Oggetto del Consiglio n. 2661 del 18 aprile 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2661/XII - Reiezione della proposta di legge di iniziativa popolare: "Disposizioni per l'elezione diretta della Giunta regionale della Valle d'Aosta".
Articolo 1
(Giunta regionale)
1. La Giunta regionale è composta dal Presidente della Regione e da sei assessori.
Articolo 2
(Elezione diretta della Giunta regionale)
1. La Giunta regionale è eletta a suffragio universale e diretto, con voto personale, uguale, libero e segreto, a turno unico e contestualmente all'elezione del Consiglio della Valle.
2. I cittadini titolari del diritto elettorale attivo per il Consiglio della Valle esercitano il diritto di voto anche per l'elezione del Presidente della Regione e degli assessori regionali.
3. Nella Giunta regionale devono essere rappresentati entrambi i sessi.
4. Le liste contenenti i nomi dei candidati alle cariche di Presidente della Regione e di assessore regionale sono riportate in colonne successive, secondo l'ordine di sorteggio, su un'unica scheda, distinta rispetto a quella per l'elezione del Consiglio della Valle. Di seguito ai sei candidati alla carica di assessore effettivo, sono indicati i nominativi di due assessori supplenti di ciascun sesso, in ordine alternato.
5. I candidati alle cariche di Presidente della Regione e di assessore regionale non possono presentare contestualmente la loro candidatura anche per l'elezione del Consiglio della Valle.
6. L'elettore formula la sua scelta apponendo una croce in un apposito quadrato posto al di sopra di ciascuna colonna contenente i nominativi dei candidati proposti.
7. La lista dei componenti della Giunta regionale è presentata con le stesse modalità prescritte per la presentazione delle liste dei candidati al Consiglio della Valle.
8. È eletta la lista che riporta il maggior numero di voti validi espressi. In caso di parità, si procede a nuove elezioni.
Articolo 3
(Incompatibilità)
1. Le cariche di Presidente della Regione e di assessore regionale sono incompatibili con la carica di consigliere regionale e con qualsiasi altro ufficio pubblico.
2. Non si possono ricoprire le cariche di Presidente della Regione o di assessore regionale per più di due mandati. Ove uno dei due mandati abbia avuto durata inferiore alla metà della legislatura, è consentito l'espletamento di un terzo mandato completo.
3. Chi ha ricoperto la carica di Presidente della Regione o di assessore regionale per almeno un mandato completo non è, nella legislatura successiva, eleggibile al Consiglio della Valle.
Articolo 4
(Mozione di sfiducia)
1. Nei confronti del Presidente della Regione può essere presentata al Consiglio della Valle una mozione motivata di sfiducia, sottoscritta da almeno un terzo dei Consiglieri assegnati alla Regione. La mozione non può essere messa in discussione e votata prima di tre giorni dalla sua presentazione ed è approvata con il voto favorevole di almeno due terzi dei consiglieri assegnati.
2. L'approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Regione, nonché la rimozione, l'impedimento permanente, la morte o le dimissioni dello stesso, comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio della Valle.
3. In ogni caso, gli effetti di cui al comma 2 conseguono alle dimissioni della maggioranza dei componenti del Consiglio della Valle, rassegnate contestualmente o comunque a distanza di non più di cinque giorni dalla prima delle stesse.
Articolo 5
(Vice-Presidente e deleghe)
1. La Giunta regionale elegge al suo interno un Vice-Presidente della Regione e stabilisce con propria deliberazione le competenze esercitate individualmente da ciascun suo componente.
Articolo 6
(Assessori supplenti)
1. Gli assessori supplenti sostituiscono, secondo l'ordine indicato nella lista elettorale, gli assessori effettivi in caso di morte, dimissioni, impedimento permanente o rimozione di questi ultimi. La sostituzione dell'assessore la cui presenza garantisce l'equilibrio della rappresentanza dei sessi avviene mediante l'assunzione della carica da parte del primo supplente che assicuri la presenza di entrambi i sessi.
2. Quando occorre procedere ad una sostituzione per la quale non vi siano idonei assessori supplenti, il Presidente della Regione dispone lo scioglimento del Consiglio della Valle e sono indette entro 15 giorni nuove elezioni per la Giunta regionale e per il Consiglio della Valle da tenersi entro 90 giorni.
Articolo 7
(Funzioni prefettizie)
1. Il Presidente della Regione esercita le funzioni prefettizie attribuitegli dalla normativa vigente. Le stesse funzioni sono esercitate, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice-Presidente della Regione.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, per mozione d'ordine.
Sandri (GV-DS-PSE) - Tenuto conto del dibattito che c'è stato e che ha portato all'approvazione di 2 importanti leggi, e tenuto conto che credo ci possa essere un impegno da parte dei gruppi di opposizione - con "Arcobaleno" non sono riuscito a parlare, però è una proposta che si può condividere eventualmente e discutere - a completare anche la terza parte del discorso elettorale, la riforma del meccanismo di elezione del Consiglio regionale, chiederei di riprendere i lavori per stasera, per consentire un momento di pausa, ma senza perdere del tempo, ripartendo dall'ordine del giorno dove lo avevamo interrotto o di prendere in considerazione qualche legge che possono essere urgenti.
Presidente - Dobbiamo concludere questo punto, che prevede anche la votazione della proposta di legge n. 139, dopodiché credo sia opportuno fare un ragionamento a livello di Capigruppo rispetto al prosieguo dei lavori.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina sull'articolo 1.
Squarzino (Arc-VA) - Vorrei esprimere, a nome del gruppo, il giudizio positivo su questo disegno di legge, per cui votiamo il disegno di legge e i singoli articoli perché crediamo che questo sia un modo per innovare la politica "ingessata" che c'è in Valle d'Aosta.
Collega Cesal, non è che qui si voglia contrapporre il popolo al Consiglio, come se l'uno togliesse potere all'altro o viceversa. Il Consiglio chiaramente è un organo istituzionale, quindi nessuno mette in discussione la centralità del Consiglio, ma non dimentichiamoci che il Consiglio esiste, i Consiglieri esistono e il Consiglio prende la sua legittimazione da un voto popolare, dal voto degli elettori e delle elettrici! Se vogliamo separare questi 2 soggetti che esprimono il potere della cittadinanza, facciamo un'operazione artificiosa.
Posso capire che si voglia affermare la centralità del Consiglio per esautorare le proposte di legge referendarie, ma qui ricordiamoci che il Consiglio prende la sua autorevolezza dal voto degli elettori e delle elettrici, non solo... ricordo che lo stesso Consiglio, come ricordava stamani il collega Viérin, si è poi deciso a lavorare sulle riforme elettorali pungolato dalla richiesta di una rappresentanza di elettori ed elettrici, perché volevano proporre una loro proposta di soluzione delle riforme elettorali; quindi il Consiglio non è un organismo autonomo rispetto al voto popolare, ma prende la sua autorevolezza dal voto dei cittadini e delle cittadine.
Ho già detto nella relazione precedente quali sono i motivi politici che sono alla base della proposta di legge. Crediamo che si debba ridare in mano ai cittadini la possibilità di scegliere chi andrà a governare, perché ricordo al collega Cesal che la governabilità, che in questi ultimi anni è stata garantita in Consiglio, non è la governabilità che i cittadini avevano ipotizzato nel momento del voto. Diciamo chiaramente che i cittadini scelgono la squadra di governo che amministrerà la cosa pubblica e il Consiglio regionale acquisterà, in questa proposta, una maggiore funzione, perché avrà la funzione essenzialmente di legiferare e una funzione di controllare l'operato della Giunta.
Credo che questo sistema può creare timori da parte di qualcuno che vuole mantenere lo "status quo", ma se abbiamo il coraggio di dare in mano ai cittadini la possibilità di scegliere, credo che facciamo una cosa positiva, a meno che questa maggioranza non abbia paura del voto dei cittadini! Dopo aver visto come il 9 e 10 aprile 2006 i cittadini hanno saputo esprimersi in piena libertà, indipendentemente dalle volontà di questo Consiglio regionale, forse questo Consiglio regionale, le forze politiche che hanno sottoscritto la proposta di legge n. 167 e che non si riconoscono in questa proposta referendaria, forse temono che l'elettorato esprima liberamente la propria scelta. Allora ben triste è la sorte di un partito, che teme il giudizio degli elettori, che ha paura del confronto con gli elettori e che non ha il coraggio di usare i mezzi democratici per confrontarsi sulle scelte politiche e far sì che coloro che hanno in mano il potere, cioè i cittadini, possano esercitarlo liberamente.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Non siamo intervenuti sulla proposta che abbiamo firmato, perché ci sembrava ovvio il nostro voto favorevole, ma credo che oggi si debba iniziare quel confronto fatto solo a livello mediatico in questa sala in maniera più chiara.
Abbiamo detto già oggi che non siamo contrari al referendum come istituto democratico per far esprimere i Valdostani, quindi è vero che questi referendum - parliamo per adesso solo di uno, quello delle forme di governo - hanno sollecitato la politica, però bisogna essere onesti tutti, Dina, nel senso che la proposta che stiamo discutendo non va certamente nella centralità del Consiglio e neppure nella governabilità, perché qualcuno dovrà spiegarci come si fa a sostenere questi 2 principi, quando si guarda l'articolo 2, comma 8, elezione diretta della Giunta: chi sceglie gli esponenti della Giunta, chi sceglie i 2 supplenti? Saranno i partiti e i movimenti, come ha fatto Berlusconi con la legge nazionale che tutta la Sinistra ha contestato, perché bisogna presentare una squadra e la squadra sarà decisa, limata, controrifatta...Inoltre se ci fossero 6-7 liste, noi manderemmo a governare una squadra scelta dal 15-18-21% dei Valdostani, e gli altri (80%) dei Valdostani che non hanno scelto quella squadra?
La Giunta eletta in blocco, come dicevo prima, sarà... oggi ho sentito il Consigliere Venturella indirizzarsi al "Presidentissimo"...issimo, issimo, issimo! Questo "Presidentissimo" sarà in grado, se si "incavola", di mandare a casa tutti, anche il Consiglio che dovrebbe essere eletto con altra scheda, perché è chiaro l'articolo 4, comma 2, dove si dice: "nonché la rimozione, l'impedimento permanente o le dimissioni dello stesso comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio della Valle" , ma dovrebbe essere la centralità del Consiglio? Ma ci prendiamo in giro? Avete preso in giro per dei mesi tutti!
Infatti, il Presidente, domani farebbe quello che vuole se ci fosse questa vostra legge! Se si dimissiona, manda a casa tutti e saranno tutti dei conigli, lì, zitti, tranquilli, neanche più il dibattito su niente! Avete scritto questo, eh! Allora il ragionamento qui va posto con la gente fuori, non sui giornali come è stato fino ad oggi! Sembra che il referendum sia la panacea di tutti i mali, iniziamo questo confronto! E poi ancora la totale confusione - gli articoli 4 e 6 lo comprovano - che ci sarebbe! L'ho detto prima, il "Presidentissimo" che potrebbe mandare a casa tutti quanti. Infatti, basta che si dimissioni; ed è sciolto tutto, sciolta la Giunta, sciolto il Consiglio, sciolto tutto! Credo che andremo a fare un'elezione ogni anno! Su queste cose bisogna essere chiari con la gente. Questa totale confusione è talmente evidente che, nei fatti, dimostra come la centralità del Consiglio sia già mandata a spasso subito e come il discorso della governabilità non ci sia. Oltre a questo c'è l'altro aspetto, per cui in tantissimi casi, se si scegliesse questa via, avremmo delle maggioranze di questo Consiglio diverse politicamente da quelle che possono essere le Giunte. Allora che programma sarebbe posto a questo Consiglio? Non c'è un legame! Ma quale governabilità? Maggioranza diversa in Consiglio, la Giunta diversa dalla maggioranza del Consiglio, quindi se il Consiglio proponesse delle cose da fare, il Presidente che sarà "Presidentissimo" direbbe: "non me ne frega niente, dimissiono".
Si rifarebbero tutte le elezioni! Ma quante volte... 2 o 3 volte? Poi i cittadini veramente non andrebbero neanche più a votare! Mi stupisco quando queste situazioni vengono impostate da persone che sono state qui, a fare il Presidente della Giunta, a dire cose che sono verbalizzate, a ridirle ancora, come sull'ospedale nuovo o no! Ed ora sono i sostenitori dell'inverso. Il problema qui è che si vuole mandare a catafascio il tutto... Valle d'Aosta compresa? Se è questo l'obiettivo, cominciate a dirlo! Qui, nelle proposte referendarie, ci sono talmente tante incongruenze che la centralità del Consiglio e la governabilità non esistono! È il contrario di tutto quello che asserite nei dibattiti e inoltre adottate un sistema in cui viene già scelto tutto, altro che dare la scelta degli elettori, sostenete le decisioni in "camera caritatis"!
Ribadisco che come istituto il referendum lo sposiamo sempre, ma facciamo attenzione che questi primi appuntamenti del referendum non siano quelli che poi materialmente vanno a sotterrare quell'istituto! In Svizzera comincia a succedere questo. È verissimo, caro Sandri, vieni con me, andiamo in Svizzera e ti faccio ascoltare delle persone che erano dei referendari convinti, ma sono avviliti perché il referendum è stato utilizzato in tante occasioni per cose sbagliate. Purtroppo queste proposte referendarie non riescono a incrociarsi fra di loro per dare questi segnali che la collega Squarzino vuole dare e che io condivido come obiettivi: governabilità e centralità del Consiglio. Non sono impostate per dare quei due risultati, anzi sono impostate per dare un risultato opposto: per questo, noi, voteremo contro!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri,
Sandri (GV-DS-PSE) - Il giudizio di merito sulla proposta che stiamo per affrontare l'ho già dato nell'intervento precedente; adesso devo presentare un giudizio di tipo diverso, nel senso che uno degli errori che sono stati fatti in questi giorni da parte del Presidente Caveri è quello di minacciare la cosiddetta "incostituzionalità" dei referendum. Nel momento in cui un percorso referendario - giusta o sbagliata che sia stata la legge - è avviato, merita il rispetto più totale fino al suo compimento.
Tutti i tentativi, soprattutto by-passando il Consiglio regionale, dell'Esecutivo che vadano a ledere dei diritti che noi, a grandissima maggioranza, abbiamo attribuito ai cittadini, credo che sia scorretto. Pertanto, raccogliendo l'invito che la direzione della "Gauche Valdôtaine" ieri sera ha dato al gruppo regionale, annuncio il voto favorevole di solidarietà istituzionale e di rispetto per quanto riguarda le proposte referendarie nel senso più alto del termine del nostro gruppo.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Molto brevemente per argomentare il nostro voto su questa proposta di legge referendaria.
Come ha evidenziato il voto espresso dal nostro gruppo sul precedente disegno, il nostro non può essere un giudizio positivo nel senso che la proposta di legge n. 167 era un disegno di legge che - avendolo condiviso e incidendo sulla medesima materia - riteniamo migliorativo della suggestione dell'utopia referendaria. Pur con tutto il massimo rispetto per il procedimento referendario, materie così complesse, penso che lo abbiano dimostrato le intense settimane di confronto fra le varie parti politiche, difficilmente possono essere espresse con proposte che hanno un taglio atecnico e forse difficilmente comprensibile anche a una valutazione distratta come può essere quella dell'elettore, che su certi aspetti non coglie tecnicismi e meccanismi.
Rimaniamo perplessi da questo sistema svizzero, che sembra essere stato il modello ispiratore di questa proposta di legge, un modello che nonostante la vicinanza della Svizzera poco ha a che spartire con la tradizione amministrativa italiana o valdostana. Un esperimento forse, che avrebbe avuto necessità di maggiori meditazioni e di capire i numeri che fanno funzionare il modello svizzero. Mi pare di poter ricordare che nel confronto che c'è stato con il Conseil du Valais, abbiamo visto dimensioni diverse da quelle valdostane e il meccanismo della Giunta disgiunta dal Consiglio come elezione e, magari, anche come maggioranza, è un meccanismo che funziona su numeri molto più grandi. Non osiamo immaginare cosa accadrebbe in questo spazio con una Giunta completamente scollegata dalla maggioranza consiliare... sarebbe l'avvio di un'anarchia amministrativa che porterebbe a reiterare a più riprese il momento elettorale; di conseguenza non esprimiamo un giudizio positivo di questa articolazione, esprimiamo un voto di astensione apprezzando la fantasia di chi ha sbozzato questo tipo di meccanismo.
Presidente - La parola al Consigliere Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Per esprimere a nome del gruppo dell'"UV" un voto di astensione rispetto a questa proposta di legge, che è superata da quello testé votato nelle parti accoglibili, cioè la nomina del Vicepresidente e la mozione di sfiducia costruttiva. Le altre parti sono assolutamente fuori da un contesto regionale, l'accoglimento di questa proposta sia rispetto all'elezione diretta, sia rispetto alla composizione della Giunta regionale, l'incompatibilità fra Consigliere regionale e Giunta regionale, la proposta degli Assessori supplenti appesantirebbe di molto l'apparato del Consiglio e della Giunta, in netta contrapposizione rispetto al comune sentire della popolazione valdostana.
Non vogliamo entrare ulteriormente nel merito della proposta di legge, riteniamo che sia sufficiente quanto già espresso durante il dibattito della proposta di legge appena votata.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti: 35
Votanti e favorevoli: 5
Astenuti: 30 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Frassy, Isabellon, Lanièce, La Torre, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Pastoret, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco).
Il Consiglio non approva.
Presidente - Essendo respinto l'articolo 1, in base all'articolo 77 del Regolamento, è respinta la legge nel suo insieme.