Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 67 del 24 settembre 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 67/XIII - Approbation de motion: "Initiatives pour une solution adéquate du problème concernant les démarches d'expropriation de la part des administrations locales pour la réalisation des ouvrages publics".

Motion

Prenant acte des énormes frais d'enregistrement que les administrations publiques doivent soutenir à différent titre pour le perfectionnement des démarches d'expropriation pour la réalisation des ouvrages publics; comme on peut déduire du document en annexe;

Considéré que ces frais représentent un vrai paradoxe;

Rappelant que le Conseil permanent des collectivités locales avait à ce sujet approuvé une résolution;

Vérifié que tous les destinataires de la susdite résolution ont de quelques façon abordé le problème;

Considéré que pendant la législature précédente, les parlementaires valdôtains, l'U.N.C.E.M., le Conseil A.N.C.I., petites communes avaient envisagé la possibilité de régler ce problème dans le cadre du dessein de la loi sur la montagne, unifié à celui portant mesures à faveur des petites communes;

Soucieux des retombées financières négatives que ce paradoxe entraîne sur les budgets des collectivités locales;

Estimant urgent reprendre les pour parler entamés et interrompus à cause de la levée anticipée des assemblées parlementaires;

Le Conseil régional de la Vallée d'Aoste

Engage

le Président de la région et invite les Parlementaires valdôtains à intervenir avec urgence pour reprendre tous les contacts qu'ils estiment nécessaires pour créer une action commune entre tous les sujets intéressés à trouver une solution adéquate de ce problème et à tenir informé le conseil du procédé des initiatives prises.

Signé: Cerise Giuseppe - Bertin - Chatrian - Louvin - Morelli Patrizia

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Vogliamo, con questa mozione, sollecitare l'attenzione del Consiglio e conseguentemente impegnare la Giunta regionale su una problematica... per tentare di risolvere una problematica che si trascina da tempo e rappresenta un vero paradosso. Il paradosso è rappresentato dai costi di trascrizione al patrimonio del Comune delle aree espropriate per pubblica utilità. Accenno a qualche passaggio esemplificativo, per rendere conto di questo paradosso con tutte le ripercussioni negative che ha sulle amministrazioni pubbliche in generale, perché - a parte l'ANAS - tutti sono soggetti a queste procedure, dunque tutte le amministrazioni pubbliche sono interessate a questa problematica.

Per ogni singola particella di terreno che viene espropriata il costo è di 168 €, una quota fissa, per imposta di registro, 168 € per l'imposta ipotecaria e 168 € per l'imposta catastale, alla quale si va ad aggiungere l'1% che può essere trascurabile per certe cifre, ma se poi andiamo su indennizzi che superano i 20mila euro, comincia ad avere i suoi riflessi importanti, con tutte quelle che sono le documentazioni che devono essere poi presentate in bollo, andiamo a delle cifre paradossali, praticamente per una particella... il minimo che si spende è di 588 euro. Voi pensate che quando ci sono degli interventi con delle occupazioni così marginali... perché parliamo a volte e spesso in questi casi di allargamento e sistemazione di una strada interna... ci troviamo in situazioni ridicole, oltre che paradossali, perché per registrare un bene che è costato come indennizzo da parte dell'amministrazione al proprietario 50 centesimi, l'Amministrazione spende 588 €... credo sia una cosa che non sta in piedi! Diciamo che non è la prima volta che si affronta questa problematica, in questa sala; già in passato il CELVA si era attivato a proposito e aveva indirizzato una risoluzione a tutta una serie di persone interessate, fra cui: Presidente della Giunta, Consiglio, UNCEM, ANCI, parlamentari valdostani e quanti altri potevano essere interessati a trovare una soluzione per questa problematica.

Dobbiamo prendere atto che tutti si sono occupati di tale questione, c'era stata un'accelerazione negli ultimi tempi, ma poi c'è stato lo scioglimento delle Camere; la soluzione che veniva prospettata, non so se sia quella più idonea, non penso... bisognerebbe tentare di perseguire delle strade diverse, ma qualora non fosse possibile quella, bisognerebbe tornare all'ipotesi che si era paventata: quella di inserire questo provvedimento nella legge sulla montagna. A livello parlamentare, sulla bozza di legge sulla montagna - che era condivisa dal gruppo interparlamentare Amici della montagna, alla quale avevano collaborato sia la Consulta dell'ANCI piccoli Comuni che l'UNCEM e i Parlamentari valdostani - si era trovata questa intesa e pareva che ci fosse un accordo condiviso; poi si è ipotizzato di legare al discorso sulla legge della montagna anche quello relativo ai provvedimenti a favore dei piccoli Comuni e questo testo avrebbe dovuto recepire anche questa, ma credo che sia una soluzione non ottimale. La soluzione ottimale sarebbe quella di vedere con il Ministero delle finanze la possibilità di registrare; questo credo il buon senso lo dica dopo l'illustrazione che ho fatto di qualche esempio, non la singola particella, ma la pratica espropriativa nel suo insieme. Ci troviamo, ma possiamo fare degli esempi... a fronte di 15mila di indennizzo con 90mila di registrazione: siamo fuori da ogni ragionamento logico! Proponiamo questa possibilità intanto di analizzare tale soluzione; successivamente, se questa non fosse praticabile, anche un ragionamento tampone in attesa di poterla approfondire, ma che venga recepito nel testo unificato della legge sulla montagna e dei piccoli Comuni.

Avevamo detto di impegnare il Presidente della Giunta e poi, su invito dell'Assessore Lavoyer... non cambia niente, il Governo regionale, dunque non c'è alcun problema per questo. Credo che i toni che abbiamo usato siano anche tecnici in questo caso, perché parliamo di cifre, di registrazione, di catasto, e che non abbiano offeso nessuno; pertanto ci auguriamo che questa mozione possa trovare accoglimento, affinché tutti quelli che sono chiamati a rendersi attori per dare soluzione a questo problema possano operare.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Merci, M. le Président. Le Gouvernement et la majorité toute entière expriment un avis favorable à approuver cette motion du groupe Vallée d'Aoste Vive, car nous-mêmes on partage l'esprit et le contenu, soit de la motion, soit de la partie engageante. Nous demandons, comme l'a déjà anticipé le Conseiller Cerise, uniquement un petit amendement, plus sous l'aspect formel que de substance.

La partie engageante doit être ainsi modifiée: "Engage le Gouvernement de la Région et invite les Parlementaires valdôtains à intervenir...". Avec cet amendement nous exprimons un avis favorable.

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Merci. J'ai oublié un passage...

Stamattina, illustrando l'interpellanza relativa agli espropri che in parte attenevano direttamente alla Regione, avevo detto che probabilmente un problema che vorrei innescare in questo discorso sarebbe stato oggetto di un successivo intervento in forma di interpellanza, poi valuterete se è opportuno andarlo ad integrare nell'impegno oppure si agirà con il documento annunciato di una interpellanza.

Negli incontri avvenuti sempre tra il CELVA e la Giunta regionale... nel caso specifico questo era stato un impegno formale che si era assunto l'allora Assessore alle finanze Marguerettaz... per cui, nell'attesa dell'eventuale soluzione di questo problema, visto che trattasi di imposte e che i 9/10 tornano nelle casse della Regione, c'era l'impegno dell'Assessore di verificare la possibilità di quella parte che tornava nelle casse della Regione versata dai Comuni, di riversarla ai Comuni interessati che l'avevano spesa per queste spese di registrazione. Se questa parte potesse essere integrata da tale discorso ci sarebbe già un impegno in tal senso da parte della Giunta; se non è possibile, presenteremo una interpellanza o una mozione specifica su quell'argomento.

Président - La parole au Conseiller La Torre.

La Torre (FA) - Vorrei portare una riflessione che, quanto meno, viene spontanea. Credo che lo strumento dell'esproprio sia uno strumento su cui ci voglia una particolare attenzione, perché quando il Consigliere Cerise citava gli attori, si è dimenticato un attore fondamentale dell'esproprio: chi lo subisce, cioè il cittadino. Allora lo strumento dell'esproprio deve essere uno strumento da considerarsi straordinario, cioè quello strumento che il Comune o l'ente pubblico utilizza in una particolare necessità di interesse pubblico; quindi è bene semplificare le operazioni di esproprio e renderle economicamente più convenienti per l'ente pubblico, ma attenzione che poi lo strumento dell'esproprio non diventi uno strumento di abuso nei confronti dei cittadini che subiscono poi questa situazione! Lo ha detto prima lui: molte volte ci troviamo a comprare particelle dove, da un lato, diamo 50 centesimi e, dall'altro, magari paghiamo 500 € di regolarizzazione. Ecco, mettiti anche dalla parte di chi prende 50 centesimi magari per un pezzo di terreno e si trova costretto, lui stesso, a tutta una serie di pratiche... non ci dimentichiamo che su quei soldi paga anche delle tasse. È importante dire sì, l'esproprio va semplificato e i Comuni non devono subire un esborso così alto per una regolarizzazione, ma non ci dimentichiamo che parliamo di azioni che si fanno nei confronti dei cittadini e che i cittadini subiscono, per cui lo strumento deve essere uno strumento di utilizzo straordinario... questo andrebbe ribadito, secondo me.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances et au patrimoine, Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Solo per rispondere all'ultima suggestione del collega Cerise. Riteniamo che non sia opportuno in questa fase inserire quest'altro aspetto nella mozione che andiamo ad approvare. Dichiariamo fin da subito la disponibilità ad affrontare l'altro problema; se poi il gruppo ritiene di ripresentarlo con una successiva iniziativa, esamineremo in quella sede gli aspetti che sono stati prima evidenziati.

Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.

Cerise G. (VdAV-R) - Scusate se sto approfittando della vostra pazienza, ma in riferimento a quanto detto dal collega La Torre, vorrei che mi spiegasse qual è la procedura corretta da adottare quando un'amministrazione pubblica progetta una sistemazione di una strada, un'opera pubblica in genere; i prezzi non sono stabiliti dall'ente pubblico che progetta e poi realizza l'opera. Come concetto, ci sono anche delle sentenze che dicono che per i terreni deve essere pagato il valore venale, ma credo che dove questo è stabilito venga rispettato... parlo di procedure ordinarie di esproprio per delle opere pubbliche. Ho parlato dei 50 centesimi che sono non tanto il valore intrinseco del bene che si va a espropriare, ma la frazione modestissima, perché mezzo metro quadro di un incolto produttivo vale 50 centesimi, stabiliti non certo dall'ente che progetta e realizza l'opera.

Président - La parole au Conseiller La Torre.

La Torre (FA) - Non volevo aprire una questione, quindi sarò brevissimo.

Le procedure dell'esproprio non sono di oggi, hanno un loro iter consolidato. Molte volte, però, quando si impostano anche progetti e valutazioni, si fanno sulla base di scelte politiche che privilegiano o sfavoriscono qualcuno, e di questi ci sono molti casi in Val d'Aosta, perché molte volte le strade si possono passare più a destra o più a sinistra, a seconda di come si vuole favorire o sfavorire il luogo. Siccome qui molte volte ci si dimentica dei cittadini e ci si riempie la bocca invece di pensare che siamo qui a rappresentare i cittadini, dobbiamo dire le cose come stanno: che l'esproprio deve essere uno strumento straordinario, che permetta a tutti gli attori - visto che tu li avevi citati, ma mi sembrava che ti dimenticassi il principale, cioè il cittadino - di beneficiare dell'interesse pubblico e, allo stesso tempo, di essere tutelati per i loro diritti, perché la proprietà in Italia è un diritto.

Presidente - Pongo in votazione la mozione presentata dal gruppo Vallée d'Aoste Vive, nel testo emendato con l'emendamento proposto dall'Assessore Lavoyer:

Motion

Prenant acte des énormes frais d'enregistrement que les administrations publiques doivent soutenir à différent titre pour le perfectionnement des démarches d'expropriation pour la réalisation des ouvrages publics; comme on peut déduire du document en annexe;

Considéré que ces frais représentent un vrai paradoxe;

Rappelant que le Conseil permanent des collectivités locales avait à ce sujet approuvé une résolution;

Vérifié que tous les destinataires de la susdite résolution ont de quelques façon abordé le problème;

Considéré que pendant la législature précédente, les parlementaires valdôtains, l'U.N.C.E.M., le Conseil A.N.C.I., petites communes avaient envisagé la possibilité de régler ce problème dans le cadre du dessein de la loi sur la montagne, unifié à celui portant mesures à faveur des petites communes;

Soucieux des retombées financières négatives que ce paradoxe entraîne sur les budgets des collectivités locales;

Estimant urgent reprendre les pour parler entamés et interrompus à cause de la levée anticipée des assemblées parlementaires;

Le Conseil régional de la Vallée d'Aoste

Engage

le Gouvernement de la Région et invite les Parlementaires valdôtains à intervenir avec urgence pour reprendre tous les contacts qu'ils estiment nécessaires pour créer une action commune entre tous les sujets intéressés à trouver une solution adéquate de ce problème et à tenir informé le conseil du procédé des initiatives prises.

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.