Oggetto del Consiglio n. 2767 del 5 giugno 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2767/XII - Reiezione della mozione: "Impegno a valorizzare il ruolo della Regione nelle scelte gestionali autostradali".
Mozione
Constatato che da alcuni giorni le tariffe autostradali della Valle d'Aosta sono ulteriormente rincarate ed in particolare la tratta Pont-Saint-Martin/Aosta Ovest costa, per le autovetture € 10.30 (in mancanza di telepass), così come raggiungere Morgex e Courmayeur, con un costo chilometrico che sfiora i 13 centesimi, contro una media nazionale di 6, mentre le sbandierate riduzioni per abbonamento ottenibili dai residenti valdostani non sono ancora state attuate;
Evidenziati gli effetti negativi della politica di dismissioni delle partecipazioni autostradali praticata nelle legislature precedenti con la conseguente marginalità del ruolo regionale nelle scelte gestionali autostradali, e la necessità di una politica di acquisizioni di tutte le quote azionarie disponibili delle grandi infrastrutture stradali presenti sul nostro territorio;
Sottolineato l'urgenza di aprire al traffico gratuito la tratta Aosta Ovest-Aosta Est, chiudendo con barriere e opportuni caselli il tratto autostradale a monte, sia con l'obiettivo di ridurre i costi che di incrementare la sicurezza sulla viabilità ordinaria;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale a:
1) costituire un adeguato fondo in gestione speciale presso Finaosta per l'acquisizione di qualunque partecipazione, maggioritaria o minoritaria, nelle società che gestiscono le autostrade e i trafori valdostani, anche attraverso una fattiva iniziativa nei confronti degli attuali detentori di tali quote azionarie;
2) aprire una trattativa con lo Stato per il trasferimento dei diritti di concessione di tali infrastrutture dall'ANAS alla Regione;
3) valutare attentamente le possibili azioni di garanzia, in quanto azionisti di minoranza della RAV e della SAV, sia a verifica degli investimenti effettivamente fatti negli ultimi venti anni dalle società concessionarie, sia della congruità e della correttezza degli aumenti tariffari avvenuti nello stesso periodo e di allargare tale verifica anche ai trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo;
4) predisporre un'iniziativa nei confronti della RAV per la chiusura tariffaria della tratta autostradale Aosta Ovest-Entrèves, premessa indispensabile per la detariffazione della tratta Aosta Ovest-Aosta Est, da richiedere successivamente agli organismi competenti nazionali.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Questa è una mozione che si inquadra nell'ampia battaglia che la Regione sta facendo per quanto riguarda i costi autostradali e diciamo che è un'iniziativa, collaterale all'importante risultato che è stato ottenuto di avere degli abbonamenti per ridurre i costi di percorrenza su quello che è in assoluto il sistema autostradale più caro d'Italia. Noi, anche alla luce di tutta una serie di affermazioni che sono state fatte dal Ministro competente, che ha evidenziato una discrepanza fra i benefici che le concessionarie autostradali hanno ottenuto in questi anni e gli effettivi lavori da loro realizzati per il vantaggio degli utenti, per cui non sempre questi lavori che erano la giustificazione degli aumenti erano stati realizzati... quindi c'erano dei dubbi sulla legittimità degli aumenti tariffari... crediamo che sarebbe opportuno fare una valutazione, in questo senso la mozione impegna il Governo ad operare affinché si possa tornare ad essere "maîtres chez nous". Noi abbiamo a disposizione un sistema autostradale importante e di una fetta siamo i proprietari a maggioranza: mi riferisco al tratto autostradale di accesso al Traforo del Gran San Bernardo, di altri siamo soci di maggioranza, ma senza diritto di voto, la "RAV", o di minoranza, per quanto riguarda la "SAV", mentre al Traforo del Monte Bianco abbiamo una partecipazione più limitata. Se vogliamo essere nelle condizioni di poter dettare le linee politiche di gestione di tali tratte autostradali, in attesa della scadenza delle concessioni - e questo è un tema su cui tornerò -, sarebbe opportuno recuperare la maggioranza delle azioni di tali società; abbiamo i mezzi e abbiamo le opportunità per raggiungere questo risultato. In alcuni casi significa aprire dei tavoli di trattativa con dei soci privati, che lentamente hanno fatto l'azione inversa negli ultimi 20 anni in Piemonte, Lombardia e anche Valle d'Aosta - il gruppo "Gavio" - e hanno comprato dagli enti locali a pezzettini tante piccole partecipazioni fino a diventare una realtà significativa, che può anche condizionare pesantemente le politiche di queste concessioni. In particolare, un aumento delle nostre capacità di indirizzare le scelte gestionali delle varie società verrebbe da tali acquisizioni, fra l'altro alcune quote sono in vendita, in particolare per quanto riguarda il Traforo del Monte Bianco, da parte della città di Ginevra, ma questo consentirebbe anche detenendo quote di minoranza, ma ovviamente più rilevanti, di poter fare tutta una serie di verifiche sulla legittimità degli aumenti tariffari. Si ha l'impressione che non sia stata verificata approfonditamente questa legittimità, perché mi chiedo se, a fronte di tali aumenti tariffari, sono stati fatti tutti i lavori previsti dalle varie convenzioni. Certo che dovrebbe essere l'"ANAS" a verificare questo, ma, nel momento in cui l'"ANAS" non lo ha verificato o non lo ha fatto in maniera approfondita, credo che gli azionisti di minoranza - in questo caso la nostra Regione - abbiano il diritto-dovere di fare tali verifiche, perché può darsi che negli anni qualche aumento sia "passato in cavalleria" rispetto agli investimenti che si sarebbero dovuti fare. Dall'altra parte credo vi siano delle verifiche dal punto di vista gestionale: non si può pensare di far pagare così cara un'autostrada, quando è una strada statale a una corsia per molti chilometri, perché la velocità con cui vengono fatti i cantieri per l'adeguamento dei "guard-rail" è talmente bassa che per metà dell'anno il sistema viario è a una corsia in quasi 1/3 del suo tratto.
La seconda questione riguarda la competenza sui diritti di concessione. Credo che, quando si arriverà alla scadenza delle concessioni statali, non ci saranno elementi che ostacoleranno il passaggio del diritto di concessione di tali rami autostradali alla nostra Regione, perché sono beni demaniali e in quanto tali possono essere trasferiti alla Regione. In questo modo si potrebbe fermare una spirale che non ha più senso, ossia tali concessioni erano state date per consentire alle società costruttrici di poter recuperare i soldi spesi nella costruzione, ma dopo 50 anni di autostrade sono state ampiamente ripagate. Non vorremmo ritrovarci che, a fronte di piccole migliorie, tali concessioni si prolunghino per altri 10-20-30 anni e diventino delle cose infinite, perché, di fatto, questo comporta che noi mettiamo surrettiziamente una tassa sui movimenti delle persone e delle merci, che va non a beneficio dello Stato, ma di privati che gestiscono le concessionarie autostradali. In questa direzione credo che la Regione farebbe bene a richiedere al Governo nazionale di subentrare nei diritti di concessione di tali infrastrutture da parte dell'"ANAS".
Infine, questa è un'iniziativa che so essere partita anche da altri soggetti, anche se la nostra mozione era del 4-5 aprile, rinviata poi al 17-18, poi al 3 maggio, poi al 16-17 maggio e al 5-6 giugno. La cosa che chiediamo con la mozione è quella della chiusura tariffaria dal punto di vista del tratto autostradale Aosta Ovest-Entrèves, perché questa è la premessa strutturale per consentire l'apertura al traffico senza pedaggio della tratta Aosta Est-Aosta Ovest, come succede in molte tangenziali di città più importanti o meno importanti di Aosta. Sarebbe una detariffazione fondamentale non solo per un beneficio dei nostri concittadini, ma per consentire l'utilizzo serio di tale infrastruttura che è sottoutilizzata per i suoi costi; questo avrebbe un grosso beneficio sia per quanto riguarda il traffico sulla città di Aosta e su alcuni Paesi dell'envers, in particolare Gressan, Aymavilles, Pollein e avrebbe un grosso vantaggio rispetto all'inquinamento e rispetto alla qualità dell'aria, perché consentirebbe un traffico più scorrevole con vantaggi nella riduzione dei tempi. Queste sono le varie motivazioni che ci hanno portato a tale mozione, che impegna la Giunta a indirizzarsi con più forza dal punto di vista delle proprie competenze in questo settore autostradale. È un invito che facciamo con molta determinazione, perché è una questione che interessa il portafoglio dei cittadini valdostani tutti i santi giorni.
Président - Je déclare ouverte la discussion générale.
La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - La mozione presentata dai colleghi Sandri e Fontana ci permette di affrontare un argomento che credo meriti di essere approfondito, perché è ovvio che va ad interessare una questione che tocca sensibilmente le tasche dei cittadini, quindi, in assenza di una corretta comunicazione, da un lato, c'è il disappunto rispetto a un aumento di tariffe e, dall'altro, una mancata comprensione del perché. Tutto questo argomento non è un monopolio nostro in Valle d'Aosta, ma è un argomento di cui si dibatte in tutta Italia: il Ministro Di Pietro ha avuto modo di fare delle considerazioni su tale argomento e su tutta una serie di disposizioni normative che sono in evoluzione. La situazione valdostana ha dato il "la" a questo confronto: mi riferisco alla situazione della "SAV" che ha avuto da poco un ulteriore aumento del 10%. Di tale argomento abbiamo avuto modo di parlare, ricordo che il piano finanziario che è stato proposto dalla società, validato dall'"ANAS" e legittimato da un decreto interministeriale, aveva un arco temporale 2003-2007, quindi oggi parliamo di un aumento che era ampiamente preventivato, un aumento sequenziale del 10% all'anno.
Questo piano finanziario è frutto - e qui mi permetto di correggere il collega Sandri - non per dei lavori da fare, ma per dei lavori già fatti, quindi la rivendicazione della società per richiedere tali aumenti non era tanto per dei lavori da fare, ma per dei lavori già fatti, di cui chiedeva il rientro. Questi lavori già fatti erano il raccordo, il tunnel che collega la zona di Aosta Est con la strada statale n. 27, statale del Gran San Bernardo, c'erano i caselli autostradali di entrata nella tratta Aosta Est-Monte Bianco, quindi, rispetto a questo tipo di attività, non c'erano delle promesse, ma dei lavori fatti. È chiaro che questa cosa non può non essere all'attenzione del Governo regionale, ma credo sia corretto dare una rappresentazione reale dei fatti, perché, in caso contrario, ci inseriamo su una scia che non ci appartiene.
Rispetto all'attenzione, c'è una perfetta sintonia fra alcune preoccupazioni del collega Sandri e quelle del Governo e anzi le cose richieste dal collega Sandri sono già state fatte. Vi leggo il verbale di assemblea, in cui c'è l'intervento da parte del rappresentante dell'Amministrazione regionale in assemblea:
"Il socio Regione espone quanto segue. Il precedente piano economico valido per il 2003-2007 prevedeva importanti aumenti tariffari. Il prossimo piano, che presumibilmente avrà una durata 2008-2012, dovrà essere definito cercando di contenere il più possibile i costi di esercizio e nel contempo contenere gli aumenti tariffari che dopo i vari aumenti hanno raggiunto livelli di attenzione; nell'ambito della propria attività e nel rispetto delle norme vigenti, la società, ove possibile, dovrà cercare di valorizzare le imprese e le professionalità presenti nel territorio valdostano. Gli azionisti della società, in occasione dell'incontro con il Presidente dell'ANAS, dott. Ciucci, hanno sollecitato l'ente concedente affinché autorizzi la proposta sperimentale di sconti per il transito della tratta autostradale di residenti lavoratori. In relazione a questo fatto, si prega il CdA di continuare ad assicurare la massima attenzione rispetto a tale richiesta, in modo da iniziare quanto prima la sperimentazione..." - era ante autorizzazione, per dirvi che non è una cosa dell'ultima ora - "... relativamente agli investimenti e ai progetti strategici, il socio pubblico ritiene di sensibilizzare il CdA della società, affinché mantenga la consueta collaborazione con le varie strutture regionali preposte, in particolare su: interventi nell'ambito della sicurezza delle telecomunicazioni e dell'infomobilità; realizzazione di un parcheggio e relativi accessi dell'area di Aosta denominata F8; utilizzo più funzionale alle esigenze della Comunità valdostana della tratta autostradale Aosta Est-Aosta Ovest; investimenti nell'area di sosta di Châtillon e nel Comune di Pont-Saint-Martin relativamente al Progetto "Porta della Valle d'Aosta"; infine si raccomanda una particolare attenzione alla comunicazione che dovrà assicurare visibilità degli investimenti e dei servizi che vengono offerti a coloro che utilizzano la tratta autostradale, in modo tale da rendere trasparente il rapporto fra il corrispettivo richiesto e la prestazione erogata".
Ho voluto leggere questo passo del verbale di approvazione del bilancio, da cui emerge che i rappresentanti della Regione sono molto attenti su questo, "idem" per il ragionamento nell'ambito della verbalizzazione nell'assemblea "RAV". Rispetto a questi temi, c'è, quindi, una forte attenzione. Rispetto alle indicazioni della mozione, è una mozione che, da un lato, è superata dal fatto che queste cose sono già state fatte, nel senso della sensibilità e dei rapporti per la costruzione; dall'altro, c'è la costituzione di fondo speciale presso "Finaosta" per l'acquisto. Al di là dell'idea, che può essere oggetto di analisi non certo da parte di una mozione, perché qui abbiamo la necessità di fare tali e tanti ragionamenti che appiattiti su una mozione rischiano di non cogliere nel segno, abbiamo una situazione variegata. Ad esempio, in questi ultimi giorni abbiamo parlato tanto di Traforo del Gran San Bernardo: questa è già una società sotto il controllo regionale ed è una società che deve effettuare degli interventi importantissimi per assicurare la sicurezza per il transito di un tunnel monotubo che non ha delle vie di fuga.
Ci sono dei progetti che l'"ANAS" e il Ministero hanno validato dal punto di vista tecnico dicendo che sono indispensabili. Se è vero quello, è vero anche che questo investimento non porterà un euro in più alla redditività, anzi porterà degli euro in meno perché, rispetto a un flusso autostradale definito fisso, ci sarà un aumento di costi, perché ci sarà un tunnel in più -quello della sicurezza - che dovrà essere mantenuto, illuminato, presidiato, e quindi andremo ad aumentare i costi senza avere nessun riflesso sui ricavi. Capite che, a fronte di questo ragionamento, il Ministro Di Pietro doveva solo prendere atto di tale situazione, quindi nell'ambito degli investimenti si devono valutare quelli che hanno dei ritorni economici e quelli che vengono fatti per la sicurezza. Essendo questo un transito internazionale con una validità nazionale, il Ministro Di Pietro avrebbe dovuto prendere atto di tale situazione. A nulla vale quello che è stato detto in merito alle modalità, nel senso che non contesto nessuna delle dichiarazioni fatte, contesto solo il fatto che il Ministro Di Pietro o, meglio, l'"ANAS", a fronte di una richiesta ormai datata di anni, non dice nulla. Lo dice platealmente in una situazione che ha lasciato tutti in grande imbarazzo. Il mio non è un atteggiamento ideologico, è un atteggiamento di buona educazione, quando uno scrive istituzionalmente, merita una risposta scritta; invece abbiamo dal punto di vista tecnico: "perfetto, intervento indispensabile" e poi "ciccia". Avremmo potuto anche scrivere cose non giuste, ma perdiana, meriteremmo una risposta!
Rispetto a questa situazione, lei, collega Sandri, mi suggerisce di mettere un fondo per comprare delle azioni di una società che "boccheggia". Probabilmente degli amici suoi direbbero: "l'acqua è poca e la papera non galleggia", perché al traforo di utili non ce ne sono, siamo in un pareggio economico risicato. Se in questa situazione aumentiamo gli investimenti e quindi gli ammortamenti e i costi variabili con una maggiore presenza di personale e di impianti che presidiano, perché il tunnel di sicurezza va monitorato, ci sarebbero questi doppi costi fissi e variabili che aumenterebbero e noi avremmo una situazione di grave deficit, senza alcun tipo di beneficio. Mettere dei fondi per acquisire una partecipazione che nulla porterebbe alla Valle d'Aosta, mi pare un indirizzo non felice.
Per quanto attiene altri ragionamenti, posso anche dire che meritano di essere approfonditi; io amerei capire se questo fondo ci permette di arrivare alla maggioranza e quindi imbastire una strategia, oppure è un acquisto di partecipazioni che ci porta ad aumentare la quota, ma ci fa rimanere sempre al di sotto del 50%, quindi sarebbe un doppio scacco, perché andremmo a drenare risorse del bilancio regionale, che sono utili per delle altre iniziative, per arrivare a una situazione che ha un nulla di fatto, ossia una società che permane sotto il controllo o del gruppo "Torino-Milano" o del gruppo "Benetton". Rispetto a questo, devo dire che non casso l'iniziativa che chiede di valutare, ma casso la mozione, perché, da un lato, ci espone, dà visibilità a una strategia che può irrobustire solo il socio che vuole cedere, ci obbliga ad andare in una direzione che non trova poi una soluzione dei nostri problemi.
Il discorso della tratta Aosta Est-Aosta Ovest è un discorso che abbiamo sottoposto: anche lì è una questione che merita di essere approfondita, ci stiamo lavorando, abbiamo invitato i Consigli di amministrazione ad approfondire. Rispetto a questo, non banalizziamo, nel senso che per fare questo intervento ci sarà una necessità duplice: da un lato, rimborsare un importante investimento che i concessionari fino ad oggi hanno fatto, la parte ovviamente che hanno sostenuto a loro carico, perché su quel tratto ci sono importanti contributi anche dell'"ANAS"; dall'altro, bisogna mettere in cantiere le infrastrutture utili per la liberalizzazione. Rispetto a questo, se dovesse essere considerata tangenziale la tratta Aosta Est - Aosta Ovest, saremmo nell'obbligatorietà di disporre delle barriere esattoriali a monte, diciamo nella zona fra Jovençan e Aymavilles, per poter permettere un transito gratuito fino a quella barriera e la possibilità di entrare ed uscire in quella zona.
Ringrazio i colleghi Sandri e Fontana per aver posto all'attenzione del Consiglio questo tema, ritengo che vi siano delle assonanze fra quanto detto e quanto fatto dal Consiglio regionale nell'ambito delle sue attività; reputo che questa mozione, proprio in virtù di quanto detto, possa essere ritirata, che si possa fare un ragionamento e un'attività nelle sedi competenti. Non ho alcun problema nell'andare in Commissione a fare qualsiasi tipo di confronto e per delineare i vari comportamenti: parlo a nome del Governo e della maggioranza, in quanto c'è un'attenzione rispetto a questo. In considerazione di quanto, chiederei al collega Sandri di prendere in esame il ritiro della mozione, in caso contrario, annuncio l'astensione sulla mozione.
Président - La parole au Vice-président Lanièce.
Lanièce (SA) - Anch'io intervengo a nome del gruppo "Stella Alpina" per ribadire quanto ha appena dichiarato l'Assessore, ossia che il tema dell'autostrada è un tema che in modo particolare questa maggioranza ha affrontato in modo rigoroso, presentando una prima soluzione. Questo è un fatto importante a dimostrazione dell'attenzione del Consiglio regionale nei confronti del problema delle autostrade, e quindi prendo atto del fatto che il collega Sandri, nell'introdurre la mozione, ha constatato che una prima soluzione è stata individuata.
Riteniamo che le agevolazioni tariffarie e la questione della tangenziale siano problemi sui quali occorre prestare una forte attenzione, perché la soluzione presa dall'attuale maggioranza in merito all'introduzione di agevolazioni - che partiranno a breve -, è una prima soluzione, come abbiamo sempre ribadito - non per altro il sottoscritto è da molti anni che porta all'attenzione del Consiglio regionale questo problema -, su cui dobbiamo lavorare per cercare di migliorarla. Questi 18 mesi di sperimentazione, mi auguro, serviranno per dimostrare il motivo per il quale siamo riusciti, politicamente parlando, ad ottenere dalla "SAV" la concessione di queste tariffe agevolate, che porteranno, in base a dei calcoli forniti dai rappresentanti della "SAV", a un risparmio situato tra i 700 milioni e 1 miliardo di vecchie lire, il che non è poco se teniamo conto che, a fronte di questa somma, non vi è alcun esborso da parte della Regione. Sono poche le iniziative politiche che portano dei vantaggi alla collettività, senza un esborso: questo è stato e questa è una cosa importante da tenere in debita considerazione. Dopo 18 mesi verificheremo se, a fronte di tariffe agevolate, ci sarà un incremento di utenza e, se ciò avverrà, chi sarà eletto nella prossima legislatura potrà andare al tavolo delle trattative per chiedere quella che è stata sempre la richiesta ufficiale del sottoscritto, ossia introdurre tariffe agevolate su tutti i tratti autostradali e per tutti i Valdostani. Questo per quanto riguarda le tariffe autostradali.
Per quanto riguarda la tangenziale, questo è un problema portato in Consiglio per la prima volta dal sottoscritto nel 1994, quando chiesi di trasformare in tangenziale gratuita il tratto Aosta-Aymavilles. Ancora oggi pensiamo che questo sia un problema importante, sul quale il gruppo "Stella Alpina" ha chiesto e ottenuto assicurazione da parte della maggioranza, e cioè che lo si voglia studiare con attenzione. Qui si tratta di un discorso diverso perché, mentre il problema delle tariffe autostradali è stato risolto con l'individuazione di una prima soluzione ed è stata una vittoria politica che non ha comportato nessuna fuoriuscita dal bilancio regionale, se c'è la volontà politica di trasformare il raccordo Aosta Est-Aosta Ovest in tangenziale, e quindi di renderlo gratuito, occorrerà un esborso di denaro da parte della Regione e sappiamo che il bilancio è come una coperta, se la tiriamo da una parte, si scopre qualcos'altro. Bisognerà quindi analizzare quali saranno le necessità economiche per poter realizzare una barriera prima della cosiddetta galleria di Aymavilles, in modo da chiudere con questa nuova barriera il tratto tangenziale e poi creare degli svincoli per facilitare l'accesso sia da parte dei Comuni della "plaine" che da parte di Aosta. Si tratterà di creare alcuni svincoli: uno in zona "Amérique" e uno in zona "Mont Fleury" e l'altro in zona Jovençan e in zona Pollein. Questa idea deve essere quindi sottoposta ad un'analisi tecnico-economica: l'Assessore ha dichiarato che vi è la volontà di andare in questa direzione, ma non bisogna fare demagogia, stiamo analizzando e c'è la volontà, ma sappiamo che questo porterà un esborso economico. Occorrerà valutare le spese a cui bisognerà rinunciare, se vogliamo essere corretti. La volontà c'è, noi del gruppo "Stella Alpina" l'abbiamo richiesta e la maggioranza condivide pienamente queste richieste e si cercherà al più presto di studiare eventuali soluzioni all'interno di un apposito gruppo di lavoro.
In sintesi, questa maggioranza non può essere accusata di non aver sostenuto o risolto il "problema autostrade". Lo abbiamo fatto con attenzione e per la prima volta nella storia di questa Regione in un programma di legislatura è stata inserita una voce che parlava di agevolazioni tariffarie per i pendolari residenti valdostani. Andate a leggere tutti i programmi delle legislature passate, mai una volta la parte politica ha indicato nel programma di maggioranza una voce che riguardasse questo problema; lo ha fatto per la prima volta questa maggioranza composta da "UV", "Stella Alpina" e "Fédération": è per noi un fatto positivo visto che era una battaglia portata avanti dal nostro movimento in passato, oggi condivisa anche dal Presidente Caveri. Questa è la dimostrazione che la politica molte volte riesce a dare delle soluzioni. Non è la soluzione ottimale, ma è una prima soluzione ed è importante dirlo per evitare che ci siano delle forze politiche come i giovani di "Alleanza Nazionale" che stanno raccogliendo firme con una petizione dicendo che non bisogna fare nulla: ma questi qui dove erano negli anni passati? Mi sembra che più ci avviciniamo alle elezioni più tutti diventano fautori dell'autostrada, ma che strano! Qualche anno fa mi sembrava di essere solo io assieme al collega Borre gli unici che sentivamo il problema dell'autostrada: nessuno scriveva sui giornali, né si lamentava, le associazioni dei consumatori non dicevano mai nulla, tutti tranquilli. Man mano che ci si avvicina alle elezioni regionali tutti di colpo diventano paladini dell'autostrada. Se tutti questi paladini dell'autostrada si fossero mossi un po' prima, magari nel 1998, nel 2002-2003, forse questa prima soluzione sarebbe stata già avviata e oggi potremmo essere qui a discutere di una seconda e migliorativa soluzione. Adesso sentiamo qualcuno che dice: "la nuova tariffazione agevolata è inutile, ci sono stati gli aumenti!". Io penso sia meglio "avere un bicchiere mezzo pieno che vuoto", quindi è importante cercare di fare qualcosa per e non sempre contro, solo per fare demagogia. Questa è la situazione e, come gruppo "Stella Alpina", siamo consapevoli che bisogna far di più, ma questo primo inizio dimostra la serietà dell'attuale maggioranza di voler lavorare sul problema del costo dei pedaggi autostradali.
Si dà atto che dalle ore 10,22 presiede il Vicepresidente Tibaldi.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Volevo tranquillizzare il collega Lanièce, noi sulle autostrade non siamo dei pentiti, per noi le persone e le merci dovrebbero viaggiare in altri modi e non tutte le merci... non per questo se i colleghi Sandri e Fontana mantengono la mozione, noi sicuramente la votiamo. Volevo fare 2 osservazioni a 2 singolarità dell'Assessore. Tale questione che la sicurezza all'interno dei tunnel diventa una questione economica, per cui quasi quasi ci spiace investire dei soldi sui problemi della sicurezza...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... lo dico in modo ironico... dato che non abbiamo un ritorno dal punto di vista economico nel fare questi investimenti e ne avremo un ritorno solo dal punto di vista della sicurezza, è perlomeno singolare.
L'altra singolarità è che tutte le volte che parliamo di partecipazioni regionali, guarda caso, si riferiscono sempre a partecipazioni molto alte in aziende che non rendono - tipo la partecipazione al Gran San Bernardo e al traforo, e la "CVA" è un'eccezione che conferma la regola, mettiamola così... - e molto basse dove i rendimenti finanziari sono molto alti.
Andrebbero poi introdotte delle tariffe selettive, quindi va benissimo la circonvallazione, nessuno paga niente nella misura in cui non ci sono mezzi di altro genere e le persone sono obbligate ad usare i mezzi individuali come trasporto, come attività lavorativa e allora è giusto e corretto che non si paghino delle penali, perché le autostrade sono state costruite su terreni acquistati dagli enti pubblici, sono stati fatti investimenti pubblici e adesso il pubblico, che dovrebbe utilizzare gratuitamente o con tariffe selettive queste strutture costruite su territori pubblici con finanziamenti pubblici, si vede penalizzato perché qualche azienda deve fare dei grossi utili da investire in altri settori.
Noi voteremo la mozione, lavoreremo soprattutto per tariffe selettive, partendo dal presupposto che, fino a quando le persone per la loro attività non possono viaggiare in un altro modo, è giusto che non siano penalizzate con tariffe altissime.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - L'Assessore Marguerettaz, nel rispondere all'illustrazione che avevo fatto della mozione, secondo me ha perso di vista un elemento essenziale: che le infrastrutture sono un motore di sviluppo. Se le infrastrutture costano in modo esagerato come oggi costano, perché pesano sulle famiglie, sulle imprese e sui trasporti, questa è una delle cause delle difficoltà di sviluppo della Regione. Da parte sua quindi mi aspettavo un atteggiamento più propositivo, perché è evidente che lei non si occupa di borsa o di economia, ma si occupa di sviluppo, perché non si rende conto che casualmente gestire delle strutture autostradali è una cosa che rende un sacco di soldi. Lo dimostra ogni giorno "Il Sole 24ore" quando si vanno a vedere i numerini piccoli, come diceva Marilyn Monroe, di "Atlantia" - che è la vecchia "Autostrade" - e di "Autostrada Torino-Milano", ci si rende conto che oggi hanno una capitalizzazione che è decine di volte superiore a quella di qualche anno fa. Come mai, quando si parla di privati, questi investimenti sono positivi, se dobbiamo farli noi, sono negativi? È ovvio, e lo scopriremo domani, con le stesse motivazioni con cui siamo andati a dire, i geni prolificano in questa Regione, che l'Ospedale vecchio di Viale Ginevra, appena fosse costruito quello nuovo, vale 5 milioni di euro. Siamo sempre in questa logica, per cui dobbiamo sempre dare dati negativi sulle proprietà pubbliche. Lei dice: "se facciamo degli investimenti a livello di Gran San Bernardo, che è già una società che va così così, finiremo per andare ulteriormente in deficit", ma non è vero. Intanto dobbiamo chiederci come mai la gestione va così così, quando fino a qualche anno fa andava molto bene; cambiate le persone, cambiati i dirigenti, cambiati gli amministratori, ci saranno forse motivazioni per andare più a fondo.
Seconda questione: all'interno della struttura credo sia più facile far passare più merci, più persone, più autobus se messe in sicurezza, perché questo è un valore che poi genera reddito, ma ancora di più perché all'interno del traforo passa anche del petrolio, che avrebbe un maggiore passaggio nel caso ci fosse una struttura di servizio, perché il tubo sarebbe più grosso... Lì sono "royalties" che ogni anno entrano alla "Società del Traforo del Gran San Bernardo", quindi è un'infrastruttura su cui investire fa bene e solo le persone miopi possono pensare a una cosa diversa, perché, se la pensassimo come dice lei, dovremmo dire al Sig. Gavio e al Sig. Benetton che non sono capaci a fare gli affari, ma mi sembra che la storia abbia dimostrato il contrario. L'obiettivo allora non è di far concorrenza a "Gavio" e a Benetton, ma quello di tornare ad essere proprietari delle nostre infrastrutture, perché questo dà l'autonomia sostanziale, poter decidere le strategie rispetto alle nostre infrastrutture. È stato un grave errore dei Governi statali andare a privatizzare le autostrade, perché, mentre capisco sulle telecomunicazioni, al posto di avere un solo gestore di telefonini, adesso ne abbiamo 3-4-5, quindi c'è concorrenza e questo sta riducendo i costi rispetto a un unico gestore, ma l'autostrada che alternativa ha? O prendi quella, o prendi quella! L'errore che è stato fatto a livello statale quindi è stato quello della privatizzazione delle autostrade, perché si è regalato un pezzo di Stato a dei privati. Se lo Stato ha fatto delle gravi mancanze dal punto di vista politico, non ho capito perché dobbiamo andargli dietro. Il problema allora è quello di riprendersi la maggioranza delle proprietà delle società autostradali concessionarie, quindi la maggioranza al Traforo del Monte Bianco, che non abbiamo, la maggioranza della "RAV" e della "SAV"; per questo non è che vi sia bisogno di chissà quali cifre: a livello di "RAV" basta solo riscattare quell'accordo parasociale, per cui noi, pur avendo la proprietà della maggioranza del capitale, non possiamo comandare, abbiamo il 49% dei diritti di voti. Vi è quindi un "quid", certo che potrà costare caro, che non avrà un prezzo incredibile... e su cui si può aprire una partita ed è chiaro che anche il privato, nel momento in cui trova un ente locale che, al posto di "calare le braghe", comincia ad interagire in modo determinato, forse avrà un atteggiamento di tipo diverso. Negli anni '80-'90, purtroppo, abbiamo visto degli enti locali in Piemonte e Lombardia che sono arrivati ad un atteggiamento talmente lassista nei confronti dei concessionari privati da aver suscitato interessi di vario genere. Se noi - tornando al discorso "RAV" - siamo convinti di questo, a maggior ragione dobbiamo aumentare la nostra presenza del capitale del Traforo del Monte Bianco, che è proprietario della quota di maggioranza della "RAV". Lì ci sono le quote in vendita della città di Ginevra, ente pubblico, che ha dei problemi di deficit, per cui credo che non siano impossibili a recuperare tali quote, non ritengo che questo metta a repentaglio una mozione, la valutazione di tali quote, però ci consentirebbe di avere tutt'altro peso all'interno del Tunnel del Monte Bianco, perché avremmo quote per cui possiamo fare un'azione di notevole rilevanza, ma all'interno di una trattativa con il gruppo "Benetton" credo che si possa arrivare a raggiungere la maggioranza.
Più complicato è il problema dell'"Autostrada Torino-Milano", perché fa parte di un riassetto totale del gruppo "Gavio", per cui tutte le partecipazioni dovrebbero entrare nella "SIAS", mentre l'"Autostrada Torino-Milano" cambiando anche nome, dovrebbe diventare la "holding" del gruppo, quindi, avendo dentro anche partecipazioni in altri settori, non credo però essendo parecchie delle società di proprietà del gruppo "Gavio" a maggioranza o non a maggioranza quotate alla Borsa di Milano... che non sia possibile avere delle strategie finanziarie per aprire una discussione con loro.
Credo che ritornare proprietari della Valle d'Aosta sia un dato positivo, ritornare ad essere noi proprietari delle nostre infrastrutture e a quel punto lì le politiche tariffarie... non abbiamo bisogno dell'elemosina dell'abbonamento per chi lo usa frequentemente, ma diventa un'utilità per tutti. L'obiettivo finale è - e lì mi dispiace che l'Assessore non abbia risposto - quello di tornare ad essere titolari del diritto di concessione, perché pensate a quale utilità e a quale sviluppo alla Regione potrebbe dare la gratuità delle autostrade in Valle d'Aosta! Si tolgono le barriere, se ne mette una a Pont-Saint-Martin, si toglie tutto il resto, ci si può muovere liberamente: questo significherebbe un taglio ai costi per tutte le imprese e per tutte le famiglie, ma questo è possibile nel momento in cui la concessione finisce, chi ha costruito si è ripagato abbondantemente i costi di costruzione e a quel punto non si capisce perché si debba pagare per utilizzare una struttura che è di proprietà di tutti. Possiamo dire tranquillamente che il Tunnel del Monte Bianco si è pagato almeno una decina di volte, quante altre volte dobbiamo pagarlo perché possiamo liberarci da questo peso, da questa tassa iniqua che va a riempire le tasche di privati e, fosse almeno una tassa iniqua che va allo Stato, in qualche modo tornerebbe a noi sotto altre forme: no, va semplicemente nelle tasche di Benetton, nelle tasche di Gavio e dei grandi proprietari autostradali, o comunque degli azionisti di borsa che ne ottengono i dividendi.
Credo si debbano fare dei ragionamenti di tutt'altro genere e penso che anzitutto bisognerebbe ascoltare il Consiglio e fare quello che dice. Lei, Assessore, ha ricordato dei passaggi precedenti, ma se n'è dimenticato uno: che questo Consiglio - non so se all'unanimità, ma credo quasi - aveva approvato una mozione presentata dal sottoscritto e dal collega Borre -all'epoca eravamo Capigruppo della "GV" e della "UV" - in cui si impegnava la Giunta a fare il collegamento detariffato Aosta est-Aosta ovest. Sono passati un po' di anni, risultati non ce ne sono, parlate parlate ma, al di là di queste carine testimonianze nelle assemblee societarie, risultati non ne vediamo, anzi dalle sue parole ci rendiamo conto che sta mettendo difficoltà al progetto, perché dice: "ma poi bisogna chiudere..." Certo, bisogna mettere una barriera tra Aymavilles e il Monte Bianco, in modo da aprire Aosta est-Aosta ovest, gli spazi non sono enormi, ma si possono trovare e lì vicino c'è un enorme complesso edile che sta illuminando tutta la Valle d'Aosta, quando si vuol fare qualcosa di edilizio, si riesce a fare... Il problema è che su questa tratta si debba andare per vie veloci... semplicemente chiudendo e non "infognandosi" in una serie di ragionamenti che abbiamo sentito prima dal collega Lanièce, che per motivi che un giorno o l'altro analizzeremo, ha cominciato a buttare lì: "ma dobbiamo fare un'uscita qui... dobbiamo favorire Pollein, Gressan...". Aosta est-Aosta ovest non ha bisogno di ulteriori aggravi infrastrutturali, se fosse libera già oggi questa autostrada, sarebbe un grande vantaggio per la Regione. Voler attaccare a tale carro il carro di qualche interesse di "bottega" del gruppo "Stella Alpina" credo sia vergognoso nei confronti del Consiglio e di tutta la popolazione valdostana, quindi pregherei gli amici del gruppo "Stella Alpina" di ritirare queste proposte.
Per tutte tali considerazioni, perché è necessario rimarcare che questa maggioranza, al di là di "bla-bla", non fa assolutamente nulla né per riacquisire i propri diritti sul proprio territorio, né per richiedere allo Stato di poter riacquisire i diritti sulle proprie infrastrutture, quindi anche i diritti di concessione, né sta facendo nulla per rendere detariffata Aosta est-Aosta ovest e, ringraziando i colleghi che sono intervenuti, il collega Lanièce, Marguerettaz e Bortot, mantengo la mozione e ne chiedo il voto.
Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.
Ottoz (UV) - Vorrei fare una considerazione più limitata, perché i massimi sistemi mi sfuggono, soprattutto a un anno dalle elezioni. Esistono 2 caselli attualmente, 2 barriere: quella di Saint-Pierre e quella di Quart e questi sono i 2 vincoli al sistema; a condizione che siano disponibili le risorse finanziarie e che i soci proprietari o maggioritari della "RAV" e della "SAV" siano disponibili a cedere le tratte intermedie, a mio personale avviso, l'acquisto della tratta intermedia, che sappiamo quanto è costata, permetterebbe di liberalizzare tutto il percorso da Quart a Saint-Pierre con un vantaggio ulteriore: poter realizzare, laddove servissero, degli svincoli di tipo umano, non quegli svincoli giganteschi...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... la barriera c'è già... adesso non vorrei farvi perdere tempo... la "RAV" continuerebbe a prendere i soldi da Saint-Pierre a Courmayeur e la SAV da Quart a giù.
Si possono realizzare sui punti intermedi, dove servissero, non entro nella disamina analitica del Vicepresidente Lanièce, dei piccoli svincoli alla svizzera o alla francese, che non siano i giganteschi californiani svincoli che fanno le autostrade in Italia, perché la logica è differente e il problema potrebbe così essere risolto. Ovviamente, se c'è da sistemare la barriera di Saint-Pierre, è un problema tecnico-logistico sul posto, perché la barriera c'è, almeno io, quando arrivo, la trovo, non so se l'abbiano tolta stamattina, non vorrei essermi distratto ieri sera...
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... va bene, non c'è... vuole che le dica che non c'è? Non c'è, è una barriera virtuale, quella che vediamo sia dalla statale che dall'autostrada è una roba finta. Va bene non c'è, è contento?
Voglio solo dire che la tratta intermedia, che credo sia costata 44 milioni di euro, se i 2 soci maggioritari della "RAV" e della "SAV" fossero disponibili a cedere la loro parte ciascuno, il problema potrebbe essere risolto. Il problema è di compatibilità finanziaria e di disponibilità dei soci. Questo permetterebbe di risolvere un altro problema - che rappresenterà, qualora affrontato, dei costi per la Regione, perché alla fine tali cose ricadono sempre su di essa -: quello della circonvallazione di Gressan, che non servirebbe più, per cui si potrebbe evitare di occupare altri terreni nella zona di Gressan e Jovençan per fare una circonvallazione quando c'è già l'autostrada e in quella sede si potrebbero trovare più facilmente le compatibilità finanziarie, sempre che vi sia la volontà politica e la disponibilità dei soci a cedere.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Il Consigliere Sandri è sempre bravo a pescare soprattutto i giornalisti, perché tutte le volte sento il commento: "adesso avremo di nuovo la foto del Consigliere Sandri domani, dopo domani...", anche se dice delle cose che "non stanno né in cielo, né in terra", e poi dobbiamo andare sul territorio a documentare la gente per far capire che qualcuno ha scritto delle cose insensate, menomale c'è "internet" così qualcuno può ascoltare cosa diciamo... Il concetto molto chiaro è che qui, caro Consigliere Sandri, mi sembra che tu sia da troppo tempo al guinzaglio e con il bavaglio e, come qualche animaletto che quando lo si sgancia dopo 10-20 anni che è rimasto legato con una funicella da 80 centimetri o quando si aprono le porte delle stalle, come dicono gli agricoltori, per i primi 2 giorni si corre e si sbatte la testa ovunque... Voglio chiedere al Consigliere Sandri in questi 10 anni, quando è stato Segretario e Consigliere di un movimento di maggioranza... dov'era il collega Sandri? A parte che ha votato per l'ampliamento dell'Ospedale, ma dov'era su altre cose? Ad esempio, dov'era quando, come appartenente ai "DS", vi fu la possibilità di comprare un bel po' di azioni e il suo movimento ha fatto sì che queste azioni fossero comprate da "Gavio". Il suo movimento ha preso una posizione a favore di non comprarle affinché le comprasse "Gavio", qui gli "gnuma-gnuma"... forse qualcuno dovrebbe guardarsi allo specchio su queste cose.
Altro aspetto: lo sviluppo della zona "F8", caro Consigliere Sandri, probabilmente lei era Segretario, ma era assente nella politica valdostana, dormiva, non so cosa faceva, perché il sottoscritto è stato nominato nella Commissione per la zona "F8" di Aosta, nominata da questo Consiglio, e insieme a Chiarello fummo gli unici a scrivere una lettera al Presidente della Giunta sul problema della zona "F8", fra cui anche il tratto Aosta est-Aosta ovest. Il gruppo "Stella Alpina", quindi, già 10 anni fa disse queste cose: che non era logico fare un intervento di quel tipo, che era logico che quel tratto da Pollein a Aymavilles fosse un tratto a tangenziale e di proprietà della Regione; guarda caso, la sua forza politica non fu di quell'avviso. A dire le bugie allora si può andare sui giornali, ma sarebbe bene - e faremo un'iniziativa in tal senso - che la "RAI" cominci a fare delle trasmissioni dalle 20,00 alle 20,20 con confronti viso a viso, in modo che i Valdostani, anziché vedere documentari acquistati a fior di euro che poi paghiamo tutti (questi sono anche i costi della politica!), possano assistere direttamente al dibattito sull'"ospedale sì/ospedale no", sui referendum, sulle autostrade, in modo che possano capire e vedere con i propri occhi senza essere bersagliati dalla disinformazione. Mi sembra che bisogna venire qui con un'accetta, piantare l'accetta sul tavolo per andare in prima pagina, mi pare che occorra arrivare a questi livelli, ormai bisogna fare la politica spettacolo, non c'è altro per poter comunicare con la gente! Per passare nell'informazione bisogna dire il contrario di tutto, giorno dopo giorno; quando si era nei posti dove si poteva avere la forza di fare, non si è fatto niente, anzi si sono giocate le partite opposte. Guarda caso, noi al contrario, caro Sandri, queste battaglie le facciamo da 10 anni, da questa alle tariffe elettriche ed altre cose. Adesso in un anno che siamo in maggioranza stiamo cercando di portare avanti tali progetti e, guarda caso, questi progetti sono entrati a far parte di un programma di maggioranza un anno fa, non prima. Lei dov'era, come componente di una maggioranza? Anche se aveva un "guinzaglio" di 80 centimetri, forse poteva dire lo stesso qualcosa! Anche quando si parla di diritti di concessione gratuiti per gli investimenti, può essere vero, perché anche qui bisogna dire le cose, ma bisogna essere corretti, poi tutti possono fare gli errori e dimostrare agli altri che non si vuole giocare per dire di "avere la verità in tasca", nessuno ce l'ha, però non ci si può neanche prendere in giro!
Anche noi, che abbiamo fatto la battaglia sempre su questi temi, capiamo perfettamente che, per mantenere un'opera, non basta dire: "ho ammortizzato gli investimenti", perché le manutenzioni degli asfalti, i "guard-rail", il personale sono costi. Noi facciamo un ragionamento di tipo diverso: ammortizzati gli investimenti, facciamo delle tariffe che ci permettano di avere a un rapporto ricavi e costi della stessa grandezza, affinché le tariffe coprano i costi delle manutenzioni, questo sì, e non dire demagogicamente tariffe zero, anche perché non sarei d'accordo, perché chi viene in Valle d'Aosta deve poter venire pagando il giusto per i servizi e non capisco i "Verdi" quando dicono che non bisogna più far passare i camion e le auto per l'inquinamento... il ragionamento qual è, caro Consigliere Sandri? Lei deve dirci cosa vuole fare. Vuole fare una politica per iniziare ad abbattere le fonti di inquinamento abbinata a una politica di aiuto alle famiglie e ai Valdostani, che è la posizione del gruppo "Stella Alpina", o vuole fare demagogia sull'aspetto uno e sull'aspetto due? Mi sembra che lei voglia fare demagogia sul l'inquinamento e, dall'altro, fare demagogia per ottenere tutto a costo zero. Perché non mi stupirei, visto che stiamo facendo una battaglia sulle tariffe elettriche per arrivare a una riduzione del 50%, che arrivasse qui fra una settimana, dopo che non ne ha mai parlato per 10 anni, a dire che bisogna fare tariffe elettriche a costo zero. Noi abbiamo fatto un ragionamento sulle tariffe elettriche in modo da utilizzare una parte dell'utile "CVA", che vada direttamente nelle tasche dei cittadini valdostani e l'altra parte serva per gli investimenti della società. Lo stesso ragionamento lo abbiamo fatto sulle autostrade, in più sul discorso Aosta est-Aosta ovest abbiamo fatto un ragionamento ancora più logico, che, anziché spendere tanti denari a fare ulteriori strade con spreco ulteriore di terreni - qui condivido con il gruppo "Arcobaleno" -, noi dobbiamo fare una battaglia perché quel tratto diventi vera tangenziale, come avevamo già chiesto 10-12 anni fa, e ci sono nostre lettere, non chiacchiere, inviate all'allora Presidente della Giunta su questo tema, oltre alle mozioni che abbiamo presentato. Questo perché potranno veicolare su quella tangenziale molto traffico, inerente soprattutto la zona Tzambarlet, i Comuni dell'Envers e della zona di Sarre, la vera porta a sud della città, con un notevole risparmio di consumo di carburante e di conseguenza con l'abbattimento di 30-40% dell'inquinamento odierno sulla città di Aosta e in terzo luogo faremmo risparmiare tanto tempo ai nostri cittadini, senza vedere girare camioncini e furgoncini che potrebbero essere veicolati subito sull'autostrada.
Ci fa piacere constatare che persone che hanno lavorato sempre contro... oggi vengano ad aiutare la concretizzazione di queste idee, ma sentirsi dire che noi siamo quelli che non hanno fatto niente e adesso c'è qualcuno che ha la lampadina di "CVA" in testa, mi sembra una cosa tanto folle anche per chi ci ascolta in "internet" e sono contento che ci possano ascoltare in "internet" in modo che la gente possa capire cosa diciamo. Onestamente non si capisce più cosa dice questo Consiglio, leggendo tanti articoli degli organi di informazione. Non ho paura di dire queste cose, anche se non apparirò sui giornali o in televisione, non me ne frega niente. Qui il discorso va chiarito fin dall'inizio, riteniamo che su questi argomenti che "toccano la pelle" della gente non si debba fare demagogia e si faccia piuttosto un discorso di corretta informazione.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Alcune osservazioni del collega Viérin meritano alcune precisazioni, quindi, confermando il voto positivo sulla nostra mozione, penso che abbia ragione il collega Viérin ad evidenziare come un grave errore quello del mancato acquisto delle quote, che poi sono andate al gruppo "Gavio" per quanto riguarda la "SAV". È stato un grave errore che è stato fatto nel 1997, tempo in cui non mi occupavo di politica, con la collaborazione all'epoca anche del "PDS", credo sia stato un grave errore e non ho nessun motivo per evidenziarlo ed è proprio una riflessione su quella sciagurata scelta che ci ha portato negli anni successivi a fare una modificazione.
Sul secondo problema, non c'è nulla di demagogico e nulla di fuori luogo nel pensare a una detariffazione del sistema autostradale valdostano, semplicemente guardare come stanno facendo in Svizzera, uno dei motivi di sviluppo anche della Svizzera è il fatto che si paga 30 euro all'anno per avere una vignetta, dopodiché si gira sulle autostrade gratuitamente. Sono mantenute molto bene, per cui non c'è il problema della manutenzione e, se è demagogico questo, mi permetterò di telefonare a Micheline Calmy-Rey, che è la Presidentessa attuale della Svizzera, dandole della demagoga a nome del gruppo "Stella Alpina". È vero invece che questo comporterebbe una maggiore attenzione per quanto riguarda l'inquinamento, perché potrebbe ingenerare un aumento del traffico, d'altra parte siete voi che avete bocciato una proposta che avevamo fatto di tassare progressivamente i veicoli in base alla produzione di anidride carbonica, proprio perché questo è uno di quegli elementi per controllare le emissioni nocive. Siamo per un controllo delle emissioni nocive, uno svecchiamento del parco macchine, un indirizzo di tutti sia privati che imprenditori che usano mezzi commerciali verso degli strumenti meno inquinanti, ma una riduzione dei costi dell'autostrada. Come si possa fare lo vedremo, mi sembra che, al di là dei toni anche non cordiali a livello personale, vi sia la volontà di andare in questa direzione, mi auguro che, al di là del voto negativo o di astensione, che indica la vostra scarsa sensibilità su questo tema, rimanga la voglia di un confronto e di fare qualcosa di positivo per la popolazione valdostana.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco, per dichiarazione di voto.
Viérin M. (SA) - Solo per dire che sul secondo intervento del Consigliere Sandri finalmente c'è stata una voglia di "riportare il pallino al centro", nel senso di cominciare a ragionare sulle questioni e non facendo demagogia, come nel suo primo intervento. Ha riconosciuto che quanto è stato detto dal sottoscritto... quindi lo ringrazio per la sua onestà intellettuale. Ha riconosciuto il grave errore fatto quando non si sono comprate le azioni e si sono lasciate comprare a Gavio, ha riconosciuto il discorso che si deve fare una lotta per la detariffazione, perché parlare di costo zero è demagogico; è logico fare un ragionamento anche sul discorso dell'inquinamento l'obiettivo di "Stella Alpina" e molti altri che si potrà fare trasformando il tratto Pollein-Aymavilles in tratto di tangenziale che permetterà anche meno circolazione di autoveicoli, meno minuti di accensione dei motori per accedere al casello di Quart... Quando sento dire poca sensibilità... credo che dicendo questo il collega Sandri abbia voluto mascherare il suo primo intervento, per poter dire: "ho preso questa iniziativa perché c'è qualcuno che se ne sta fregando". Credo che in questo anno, come ha detto il collega Lanièce, passi su questo e sull'energia idroelettrica si stiano compiendo, sono passi difficili, dopo 10 anni di quasi totale assenza su questi temi in un anno non è possibile fare tutto. Siamo stati anche in questo campo attenti e abbiamo applicato il buon senso per il rinvio del dibattito sulla nostra legge e questo vuol dire guardare ai risultati. Come "slogan" potremmo dire che sul discorso autostradale il nostro obiettivo come gruppo "Stella Alpina" è quello di essere padroni a casa nostra: questo vuol dire molto, ma non vuol dire le cose che ha detto lei, nel senso che anche sulla detariffazione e sul ragionamento del costo zero autostrade non siamo d'accordo che sia per chi passa in Valle d'Aosta per andare in Svizzera o in Francia. Siamo perché queste iniziative siano fatte verso i cittadini valdostani, perché non abbiamo l'obiettivo di aumentare il traffico sul tratto autostradale. Noi abbiamo l'obiettivo con questa ed altre azioni, tipo quella dell'energia elettrica ed altre ancora, di andare incontro alle famiglie valdostane, quindi essere di nuovo padroni a casa nostra e non a fare delle proposte demagogiche come il non far pagare niente a tutti, che porterebbe ad incentivare il traffico. Su questa iniziativa che ha tanto di demagogico ci asterremo, non voteremo contro perché è un tema molto sentito da noi, che lo stiamo portando avanti da anni e sul quale riusciremo con questa maggioranza a dare dei risultati.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Brevemente per riconfermare l'invito al collega Sandri di ritirare la mozione, ma lo faccio perché credo che meriti un approfondimento, per evitare di dire delle cose... altrove utilizzerei un altro termine, delle cose non propriamente corrette. Probabilmente un ripasso sulle percentuali, sulle azioni, sulle tipologie che abbiamo in "RAV", quindi non si parla di nessun atto parasociale, in "SAV" abbiamo delle azioni privilegiate che non comportano nessun diritto di voto, quindi non c'è un accordo che può essere fatto, quindi perlomeno utilizziamo dei termini corretti. In Consiglio ci sarebbe la necessità di essere più seri e, quando dico "essere seri", penso anche dal punto di vista formale, perché, quando parlo, pretenderei di avere una persona che non legge il giornale o che non gira come una trottola, questo mi pare sia l'"abc" dell'educazione! Normalmente, quando c'è un dialogo, ci sono degli interlocutori che si parlano e non delle persone che leggono palesemente il giornale di fronte al collega che parla! Questa è una grande maleducazione e invito il Presidente a verificare un minimo di contegno! Dopodiché di proposte e di stupidaggini se ne sentono in ogni luogo, amerei anche in Consiglio regionale non sentire delle cose strampalate, a un certo punto mi sembra di sentire delle cose che vengono dette prendendo qui e là degli spunti. È come coloro che portano il sistema elettorale svizzero in Italia, ma la Svizzera è diversa rispetto alla Italia e ogni sistema elettorale ha una sua realtà, come il pagamento delle autostrade svizzere. Improvvisamente "colto da un fulmine", il Consigliere Sandri "spara" una questione dicendo: "ma perché non mettiamo il bollino?". E i milioni di residenti altrove, secondo lei, dovrebbero venire in Valle, pagare questo bollino e condizionare tutto questo traffico ad un bollino che nella sua testa era destinato ai 100mila Valdostani, ma per tutti i milioni di transiti che vengono da fuori, fatemi capire se ha ragionato 2 minuti per fare questa proposta! Ossia tale vignetta dovrebbe essere patrimonio dell'intera comunità internazionale! Così come quando dice, facendo dei salti ogni volta, cose che gli fa comodo dire... dice che nel 1997 è stato un disastro e rinnega quello che è stato fatto con una Giunta che aveva il compianto Demetrio Mafrica, che fino a ieri ha lodato in tutte le sue cose. Questa volta nell'ambito della sua acredine, volendo sparare sul Consigliere Ferraris, ha sbagliato, perché ormai è ingarbugliato in una polemica interna, per cui deve demolire tutto quello che ha fatto un Assessore dei "DS", ma che, per sfortuna del Consigliere Sandri, è una persona intelligente e ragionevole, quindi ha fatto delle riflessioni con la maggioranza dove sono state fatte delle valutazioni, discutibili e con il passare degli anni possono essere riviste, ma allora fu una scelta non casuale e lo dimostra quello che ha detto Marco Viérin. Ha detto che allora c'erano delle sensibilità diverse, ma non è che è stata una casualità, c'è stata una scelta e un ragionamento e quell'acquisto non avrebbe portato nessun beneficio alla Regione, che si sarebbe trovata in una situazione di soci di minoranza. Oggi il nostro 27% è vincolante, noi abbiamo le maggioranze in assemblea straordinaria per vincolare tutte quelle attività che sono conseguenti alle deliberazioni dell'assemblea straordinaria. Avere il 27%, o il 35%, o il 49%, collega Sandri, lei dice che non leggo la borsa, sicuramente lei dall'alto della sua conoscenza spazia ovunque; lei è vero che spazia, ma con la mancata grazia che hanno le oche che volano, ma volano molto male, così come nuotano, ma nuotano molto male, camminano, ma camminano molto male. Scelga una sua vocazione e dica delle cose che possano essere condivise!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, per fatto personale.
Sandri (GV-DS-PSE) - Non ho voluto segnalare qualche battuta che andava al di là del lecito da parte di altri colleghi, ma mi sembra che le parole dell'Assessore nei miei confronti siano andate al di là della correttezza. Non ho espresso nessuna valutazione di nessun genere a livello personale nei confronti di nessuno, gradirei che fosse fatto lo stesso nei miei confronti; in particolare trovo poco confacente con il comportamento di un Assessore l'attribuire cose non dette.
Primo: non ho sbagliato per quanto riguarda la "questione RAV", ho detto che noi abbiamo la maggioranza del capitale, ma abbiamo la minoranza dei diritti di voto, proprio perché abbiamo delle azioni di tipo privilegiato. Nulla vieta che si possono cambiare le azioni privilegiate e trasformarle in azioni ordinarie, questo fu un accordo fatto molti anni fa che si può modificare. Ritorna quindi al mandante l'ignoranza della questione...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
Presidente - ... Assessore, può stare un attimo in silenzio? Gli ho concesso la parola per fatto personale...
Sandri (GV-DS-PSE) - ... 2 questioni che non ho detto e gradirei che fossero rimesse in punto.
Seconda questione: ho detto che il fatto di avere libero transito sulle autostrade non è demagogico perché avviene nella vicina Svizzera, non ho detto che dobbiamo mettere la vignetta in Valle d'Aosta o in Italia, ho solo fatto questo tipo di considerazione.
Gradirei che su queste cose vi sia un confronto politico e non un confronto personale, a meno che l'incapacità di reggere un confronto politico obblighi a scendere sul fatto personale.
Presidente - Pongo in votazione la mozione in oggetto:
Consiglieri presenti: 24
Votanti e favorevoli: 4
Astenuti: 20 (Borre, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fosson, Isabellon, Lanièce, La Torre, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Praduroux, Rini, Stacchetti, Tibaldi, Viérin Laurent, Viérin Marco)
Il Consiglio non approva.