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - L'emendamento è proposto in senso acceleratorio, perché i Comuni dispongano entro 30 giorni, e non entro 60 giorni, come prevede attualmente l'articolo 14 così come proposto, il piano esecutivo di gestione (PEG). Siamo consapevoli che questo mette un po' di pressione nella parte contabile dei Comuni, ma siamo di fronte ad un problema molto semplice, che è quello della spendibilità delle risorse degli enti locali fin da subito. Riteniamo che sia utile che nel termine fissato di 30 giorni dalla approvazione del bilancio pluriennale i Comuni possano adeguarsi a questa tempistica. Ci pare più consono alle esigenze del momento e quindi chiediamo che si faccia fin da subito (nell'arco delle quattro settimane che sono previste già a regime) l'adozione del piano esecutivo di gestione anche da parte degli enti locali.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Quanto sostenuto dal collega Louvin avrebbe una logica, però lo dobbiamo guardare con l'articolo 12, che abbiamo appena approvato, dove al comma 3, punto 2, prevediamo: "la liquidazione della somma di cui al comma 1 è disposta fino al 70 per cento successivamente alla trasmissione della relazione previsionale e programmatica, ai sensi dell'articolo 9, comma 3, e del piano esecutivo di gestione"; ci sembrava logico in questa prima fase di avvio mantenere i 60 giorni, poi eventualmente portare i 30 giorni negli anni successivi.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 7 qui récite:

Emendamento

Al comma 1 dell'articolo 14, le parole "entro sessanta giorni dall'approvazione dei bilancio pluriennale e, dall'anno 2010, entro trenta giorni dall'approvazione del bilancio pluriennale" sono sostituite con "entro trenta giorni dall'approvazione dei bilancio pluriennale".

Conseillers présents: 34

Votants: 27

Pour: 5

Contre: 22

Abstentions: 7 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote l'article 14:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 15:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 16:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 17 il y a l'amendement n° 8 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Abbiamo ascoltato lunedì sera dopo la presentazione del bilancio, la relazione che ha presentato il Presidente della Regione sulle politiche del lavoro e lo stato di attuazione del piano triennale. Questo piano triennale, lo abbiamo già rilevato, è un piano a slittamento perché dal 2004-2006 che era la sua durata naturale, si è protratto al 2007-2008 e con questa norma slitta ancora fino al 2009. Non vogliamo credere che sia per mancanza di impegno dell'agenzia del lavoro e del dipartimento competente in materia di occupazione che non ci sia stata la predisposizione tempestiva di questi documenti, sta di fatto che siamo ormai ad oltre due anni dalla scadenza naturale del piano e non ci sembra opportuno ricondurre sic et simpliciter la sua durata di un altro anno, come prevede questo articolo, là dove dice che fino alla approvazione del nuovo piano triennale restano valide le indicazioni del piano 2004-2006, già prorogate. È una situazione dalla quale sono convinto che la Giunta regionale stessa, nel momento in cui si rendono oggi necessarie delle politiche attive del lavoro, che siano in grado di far fronte a questa onda d'urto che avremo nei prossimi mesi e che già è stata ricordata quando ieri il collega Donzel faceva riferimento ai 900 mila posti di lavoro che si perderanno in Italia, sappiamo che anche la Valle ne risentirà negativamente, crediamo in una urgenza di rimettere mano a questo piano di politica del lavoro. Crediamo - e da quanto abbiamo saputo sono già in corso le operazioni di predisposizione del nuovo piano e le fasi di concertazione - ragionevole fissare a metà dell'anno venturo una scadenza naturale del piano precedente, che naturalmente deve essere ricondotto a questo punto per i primi mesi dell'anno, per evitare che ci siano soluzioni di continuità, che ci sia una cesura, e dare un termine accelatorio alle procedure non crediamo sia mal previsto. Quindi invitiamo i colleghi ad acconsentire a questa dinamica acceleratoria, che consentirebbe alla Giunta di avere alcuni mesi di tempo per le fasi necessarie di concertazione e anche alla Commissione, che presieduta dal collega Rigo sta già procedendo alle fasi di approfondimento necessarie, di addivenire entro la scadenza della fine del mese di giugno per il primo luglio a una situazione rinnovata.

Questa ci pare essere una soluzione di gran lunga preferibile a quella prospettata in modo globale di riconduzione per tutto l'anno venturo del piano vecchio, ormai ampiamente superato, di cui abbiamo finora discorso.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Le valutazioni sull'urgenza di prevedere in materia di politica del lavoro un nuovo piano sono condivisibili. Abbiamo già avuto occasione di parlare di questo tema anche in occasione di una richiesta presentata dai colleghi Rigo e Donzel a proposito dell'attuazione del piano. In quella occasione avevo cercato di spiegare quello che mi è stato detto da parte del coordinatore delle politiche della formazione e lavoro, cioè che si sta facendo una analisi puntuale dei risultati del piano precedente; ieri alcuni estratti sono stati forniti come prevede la legge per dare una idea della complessità della materia. In effetti anche con le nuove soluzioni di lavoro ci vengono dati una serie di proposte e di indicatori che devono essere analizzati attentamente. Nel contempo si è insediata la Commissione competente, che vede la presenza anche dei Presidenti delle Commissioni ed è un dato importante e interessante.

Avevo detto in quella occasione che si ipotizza di presentare questo piano per il mese di giugno, perché tenuto conto dei passaggi di preparazione dei documenti, di discussione nella Commissione, di concertazione, di analisi con tutti gli attori direttamente o indirettamente coinvolti, i tempi previsti si avvicinano a giugno. Se il piano sarà preparato prima, abbiamo tutto l'interesse a presentarlo nel più breve tempo, però mi sentirei a disagio oggi ad accogliere questo emendamento - che, ripeto, condivido perché accelera i tempi - non essendo in grado di garantire questo rispetto. Se sarà possibile, volentieri nei tre mesi, ad aprile sarà presentato; quello che mi è stato detto è che per giugno ci sarà la presentazione per il dibattito.

Chiederei di ritirare questo emendamento, alla luce di queste osservazioni che sono tecniche e politiche al tempo stesso, perché bisogna dare degli indirizzi e dunque fare degli approfondimenti; quindi chiederei ai proponenti di ritirarlo, comprendendone lo spirito e dando la disponibilità, ma per fortuna c'è una partecipazione anche dei Presidenti di Commissione che non fanno parte della maggioranza, quindi non è questione di voler dilatare i tempi o di non lavorare, ma è una questione tecnica che ha dei tempi di approfondimento che non possono essere rispettati con questo limite. Se non viene ritirato, noi questo emendamento non lo possiamo accettare per queste ragioni, pur condividendone lo spirito che è di semplice sollecitazione e che raccogliamo, quindi se sarà possibile verrà presentato prima.

Di più non posso dire, perché abbiamo già approfondito questo tema in altre occasioni.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Registriamo con piacere l'impegno che viene assunto, la nostra intenzione non è quella di creare delle difficoltà. L'invito è al massimo impegno in questa direzione e la disponibilità che diamo come gruppo consiliare all'esame anche in tempi accelerati del piano è totale. Sulla base di questo presupposto ritiriamo l'emendamento, ma ripetiamo che due proroghe annuali a cui se ne aggiunge una terza in inizio di questa legislatura, ci sembrano un dato preoccupante da registrare. L'emendamento è ritirato.

Président - L'amendement n° 8 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau est retiré; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

Dopo il comma 1 dell'articolo 17, è inserito il seguente:

"1bis. Il Piano triennale degli interventi di politica del lavoro, delle azioni di formazione professionale, di orientamento e sviluppo delle azioni per favorire l'impiego e l'occupazione 2004/2006 cessa di avere efficacia il 30 giugno 2009. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale sottopone all'approvazione del Consiglio regionale il nuovo Piano triennale degli interventi di politica del lavoro, delle azioni di formazione professionale, di orientamento e sviluppo delle azioni per favorire l'impiego e l'occupazione 2009/2011, a valere dal 1° luglio 2009."

Je soumets au vote l'article 17:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 18:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 19:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - La parole au Conseiller Louvin sur l'article 20.

Louvin (VdAV-R) - Il Presidente della Regione avrebbe la gentilezza di illustrarci la portata di questo articolo e quanto pensa che possa pesare rispetto alle numerosissime situazioni di consulenza che sono attivate nella Regione; in che misura, attraverso prove selettive, progetti mirati si pensa di poter conseguire utili risultati di stabilizzazione?

Sulla scorta di quanto verrà detto, vorremmo fare una più attenta valutazione dell'articolo.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - L'inserimento di questa formulazione, come è stato già spiegato in Commissione, va nella direzione di attivare il programma che era stato annunciato, relativo alla possibilità di individuare dei percorsi che possano evitare la ripetitività degli incarichi annuali con una sospensione di un mese. Ci troviamo ad avere una serie di uffici, in particolare quelli che trattano i problemi dei fondi europei, oltre ai problemi del lavoro, che regolarmente l'ultimo mese non ci sono perché devono sospendere un mese e poi ripartire a gennaio. Con l'applicazione prevista dall'articolo che qui viene proposto si fa una operazione che è quella di utilizzare i fondi europei, per dare la possibilità di una garanzia triennale di questi posti, che verrebbero coperti dopo la selezione. Questo permetterebbe di garantire una maggiore tranquillità a una serie di persone, che già hanno lavorato o che intendono lavorare in quanto si fa una selezione. Quindi si dà trasparenza al meccanismo, si utilizzano gli stessi fondi che venivano utilizzati per la formazione e si va ad interessare un meccanismo che è prudenziale, nel senso che non comporta aumento di fondi per la Regione, ma dà trasparenza perché c'è una selezione e inoltre una garanzia di lavoro triennale. Non è ancora la stabilizzazione, ma è un passo avanti nella direzione della chiarezza. Lo abbiamo fatto per questi due settori perché sono gli unici due che possono essere legittimamente collegabili con questo tipo di meccanismo, che per altri settori non sarebbe proponibile. I numeri sono quelli legati alla stabilizzazione triennale, che ricoprono le figure già attualmente esistenti nei due reparti.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Noi osserviamo con interesse questo articolo e gli sviluppi che può dare, intanto perché riteniamo positivo per una tantum almeno un meccanismo di selezione nel reperimento di personale in rapporto di collaborazione, questo personale straordinario che ormai ha raggiunto per la Regione delle dimensioni quantitative di assoluta rilevanza. Siamo in attesa di verificarne la portata reale, ma vogliamo manifestare in questo punto particolare una condivisione di indirizzo ed è questa la ragione per cui esprimiamo, limitatamente a questo articolo, un voto positivo.

Président - Je soumets au vote l'article 20:

Conseillers présents: 33

Votants: 27

Pour: 27

Abstentions: 6 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 21:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 22:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 23:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 24:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 25:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Il y a l'amendement n° 1 du Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Brevemente ritorniamo su un argomento su cui avevamo già fatto una sollecitazione nel dibattito in aula, per cui non mi dilungherò. L'obiettivo è chiaro, riteniamo che ci siano dei problemi sociali di una certa rilevanza anche in Valle d'Aosta, invito chiunque a fare un giro nei quartieri periferici di Aosta e verificare, ci sono delle situazioni molto delicate; riteniamo che una formulazione che non vada a stravolgere l'impostazione del bilancio regionale, ma che dia un segnale in questa direzione sia importante. Ovviamente riteniamo che sia possibile recuperare quella somma da un capitolo che è il famigerato capitolo "Spese per la manutenzione straordinaria del collegamento tranviario Cogne Eaux Froides Plan Praz". Lasciare lì quel denaro ci sembra una scelleratezza, quando ci sono persone che davvero faticano a riscaldarsi durante l'inverno; quindi sosteniamo con forza questo emendamento.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.

Pastoret (UV) - Merci, M. le Président. Torniamo su un argomento che è stato affrontato non ieri ma nel pomeriggio di lunedì, perché la collega Fontana aveva presentato una iniziativa su questo tema, alla quale ho risposto in modo sufficientemente argomentato ed ampio. Non ci sottrarremo a reiterare quella che è la nostra posizione. La materia è seria ed anche complessa, assai più di quanto non dica l'emendamento che è proposto, non lo dico in senso diminutivo rispetto all'emendamento che si propone un buono scopo e a tale fine individua la possibilità di impegnare una somma di 1 milione di euro. Ritengo però che in questo momento sia necessaria la chiarezza e non la confusione, là dove per confusione si determinino delle questioni affrontate a colpi di emendamenti o comunque di una discussione che non tenga in conto di tutti gli elementi dei quali bisogna invece tenere conto. Non vorrei essere pedante, ma vorrei ricordare che abbiamo iscritto un certo numero di somme nel bilancio regionale e non le abbiamo iscritte sui capitoli tout court, ma le abbiamo iscritte espressamente nei fondi globali di cui alla pagina 287. Cito il titolo di questa pagina: "Elenco dei provvedimenti legislativi che si intendono finanziare con fondi globali", ergo le leggi che si intenderanno fare o le disposizioni normative che si intenderanno mettere in campo, da finanziare con questi fondi, proprio perché crediamo che la materia sia complessa, attuale, degna di attenzione, e che non debba e non possa essere circoscritta solo ad alcune categorie sociali, ma debba guardare nel suo insieme questa Regione, per cercare di disegnare una politica in questo senso che vada al di là dei momenti contingenti.

Noi abbiamo fatto questo annunciando una volontà, che è stata esplicitata in due fattori: uno nelle pagine dei fondi globali e non solo. Abbiamo su questi fondi globali previsto degli interventi, ho già avuto modo brevemente di dire che abbiamo previsto 3 milioni di euro nel 2009, nel 2010 e nel 2011 relativamente agli interventi regionali per il contenimento dei costi della energia elettrica, ma abbiamo anche previsto interventi regionali volti ad incentivare l'attuazione del piano energetico ambientale, che ha una attinenza interessante e forte con questo, per altri 3 milioni di euro, 1 milione di euro rispettivamente negli anni 2009, 2010 e 2011 sempre nei fondi globali. Siamo di fronte a una somma di circa 12 milioni di euro, destinati al settore energetico in senso lato, e a queste somme si aggiungono gli altri circa 13 milioni di euro del settore energetico, e i 2,7 milioni della legge 21, che abbiamo approvato sul finire della scorsa legislatura. Qui ci sono tutti gli elementi di contenuto economico, certo, ma non ancora quelli normativi per cercare di dare delle risposte che vanno organizzate in modo coerente, che tenga presente l'insieme della situazione e delle famiglie e dei bisogni; infatti questa è una materia che - come ho avuto modo di dire l'altro giorno - sta a cavallo fra le politiche sociali, e ho risposto a una interpellanza anche in nome e per conto del collega Lanièce, e i temi energetici. Credo che ci si possa fare attestazione non di stima ma di moderata e anche temporanea fiducia, aspettando che si trovi il tempo e il modo, finita la discussione sul bilancio, avendo a disposizione le somme necessarie, per iniziare a mettere in campo i primi provvedimenti relativi a questa materia così complessa, rispetto alla quale i bisogni sociali sono e saranno tenuti in considerazione. Questo anche alla luce di eventuali possibili nuove disponibilità che avremo grazie all'avanzo di bilancio, ma la parte programmatica crediamo di averla rispettata con l'iscrizione di queste poste in questo bilancio 2009/2011; questa è la ragione per cui non accogliamo l'emendamento, perché come dicevo in premessa lo troviamo troppo ridotto e non in grado di dare una risposta di carattere complessivo a un tema che vogliamo trattare in questo modo, speriamo con la collaborazione di tutti in futuro.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Ben consci che questa materia è complessa, come ha detto lei, ben consci che c'è la volontà di andare in questa direzione, abbiamo parlato non di una legge, non abbiamo avuto la presunzione di fare una legge ma abbiamo parlato di un modesto contributo una tantum, come dire un cadeau di Natale, quello che si fa ai più poveri. Proprio perché siamo ben consci che il welfare valdostano è stato elogiato anche da fior di autorità (ricordo la sociologa Saraceno che più volte si è espressa anche in modo favorevole sul nostro sistema), guarderemo con favore ai provvedimenti che verranno fatti, cercheremo di dare il nostro contributo, ma ribadiamo qui la nostra posizione. Lo stesso Presidente della Giunta ha segnalato come qui stia scomparendo un ceto medio, ci siano forme di impoverimento; allora non intendevamo dare una tantum a tutti occasionale, ma era la volontà di dare un segnale utilizzando del denaro che in questo momento è ascritto in bilancio per una opera, il trenino di Cogne, sulla quale la stessa maggioranza ha chiesto una verifica di piani di fattibilità al fine di immaginare un'altra forma di utilizzazione di tale opera. Non è ancora deciso nulla, però si cercava di rendere subito disponibile questo denaro per delle famiglie, che sappiamo essere in una situazione di indigenza, per cui anche dal nostro punto di vista, e ripeto che la nostra intenzione in quanto minoranza sarà di collaborare e guardare con attenzione i provvedimenti che verranno presi, riteniamo importante votare a favore dell'emendamento.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Il gruppo del PD e il gruppo di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau hanno guardato nella stessa direzione, con valutazioni quantitativamente identiche peraltro, ma attraverso delle vie differenti. Mi pare di aver capito dalla risposta dell'Assessore Pastoret che non ci fosse una obiezione di principio all'intervento, ma è stato molto preciso l'Assessore nel dire che è necessaria una chiarezza negli elementi normativi, cioè come bisogna intervenire. Penso che anche i colleghi del PD non avranno una percezione negativa, se passerà in una forma o nell'altra, ma la proposta che abbiamo avanzato e di cui anticipo qui la valenza, che è contenuta nell'emendamento n. 3 del disegno di legge 15, che discuteremo più avanti, prevede a sostegno di nuclei familiari in difficoltà per spese di riscaldamento domestico lo stesso importo. Dandovi così agio, Assessore e Presidente, di valutare nei prossimi mesi le modalità per quanto sollecite - perché l'inverno è adesso e non oltre la metà dell'anno - con un intervento legislativo che potrebbe essere attuato nei primi mesi dell'anno questo intervento. I colleghi hanno visto una via più immediata, un intervento diretto, noi abbiamo offerto la possibilità al governo regionale di fare nei tempi ristretti che si impongono in questo caso le necessarie valutazioni. Il nostro prelievo è operato su un capitolo diverso, ma credo che raggiunga identiche finalità; non siamo per niente in concorrenza, il nostro gruppo voterà sia un emendamento che l'altro, a seconda della decisione che prenderà il governo regionale, ma auspichiamo che in questo caso l'attenzione, il buon senso, l'apertura mentale del governo porterà a dare un segnale positivo su questo bilancio, a fronte di quella che è una delle voci più delicate e pesanti dei bilanci familiari in questo momento di particolare sofferenza.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 1 du Parti Démocratique, qui récite:

Emendamento

Dopo l'articolo 25 è inserito il seguente:

"Articolo 25bis (Contributo per il riscaldamento)

1. Al fine di rispondere alle difficoltà in cui incorrono durante i mesi invernali le famiglie la cui attestazione IRSEE sia inferiore al limite previsto da apposita deliberazione della Giunta regionale, è concesso un contributo una tantum per far fronte alle spese di riscaldamento.

2. La Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione, l'ammontare, i criteri e le modalità di erogazione del contributo di cui al comma I.

3. L'onere per il finanziamento del contributo di cui al comma 1 è determinato, per l'anno 2009, in euro 1.000.000.".

Al finanziamento dell'onere di cui al comma 3 si provvede mediante riduzione di pari importo del capitolo 68095, con conseguente variazione degli allegati A e B del disegno di legge 15.

Conseillers présents: 34

Votants: 31

Pour: 8

Contre: 23

Abstentions: 3 (Benin, Lattanzi, Tibaldi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote l'article 26:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 23

Contre: 3

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 27:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 28:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 29:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - La parole au Conseiller Louvin sur l'article 30.

Louvin (VdAV-R) - L'articolo 30 è un articolo che riguarda il fondo per il finanziamento delle opere di rilevante interesse regionale, le così dette "grandi opere".

Francamente abbiamo già espresso le nostre opinioni in materia per quanto riguarda alcuni di questi interventi e non riteniamo che sia adesso necessario ricapitolarle. Peraltro siamo piuttosto perplessi di fronte alla pianificazione finanziaria di questa operazione, che contiene una previsione scalare e addirittura discendente, per cui per il 2011 a fronte delle grandi opere ritenute di straordinario interesse regionale scendiamo a 500 mila euro. Sappiamo che ci possono essere altri ragionamenti dietro, ma la sensazione è che siamo di fronte a qualcosa di molto simile alla legge così detta obiettivo, particolarmente cara al governo Berlusconi negli anni ruggenti. Il nostro sentire rispetto a questa proposta e a questo orientamento è di chiaro dissenso.

Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Marco Viérin.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Solo per specificare che questi 4 milioni di euro nel triennio sono per partire con le progettazioni e poi aspettando tutti gli altri finanziamenti che dovrebbero arrivare, come i FAS e quant'altro, per andare a rimpinguare il tutto.

Président - Je soumets au vote l'article 30:

Conseillers présents: 33

Votants: 28

Pour: 23

Contre: 5

Abstentions: 5 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 31:

Conseillers présents: 33

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 10 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 32:

Conseillers présents: 33

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 10 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - La parole au Vice-président Chatrian sur l'article 33.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. È un po' curioso questo articolo 33, questa deroga successiva alla legge 48/1995. Abbiamo uno storico del 2007, era stato previsto 1 milione di euro che è poi stato impegnato, ma mi risulta che al momento non sia ancora stato liquidato in toto. Siamo quindi allo storico di 1 milione di euro. Dall'altra, oggi, ci si presenta in deroga a quanto disposto dalla legge regionale 48/1995 con la motivazione di un ulteriore finanziamento straordinario finalizzato alla realizzazione da parte del Comune di Pontey di opere di interesse pubblico. Non ne capiamo le motivazioni, è un po' curioso come si giustifica, Presidente, ce lo lasci dire, visto che non è stato al momento liquidato il primo impegno. Oggi siamo di fronte nuovamente ad inserire - in deroga - un ulteriore milioncino al Comune di Pontey, un secondo impegno. Mi sembra che in questi giorni tutti insieme abbiamo parlato di finanza locale, di sussidiarietà, abbiamo parlato sul modo in cui i Comuni devono crescere e quali sono le potenzialità dei Comuni, ma anche sulla responsabilità degli stessi. Abbiamo una legge importante e di peso, il FOSPI: ogni Comune deve organizzarsi, strutturarsi, muovere la classifica per poter presentare un FOSPI e far crescere un sistema sul territorio. Non capiamo se vogliamo tornare indietro con questo articolo 33, non facciamo tornare indietro, se possibile, gli enti locali se ci crediamo naturalmente. Siamo in tanti ex sindaci, guardiamo magari al domani e cerchiamo di dare un po' di slancio.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Innanzitutto volevo tranquillizzare il collega Chatrian che è solo casuale che questo finanziamento venga approvato in questo bilancio, dove il sottoscritto è Assessore alle finanze. Questo finanziamento ha una storia piuttosto lunga, iniziata circa 20 anni fa, quando nel territorio del Comune di Pontey è stata individuata come interesse generale a livello regionale la locazione della cava di tipo B2, che sono quelle strutture che bisogna fare, sono necessarie, ma che nessun Comune vuole. Allora lì si aprì un confronto di una trattativa lunghissima con delibere di Consigli regionali, Assessori alla sanità, Presidenti della Giunta che si sono susseguiti con l'amministrazione del Comune di Pontey, e l'impegno fin dall'inizio era quello di realizzare comunque a parziale indennizzo di questa servitù oggettiva che il Comune di Pontey ha sul suo territorio, a favore di tutta la comunità valdostana. Passando per l'autostrada, anche se è molto utile, quella cava non è certo un bel vedere, con anche problemi di tipo ambientale. A parziale indennizzo c'era stato l'impegno a suo tempo di realizzare a spese della Regione un'opera significativa all'interno del territorio comunale; peraltro questo finanziamento arriva in ritardo perché doveva già essere fatto nel bilancio dello scorso anno, poi era stato previsto nell'assestamento e non fa altro che completare il primo finanziamento, che era stato erogato per dare avvio alla fase della progettazione esecutiva e completa l'intervento del municipio che complessivamente è la sistemazione di 2 milioni di euro. Quindi penso che questo sia tutt'altro che un intervento che va nella direzione di trovare delle scorciatoie, di uscire dagli schemi che tutti condividiamo dobbiamo seguire, ma è un parziale e per certi versi ridotto risarcimento a un ente locale, che si è fatto carico di una servitù che nessun Comune voleva.

Président - La parole au Vice-président Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Ho utilizzato il termine "curioso", tanto è vero che mi sono indirizzato al Presidente, il mio era un quesito. È un po' strano forse che un Comune da 6/7 anni non presenti un FOSPI, ripeto, forse una delle uniche leggi che i Comuni possono programmarsi quanto meno sulle grandi scelte. Lei oggi ci ha parlato di indennizzo, non sono fatti assolutamente personali, lo metto in un discorso di metodo, di approccio e di crescita di un ente locale, ci mancherebbe, o se meglio crede, di virtuosità di un ente locale.

È curiosa anche l'analisi che ci fa lei, Assessore, che "doveva già essere impegnato nel 2007", ma è altrettanto curioso che la cifra impegnata nel 2007 non sia ancora stata liquidata, non ci sia stata ancora l'individuazione, e mi sembra che la legge sia chiara; l'individuazione delle opere pubbliche da realizzare è stabilita con deliberazione della Giunta regionale, quindi siamo al termine del 2008 e siamo ancora al milione non liquidato. Sui documenti a nostra disposizione, ho fatto fare uno storico tre giorni fa, c'è la previsione 2007, l'impegno 2007 e al momento non è stato ancora liquidato neanche 1 euro. È curiosa come procedura, ce lo lasci dire come "curiosità" o quanto meno come "non virtuosità".

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Non è assolutamente curioso, non voglio fare un dialogo con il collega Chatrian; la delibera del trasferimento dei fondi è stata approvata, perché come lei sa avendo fatto il Sindaco di un Comune, il Comune di Pontey non può mettere in gara senza avere la certezza delle risorse. Questo è quanto chiede il Segretario del Comune. In due anni è stato fatto il preliminare per identificare qual era la somma da trasferire, direi che il Comune di Pontey in questo caso è penalizzato, non è favorito.

Président - Je soumets au vote l'article 33:

Conseillers présents: 35

Votants: 28

Pour: 23

Contre: 5

Abstentions: 7 (Benin, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 34:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 35:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 36:

conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 37 il y a l'amendement n° 1 de l'Assesseur Marguerettaz et l'amendement n° 9 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau.

La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Solo per illustrare l'emendamento che è un emendamento soppressivo, che discende da un confronto che si è avviato anche all'interno del CELVA, dove si sono confrontate due necessità. Da un lato, vi era questa norma introdotta nel 2003 che di fatto ha congelato lo strumento delle case appartamento vacanze; questa norma era stata voluta per evitare delle speculazioni e degli strumenti che potevano dare origine a delle formule che non erano propriamente apprezzate dai Comuni. Da questo confronto una serie di piccoli Comuni si erano fatti avanti, Comuni che non hanno una attrazione turistica tale da avere nel loro territorio delle strutture alberghiere complesse, ma che potevano investire su una micro ospitalità; dalle analisi che abbiamo fatto, queste formule di micro ospitalità (bed & breakfast, chambres d'hôte) stanno dando dei buoni risultati. L'integrazione con le case appartamento vacanze era sollecitata e voluta da una serie importante di piccoli Comuni, tuttavia una norma che non contemplasse adeguatamente anche degli strumenti per evitare delle speculazioni è opportuna.

Credo che anche l'emendamento, ma non voglio farmi interprete del gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau, vada in questo senso perché rinviava ad una successiva valutazione del Consiglio regionale, sicché questo emendamento soppressivo è propedeutico alla elaborazione di una norma di legge specifica, che verrà costruita insieme alle comunità locali e al CELVA per arrivare con una norma che sia più equilibrata possibile, per dare l'opportunità ai Comuni marginali di avere uno strumento e al tempo stesso evitare delle interpretazioni non adeguate.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Fare un passo indietro qualche volta è anche segno di intelligenza e di misura. Questa norma dell'articolo 37 aveva suscitato fin dall'inizio molta preoccupazione da parte nostra perché si trattava di una norma impropria in questo contesto: qui siamo in una legge finanziaria e questa è una norma di carattere turistico urbanistico ricettivo, una forzatura che siamo contenti che in questo momento l'esecutivo tolga di mezzo. Apprezziamo come idea quella di assicurare fruibilità a rotazione ad immobili ristrutturati in funzione di case vacanze, molto più preoccupati eravamo di fronte a una norma che avrebbe aperto indiscriminatamente per qualsiasi Comune, volumetria e ambito edificato questa possibilità di trasformazione; in assenza di una norma completa di regimazione di queste case vacanze e di una loro localizzazione era quanto mai pericoloso andare su questa china.

Quindi ben venga l'idea di rimettere al posto giusto e cioè in una norma di legge apposita, nel contesto urbanistico e anche nel contesto di una riflessione da fare con gli enti locali, con il comparto turistico in generale perché questo ha delle ripercussioni, ma soprattutto anche nel contesto di una rivisitazione generale del nostro patrimonio edilizio e di cosa andiamo a fare.

Sicuramente sono venute sollecitazioni dai piccoli Comuni, non credo che fossero estranee a questa previsione anche sollecitazioni che venivano da altri Comuni dove ci sono volumi edilizi molto importanti che aspettano di poter essere sbloccati, ma siamo sicuri che sarebbe stato molto rischioso aprire questa porta senza aver creato il percorso giusto e senza assicurare questa possibilità che ci sia una gestione effettiva da parte del proprietario di questi immobili ad uso residenziale, e non aprire la prospettiva anche ad un utilizzo fittizio delle case vacanze, come purtroppo in qualche caso rischia di avvenire. Quindi noi voteremo a favore di questa soppressione e convintamente.

Président - L'amendement n° 9 du groupe Vallée d'Aoste Vive-Renouveau est échoué; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

Il comma 1 dell'articolo 46 della l.r. 21/2003, come sostituito dall'articolo 37 è sostituito

dal seguente:

1. Nelle more dell'adeguamento dei piani regolatori generali comunali urbanistici e paesaggistici (PRG) vigenti alle disposizioni della l.r. 11/1998 e alle determinazioni del piano territoriale paesistico (PTP), previsto dall'articolo 13 della medesima legge regionale, è ammessa la possibilità, previa approvazione da parte del Consiglio regionale di un regolamento che identifica le tipologie di fabbricati di cui è consentito il riuso, le loro dimensioni massime e l'individuazione dei Comuni in cui l'operazione di trasformazione è consentita, di mettere in atto destinazioni per case ed appartamenti per vacanze di cui al capo VII della legge regionale 29 maggio 1996, n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere), esclusivamente attraverso il riuso di fabbricati esistenti o attraverso interventi di ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo dei medesimi.".

Je soumets au vote l'amendement n° 1 de l'Assesseur Marguerettaz qui récite:

Emendamento

L'articolo 37 (Disposizioni in materia di case e appartamenti per vacanze. Modificazioni all'articolo 46 della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21) è abrogato.

Conseillers présents et votants: 34

Pour: 34

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Je soumets au vote l'article 38:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 39:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 40 il y a l'amendement n° 2 du Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Si interviene con ulteriori modifiche su un importante provvedimento, anche questo a sostegno delle fasce più deboli. Riteniamo sia opportuna una ulteriore modifica che va a toccare la lettera d), introducendo un abbassamento del limite previsto dell'80% per gli invalidi al 45%. Ricordo che queste persone rientrano nella qualifica di invalidi civili, si tratta di persone che pur essendo invalide sono tenute ad andare a lavorare, svolgono una attività e quindi in qualche modo riteniamo opportuno inserirli in questa fascia di persone che hanno delle esenzioni, perché nonostante l'invalidità devono muoversi e spesso si muovono più spesso di altre fasce qui inserite. Quindi riteniamo significativo abbassare la soglia di invalidità prevista alla lett. d). Riteniamo poi che l'intervento sul capitolo che è stato segnalato, sia un intervento che non è tale da alterare il funzionamento del capitolo 51300 e sia assolutamente importante per noi dare un segnale a queste persone.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Grazie, Presidente. Semplicemente per dare una spiegazione rispetto all'articolo 40, che in realtà non introduce una novità particolare, ma rende giustizia rispetto a una norma che era stata introdotta in assestamento, dove era stata ampliata la categoria delle persone che beneficiavano della circolazione gratuita, alle persone con più di 65 anni. Successivamente si era venuta a creare una situazione di difficile gestione perché quella utenza ultrasessantacinquenne era precedentemente inserita con i decorati e la medaglia d'oro, d'argento, al valor militare e civile, persone prive della vista, sordomuti, quindi questa riscrittura va ad introdurre gli ultrasessantacinquenni e quell'insieme di persone. L'emendamento vuole elevare la gratuità alle persone che hanno una inabilità non dell'80%, come previsto, cioè per i grandi invalidi, ma al 45%. Il fatto di dire che questo non comporta un problema sul capitolo di bilancio ci pare eccessivo, anche perché non abbiamo i numeri delle persone che hanno una invalidità superiore al 45%, non c'è una documentazione, non abbiamo nessun tipo di dato. Ora su questo elemento ci possiamo tornare, ma in sede di approvazione di bilancio crediamo che sia corretto mantenere il nostro orientamento, ovvero i grandi invalidi. Rilevo che a livello regionale, cioè la direzione invalidità civile, perché il 45% ha un discorso ma per la nostra direzione, al di là dell'avvio al lavoro, la corsia privilegiata per l'avviamento al lavoro, non è prevista nessuna provvidenza per i soggetti che hanno una invalidità compresa fra il 45 e il 74%. Quindi rispetto a questo riteniamo di non accogliere, vista anche la indeterminatezza della spesa, ripromettendoci di tornarci sopra facendo delle valutazioni più appropriate sia nel numero sia sulla entità.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Intanto vorrei precisare che per quanto riguarda la questione economica non mi pare che ci sia un espresso parere negativo dell'Assessorato al bilancio, quindi direi che su questo punto l'obiezione dell'Assessore non è del tutto condivisibile da parte nostra.

Nel merito dell'articolo, condivido pienamente la riscrittura da parte dell'articolato, siamo dell'avviso che assolutamente queste persone debbano godere di questo beneficio e sicuramente al di là del fatto che la maggioranza non voti a favore di questo emendamento, noi voteremo a favore dell'articolo proposto dalla maggioranza. Ribadiamo che però vorremmo che questo mezzo impegno preso dall'Assessore oggi di andare a valutare, quantificare il numero di queste persone, lo prendiamo per buono, siamo dell'avviso che ritiriamo questo emendamento sulla base di un impegno a fare una verifica di questa cosa. Ci teniamo a dire che non era un articolo buttato lì per fare la solita demagogia, era un articolo che il bilancio ci aveva detto era sostenibile, ma visto che c'è la voglia di lavorarci assieme, lavoriamoci per migliorare questa norma.

Président - L'amendement n° 2 du Parti Démocratique est retiré; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

L'articolo 40 è sostituito dal seguente:

Articolo 40

(Circolazione gratuita sui mezzi di trasporto pubblico per categorie agevolate. Modificazioni alla legge regionale 1° settembre 1997, n. 29)

I. Il comma 4 dell'articolo 24 della legge regionale 1° settembre 1997, n. 29 (Norme in materia di servizi di trasporto pubblico di linea), è sostituito dal seguente:

"4. La Giunta regionale, di concerto con le parti sociali, previa approvazione di modalità, procedure e criteri, è autorizzata a concedere, con onere a carico della Regione, la gratuità per l'uso dei servizi di trasporto pubblico regionale di cui ai capi II e IV e di eventuali servizi integrativi, ai seguenti soggetti, purché residenti in Valle d'Aosta:

a) i decorati con medaglia d'oro e d'argento al valor militare e civile;

b) le persone prive della vista con cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a un decimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione e loro eventuali accompagnatori;

c) i sordomuti e loro eventuali accompagnatori;

d) gli inabili, invalidi di guerra, civili e del lavoro, portatori di handicap, con invalidità legalmente riconosciuta almeno pari al quarantacinque per cento, nonché i loro accompagnatori, se ne è riconosciuto il diritto; e) le persone a partire dall'età di sessantacinque anni compiuti.".

2. Il comma 4bis dell'articolo 24 della l.r. 29/1997 e il comma 3 dell'articolo 46 della l.r. 9/2008 sono abrogati.

3. L'onere complessivo per l'applicazione della l.r. 29/1997 è determinato in euro 23.812.400 per l'anno 2009, in euro 24.682.400 per l'anno 2010 e in euro 25.192.400 per l'anno 2011 (obiettivo programmatico 2.2.2.14. ? capitoli 67790, 67760, 67670, 67770, 67810, 67710, 67910 e 67970).".

Al maggiore onere, valutato in 500.000 euro, si provvede mediante riduzione per pari importo del capitolo 51300, con conseguenti variazioni degli allegati A e B del d.l. 15.

Je soumets au vote l'article 40:

Conseillers présents et votants: 32

Pour: 32

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - A l'article 41 il y a les amendements n° 10 et 11 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et l'amendement n° 3 du Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - L'emendamento n. 10 vorrei illustrarlo con il permesso del Presidente congiuntamente all'emendamento n. 11 perché mi paiono collegati in una identica logica. Qui stiamo parlando di supporto tecnico, quindi di aiuto ai cittadini per le operazioni di passaggio dal sistema attuale al sistema digitale terrestre: il bambino di cui ci parlava poco fa il Presidente Rollandin, quello che è ormai in questo pachidermico ventre da tre anni e che necessiterebbe per questo parto podalico aggravato di un vigoroso supporto tecnico. Siamo sicuri che ci potranno essere dei problemi nella fase di transizione e che l'accompagnamento sia necessario. Per quanto riguarda un accompagnamento informativo ben organizzato e ben diretto con strumenti centralizzati che per telefono, via internet come si riterrà, diano le informazioni necessarie non si pongono problemi, e così pure non siamo contrari in linea di principio a che ci sia un aiuto là dove queste operazioni richiedano anche interventi tecnici per venire incontro a un onere che grava sulla popolazione. Quello che riteniamo problematico è che ci si faccia carico direttamente di prevedere un sistema di aiuti specialistici direttamente presso l'abitazione dell'utente, nell'ambito di un piano di intervento generale della Regione. Su questo vorremmo cercare di tracciare una linea che separi la parte organizzativa, propedeutica fatta dalla Regione per il tramite del braccio operativo che riterrà opportuno individuare, e secondo noi dovrebbe opportunamente essere individuato sulla scorta di un parere formulato da parte della Commissione competente, ma senza spingersi ad organizzare direttamente l'intervento che si effettua presso il domicilio degli interessati. Francamente che l'omino, che viene nella casa dell'utente finale a collegare i fili e a far funzionare l'apparecchio, per la verità sarei stato molto contento, come sperimentatore attuale del digitale, di avercelo a disposizione in quel momento, ma credo che a ciascuno debba essere lasciato al suo mestiere e che sia più opportuno lasciare che sia l'operatore già presente sul mercato ad effettuare questo intervento. Se l'intendimento della Giunta è in questa stessa direzione, crediamo che la nostra formulazione sia molto più chiara e non dia luogo a dérapages possibili. Siccome trattiamo comunque di un intervento abbastanza corposo, nell'ordine di 1milione 250.000 euro, questa linea guida è sicuramente auspicabile. Non credo che nessuna Regione in Italia si spinga fino ad organizzare direttamente presso il domicilio dei suoi concittadini il servizio di assistenza nel passaggio dal sistema attuale al sistema digitale. Fermiamoci là dove ci si deve fermare, questa è una indicazione che si pone in senso chiarificatore del tipo di intervento, delle modalità di intervento regionale e anticipo che non mi pare, sulla scorta di una sua lettura preventiva, confliggente con la indicazione proposta dai colleghi del PD che intervengono su un altro aspetto della transizione al digitale terrestre, che è una coda di quanto già fatto finora a sostegno della acquisizione degli strumenti necessari.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Noi condividiamo - lo dico subito per non perdere tempo - l'impostazione degli emendamenti 10 e 11 presentati dal gruppo Vallée d'Aoste Vive-Renouveau, per quanto riguarda il nostro emendamento è sulla falsariga di tutti quelli che stiamo presentando, cioè uno sforzo di andare a dare anche un piccolo segnale alle famiglie su qualsiasi cosa in cui questo sia possibile. È inutile ripetere che soldi ne mettiamo tanti a disposizione, in questo caso c'è un capitolo molto significativo, io non immagino o almeno mi chiedo cosa possa significare, poi magari ci saranno dei chiarimenti, utilizzare una cifra del genere solo per rispondere al telefono o a coloro che hanno degli eventuali problemi, cosa che peraltro è importantissima e va fatta. Riteniamo che molte famiglie, essendo stata avviata una fase sperimentale che abbiamo detto più volte si è trascinata fin troppo a lungo, in questa fase sperimentale potendo utilizzare ancora il vecchio sistema non tutti sono ricorsi alle nuove tecnologie, e qualcuno è rimasto tagliato fuori dalla possibilità di ottenere una contribuzione.

Qui diciamo quelli che, diffidenti o per inavvedutezza, non hanno avuto la possibilità di avere un contributo regionale per l'acquisto di un precedente decoder, ce l'abbiano sull'acquisto - ovviamente non un importo superiore ma un importo analogo - di qualsiasi prodotto che sia inerente al tipo di tecnologia necessaria per utilizzare il digitale terrestre. Quindi riteniamo che sia anche un provvedimento che va nell'idea di equità, perché concede a tutti i cittadini valdostani di ricorrere allo stesso beneficio.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - I chiarimenti richiesti e gli emendamenti che sono stati presentati credo che abbiano il significato di meglio interpretare l'azione che si mette in atto, per dare una disponibilità all'utenza, di avere ridotto il disagio del cambiamento. Questa situazione era stata affrontata qualche anno fa, la cosa infatti si dava per imminente ma poi è stata prorogata. Qual è il punto che, verificando la fase precedente, si è evidenziato? Che chi non ha ancora cambiato televisore dove il decoder è già incorporato, quindi avendo già il servizio fatto, chi è più in difficoltà sono le persone anziane, e sono quelle che guardano di più i programmi televisivi. L'intenzione è quella di tenere presente gli operatori presenti sul mercato e per zona dando la disponibilità, tramite un accordo con questi, fatto con tutti gli operatori disponibili, di intervenire su chiamata dell'utente per svolgere il lavoro a domicilio. Questa è la logica. Non c'è nessun impresario particolare, non c'è lingua, non c'è nessuno che intervenga per indirizzare questo ultimo fatto tecnico; il fatto tecnico è legato a una possibilità di intervenire nel caso in cui ci siano difficoltà da parte delle famiglie interessate, per attivare questo decoder esattamente con la formulazione che si prevede. Dico questo perché i contatti sono già stati presi con gli operatori locali, dando la disponibilità di mantenere, proprio perché si vorrebbe fare una convenzione, un prezzo che non veda delle grandi differenze per tener conto del servizio offerto. A questo punto verrebbe nella informazione, e torno su un fatto specifico che il collega Louvin aveva sottolineato, in effetti l'informazione va benissimo, si farà attraverso la televisione, la carta stampata, la radio, internet e quanto c'è di meglio, verrebbe data zona per zona la disponibilità nel caso in cui ci fossero difficoltà di ricorrere al numero, quello di Gressoney farà il numero di quello più vicino, quello di Courmayeur farà il numero dell'operatore che aderisce a questo piano che è quello più vicino. A chiamata, l'operatore va ed opera. A questo punto ci sarà il riconoscimento per questo intervento specifico e a chiamata. Credo di aver chiarito che si va in questa direzione, quindi non ci dovrebbero essere problemi.

Per quanto riguarda l'aspetto del decoder, c'è stata una prima fase dove c'era questo contributo, che non è mai stato regionale, volevo chiarire, è stato statale, forse avevo capito male io, mi sembrava che si dicesse l'intervento precedente fatto dalla Regione, con i soldi dello Stato. Anche questa volta e in coda a quello che è previsto per la Sardegna e per la Valle d'Aosta c'è l'intervento sui decoder previsto ancora per un numero consistente, in quanto nella finanziaria che stanno per approvare a livello nazionale ci sono i fondi per un secondo intervento a livello di decoder. Ritengo che sia a questo proposito sufficiente a coprire gli interventi, per chi non lo ha fatto in precedenza, e sottolineando ancora che molti che avevano il televisore vecchio ne approfittano per cambiarlo con il decoder incorporato.

Per quanto ci riguarda non riteniamo di modificare questa strutturazione, dando garanzia che l'interpretazione è quella a cui faceva riferimento Louvin per quanto riguarda l'operatore tecnico. Non si tratta di una organizzazione che vede un soggetto unico che gira per tutta la Valle, ma si tratta di quello che si dice in questa fase. Questo è quanto è stato messo in piedi dagli operatori del DSI, che seguono questo in accordo con la situazione e come sta evolvendo per mantenere i tempi che vi ho appena annunciato. Riteniamo che la formulazione attuale sia soddisfacente e sufficiente a garantire quello che i proponenti degli emendamenti volevano, ma lo è già nel testo così come previsto.

Non siamo favorevoli ad accettare gli emendamenti.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - La seduta registra questa interpretazione autentica del Presidente rispetto al senso e alla portata dell'articolo 41, noi non manchiamo mai di fiducia ma siamo tenacemente convinti che la formulazione che proponiamo sia molto più stringente e coerente con la necessità di prevedere già in legge che non ci siano altre forme di intervento, se non quella per il tramite del mercato e dei convenzionamenti che, se verranno, saranno opportuni.

Sottolineo che non è privo di importanza il fatto di chiedere il previo parere della Commissione competente, che si venga anche a misurarsi a fronte di una tipologia di interventi che dovrebbero accompagnare per mesi questo tipo di attività; noi non siamo certamente a creare difficoltà alle vecchiette, siamo sensibili quanto il Presidente alle nostre nonne e ai nostri nonni, ma vorremmo per la verità che le cose venissero fatte con un po' di attenzione. E proprio perché desideriamo seguire puntualmente lo sviluppo dell'azione della Giunta, insistiamo perché essa si accomodi a una situazione nella quale ci vede in grado di esprimere una opinione sulle modalità di intervento presso il domicilio di migliaia di valdostani.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Per quanto riguarda gli emendamenti 10 e 11 a mio avviso non si tratta di cose che modificano sostanzialmente il bilancio, sarei dell'avviso che nulla osterebbe a votarli, naturalmente con grande rispetto per l'impegno preso dal Presidente. Quando si chiede di votare una cosa non vuol dire che non si ha fiducia nella parola dell'altro o cose del genere, sarebbe solo un segnale di rispetto di una impostazione che viene data. Per quanto riguarda il nostro emendamento ritengo che sia possibile ritirarlo, alla luce di quanto ci viene detto. Ritengo di precisare però la questione dell'acquisto della strumentazione necessaria, cioè quando anche ci fossero dei fondi nazionali, sarebbe opportuno questa volta non metterli a disposizione di un banale decoder, siccome si può comprare un televisore che ha già il decoder incorporato, il contributo è X, 50 euro, uno si compra il televisore e l'altro si compra un decoder e l'altro si compra quel che vuole, cioè sarei dell'avviso di valutare questa cosa. Sarebbe opportuno fare una riflessione su come utilizziamo il denaro pubblico, nel senso che chiunque abbia visto come funzionano i vecchi decoder, sa bene che l'utenza a breve li dovrà cestinare, ecco perché ritorno su una riflessione regionale: se davvero crediamo non di riempire le case di uno strumento che non so a quale ditta nazionale o internazionale andrà a beneficio, ma se vogliamo dare un supporto alle famiglie, e di nuovo diciamo che sono gli anziani quelli che fanno più fatica, il decoder presenta degli inconvenienti, soprattutto quelli più economici, enormi che rendono difficile usufruire di questa cosa. In questo senso l'emendamento andava nella direzione di fare attenzione. È importante fare una valutazione che oltre ai fondi nazionali ci sia un fondo regionale; in questa sede comunque ritiriamo questo emendamento.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Ringrazio il collega Donzel e sottolineo che sotto questo profilo c'è una riflessione che si sta facendo in questo momento, nell'ambito di una parola di moda non troppo bella che è la rottamazione. Si pensa a una rottamazione per i televisori che hanno oltre una certa data. Quello che lascia perplessi è il fatto che non si ha una conoscenza ad oggi di cosa potrebbe costare, e questo è un problema reale. Oggi andiamo a fare una operazione che è legata all'intervento statale, e ho precisato che purtroppo quei soldi che danno per i decoder sono finalizzati ai decoder. Condivido che sarebbe più opportuna una operazione di utilizzo dello stesso quantitativo di denaro, per intervenire su una qualificazione del nuovo prodotto che a questo punto garantirebbe per più anni, perché il ragionamento che ha fatto Donzel è corretto, cioè metto un decoder su un apparecchio vecchio. Questo è un tema ancora in discussione, è un problema serio su cui si potrebbe impostare un qualcosa tenuto conto dei benefici che potrebbe portare a diverso livello, però mi fermo qui dicendo che condivido l'idea, anche se per il momento non è pensabile di utilizzare quei fondi con quella finalità.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 10 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau, qui récite:

Emendamento

Il comma 1 dell'articolo 41 è sostituito dal seguente:

1. Per l'anno 2009, la Giunta regionale, previo parere della commissione consiliare competente, è autorizzata a mettere in atto gli interventi finanziari necessari a garantire, ai cittadini interessati al passaggio al sistema digitale televisivo, la possibilità di beneficiare del supporto tecnico offerto dagli operatori presenti sul mercato. La Giunta regionale è altresì autorizzata a predisporre interventi volti a fornire aiuto specialistico da erogare telefonicamente o via internet agli utenti."

Conseillers présents: 34

Votants: 31

Pour: 8

Contre: 23

Abstentions: 3 (Lattanzi, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Suite à cette votation l'amendement n° 11 est échoué; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

Il comma 2 dell'articolo 41 è sostituito dal seguente:

"2. La Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione, previo parere della Commissione consiliare permanente i criteri e le modalità di erogazione degli interventi finanziari di cui al comma 1".

L'amendement n° 3 du Parti Démocratique est retiré; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

Dopo il comma 1 dell'articolo 41, è inserito il seguente:

"1bis. Per l'anno 2009, la Giunta regionale è autorizzata a concedere contributi per l'acquisto della strumentazione necessaria al passaggio al digitale terrestre per i cittadini che non abbiano usufruito di precedenti contributi regionali per l'acquisto di un decoder.".

L'onere di cui al comma 1bis, valutato in euro 250.000, trova copertura nella spesa già preventivata nell'obiettivo programmatico 2.1.5 del capitolo 21885.

Je soumets au vote l'article 41:

Conseillers présents: 33

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 10 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 42 il y l'amendement n° 4 du Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - L'emendamento è ritirato alla luce del dibattito che c'è stato questo pomeriggio, vuol dire che qualche volta prendiamo per buono l'impegno. Una volta votiamo e una volta invece prendiamo per buono, però davvero qui non stiamo scherzando, si tratta di cifre importanti, la vogliamo vedere questa bozza di legge che chiarisca la questione dei finanziamenti agli aeroclub.

Président - L'amendement n° 4 du Parti Démocratique est retiré; j'en donne lecture pour mémoire:

Emendamento

L'articolo 42 è sostituito dal seguente:

"Articolo 42 (Contributi straordinari all'Aero Club Corrado Gex e all'Aero Club Valle d'Aosta)

1. La Giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario a favore dell'Aero Club Vallée du Cervin, dell'Aero Club Corrado Gex e dell'Aero Club Valle d'Aosta a titolo di concorso nelle spese finalizzate all'acquisto di beni funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali dei predetti enti.

2. Il contributo è concesso fino ad un massimo del 90 per cento della spesa ammissibile, entro un limite massimo di 40.000 euro per l'Aero Club Vallée du Cervin, di 20.000 euro per l'Aero Club Corrado Gex e di 20.000 euro per l'Aero Club Valle d'Aosta, su presentazione di apposita domanda alla struttura competente, corredata di idonea documentazione di spesa relativa all'investimento effettuato.

3. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di euro 80.000 per l'anno 2009 (obiettivo programmatico 2.2.4.08. ? capitoli 66575 e 66580 e capitolo di nuova istituzione).".

Je soumets au vote l'article 42:

Conseillers présents: 32

Votants: 21

Pour: 21

Abstentions: 11 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 43:

Conseillers présents: 32

Votants: 21

Pour: 21

Abstentions: 11 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - A l'article 44 il y l'amendement n° 5 du Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Anche qui non voglio far perdere tempo, c'è un importante investimento dell'amministrazione regionale e della istruzione sulla questione dell'inglese, è in atto un programma di formazione molto intenso, va riconosciuta l'importanza di aver colto la validità di introdurre l'insegnamento dell'inglese fin dalla più tenera età nelle scuole della Valle d'Aosta. Abbiamo ritenuto importante implementare questo capitolo, perché alla luce di una particolare condizione delle scuole valdostane, nel senso che possiamo aver fatto la formazione a tanti insegnanti, ma questi insegnanti formati potrebbero collocarsi soprattutto in alcune scuole per volontà loro, di movimenti etc., quindi è difficile anche per l'amministrazione avere l'esatta collocazione di questi insegnanti nelle sedi più opportune. Si intendeva in questo modo dare agio alle scuole di essere più serene nell'applicazione di questa norma e quindi poter utilizzare eventualmente personale interno alle scuole verticali, cioè insegnanti della scuola media, oppure personale esterno nel caso neppure questi fossero disponibili. Sappiamo che ci sono delle tensioni nei consigli docenti rispetto al fatto di dare questa disponibilità o meno, anche perché c'è da definire meglio l'impostazione dell'insegnamento dell'inglese curriculare presso i ragazzi, per cui l'intenzione era quella, proprio alla luce di alcune difficoltà che abbiamo registrato.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci, M. le Président. Je partage les considérations et je veux dire que cet article va justement dans ce sens, c'est-à-dire que de 100 mille nous sommes passé à 110 mille, mais que pour l'année en cours il y a encore de l'argent qui n'a pas été dépensé, car le montant a été déterminé comme suffisant. C'est-à-dire que ces 110 mille euros iront couvrir aussi les enseignants qui ne sont pas présents dans les écoles, donc en s'appuyant à d'autres enseignants qui ont l'habilitation pour l'anglais.

Je veux rappeler que nous sommes passé de 100 mille en 2007 et 2008, à 110 mille et que l'argent a toujours été suffisant, justement ce montant a été déterminé sur la base des requêtes des écoles.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Alle volte è curioso intervenire su questi articoli dove ci sono dei soldi, uno che dice: mettiamo dei soldi in più, sembra proprio voler marcare la situazione. So che ci sono forti pressioni da parte dei dirigenti scolastici su insegnanti perché insegnino l'inglese, sono insegnanti che stanno facendo la formazione, ci stanno mettendo tutto l'impegno per essere più bravi, però l'insegnamento sappiamo o uno si sente forte rispetto alla sua disciplina, altrimenti non è che si può mandare uno a fare una cosa in cui non se la sente fino in fondo. Queste pressioni ci sono alla luce del fatto che poi i dirigenti, anche con senso di responsabilità (e qui li elogio) non fanno richieste assurde alla amministrazione regionale, perché se le dovessero fare sicuramente l'ammontare sforerebbe. Quindi vanno elogiati anche quei dirigenti che hanno presentato delle richieste su questo senso. Penso che non sia su un emendamento di questo tipo che si metterà in difficoltà il bilancio regionale, noi lo troviamo sensato alla luce delle sensazioni che abbiamo avuto in questi anni rispetto a questo problema, quindi riteniamo debba essere portato avanti, senza nulla togliere che leggiamo positivamente che ci sia un indirizzo in tal senso anche dell'amministrazione regionale.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Nous apprécions la position, mais je répète, aux informations que nous avons probablement ce ne sont pas les mêmes informations, mais nous discutons et traitons avec les dirigeants scolaires, avec le corps enseignant et avec tous les passages qu'il faut faire, pour l'année 2009 nous avons jugé 110 mille en pensant aussi que l'année scolaire est 2008-2009 il y a encore de l'argent qui reste de 2008 et nous utiliseront la partie manquante de 2008 et toute la partie de 2009. Si pour l'année prochaine on voit que le montant n'est pas suffisant, pour l'année scolaire 2009-2010 dans le budget 2009 nous essayerons de prévoir quelque chose en plus.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 5 du Parti Démocratique, qui récite:

Emendamento

Al comma 1 dell'articolo 44 le parole "euro 110.000" sono sostituite con "euro 150.000".

Alla maggiore spesa di 40.000 curo sul capitolo 55148 si provvede mediante riduzione di pari importo dei capitolo 22630, con conseguente variazione degli allegati A e B del dl 15.

Conseillers présents: 33

Votants: 31

Pour: 9

Contre: 22

Abstentions: 2 (Lattanzi, Tibaldi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote l'article 44:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 45:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 46:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 47:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - La parole au Conseiller Louvin sur l'article 48.

Louvin (VdAV-R) - Un chiarimento dall'Assessore sulle modalità operative di questo articolo per quanto riguarda la gestione da parte dell'istituto del gettito della tassa regionale per il diritto allo studio: si pensa ad una devoluzione diretta alla fondazione delle somme che vengono pagate da parte dell'utenza, quindi degli iscritti a questi corsi e quindi non entrerebbero nel bilancio regionale per essere poi devoluti, ma verrebbero incamerati direttamente. Ho capito bene? Siccome è espresso in termini ipotetici questo aspetto, di fatto l'istituto diventa braccio operativo di questa operazione, come per le tasse universitarie.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Si, questo articolo va a parificare il nostro conservatorio, che di fatto è una università, anche per quanto riguarda la tassa universitaria. Quindi il principio sarà presumibilmente lo stesso che avviene per la tassa universitaria, nel senso che è un tributo regionale riscosso dalla università e in questo caso dall'AFAM, dalla fondazione, e poi girato nelle casse regionali a mo' di tributo.

Président - Je soumets au vote l'article 48:

Conseillers présents: 33

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 11 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 49:

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 22

Contre: 4

Abstentions: 8 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 50:

Conseillers présents: 34

Votants: 22

Pour: 22

Abstentions: 12 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Patrizia Morelli, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 51:

Conseillers présents: 33

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 7 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 52:

Conseillers présents: 33

Votants: 26

Pour: 26

Abstentions: 7 (Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Louvin, Patrizia Morelli)

Le Conseil approuve.

Président - Suite à l'article 52 il y a les amendements n° 2 et 3 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et du Parti Démocratique, et l'amendement 6 du Parti Démocratique.

La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Nell'esame degli allegati al bilancio abbiamo anche valutato le cifre in previsione per il 2009 e per il triennio in ordine agli interventi in materia di informazione ed editoria locale. Ci sono a questo proposito degli stanziamenti che sono previsti nel bilancio regionale, la cui finalità è rivolta sia ad informazione proveniente da ambiti associativi, che ad informazione derivante da iniziativa politica nel quadro regionale. Questa materia ha fatto oggetto di una lunga discussione - mi pare di ricordare da persona esterna al dibattito - abbastanza convulsa nella coda dell'ultima legislatura e le determinazioni a cui è addivenuto il Consiglio regionale in quel momento sono state di individuare fra i beneficiari di questo sostegno economico alla informazione politica movimenti o partiti politici rappresentati nel Consiglio regionale, o sindacati rappresentativi a livello regionale. Noi abbiamo sperimentato, quando dico noi intendo questo gruppo politico in una fase nella quale non era presente nel Consiglio regionale, la possibilità che prendessero corpo azioni politiche anche al di fuori delle formazioni attualmente rappresentate in questo consesso, che dimostrassero attraverso una continuità di azione - come prevede la legge - per almeno 12 mesi la loro presenza informativa, il loro essere soggetti di un dibattito politico all'interno della nostra regione, e subordinatamente a questo le nostre forze politiche hanno beneficiato dopo questo che sembra strano ma potremmo quasi chiamare un periodo di noviziato, la possibilità di accedere - al pari degli altri soggetti - ad un finanziamento proporzionale all'ammontare della spesa sostenuta per la redazione delle proprie testate informative. Abbiamo quindi potuto beneficiarne al pari di soggetti che erano presenti all'interno del Consiglio regionale. Riteniamo che questa situazione che è stata sperimentata per anni sulla base della scorsa legge sull'editoria, fosse una situazione ragionevole: soggetti anche non legittimati a sedere in questo Consiglio attraverso un'elezione, e l'elezione ha luogo ogni cinque anni e non crediamo si possa presumere in assoluto che solo ed esclusivamente e a tempo indeterminato i soggetti qui presenti siano detentori della possibilità di esprimere opinioni, di concorrere alla formazione della opinione pubblica, del dibattito politico, coerentemente con questo riteniamo che sia doveroso mantenere una porta aperta alla presenza o al mantenimento o alla nascita, a seconda delle situazioni che si presenteranno, anche a favore di testate che non siano quelle riferite alle formazioni politiche rappresentate in Consiglio regionale.

Oggi l'accesso a questa assemblea è determinato da una soglia molto alta, la soglia del 5% è uno sbarramento significativo e credo che non sia una soglia di diritto di tribuna o di diritto di opinione o di diritto di diffusione delle proprie idee politiche. Non so se la cosa suscita molta ilarità, se così è me ne scuso con i colleghi...

(interruzione di un Consigliere fuori microfono)

...per la verità crediamo che qui si tratti di una questione di peso, è possibile che la maggioranza abbia già fatto le sue valutazioni in senso diverso, perché la cosa ha già fatto oggetto di un avvio di discussione in Commissione consiliare, ma ci rammarichiamo del fatto che non ci sia attenzione sotto questo profilo. Noi che oggi siamo una forza politica che potrebbe fare a meno di una modifica di questa norma e forse avrebbe anche interesse a farne a meno sotto il profilo formale - perché se si apre alla possibilità che altri soggetti concorrano a un determinato contributo, questo non esclude che eventualmente venga ridotto anche proporzionalmente il nostro - noi riteniamo doveroso dirlo a beneficio di testate storiche presenti in questa regione, che da decenni concorrono alla formazione della opinione politica in questa Valle. Ma altrettanto doverosamente lo diciamo a beneficio di possibili altri soggetti che, dopo avere fatto a loro volta questo noviziato, prodotto un certo numero di numeri del proprio giornale e dato prova di continuità di diffusione, di solidità e di serietà della iniziativa editoriale, e ricordo che la legge che è stata modificata nel 2008 da questo punto di vista pone già una serie di condizioni molto restrittive. Pertanto credo che questo vincolo di limitazione del finanziamento alla stampa politica ai soli soggetti rappresentati in seno al Consiglio sia un vincolo seriamente da dover eliminare. Non penso che questo vada ad onore del Consiglio, se ritiene di dover egoisticamente vincolare a chi è già rappresentato in quest'aula i benefici di questo finanziamento alla stampa politica, crediamo semplicemente di giustizia mantenere una apertura anche a favore di altri soggetti solidi, costanti nella loro azione, significativi nel dibattito politico di questa Valle e che in qualche modo vi portano una ricchezza, un segno di pluralismo ideologico del quale non penso che ci si debba vergognare, anzi, di cui credo si debba essere serenamente orgogliosi.

Dovrebbe esserne orgogliosa anche una forza politica molto rappresentativa, che nulla dovrebbe temere dal fatto che altre opinioni si manifestino intorno. La nostra opinione è che si debba cogliere l'occasione di questa legge finanziaria per una leggera correzione, se vogliamo per una piallatura di una asperità che è stata introdotta non so sulla scorta di quali valutazioni (ma non avendovi perso parte siamo anche relativamente indifferenti alla genesi di questa valutazione); riterremmo lodevole, giusto in questo momento rivedere questa posizione anche da parte delle altre forze politiche per addivenire a una regolarizzazione della situazione attraverso un ritorno a una disciplina più equa, che permetta anche ai concorrenti politici prossimi venturi di mantenere una loro presenza nella tribuna politica larga di questa regione.

Questo è il senso dell'emendamento, che consiste nella soppressione di pochissime parole ma che credo, a dispetto della sua dimensione, abbia un senso politico alto e una apertura di confronto in termini di dialettica politica generale nella nostra regione decisamente significativa.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - So bene che la legge è stata votata pochi mesi fa, spero di sbagliarmi ma ho la sensazione che questo emendamento non verrà accolto, io però chiedo ai colleghi un attimo di attenzione, di ripensarci solo per qualche secondo e di ricordare la vecchia pagina dell'amministrazione regionale, qualcuno di voi se la ricorderà, pagina che è servita a tanti piccoli o grandi giornali per crescere e nascere e ha anche creato tanti giovani giornalisti pubblicisti. La stampa è comunque cultura, ricchezza: lo dice uno che è stato qualche volta oggetto di ironia (e non solo) da parte della stampa politica. Credo che ci possano essere anche movimenti politici che non ambiscano ad essere presenti in Consiglio regionale, perché la loro presenza e la loro partecipazione attiva può essere finalizzata solo nelle presenze ai Consigli comunali, perché vedono in quelle assemblee elettive lo spazio effettivo di partecipazione diretta con i cittadini. Cioè non può essere il Consiglio regionale a dare la certificazione per chi in Valle vuole fare politica attraverso uno strumento di informazione.

Chiedo un attimo di riflettere su questo fatto: non è la presenza in Consiglio regionale che può determinare la possibilità per un partito di accedere ai contributi per la libera stampa.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (PdL) - Abbiamo ascoltato questo pomeriggio un bellissimo sermone della sinistra sui costi della politica, cioè siete l'incoerenza fatta persona. Non è possibile alzarsi adesso, alla fine del bilancio, per chiedere di finanziare i giornali di politici che non sono rappresentati in questo Consiglio! Vi dico che noi invece abbiamo fatto una proposta diversa che avevamo già fatto la scorsa legislatura e che riproponiamo in questa, quando affronteremo in toto i costi della politica...

(interruzione del Consigliere Rigo, fuori microfono)

...non è un altro paio di maniche, solo quando tocca a voi non è un altro paio di maniche, quando tocca agli altri è sempre la stessa manica.

Abbiamo deciso e condiviso, almeno così avevamo capito noi e avevamo accettato questo discorso, di affrontare tutti insieme i costi della politica, di cui questa è una delle voci, il finanziamento degli organi di informazione dei partiti, quindi questa richiesta la trovo assolutamente incoerente. Noi siamo per togliere tutti i finanziamenti alla editoria politica, perché come abbiamo fatto noi potreste fare anche voi, i manifesti e i giornali ce li siamo pagati di tasca nostra finchè non siamo arrivati qua e i giornali dei partiti che sono qua potrebbero essere benissimo finanziati con i soldi del gruppo, giusto per dare dei segnali come dite voi di etica politica. Cerchiamo di essere un minimo coerenti: tre emendamenti fa chiedevate di ridurre i costi della politica, tre emendamenti dopo di aggiungere costi alla politica per finanziare i giornali di quelli che non sono riusciti a vincere le elezioni, nonostante avessero i soldi per fare i giornali!

(nuova interruzione del Consigliere Rigo, fuori microfono)

No, questo è un emendamento che alla fine fa spese, come sempre! I costi della politica li affrontiamo in generale, per cortesia un minimo di coerenza e di correttezza.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.

Pastoret (UV) - Grazie, Presidente. Mi trovo mio malgrado ad affrontare un argomento che non mi entusiasma particolarmente, ma tant'è dobbiamo occuparcene.

Il collega Louvin ha posto il problema con un insieme di considerazioni che hanno toccato un panorama che va al di là dell'emendamento, che riguarda nello specifico il finanziamento agli organi di informazione, interventi a sostegno della informazione politica e sindacale locale, ed ha chiamato in causa anche le modalità di accesso in questo Consiglio. Credo che la materia, se la affrontassimo sotto questo profilo, rischierebbe di diventare ampia e poi non ho io neanche le caratteristiche tecniche per fare questo. Quindi ritornerei un po' al tema della finanziaria e dell'emendamento che è stato proposto.

In primo luogo vorrei sottolineare che va dato atto a noi di aver predisposto una finanziaria che si attenesse in senso stretto ed ortodosso ai contenuti di una legge di bilancio, senza andare a mettere mano ad altri provvedimenti legislativi. E sottolineo questo perché abbiamo avuto esempio di questa cosa poco tempo fa, quando l'Assessore Marguerettaz a nome della maggioranza con un emendamento opportuno ha cassato l'articolo 37 riguardante la questione delle case appartamento vacanza. A me pare di vedere in questo emendamento presentato dal gruppo PD e Vallée d'Aoste Vive-Renouveau un atteggiamento contraddittorio rispetto a quanto era stato apprezzato nell'atteggiamento dell'Assessore Marguerettaz, perché qui andiamo a mettere mano a un elemento normativo che non ha attinenza con il bilancio. Ma questa è una mia valutazione che potrebbe anche non essere condivisa. Sono altri però i punti che vorrei sottoporre all'attenzione. In primo luogo questa legge ha fatto oggetto di lunga, approfondita e anche vivace discussione alla fine della scorsa legislatura e non è riuscita a fare l'unanimità, così come prego i colleghi di considerare che possono accettare che non faccia la unanimità l'emendamento che hanno presentato. Votammo quel testo allora e io sono ancora oggi confortato dal fatto che rimangono valide le motivazioni che erano alla base della scelta che facemmo, tanto più siamo convinti di questo perché questa legge andrà in sua prima applicazione dal 1° gennaio 2009. Ci sono qui alcuni aspetti non secondari di carattere tecnico, devono essere approvati gli atti applicativi, che peraltro la legge fissa perentoriamente nella loro approvazione entro il 31 dicembre 2008. Questi atti devono non solo essere approvati dalla Giunta, ma devono passare attraverso alcune fasi di concertazione e di confronto che richiedono i loro tempi, quindi sotto questo aspetto ritengo che l'accettazione di un emendamento di questo genere, al di là delle considerazioni di carattere politico, ci determinerebbe dei problemi dal punto di vista gestionale. Ultima considerazione, è vero che qui si fa riferimento ai partiti politici; non voglio entrare nel merito della questione, ma la parte che si chiede di emendare riguarda l'articolo 15 dove al punto a) ci sono partiti e movimenti politici, al punto b) ci sono le organizzazioni sindacali rappresentative a livello regionale, e bisogna tenere conto che la somma che andrebbe suddivisa, andrebbe suddivisa e tra i partiti politici e fra le forze sindacali. Allora mi sembra che anche un minimo passaggio di cortesia in vista di una modifica nel senso che proponete della legge, avrebbe dovuto essere fatto, perché ci troveremmo per far contenti gli uni oggi, a dover intervenire con una misura che farebbe scontenti gli altri senza che ci sia stato alcun tipo di confronto su questo tema.

Per tutte queste ragioni non voteremo a favore di questo emendamento.

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Condivido pienamente quello che ha detto prima il collega Rigo e quello che ha sostenuto Louvin, e vorrei richiamare l'attenzione su questa norma: è chiaro che ne abbiamo parlato in Commissione e - condivido, Assessore Pastoret - altro doveva essere l'iter di questo percorso, ma i segnali che arrivavano erano di un disinteresse o di una non volontà di tornare su una strada che era stata intrapresa: c'è un Consiglio regionale, vota, fa una legge; ma qui le leggi le abbiamo cambiate! Quindi cominciamo a dire che non è demagogico, pretestuoso dire che si può cambiare una legge, alle volte fa comodo alla maggioranza, altre volte fa comodo alla minoranza. Condivido anche le preoccupazioni tecniche espresse dall'Assessore: di questa cosa ci sarebbe piena disponibilità da parte nostra a parlarne, però non accetto per niente che si utilizzi, questo sì demagogicamente, l'idea di dire vogliamo difendere la libertà di stampa in questa regione con un argomento che si riferisce ai costi della politica! Parleremo anche di questo in quella famosa discussione e siamo fra i primi che riteniamo che si può andare a vedere di ridurre questo finanziamento, ma cominciamo con il ricordare che noi, che veniamo da una certa tradizione, non abbiamo padroni che ci finanziano i giornali e rappresentiamo alle volte delle persone che per fare politica, hanno usato tutto quello che avevano a disposizione! Su questi banchi hanno seduto delle persone, operai della fabbrica, che continuavano a percepire lo stipendio di operaio della fabbrica e versavano tutti gli emolumenti del Consiglio regionale al partito per consentire a delle persone che non avrebbero avuto la possibilità di avere voce, di avere una voce. E non ci siamo mangiati neppure quello perché a breve dimostreremo che abbiamo conservato quello che i nostri padri ci hanno trasmesso e che viene tutelato da una fondazione in questo senso.

Ma torno alla idea fondamentale: a nostro avviso anche nei libri di storia della Valle d'Aosta sono ricordati i giornali che hanno caratterizzato il dibattito dell'epoca. Non sono qui certo a difendere un giornale di un gruppo che non è rappresentato, che fra l'altro in questo periodo ha come principale obiettivo il mio partito, tutt'altro! Da questo punto di vista avrei tutto l'interesse che smettessero le critiche al Partito Democratico, e invece no, sono qui a dire che quel giornale ha un senso, ma non quello, tutti i giornali delle forze politiche hanno un senso!

È importante che ci sia un segnale che va in quella direzione, per cui torno a dire può darsi che oggi non siano maturi i tempi per la votazione di questo articolo, ma vorrei che non fosse buttata via questa discussione in una storia di sinistra e di destra, questa politica che non abbiamo visto per due giorni in questo Consiglio speriamo che non arrivi nelle ultime battute! Visto che c'è stato un Consiglio in cui si è ragionato, vediamo di non cominciare con la sinistra e la destra e queste cose qua, ognuno fa le sue scelte, decide di stare zitto tutto il tempo, un altro decide di parlare di più, sono scelte libere. Torno a dire, può darsi che oggi non siano maturi i tempi per fare questa riflessione, ma ripeto interroghiamoci tutti sul fatto che penso sia oggi patrimonio comune che una cosa che abbiamo visto negativamente è stata quella che si è cercato di opprimere in alcuni paesi la possibilità di esprimersi liberamente. Tutti i totalitarismi lo hanno fatto. Ora in una regione dove si finanziano tutti i libri possibili e lo dico positivamente, perché è un modo per incentivare la cultura, perché dà voglia ai cittadini valdostani di fare una ricerca, di produrre un testo di poesie, l'ho detto prima non sono costi, sono investimenti, anche un giornale è un investimento, è cultura e in più è libertà; allora non discuto l'operato del Consiglio precedente, è stata fatta una discussione in un certo clima, può darsi che adesso il clima cambi, può darsi che su queste cose dovremo intervenire.

Quindi non accetto che ci sia una spaccatura di questo tipo, può darsi che oggi ci siano tutte le ragioni tecniche che l'Assessore ha messo sul tavolo e che possono rendere difficile l'approvazione di questo articolo oggi, ma spero che questo Consiglio abbia la responsabilità di riflettere su questo argomento.

Président - La parole au Conseiller Caveri.

Caveri (UV) - Visto che non vorrei, congiuntamente con l'allora Assessore La Torre, essere accusato di essere un liberticida, perché questo sembra riecheggiare nelle parole di qualcuno, devo dire che questi stessi dibattiti li abbiamo fatti nella scorsa legislatura. Sarà che sono giornalista da 30 anni, ma l'idea che la libertà di stampa sia legata alla contribuzione pubblica come liberale mi fa specie. Non è che se uno non riceve i contributi dalla Regione non può scrivere, soprattutto in una epoca dove gli strumenti elettronici di diffusione sono molto meno costosi del passato. Vede, Donzel, c'è una grande contraddizione, ma la prima contraddizione è il ricordo di Rigo, perché credo che Rigo si ricorderà di come mai a un certo punto si cambiò la legge sulla editoria, dando i soldi ai giornali di partito senza più pretendere di avere la pagina della Regione. Perché proprio il giornale dei Verdi, che allora non so come si chiamassero, definiva questa pagina la voce del padrone, per cui uno era cornuto e mazziato: gli pagavi il giornale, per tutte le pagine te ne dicevano di cotte e di crude, la pagina che era pagata dalla Regione per giustificare quel contributo, perché poi non è così banale con gli aiuti di Stato e la concorrenza immaginare di dare questa distribuzione a pioggia, si chiamava la voce del padrone, tipo a pagina 4 ci sono i cretini che erano quelli che allora facevano...ma era scritto in prima pagina, lo ricordo perfettamente...

Rigo (fuori microfono) ...comunque è servita quella pagina...

Caveri (UV) - ...sì è servita a quei giornali e ad alcuni di loro a diventare pubblicisti!

L'altra contraddizione che avevo già evidenziato a Sandri la scorsa volta era che il centro sinistra è il raggruppamento che ha deciso di finanziare i giornali di partito solo dei partiti rappresentati in Parlamento. Allora c'è una certa distonia: una volta si viene a dire, per carità, la società civile è fuori, successivamente si è fatta una norma poi disattesa, come ho spiegato a Sandri perchè è stata disattesa, è stata disattesa perchè il centro sinistra, non essendo riuscito come qui in Valle a fare un giornale, cioè non riuscite a fare il giornale del PD perché c'è Sandri con il suo giornale, anche voi siete in difficoltà, allora cosa capitò? Capitò che a fronte del fatto che non avrebbero più dovuto finanziare i giornali dei partiti non più rappresentati in Parlamento, essendo che erano rimasti nell'area di centro sinistra dei giornali che non potevano più fare riferimento a dei gruppi parlamentari perché non c'erano più, hanno fatto una norma in cui dicono di rifarsi ai gruppi parlamentari della legislatura precedente.

Allora c'è una contraddizione Donzel: non si può venire in Valle d'Aosta a fare i peana, non lo dico a quelli di Vallée d'Aoste Vive-Renouveau che hanno una posizione propria, ma è ovvio che c'è una contraddizione, non può essere che nella scorsa legislatura avete esplicitamente chiesto, poi adesso la materia è in fase di ulteriore riscrittura, proprio in queste ore c'è un grande dibattito politico perché Berlusconi ha detto basta con i finanziamenti ai giornali di partito, perché era diventato giornale di partito Il Foglio, che peraltro è della moglie di Berlusconi, era diventato giornale di partito Il Riformista, L'Unità ha campato negli ultimi venti anni non con le vendite porta a porta come in passato, ma grazie ai finanziamenti di partito, che detto fra di noi è una concezione anche del mercato piuttosto bizzarra soprattutto per dei quotidiani. Allora non è che noi siamo stati liberticidi, abbiamo applicato un principio che voi stessi avete propugnato a livello nazionale, che è un principio ragionevole. Ci sono delle regole democratiche nelle quali crediamo, che sono quelle della rappresentanza, a questa rappresentanza corrisponde qualcos'altro. Si vuole discutere all'interno delle vicende dei costi della politica? Credo che si possa discutere. L'idea però che il giornalismo, anche quello di opinione dei partiti possa esistere solo se foraggiato dal pubblico, è un elemento che mi preoccupa per la libertà, perché il cordone ombelicale che lega il giornale al pubblico farebbe ad esponenti come avveniva nel dopoguerra tipo Pannunzio, Rossi o cose del genere, aprire gli occhi così.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Voglio essere libero rispetto agli orientamenti che prende il partito nazionale o il centro sinistra a livello nazionale, voglio essere qui e pensare con la mia testa. Non credo che perché a Roma decidiamo una cosa, io devo farlo qui e devo riprodurlo qui. Non mi sembra di essermi mai comportato in questa maniera. Quindi posso, e non ho nessun problema, avere un orientamento diverso da quello che hanno Veltroni o Fassino e questo non mi preoccupa. Non mi preoccupa neanche il fatto che ci siano difficoltà fra Le Travail e il giornale dei Calì, non me ne frega assolutamente nulla, io ho posto una questione di principio; se valgono le questioni di principio in questo Consiglio, ne possiamo parlare ad alta voce oppure dobbiamo solo parlare di quello che ci interessa direttamente e non di quello che può interessare all'opinione pubblica e al popolo valdostano?

Ho detto solo questo: il fatto di essere presente in Consiglio regionale come movimento politico non può essere il solo criterio per avere dei finanziamenti; il fatto poi che non dobbiamo dare i soldi ai movimenti politici attraverso i giornali, questo è un altro paio di maniche, ma a tutti allora! Un movimento politico potrebbe nascere per altre motivazioni che non quella di essere rappresentato in Consiglio regionale, e per la scelta di non esserlo non può accedere ai finanziamenti per i giornali, questo non mi sembra giusto e corretto. Se poi vogliamo dire che non dobbiamo dare i soldi a quel giornale perché ha fatto una cattiva propaganda rispetto...questo sinceramente a me non interessa, neppure se fa a me la cattiva propaganda. Ho posto una questione più generale.

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Tibaldi.

Tibaldi (PdL) - Onde evitare fraintendimenti, ci ha lasciato perplessi quanto ha detto il collega Donzel. Siamo assolutamente favorevoli a difendere e sostenere il pluralismo ideologico, siamo liberali nel DNA, di conseguenza è bene che la libertà di manifestazione del pensiero che non è solo un caposaldo di ciascuno di noi, non solo nostro, ma che è sancita anche in maniera solenne nella Costituzione all'articolo 21 ed è una conquista della democrazia, venga difesa e valorizzata. Però la libertà diventa meno nitida quando costa soprattutto al cittadino, perché per il cittadino non è più una libertà di pagare se vuole, diventa un obbligo di pagare perché lo decide qualcuno. Ed è su questo punto che dobbiamo soffermarci, questo può essere un meemento per quando ci caleremo nel complesso mare magnum dei costi della politica: questo è un costo della politica, qui non si tratta di fare demagogia, si tratta di capire se è opportuno continuare a soverchiare i cittadini di questo carico. Allora il pensiero costa esprimerlo, ce ne siamo accorti, qui non si tratta di distinguere fra padroni o meno, perché se ci sono i padroni, pagano i padroni, se non ci sono i padroni voi vorreste far pagare il tutto ai cittadini, chiedete ai cittadini se sono d'accordo a non fare i padroni, ma comunque mettere mano al portafoglio.

Se facciamo un referendum, la bocciatura sarebbe clamorosamente evidente: contro!

Con la legge approvata dal Consiglio regionale prima nel 2004 e poi nel 2008 si è stabilito di dividere questa torta che abbiamo proposto di abolire, sulla base delle rappresentatività in Consiglio regionale. Questo è un caposaldo. Adesso questa attenzione che viene manifestata nel volerla estendere ad altre rappresentanze politiche al di fuori di questa istituzione, ci sembra voler allargare a dismisura come spesso accade questa facoltà, che comunque alla fine paga sempre Pantalone. D'altronde anche la sinistra, che prima è stata finanziata con soldi pubblici o soldi di partito, ha capito che è finito questo periodo. Soru, citato prima da Caveri, si è comprato L'Unità, si paga L'Unità dal maggio scorso; Veltroni, questo new deal che ha portato Veltroni a sinistra, ha detto: basta, non possiamo spremere i cittadini anche per le nostre opinioni.

D'altronde anche voi a sinistra siete 4 o 5 forze, non avete mai cercato di unificare il vostro pensiero in un unico foglio, mantenendo il pluralismo dei diversi soggetti. Ci sono 4 o 5 fogli, ricordo i Verdi, avevano L'Informazione e all'interno l'inserto di Sinistra Alternativa, voi avete Le Travail, loro hanno La Lanterne Magique, non ricordo il nome della testata di Renouveau... è normale questa frammentazione? Fate un censimento nell'ambito del vostro elettorato se è d'accordo a mettere mano al portafoglio con contributi pubblici, per tutta questa carta che si fa scrivere; lo dico guardando anche la nostra parte politica o le altre parti politiche che sono qui rappresentate.

Se vogliamo ragionare in termini di sobrietà, non dico partiamo da questo punto, ma prendiamo in considerazione che decisamente più coraggiosa sarebbe stata una proposta emendativa che aboliva tout court, e l'ha ricordato bene il Capogruppo Lattanzi, un finanziamento di questo tipo. Siamo in politica, impegnati quotidianamente, abbiamo soldi propri che ci vengono riconosciuti come emolumento e soldi dei gruppi consiliari, aggiungiamo anche i soldi del finanziamento all'editoria politica? Questo è un superfluo che a nostro avviso si può tagliare. Per queste ragioni, senza andare a fare degli scontri di tipo ideologico, Donzel, non siamo contrari al pluralismo, ci mancherebbe, però pluralismo significa anche esprimere delle idee che qualcuno paga. Vogliamo continuare a farle pagare a Pantalone queste spese? Pensiamoci un attimino.

Président - La parole au Conseiller Louvin.

Louvin (VdAV-R) - Evidentemente in coda di giornata questo argomento ha toccato un nervo scoperto del dibattito politico. La formazione dell'opinione pubblica è sicuramente caposaldo della democrazia e quelle condizioni di uguaglianza e libertà che in un modo o nell'altro sono state richiamate da varie parti sono sicuramente essenziali.

Se lavorassimo a tavolo sgombro e non ci fossero in campo norme che prevedono agevolazioni, sostegni, incentivi alla stampa politica a livello nazionale o regionale, in astratto la posizione manifestata dai colleghi del PdL sarebbe una condizione condivisibile: si azzera. Salvo poi come è noto che le forze economiche possono in qualche caso - e il caso è abbastanza evidente a livello nazionale - pesare molto sulla bilancia. Ma in questo momento la bilancia è squilibrata a livello nazionale, dove uno solo dei nostri partiti presenti in Consiglio regionale è percettore di contributi. La società Nouvelle Editrice Le Peuple Valdôtain, ho il dato aggiornato del 2007, ha avuto una percezione di 332 mila euro dal finanziamento della stampa politica a livello nazionale, per una testata che è diffusa solo in Valle d'Aosta, una cifra che da sola è pari a tutto quanto messo in campo per l'editoria politica a livello regionale. Quindi siamo in presenza di una bilancia che è pesantemente squilibrata da un lato. In queste condizioni credo che non sia proponibile un azzeramento e credo che di buon senso fosse una disposizione che consentiva alle altre forze (non a questa perché non è cumulabile la contribuzione) che non godono di quel finanziamento di avere un sostegno che riequilibrasse la situazione. È in questa logica di pesi e contrappesi che si inserisce una proposta emendativa molto limitata. Al collega Lattanzi do una precisazione che non è una richiesta di fiducia illimitata nella mia trasparenza, ma che è di semplice annotazione dell'ufficio dell'Assessore alle finanze, del coordinatore delle finanze, che certifica che questo è un emendamento senza aumento di spesa. Ne prendiamo atto.

Possono avere legittimità le osservazioni dell'Assessore Pastoret per quanto riguarda il fatto che in teoria si dovrebbe allargare la platea della discussione ad altri soggetti come le forze sindacali, credo che non mancherebbero le possibilità di definire il perimetro rispettivo delle contribuzioni alle forze sindacali e alle forze politiche, in modo da non ledere questa parte. Ma quello di cui stiamo parlando oggi è una questione di estensione o meno di questo beneficio anche a favore di soggetti non rappresentati nel Consiglio regionale, o perché non ancora presenti nell'agone politico o perché pur avendo raggiunto determinate soglie di rappresentatività non hanno avuto ripartizione di seggi o perché magari non desiderano neppure di essere rappresentate in Consiglio regionale, ma che desiderano fare comunicazione politica. La nostra opinione è che in un mondo imperfetto, asimmetrico come è questo, questo riequilibrio è un minor male ma è soprattutto un atto di continuità rispetto a testate politiche storiche di questa regione, ed è un atto di apertura rispetto forse a testate politiche nuove.

Noi non riteniamo che questa sia la panacea, non ci schieriamo paladini né di un liberalismo né di uno statalismo esasperato, semplicemente chiediamo che ci sia questo allargamento minimo della platea anche a soggetti che non sono soggetti casuali in questa logica, ma sono dei soggetti che sono presenti in Valle d'Aosta con un'azione politica, che sono regolarmente registrati presso il tribunale di Aosta, che sono presenti da almeno 12 mesi antecedenti al periodo cui si riferisce il contributo, che editano almeno 2500 copie per numero delle loro testate, eccetera. Insomma, soggetti non casuali, soggetti che dedicano il 70% della loro informazione alle finalità di un'azione politica e così via.

Crediamo che questi siano i requisiti sostanziali per accedere alla condivisione di una torta, nella quale noi, che oggi siamo arrivati ad entrare in Consiglio regionale, chiediamo di restringere la nostra fetta in modo che nessuno di coloro che hanno diritto di voce e di parola possa rimanerne escluso. Non diciamo altro perché i colleghi hanno fin troppa consapevolezza di cosa questo rappresenti, forse possa rappresentare in futuro anche in termini di vita o di morte per una informazione politica libera, ma tant'è questa è la nostra posizione e vi chiediamo di portarvi se lo ritenete il necessario concorso.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (PdL) - Sarò brevissimo, intanto avremo modo di appassionarci a questo discorso quando parleremo più in generale dei costi della politica, anche se capisco il fastidio di chi non vuole assoggettare questo concetto per difendere un principio. Io il principio l'ho compreso e ho compreso anche l'opportunità certificata - ma mi fidavo del collega Louvin - del fatto che questo emendamento non aumentasse la torta. Noi siamo per eliminarla completamente, quindi è il principio stesso che contestiamo. Detto questo, vorrei rassicurare i nostri colleghi politici non Consiglieri regionali che non sono più presenti in quest'aula, perché se andassimo a guardare la relazione fra l'effetto della comunicazione politica e i risultati nella democrazia, Berlusconi è la testimonianza che, nonostante sia padrone delle televisioni, dei media, e accusato di conflitti di interesse sulla comunicazione dei più nefasti, ha perso due volte contro Prodi e quando ha vinto non era per merito della comunicazione ma per il valore delle proprie idee o per la pochezza delle idee degli altri.

Così è stato anche per voi di Renouveau che non avete beneficiato di grandi mezzi di comunicazione, eppure avete ottenuto un ottimo risultato alle regionali con cinque Consiglieri che sono molti di più di quelli che qui non ci sono e hanno battagliato le buche della posta delle famiglie valdostane a tappeto per mesi con comunicazioni delle più disparate, ma evidentemente la forza delle idee era diversa e ha vinto chi le idee le aveva più in sintonia con le esigenze. Sul fatto della democrazia e della rappresentatività delle idee sono d'accordo con quanto ha detto il mio collega: ognuno è libero di esprimere le proprie idee purché se le paghi.

Président - Je soumets au vote l'amendement 2 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et du Parti Démocratique, qui récite:

Emendamento

Dopo l'articolo 52 è inserito il seguente:

"Articolo 52bis

(Modificazioni alla legge regionale 18 aprile 2008, n. 11)

1. Alla lettera j) dei comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 18 aprile 2008, n. 11 (Nuove disposizioni in materia di interventi a sostegno dell'informazione e dell'editoria locale), le parole "rappresentati nel Consiglio regionale " sono soppresse.

2. Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 15 della legge regionale 11/2008 le parole "rappresentati nel Consiglio regionale" sono soppresse.".

Conseillers présents et votants: 34

Pour: 8

Contre: 26

Le Conseil n'approuve pas.

Président - La parole au Conseiller Donzel sur l'amendement n° 3 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et du Parti Démocratique.

Donzel (PD) - So che quando si toccano questi temi poi in coda a un dibattito di questo tipo, uno dice: abbiamo fretta di andare a casa non perdiamo tempo, però è anche vero che passiamo intere giornate a leggere sui giornali le opposizioni sanno solo dire no, non hanno idee, allora qualche idea bisogna pur metterla in campo per far vedere che si fa una opposizione costruttiva, non proprio un'opposizione che non ha nessuna idea. Riteniamo che questa possa essere un'idea molto interessante, che è quella di cominciare a utilizzare nell'alimentazione, un'alimentazione che non percorre chilometri sui TIR, eccetera, ovviamente per le banane e gli ananas dovremo continuare a ricorrere a prodotti di importazione ma è pur vero che per le mele, le pere, le patate, eccetera, è possibile trovare prodotti sul mercato locale. Questa cosa sarebbe interessante se venisse favorita nelle nostre mense, e prodotti come la carne e il formaggio valdostano potessero trovare spazio nelle mense dove ci sono i nostri giovani.

Anche qui non ci sembra di aver fatto uno stravolgimento del bilancio, si chiede di utilizzare una quantità di denaro presente nel fondo regionale per le politiche sociali, crediamo che questo sia un segnale che si può dare di una volontà di andare in una certa direzione rispetto al miglioramento della qualità dell'alimentazione. Un'ulteriore finale considerazione attiene al fatto che nell'ultimo dibattito è stata spesso citata la parola liberalismo, libertà, eccetera, rispetto a questioni di leggi di mercato e quant'altro. Ricordo che invece all'inizio del dibattito sulla finanziaria si è fatto più volte riferimento, ricordo qui l'on. Caveri che aveva fatto riferimento al fatto che c'era di nuovo la possibilità per le amministrazioni e gli Stati di intervenire sul mercato. Allora la coerenza valga per tutti, quindi siamo tutti oggi un po' liberali, però siamo tutti oggi convinti che sia necessario un intervento regolatore del mercato.

Forse la cosa più interessante di questi giorni è stata che dopo il crollo del muro di Berlino è crollato anche l'idolo del libero mercato.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (PdL) - La battuta me la consenta l'amico Raimondo: con il muro di Berlino è crollato il comunismo, punto. Dopo di che c'è ancora qualcuno che si vanta di esserlo...

Era per fare un intervento a favore di questo emendamento, anche per dimostrare che non c'è ideologia nelle posizioni quando c'è una buona proposta anche da parte di opposizioni molto distanti da noi, in questo caso sulla filiera corta (mi pare di capire che questo sia l'indirizzo). Siamo assolutamente favorevoli per due ordini di motivi: primo, siamo convinti che una filiera corta permetta di avere un'alimentazione molto più sana per i nostri figli nelle scuole e negli enti pubblici in generale; secondo, siamo d'accordo che l'ente pubblico possa favorire in questo contesto lo sviluppo della nostra economia agricola che è in grande difficoltà. Forse questo vorrebbe dire non mangiare le banane a dicembre, ma magari mangiarsi le mele renette di Saint-Pierre e siamo d'accordo che questo debba essere promosso, poi il come e il quando lasciamo alla maggioranza decidere come farlo, per quanto riguarda il principio di questo emendamento siamo favorevoli.

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture et au ressources naturelles, Isabellon.

Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. Naturalmente è condivisibile la bontà di quello che può essere l'obiettivo perché di questo abbiamo già dibattuto in più occasioni nella scorsa legislatura e mi ricordo che Bortot si scaldava molto sull'argomento, perché proveniva da un'esperienza di ricerca di filiera corta anche a livello cooperativo. Credo che il raggiungimento di questo obiettivo, a seguito di questi discorsi che si erano fatti, abbia avuto delle azioni concrete, perché cito una per tutte la sensibilità dimostrata dall'USL per quel che riguarda l'utilizzo nella mensa dell'ospedale della carne di provenienza valdostana con un accordo specifico con l'AREV, con la COFRUIT stessa cosa è stata fatta una azione in questo senso, quindi si è già attivata una serie di iniziative in merito. So che a livello di consorzio permanente degli enti locali ci sono dei Sindaci che stanno portando avanti un'iniziativa di questo tipo, cito uno per tutti il Sindaco di Pré-Saint-Didier con cui anche recentemente avevamo avuto modo di confrontarci per avere un incontro a livello di consorzio permanente degli enti locali, per fare un'azione di sensibilizzazione per quel che è dell'utilizzo nelle mense dislocate sul territorio. Bisogna tener conto che ci sono delle regole; è molto affascinante il discorso chilometro zero, o il discorso della salubrità che sicuramente cerchiamo di promuovere in tutte le attività che facciamo per quel che riguarda la presentazione dei nostri prodotti, la tracciabilità, quindi quella esperienza fatta all'ospedale di Aosta può sicuramente essere riproposta. Le verifiche vanno fatte sul fronte degli aiuti alla concorrenza, degli aiuti di Stato che spesso impediscono certe azioni, quindi tout court approvare un emendamento di questo tipo sarebbe un by-pass e una linea che è da verificare.

L'impegno che ci può essere è quello di proseguire su questa linea, andando a verificare le azioni da fare con il coinvolgimento degli enti locali che gestiscono sul proprio territorio le mense direttamente o indirettamente. Alla luce di questo credo che un approfondimento lo faremo, in particolare con il nostro Assessorato, coinvolgendo le associazioni di categoria e i produttori attraverso le loro organizzazioni.

Alla luce di questo non riteniamo opportuno approvare questo emendamento.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 3 de Vallée d'Aoste Vive-Renouveau et du Parti Démocratique, qui récite:

Emendamento

Dopo l'articolo 52bis è inserito il seguente:

"Articolo 52ter (Qualità dell'alimentazione)

1. Al fine di migliorare la qualità dell'alimentazione e di favorire la riduzione dell'immissione nell'atmosfera di anidride carbonica, è concesso un contributo alle mense che utilizzano frutta, verdura, carni e formaggi prodotti sul territorio regionale.

1. La Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione, l'ammontare, i criteri e le modalità di erogazione del contributo di cui al comma 1.

2. L'onere per il finanziamento del contributo di cui al comma 1 è determinato, per l'anno 2009, in euro 500.000.".

Al finanziamento dell'onere di cui al comma 3 si provvede mediante riduzione di pari importo del capitolo 61310, con conseguente variazione degli allegati A e B del dl 15 e dell'articolo 25 del dl 14.

Conseillers présents et votants: 35

Pour: 12

Contre: 23

Le Conseil n'approuve pas.

Président - La parole au Conseiller Donzel sur l'amendement n° 6 du Parti Démocratique.

Donzel (PD) - Stesso spirito dell'emendamento precedente. Quali idee? Questo è importantissimo sul piano delle proposte che riguardano in un momento di crisi del settore industriale cosa andare a finanziare, su cosa puntare in Valle d'Aosta per il nostro futuro.

Una cosa l'ha già individuata chiaramente l'amministrazione regionale, non è che stiamo inventando qualcosa di nuovo, già l'amministrazione punta sulle energie, sappiamo il ruolo strategico di CVA in Valle d'Aosta. Noi chiediamo di rafforzare questo percorso pubblico anche attraverso le partecipate regionali come CVA, andando a studiare un vero e proprio piano per produrre l'energia eolica. Siamo convinti che ci sono degli esempi, l'ho detto nei giorni passati, ci sono paesi come la Spagna che hanno saputo fare un salto incredibile a livello europeo grazie a delle strategie in questo campo. Sono convinto che la Valle d'Aosta possa farlo, è un terreno di carattere industriale dove interventi di questo tipo si possono legare al territorio, perché produrre energia pulita non è in contrasto con l'ambiente né con il turismo, una regione che possa essere all'avanguardia nella energia pulita, all'avanguardia nella produzione idroelettrica, eolica e nel solare, questo è un percorso che possiamo intraprendere in questo momento in cui abbiamo importanti risorse nel bilancio regionale.

In questo senso l'emendamento dice: facciamo questo piano e andiamo a investire in questa direzione.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.

Pastoret (UV) - Grazie, Presidente. Troviamo qui alcuni motivi di soddisfazione in questo emendamento, uno perché sentiamo parlare bene e con fiducia di CVA, abbiamo assistito in passato a delle considerazioni meno simpatiche rispetto a CVA nella scorsa legislatura: finalmente rimettiamo le cose al loro posto! Dò atto e merito al collega Donzel di introdurre un periodo di riflessione, che penso sarà più significativo sotto questo profilo nell'interesse di tutti. L'emendamento ci fa piacere perché troviamo una fiducia nella Giunta in controtendenza rispetto ad alcuni emendamenti che sono stati presentati all'inizio della discussione su questa legge, perché le modalità di utilizzo di questo fondo sono definite con deliberazione di Giunta...

(interruzione del Consigliere Donzel, fuori microfono)

...non lo dico intendendo minimizzare o ironizzare, assolutamente. Dico solo però che sono contento che sia stato evocato questo tema, anche qui però mi preme dover precisare alcune cose. In primo luogo il fondo tutto sommato c'è già nei capitoli, ne cito due: il cap. 33765 che ha un importo totale di 300 mila euro e sono le spese per la redazione e l'aggiornamento degli strumenti di pianificazione energetico ambientale, e il tema che ponete con l'emendamento ricade bene in questo; il cap. 33768 che porta contributi in conto capitale per la incentivazione degli investimenti finalizzati alla installazione di impianti dimostrativi e alla effettuazione di diagnosi energetiche. Queste due voci hanno entrambe attinenza con il tema che ponete, hanno un indirizzo che va un po' nel senso di quanto è proposto dal vostro emendamento, e inoltre noi stiamo lavorando per rivedere diversi aspetti della legge 3; non entro qui nel merito dei finanziamenti di cui abbiamo parlato prima per quanto riguarda i fondi globali, ma stiamo rivedendo anche alcuni percorsi e anche la individuazione di alcuni soggetti e di alcuni partner per poter fare una serie di interventi, in particolare per quanto riguarda l'eolico. Da questo punto di vista sta per essere ultimato uno studio che l'Assessorato ha fatto predisporre, per definire le aree a vocazione della Regione per poter avere delle installazioni di carattere eolico e il passaggio che vediamo come Giunta è quello che poi certe installazioni, che potrebbero avere degli impatti importanti sul territorio anche dal punto di vista urbanistico, siano viste in un contesto di interesse generale e in accordo con dei partner di carattere pubblico quali CVA. Questo è un percorso che ci proponiamo di fare e che troverà accoglimento nelle modifiche che andremo ad apportare alla legge 3, cosa che cercheremo di fare in tempi ragionevolmente brevi. Questa è la ragione per cui, pur condividendo lo spirito dell'emendamento che proponete, non lo accogliamo perché andremo ad intervenire in modo più organico sulla materia.

Président - Je soumets au vote l'amendement n° 6 du Parti Démocratique, qui récite:

Emendamento

Dopo l'articolo 52 ter è inserito il seguente:

"Articolo 52 quater (Energia eolica)

1. Al fine di avviare un piano per lo sfruttamento dell'energia eolica e affidare lo sfruttamento di tale energia alla gestione pubblica, è autorizzata la costituzione di un apposito fondo regionale, le cui modalità di utilizzo sono definite con deliberazione della Giunta regionale, nell'ambito del programma 2.2.2.15 Interventi nel settore delle risorse energetiche".

2, L'onere per il fondo di cui al comma 1 è determinato, per l'anno 2009, in euro 100.000.".

Al finanziamento dell'onere di cui al comma 2 si provvede mediante riduzione di pari importo del capitolo 33768, con conseguente variazione degli allegati A e B del dl 15 e dell'allegato B del dl 14.

Conseillers présents: 34

Votants: 26

Pour: 3

Contre: 23

Abstentions: 8 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Lattanzi, Louvin, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil n'approuve pas.

Président - Je soumets au vote l'article 53:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'article 54:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'annexe A:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote l'annexe B:

Conseillers présents: 34

Votants: 23

Pour: 23

Abstentions: 11 (Benin, Bertin, Giuseppe Cerise, Chatrian, Donzel, Carmela Fontana, Lattanzi, Louvin, Rigo, Tibaldi, Zucchi)

Le Conseil approuve.

Président - Je soumets au vote le projet de loi dans son ensemble:

Conseillers présents: 35

Votants: 35

Pour: 23

Contre: 12

Le Conseil approuve.